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3.2.4. Don Francesco Kruszynskj, parroco di Ballò

Quando infine venne ascoltato il tenente accusante, egli «alle domande del Tribunale ebbe a confondersi ed a fare una figura barbina»55. Pure un altro degli accusatori confessò di non aver mai sentito la predica di don Passanzi.

Il tribunale, dunque, dopo aver ascoltato la difesa del Pubblico Ministero e sentito l’avvocato difensore del parroco – ancora una volta, l’avvocato Patrese –, deliberò che non venisse preso alcun provvedimento contro l’accusato, poiché il reato non sussisteva, comunicando all’interessato che poteva fere ritorno a Casier.

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3.2.4. Don Francesco Kruszynskj, parroco di Ballò56

L’ultimo caso da segnalare in questa sezione interessa un sacerdote di origine polacca, don Francesco Kruszynskj, parroco del paese di Ballò, in provincia di Venezia ma facente parte della diocesi di Treviso. Venne arrestato dai Carabinieri mentre si trovava a

Monastier, nel febbraio del 1918 e, anche non si è a conoscenza dello specifico capo d’accusa mosso contro di lui, sembrò trattarsi di qualcosa legato a un sospetto di spionaggio.

Nemmeno mons. Longhin era al corrente dei particolari del caso, come si evince da una sua lettera indirizzata al Comando dei

Carabinieri di competenza nella zona di Monastier, scritta appunto per chiedere maggiori notizie sul parroco:

Di questo mio Sacerdote non so altro, per cui credo doveroso il mio intervento presso cod. On. Comando a chiederne notizia e a raccomandare che con sollecitudine venga trattata la questione che lo riguarda e venga lasciato libero In ogni caso. Da parte mia attesto che il Cruszinschi è buon prete e lo ritengo assolutamente incapace di atti in danno della Patria57 .

55 Ibidem. 56 Frazione del comune di Mirano, in provincia di Venezia. 57 Lettera di mons. Longhin al Comando dei R.R. Carabinieri 53^ Divisione, 22 marzo 1918, ASDTv, Opera di Ricostruzione delle Chiese del Lungo Piave, b. 2, f. 1.

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