I SOMMERGIBILI IN MEDITERRANEO VOL II

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159 s tretto di Messina nella notte sul 17, l'Ambra prosegm m navigazione occulta verso l'obiettivo e la stessa sera alle ore 22.32 in lat. 37°28'N long. IS 58'E (25 miglia circa a SE di Capo dell'Armi) avvistò, mentre era in superficie, una formazione navale avversaria composta da 1 unità maggiore, probabilmente tipo incrociatore, e 4 cacciatorpediniere. L'Ambra tuttavia non effettuò l'attacco, disimpegnandosi anzi in immersione, per non svelare, come da ordini ricevuti, la propria presenza prima di aver espletato la s peciale missione d'assalto. Nelle prime ore del giorno successivo il sommergibile, che continuava la sua rotta di avvicinamento all'obiettivo, effettuò vari avvistamenti di aerei, evitando con opportune manovre di essere a sua volta avvistato ed attaccato. Alle ore 03.20 tuttavia del 18 luglio, mentre si trovava a circa 45 miglia a sud di Capo Spartivento, il sommergibile subì un improvviso quanto preciso attacco in picchiata da parte di altro aereo, in servizio di pattugliamento antisom, che riuscì a sganciare contro di lui alcune bombe esplose vicinissime su entrambi i lati e che causarono varie avarie a bordo inibendo tra l'altro al nostro battello la possibilità d'immergersi. Non potendo pertanto proseguire la missione ordinata, il comandante Ferrini decise di tentare il rientro in superficie alla più vicina base nazio1:ale, Messina, che in effetti riuscì a raggiungere il pomeriggio del 19 luglio da dove poi proseguì, sotto scorta, per Napoli per effettuare le necessarie riparazioni. L'intenso pattugliamento aereo antisom congiuntamente ad un più vasto impiego dei propri sommergibili che l'avversario aveva messo in atto, specie nelle acque ioniche, per neutralizzare le possibilità di ritorsione delle nostre forze navali, determinò ulteriori gravose perdite tra le nostre unità subacquee. Il pomeriggio del 15 luglio infatti, alle ore 18.30 circa, il Smg Remo (Ten. Vasc. Salvatore Vassallo), nuovo tipo di sommergibile da trasporto che aveva in quei giorni ultimato l'allestimento presso i cantieri di Taranto, mentre stava effettuando il trasferimento in superficie verso Napoli, venne attaccato iri lat. 39°19'N, long. 17°30'E (25 mg a levante di Punta Alice), dal Smg britannico United, che lanciò contro di lui quattro siluri. Colpito al centro da un'arma, il Remo affondò molto rapidamente. Tale circostanza fu la causa determinante della perdita di 55 dei su oi 59 uomini di equipaggio. 0


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