MARCO TINELLO
Sul rinvio della missione ryukyuana a Edo del 1858
Le missioni ryukyuane, Edo dachi 江戸立, furono inviate dal governo di Shuri al bakufu nel corso di quasi tutto il periodo Edo, in occasione della successione di un nuovo shōgun (missioni di congratulazioni) e in occasione dell’incoronazione di un nuovo sovrano ryukyuano (missioni di ringraziamento). Queste ultime ebbero inizio nel 1634, mentre quelle congratulatorie furono inviate a partire dal 1644; durante tutto il periodo Tokugawa, giunsero a Edo diciotto missioni ryukyuane, l’ultima delle quali nel 1850. Nel 1635 fu istituita la nuova carica del Nihon koku taikun 日本国大君, che lo shōgun avrebbe assunto e impiegato nei rapporti con l’esterno. Ciò costituì un passaggio assai rilevante nella politica del bakufu, segnando l’inizio di un progressivo allontanamento dall’ordine mondiale sinocentrico e della creazione di un ordine interstatale nippocentrico, cui la recente storiografia sul tema fa riferimento con l’espressione taikun gaikō 大君外交, ovvero diplomazia taikun. Le missioni ryukyuane, così come quelle coreane (Chōsen tsūshinshi 朝鮮通信 使), ebbero inizio in concomitanza con la creazione di questo nuovo ordine e per questo furono strettamente legate alla diplomazia taikun, servendo al bakufu per accrescere il prestigio dello shōgun, il taikun del Giappone, all’interno e all’esterno del paese. L’avvio delle missioni ryukyuane fu, tuttavia, inizialmente dovuto alla determinazione degli Shimazu di Satsuma, che vennero così a disporre di un mezzo efficace per ostentare il proprio prestigio – ad esempio guidando gli inviati fino a Edo o introducendoli alla Corte shogunale – nei confronti di tutto il Giappone, essendo gli unici daimyō che potevano vantare la subordinazione di un regno straniero. Come hanno dimostrato studi più recenti, tali missioni erano molto importanti anche per lo stesso regno delle Ryūkyū, il quale, approfittando di tali occasioni per enfatizzare le peculiarità della cultura ryukyuana, riuscì a preservare la propria identità e a mantenere un certo grado di indipendenza dal Giappone fino all’inizio del periodo Meiji.1 Numerosi studi hanno evidenziato come i mutamenti prodotti sull’ordine tradizionale sinocentrico dalla crescente pressione occidentale in Asia Orientale a par1
Kamiya Nobuyuki parla di una relazione di potere a tre partner sullo sfondo dell’invio delle missioni ryukyuane. Bakuhansei kokka no Ryūkyū shihai, Azekura shobō, Tokyo 1990.