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BAIONETTA PER FUCILE SARDO

11 disegno di questo esemplare venduto in asta a Firenze il 30 ottobre 1990 non era previsto in questo contesto ma è stato realizzato per quanto l'esemplare fosse in cattive condizioni e mancante della punta, per dare una maggiore idea della varietà di questa tipologia.

Va notato subito il manicotto privo di spacco; vi è invece una specie di fresatura rettangolare, verticale, dove era saldato qualcosa: con rutta probabilità una lunga molla che, foggiata a gancio nell' estremità inferiore, doveva far presa su di un apposito risalto posto sotto l'estremità della cassa. Interessante il fatto che il braccio sia ridottissimo orizzontalmente ed assai lungo al di sopra del gomito dove è foggiato a cinque sferette sovrapposte intervallate da sottili anelli: la lama dunque, una volta inastata, è assai vicina all'asse della canna contrariamente a quanto avveniva in cucce le armi coeve e rende difficoltoso il caricamento a baionetta inastata.

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La lama, inizialmente a sezione esagonale (determinata dai fìli molto larghi) appiattita, diventa poi a sezione di losanga nell'ultimo t erzo; è ornata nel terzo inferiore da leggere incisioni floreali stilizzate.

Mancando la punta, la misura della lunghezza indicata è approssimativa ma probabilmente assa i vicina al vero .

I foderi delle baionette descritte non esistono più ma erano presumibilmente in cuoio (a volte ricoperto di velluto) con cappa e puntale in ottone ma anche, sia pure più raramente, in ferro.

Lunghezza rotale 405 mm; lunghezza lama 275 mm; largheu,a tal lone 42 mm; spessore tallone 8 mm; lunghezza manicotto 95 mm; diametro interno ma11icotto 14 nun.

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