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settimo
La letteratura non sparirà però del tutto dalle pagine della «Difesa della razza», che anzi ospiteranno, a partire dall’agosto 1941, numerosi articoli di Mario Stigliani (anche con lo pseudonimo «Encolpius»), dedicati alla presenza degli stereotipi antigiudaici nella storia della letteratura italiana. Una lunga carrellata di autori presentati come naturaliter antisemiti: da Pietro Aretino a Boccaccio, dal Novellino a Giulio Cesare Croce97. Una «specie di antologia –come avverte una nota redazionale della rivista – certamente utile ai fini di una buona documentazione del giudaismo».
Nulla di paragonabile, comunque, per originalità culturale ed efficacia simbolica, allo Zibaldone razzista uscito, qualche tempo prima, dalla penna di Massimo Lelj.
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1 Nei primi tre numeri, la rubrica s’intitolava Chiarimenti ed era finalizzata per lo più a un approfondimento di alcuni aspetti degli articoli pubblicati. Il titolo Questionario subentra a partire dal quarto numero (20 settembre 1938). Lo stile linguistico e l’impostazione teorica di Massimo Lelj è chiaramente riconoscibile a partire dalle risposte ai lettori pubblicate nel sesto numero (20 ottobre 1938) e fino al settembre 1940. A partire dal dicembre 1940 non vi è più traccia dei suoi interventi nella rubrica, nel frattempo fortemente ridimensionata.
2 Enzo Santarelli risulta autore di due articoli sulla «Difesa della razza»: cfr. e. santarelli, Purezza italiana della gente picena, in «La Difesa della razza», II, n. 21, 5 settembre 1939, pp. 14-15; id., Dal nazionalismo al razzismo, ivi, IV, n. 5, 5 gennaio 1941, pp. 26-27. Nei suoi interventi sul Questionario, Santarelli si scaglia contro l’«esterofilia» della borghesia italiana, alimentata dalla «cricca francese e giudaica» nel cinema, nella letteratura e nell’arte; e contro la «donna borghese», rispetto alla quale «l’influenza ebraica» traspare nell’uso di «belletti e porcherie» e nel rifiuto delle «sue mansioni domestiche, per soddisfare la sua ambizione di lusso»: cfr. Questionario – Esterofilia, ivi, II, n. 8, 20 febbraio 1939, p. 43; Questionario – La donna borghese, ivi, n. 12, 20 aprile 1939, p. 51.
3 Cfr. e. santarelli, Mezzogiorno 1943-1944. Uno «sbandato» nel Regno del Sud, Feltrinelli, Milano 1999, p. 26.
4 r. de felice, Storia degli ebrei sotto il fascismo cit., p. 396 (corsivo nell’originale).
5 Sulla radicalità del razzismo e dell’antisemismo degli ambienti universitari giovanili, cfr. l. la rovere, Storia dei guf. Organizzazione, politica e miti della gioventù universitaria fascista 1919-1943, Bollati Boringhieri, Torino 2003, pp. 343-49. Più estesamente s. duranti, Lo spirito gregario. I gruppi universitari fascisti tra politica e propaganda (1930-1940), Donzelli, Roma 2008, pp.309-62.
6 Sulla figura di Massimo Lelj, cfr. c. de matteis, Introduzione, con bibliografia delle opere e della critica, a m. lelj, Stagioni al Sirente, Romanzetto del Tione e altre pagine abruzzesi, Textus, L’Aquila 2001, pp. vii-xxvi. Cfr. anche d. d’orazio, Massimo Lelj tra Nord e Sud, in «Commenti», novembre 1956; f. flora, Storia della letteratura italiana, Mondadori, Milano 1966, vol. V; g. oliva e c. de matteis, Abruzzo, La Scuola, Brescia 1986; c. de matteis, Civiltà letteraria abruzzese, Textus, L’Aquila 2001.
7 acs, mi, dgps, dagr, Casellario Politico Centrale, b. 2756, fasc. «Leli Massimo»: rapporto della Prefettura di Chieti, 2 marzo 1909.
8 Ibid., rapporto della Prefettura de L’Aquila, 25 marzo 1925.
9 m. lelj, Introduzione a Discorsi scelti di Cavour (1851-1861), numero monografico dell’«Esame», IV, n. 1-3, gennaio-marzo 1925, p. 43.
10 Ibid., p. 44.
11 Ibid
12 Ibid
13 Nota di C. Pavolini a m. lelj, Signorini, in «Il Tevere», 21-22 settembre 1926, p. 3.
14 Ibid. Per la replica di Lelj, cfr. m. lelj e c. pavolini, In fatto di originalità, ivi, 5-6 ottobre 1926, p. 3.
15 acs, mi, dgps, dagr, Casellario Politico Centrale, b. 2756, fasc. «Leli Massimo»: rapporto della Questura di Roma, 8 settembre 1928.
16 Ibid., rapporto della Questura di Roma, 15 marzo 1929.
17 m. lelj, Il Risorgimento dello spirito italiano (1725-1861), «L’Esame» – Edizioni di Storia moderna, Milano 1928, p. 24.
18 Nella corposa nota bibliografica, Lelj scrive: «dobbiamo gratitudine a Benedetto Croce che ha scavato una miniera ricchissima», e cita, in particolare, la Bibliografia vichiana (Laterza, Bari 1911) e La filosofia di Giambattista Vico (Laterza, Bari 1922): cfr. ibid., p. 225.
19 Ibid., p. 47.
20 Ibid., p. 111.
21 Ibid., p. 120.
22 Ibid., p. 124.
23 Ibid
24 m. lelj, Gian Battista Vico e il costume, in «Il Tevere», 24-25 ottobre 1927, p. 3.
25 id., Poesia e forza delle nazioni, ivi, 13-14 novembre 1930, p. 3.
26 Ibid
27 id., Intraducibilità delle nazioni, in «L’Italia letteraria», VIII, n. 8, 21 febbraio 1932, p. 1. Sul rapporto lingua-letteratura-nazione, cfr. anche id., Dialettica goethiana, ivi, n. 14, 3 aprile 1932, p. 4.
28 Cfr. id., Stagioni al Sirente, Vallecchi, Firenze 1933.
29 Specializzato nel libro scolastico e nella narrativa, Carabba è editore di due periodici: l’Archivio di Filosofia, organo della Società Filosofica Italiana, e il Giornale di Politica e Letteratura, diretto da U. Biscottini e G. B. Angjoletti.Sulla storia editoriale di Carabba, cfr. in particolare g. oliva (a cura di), La casa editrice Carabba e la cultura italiana ed europea tra Otto e Novecento, Bulzoni, Roma 1999. Per il catalogo complessivo e una breve presentazione, cfr. c. pelleriti, Le edizioni Carabba di Lanciano. Notizie e annali, 1878-1950, Vecchiarelli Editore, Manziano 1997.
30 m. lelj, Poesia e forza delle nazioni, Carabba, Lanciano 1935, p. 27.
31 Ibid., p. 28.
32 Ibid., p. 35.
33 Ibid., p. 105.
34 Ibid., p. 104.
35 Ibid., p. 67.
36 Ibid., p. 52.
37 Ibid., p. 53.
38 Ibid., p. 13.
39 Ibid., p. 20.
40 Ibid., pp. 119-20. Per questo giudizio, cfr. anche id., Cronache del Risorgimento, in «L’Italia letteraria», VIII, n. 16, 17 aprile 1932, p. 8.
41 id., Poesia e forza delle nazioni cit., p. 20.
42 Ibid., p. 21.