Hayashi Naomi
Il giovane Kobayashi Hideo: l’influenza francese e l’ambiente letterario
Kobayashi Hideo 小林秀雄 (1902 – 1983) è una figura rilevante e molto influente nella storia della letteratura giapponese del Novecento, che ha goduto di una grande fama ben oltre l’ambiente accademico e letterario per la varietà dei suoi scritti che, oltre che di critica letteraria, trattavano anche di musica, di pittura, di ceramica e di antiquariato. Tra questi, di particolare rilevanza sono: Samazamanaru ishō 様々なる意 匠 (Vari modelli, 1929), Watakushishōsetsu-ron 私小説論 (Saggio sul romanzo dell’io, 1935), Dosutoefusukī no seikatsu ドストエフスキイの生活 (La vita di Dostoevskij, 1939), Mujō to iu koto 無常という事 (Sulla transitorietà, 1942), Mōtsuaruto モオ ツァルト (Mozart, 1946), Gohho no tegami ゴッホの手紙 (Lettere di Van Gogh, 1952), Kindai kaiga 近代絵画 (La pittura moderna, 1958), Kansō 感想 (Pensieri, 1958 – 1963) e Motoori Norinaga 本居宣長 (Motoori Norinaga, 1977). Kobayashi si può definire il fondatore della critica letteraria moderna come disciplina indipendente nell’ambito della letteratura contemporanea giapponese. Kobayashi, infatti, ha creato uno stile di critica o saggistica che si può apprezzare a prescindere dalle opere analizzate. In altre parole, i suoi saggi sono “opere” non meno delle opere artistiche come romanzi o poesie. Sarebbe opportuno anche precisare che è il primo hihyōka 批評家 (critico) in Giappone nel senso in cui il termine viene usato da Karatani Kōjin,1 secondo il quale hihyō 批評 (critica) è da intendersi anche come “messa in discussione della propria posizione”, in base all’uso kantiano del termine “Kritik”.2 Quando si vuole esprimere il concetto di “critica” mantenendo salda la propria posizione, invece, il termine da usare sarebbe hihan 批判, che in italiano viene sempre tradotto col termine “critica". 1
Karatani Kōjin 柄谷行人 (pseudonimo di Karatani Yoshio 柄谷善男, 1941 – ) Filosofo e critico letterario di valore internazionale. Lo stile asciutto ed esplicito della sua scrittura decostruzionista è lontano dall’ essere “artistico” o “estetico”, forse anche per distinguersi soprattutto da quello di Kobayashi. Tra i numerosi scritti, Kindai nihon bungaku no kigen 近代日本文学の起源 (Le origini della letteratura giapponese moderna), Marukusu sono kanōsei no chūshin マルクスその可能性の中心 (Marx: Il centro delle possibilità), In’yu toshiteno kenchiku 隠喩としての建築 (Architettura come metafora), Toransukuritīku – Kanto to marukusu トランスクリティーク – カントとマルクス (Transcritique – Kant e Marx). Ultimamente promuove il “New Associationist Movement”. 2 SI veda Karatani Kōjin (a cura di), Kindai nihon no hihyō I, Kōdansha, Tokyo 1997, pp. 8-9.