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mondo a parte, "Albania 1991"

" mi accorgo che piano piano una altro Natale sta per arrivare. E'il secondo Natale che trascoITO in questo Paese e il di stacc o dalla famiglia cominc i a a pesarm i. Lontano dai miei figli, da mia mog li e, dalla mia casa mi chiedo se questo sia veramente "Nata le". Non è preceduto da festoni , luci sulle strade, vetrine addobbate; bensì , s trade buie e sporche, vetri ne vuote , freddo , solitudine e disperazione negli occhi di questa gente. Al campo non si respira ari a di re s ta. Il lavoro è duro e i luoghi di ritrovo sono limitati so l o allo spaccio, ambiente saturo di fumo, caotico fallo per giovani di vent'anni che, anche se stanch i e bisognosi di dormire, cercano un luogo cli aggregazione che permetta loro di scar icars i e fa re due chiacchiere con commilitoni ed am ici.

li CH -47 è g i à staio caric ato, tutto è pronto per il decollo, i l pe rsonale militare, il delegato ciel Governo albanese sono a l punto di attesa Allineamento - decollo, l'aeromob i le s ' inn alza possente verso il cie l o con il suo ven tre carico di farina, destinato ad un villaggio cli montagna al nord dell'Albania . L a sensaz i one è st upenda . Come in un videotape il paesagg i o sottostante scorre lento offrendo uno spettacolo esa ltante, laghi di origine tettonica si int er va llano a fiumi che con le loro acque cristalline ed il rapido co rso, decorano l 'ambiente inasp rito da cim e inn evate e gole profonde e strette. Il paesaggio è suggestivo, da favola, mi ric or do che a giorn i è Natale, ecco il Presepe " Pellicano", è qu i solto!~

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L'aria è pungente ed il s i lenzio grave e malinconico cli queste valli è rollo solo dal rom bo sordo del CH -4 7 che vo l a con i porte lloni aperti. In hovering, inizia la fase di atte rragg io e la manovra fa sollevare una nube di neve che sembra venirci incontro e dalla quale s i intravedono alcune sagome indistinte. Siamo atterrati a Krume, una località a circa milleseicento metri d ' altezza sul livello del mare Si spengono i motori e di nuovo tutto tace. Disso ltas i la nube di neve si apre davanti ai nostri occh i, come dal nul la, uno spettacolo inaspettato, che mi pro ietta non so quanto indietro nel tempo.

Mi chiedo se tutto questo non sia un sogno alle soglie ciel duemila. Tocco terra in credulo: una miriade di perso ne ha c i rcondato l ' aeromobile vestiti di stracci con i pied i fasc iati perché non hanno scarpe; tanti bambini spesso scalzi e senti vesti ti , con lo sguardo p e rso nel nulla, incuriositi, titubanti. Ba mb in i se nza prese n te, uomini e donne con il volto provato dalla fatica e dallo sguardo rassegnato seppur digni toso.

Gli occhi puntati dentro il ventre ciel CH-47 su quei sacchi di farina con sopra stampato i l T1icolore. Il "mio" Tricolore, l ' unica arma di cui siamo dotati in Albania un T ricolore che si è fatto e si fa ri spettare e ammirare qua1~do, con ordine e disciplina , le nostre autocolorrne percorro no il su olo cieli' Albania. Hanno ini zio le operazioni cli scarico dei generi, gli uomini del villaggio lavorano con alacrità, come se temessero che da un momento ali' altro qualcuno potesse sospendere l'operazione.

Inizia a nevicare e devono essere scaricate ancora tre tonnellate di farina; il freddo è pungente. Ai bamb ini viene di s tribuita ciocco lata, qualche penna ed alcuni pacchetti di biscolli. Sto per muovermi e mi accorgo che tra le gambe m i trovo un bambino scalzo, poco vestito con gli occh i pers i nel nulla. Il suo sguardo è in cerca di qualcosa, i p iedini senùco perti dalla~neve, le gote rosse e due moccoli che gli pendono dal le narici, le labbra vio l acee sc repo late, i capelli biondi ss inù ma sp orch i e due manine p i agate dal freddo, e i suoi occhi che mi ch ie dono: "damnù qualcosa per coprirmi!".

Non ho niente , sono d isperato, questi occhi che non mi mollano. Il mio im barazzo aumenta assieme alla dis perazione, gli do una cioccolata delle caramelle, e poi , visto che continuava ad osservarm i, salgo s ul CH -4 7 mi tolgo l'imbottitura della giacca a vento , il berretto d i lana e lo ves to. Certo l'imbottitura gl i sta molto grande ma lo terrà ca ldo e il berretto lo ri parerà dall'ulllÌdo. Il roteare lento , ma costante de ll e pale del CH-47 mi avverte che è l'ora di ripartire

Cerco con gli occhi il mio " bambino" che ho poco prima ves tito; eccolo in prima fila, è un po ' buffo, ma ha gli occhi che so rridono e con la mano destra fà il seono o cli vitto ria; una nuvola cli neve avvolge l 'aeromo bile e v i a verso Durazzo .

Il viaggio di ritorno dura 36 minuti, prima di ritornare a Durazzo l'elicottero atterra a Tirana-Rinas per il rifornimento di carburante. La pi sta dell'aeropo1to di Rinas semb ra, vista dall 'alto, una gettata di cemento grezzo, "sorveg li ata" tutt ' int.orno da mucche , pecore e tanti ragazzini; in un'area p i ù curata c'è l'aeroporto militare dove so no parcheggiati dei vecchi MIG. Qu esto è stato il mio Natale e quello di molti " Pellicani". "

Mar. Magg. c. Natale Cirinà

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