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BAIONETTE

A GHIERA FRANCES I 1777-1847

Le forze piemontesi della Restaurazione erano dotate di armamento eterogeneo che comprendeva consistenti quantitativi di armi di tipo francese in dotazione ai reparti dell'ex imp ero rientrati in patria o s tock rim as ti nei magazzini a bbandonati dai francesi. Si tratta di armi a pietra focaia di vario tipo, munite di baionette a manicotto e ghiera con lama triangolare, destinate ai modelli p er truppe a piedi e montate. È Lma tipologia assai diffusa in rutto il mondo di allora e molto caratteristica, sulla quale è ricalcata quella descritta poco più avanti, salvo alcuni fattori dimensionali legaci all'appartenenza delle varie baione tte a differenti modelli di fucili e moschetti. Vi sono due cipi principali usati e prodotti (il primo) anche in Piemonte, tipi certamente tra i più noti e diffusi: il modello 1822 (derivata direttamente dal modello Anno IX derivato a sua volta dal mod. 1777) e il modello 1848. A parte le diversità dimensionali, questi due modelli differiscono essenzialmente per un particolare estetico subito identificabile; la forma della lam a al suo attacco col gomito.

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Nel modello 1822 (quello prodotto anche in Piemonte) la lama ha i due lati della sua base concavi, che si dipartono dal gomito, formando co n i filetti due sp igoli.

Nel modello 1847 il disegno della base asswne una linea arrotondata che origina dalla sezione ovaloide del gomito; spariscono quindi gli spigoli. Dall'alto: modelh 1822,

Modelh 1777 {facile) (,4)

Lunghezza totale: 470 mm

Lunghezza lama: 378 mm

Lunghezza manicotto: 67 mm

Diametro interno manicocro: 22 mm

Modelh 1822 (C)

Lungheu.a totale: 531 mm

Lungheu.a lan1a: 44 6 mm

Lunghezza marùcotto: 675 mm

Diametro inrerno manicotto: 21 mm

Modello Anno [X {facile) (B)

Lw1ghezza co rale : 465 -500 mm

Lw1ghe-zza lama: 400 -407 mm

Lunghezza manicotto: 65-67 mm

Diametro interno manicotto: 22 mm (il moschecco ha la lama più lw1ga di mm 50 ca)

Modello 1847 (D)

Lw1ghezza coral e: 510 mm

Lunghe-z.z.a lama: 455 mm

Lunghezza manicotto: 65 mm

Diarnetro interno manicotto: 21,5 mm

BAlONETIA A MANICO E GHIERA PER FUCILI E MOSCHEITI 1814-1874 (A)

Questa baionetta venne usata fino al ] 874 quando le armi ad avancarica trasformate a retrocarica col sis tema Carcano vennero sostituite con quelle a retrocarica Vetterli. La baionetta a manicotto e ghiera era propria dei fucili e moschetti ad avancarica della Fanteria, dei Cacciatori, Pontieri, Finanzieri, Reggimento Real Marina, per alcune carabine da Bersaglieri, per gli Artiglieri, per la Guardia Nazionale e così via. Nel 1836 e 1844 prima i Bersaglieri poi gli Artiglieri ebbero sulle loro armi una sciabola baionetta. Trasformate a retrocarica, le armi citate ebbero: baionetta a ghiera il fucile da Fanteria, il moschetto da Pontieri, quello da Carabinieri; la sciabola baionetta invece rimase al moschetto degli Artiglieri e alle carabine da Bersaglieri e della Regia Marineria. Nel modello 1814, assai simile al 1777 francese, il fodero era in cuoio nero con bordo superiore cucito recante una linguetta per il fissaggio alla fibbia del1a tasca. Upuntale era in ferro. Successivamente, il fodero ebbe la cappa in ocrone con bottone poi sostitui to da un gancio in ferro che si inseriva in un'apposita «camera» cucita sulla faccia anteriore della tasca e che venne aggiunta a questa in seguito ad w1a circolare dell'aprile 1864.

LLmghezza corale 528 mm; lunghezza lama 460 mm ; lunghezza manicotto 67/70 mm ca; diametro interno manicocro 22 mm.

BAJONETTAA MANICOTIO E GHIERA PER REALI CARABINIERI (B)

È uguale alla precedente salvo per la maggior lw1 ghezza della lan1a che compensava qu ella del moschetto in dotazione all 'Arma.

Il fodero, di adeguata lLmghezza, era privo di cappa, portava invece una linguetta in cuoio di bufalo imbiancato per il fissaggio al budriere; il puntale è in ottone, bortonato.

Lunghezza cocalc 520 mm; lunghezza lama 590 mm; lun ghezza manicotto 90 mm ca; diarnccro interno manicotto 22 mm

BAlONETIAAMANICOITO E GHIERA PER CAVALLEGGERI DI SARDEGNA 1844

È uguale all'arma descritta, con spacco ad angoli retti e lama sguscia ta sui lari ante riori con sp igolo tagliente; il lato posteriore è concavo e determina due filetti non taglienti. Fodero in cuoio nero con puntale in ottone. li puntale è bottonato, cioè termina con una specie di sferetta; sul bordo superiore è cucica una striscia di cuoio rinforzato; successivamente il fodero fi.t dotato di cappa con un gancio in ferro, poi forato all'estremità inferiore.

In alto, baionetta 1814; sotto, a sinistra la versione a lama Lunga per Reali Carabinieri, a destra quella per Cavalleggeri di Sardegna.

Lunghezza rotale 530 mm; lunghezza lama 45 0 mm; lunghezza manicono 80 (67?) mm ; diametro incerno manicotto 22 mm.

BAIONETTA A MANICO E GHIERA MOD. 22 PER FUCILE MOD. 1822 T, T BIS, 1842

È la classica baionetta a manicotto e ghiera con lam a a sezione triangolare con lati sgusciati ucilizzata dai piemontesi ed in dotazione anche all'esercito toscano. Per la descrizione vale quanto già scritto all ' inizio di questo lavoro a proposito delle baionerte a manicotto e ghiera; il fodero era anch'esso del tipo già descrirto a proposi to della baionerta piemontese per fanteria e pontieri.

Lunghezza rotale 531 mm; lun ghezza lama 446 mm; larghezza base 23 mm; spesso re base 11,5 mm; lunghezza manicotto 67,5 mm; diametro interno manicotto 22mm.

Sopra, sistema di imballo delle baionette Coreano (legate sotto ilJùcile) a sinistra, baionetta 1822 con fodere sotto, baionetta inastt.zta, farse napoletana, simile al modello 1822fi-ancese.

BAIONETIEAMANICO E GHIERA

N O N IDENTIFICATE (non illus trate)

Id en tica alle altre, ricalca il modello francese 1822 ma con misure diverse, sia pure leggermente . È stata prospertata l'ipotesi che s i possa trattare di un a versione per il fucile Carcano da fanteria.

Lunghezza totale 516 mm; lunghezza lama 460 mm; lunghezza manicotto 6,7 mm; diametro interno manicorto 21,l mm.

Altra simi le: lun ghez1.a rotale 500 mm; lunghcz.za lama 530 mm; lun ghezza man icotto 70 mm; diametro imerno manicotto 2,3 mm.

All' inizio degli anni 1ì·enca del secolo scorso, il paese di Netro, stùla strada da Ivrea a Biella era no to per la produzione di baionette e negli anni tra il 1830 e il I 840 circa, vi era attiva, tra le altre, l'officina dei fratelli Serramoglia. Questi, nel I 838, presentarono all'Esposizione del Valentino, a Torino, un modello di baionetta che venne stimato ottimo come le baionette francesi di importazione. Si trattava evidentemente, dato il periodo, di baionette del tipo a manico e ghiera ma dato che a Netro pare siano stati costruiti vari prototipi, potrebbe essersi trattato di qualche variante particolare oggi sconosciuta: sembra infatti che il materiale di Netro non avesse un suo marchio particolare. Può darsi , dunque, che alcuni esemp lari ancora non identificaci corre ttamente, provengano anche dalla produzione locale. Durante la guerra del '15-18, a Netro si producevano ancora attrezzi e militari.a per l'esercito ma la produzione di baionette vi era cessata da tempo.

Baionetta In Asta

In realtà la baionetta in sé non ha niente di particolare, è una normale baion etta a ghiera del tipo usato sulle armi da fanteria: è l'insieme che è inconsueto e in teressante Si tratta di un'as ta lunga mm 1560 (compreso il calz uolo) del diametro di mm 30 con all'estremità inferior e un calzuolo (o puntale) conico con staffa laterale lungo mm 210 analogo a quello posto all'estremità inferiore dei marca campo . [;estremità superiore presenta un tratto tornito cilindrico, lungo mm 70, con diametro di mm 23. Su questo tratto è incassata e fissata con due viti una piasua di ferro di mm 62 di altezza per 3 di largh ezza, spessa circa mm 1,5. La piastra, concava per adattarsi alla superficie del legno torn ito , porca un dente cubico, di ferro, identico a quello d'arresto posto sotto la volata d ei fucili e s ul quale fa pr esa l'anello del manicotto una vo l ta inastata la baionetta. Casta è verniciata in azzurro.

Si sono fune moire ipotesi su questo oggetto (i pochi esemplari noti pare provengano da un magazzino abbandonato della zona di Alessandria e sono stati ritrovati molti anni fa), ma nessuna è comprovata dal minimo documento o notizia.

A baionetta inastata, l'arma misura complessivan1ente 2030mm.

BAIONETTE DA CAMPO D 'ISTRUZ ION E E DELLE SCUOLE MILITARI

Nell'elenco qui riportato, risalente al 1847, sono citate le baionette da campo d'istruzione e quelle delle Scuole Militari.

Si tratta di modelli a manico e ghiera con lama a sezione triangolare analoghi a quelli d'ordinanza già trattaci. Le prime sono infatti armi d'ordinanza che per la loro condizione e scaco di servizio non erano più utilizzabili per l'impiego pratico: venivano marcate (anche le sciabole) con un punzone a forma di albero fronzuco apposto sulla guardia e con una C sul fodero, tale marcatura ven ne stabilita il 2-11-1846 e i nceressava anche le armi da fuoco destinate all'istruzione; le armi così marcate assumevano la denominazione «da campo». D elle seconde l'autore non è riuscito a reperire esemplari o daci cerci: la rico struz ione grafica qui a lato è basata su ere ese mplari privi di punzoni, esistenti nella collezione Mootoo e dei quali a suo tempo, avevo realizzato alcuni schizzi e segna t e le misure principali. Si tra ttava di due esemplari a manico e ghiera (tipo mod. 1752 piemontese e 1822 francese) e di una a manico sul tipo del modello 1752 (primo modello) piemontese.

Qu es ti esemplari corrispondevano, forse, a quelli indicati nell'elenco del 1847 come baionette delle scuole militari. Le armi destinate ai cadetti erano, almeno quelle per gli allievi più giovani, di dimensioni minori di quelle d ' ordinanza, per ovvie ragioni. Lelenco le indica in tre dimensioni diverse: Lunghe, mezzane e corte Ciò indi ca però armi del cipo daga o sciabola-baionetta, più che baionette a manico e ghiera. La stessa divisione esiste infatti per le daghe d es tinate alle scuole militari.

In alcune tavole di Quinto Cenni si vedono allievi di istituti mi l itari armati di scia bole baionette ma si tratta di armi Vetterli, usate in epoca assai pit1 tarda .

Allievo di un qualche istituto o di un battaglione giovanile. Sotto: scherma di baion.etta (dal Muller). A destra, allievi di istituti Militari con baionette tipo Vetterli (Qu into Cenni).

ARMI BIANCHE Di D:i NuoTi ser- raccon, izio ci:iro

BA10:'1ETT"E di roc. e di mo,cb. da cavati. di Sard., da·pontieri e della N.0 • N." ~. 0 regia marineria Il

• " Ji fanteria. M.0 Cranccso• "

D • • M. 0 in 0lese• lD

• • da C3mpo d "ist ruz ione • •

• D dello scoolc milit:iri, luo6bo D

>> • » mezzane • n • • corte •

• di mosch da c:uabio:cri reali, e da dra:;ooi 6U:lrdacaccia 11

» • delle gimdio del corpo di S. M

DAGHE da cannonieri•

• <la pontieri o zappatori, con codolo ribadito

• » » con bottoncino del pomo

DAGHE i!E'+l:i brigal:i i;uardie

SCIABOLE a sc;;a da falrgn:rmi di faoleria • • 11 " » M. 0 184i

SCJABOLE-DAlOt'iETTE da l>cmp;licri, da bass' cnìc:ali

» ,, da aoldati

,. d";ntiglieria

SCtABDLE ci"arl. :i cav , da canllcgg di :fard. e del lreoo ùi pro-.. .. di ca\"aller:a grossa, l\1. 0 1814• u • 1829*

• • D D 1~34•

• l cg3cr:i, !tI.0 1814•

• ,, ,, 1829·

• 11 tli line:i. :'.l!. 0 1824 e d:i

• delle soppresso guardie del corpo di SCIABOLE di faote.aa, M.0 1814"

• • • 1834* lD D D 1843 car:ih. r. a cavallo S. ll.,.

.

" deg li allievi dc!l:i regia acc:id. milit., M. 0 I843, lan;;bc

• • 11 D » • curlc

• • delle scaole militari•, fan;:;be

• • • • mcz~oo

• • • » corte

• del cclle~io <!o' figli di mili tari , 111.° 1845 , langtic

ALABARDE D seo:a asta:

BIDENTI da ramparo aeou uta

FALCI manicato al ro'"e~cio

LANCE di cavaller ia rovc~cio, s enza m2aico

" da maoicarsi .il

La differenza dimensionale era il modello francese per cadetti e quelli (presunti) piemontesi, visibile nella tavola, è rilevante. D 'altra parte vi sono figurini d 'e poca, ben dettagliati , che mostrano ragazzini in uniforme militare (anche da Guardia Civica e simili) con fuci li di dimensioni ridotte completi di relative baionette.

I disegni qui riportati sono stari realizzaci sulla base degli schizzi sopra citaci e completati a memoria e sono quindi solo parzialmente attendibili per quanto, sicuramente quasi identici agli originali.

Non risulta (ma non è da escludere), che in Piemonte siano state uti lizzate baionette smussare o munite di particolari protezioni , o appositi foderi, destinate alla scherma di baionetta. Celenco riporcaco è comunque interessante perché fornisce indicazioni sulle armi destinate ai vari reparti piemontesi di terra e di mare: si nota come fossero ancora in uso modelli di tipologia francese e inglese retaggio degli anni dell'Impero e della Restaurazion e e var ie armi d 'asta.

A sinìstra, in alto, Vittorio Emanuele di Savoia (poi V. E III) allievo della Nunziatella: ha una baionetta Vetterli Sopra, una baionetta d'ordinanm (a destra) ed una per allievi (a sinistra). In basso, addestramento allt baionetta alla Regi,a Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena: le baionette hanno le lame inserite nel fodero.

La differenza dimensionale tra il modeUo francese per cadetti e quelli (presunti) piemontesi, visibile nella tavola, è rilevante. D'altra parre vi sono figurini d'epoca, ben dettagliati, che mostrano ragazzini in uniforme militare (anche da Guardia Civica e simili) con fucili di dimensioni ridotte completi di relative baionette.

I disegni qui riportaci sono stati realizzati su ll a base degli schizzi sopra citati e comp letati a memoria e sono quindi solo parzialmente attendibili per quanto, sicuramente quasi identici agli originali.

Non risulta (ma non è da escludere), che in Piemonte siano state utilizzare baionecre smussare o munite di particolari protezioni, o appositi foderi, destinate alla scherma di baionetta. l'.elenco riportato è comw1que inceressante perché fornisce indicazioni sulle armi destinate ai vari reparti piemontesi di terra e di mare: si noca come fossero ancora in uso modelli di tipologia francese e inglese retaggio degli anni dell'Impero e della Restaurazione e varie armi d'asta. baionetre sarde baionetta inglese Brown Bess baionetta per Reali Carabinieri - 1844 baionetta per Cavalleggeri di Sardegna - 1844 baionetta per istituti milita.i modello 1891 baionetta per Carabinieri sardi non adottata (1850) baionetta sarda 1752 baionetta inglese Enfield - 1853 baionetta inglese Lovell - 1842 baionetta svizzeca per carabina mod. '5 1

A sinistra, in alro, Vittorio Emanuele di Savoia {poi V E 111) allievo della Nunziatelh: ha una baionetta Vetterli. Sopra, una baionetta d'ordinama (a destra) ed una per allievi (a sinistra). In basso, addestramento a//,,t, baionetta a/k, Regi.a Accademia di Fanterùi e Cavalleria di Modena: le baionette hanno le lame inserite nel fodero.

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