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BAIONETTA PIEGHEVOLE GUIGLIELMETTI - 1867

Questa baionecra è parre incegrance di un moschecco rigato, cal. 15 mm, tipo Enfìeld P 53, in cattive condizioni di conservazione, ritrovato molti anni fa con altre armi della Marina (Ferracciù, Albini, Enfield) in una partita di materiali ferrosi e rottami proveniente dal bombardato Arsenale di La Spezia. La provenienza lascia dunque pensare a un modello sperimentale p er la Marina Sarda. La definizione «spe rimental e» der iva anche dal fatto che la lama, per quanto molto robusta , non era in grado di essere usata realmente essen do in due parti brasate tra loro a ottone: la lama vera e propria e il lungo tallone sgusciato a base rettangolare che supporta gli elementi di innesto.

In sostanza ci troviamo davanti a una baionetta del tipo a manico e ghiera ma a lama pieghevole incernierata era due bracci disposti in alto, ai lati della lw1ga apertura che interessa interamente il manicotto per tutta la sua lun ghezza; in basso, in corrispondenza dei bracci, due alette supportanti una vice traversa analoga a quella posta quasi in parallelo con la vice-asse di rocazione della lama.

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La baionetta non è asportabile perché, una volta inserita sulla volata, essa è libera di scorrere avanti e indietro solo per il breve tratto intercorrente tra queste due viri che si appoggiano, limitando la corsa, al lato superiore e inferiore del massiccio fermo di baionetta posto sul lato sinistro della canna (per intenderci, «a ore 4», guardando l'arma dalla volata) Il fermo fa da guida al manicotto che lo accoglie nella lunga apertura verticale.

Il movimento alto-basso e viceversa consente di liberare la punta della baionetta che in posizione di riposo è accolta da un apposito vano della prima fascetta (che assicura la canna alla cassa) consentendone l'apertura; sulla porzione inferiore della lama , presso il tallone, è incernierato un anello dello st esso diametro del manicotto e che, aperto, facendo scorrere verso il .basso il manicotto va ad investirsi sull'estremità della vo lata mantenendo la baionetta inastata. La ghiera del manicotto serve a bloccare la lama in posizione aperta o chiusa. Sul dorso della porzione inferiore della lam a vera e propria compaiono i resti di un piccolo punzone ovale e cli una lettera (o numero?) illeggibili.

Questa baionetta anticipa per ceni versi, quella montata sul fucile 91

«lungo» presentato nel 1893 e non adottato, citata nella parte rigua.rdante le baionette '91

Le cattive condizioni del moschetto, che presenta vaste zone di profonda corrosione sottoposta a d.rascica pulimra, non consentono di rilevare alcun marchio o scritta.

Particolare inconsueto è la collocazione della baionetta sulla sinistra del fucile, come s i riscontra successivamente nel fucile 1891, munito di una baionetta analoga a questa.

Lunghezza toca le 550 mm; lun ghezza lama 51 O mm; larghezza rallone 22 mm; spessore tallone 11 mm ; diametro imcrno anello e manicotto 22 mm.

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