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ESEMPLARI SPERIMENTALI POST UNITARI

Dopo l'Unità d ' Italia, tra 1860 e 1890, militari e civili prese ntarono modelli di armi a retrocarica piL1 o meno cervello ti ci. Come sappiamo fu adottato prima il Carcano mod. 1868 ad ago, impi egato nella campagna del 1870 e la pre sa di Rom a, nelle prime campagne contro il brigantaggio meridionale e all'inizio della nostra avventura africana.

l n seguito, per giu ngere ad un'arma d'ordinanza a ripetizione manuale, molti progettisti, usarono i Verterli 7 0 del mercato civile giungendo in fine al fucile 1891. Moki concretizzarono i loro progetti usando , per praticità e costi, fucili militari ad avancarica già degli Scaci prew1itari, ammassaci nei depositi (circa mezzo milione) concessi dall'Amministrazione Militare, applicandovi la meccanica ideata usando, per risparmiare, canne, casse, fomimenci, minuterie. Le co rrispond e nti baionette furono modificate o utili zzate com'erano usando soprattutto le lame a yacagan dei Remingcon 1868 pontifici; ma - relata refero - pare sia sta ta trovata qualche lam a napoletana per Cacciatori. Tutto ciò riguarda anche la Regia Marina che armava personale di terra, equipaggi, compagnie da sbarco, utilizzando fucili Enfìeld P 53 britannici e di produzione nazionale. Per molti anni, dopo il secondo conflitto mondiale con lo sviluppo del collezionismo, sono comparsi prototipi o pre-serie sco nosciu t i approntati in precedenza e era le due guerre mondiali da inventori militari e civili per le prove di valutazione dell'Esercito sperando in una commessa ministeriale. Della maggior parre di ess i oggi s i è perduta ogni traccia. Di altri si sono trovate tracce in vecchi documenti delle Commissioni militari di prova. Di pochi so no sopravvissuti nomi e prototipi attraverso materiale degli archivi d'Arsenale di La Spezia, Capua, Venezia, Torre Arinunziaca, Terni, e conservato in piccoli musei o biblioced1e pubbliche e raccolte privare.

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Occorrerebbe un'es ploraz.ione attenta., lunga, paziente, e costosa per ricercare e studiare qu elli che ancora, sicuramente, rim a ngono sconosciuti: penso ne esistano ancora, infatti talvolta fanno capolino in Italia o a ll ' estero. Purtroppo alle normali difficoltà e lungaggini burocratiche di tali ricerche contribuiscono anche piccoli burocrati locali perché avversi alle armi o perché comunque ritengono che la responsabilità di cui so no investici sia una spede di "proprietà" personale e so no restii a lasciar studiare e fotografare il materiale. Talvolta p ers ino n egando d'averlo. Queste pagin e, a distanza, come detto, di ventisette anni, moscrario proprio alcuni di tali esemplari, grazie, per lo più, ad amici collezionisti, commercianti, ecc

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