Giorgio Fabio Colombo
Il danno da karōshi: nuove frontiere della responsabilità civile in Giappone
Le tematiche del karōshi (morte per troppo lavoro)1 e del karōjisatsu (suicido causato dall’eccesso di lavoro)2 sono ben note ai sociologi e agli studiosi di medicina del lavoro. Da qualche anno, tuttavia, la tematica è divenuta di estremo interesse anche per il giurista. Di conseguenza, se i fenomeni vengono osservati attraverso la lente (deformante?) dello studioso di diritto, vi è spazio per alcune nuove riflessioni critiche. Il presente saggio muove principalmente da una famosa decisione della Corte Suprema del 20003 in tema di karōjisatsu, e dall’analisi del dibattitto dottrinale e giurisprudenziale che tale decisione ha generato. Si è cercato inoltre di estendere la visione alla reazione della stampa e dell'opinione pubblica. Occorre tuttavia premettere che, lungi dal voler essere un'analisi omnicomprensiva del fenomeno, Il presente scritto è elaborato anche nell’ambito della ricerca “Alternative Dispute Resolution and Arbitration in Contemporary Japan: New Wine into Old Wineskins” finanziata dalla Japan Society for the Promotion of Science (JSPS).
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1 Il termine karōshi è stato probabilmente utilizzato per la prima volta da Uehata Tetsunojō durante il LI Congresso per la Salute nell’industria, tenutosi a Matsumoto nel 1978. Il prof. Uehata presentò una relazione dal titolo Karōshi ni kansuru kenkyū – dai ippō – shokushu no kotunaro jūnana kēsu de no kentō (“Ricerca sul karōshi. Primo report. Studio su diciassette casi in differenti mansioni lavorative). Il prof. Uehata è ora il direttore del Centro di consulenza su karōshi e karōjisatsu ed è autore di contributi fondamentali sull’argomento, come “Karoshi due to occupational stress-related cardiovascular injuries among middle-aged workers in Japan”, Japanese Journal of Industrial Health, 35 (4), 1993, pp. 269–297 e Karōshi sabaibaru (Sopravvivenza al karōshi), Chūōhōki, Tokyo 2007. 2 Si ritiene che la teorizzazione formale del karōjisatsu sia stata elaborata dall’avvocato Kawahito Hiroshi nel suo saggio intitolato appunto Karōjisatsu (Suicidio per il troppo lavoro), Iwanami Shoten, Tokyo 1998. Tale testo è stato poi riveduto e ampliato nel 2006, con il titolo Karōjisatsu to kigyō no sekinin (Suicidio per il troppo lavoro e responsabilità della aziende), Junposha, Tokyo 2006. 3 La decisione del 24 marzo 2000 sul caso 1998 (o), nn. 217, 218, Minshū, Vol. 54, No. 3, at 1155, conosciuta agli studiosi di lingua inglese come Dentsū Karoshi Case, reperibile sul sito Internet della Corte Suprema del Giappone http://www.courts.go.jp/english/judgments/index.html (13/01/2012) e per estratto in Curtis J. Milhaupt, J. Mark Ramseyer, Mark D. West, The Japanese Legal System. Cases, Codes and Commentaries, Foundation Press, New York 2006, p. 567. La traduzione in lingua inglese sul sito della Corte Suprema è particolarmente ben fatta, dal momento che è opera di Oda Hiroshi, Sir Ernest Satow Professor of Japanese Law dell’University College, Londra.