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BAIONETTE AUSTRIACHE DI PREDA BELLICA
Con la fine del primo conflitto mondiale e la sconfitta dell'impero austro-ungarico, l'Italia entrò in possesso di consistenti depositi di armi leggere e pesami che serviro no ad armare gran parte dei reparti indigeni delle nostre colonie. Finirono così oltremare cannoni, mitragliatrici, fucili già appartenuti alle forze armate dell'Imperia! Regio Esercito ausrro-w1garico. I fucili erano i Maimlicher 1895 che costituivano l'ar mamento bas e dell'esercito imperiale, che aveva avuto però in dotazione , durante il conflitto sia i vecchi fucili monocolpo Werndl (della Landwehr) sia i Mannlicher 1886-88-90-95. A quanto pare, vista l'ampia possibilità di scelta, in colonia vennero inviaci solo i recenti Mannlicher 95 con le rel ative baionette. Occorre precisare che è facile fare confusione tra le baionette adottate per questo modello e quelle utilizzate anche da modelli 86-88-90: la linea è la stessa, le dimensioni principali sono quasi identiche ma ciò che li differenzia è la posizione del filo della lama che nei modelli 88 è tradizionale cioè ad arma impugnata e tenuta verticalmente è in avanti mentre nel modello 95 è a rovescio. Sono, cioè, invertite le posizioni del dorso e del fìlo.
Baionette austro-ungariche per fodli mod 1888 da truppa e sottufficiali. La prima a sinistra, di produzione austriaca, è riconosdbi/,e dalle aln-e di fabbricazione ungherese per fa forma stondata con cui termina lo sguscio.
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Era utilizzata per tutte le versioni citate, anche una versione per sottufficiali che presentava il ramo di guardia ricurvo verso la lama e il cappuccio mmlito di una maglietta al becco per appendervi la dragona. Baionette di questo tipo, cromate, erano portate anche dagli alti ufficiali, generali compresi, con l'uniforme da campo. Le baionette destinate al moschecco, hanno le stesse caratteristiche di quelle del fucile con in più un mirino alloggiato sull'anello.
Versione Ersatz
Queste baionette «d'emergenza» rozze, semplicissime, di rapida e poco costosa produzione vennero realizzate essenzialmente in due tipi per i modelli 1886, 1888, 1890, Werndl 1867I 17 e 1873/77 e anche per i nomi modelli 91 camirati. Sono costituite da una striscia di lamiera tranciata spessa dai 4 ai 5 mm, priva d'impugnatura vera e propria che può essere sia dritta che ricorca di 45°, recante nella parte terminale inferiore un intaglio a U destinato ad accogliere il fermo saldato socco la canna del fucile A distanza adeguata dall'estremità inferiore della lan1a vera e propria due rivetti fìssano un elemento a squadra dello stesso sp essore della «lama>> recante un foro del diametro adeguato al n1cile al quale era destinato, dall'altro una lm1ga lamina elastica fonzìonanre da arresto e da svincolo dell'arma.
Foderi in lamiera di ferro con bocchetta assicurata da un rivetto; gancio per la tasca recante il punzone austriaco (aquila bicipite) o un- gherese (scudo coron ato) e sul corpo del fodero talvolta iniziali del fabbricante o lettere in cifra. Erano bruniti o ve rniciati in grig io, verde , caki, nero.
Tavola da un documento d'istruzione austriaco d'epoca: si notano la vo!dta di un '91 con una Ersatz 1917, la propria baionetta e ilfodero austriaco.
Vers Ione 191 7 Per Fucile Mannlicher 95
Lama girata di 45° s ul piano orizzonta le.
Lunghezza rotale 388 mm ; lu nghezza lama 248 nun; larghezza tal lone 24 mm; spessore 4 mm; diametro interno 15 mm; diametro inrcrno lì.tcili 1886/88/90 17,5 nun-15 ,3 mm.
La stessa adatta per i 91 catturaci, con spacco di adeguata dime nsione e con diametro anello di 13 mm.
La stessa adatta per Vetterli catturati, con spacco di adeguata dimensio n e e con diame tro anello di 18 mm.
Esiste w1a variante per armi modello 1888 e 88/90 con lama a un solo filo rivolto al «dorso », con crocera della baionetta fissata con du e rivetti e con anello del diametro di 17 mm : non sembra ne esistano esemp la ri adarcaci per armi icaljan e di preda bellica.