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LE ARMI VETTERLI
I.:avvento del sis tema a retrocarica a cartuccia metallica che si identifica in Icalia, per le armi lunghe, con il fucile Verterli (dopo l'esperienza dei Remington ex pontifici in dotazione ai bersaglieri), determinò il quasi totale predominio della sciabola baionetta: le baionette a manicotto e ghiera, nella loro versione moderna, rimasero in uso solo presso la caval leria e i carabin ieri. Le lunghe sciabole baionette del Verterli con l'impugnatura a telaio e le guancette in bachelite erano molto avanzate per l'epoca e avevano, anzi, in nuce, il primo esempio di baionetta proiettato nel futuro: nel 1877 infatti veniva adottato il modello corto per le truppe d'Africa che anticipava l'acco rciamento delle lame che sarebbe injziaco in modo consistente negli ultimi quindici anni del secolo per poi affermarsi definitivamente quasi ovunque con il primo conflitto mondiale.
A sinistra, gruppo di baionette \létterLi. Nella pagina a fianco, sequmm di lavorazione delle armi vétterLi con al centro le parti della baionetta. Sotto, fante in libera uscita con baionetta \létterli aLfianco.
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Le armi Vetterli, con le loro baionette, furono le protagoniste dell e prime fasi delle nostre campagne coloniali . Con l' avvento dell 'armi 91, vennero passace alla ,, Terribile » ossia alla Milizia Territoriale; vennero successivameme << rip esca te» nel momemo critico del primo conflitto mondiale quando vennero mandate in linea con i fucili ricam era ti per la cartuccia calibro 6,5 del 9 1.
La carriera d elle armi Verterli terminò però in Afr ica, in mano agli indigeni di varie delle nostre bande irregolari che le utili zzarono nella cam p agna del 1936 e anche successivamente. Allo scoppio del seco ndo conAitto mondiale , le armi Veccerli e le loro baionette erano ancora in carico ai depositi d el! ' esercito. L' ev oluzione di que ste sciabole baionette destinate alla lin ea di fucili Vecterli è, per la maggior parte dei collezionisti, leggermeme intricata anch e a causa delle denominaz ioni e classificazioni presenti in documenti redatti in periodi diversi (un primo, coerente ordinamento lo si trova in Armamento piemontese e italiano J 8141914, II vo i. , A. Barcocci-L. Salvatici).
Probabilmente un alcro modo per fare chiarezza è quello di determinarne la divisione in due grandi gruppi distinguibili dalla lunghezza della molla dello svincolo, corta e lunga.
SCIABOLE BAIONETTE A MOLLA CORTA;
MOD. 1870 TIPO E (denom in az ione del J 874)
La prima baionetta p e r il fucile monocolpo a cartuccia metallica Verterli mod. 187 0 è definita con lo stesso anno del modello d el fucile, appunto 1870.
Ha il fornimento in ottone simile a quello delle armi Remington usate dai pontifi c i ( forse i prototipi vennero m ess i a punto utilizzando proprio alcuni fornim e nti di qu este baionette), porca posceriormenre una gola e un in cas tro destinato ad accogliere il fermo di baionetta saldato alla canna del fu c il e e lateralm ente la sede per un a co rea molla a lamina ass icurata da una copiglia. La crocera è in acciaio, foggiata a gancio, con un piccolo sperone alla bas e della curvatura d el gancio stesso che termina in un accenno di riccio; l'an ello d ella c rocera è munico di vice di regolaz ione.
La lama è dritta, a un filo e controfilo con dorso piarco e sgusci su i laci per c ir ca 3/4 della lunghezza; il codolo è fileccato super iormente e accoglie un boccone semisferico a vice, in ferro, c he ferma le par ei dell 'a rma rende ndole solidali.
li fodero è in cuoio n e ro con cappa (priva di bocch ecca) e punta le in ottone ambedue fermaci posteriormente con un punto in filo d'ottone. La cappa porta anteriormente un botton e a mezza oliva destinato ad impegnarsi nell'apposito occhiello d ella casca.
Lunghezza totale 690 mm; lunghezza lama 565 mm; l,trghezza al tallone 27 mm (minimo 26, I); spessore al callone 7 mm; diamecro interno anello 18,5 mm; lunghezza fodero 575 mm.