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BAIONETTA VETTERLI 70/87/16

l.:accorciamenco delle lunghe baionetce Vetterli, conservare allo stato originale per la Milizia Territoriale, detta scherzosamente " La Terribile", dopo le prime esperienze negative in trincea nel 1915, fu inizialme nte eseguito su una lunghezza di lama analo ga a quella delle '91, con una tolleranza oscillante era 300 e 31 Omm. Ma essendo gli esemplari esegu i ci in fretta, modificaci e affila ci a mano senza troppa cura, s pesso non rispettavano al millimetro le dispo sizio ni. Di conseguenza se ne trovano anche di 315/320 mm: eravamo in guerra e non si andava troppo per il sottile.

Nel '16 ci si accorse che con un accorciamento di poco maggiore dagli spezzoni asportaci si potevano ricavare i b en noci "pugnali" auspicaci dal generale Farina per i reparti di assaltatori, senza che l'efficacia della baionetta ne soffrisse . Era il momento in cui a Sdricca di Manzano si stavano addestrando gli "Arditi" e a loro vennero subito distribuiti.

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La prima versione accorciata si pone dunque, oggi, come intermedia tra la versione originale e quella corra.

Le 70/87116 a molla lunga o co rra, con gancio intero o tagliaco all'inizio della c urvatura, con guardie tipo '91 piuttosto rozze e massicce fabbricate ex novo, venne prodotta per un tempo relativamente breve a partire, pare, dalla fine del '15-inizio ' l 6. I foderi ricavaci dagli originali co nservavano il proprio puntale o ne ricevevano uno nuovo.

Lunghezza lama mod. 70 mm 515/520; lunghezza la.ma l O tipo accorciato mm 310/320; lunghezza lama 2° tipo accorciato mm 240 ca.

BAIONETTA MODELLO 1870-87-16 ADATTATA PER FUCILE '91 - MODIFICA BELLICA

È in pratica la baionetta con lama e gancio cagliati alla quale è stato ridorco il diametro dell'anello a 13 mm per accogliere la vo lata del fucile 91 mentre lo spacco è stato grosso lanamente adeguaco serrando fortemente la parte posteriore del cappuccio in morsa: lavoro affrettato e approssimativo ma indiscutibilmente «valido» almeno ai fini di w1 impiego quasi simbolico anche se l'arma viene perfe ttamente accolta dal fucile 91. 1ìpo

La diversa lun ghezza del ramo posteriore (con l'anello) delle baionette Verterli imponeva, per poterle adattare al 91, la modifica dell'anello onde ottenere un diametro adeguato dello stesso, molto pit1 largo di quello occorrente. Stirando a caldo il segmento di crocera portante l'anello lo si allw1gava portandolo alla lun ghezza necessaria per porre la baionetta sul 91; l'anello veniva quindi cagliato e risaldato al diame tro di 14 mm . È stata notata però su alcuni rari esemp lari , traccia di un procedimento più complesso riassunto qui di seguito.

I.:anello veniva dunque serrato a caldo in modo che l' ovale interno che ne risultava raggitmges.se una certa dimensione; lo schiaccia.memo portava ad un all1mgamento rotale del ramo posteriore abbastanza v icin o a quello occorrente: l'inserimento a caldo di una lunetta dello stesso spessore della crocera portava ad avere un braccio pit1 lungo ass ieme ad un diametro di l 3 mm. Era un lavoro rozw ma valido. I.:all ungamemo del braccio non era pari a quello del 91 ma vi si awicinava e se anche la baionetta segui va un andamento inclinato, convergente con quello dell'asse della canna non vi si incrociava essendo fa lama accorciata. Il disegno mostra chiaramente quanto spiegato.

I disegni mostrano una poco frequente modifica deUe baionette Vetterli adattate per i '91. Sopra, a confronto di fianco e dall'alto: la crocera della baionetta '91, quelkz Vetterli modificata {Vm) e quella originale Verterli (v,) A sinistra, gli anelli: Vetterli (v,); Vetterli durante e d,,,po la modifica {VI e V2); lunetta (L}; anello di '91. A piè di pagina, schema degli assi di convergenza canna-baionetta modificata.

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