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DAL REGNO DEL SUD A OGGI: LE BAIONETTE BRITANNICHE E LE LORO DERIVATE ITALIANE

Con la stipulazione dell'armistizio era Italia ed alleati e la caduca di Mussolini, le Forze Armate italiane rimasero divise in due tronconi: mentre a nord conAuivano in parte nelle file della RSI, a sud si ricoscituivano a fìanco degli alleati risalendo la penisola. La riorganizzazione dell'esercito de l Sud, come venne soprannominato, vide anche il riequipaggiamenco con materiali britannici, e così in mani italiane finirono fucili Enfìeld e mitra Sten con le relative baionette

Terminare le ostilità, l'Italia del primo dopoguerra utilizzò I'armamento ricevuto, a fianco dei vecchi 91: in questo periodo nascono alcuni modelli ibridi, farti con parti di baionette 9 1 e di baionette inglesi e anche un modello costruito ex novo per armi inglesi con la baionetta del 91.

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Alla metà degli anni Cinquanta, l'armamento americano sostituì quello britannico e di conseguenza ecco che nelle nostre file compaiono le baionette Ml per il fucile Garand Ml e le M4 per la carabina Ml Al.

Alla fine degli anni Cinquanta, con il fucile BM 59 della Beretta, comincia il riarmamento del nostro esercito con armi di produzione nazionale, però incamo si erano prodotte baionette di tipo americano Ml e M4. Successivamente giunsero i modelli USA M5 e M6 ancora in servizio.

Attualmente il panorama icaliano comprende baionette USA Ml, M4, M5 , M6 baionette italiane tipo Ml, tipo M4 per carabina Ml Al, fucile BM 59, fucile d' assalto 70 . Per quest' ultimo, nella versione 70 SC fu progettata ma mai adottata una particolare baionetta che porremmo definire, ricornando indietro nel tempo «a manico».

Per ulrima, la baionetta richiesta e non ancora approvata per il fucile d'assalco Beretta 70/90, dorata di un particolare tipo di fodero che, con la baionetta, consente il raglio dei reticolari, sulla falsariga di quamo adottato da altre nazioni.

SCIABOLA BAIONETTA INGLESE MOD. 1907

PER FUCILE ENFIELD N . 3

Il fucile Enfìeld N. 3 era in dotaz ione s ia ali' esercito che alla Marina Militare negli anni fìno al '60 circa: com pare infatti negli elenchi materiali ancora nel 1966 sia pure come materiale di deposito, completo della sua l unga baionetta.

Fornimenro in ferro, a becco; crocera con breve elso anteriore dritto ed anello; cappuccio con svincolo a pulsante e spacco; guancette in legno fissare da rivetti con rosette . Lama ad un filo con punta sull'asse del dorso, sgusciata sui lati, do rso srondaro.

Massiccio fodero in cuoio nero con puntal e squadrato e cappa con bocchetta munita di bottone a fungo per la tasca.

A destra, baionetta mod 1907 e, a sinistra, la stessa a confronto con il modello «91/Enjìeld», ossia quello con fornimento '91 adattato per il facile ingl.ese.

Il gruppo delle baionette inglesi o di cipo inglese «modifica re » che compare in questa e nelle successive tavole non è molro noto per quanto riguarda l'utilizzazione da parre delle nostre Forze Armate, se ne trova però riscontro ufficiale nei fascicoli 1°-2°-3° del catalogo materiali Gruppo C, Vol. V-III-V Categoria (cesti e tavole) edico a Roma nel 1948. Ulteriore riscontro lo si trova nei successivi CM 9 del 1965 e CM 7 del 1966.

LungheZ7,a rotale 555 mm ; lunghezza lama 435 mm; larghezza callone 23,5 nun; spessore tallone 7 mm (diametro interno anello 16,5 mm).

BAIONETTA INGLESE A CHIODO - MODELLI MK 4, MK II, MK III PER FUCILE ENFIELD N. 4

Il cosiddetto «Ese rcito del Sud», owero le forze armate italiane a fìanco degli alleati dopo l'8 settembre del '43 e, poi, quelle del nuovo esercito della Repubblica Italiana vennero equipaggiare, come accennato, con materiale inglese.

Ecco quindi la presenza in queste pagine di alcLU1e baionette britanniche. Quelle indicate nel titolo sono armi particolari, rozze e semplici destinare ad essere usare solo se montate sulla canna del fucile: ricordano subito - dimensioni a pane- le vecchie baionette a manicotto dei fucili ad avancarica per il particolare sistema di innesco. In realtà il manicotto di quelle si è qui trasformato in un basso e tozzo zoccolo non impugnabile, forato per il passaggio della volata e munito di una breve cw,pide, una specie di grosso chiodo, un tondino, dalla punta piramidale. Lo zoccolo porta annegato inferiormente un grosso pulsante rettangolare, zigrinato che comanda lo svincolo a due alette dell'arma.

Il fodero è in lamiera d'acciaio, troncoconico, bottonaio all'estremità inferiore e mLmito superiormente di bocchetta con largo bordo e di bottone circolare a testa scondaca per l' attacco alla casca di cela caki.

Il modello descritto è in due versioni (N 4 Mk I ed Mk II) che differiscono tra loro per il fatto che la Mk I ha la la.ma a sezione cruciforme ricavata da un tondino a quattro sgusci e risulta più acuminata e penetrante di quella descritta (Mk Il) Le versioni Mk I I ed Mk III hanno le lam e di tondino ma zoccolo di forma diversa. Erano tutte previste per i fùcili Enfìeld N. 4. I foderi delle varie versioni sono tutti uguali. Queste baionette potevano essere montate anche sul mitra Sten, che l'Esercito del Sud ha utilizzato.

Lunghezza rotale 250 mm; lunghezza lama 200 nm1; diametro lama alla base 9,5 mm; alcez.za zoccolo 48,5 mm; diametro interno anello 15 nun.

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