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LA '91 DEI MEHARISTI LIBICI
La foro risale al 1940, e comparve su una copertina di Signal: pare sia stata scattata nell'Oasi di Giarabub dove parte dei meharisti libici volontariamente rimasero accanto ai nostri per cucco l'assedio nonostante l'ordine impartito ai militari indigeni dal maggiore Castagna comandante la guarigione, di lasciare l'oasi prima che il cerchio inglese si chiudesse del cucco.
I meharisti erano truppe formate da libici beduini e tuareg che montavano cammelli veloci, i "mehari", appunto, agli ordini di ufficiali italiani.
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Ali' epoca, ormai rutti armaci di fucili '91, erano soliti praticare un foro nell'impugnatura della baionetta e passarvi un cordone da porcare al collo; la baionetta, con o senza fodero, veniva infilata sul dava.nei nella cintura o nella fascia alla vita coi colori di reparto. I graduati usavano il cordone di grado con fiocchi (nappe) nel colore della fascia. Nella foto si vedono chiaramente i fori, manca il cordone, porcaro in sella onde non perdere l'arma in movimento.
Le lame venivano acuminate a ricordare i tradizionali pugnali propri delle tribù del deserto portati comunemente tutti i giorni anche in tempo di pace.
L'esemplare in foro fu donato dal col. A . F. (all'epoca tenente) all'Autore , assieme ad una rivo ltella '89 con fodero fuori ordinanza rivestito in velluto rosso bordato di gallone dorato, premio ad un valoroso sottufficiale indigeno poi caduco in azione.
Picchetto alla bandiera: militari di un reparto ambo-somalJJ in un cttposaldo avanzato: sono armati con fa.dli Mann!icher 88 con baionetta inastati,. Purtroppo il "bianco e nero" non consente di individuare i colJJri del tu.rbante e della fascia alla vita.
Baio Nette Austriache Per Le Nostre Truppe Indig Ene
Qui di seguito, s p erando di fare u n po' d ' ordine in un argomento ancora non veramente chiaro , è ins erita una panoramica delle b aionette imperiali (1886-1888-1890) ' 95 Mannlicher e di modifìche effettuate s u nostr e 91 eseguite nel corso del primo conflitto mondiale.
La '95 è un a baion ett a di dim e nsioni co ntenute ri s p etto ad altre d elJ 'epo ca; era un'arm a val idis sima, robusta, affidabile co n lama a fi lo roves cio e punta, dorso piatto, sg usci s ui lati ; crocera con guardia ridott a a l minimo , a nello con vite; guancette in legno fiss ate da du e ri vetti con rosette; calc iolo (o cappuccio ) leggermente appuntato a becco anteriormente Sul tallone so no punzonaci, a descra con l'aquila imp erial e bicefala coronata (produzion e austriaca) o lo scudo coro nato (produzione ungherese) ; s ul lato sinistro la sigla in codice o la marca p er esteso del fabbricante
Sul lato sinistro d ella crocera in genere sono presenti matricola, data o numeri d ' ordine; lo stesso, di solico, sotto il cappuccio.
Nella pagina a sinistra: baionetta '88, moschetto e carabina Mannlicher '95, da un manuale d'epoca. Qui sotto, al n. 81000, la baionetta del Mannlicher '95. La tavola è del Catalogo Materiale Gmppo C del 1933. Al n. 90000 si nota il facile austriaco.
Da notare che lo sguscio s ui lati della lama è arrotondato ve rso la punta nel mat eriale austriaco mentr e invece si p e rd e in qu ello ungherese com e avviene nelle lame d ell e nostre '91.
Il fodero è in lamiera di ferro con bocchetta riv e ttata e gancio, su questo compare il punzone statale (aquila o scudo co ronato ) calvolca l e iniziali del fabbricante. In origine i fod eri erano verniciati a seconda d ei corpi e d elle dest inazioni , in grigio, n ero , caki , verde ma vennero tutti riv ernici aci in nero per la destinazion e in colonia in armon ia con i foderi delle baionette d 'o rdinanza itali ane.
Pagina a sinistra, Organiz:MZione 1929: meharista del II Squadrone della Cirenaica: fasda a losanghe arancio e nero; burnus (mantello) nero con cappuccio; uniforme da campagna in tela kaki costituita da sahariana, siruals, turbante, scarpe in tela; cartuccere di cuoio naturale da vita e da collo; facile Mannlicher '95 con baionetta inastata. A sinistra, la sella del suo mehari.
Leggere varianti nella lunghezza e nella finitura dipendono da produzioni diverse. Venne prodotta per truppa anche con anello intero, senza vite.
Lunghezza cotale 374 mm; lunghezza lama 248 mm; larghezza tallone 27 mm; spessore tallone 6 mm; diametro incerno anello 16,4 mm.
1886-1888-1890 - Per fucile. Versione sottufficiali
Analoga alla precedente ma con ramo di guardia ricurvo e con al cappuccio una maglietta in lamiera, fissata con una vite perno, per la dragona.
Lunghezza ro tale 374 mm; lunghezza lama 245 mm; larghezza tallone 26,5 mm; spessore tallone 6 nun; diametro interno anello 16,5 mm.
1895 - Per fucile versione truppa
Analoga alla prima, presenta l'interessante variante del filo rivolto verso il dorso del manico, una soluzione assai più valida di quella comunemente usata in tutto il mondo in considerazione del modo in cui in genere viene usata e che provoca maggiori danni a chi viene colpico. Cambia anche il diametro dell 'anello (che perde la vite di rego lazione) e cambiano le dimensioni dello spacco. Per il resto vale quanto detto per il primo modello descritto.
Lunghezza totale 360 mm; lunghezza lama 248 mm; larghezza tallone 23 nun; spessore callone 5,4 mm; diametro inrerno anello 15 mm.
1895 - Perfucile. Versione sottufficiali
Analoga alla precedente, ramo di guardia ricurvo, maglietta per la dragona al cappuccio sia in lamiera con vite perno sia con semplice filo d'acciaio adeguatamente sagomato: questa seconda versione sembra comunque inesistente tra il materiale in colonia.
Lunghez7,a cotale 357 mm; lunghezza lama 246 mm; larghezza tallone 22,7 mm; spessore tallone 5,2 mm; diametro interno anello 15 mm.
1895 - Per fucile. Versione sottufficiali
Il ramo è pit1 so ttil e e la curvatura verso la lama pit1 accentuaca.
Lunghezza rotale 362 mm; lunghezza lama 249 mm; larghezza tallone 23 nun; spessore tallone 5 mm; diam etro inrerno anello 15 mm.
1895 - Per moschetto. vérsione truppa
Come quella da fanteria ma con sull'anello un risalto supportante un mirino a lama di lunghezza maggiore dello spessore del supporco.
Lunghezza corale mm 358; lun ghezza lama mm 247; larghe-zza tallone mm 23; spessore tallone mm 5; diametro incerno anello mm 15.
Esistono due versioni con leggere varianti nella lunghezza cotale (351-360) e della lama (239-249): una ha il mirino della stessa larghezza del s upporto; la seconda (che non sembra sia stata inviata in co lonia) con mirino conico su base ottagonale .
1895 - Per moschetto. vérsione sottufficiali
Analoga a quella p er sottufficiali di fanteria ma con il mirino sull'anello, della larghezza dello spessore del supporto.
Lunghezza rotale 360 mm; lunghezza lama 249 mm; larghcrza tallone 23 mm; spessore tallone 5 , 2 mm; diametro incerno anello 15 mm.
A Mod. 1895 - sottujf fucile
Lunghezza rotale 363 mm; lunghezza lama 248 mm; larghezza tallone 23 mm; spessore caUone 5 mm; diametro im. anello 15 mm.
B Mod. 1888 Ungherese - sottujf fuci/e
Lunghezza totale 374 mm; lunghezza lama 245 mm; larghezza rallone 26,5 mm; spesso re tallone 6 mm; diamerro inrerno anello 16,5 mm.
C Mod 1880 - fucile
Lunghezza rotale 374 mm; lunghezza lama 248 mm; larghezza tallone 27 mm; spessore tallone 6 mm; diamerso interno a.nello 16,4 mm
D Mod. 1895 - moschetto
Lunghez.za corale 360 mm; lunghezza lama 249 mm ; larghezza tallone 23, l mm; spesso re tallone 5,9 mm; diametro interno anello 15 mm. (C ed H non illustrate).
E Mod. 1895 - sottujf fucile
Lunghezza totale 362 mm; lunghc-zza lama 249 mm; larghezza r.allone 23 mm; spesso re tallone 5 mm (?); diametro inrerno anello 15 mm.
F Mod. J895 - sottujf fucile
Lunghez7,a rotale 375 mm; lunghe·n'l lama 246 nun; larg hezza tallone 22, 7 mm; spessore tallone 5, 1 mm; diametro interno anello 15 mm.
G Mod. 1895 - moschetto
Lunghea.a corale 351 mm; lunghez.za lama 239 mm ; larghe7.7,a tallone 23 mm; spesso re tallone 5 mm ; diametro imerno anello 15 mm.
H Mod. 1895 - moschetto sottuf
Lunghezza totale 360 mm; lunghezza lama 250 mm; larghezza ral lone 23 mm; spessore rallone 5,2 mm; diametro inrerno anello 15 mm.