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RIVISTA DI TE(~l~A E SRRVlllO MEDICO MILITA RE
llligll:>ramen.to meooanloo e ti•lologioo della marola oolla calzatura a t&llonl ela•ttol . - H. F. A. CoL1N, medico mililare. - (A rchioes de Medecine et de Pharmacie militaires, gennaio 1891).
Nelle condizioni ordinari e della marcia ciascun pa3so é segnato da un colpo del tallone contro il suolo resistente. Questo colpo ed il rumor e che l'accompagna sono eviden• temente il rist.llalo meccanico della trasfor mazione di una parte della forza muscolare sviluppata dal camminator e. Questo risultato è inutile per la pr ogressione e la forza ado parala a produrla é perduta per lo scopo che si vuole otte ne re. Oltre a questo inconveniente meccanico, il colpo del tallone i::i ripercuote in tutto l'organismo, in ciascun passo coll'intermc<lio del nostr o scheletro: esso comunica a tutto il corpo una vibrazione notevole.
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Nelle lunghe marcie ìatte dai soldati di fanteria con a rm i e bagaglio, arriva un momento in cui il colpo del tallone inevitabile e la vibrazione gener ale che esso comunica diventano sensibili, poscia dolorose e noi r iscontriamo allora no n $Olo individui affetti da escoriazioni e da contusione del calcagno, ma anche altri affe tti sop rattutto da una cef'alalgia, i cui dolori si rinnovano a ciascun passo. Questi individui cer· cano di diminuire l'urto doloroso facendo passi più piccoli, od anch e di evitarlo, trascinando il piede senza battere il tallone sul suolo.
Per quanto deboli sembr ino l' urto del tallone e il tremito che ci comunica, essi diven tano alla lunga una causa di fatica, perchè si ripetono a ciascun passo.
h Cerc~to <li diminuire questi inconvenienti con un L. utore a a . lct1ouc L'ideale secondo l'autore, sarebbe un I e in caou . ' tal on . t· amer: te òi caoulchouc puro, facente corpo colla uone lii 1er ' . . 18 le difficoltà di fabbricazione ed 11 prezzo d1 costo tzatura, n1a . ca 1. d farvi rinunziare per il momento. Per cu i egli pro· sono ta i a I • . • dello misto, cuoio e caoulchouc, pere 1e pm econcione un mo d ' . 1 . 'ù facilmente applicabile a tutte le calzature a ,arsi e rn1co, p1 .fi l' tt . ontarsi senza modi carne aspe o. da r•1~, portar via collo stampo dal centro di un tallone di Eg I 18 • tall d' tlrn etri di JarO'hezza e tre d1 spessore, un one 1 sette cen "' . entimetri di larahe2za e due d1 spessore, ollre la cinque c O · d li . corrisponde nte della coi,ì delta prima suola e e a T,orz1onP . t Colma esattamente il vuoto con un pezzo d1 caoutcurva ura. . d. c·1nque centimetr i di larghezza tolto collo stampo m cbouc 1 • • . di · slrn di due centimetri circa d1 spessore. Un pezzo uoa pia "' . . · rr)te\'ole fissalo all'interno della calzatura sosl1tu1sce CUOIO p1e., . la porzione lotta dalla prima. suola.
L, ortazione di una porzione centrale della parte talloasp . l . della curvatura non presenta alcun inconvemente per a rue ra . , solidità della calzatura, soprallutlo se s1 dà al tallone un po più di larghezza in avanti. . . .
In queste condizioni noi non abbiamo d elastico che un~ · ne superiore e centr ale del tallone su una lar;hezza d1 porzw . . . . · ue centimetri e su uoo spessore d1 due cenllmetr1, ma 11 cmq · · 11 . I cuscinetto elastico cosi ottenuto ricoperto d1 una pe e p1eg 1evole depressi bile di un mezzo centimetro circa sotto il peso del cor;o basta alla porzione posteriore ed inferiore del calcagno per costituir gli un piano contro c~i non .s~ ~otunde e sul ,1uale irova un grado sufficiente di elast1c1tà per scemare l'ur lo dd tallone dur ante la marcia.
Questa modificazione é faeile ad effeltUt1 r si, poco costosa e può ei,sere realizzala per calzature da rimontare.
Le num~rose esperienze falle in questi ultimi anni avrebbero dimostralo che con tallo1ii di caoutchouc, non solo si ev ita ai noslri organi una scossa troppo sensil>Jle durante la mor~ia ma che si cammi na anche più presto che con talloni O!'· dina ri. Dopo le più lunghe marcie il calcagno non presenta vesciche, nè rossore ed è assolutamente indolente alla pres -
RIVISTA DI TECNICA E SERVIZIO MEDICO l!ILITARE sione; la fatica sembra limita ta ai muscoli soli e come ridotta al si.:o minimo inevitabile.
Il tallone di caoutchouc può, secondo l'autore, riescire anche molto utile agli individui alfelli da malattie croniche dolorose dei centri nervosi o dei visceri, come pure ai convalescenti di malattie lunghe e gravi, i quali restano talvolta lungo tempo impressionabili alle scosse della marcia.
Rivista Di Statistica Medica
Sulle più frequenti ed importa.nti malattie d 'Infezione osservate nel R . Eseroito durante 11 deoennio 1878-87. (Dolt. CLAUDIO SFORZA, maggiore medico). Sunto dell'autore. - (Rioista d"igiene e sanità pubblica, pag. 269 e seguenti).
Tubercolosi.
Morti . - li numero totale dei morti per affezioni tubercolose (bronchiti croniche con emottisi, polmoniti croniche, tubercùlosi acuta e cronica) nel decennio 1878-87 fu di 3830 = 1,9 p. 1000 della forza media.
Se l"i aggiungono ad 65<Si le malattie tubercolose dell e glandole e delle articolazioni, si ha un totale di 4025 morti = 2,02 p. 1000 della forza media.
Riformati. - Il numero totale dei riformati nel detto periodo di tempo per affezioni tubercolari fu di 8351 = 4,19 p. 1000 della forza media.
Siccome poi nel decenn io la media generale di tutti i morti (10,3 p. 1000) e di lutli i riformati (13,7 p. 1000) nell'intero esercito fu di 24-,0 p. 1000 della forza media, cosi quella delle perdite per affezioni tubercolose raggiunge il 25,87 p. 100 di tutti i morti e riformati.
Rivista Di Statistica Medcca
aO'ior numero di morti per affezioni tubercolose (esclusa Il ma.,., d ll · I · ") b Colo"1 · delle 0 -landole e e e arl1co az1om avveune la tu er0 nel 1880 (2.t p. 1000), il numero minore (1,5 p. 1000) nel 188i. sul numero totale di 1215 morirono per scarlattma 47 e per morbillo 1168. . . . . .
Tifo.
Morti. _ Il numer o totale di militari di truppa morti nel n]·o 1878·87 per affezioni tifose fu di 4101 = 2,07 p. 1000 decea della forza me dia. . . . . .
Per la forma morbosa è da notare che 60 ind1v1du1 morirono per dermotifo e 4036 per ileotifo.
11 massimo di mortalità (2,5 p. 1000) avvenne nel 1881; il minimo (1 ,3 p. 1000) nel 1887.
Scarlattina e Morbillo.
Morti. - Il numero totale di militari di truppa morti nel decennio 18ì8-8'i per scarlattina e morbillo fu di 1215 = 0,61 p. 1000 della forza media. .
11 massimo di mortahta (1,467 p. 1000) s1 verifico nel 1883; il minimo (0,09 p. 1000} nel 1878.
Relativamente alle stagioni dell'anno è da notare che il massimo di mortalità per affezioni tubercolari, esclusa la tubercolosi aelle glandole e delle articolazioni (1,:S5 p. 1000) si ebbe nel secondo trimestre; per le affezioni tifose (0,70 p. 1000) nel terzo; e per le scarlattinose e roorbillose (0,47 p. 1000) nel primo.
Conclusione. - Delle malattie infeziose sopra indicate, cagionarono il massimo di mortalità:
1• Le affezioni tifose (2,07 p. 1000 della forza media);
2° Le affezioni tubercolose (2,02 p. 1000 àella forza media).
Però è da notare che se ai morti si uniscono anche i riformati (1) per affezioni tubercolose, le quali in addietro si consideravano come insanabili, la media delle perdite ascende a 4,19 p. iOOO, ed è perciò molto superiore a quella dei tifosi; 3• Le affezioni scarlatlinose e morbillose (0,6! p. 1000 ddla forza media).
In tulle le malattie infeUive prese ad esame si é riscontrato in generale nel decennio una progressiva diminuzio11e , il che dimostra quanto potere abbiano esercitato sopra di esse i provvedimenti igienici razionalmente attuati.
r.
Militari cli truppa morti nel decennio 1878-87 per tubercolosi, tifo, scarlattina e morbillo, ordinati secondo te rispettioe medie di mo r talità su mille della forza media.
oasi all'esterno. S'apre quindi il fondo del sacco e si con;tata l'esistenza o meno <l'aderenze del viscere Arnioso..... .
10 caso di tlderenza o di omento inspessito si tolgono e si estirpa l'omento. Ridotte le viscere s'attorciglia il sacco (collo) e s'applica al di la dell'imboccatura un laccio recidendo mezzo centimetro sotto la legatura. Se l'ernia é voluminosa e quindi il collo e la bocca del sacco larghi, oltre alta legatura semplice s'applica sotto (all'esterno) di questa una le,,9tur& mediato in due parti, per assicurare la chiusura ed Tmpi><lire la sfuigit.a del laccio. Il peritoneo così legato si ritira nella fossa iliaca interna .
Terzo mornerdo . - Deviazione del cordone spermatico isoi!lto stirandolo leggermente i n a lto sulla parete addominale e se occorre anche il testicolo tirandolo fuori dallo scroto. Con uncini acuti e larghi si fa stirare io basso l'inferiore ed in alto il superior<l dei lembi del!' aponevrosi del grande obliquo, onde facilmente dissecare la doccia formata dal legamento di Pouparl fino al suo bordo posteriore, ed un centimetro al di là del punto ove il cordone spermatico esc~ dalla fossa iliaca.
Poscia distaccasi per dissazione il n 1argine esterno del musrolo retto anteriore dell'addome, ed il triplice strato formato dal muscolo piccolo obliquo, dall'aponevrosi del grande obliquo, dal connettivo adiposo sottosieroso, dal mu$colo trasverso e dalla fascia verticale del Cooper, fino a tanto che quel triplice slrato riunito possa essere avvicinalo senza difficoltà ~l bordo posteriore isolato della corda di Poupar t.
Si cuciscono esse due parti tra loro con sutura nodosa per il tratto da 5 a 7 centimetri che corre dalla spina del pube infuori fino contro il cordone spermatico spostalo per un centimetro circa verso la spina anteriore superiore dell'ileo, rifacendo così l'apertura interna od addominale e la pare te posteriore del canale inguinale.
Nella sutura è bene usare seta e punti staccati, comprendere due a Lre centimetri di margine del triplice strato muscolo-aponevrotico. I due primi punti, applicati appena all'esterno del muscolo re-tto anteriòre dell'addome.
Quar to momento. - Colloiasi in posizion e il cor<lo11e sper-
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pur esattamente i limiti oggidì raggiunti e ne traccia il bello ed utile avvenire accennando ai mezzi più meglio capaci di far raggiungere presto ed intero l'intento. B.