14 minute read

CONGRESSI

Next Article
RIVISTA MEDICA

RIVISTA MEDICA

XIV Congresso dell' Aaaootazlone medloa italiana la Siena.

Crediamo utile di pubblicare integralmente il manifesto comunicatoci dal Comilato ordinatore:

Advertisement

È di sommo onore e dì grande compiacenza per il nosl ro Comitato il preannunciare a tutti gli egrf:'gi cultori delle scienze mediche e naturali della penisola che il x:v Congresso generale biennale dell'Associazione medita italiana sara tenuto nel prossimo agosto in questa citlà.

L'inaugurazione del solenne convegno scientifico e professionale avrà luogo duranLe il periodo delle secolari feste estive, nel desiderio u,1ani me clie queste sieno onorattl da tanti ospili illustri.

Se gli uomini insigni, che nel 1862 si riunirono in questa ttntica e gloriosa sede dell'arte italiana per il X Co ngr esso degli scienziati, pote r ono, proclamandolo per la prima volta nazwnale, in iziar·e un nuovo periodo scientifico per la patria nostra, cosi 11utriamo viva !-:peranza che anche l'Associazione mt>dica italiana, dando qui finalmente opera alla riforma del suo statuto, potrà, dnpo 30 anni di una vita tortunosa e feconda, risorgere fiorente a benefìc:o di tut ta la grande famiglia medica italiana, tanto per i suoi i11teressi scientifici che per quelli professiona li non ancora seriamente tutelati.

Questo Congresso assumerà poi speci a le importanza, precorrendo esso quello internazionale, rbe avrà luogo in Roma nel 1893.

Congres81

.-\ comp lemen to cli questa riunione scientifka verrà pure lcnula una speciale esposizione d'igiene rurale e di ingeaneria sa 11ilaria, secondo le norme cl1e una commissione ~ecnica pubbliche rà fra breve.

La vecchia Si ena, tranquilla 11el su o regno dell'arte, sarà lieta ed o rgogliosa di µott>re accogliere fesLRnte tanta parte eletta della scienza italiana, che ai più nobili e più gloriosi intendim e nti volge l'oper.a sua, ognora feconda di benessere, di progresso e di c iviltà.

Disposizioni [Jen e rali prelimina r i per il XI V Congref:<su dell'Associaz ione med~a italiana da tenersi in Siena dal 16 al 21 agosto 1891 .

Art. i. Il Xl V Congresso generale dell ' Associazione m edica italiana verrà solennemente i11augurat,) in Siena, secor.do !o stHtuto e i regolamenti dell'As!'ociazione s tessa, il giorno 16 a gosto, sotto gli auspic"i del Governo e delle autorita politiche etl amministrative della citlà.

Art. 2. Il Congresso s i compo rrà dei delegati e d,~i soci dei comitati dell'Associazione e d i tutti quarlli I medici e cu ltori delle scienze biologiche, chimiche, ecc., che vorranno essere inscritti come soci congre11sisti o soci agg regati al còmitato ordinatore.

Art. 3. La tessera d'ammissi011e àl Congresso con la carta di ribass o sulle ferrovie e sui piroscafi sarà speJita ai deleg&ti e soci dei comitati mediante l;i prese11tazior.e della loro delegazione, o della loro iscrizione rt->golare d!:'l p r oprio comilalo. Agli ctltri verrà spedita previo pagamento della tassa di ammissioni> di L. 10, eccettua ti i "edici e i chirurghi condotti, per i qu1-1Ji la quotA è di L. o, pur ~hè si in;acrivano soliErnlo come soci cougressisli.

Art . 4. Ciascun socio avrà diritto ad una copia degli Alti del Congresso.

Ar·t. 5. I lavori del Congresso, quali lfuelli <ldle sedute generali, sa ranno divisi in sezioni, e, specialmente nPlle seguenti: tn Anatomia, fisiologia, chimica fìsio-patologica e patolo gia.

2• Medicina.

3• Chirurgia.

4• Ostetricia, ginecologia e pediatria.

5• Oftalmoiatria, otoiatria, laringoiatria e rinoiatria.

6° Dermatologia, sifilografla.

7• Nevrologia e psichiatria.

8° Farmacologia e terapia.

9" Igiene, medicina legale, statistica demografica, ecc.

10° Chirurgia e medic,11a veterinaf'ia.

Arl. 6. Tutti gli <,riginali dei lavori comunicati al Congresso, tanto nelie sedute generali che in quelle di sezione, Jovranno essere consegnati al segretario generale prima della chiusura del Congresso stesso.

Arl. 7. Le dimostrazioni pratiche e le prove sperimentali ad illustrazione di qualche argomento saranno fatte nell'ultima parte di ciascuna seduta.

Art. 8. Coloro, che durante il Cong1·esso volessero tenere conferenze o fare speciali esperimenti, dovranno darne preliminare avviso, non più tardi del 31 luglio, alla presidenza del comitato ordinatore (spedale policlinico), la quale ue pubblicherà il titolo e le altre indicazioni prima dell' apertu1·a del Congresso.

Art 9. I titoli delle comunicazioni per ordine di presentazione si ricevono dal 15 marzo al 15 agosto alla sede del Comitato. Tale ordin e s arà conservato nei lavori del Congresso.

Art. 10. La distribuzione e l'invio delle tessere e delle carte di ribasso sulle ferrovie e sui piroscafi saranno fa t le dal 1• al 31 luglio p . f., previo invio della tassa stabilita .

Art. l'l. Le sedute generali saranno dedicale: a) alla discussione di temi di interesse scientifico e di interesse professionale approvati dalla 0ommissione esecutiva del!' Associazione medica italiana: b) alla discussic,ne delle conclusioni deJJe proposto e~trnordinem;

Congressi 573

e ) alla nomina della commiss ione esecutiva della Ass ociazi one; d) alla sce lta della città sede del futuro Congresso.

Arl. 12 I s e ggi provvisorii delle sezioni saranno tenuti da speciali delegati fino alla no minti, per votazione, del seggio defìniti,•o.

Arl. 13. Ogni sezione potrà suddividersi in più sotto-sezioni. o due s e zioni potranno fondersi in una sola deliberazione del Congresso.

Art. 14. Le discussioni saranno 1·egolate secondo le norme comuni , e nessun oratore potrà prendere la paro la più di due volte sullo stesso a1·gomento, nè tenerla oltre 10 minuti per volta, eccettuali i relatori.

Art. 15 Il programma ed i regolamenti del Congresso saranno pubblicali dopo l'approvazione della commissione esecutiva della commissione esecutiva centrale.

Art. 16. La esposizione d'igiene rurale e d'ingegneria sanitaria sara regolata da speciali disposizioni che saranno formulate dalla commissione esecutiva dell'esposizione stessa.

Siena, 1° marzo 1891 .

La Presiden~a del eomitato ordinatore.

X. n. - Tutti coloro che, desideran do di intervenire al Congresso, non hanno per avventura ricevuta la scheda d'iscrizione sono prega li sollecitamente al comitato ordinatore (speda le policlinico, Siena) perd1è sia loro inviata.

Concorsi

Aoadémle .Boyale de médeoine de Belgtque - Programme des ooncoun .

7890-1892.

Histoire, indicalions et contre-indicalions, technique d résullats <le la lrépanalion.

Prix: òOO f rancs. - Cl6lure du concou r s: 1.5 septembre 1.892.

1890-1893.

Faire l'hisloire des affeclions lyphoùles qui alteignenl Jes sujets de l'espèce chevaline; ,'>Lablir les causes, la pathogénie, !es lésions, les sympt6mes, le diagnostic el le Lrailemen l des différentes formes que ces affeclions peuvent présenter.

Prix: 700 francs. - Cl6lu re du concours: J.er janvier 1893

Pri x fondé par le Dr da Costa Alvarenga .

Aux termes du testarnent de M. Alvareaga, (t l'intérél du capitai constituera un prix 1mauel qui sera appelé: Pri:;e d'Aloa reriga, de Piauhu (Brésil). Ce pri x sera décerné, à l'anniv,·rsaire du dèc,:.s du fondal.,ur, à l'auteur du meilleur ooémoire ou ouvruge inédit (do nt le sujet sera au choix de

CONCOHSI 575

1'<1uteul') sur 11'illlporle 11uelle bra11 che de lo médccine, lequel ouvrage sera jugé digne thi r écu1n11e11~e1 t1près que 1'011 aura institué un concuurs annue! et procédé à l'examen des travaux envoyés selon les règles académiques.

« Si aucun des ouv rages n'élait d1gne d'étre rèc1,mpensé, la valeur du prix serait ajouté e iiu capitai. •

Prix: 750 francs. - Cl6ture du concou r s: Jer jéorier JH92.

COND ITIOKS DES CONCOURS.

Les membr es tilulaires et les membres honorairl"s de l'AcaJérnie ne peuveot poiot pre11dre patt aux concours.

Les m~rnoires, lisiblen1ent écrits e n latin, en français ot: en flamand, doivenl étre adressés,.francs de pori, au secrétaire de l'Académie, a Br uxelles.

Sont exclus des concours:

1° Le mémoire qui ne remplit pas !es conditions précitées;

2° Celui dont l'auteur s'est fail co11na 1tre directement on in directement;

3" Celui qui est publié, en toul ou en pa rtie, ou pr~senté à un autre corps savant.

L'Académie exig"' la. plus grande i;xacl1tude dans les cilalions, ainsi que la mention rie l'édition et de la p1:1ge du texte originai.

Le mé moire de concours et le i,li cacheté d1:1ns lequel le nom et l'adresse de l'auteur sont indiqu~s doivent porter le méme épigraphe .

Le pii annexé à un travail couro,m.:. est ouvert par le président eo séance publique.

Lorsque I'Académie n'accorde qu'une récompense à un mémoire de concours, le pii qui y est joint n'est ouver l qu'à la demande de l'auteur. CeLte demande doit étr e faite dans le délai de six mois. Apré s l'expiralion de ce délai, la r écompense n'est plus accordée.

Le manuscr·it envoyé au concours ne pt'ut pas étr·e réclamé; il est dépo5:é aux archives de la Compagnie. Ton-

576 CONCORSI lefois l'auteur peut, aprés la proclamation du résultHt du concours, fa ire prendre copie de son tra vail au secrétarial de l'Académie .

L'Académie accorde graluilemenl à l'auteur du mémoire dont elle a ordonné l' impression cinquante exemplaires tirés a parl, et lui laisse la facullè d'en obtenir un plus grand nombre à ses frais.

Bruxelles, le 7 février 1891.

Le Seerétai"r e de l'Aearìé mie or E. MASOIN.

Vaiuolo E Le Vaccinazioni

NELL'ESERCITO

Lettura fatta. alla conferenza scientiftra del mese di febbraio J.891 nello spedale militare di Firenze dal dott.

Il Djrettore

Oott. FELICE RAROFFIO generale medico.

11 Collaboratore per la R.• Marina GIOVANNI PETELLA

.Hediro ài 1• claue ll Redattot'e

D.• RIDOLFO L1v1 Capituno medico

Il mo<lo di comportarsi del vaiuolo nell'esercit(• durante il 1882 apriva il cuore alle più rosee speranze. Dopo la irruzione epidemica del 1870-73, per la quale i militari attaccati dall'infezione ammontarono a ,f ,t 68 nel 1871 , a 773 nel 1872, a 399 nel 11873; dopo un dominio vario della malattia sui nostri soldati durante il periodo •I874-81, nel quale i r,òl ti dal male oscillarono fra 209 e 314 ed i morti fra IOe 29 per anno, nel I882 alfi ne la rubrica dei militari morti per vaiuolo rimaneva deserta ed il numero dei malati esiguo quanto mai per lo innanzi. Era il primo anno, da poi che l'esercito nazionale ebbe vita, che si verificava un fallo così bello e promettente di migliore avvenire. E tanto è vero ciò, che il riservatissimo compilatore della R elazione médico- statistica sulle condi.:ioni sanitar ie dell'esercito italiano per quell'anno

- l'auuale nostro genel'ale medico ispettore capo -impressionato del fallo scriveva:« Questo felicissimo evento è tanto più da rimarcarsi, inquantochè negli anni precedenti, e da tempo anche remoto, il numero dei morti per vaìuolo fu sempre più o meno vistoso. » C'era in conseguenza da su pporre che ci saremmo presto ridouì anche noi a vedere la estinzione, o quasi, della temuta malattia fra i soldati sotto le armi, come la si ottenne già, malgrado gravi precedenti, ne t µ-rande esercito Ledesco; e che in ciò avremmo anche J.lreceduto l'esercito francese che gradatamente va avYicinandosi adesso al vagheggialo ideale.

Ma le liete speranze dovevano in parte sYanire per quanto verificavasi negli anni successivi.

Difatti, esclusa la varicella che per molle e solide ragioni non è da mettersi in conto parlando di vaiuolo, i militari di truppa atl~ccati dal male, nel ·1882 appena 77, tornavano ad essere, dal 1883 al 1888, 71, 91 , 195, 1H,, 195 e I 9:j per anno, e dei morii , che nell'anno fortuna10 -1882 non se ne erano registrati. se ne tornava a constatare dal 1883 a l 1888 per ogni anno, 2, 4, 9. 20. 5, 10. Xè l.iasla: la mortalità: negli attaccati, da nulla che era srata nel 1882, sal i\'a al 3,4 p. 100 io media nel triennio 1883-85, ed in quello susse-, guente 1886-88 montava fino l1 I 4. '/, p. '100 annuo medio. Dunque aumento di attaccati, numero crescente di morti, lelalità per vaiuolo sempre più acéentuata bastavano davvero nel sessennio 1888-88, a fare svanire le belle illusioni for... mateci nel 188?.

Il

Questi brevemente i fatti e, diciamolo pure, poco rassicn• ranti davvero.

' Ma quale la ragione?

Per cercarla è facile correr su bilo colla mente alle molle, piccole e mediocri epidemie di vaiuolo che intercorsero, qua.

XELL'ESERCITO 579

e là , per l'Italia negli anni successivi al 1882; ma poi, ripensandoci su, ci si accorge che la spiegazione non può essere sulfic iente , trattandosi di una famiglia come l'esercito, nella quale le vaccinazioni e le rivaccinazioni sono seriamente obbligatorie, formando parte integrale delle strette misure disciplinari che la governano. Difatti, esempi di presidii serbati im muni in mezzo a popolazioni aillitte da vaiuolo, mercé Ja prolilatlica misura, noo mancano davvero nel nostro esercito 1anlo da dimostrare che questo, mediante Ja protezione vac~ cinica, può rimanere al di foori dell'rnflusso vaiuoloso che irli aleggi dintorno. I forti presidii di rerona nel f871, di norn nel 1.879-80, di Roma nAIJO stesso 1880, per citare pochi ma grandi e ben accentati esempi, non rimasero forse im~un_i, o lievemente toccati dal vaiuolo, in mezzo a popolaz'.om ~ran~e~e~~e lra~agliate dal morbo, in virtù appunto di nvacc1~azron1 ~rhgentJ e complete praticate a tempo opportuno sui soldati o/ Dunque le epidemie intercorrenli di vaiuolo nelle popolazioni non varrebbero di per loro a fornirci il bandolo della matassa, se qualche alLro fattore non avesse contrilrnito alla genesi dei latti più sopra ricordati.

~r~e~e, io ritengo che, senza perdersi troppo in altre supp_os1z1on~ e congetture, quello possa trovarsi negli specchi che s, pubblicano al paragrafo raiuolo nelle Relazioni medicosta~i.~t.iclìf' sulle condizioni sanitarie dell'esercito. Ma questi annali rimangono troppo spesso intonsi e dimenticati nelle nosire biblioLeche militari, essendo ormai abitudine e vezzo ~olto diffuso di non curarsi affatto di slatislica, buona o cattiva che possa essere, perchè danaro è cosa arida faticosa a· ' , t: iante, prendersi la pena di sfogliarne i voltimi, per tentare dr trarne fuori qualche utile ammaestramento.

. Pel ca~o nostro però vale davvero la pena d'armarsi di paz~enza, d1 sobbarcarsi al la ingrata fatica e vedere cosa ci sanno rivel are quelli specchi dimenticati.

Nel settennio 1882-88, cioè a dire dall'anno fortunatiss imo in fatto di vaiuolo per l'eserciro, all'anno pel qullle si ha l' ultima relazione medico-statistica militare, caddero ammalati di infezione vaiuolosa - di vaiuolo e vaiuoloide cioè. ed esc lusa la varicella - ,1068 uomini di lruppa , dei quali ne morirono giusto 50, dando così una letalità del 4, 7 p. '100 degli attaccati.

Quei 1068 ammalati, in rapporto alla loro anamnes i vaccinica, si possono dividere così:

Non parlo della lieve proporzione degli attaccati di vaiuolo (6,4 p. 100) per i quali rimase dubbio se fossero stati vaccinati sollo le armi; è questa una quantità mal definita che, statisticamente parlando, non ba valore e non si presta a serie e solide conclusioni.

Vengo piuttosto a rilevare un se0ondo fatto significantissimo, posto in luce dal dettaglio numerico sopra riportato e che è la elevala proporzione degli attaccati di vaiuolo, che fu constatato aver subito la vaccinazione presso i carpi, ma però con esito negativo.

)iai stati vaccinati ai corpi

In questo dettaglio la cosa che più impressiona è la propo zione percentuale mollo elevata (16. 1 p. '100) degli atta cati di vaiuolo non mai vaccinati ai corpi; essa è senza dubbi superiore di molto alla proporzione degli uomini che nell' ese cito sfuggono costantemente alle vaccinazioni e rivacci nazioni proporzione anzi r.be, teoricamente, a rigore di regolamento dovrebbe essere rappresentata da zero.

Cìò dimostra du nque un primo fatto importantissimo aco slatarsi, ed è che il vaiuolo fra i soldali fa real mente speci lissima presa su coloro che, per un caso qualsiasi, giungo a sfuggi re alle vaccinazioni e r ivaccinazion i accorrendo e maoendo alla band iera, scegliendoli quasi con predilezio a~sidoa in mezzo alla gran massa dei vaccinati, e face ndo indubbiamente il tramite preferito del suo ingresso in me alle file dei soldati.

Gli esiti negativi delle vaccinazioni e rivaccinazioni praticale nel!' ese·rcito durante il settennio in esame 188.ì-88 ammontarono, in media, a i27 p. I000 degli inoculati e stettero perciò agli esili positivi : : ,i.3: 57; gli attaccati invece di vainolo, nello stesso seLLennio, i quali erano già stali vaccinati ai corpi, ma con esito negativo (438), stettero a quelli r iscontrati vaccinati con esi to posi tivo (396): : 53 : 47. I due rapporti ora accennati, posLi a riscontro, dimostrano ò.u nque una seconda predilezione avuta dal vai uolo in mezzo ai nostri &oldati: quella cioè per coloro nei quali la vaccinazione praticata fu come non fosse avvenuta.

Ma tuito ciò non è ancora il peggio.

Vediamo come sulle 4 class i di ammalati di vaiuolo stabilite più avanti si comportò la mortal ità nel settennio 4882- 88:

Malati Yor ti di vaiuolo EfTettJvi attaccati Mai vaccinati ai corpi . 172 19 H ,O

Dubbio se vaccinati ai corpi 68 4 5,0

\'accinati_ ai corpi 1neg~~ivo 438 rn 4, 1 con esito pos111vo 390 9 2,3

Total i 1068 ;>0 4,7

La serie ora ottenuta delle proporzioni di letalità è r.osì et quente che non ha bisogno di molti com menti; basta porvi su gli occhi per concluderne che nel 'i882-88 la malignità de l male andò crescendo, e con progressione rapidissima, a.mis ura ch e la garanzia della vaccinazione negli attaccati di vaiuolo venne a mancare semp:-e in modo più asso luto ; tanto che, mentre per la classe dei malati già vaccinati ai co rpi co n esito positivo il vaiuolo decorse mitissimo, nei malati per i qual' I . . I a vaccrnazrone fu negati va, o fu dubbio se avvenisse, l'infez!one raddoppiò di gravità, fino a diventare addirittura gravissima, con oltre un decimo di letalità, nei malati nei qua li la vaccinazione sotto la bandiera non era gnari avvenuta.

III.

Ma a questo punto mi si potrebbe dire: la vostra stat istica sfonda una porta aperta, perchè erano ben da supporsi e fa grande predilezione del vaiuolo per i mai vaccinati sotto 16 armi, e la sua preferenza per quella classe di soldati per r qual, la vaccinazione rima se un equivoco, e la mortalità crescente in ragione inversa della realtà di questo efficacis~i [D4) mezzo di profilassi.

. Ciò è_ vero senza dubbio, ma io ritengo che produca ben diversa impressione un fatto presupposto, che uno dimostrato con il ragionamento altrettanto persuasivo, quanto laco nico, ~el quattro e qiiattro fann o otto, e che, per di più, qua ndo il fatto possa essere ferace dì utilissime illazioni, penso che sia p'.oprio bene dimostrarlo con questo modo di ragiona re, in vista della umana tendenza di p9Co preoccuparsi dell e cose supposte o sapute, molto invece di quelle evidentemente dimostrate.

Tutti sanr:o infatti di dover mor ire , ma tuui se ne occupano

NELL'ESERCITO 583

!Jen poco, fino a che la vista di chi muore realmente , od è già morto, non gli faccia rimanere gravemen te pensosi di fronte al grande problema del to bi' or no to be.

Se è reale dunque, statist1cament e provato, dimostrato con l'ab haco alla mano, che il vaiuolo va sceg liendo nell'esercito, di gran preferenza, i m:ii beneficati del la. vaccinazione sollo le armi e ne fa de i gravi ammalati, da corre re fino ad una su dieci probabilità di morire, una prima utilissima illazione ch e potrit trarsi da questo fatto sarà quella dell'assoluta necessità di ridurre al minimo, se non allo 1.ero - che questo sarebbe l'i deale in tal caso - la proporzione dei soldati c he, per una ra~ione qualunque. scusabile o no cl1e sia, restano sotto le armi, anche per poco, senza il benefizio della vaccinazione. Con le vaccinazion i e le rivaccinazioni ridotte obbligatorie nell'ese rci Lo, a rigore di regolam ento, quell a categoria di omessi, logi camente parlando, non dovrebbe esi~tere; ma purtroppo non è così ed è un w·an male che, per soprassello, sembra vada crescendo da qualche anno a questa parte. Di fatto, mentre nel 11882 - l'ann o fortunato per mitezza di va iuolo nell' esercito - questa infezione non colpi che due soldati mai vaccin ali sollo le armi, nel t1iennio succe, sivo 1883- 85 ne colpiva 24 e nel tri ennio 1886- 88 , 33 in media per a nno . l numeri 2, 24, 33 rappresentano uoa assai rapida progressione che fa s upporre che il vaiuolo, dal 1882 in poi , abbia potuto trova re fra le file dei soldati un numero sempre crescente di omessi nelle vaccinazioni e l'ivaccinazioni, i quali sono app unto le sue prede predilette .

Tal e constatazione si costituisce senza dubbio di utile avviso per i destinati ad effettuare le future vacci nazioni militari, poiché dice: punto una volla colle omissioni di questo genere, perchè sono troppo pericolose, potendo facilissimamente risolversi in cas i gravi di malattia , mortali una volta su dieci, e

This article is from: