
3 minute read
L'Italia e le guerre balcaniche
La situazione dei paesi che compongono l'alleanza contro la Turchia appare agli osservatori londinesi estremamente positiva.
La mobilitazione dell'esercito greco, ormai radicalmente trasformato rispetto al 1897, è stata ordinata e rapida; circa centocinquantamila uomini sono già in gran parte concentrati alle frontiere della Tessaglia e dell'Epiro.
Advertisement
Il parlamento serbo, la SkupStina, ha autorizzato la spesa straordinaria di cinquantacinque milioni di franchi oltre al pagamento di trentadue milioni del debito pubblico presso le banche estere; le tribù albanesi di Klementi, Koti, Grndi e Kastrati si sono infine sottomesse al Montenegro.
A Sofia arrivano parecchi soldati turchi disertori, per la maggior parte cristiani; le bande bulgare organizzano attentati contro i treni che trasportano le truppe e riescono a far saltare un ponte fra gtip e Kofana (29) .
Da parte turca si ostenta ottimismo: dall'Anatolia arrivano giornalmente dodicimila soldati fra i 20 e i 45 anni e N azim pascià ha dichiarato che in meno di due mesi i turchi entreranno a Sofia.
Mahmud Muhtar pascià ha assunto il comando del corpo d'armata di Kirk Kilisse, Ali Riza pascià, comandante dell'armata occidentale, ha posto il quartier generale a Salonicco, Fethi pascià a Kossovo, Zeki pascià nel distretto di Vardar-Hassan; Tahsin pascià a Joannine presso la frontiera greca; Vassif pascià nel distretto di Struma; Karasaid pascià comanda la divisione mobAle a Kuprulu e Paik pascià la divisione di cavalleria autonoma presso Uskilb. La divisione mobile dovreb~.e opporsi agli attacchi serbo-bulgari, Zeki pascià avrebbe per obiettivo Uskilb per opporsi al nemico proveniente da Kjustendil e Vranja; Vassif pascià dovrebbe opporsi all'avanzata bulgara proveniente dal passo di Djuma-iBala. I sessantamila albanesi sotto le armi si considerano sufficienti contro i montenegrini. A Salonicco , Ùskilb e Monastir vi sono novanquei rilievi. Lungo le lince tra Planitza e Vranja i montenegrini si preoccupano della sistemazio ne difensiva dei luoghi, mentre si diffonde la voce che i turchi hanno tenuno, nella giornata di ieri, un'azione controffensiva su Vranja alla loro estrema sinistra verso il lago, minacciando di aggirare le lince conquistate dai montenegrini. Notizie ufficiali confermano la presa di Beranc (pomeriggio del 14) dove i montenegrini hanno fatto 700 prigionieri, conquistato 14 cannoni e una considerevole quantità di armi e di vettovaglie. È stato dato ordine di porre in assetto difensivo le alture di Dobravoda che dominano la baia di Antivari, per proteggerla in caso di una eventuale azione di navi ottomane" (Roma, 17 ottobre 1912).
(29) Bagnani, Londra 20 ottobre 1912, prot. n. 267.
Antonello Biagini
tamila redif e centosettemila mustahfiz già mobilizzati; la divisione redif di Serres si è unita a Vassif pascià, quella di Salonicco ha raggiunto Zeki pascià. Il reggimento di cavalleria modello, istruì to da ufficiali tedeschi, fa parte della divisione cavalleria di Faik pascià (30).
Nel frattempo la Romania motiva la sua neutralità dichiarando che le sue aspirazioni non sono nei Balcani ma in altre direzioni; la Francia pensa ad una conferenza internazionale; l'Austria sembra voler mantenere un 'attitudine di attesa (anche se montenegrini e serbi dovessero occupare il Sangiaccato di Novi Pazar) riservandosi di proteggere i suoi interessi nei Balcani alla fine della guerra; l'Inghilterra, dopo i torbidi di Creta, invia colà a scopo cautelativo un incrociatore che si aggiunge alle cinque unità da guerra presenti; la Russia smentisce recisamente le voci su suoi preparativi di guerra, dichiarando che la mobilitazione parziale del 30 settembre rientra nell'ordinaria amministrazione delle esercitazioni militari.
Il 16 ottobre la Turchia, non rispondendo a lla nota degli Stati balcanici, dichiara implicitamente la guerra e, mentre la diplomazia continua a cercare di delimitare il conflitto, i montenegrini catturano le ultime posizioni fortificate fra Tuzi e Scutari. Fra i prigionieri turchi fatti in Mon tenegro, vi sono sessantadue ufficiali e il comandante di Tuzi: le informazioni ottomane che vogliono far credere ad una vittoria riportata sulle truppe montenegrine nella regione di Gusinje e all'invasione di truppe serbe nel Sangiaccato, sono dunque contraddette.
Alcune ricognizioni aeree hanno accertato che i turchi hanno abbandonato la frontiera della Tessaglia e si sono ritirati a Servia (piccolo villaggio in Macedonia) e a Sorovié (altro villaggio presso il lago Ostrovo): il loro numero si aggira fra i trenta e i quarantamila uomini (31).
A Parigi , intanto, l'addetto militare italiano confronta le proprie informazioni con quelle del collega tedes co e del collega austriaco: tutti concordano sul fatto che ancora la Francia non ha preso alcuna iniziativa di preparativi militari in vista della complicata situazione europea. Si sa solamente che da alcuni giorn i si lavora al ministero della Guerra con particolare attenzione alla revisione di alcune parti del progetto generale di mobilitazione e radunata. Probabilmente s i tratta della sostituz ione delle unità partite per il Marocco, ma potrebbe anche essere che si s tudi
(30) Calderoni, BerIino 21 oLtobre 1912.
(31) Bagnani, Londra 22 otLobre 1912, prot. n. 268. Si dà notizia che a Pietroburgo si sta organizzando un distaccamento volontario di aviaLori russi da inviare in appoggio alle truppe bulgare.