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BAIONETTE PER VOLONTARI GUARDIE NAZIONALI E CIVICHE
È un argomento complesso e confuso, quello delle baionette utilizzate dai reparti di volontari italiani durante le guerre risorgimentali: erano infatti armaci con le armi più disparate. E lo stesso dicasi per Guardie Civiche e Nazionali.
Questi reparti vennero infatti armati dai piemontesi (e da altri Stari) per lo più con armi ormai relegare nei magazzini perché superate, con armi di preda bellica, oppure con armi acquiscace in proprio dai Comuni o da associazioni patriottiche.
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La simazione pit1 emblematica è probabilmente esemplificata dalla spedizione dei Mille dove l'armamento andava dai vecchi fucili prussiani, inglesi, francesi a pietra ed a percussione ai modello 42 a molla indietro francesi usaci da piemontesi e toscani, agli Enfield P53 rigaci (alcuni toscani) per giungere fino alle famose carabine svizzere modello 51 rigare e alle carabine Colr ad avancarica del tamburo (dotate di baionette farce appositamente da Lollini, a Bologna).
Per questa congerie di armi erano usate le relative baionette ma si trovano casi di baionette del mtco inusuali frutto di qualche invenzione non passata alla scoria o addirittura facce realizzare appositamente in piccoli quantitativi per fucili destinati a Civici o simili.
La descrizione di tutti questi modelli e tipi richiederebbe un volumetto a parte e perciò qui di seguito ne sono presentati solo alcuni dei più significativi o curiosi.
Tàvola di istruzioni da un manuale per ur Guardia Nazionale del 1848. In alto due tavole dal regolamento della Guardia Nazionale del 1848 e 1859. In basso uni.formi delle Guardie di Fossano: da notare ilfacile con baionetta