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III I CAPI-MUSICA. NOTE BIOGRAFICHE

PARTE TERZA

I CAPI-MUSICA

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Spigolando nei libri e nei giornali riportati in bibliografia, abbiamo tratto quelle note biografiche e artistiche che riguardano i capi-musica. Nessuno, dico nessuno di tutti i musicisti elencati - molti dei quali valenti - ùsulta citato nei recenti dizionari dei musicisti, mentre qualche scarsa notizia si poteva trovare in qualche pubblicazione fin verso gli anni Trenta del secolo scorso.

Uo'ecce:r.ione fa lo studioso Marino Anesa che ha recentemente pubblicato una Discografia e un Dizionario per la musica italiana per bandct, lavoro quest'ultimo cui l'autore è lieto di aver a suo tempo collaborato e al quale si è rifatto, ove possibile, in queste note biografiche.

Buona parte delle immagini dei capi-musica sono state tratte dal giornale Musica del 1904, e sono state oggetto di accurato restauro a cura di Franco Filanci.

Aghemo, Pietro Carlo (Moncalieri 1889 - Torino 1964). Studiò musica a Torino con Pagella, poi pianoforte e composizione con Palombi, Falchi e Respighi al Liceo musicale di S. Cecilia di Roma, dove nel 1916 si diplomò con Vessella in strumentazione per banda. Nel 1913 aveva vinto il concorso per capo-musica nel 59° Panteria, per passare nel 1915 al 51 °. Dal 1 <> settembre 1920, a seguito di un concorso nel quale presentò una Fantc1sic1 sinjònica in 4 tempi di forma ciclica i-spirata alla Passione di }lalia di Sem Benelli, su 14 concorrenti, di cui 5 non militari, divenne direttore della banda della Regia Marina (Musica, XIV, 1920, n. 17). Restò in servizio fino al 1954. Diede un notevole impulso ,ùla banda e la diresse in concerti in Italia e all'estero. Pu autore dì opere liriche, musica sinfonica, da camera, strumentale e per banda, di cui esistono anche incisioni (De Angclis; Galuppini). Alari. Compose la 1\tlania d'ordinanza del Reggimento Granatieri Guardie, ridotto da Ermanno Cordero di Montezemolo. Alessio, Luigi. Capo-musica del 43° Fanteria all'inizio della guerra mondiale, nel 1927 vide premiata dall'ecl.itore Belati una sua composizione per banda. Alpigiano, Giovanni (Guglionesi 1876- Napoli 1954). Intraprese gli studi musicali con il padre adottivo, il mus.icista Liborio Manente, ma soltanto nel 1927 si diplomò al Conservatorio di Napoli in strumentazione per banda. Sull'esempio del fratellastro Giuseppe Manente nel 1895 si arruolò come

Luigi Alessio musicante nella banda del 53° Fanteria; nel 1898 iniziò la carriera di direttore

di banda nella Regia Marina (ma il suo nome non compare nel saggio di Gino Galuppini): imbarcato su navi ammiraglie, nel 1900 e 1901 partecipò alla spedizione in Cina, e a Shangai diresse in un concerto tuttè' le bande delle marine della coalizione. Nel luglio 1903 vinse il concorso per sottotenente capo-musica nel Regio Esercito e fu assegnato al 43° Fanteria di guarnigione a Parma. Postosi in aspettativa dal 1906 al 1908, soggiornò negli Stati Uniti dove diresse le bande cli Mariden e di Ne,v I laven. Rientrato in Italia, riprese sevizio con la banda del 14° Panteria a Foggia. Nel luglio 191.1 fece parte a .Montecatini 'lèrme della cornnùssione giudicatrice del concorso nazionale per bande assieme a Ruggero Leoncavallo, Giovanni Pennacclùo e Giuseppe Manente. Dal 1912 al 1918 diresse la banda del 13° Fanteria all'Aquila. Durante la. difesa sul Piave compose una Fantasia 1J1ilitare dedicata al duca d'Aosta che fu eseguita in prossimità del fronte assieme a un grande coro di guerra cantato dai soldati (iVlusica, 15 febbraio 1918). Dal 1919 al 1921 fu a capo della banda del presidio di Pola e pu bblicù con Camellini di Bologna una fantasia descrittiva, Guerre, 1915-17, dedicata al duca d'Aosta che gli fece dono di una spilla d'oro e lo insignì della Croce per merito di guerra e del titolo di cavaliere. Dopo lo scioglimento delle bande reggimentali, rimase a Pola come direttore dell'orchestra sinfonica. Dal 1925 si stabilì a Capri dove per anni diresse la banda comunale; nel 1939 fondò e diresse la banda dello spoletrj fìcio del Regio Esercì to a Torre A.nnun'/.i.ata, fì no alla sua distruzione per i bombardamenti. Dal 1941 al decesso collaborò a Napoli con la casa editrice Pucci. Fu autore cli 4 opere liriche, 2 operette, musica sinfonica, da camera, strumentale e per banda. Tra queste, su testi di Giuseppe Abate, compose Inno di gi,erra, la hri,gata Pinerolo sul Volkovniak, novemhre 1916 e nel 1917 la fantasia deserittiva Gli eroi del 13° Fanteria davanti r.z Doherdò, marcia di guerra (Altro Molise in internet). Amadei, Amedeo (Loreto 1866 - Torino 1935). Figlio di Roberto, maestro di cappella della Casa cli Loreto, a sua volta di Pietro che lo aveva preceduto nello stesso incarico, si diplomò all'Accademia Filarmònica di 13ologna in composizione (1888) e in ·pianoforte (1889). Nel 1889 vinse il concorso per capo-musica del 73° Fanteria. Scrisse Musica per la ,ginnastica musicata. La casa editrice Lapini di Firenze pubblicò la mazurca Cecilia, che era stata premiata alla gara nazionale dell'anno 1896 (/ LI cronaca musicale, ottobre 1896). Nel 1906 vinse con Plectr11m il primo premio nel concorso per un Inno mandolinistico da eseguirsi a Como in occasione della gara internazionale di estudianti.ne, indetto dal periodico musicale li Plettro (V.Arte melodrarmnati'ca, 31 luglio 1908). Nel 1908 nella Biblioteca dei musicisti italiani della

Casa Editrice Musicale di Nlilano, pubblicò cwc1ue ballabili per pianoforte (Il Giornale dei musicisti, 1908). Nel 1908 ricevette una speciale menzione al concorso indetto dalla Casa Edizioni Musicali Italiane di Milano per due ballabili, una mazurk,'l e una polka (La Musica, 30 luglio 1908). Nel 1909 risultò vincitore al secondo concorso di composiY.ione indetto dalla rivista Il Plettro (La J\tfusica, 19 settembre 1909). Nel 1911 vinse su 43 concorrenti il concorso indetto dal giornale Lo spettacolo per musicare l'operetta di G. Dranetti La.favola della principessa (i.vf.ttsicct, 22 gennaio 1911) e subito dopo quello riservato ai militari per musicare l'inno dei Timtori (Arr et Lahor, giugno 1911, p. 456). Fu inoltre autore di musica sinfonica, da camera, strumentale, sacra e per banda, nonché della colonna sonora per il film Fahiola; diresse la rivista Vita mandolinistica (1907-1908) e fo attivo anche come pianista, direttore d'orchestra, di coro. La sua operetta in dialetto piemontese Tl'ass maifait parei! nel 1921 rimase in cartellone al Teatro Rossini di Torino per 325 rappresentaY.ioni (De Ange]js; Schmidl; Sessa). La sua musica per strumenti a plettro è oggi largamente edita e l'esecuzione fa parte del repertorio di queste orchestre, di solisti e di duo per mandolino e chitarra. Un indizio della popolarita è data dalla circostanza che negli ultimi anni sono state pubblicate in Giappone non meno cli quindici sue composiY.ioni per lluesti strumenti. Anloroso, Francesco (Salerno 1874 - Napoli 1916). Studiò al Conservatorio di Napoli trombone, pianoforte, armonia. Arruolato nel 50° Panteria di stanza a Bologna, studiò composizione con Giuseppe lVIartucci e nel 1903 vinse il concorso per sottotenente capo-musica del 24° Fanteria. Pu attivo come composito.re cli musica sinfonica, da camera, strumentale, per banda. Con il valzer I11resse vinse il concorso indetto nel 1908 dalla Casa Edizioni Musicali Italiane di Mi.lano (Ars et Labor, 1908, p. 674). Nel 1908 pubblicò a Napoli con l'editore Izzo la marcia rnilitare per banda Les fctmbotttinem:, (Ar., et Labor, novembre 1908, p. 684). Nel 1909 risultò vincitore al secondo concorso internazionale di composizione indetto dalla rivista li Plettro di Milano (l'Vlttsica, 19 settembre 1909), premio che tornò a vincere nel febbraio 1911 con il valzer Charme (Musica, 19 febbraio 1911), nel 1912 con Polaccct (lvfNsica, 16 giugno 1912) e ancora nel 1913 (Musica, 23 marzo 1913). Nel 19l 1 terminò la scena biblica in due parti li maledetto, che eseguì a Novara con la banda e un mese dopo fece udire al pianoforte, suonato da lui stesso, all'Istituto Hrera (M11sicc1, 2 luglio 1911). Nel concorso del periodico A rte mandolinisticct di Genova ottenne due grandi diplomi (Mt1sica, 23 dicembre 1911). Due sue composizioni per mandolino e chitarra (Serenata spagnola e L.'inccmto di una sera) sono state incise recentemente in ccl. Scrisse anche l'opera Caino (lV!t,sica, 26 febbraio 1908), ma non sappiamo se fu eseguita.

Antonini, Angelo, capo-musica del 18° Fanteria, fu autore di diverse composizioni per banda. Con la marcia militare Da Desenzano a Bresàa nel 1888 si segnalò al primo concorso per musica per banda bandito dall'editore Ricordi; lo stesso anno pubblicò il galop Avanti sempre, Savoiri! (Fi: Lapin.i)." Artini Artino, capo-musica dei reggimenti 23° e 38° Fanteria, fu uno dei rnigliori allievi del maestro Archimede Montanelli, docente della scuola di musica di Carrara dal 1883 al 1893 (Compagno, p. 372). Compose marce e brùlabili per banda. Ascolese, Domenico, capo-musica del 68° Fanteria era fratello di Raffaele del 4° e Gennaro del 79°. Autore di diverse composi-

Artino Artini zioni per banda, assieme ai fratelli pubblicò Alhum etitreo per bandc,; Al campo di Asmctm; Sencgè; Coatit; Keren; In riva al mar Rosso; Kas.wla (C.i\il.1\il., 1 O settembre 1896). Dedicò al principe Vittorio Emanuele di Savoia, sposo con la principessa Elena, La 1'vfonteneg1ina, nuovo ballo di società su paxole di Carlo d'Aquino (FiJ·enze, ed. Pilade del Conte, 1898). Dal 1922 al 1938 djresse la banda di Costa Masnada, Como. Ascolese, Gennaro, capo-musica del

79° Fanteria e fratello di Raffaele del 4° e di Domenico del 68° .. i\utore di diverse composizioni per banda, pubblicò la marcia Patria (Lapini, 1888) e assieme ai fratelli Album eritreo per banda; Al campo di Asmar-a; Senr!fe; Cqa(it, Keren; Tn riva al mar Rosso; Kassct!a ( C.J\1.Af., 1 O settembre 1896),. N d 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione de.ile musiche militari cli Torino, eseguendo al Teatro A.16eri le Scene pittoresche cli Massenet. Ascolese, Raffaele (Catania 24 agosto 1855 - Erenze 19 dicembre 1923). Figlio di un uf6ciale dell'esercito borbonico, studiò composizione al Conservatorio cli Napoli: «Abbiamo letto varie composizioni del giovane professore di corno da ca.cci a sig . .Ascolesi; vi si nota più la spontaneità che l'arte. Essendo questo valoroso suonatore tanto bene disposto per la composizione, e di giovanissima età, perché non si dedica a più forti studi?» (La lVlusic(,/, 2 settembre 1876). In quegli anni aveva infatti composto alcuni ballabili (editi da Orlane.li cli Napoli) che venivano suonati con successo come intermezzi nei teatri napoletani. «Dopo un rigoroso concorsm> bandito nell'aprile 1877, su 21 concorrenti fo nom.inato capo-musica

ciel 4° Fanteria (Napoli A4usicale, 5 luglio 1877). Esordì con la banda al Giardino Bellini di Catania la sera di domenica 23 settembre 1877. Particolare accoglienza ebbero la sua polka cantabile L'm~gellino e il valzer cantabile La Jionzia, eseguiti dalle primedonne nel carnevaJ.e 1878 al Teatro Comunale della città etnea. Dopo lo spettacolo un corteo cli ammiratori accompagnò all'albergo la carrozza delle cantanti con la banda del 4° in testa, trattenendosi a suonare sotto i balconi sino all'una di notte (Rivista Tecttrctfe f\!Ie/odrammatica, 14 aprile 1878). Considerato uno dei migliori, nel 1882 su incarico del Comune di Roma provvide al riordino della Banda !Vlunicipale di Roma. Per speciali meriti artistici nel 1883 fu insignito della croce cli cavaliere della corona d'Italia. Ricevette dal i\!Iinistero della Guerra diverse incombenze: compose la l\1arcia d'ordinanzp del 4° e dell'84° Reggimento Fanteria (partiture: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio); la marcia militare Bri,gata Rave11nc1 (nel 1888), le marce d'ordinanza per i nuovi reggimenti d'artiglieria (1888), e fu incaricato del riordino delle fanfare della cavalleria e delle musiche militari nella colonia Eritrea. Diresse li metronomo, pubblicazione di musiche per banda. Il 16 ottobre 1888, in occasione della visita a Napoli dell'imperatore di Germania Guglielmo 11, diresse tutte le bande riunite del Corpo d'Armata nella sua fantasia militare descrittiva (Afosica, 16 luglio 1911 ). Nel marzo 1897 diresse un concerto all'Acquasola di Genova. 11 centro dell'atte1wione fu l"'i\gape sacra" dal Parsifal: «J ,a musica di \Vagner era interpretata degnamente e il pubblico ammirò e si entusiasmò per la strumentazione, la direzione e l'esecuzione del lavoro magistrale. Lode al maestro, dunc1ue, e lode a tutti quei bravi fìgliuolj del 4°>> (La cronaca musicale, anno II, n. 3). Nella stessa località, nel luglio 1897 diresse un concerto affollatissimo di pubblico, in quanto nel programma era compreso l'intero terzo atto della Bohème. «L'istrumentazione e l'esecuzione furono tanto perfette, ogni sfumatura e ogni piccolo accento furono talmente rilevati, che noi, suggestionati anche dal silenzio assoluto del pubblico che, come noi, ascoltava attento, abbiamo risentita più l'impressione di essere in teatro che in giardino all'aperto, più di sentire un'orchestra che una banda» (La cronaccz musicale, anno II, n. 7). Nel 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino eseguendo al Teatro Scribe La cava/catcz delle valchirie di Wagner. ln occasione della Festa dello Statuto del 23 marzo 1899 un coro cli 500 militari, da lui istruito e diretto, cantò l'inno-marcia Alla bandiera del 4° R4f!,gime11to cli Fcmteria, che lo stesso aveva musicato su parole del capitano Nicola Maria Campolieti. L'editore Ricordi, che aveva pubblicato I' luno nella riduzione per canto e pianoforte (L1 cronaca musicctle, anno IJl, 1898, n. 6), ne fece omaggio di una copia a ognuno dei 500 esecutori. Seguì il coro dei L ombardi di Vercli e, come bis, il coro dei Pmitani di Bellini (G.M.M., 30 marzo e 6 aprile 1899). Jl 25 agosto 1900, in piazza del Popolo cli 1\scoli Piceno

diresse con la banda in modo magistrale l'intera Tosca di Puccini (C.M.M., 30 agosto 1900). «Il 3 aprile 1904, la Banda del 4° Reggimento di Fanteria, diretta da Raffaele J\scolese, in piazza del Mercato a Firenze eseguì l'inno a Eghin lsicJ, musicato dall'imperatore Guglielmo che fu accolto da una fragorosa ova:r.ione; omaggio al geniale alleato ed ospite» (lVlusica e Musicisti, 15 maggio 1904, p. 318). li presidente della Repubb.lica Francese lo nominò Ufficiale dell'Accademia cli Francia (Ars et Libor, 1906, p. 844). Nel 1911 fu nominato dal re di Montenegro cavaliere dell'ordine di Danilo I (1Wttsica, 26 marzo 1911). Eguale onorificenza gli fu conferita dal re di Romania. Nel. giugno 1906, per i trent'anni di servizio, gli ufficiali del 4° Reggimento Panteria gli offrirono una grande medaglia d'oro, i sott'ufficiali una bacchetta d'avorio con la targa in oro, i musicanti una pergamena. Per la banda del suo reggimento compose la marcia Ricordo della banda del 4° .Fantetict (Firenze: Forlivesi, 1900, partitura). Nella lunga carriera era stato maestro di molti giovani poi diventati capi-musica militari (A ,:r et Ltibor, gennaio 1907, p. 150). Dopo 33 anni di servizio lasciò la direzione della banda del 4° Fanteria. Tn occasione dell'ultimo concerto a Firenze gli fu donata una grande medaglia d'oro con l'effige di Guido Monaco con un ordine del giorno del colonnello comandante (Ar.r et Lc1bo1~ aprile 1910, p. 292, con fotografia del maestro e della medaglia). Essendo trasferito il 4° ad altra sede, passò alla direzione della banda dell'84° che era di stanza a Firenze. Nel novembre 1919 era ancora in servizio presso questa banda (Jtiando fu nominato cavaliere dell'ordine dei SS Maurizio e Lazzaro. Collaborò con l'editore Ricordi per strumentare le musiche delle sue collane. Compose sinfonie, musica vocale, sacra, per pianoforte e per banda (Orrù; Schm.idl). Pubblicò con l'editore Cottrau la mazurca Bella come ii sol d'aprile, dedicata all'imperatore del Brasile Don Pedro II, in visita in Italia. Precedentemente aveva presentato un'altra mazurca, Cri cri, al concorso Ri~cio di Napoli (Napoli 1'1J1,1sicale, 14 aprile 1877). Nel 1883 scrisse Savf!ia-WitteLrbctch, inno marcia s11 motivi della.fanfara e J\llarcia Reale italiana e dell'inno bavarese per le nozze del duca di Genova: con i ringraziamenti, ricevette un gioiello. Nello stesso anno dedicò Una visita in Italia alla regina J\faria Pia di. Portogallo, ottenendo in dono una spilla di ametista contornata di brillanti. Nel 1888 dedicò all'imperatore di Germania Fantasia militare desaittiva per bande, e fanfare in disMnza: Bivacco, Silenzio, A/ha, S v~glùi, Ad11nata, lvlarcia, Battaglia, Lamento dei je,iti. Fu eseguita a Napoli il 16 ottobre da tutt~ le musiche riunite del X Corpo d'Armata. Nella graduatoria dei premiati al concorso internazionale CariUon di Laeken, Brnxelles, nel dicembre 1894, nella categoria musica per banda, armonia, ricevette una menzione onorevole (G.J\.1.A1,, dicembre 1894). Tre fratelli Ascolese erano capi-musica: Raffaele del 4° Fanteria; Domenico del 68°; Gennaro del 79°. Pubblicarono assieme Al/mm eiitreo per banda; A l campo di Asmara; Senajè; Coatit, Keren; In n·va al 11tar .Rosso; Ka.rsalc, ( C.1\1.JÌtf.,, 1 O settembre 1896). L'11 marzo 1898 inviò al ComL1ne di Carrara la sua Fantasia militare per banda proponendone l'acquisto: fu emesso il mandato di pagamento di 8 lire (Compagno, p. 124). Parte delle musiche si trovano presso la Biblioteca privata Traini di Permo. La sua mazurka L'Unione Sarda, scritta nel 1890 in occasione della nascita cieli' omonimo giornale, il 6 gennaio 1990 nelle manifestazioni per il centenario della fondazione fu eseguita in teatro, e fa ancora parte del repertorio

delle bande musicali cli Cagliari, mentre nel 1893, su parole del tenente Nicola Maria Campo lieti, compose Addio alla Sctrd~gna (L'Unione Sarda, 5 gennaio 1990). Avallone, Vincenzo, musicante nel 35° Fanteria, compose la sinfonia E ntrata in Napoli di S.i\l[. Umberto I il I 7 novenh,:e 1878. Azzaroli, Alfredo (Appianano 1852 - Brescia 18 agosto 1892). Nel 1881 si diplomò in tromba al Conservatorio di Ivlilano. Capo-musica del 33° Fanteria, fu autore di alcune composizioni per banda.

Baffigo, Pompilio (1883 - 1940). Si diplomò al Liceo musicale di S. Cecilia cli Roma studiando con Alessandro Vessella. Nel 1913 era capo-musica del 18° fanteria. Un vecchio musicante, Enrico Leone, nel libro Une, vita per la handa di Sergio Masciarelli ricordava: «Nel gennaio 1915 ero a Chieti, allievo musicante de.ila banda militare del 18° Fanteria. In un freddo mattino giungevo un po' tardi alla prova d'insieme, il maestro Pompilio Baffigo aveva appena iniziato la concertazione. Stavo per entrare in sala, ma mi fermai sul limitare della porta, colpito all'improvviso da un'onda sonora. Ero rimasto lì, immobile, quasi incredulo ... non avevo mai sentito una banda. suonare così l'lncompùi!a cli Schubert. Era un canto celestiale, tutti cantavano, i gravi, i flicorni, le ance delle diverse famiglie fuse nella dolcezn delle belle frasi: gli strumenti, nell'amalgama dei tempri, in un meraviglioso assieme, creavano un effetto inesprimibile a parole, mentre la sinfonia scorreva nelle sue stupende armonie». Dopo il 1 (> conflitto mondiale divenne direttore cli bande civili. Nel novembre 1922 a capo del Gran Concerto Città cli Chieti vinse il concorso tra le bande presenti al Convegno Bandistico di Roma, ricevendo la medaglia dorata offerta dal re. Fu autore di composizioni per banda e cli alcune per fisarmonica (J/ !Yfu.ricistct, 1938, n. 11-12, p. 220). Balbi, Serafino (Pontedecimo, 1835 ... , 1912). Nel 1852 si arruolò come clarinetto piccolo nella banda del 3° Fante.ria. Nel 1857, mentre il reggimento era cli guarnigione a Cagliari, suonò come violinista nell'orchestra del Teatro Civico (Orrù). Nel 1860 fu nominato capo-musica del 52° Fanteria cli nuova formazione. In un concerto dato al Teatro del Pavone di Perugia con le sue composizioni fece mettere in evidenza i suoi virt1.1osi solisti: vennero eseguite Variazioni per quc,rtino sul Carnevale di Venczja e una Fantasia per flauto e clarino sull'opera mia Padilla di Donizetti ( Co,.riere dell'Umbria, 27 novembre 187 5). Dato il caloroso successo queste composizioni vennero ripetute in diverse occasioni. Dopo il congedo, dal 1883 al 1905 fu docente cli musica e direttore della banda di Città di Castello. Qui il 16 aprile 1893 rappresentò presso gli Accademici Illuminati la sua operetta La villeggialttrc1. Compose marce, ballabili e sinfonie per banda, tra cui la popolare Un saluto a Ctwliari (Sessa).

Baldi, Alberto. Nel luglio 1898 diresse la banda del 58° Panteria al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino eseguendo al 1èatro Alfieri l'ouverture Sait! di Bazzini. Si conoscono alcune composizioni per banda. Balletti, Domenico, capo-musica del 46° I;anteria. «Le bande musicali del 45° e 46° Fanteria gareggiano per offrire al pubblico nei loro concerti dei programmi attraenti per novità, per bellezza di musica e per esecuzione accurata. Fra tanto nobile gara quello che ci guadagna è sempre il pubblico che assiste numeroso e applaude i valenti esecutori» (G.1\1.i\tI., 11 giugno 1893). E ancora qualche giorno dopo: «Le bande militari del 45° e 46° Reggimento, hanno la virtù di mutare la vasta piazza Vittorio Emanuele [di Veronal in una sala di concerto per l'attenzione e l'entusiasmo col quale vengono sentiti gli svariati e scelti programmi. Preite (45°) ha fatto sentire il primo atto dei Pagliacci da lu.i maestrevolmente ridotto. Balletti ha esegi.ùto perfino l'intera opera Aida, inappuntabilmente. Maestri ed esecutori ebbero ovazioni a iosa» (C.1VI.i\1I., 23 luglio 1893). Nel 1898 con Ja banda partecipò al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino, eseguendo al Teatro Alfieri la 2° Rapsodia t11{gherese di Liszt. Banchieri, Giovanni. Sergente vicecapo-musica del 92° Fanteria. Fu autore di musiche per banda: nel 1897 e nel 1898 due sue composiY-ioni f·urono premiate nei concorsi dell'editore Devasini, e nel 1912 in uno dell'editore Belati. Barcone, Francesco (Sulmona 1849 -Messina 1908). Essendo suonatore in una banda militare di guarnigione a Parma, studiò contrappunto alla R. Scuola di musica dal 1876 al 1878. Nominato maestro di musica a Rapolano (Siena) lasciò l'esercito e la scuola. Nell'ottobre 1884 fu nominato capo-musica dell'89° Fanteria di nuova istituzione a Bologna. Di stanza a Messina, all'alba del 28 dicembre 1908, assieme a un grande numero di componenti la banda perse la vita nel terremoto che distrusse la città. Compose la J\;Jmria d'ordincmza dell'89° Reggimento Fanteria èlJartitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio) e fu autore di alcune composi7.ioni per banda. Ba.risone, Secondo. Negli anni Settanta e Ottanta fu capo-musica clcll'8° Fanteria. ' Barreca, Domenico (Terranova, Reggio Calabria, '1848 - Catania 1922). Orfano dei genitori, studiò musica nel Real Orfanotrofio Provinciale della Prima Calabria Ultra di Reggio. Dimesso per limiti di età, continuò nel paese natale con Achille Longo, padre di Alessandro. Nel 1871 si arruolò come bandista nel 21 ° Fanteria e tra il 1874 e il 1879 durante la permanenY.a ciel reggimento a Brescia si diplomò a j\filano in clarinetto e armonia. Dal 1878 diventò capo-musica del suo reggimento. Quando era a .rvlilano, data la riconosciuta competenza venne invitato a far parte della commissione giudicatrice delle 264 composizioni inviate nel 1888 alla prima edizione del concorso Ricordi per musica per banda. In pensione, dal 25 luglio 1893 fu nominato a chiamata diretta senza concorso per dirigere la Banda Municipale di Catania, posto che occupò per 27 anni, fino all'agosto 1920. Nel 1895 vinse la medaglia d'oro al raduno di bande a Roma in occasione delle manifestazioni per "Roma libera".

Fu autore di diverse composizioni per banda (edite da Sciabilli, Devasini, Lapin.i, Ricordi) e ne strument<ì alcune per .l'editore Ricordi (Agostino f ormica. Il maestro Domenico Barreca, in RC(ge1ùts, X, 2007, n. 2, pp. 115-120).

Barrochet, Luigi. Capo-musica del 18° Fanteria, nel 1888 diresse la banda di Germignaga e dal 1909 al 1918 quella di Colnago. Collaborò con Ricordi per la strumentazione di musiche 1 per banda e fu autore di al.cune composizioni. Ba1·tolucci, E1·nesto. Nel 1914 era capo-

musica del 10° Fanteria di stanza a Bari.

Battista, Paolo (Casarano 1868 . . . l 915). D'Andrea lo indica come Battisti. Studiò con Carmelo Preite e Alessandro Vessella. Fu anche flautista e pianista. Nel 1893 su 40 aspiranti vinse il concorso per capo-musica del 61 ° Fan- Ernesto Bartolucci teria. Le prove consistettero neD.a elaborazione cli una melodia di Durand contrappuntandola a 4 voci; in una riduzione per banda; nella composizione di 4 melodie per strumenrj diversi e .in una prova pratica di direzione. Passato alla direzione della banda del 18° fanteria, il 30 agosto 1900 in piana S.Marco a Venezia eseguì il terzo atto della Tosca. Fece parte della commissione giudicatrice del concorso bandito dall'ing. Roberto Maccaferri delle Terme di Cascina (Pisa) per una i\ilarcia 1ni/it11re. (L1/-frte melodraJ1JJ11atica, 7 giugno 1905). Il 4 luglio 1907 venne concesso che la banda del 18° Fanteria cli stanza a Pisa partecipasse all'accademia di ginnastica al Teatro Verdi di Carrara, «dietro pagamento del compenso, del .rimborso spese cli viaggio, dei diritti d'autore e del vitto». La banda cittadina accolse gli ospiti alla stazione, poi c1uella militare eseguì davanti al comune Un salti/o a Cmrara composta dal maestro Batti.sta per l'occasione. Ringraziando per il caloroso saluto della folla, donò la partil1.1ra alla città. Nel gennaio 1908 fece omaggio aJJa banda della città della nuova marcia Cc11-r11ra (Compagno, pp. 164 e 168). Nel l 1914 fo a capo della banda del. 1 ° Fanteria. All'inizio della guerra, mentre era al fronte venne avvisato anonimamente che la moglie aveva una relazione con un suo amico. Chiese un permesso e rientrò a casa a notte inoltrata; scopertoli sul fatto, fu ferito dall'amante de.ila mogLic, morendo in ospedale due giorni dopo, i.l 5 luglio (D'.Andrea, pp. 201-202). Il Conùre meridiontl!e di Lecce del 2 agosto 1915, cfando la norjzia della morte, riportava che fu autore di musica vocale, inni, composizioni corali e per banda e che al.cune composi:t.ic.mi erano state premiate in concorsi a Venezia, Genova, Firenze e Bruxelles. Compose la 1vfctrcict d'ordinanza del 18° R~ggùnento Dmte,ia (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio). Pubblicò

la canzone Nu gua,glione n'ammorato, «musica scritta con brio e buon gusto» (G.M.M. , 6 agosto 1893). Belati, Tito (1865 - 1941). Nel 1890, a 25 anni, fu nominato direttore della banda dell'Unione Musicale Italiana di Lione. Ri- " entrato in Itali.a divenne capo-musica del 35° Fanteria, nel 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino eseguendo al Teatro Scribe l'ouverture Saul di Bazzini .. Nel 1900 fondò e diresse l'omonima casa editrice musicale che pubblicò soltanto repertorio bandistico, con sede prima a Foggia e poi a Perugia, dedicandosi anche a fabbricare strumenti musicali. Fu autore di musica per banda. Mariano Barto.lucci compose la marcia In memoria di Tito Belati, di repertorio ancora a Trapani. Bellini, Vittorio (Pistoia 1841 - 1921). Figlio del compositore Giuseppe, studiò con Teodulo Mabellini a Firenze e diventò pianista e suonatore di tromba. Diresse la banda del 56° Fanteria, poi, congedato, dalla fondazione ciel 28 maggio 1865 quella di Monsumanno dove, il 20 luglio 1879 diresse la 1Vlc1rcia Giusti che aveva composto per l'inaugurazione del monume.nto a Giuseppe Giusti. Per quarant'anni fu a capo· de.ila banda di Pistoia, dove diresse per quasi•cinquant'anni anche l'o,rchestra del teatro Manzoni e del Teatro Politeama, e dal 1882 fu anche docente di strumenti a fìato. Nel 1884 al Teatro l\fanzoni diresse la sua opera Il 1i"torno del/.'esule. Il 14 maggio 1899 diresse la banda in un concerto ricordo per Mabellini in cui presentò una sua composizione dedicata al maestro (Paradiso, pp. 17 4-17 5). La banda musicale di Monsumanno Terme porta il suo nome e la città cli Pistoia gli ha intitolato una strada. Benatti, Giovanni. Nel 1865 lo troviamo a Parma a capo della banda del 27° Fanteria. Bernabei, Agoardo (Umbertide 1864 ... ). Figlio di Antonio, compositore di musica sacra, studiò composizione a FirenY.e con Teodulo Mabellini e pianoforte éÙ Liceo di Catania. A 19 anni lavorava come direttore d'orchestra. Nel 1884 vinse il concorso per capo-musica del 1 ° Fanteria, Congedato presto,

nel 1888 fu direttore della banda di Trapani, nel 1891 di Velletri, nel 1896 cij Vicenza, poi di Padova e nel 1902 di Reggio Calabria. Qui diresse una scuola di musica fino al 1908, scampando al terremoto che distrusse la città, dove ritornò per pochi mesi nel 1919. Nel giugno 1904 aveva partecipato con scarsa fortuna al concorso per il posto di direttore della Scuola cli musica e della banda di Carrara. Nella domanda indicava che veniva da Rapolano (Siena). Nel 1906 fu chiamato a far parte della giuria al concorso internazionale di musica all'Esposizione di l'v1ilano. Fu autore di tma 1\1essa di requiem per Vittorio Emanuele II, di un Hommage à l'.A17née française, esegtùta il 12 novembre 1911 al Trocadero cli Parigi e che fu offerta dal I'vfinistero della Guerra italiano per l'acguisto delle bande militari francesi (Musica, 31 mar7.o 1912), e.li musica sacra, sinfonica, per canto e pianoforte, per banda. In memoria del terremoto di Reggio Calabria, nel 1909 pubblicò Serenata calabrese su versi del poeta G. Valentini (De Angclis; Pitarresi; Compagno, p. 152). Berra, Luigi. Capo-musica del 4° Panteria, fu autore di alcune composi7.ioni per banda. Il 15 maggio 1895 il sindaco di Codogno scrisse al deputato Conti «perché si interessasse alla concessione della croce e.li cavaliere della corona d'Italia all'ex capo banda del 4° reggimento» (Coc.logno, Archivio Storico Comunale). Bertolazzi, Filiberto (1855-1932). Capo-musica e.lei reggimenti 2° e 20° Fanteria, compose la ll.1arcia d'ordinanza del 12° Reggimento F0nteria (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Arclùvio ). Bertoni, Stiffelio. Si diplomcì in composizione al Liceo musicale di S. Cecilia di Roma e nel 1909 vinse il concorso per sottotenente capo-musica nel 44° Fanteria. Si conosce una sua composizione per banda. Bifermo. Antonio. La famiglia, proveniente da Co.rfù e stabilitasi a Catania (dove nacque), morì in un'eruzione dell'Etna. Cresciuto nel convitto di S. J\nto1ùo di Padova, studiò flauto al Conservatorio di .Milano. Dopo un concerto, la regina Margherita gli donò un flauto con le chiavi in oro. Fece il Stiffelio Bertoni servi:t.io militare come suonatore nella banda del 57° Fanteria. «Domenica 29 maggio 1887, in un trattenimento musicale dato nella sala de!Ja R. Accademia dell'Aurora di Siena, ottenne un nuovo e meritato trionfo guel mago del flauto che è il Signor Antonio Bifermo, caporal-musica. Egli dette al Concerto del/11 Lucia di Rezzonico un'interprctaz~one della quale egli solo, io credo, possiede il segreto, e condusse in visibilio il pubblico colle sue prodigiose agilità e col suo canto che parte veramente d,ù cuore. È divenuto il beniamino anche del pubblico delle piazze per gli eleganti Capricci per ottavino che egli eseguisce in modo mirabile insieme al corpo di musica di cui fa parte; fra i vari pezzi piacgue specialmente uno scherzo di sua composi:t.ione, Melodie dei boschi, modello di buon gusto e di eleganza» (G.M.M., 5 giugno 1887, p. 180). Questa composi-

zione, edita da Ricordi nel 1888, fu dedicata a Emilio Marnldi, capo-musica del suo reggimento. Ritornato in Grecia dopo il congedo, nel 1896, durante i primi giochi olintpici dell'era moderna, diresse la banda di Lefcada. Successivamente diresse la Filarmonica cli Tripoli, poi, ritornato in Grecia, suonò nelle maggiori orchestre. Cornpose l'operetta Frou-Frou, l'opel:a iVleiodia teatrale (non citata dal Sessa) e concerti per flauto (.Emporium itctlo-el/enico in internet, 13 marzo 2007). Bianchi. Negli anni Sessanta fu capo-musica del 33° Fanteria. Bolognesi, David (San Ciovanni Valdarno 1855 ... ). Capo-musica del 42° Fanteria, nel concorso indetto da Ricordi nel 1890 per un valzer per banda si classificò al primo postO su 44 lavori con Tentazioni. L'anno seguente su 45 concorrenti fo segnalato era i migliori per un Pezzo caratteristico. Nel 1893, essendo stato bandito il concorso per direttore della banda e dell'orchestra di San Remo con lo stipendio di 2.500 lire all'anno, lo vinse e dette le dimissioni dall'esercito. Qui rappresentò .la sua opera lirica in 2 atti Il pc1drone, che aveva ottenuto una menzione al concorso Steiner (San Remo, Teatro Principe Amedeo, 24 febbraio 1897). Nel maggio 1897 fu chiamato a far parte della commissione giudicatrice del concorso tra le bande del IV Corpo d'Armata che si tenne all'Act1uasola di Genova davanti a un pubblico strabocchevole (La cronaca 11111sicct!e, anno II, n. 5). Fu autore di composizioni per pianoforte e per banda e collaborò con l'editore Ricordi con la strumentazione di musiche per banda. (Schmidl, Dc .Angelis; Sessa). Bonaccorsi, Giuseppe. Nativo di Catania, musicante del 18° Fanteria, dal 1888 al 1891 st·udiò all'Istituto musicale di Bergamo. Nel 1892 su 27 concorrenti vinse il concorso per capo-musica dell'84° Fanteria, con una commissione di docenti del Conservatorio di f\,lilano. L'8 e 9 giugno 1893 ad r\.lessandria, al concorso nazionale. per bande, ottenne il premio di secondo grado e medaglia d'argento nella sezioi1e bande militari (C.M.1\il., 25 giugno 1893). Fu autore di alcune marce militari.· Bonavia, Giuseppe (Nii'.Y.a 1832 - Faenza 1886). Capo-musica del 26° Fanteria di stanza a Lucca, diresse la banda e l'orchestra nella chiesa ivletropolitana nella funzione in memoria di:Giovanni Pacini (Boccherini, 12 febbraio 1868). Fu autore di alcune marce nùlitari. Bonferoni, Pietro. Capo-musica del 67° Fanteria, 'poi del 2° Granatieri. «In c1uel periodo Parma ospitava anche le due eccellenti bande musicali del 1 ° reggimento Granatieri, diretta da Angelo JVfontanari e del 2° reggimento diretta dal Bonferoni. E fu per anni, con grande vantaggio della educazione musicale del nostro popolo, una nobilissima gara fra guei magnifici complessi bandistici» (Mario Ferrarini. Panna musicale otiocenh1sca. Parma: Battei, 1978, p. 150). Nel 1898 partecipò con la banda al concorso di esecm:ione del le musiche militari di Torino. Dal 1° giugno 1901 passò a dirigere la banda cittadina di Pesaro; anche se l'organico era di soli 36 suonatori, la prima uscita dopo pochi giorni fo coronata dal successo. Il 14 maggio 1899 a Pistoia, nella cerimonia in memoria del maestro Teodulo !'vfabellini, venne eseguita la sua Atfarcùd\!lahd/ini (Paradiso, p. 175). Suisse composizioni per banda.

Bonfi.glioli, Marco. Naro ad Alfonsine da farniglia di musicisti, clarinettista, studiò al Liceo Musicale di Bologna. Capo-musica del 51 ° Fanteria, in un concerto tenuto a Verona, dopo aver parlato degli altri pezzi in programma, il cronista si soffermò su di una composi% ione di Celega: «La Maràa-Hacccmale veniva qui eseguita per la prima volta, mentre in origine ebbe la sua prima esecuzione alla Scala di 1filano, con grande successo. La banda del 51 ° eseguì questo pezzo mirabilmente, stante le cure grandi e la valentia superiore del maestro Bonfìglioli, che seppe interpr<::tarla nel miglior modo, da meritarsi le maggiori lodi <lell'autore e quelle di tutto il pubblico» (G.M.M., 20 settembre 1891). Per un'altra composizione del 1897, vedi la nota sul capo-musica Angelo Castellani. Nel 1912, capo-musica del 35° Fanteria a Bologna, partecipò al concorso per direttore della banda municipale della città. Ritirò la domanda quando seppe che era richiesto il diploma di strumentazione per banda. J\vuto esito negativo il concorso, il Municipio decise di chiamarlo egualmente a quel posto. Prima accettò, ma visto poi che erano tolti «ogni diritto alla stabilità, alla pensione e a qualsiaasi indennità», rinunciò alla nomina e rimase nell'Esercito (Mlfsica, 2l luglio 1912 e 23 febbraio 1913). Boru1oli, Giovanni. Capo-musica deU'87° .ranreria di stan%a ad Ancona «ha finito di musicare una fantasia in un atto del nostro redattore Gian Raffacllini, dal titolo A more d'angelo. Dalla poesia del nostro redattore inspirata dal sublime e maggior poema del l\foore non parUamo perché non ci si accusi cli tenerezze familiari. lvfa è della musica del Bonnoli. Essa musica è guasi tutta di sguisita fattura; e a noi sembra anzi inspirata; un duetto e il finale commuovono e interessano» (Vessillo delle Mr1rd1e, Macerata, febbraio 1895). Compose la Marcia d'ordi11011za del/'87° Reggimento .FtJ!lleria (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, ArchiYio), musiche per banda e collaborò con l'editore Ricordi per la strumenta%ione di musiche per banda. cl 1898 la casa editrice Lapini dj .rirenze pubblicò la partitura per banda del Prel1tdio sinjònico, a seguito di una gara nazionale (Lo cronaca 11111sicale, 1898, anno 111, n. 5). Nel settembre 1924, in occasione della cena della vittoria al Palio di Siena, fu cantato sulle parole di Bruno Zalaf(i il suo fono della Co!itradc, della Chiocciola, che fu il primo tra quelli delle 17 contrade. Bono, Giuseppe, capo-musica del 37° Fanteria. Alcune sue composi%ioni per banda si trovano nella Casa della i\lusica di Parma (Vetro/Guardia az). Borea, Vincenzo, capo-musica del 1 °fanteria.Nel luglio 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione delle musiche militari di 'forino, eseguendo l'ouverture Sa11I di Bazzini. Autore di composi%ioni per banda, collaborò per la strumentazione dj musiche con l'editore Ricordi. Borghino, Camillo. Negli ani:i Ottanta lo troviamo capo-musica del 15° Fanteria. Botti, Cardenio (?vfagliano Sabina 1890 ... ). Fu avviato alla musica nella Cappella papal<:: di Roma da don Lorenzo Perosi, poi studiò a S. Cecilia violino, cornposi%ione e strumentazione per banda. Dal l 914 fu capo-musica del 35° Fanteria. Ncl 192J, sciolte le bande musicali militari, fu attivo promorore del

Convegno nazionale bandistico e fu nominato segretario dell'Associazione nazionale dei maestri di banda. Effettuando il suo maestro Vessella una tournée in Spagna con la banda di Roma, lo accompagnò e in -sua sostituzione diresse alcuni concerti. Vessella nel 1922 era stato invitato a Malta per organizzare la banda, e quando gli chiesero il nome di un direttore da nominare segnalò il Botti. Nell'aprile 1923 diventò direttore della Società Filarmonica La Valletta di Malta. Qui fu animatore di spettacoli e direttore di concerti sinfonici, diventando anche direttore stabile ciel Teatro Reale. Con la banda di Malta nel 1927 vinse il concorso bandistico cli Como. A Malta insegnò anche nell'istituto musicale, che aveva contribuito a fondare, e compose The Sliema I-Jymn, ancora eseguito. Diresse la rivista musicale La Vallette (De Angelis/ Appendice). Nel 1933 venne espulso da Malta in c.1uanto era in stretto contatto con gli irredentisti che volevano l'annessione dell'isola all'Italia. Nel 1936 fu nominato sovrintendente dei teatri Massimo e Politeama Garibaldi di Palermo, rimanendo in carica fino al 1940. Nel 1941, con il grado cli capitano, fu posto a capo del gruppo degli irredentisti maltesi che si preparavano a fare da guida allo sbarco, essendo in progetto l'invasione di Malta. Fu autore di composizioni sinfoniche, strumentali, liriche, per banda e collaborò con giornali musicali italiani spesso con articoli polemici (Musica, Il J.vfusicista, 1938, n. 11-12). Intorno al 1920 compose e diresse la commedia in un atto con danze Zingaresca al Teatro Comunale di Bologna, che fu pubblicata da Bongiovanni assieme ad altre musiche per pianoforte. Bottoli, Luigi ( ...

- Verona 1928). Capo-musica deJJ?80° Fanteria, dopo la grande guerra cfuesse bande civili. Pu autore cli composizioni per banda, tra le quali la marcia militare Addio a Roma (Lapini, 1888), composta in occasione del cambio di guarnigione. Bozzelli, Michele (Castellammare cli Stabia 1854 ... ). Fratello e.li Giuseppe, clirettore d'orchestra, e di Vincenzo, capo-musica del 31 ° Fanteria, studiò al C · cli S p· onservat0no . 1etro "·1· · Il L R · a l'v rue a con auro ossi. Luigi Bottoli Nel 1877 vinse il concorso per capo-musica del 45° e a 23 anni fu prescelto dall'Accademia di S. Cecilia di Roma per scrivere la musica funebre per l'anniversario della morte cli re Carlo Alberto, eseguita il 28 luglio a Torino (Asmodeo, 20 luglio 1877). «Fu trovata stupenda, e fece molto onore al giovane compositore» (Napoli Musicale, 4 settembre 1877). Nella Messa cantò con successo un giovane tenore ancora sconosciuto, Francesco Tamagno (.La Musica, 20 agosto 1877). Bozzelli, Vincenzo (Castellammare di Stabia 1857 - Fossano 1904). Fratello di l'vfichele, studiò musica prima a Napoli, poi a Torino con Carlo Pedrotti.

Suonò il flauto nella banda del 31 ° Fanteria, di cui divenne in seguito direttore. In una cronaca da Palermo del 15 settembre si legge: «Col cambio di guarnigione, è venuto qui il 31 ° Reggimento di Fanteria, la cui banda, che ho avuto occasione di udire in queste sere scorse, mi è parsa una delle migliori cha vanti il nostro esercito. Ha guadagnato presto lu tee le simpatie del pubblico palermitano, cd è tutto dire» (GM.M., 22 settembre 1889). Compose l'opera 1 tlue zoccoletti, non rappresentata, musiche per pianoforte e per banda. Nel concorso indetto da Ricordi nel 1890 per un valzer per banda, si classificò al terzo posto su 44 lavori prc:;entati. Morì a Fossano nel maggio 1904 (M11sica e M"sicisti, 15 giugno 1904). Bressan, Giovanni, capo-musica del 56° Fanteria, ottenne nel Concorso Nazionale per bande de11'8 e 9 giugno 1893 ad Alessandria il premio di primo grado e la medaglia d'oro nella sezione bande militari (G.M.M., 25 giugno 1893). Fu compositore dj musiche per banda. Brizzi, Enea (lsola del Giglio 1821 - Barberino di Mugello 1886). Studiò a Firenze tromba e composizione, cliventando un virtuoso dello strumento al servizio della Cappella della corte granducale. Nel 1842 fu nominato "capo tromba" della fanfara dei Carabinieri e nel 1849 direttore della banda del battaglione dei Veliti Toscani. Dopo il 1859 entrò nel Regio Esercito e nel 1861 divenne capo-musica del 35° Panteria, dal quale dette le dimissioni il 30 aprile 1865 «e come sdegnando di vestire l'uniforme di capomusica, che in Toscana corrispondeva al grado d'ufficiale, per vestire quella cli sott'ufficiale, egli tornasse alla vita privata» (Il Teatro illustrato e la musica popolare, luglio 1886, n. 67). Diresse la banda della Guardia NaY.ionale di Firenze, nella quale si esibiva come solista di tromba, e provvide all'organizzazione di c.1uella di Livorno. Fu attivo anche in concerti all'estero. Nel 1865 fondò e diresse la Società Orchestrale Fiorentina Orfeo sul modello di quella viennese di Strauss. Musicò sulle parole di Angelo Brofferio La canzone di guerra del 1866. Nel necrologio si legge che era «perito cd applaudito suonatore e.li tromba». (Paradiso, pp. 107-208). A detta ili Jsaia Billè e poi di altri, Rossiru e Mariani definivano Brizzi colui che Dio avrebbe cruamato per suonare la tromba nel giorno del giudizio universale: in verità l'autore fo Gaetano Donizetti, ma era riferito non a EneaBrizzi ma all'omonimo trombettista Gaetano Brizzi (Bo/~11a, 1804 - 8 luglio 1876). Le bande musicali dell'Isola del Giglio e la Filarmonica di Pratoveccruo si fregiano del suo nome. Bruti, Vincenzo (San Ginesio 1831 - 1900). lndicato come "fiorentino", in quanto era stato allievo a Firenze prima dell'Accademia di Belle Arti, poi di vari professori di strumenti musicali e per composizione di Teodulo Mabellini. Nel 1855 suonava il contrabbasso e il trombone nel Teatro della Pergola dj Firenze e dal 1956 al 1859 diresse la banda e insegnò nella scuola di musica cli Fucecchio. Nel 1859 si arruolò come capo-musica nel 1 ° reggimento Caccia-

tori Toscani con i guaii prese parte alla seconda guerra d'indipendenza. Dal 1860 fu capo-musica del 34 ° Fanteria del Regio Esercito. Quando nel 1875 fu collocato in pensione «molte distinte persone, interpreti del sentimento dell'intera cittadinanza, vollero attestargli l'ammirazione guadagnatasi in CagLiari offrendogli una bacchetta d'ebano guarnita di fini lavori in argento. A tale dimostrazione egli corrispose collo scrivere una marcia, che volle intitolare Oma.gg/o a Ca,_glimi, e che fece eseguire dalla sua banda l'ultima volta che suonò sotto la sua direzione» (Orrù, p. 24). Ritornato al paese natale fu direttore della banda, poi dette le dimissioni in c.1uanto era stato eletto consigliere comunale, poi assessore, infine sindaco. Fu membro onorario di diverse accademie e società musicali. Compose le opere: 1Vlc1cco (Anesa scrive rappresentata nel 1865 a Trapani, la Corbo a Bologna), Adina ovvero le no:'(_ze in Pasque/la (libretto di Alfonso Leopardi, rappresentata il 18 agosto 1877 per l'inaugurazione del teatro della cittadina natale, poi a Cupramontana), La fidanzata (1878, inedita); nel 1863 si segnalò al concorso indetto da] Comune di Palermo per una sinfonia (Boccherini, 1863); scrisse inoltre musica sacra, da camera, strumentale, per banda (Corbo, p. 33-34, 63). Bufaletti, Nicolò, capo-musica del 72° Fanteria. «Ieri sera in piazza V E. la banda militare, così egregiamente diretta dal bravo e solerte M0 cav. Bufaletti, ha svolto un programma assai attraente. Senza parlare dell'Inno al sole, il grandioso sguarcio strumentale e corale dell'I,ù, altre volte eseguito, notiamo il 3° atto della Tosca, una gustosa primizia per noi. Intorno all'ultima opera cli G. Puccini non è qui il rnso di discorrere. Diciamo solo che, secondo noi, terrà anch'essa degnamente la scena: perché, comunque l'irruenza tragica del libretto sopraffaccia, talvolta, come in c.1ualche punto del 2° e 3° atto, il musicista, è sempre un lavoro magistrale informato a vera teatralità e che contiene molte e reali bellezze. La riduzione per banda fatta dal M0 Bufaletti è pregevole lavoro per buono impasto armonico e chiarezza, come pregevole ne fu l'esecuzione. Accolga l'egregio maestro le nostre lodi; doveroso omaggio aUa sua costante operosità cd al suo affetto per l'arte» (Noti:?,ie di R<tggio [di Calabria], 22 Luglio 1900). Passò 11oi al 17° Fanteria rimanendo a Reggio Calabria. Buonocore, Fe1·dinando: Nel 1881 vinse il concorso per capo-musica del 49° Fanteria, posto che occupò fino al 1904 guando chiese un anno di aspettativa per recarsi a Sorrento per dirige.re quella Scuola cli rnusic.Ì e riorclinare la banda cittadina (Piacenza, TI Piccolo, 1 ì settembre 1904). Non ci risulta che poi avesse ripreso servi'.l.io. Scrisse per banda la marcia Cremona, quando il reggimento era di stru17.a in questa città, e a Piacenza il galop Un saluto a Pù1cenza; Canzonette napoletane, marcia popolare e lv1usica popolare. Burgio, E1nanuele. Capo-musica del 3° Fanteria, nel 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione delle musiche militari cli Torino, eseguendo al Teatro Scribe la Sinfonia in re, op. 16 cli Sgambati. Per la festa alla bandiera di nuova istituzione, compose «un pezzo sinfonico su motivi di varie Marcie del reggimento antiche e moderne e illuminato dalla 1vlarcù1 Reale>> (G.NI.M., 24 giugno 1894). I\lla Festa dello Stamto del 1899 un coro cli militari cantò a Genova un suo Inno composto per l'occasione. Scrisse la J\tlarcia d'ordinanzc, del 3° Reggi111ento

fà11te1ia (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio). Bussi, Antonio (Castelnuovo Scrivia 1831 - Riposto 1891). lni.zi.ò come bandista in uo .reggimento del Genio, per essere nomi.nato nel 1866 capo-musi.ca del 49° Fanteria. Al congedo, nel 1881, si stabilì a Riposto, dove fu il direttore della banda. Fu compositore di musiche per banda (Orrù). Buzzino, Ottavio (forino 1844 - Novara 1886). Da giovane entrò come tromba in una banda militare, indi studiò a Genova e ad Alessandria. Nel 1869 fu nominato capo-musica del 5° reggimento di Artiglieria di Torino e nel 1870, allo scioglimento delle bande di arrjglieria e cavalleria, passò al 54° Fanteria di stanza a Modena (Sessa). Qui di.resse varie stagioni al Teatro Aliprandi (1877-1880), dove nel marzo 1880 diresse la sua opera buffa in tre atti L'O,fimella di Gand (Recensione in G.kf.M., 21 marzo 1880). Nel giugno 1881 lasciò l'esercito e divenne diretton:: della banda di Novara con l'incarico anche di vigilare sull'istruzione musicale degli strumenti a fiato nell'istituto musicale diretto da Antonio Cagnoni (G.M.M., luglio 1881). Morì mentre dirigeva un concetto in piazza. Compose romanze, baUabili per pianoforte e musiche per banda, tra cui una Fantasia militare.

Cabella, Francesco. Bri.gn.diere trombettiere dei Reali Carabinieri, nel 1862 fu incaricato di dirigere la neo costituita fanfara della XlV Legione della Scuola Allievi Carabinieri di Torino. fu collocato in pensione per limiti di età nel 1886. Delle sue composizioni si ricorda la M.arda d'ordi1Ja11za dei C(Jrahinieri di Rof/la. Cajoli, Luigi (Lastra a Signn 1865 - Roma 1938). Il. S febbraio 1887 per concorso fu nominato capo-fanfara della Legione Allievi Carabinieri di stanza a Roma, con il grado dì maresciallo d'alloggio. La formazione si distinse pur nella concorrenza che incontrava a Roma, e nel 1894 la fanfara, notevolmente ampliata, fu promossa a Musica (Giornct!e Militare Ujftci(J/e, 29 dicembre 1894). Nel gennaio 1896 Cajoli fu promosso sottotenente. All'Esposizione di Torino dell'estate 1898, aUa quale erano state invitate 93 bande rra italiane e straniere, si classificò al posto d'onore. Con la legge 17 luglio 1919, n. 515, fu inserito nell'organico degli ufficiali dell'Arma con il titolo di .Maestro di.rettore di banda. Durante e dopo la prima guerra mondiale la banda rappresentù il Paese con esibizioni in Prancia e Inghilterra e nel 1920 diventò Banda dell'Arma dei Carabinieri. Nel 1922 fu uno dei promotori del Convegno Nazionale Bandistico. lnsignito di numerose onorificenze, fu nominato a Roma accademico di Santa Cecilia. Dal 1 ° aprile 1925 fu collocato in pensione. Fu autore di composizioni e trascrizioni per banda. Calascione, Giacomo (Jacopo) (MiJazzo ... -Venezia 1907). Capo-musica del 3° Granati.eri.. Da bambino, trasferitasi la famiglia a Messina, studiò musica. Cessato il servizi.o militare fu nominato a Venezia di.rettore della banda cittadina.

Per otto stagioni tra il 1876 al 1899 diresse la banda di palcoscenico al Teatro La Fenice (Girardi e Rossi). Morì mentre dirigeva un concerto della banda in piazza San Marco cli Venezia. I maestri Angelo Bianchi e Antonio Zoboli gli dedicarono un Pensiero.fimebre pubblicato in Il maestro di banda. Canino, Mario. Capo-musica del 60° Fanteiia. Compose musica sacra (un Tantum ergo fu pubblicato a Ivrea nel 1880) e ballabili. Canti, Antonio (Nlilano 1813 ... ). Fratello dell'eclitore musicale Giovanni, nel 1833 si cliplomò in oboe al Conservatorio e.li Jvlilano. Dopo aver diretto la banda del X battaglione Cacciatori, nel 1862 divenne capo-musica del 20° Fanteria. Compose musica per pianoforte, strumenti a fiato, per banda. Nel 1876 il suo numero d'opus era giunto a 403. Fu autore anche di studi e metodi per strumenti a fiato, pubbljcati dalle maggiori case editrici musicale milanesi. Capuana La Russa, Giuseppe. Sergente musica, essendo in permesso il direttore della banda del 65° Fanteria, diresse il concerto in piazza della Scala a 1'1ilano, dando prova di «valentia indiscutibile, sicurezza, intuizione marcatissima, buon gusto ed esattena dei tempi» ( G.M.1vf., 18 agosto 1889). Successivamente diventò capo-musica del 46° Fanteria. Si conosce una sua marcia. Carini, Cesare (Torino 1841 - Brescia 1923). Figlio di Giuseppe, capomusica del 17° Fanteria, studiò pianoforte e clarinetto e da giovane lavorò ad Alessandria nel Teatro Municipale, nella Cappella del duomo e dal 1858 come solista nella banda della Guardia Nazionale. Studiò poi violino, contrabbasso e armonia con Felice Frasi. Nel 1860 fu nominato capo-musica del 47° Fanteria e tra le composizioni sono da rilevare la lvfarcia del 47° Rc,ggimento Fante1ia per le sfilate, l'Inno del 47° Reggimento Fanteria su testo di Robecchi e la Mania d'ordinanza del 47° Reggimento per banda e fanfara. «Ha concepito il progetto di formare una musica militare italiana da mandare a Parigi in occasione della prossima Esposizione Mondiale, col concorso dei musicisti militari d'Italia. Questo progetto ci pare degnissimo d'encomio e d'appoggio e7.iandio perché ripàrerebbe in parte ad uno sconcio avvenuto all'ultima Esposi,:ione ciel 1867 alla quale quasi tutte le nazioni europee, eccettuato l'Italia, inviarono una musica militare» (La ivlusica, 19 maggio 1878). La banda però non si formò in quanto a rappresentare la musica italiana fu inviata l'orchestra della Scala di i\lilano cliretta da Franco Faccio. Nel luglio 1882, di stanza a Gei1ova, diresse la banda al giardino dell'Acquasola, davanti a una immensa folla, nella sua grande fantasia militare Ventiquattr'ore al campo degli Inglesi a Messina. La composizione faceva riferimento al campo trincerato che gli Inglesi costruirono nel 1812 sulla costa dell'isola per impedire lo sbarco dell'armata di. .Murat: vi si accennavano anche gli avvenimenti siciliani dal 1812 al 1860, per mezzo di inni patriottici di quei tempi (G.M.M., 16 luglio 1882). Nel gennaio 1884 fu chiamato a far parte della commissione per la riforma delle musiche militari (La tmtsica popolare, febbraio 1884, n. 2). Si recò in Austria per studiare il funzionamento di quelle bande e la relazione fu pubblicata nel numero di dicembre in La Fanfare,. Si adoperò per l'adozione del cliapason unico e per il perfezionamento degli ottoni nelle bande militari. In quell'anno fu nominato cavaliere della corona d'Italia per speciali meriti artistici: era la prima volta che il Nlinistero della Guerra accordava tale

riconoscimento a un capo-musica in attività di servizio (Orrù, p. 34). Di stanza a Sassari nel 1889, in occasione della distribuzione dei premi agli alunni delle scuole municipali diresse nel Politeama un coro di 1.200 ragazzi con l'accompagnamento deUa banda del 47° Fanteria. La musica era stata scritta da S.A. De Perrari nel 1885 per il Municipio di Genova, su parole di P.A. VassaUo, ma essendo il compositore deceduto dopo averla appena abbozzata, fu affidata al Carini che la completò e fornì di una «accuratissima» strumentazione (C.M.M., 9 giugno 1889). Nel 1890, sempre a Sassari, per la stessa ricorrenza mnsicò l'Inno pergli scolmi su parole di Enrico Costa (Orrù, p. 163). Posto in congedo nel 1892, diresse la banda municipale di Fermo e concertò spettacoli lirici. Fu autore di musiche sinfoniche, strumentali e per banda. Carini, Giuseppe. Capo-musica del 17° Fanteria, padre di Cesare. Il 21 marzo 1861, per festeggiare la proclamazione del Regno d'Italia, al Teatro Comunale di Bologna venne eseguito un grande concerto al quale presero parte le bande dei Reggimenti 11 °, 12°, 17°, 18° di Fanteria e dei Cavalleggeri di Saluzzo. «Serata indimenticabile» (L'A rpc,, 25 marzo 1861). Ca.rioni, Antonio. Capo-musica del 26° Fanteria, nel concorso per bande musicali militari che si renne a Genova in occasione delle Celebrazioni Colombiane del 1892 si classificò al terzo posto della prima categoria, dopo aver eseguito come pezzo d'obbligo un sunto melodico dei Promessi sposi di Petrella e come pezzo scelto Lob1i1111i, danza greca da Les e1y11nes di Massenet (Secolo, 29-30 giugno 1892; li cajfaro, 2 lugbo 1892). Casadonte, Giuseppe. Nel maggio 1909 fu

tra j tre vincitori del concorso a 5 posti di capomusica e assegnato al 48° Fanteria a Catanzaro, dove rimase fino al 1913.

Casaretto, Gaetano, capo-musica del 38° Fanteria. «Stringiamo la mano al capo-musica del 38° Fanteria, oggi di stanza in Napoli, professor Casaretto. La Banda di quel reggimento, diretta dal detto maestro, è tra le migliori che conti il nostro Esercito. E ciò non solo a giudizio del pubblico in massa, aUietato da' concenti Giuseppe Casadonte di quel corpo musicale ne' passati mesi estivi, sì ancora da tutti i musicisti della città nostra in grado di poter apprezzare l'artistica intelligenza del Direttore e de' suoi subordinato> (Napoli M11sicale, 26 ottobre 1872). «Domenica 31 agosto a sera, in piazza del Plebiscito a Napoli la Banda del 38° diretta dall'egregio capo-musica Casaretto esegtùva un programma di sei pezzi di musica che veramente ci fan venire l'acquolina in bocca. La marcia del cav. Krakamp, intitolata l'E sposizione ma,ittima, risultò di LlO effetto inatteso. Quel peno che a pianoforte si scolora tanto, messo per banda acquista il novantanove per cento; ti pare tutt'altra cosa; i concetti acquistano una cinta marziale. [ ... J La strumenta:r.ione del Casaretto ha tab compattezze cli proporzioni armoniche che non si ravvisa la scarsezza degli strumenti onde sono formate le odierne bande reggimentali» (JVapoli M11sicale, 1 O settembre 1873) .

Nell'autunno 1877 il reggimento cambiò cli stanza, lasciando una «graditissima memoria. [La bandal del Casaretto rimarchevole per vigoria, per accentuazione, e per espressione; esecutrice di maschie cd artistiche riduzioni dell'egregio capo-musica, che allietavano i mille e mille astanti che raccolti in piazza Plebiscito si pregiavano nel.l'essere indotti ad applaudirla con sinceri battimani>> (Napoli Musicale, 4 ottobre 1877). Il i'vlunicipio di Napoli lo nominò membro della commissione che doveva verificare la bontà degli strumenti musicali per la banda da acguistare dalla fabbrica dei fratelli Ruggiero. 1 cl 1878, a Capua, dopo trent'anni di servizio come capo-musica, lasciò il servizio. J'\Japo/i Mt1siu1/e dette la notizia con risalto e successivamente, il 30 maggio, con tutta la prima pagina, pubblicò il suo discorso di addio alla banda e al reggimento. Con il congedo gl.i venne conferita l'onorificen:t.a di cavaliere della Corona d'Italia, «molto ben concessa e guiderdone cli meriti artistici non effimeri» (Napoli J\rlttsicafe, 15 giugno 1878). Diverse sue trascrizioni e fantasie su opere di Verdi sono state recentemente incise in cd. Casetti, Bernardino (San Pietro in Bagno 1848 - Perugia 1919). Studic') musica nel paese natale e nel 1866 si arruolò volontario nell'l 1 ° ranteria. Dopo il congedo diresse bande in vari paesi e nel 1872 rientrò nell'Esercito come capo-musica del 15° fanteria di stanza a Perugia. «Buona esecuzione della l\farcia dell'Aida da parte del concerto militare. Lodi al biondo e bravo maestro» (Coniere dell'Umbria, 4 agosto 1873). Durante gli intermezzi degli spettacoli di prosa «successo del concerto del 15° reggimento di fanteria. Applausi al maestro Bernardino Casetti» che in tutti i programmi fu presente con un grande numero di sue composi7.ioni (Corriere dell'Umhria, 22 maggio 1874). Gli fu richiesto cli replicare in un successivo concerto la sua polka scherzo Le, Creola (Corriere dell'Umb1ia, 15 giugno 187 4). Nel 1882 fu nominato docente di strumenti a fiato nel Liceo .comunale.e clirettore della banda di Perugia. Nel 1885 partecipò al concorso per direttore della banda municipale e.li Roma, e si classificò secondo dopo Alessandro Vess·ella. Fu autore cl.i musica da camera e per banda. Caso, Alfredo ( ...

- Bra 1943). Capo-musica del 62° Faateria, poi del 92°. Raccolse, trascrisse e c.liresse le musiche in occasione del grande torneo tenuto il 2 giugno 1892 a Torino per il secondo centenario del Piemonte Reale Cavalleria, e che forano pubblicate daU'eclitore Bianchi. Nel gennaio 1917, al pensionamento cli Giuseppe Vaninetti, fu nominato direttore della banda municipale di Torino. Compose la Afarda d'ordinanza del 62° Reggimento Fanteria (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio) e quella del 114°, ambedue incise nel 1984 dalla banda dell'Esercito diretta da Marino Bertoloni. Collaborò con trascrizioni per banda con la casa eclitrice Sonzogno. Diverse sue composii'..ioni per banda sono conservate nella Casa della Musica di Parma. Castellani, Angelo (Nettuno 1862 - Marino 1949). i\ 18 anni si arruolò per poter studiare musica e fu destinato al 52° Panteria, frequentando il Liceo musicale di S. Cecilia cli Roma. Nel 1891 concorse al posto cli capo-musica del

52° Fanteria e fu dichiarato vincitore. Assieme al collega I3onfiglioli del 51 °, trasferendosi la Brigata da Mantova ad altra sede, iJ 6 settembre 1897 si recò dal sindaco per il commiato: Castellani dedicò alla città la marcia Omaggio e addio a i\!Iantova _patriottica e I3onfiglioli La marcict d'addio, composte per la circostanza (G.M.l\/1., 9 settembre 1897). Per poter rimanere a Mantova, nel 1899 passò a dirigere la banda del 20° Fanteria. Il 9 giugno «Piaz't'.a Lcona era gremita di pubblico più del solito e l'aspettativa immensa per udire la riduzione per banda del maestro Castellani della Rismnzione di C,isto cli don Lorenzo Perosi. L'esecuzione fu più che perfetta, e l'arduo assunto del maestro Castellani fu coronato da clamorosi applausi e replicato il finale» (G.M.M;, 14 giugno 1900). Assieme a Vessella fu chiamato a fare parte della commissione per eleborare le proposte per la riforma tecnico ammin.istrarjva delle bande militari. Dopo il congedo, nel 1907 assunse la direzione del.la banda di Giarre. Fuggito dalla città a seguito del terremoto di Messina, dal 1909 al 1911 rientrò a dirigere a J:Vfantova la banda del 72° Fanteria. Nel 19 l O, a capo di questa banda, inserì in un concerto in piazza Cavallotti una sua ,Warcic1 1J1ilitare molto applaudita (Gazzetta di Mcmtova, 15 maggio 1910). Fu prescelto per riorganizzare le bande del corpo d'armata turco di Bagdad, ma dovette rinunciare per una temporanea indisposizione (Musica, 16 luglio 1911). Nel 1911 su dicci concorrenti vinse il concorso che prevedeva prove scritte e di esecuzione per direttore della banda municipale cli Novara. Fu prescelto dalla terna che annoverava Giuseppe Romano, capo-musica del 53°, e Cesare Perotti del 47°. Dimessosi dall'esercito, il 6 agosto dette il primo concerto (i.\tfttsica, 16 luglio 1911). Rimase a Novara fino al 1914. Dopo la prima guerra mondiale diresse le bande di Nettuno, Vigevano, e Abbiategrasso conseguendo afferma,:ioni in concorsi di esecuzione bandistica. Ancora a 85 anni ritornò a dirigere quella di Nettuno. (B. l .a Paclula. Nettuno e i s1,1oi t1omini illustri. Nettuno: ed. Iacobelli, 1974). Nel 1906 fu premiato come terzo classificato al concorso della Casa Editrice Sonzogno per una marcia militare; i concorrenti erano 61 (Ars etLabo1~ settembre 1906, p. 843). Nel 1907 al concorso per composizione bandistica Caril.lon di I3ruxelles vinse un primo e secondo premio, nel 1908 a Milano il premio della casa editrice J .a !Vlilano. Nel 1910 ricevette le congratulazioni di 1fassenet per due composizioni, Pastorale e Danza, edite da Lapin.i (Musica, 29 gennaio 1910), mentre nel l 91 4 ricevette il primo premio al concorso rossiniano di Pesaro. Una strada di Nettuno è in6tolata al suo nome. Castn1cci, Edoardo, nato in provincia di Frosinone, si diplomò in strumentazione per banda al Liceo musicale S. Cecilia di Roma. Dal 1908 al J 911 diresse la banda di Alatri, poi fu capo-musica del 94° Panteria a Fano, dove fu attivo anche come direttoré d'orchestra al Teatro della Fortuna (l 919). Nel 1911 venne premiato a un concorso di composizione dell'editrice Belati. Compose la A1crma d'ordinanza del .59° e c1uella del/'89° R~ggimento Fanteria; adattatò e strumentò per piccola

banda la Gran Marcict d'ordinanza del 1° Granatieri, di autore ignoto (partiture: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito,J\rdùvio). Fu autore di musiche per banda. Ceccherini, Alfredo (Orbetello 1887 - Venezia 1966). Dal 1906 suonò come strumentista in bande del Regio Esercito e nel 1915 fu nominato capo-musica del 1 ° Fanteria. A Venezia studiò strumentazioòe per banda al Liceo musicale Benedetto Marcello con Carmelo Preite. Nel 1925 si diplomò a Parma anche in composizione (Piamonte e Vetro). Dopo la guer.ra, nel 1920 diresse la banda Felsinea di Bologna e altre della pn.rvincia; nel 1926 insegnò nell'istituto musicéÙe di Lendinara e diresse la banda; nel 1927 egualmente ad Ovada e a Gallarate; nel 1930 vinse il concorso per dirigere la banda di Siracusa. Dal 1933 al 1936 ebbe la direzione artistica musicale delle rappresentazioni classiche del Teatro Greco di Siracusa, cli Taormina e di Agrigento. Nel novembre 1936 vinse il concorso per direttore della banda musicale di Venezia, che diresse per 21 anni, e dallo stesso anno insegnò strumentazione per banda al Liceo musicale Benedetto 'Marcello fino al 1957 (Verardo). Nell'aprile 1949 rappresentò l'Italia al congresso internazionale di musica di Ginevra per discutere si.ùl'unifìcazione della partitura bandistica e vi diresse due concerti, di cui uno alla radio. Nel 1958 si ritirò per ragioni cli salute Compose testi di canto corale per le scuole e musiche per orchestra, strumentali e per banda; molte di queste sono conservate alla Pondazione Levi di Venezia. Nel 1928 vinse con una composizione il concorso del Liceo musicale del Cairo. Il Circolo musicale di Orbetello è intitolato a lui e a Mestre una strada porta il suo nome. Cerotti, Domenico. Capo-musica del 41 ° Fanteria, nel 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione di musiche militari di Torino. Negli anni precedenti la grande guerra era capo-musica del 42° Fanteria. Scrisse composizioni per banda. Cesarini, Franc~sco (Pesaro 1844 - L'Aguila 1907). Studiò a Roma dove esordì come violinista, per dedicarsi poi alla direzione d'orchestra. Diventato capo-musica del 43° Fanteria, pur essendo il reggimento di guarnigione a Piaceoza, per i meriti artistici ottenne per la stagione di carnevale 1889-90 il libero ingr~sso al Teatro Regio di Parma. Al termine della carriera diresse la banda e la scuola di musica dell'Aquila. Anesa scrive che compose dei balii per i teatri di Roma e per il S. Carlos cli Lisbona. Non abbiamo elementi per Roma essendo generica l'indicazione, mentre dal libro di Moreau non ~i ha una conferma di guesti nel teatro portoghese. Fu autore di musiche orchestrali e per banda. Cesario, Rosario ( ... ... 1931). Nel 1897 fu caporale

musica nel 94°, poi capo-musica ciel 20° Fanteria. Nel 1908 dedicò a Giacomo Puccini Primavera, SlÙte per orchestra in 4 tempi (lVlusica, 16 settembre 1908). Fu autore cli alcune composizioni per banda, una delle quali premjata al secondo concorso musicale Devasini. Cherubini, Lodovico (Torino 1840 - 1909). Studiò con il padre e lo 7,io, strumentisti attivi a Cagliari, e fece parte come trombone della banda della Guà.rdia Nazionale e come violino nel

Teatro di Cagliari. Intorno al 1857 si arruolò come musicante e nel 1861 passò ,Ù 49° di nuova formazione, dove l'anno seguente fu nominato capo-musica. Congedato nel 1866, nel 1868 fu nominato a Voghera insegnante di canto, strumenti a fiato e a corda della scuola di musica, direttore dell'orchestra del teatro e della banda che fondò nel 1870. Nella stagione lirica del carnevale 1871 diresse l'orchestra composta anche da 19 allievi che erano usciti dalla sua scuola (Maragliano). Dal 1875 fu attivo a Rovigo, poi a Pinerolo. Compose musica per banda (Orrù). Chezzi. Nel 1914 fu nominato per concorso capo-musica nel 2° Fanteria. Chibbaro, Angelo (Lercara Frìddi 1852 -To- r · rino 1929). Studiò al Conservatorio di Palermo. Fu capo-musica del 34° Fanteria, per il c.1uale compose la 1\!larcia d'ordinanza del .34 ° R~ggimento Fante1ia. Nel 1915, dopo il congedo, diresse la Società Filarmonica di Fossano, città nella quale era stato di guarnigione. Nel concorso Ricordi 1891 per un Pezzo caratteristico per banda si segnalò tra i migliori su 45 concorrenti. Nel concorso provinciale per bande indetto dal Comune di Chiari nel 1892 fu invitato a far parte della giuria. Nel maggio 1910, per la commemorazione del cinquantenario dello sbarco cli Garibaldi, diresse a Palermo le otto bande reggimentali del XII Corpo d' i\rmata riunite nella sua Rapsodia ga1ibt1!dina. Collaboratore con l'editore Ricordi per la strumentazione, fu autore di due balli, composizioni. da camera, pianistiche e per banda. Ciacci, Giuseppe (Gualdo Tadino 1878 ... ). Nel 1897 ottenne al Liceo musicale e.li Pesaro la licenza in strumentazione per banda. Era stato alunno interno nella classe di Pietro Mascagni. (La cronaca musicale, anno II, n. 11 ). Nel 1899 consegLù anche il diploma di composizione. Capo-musica deW82° Panteria, rimase in servizio fino al 1928, passando poi a dirigere varie bande civili. Sì conosce, ec.lita da Belati, la marcia militare per banda B1igata Tonno, cui apparteneva 1'82° Fanteria. Cilm.i, Giuseppe. A seguito cli concorso, nel clicembre 1906 venne nominato capo-musica del 49° Fanteria di stanza a Piacenza. Allo scoppio della prima guerra monc.liale era di stanza a Sira.cLlsa nel 75° Fanteria. Si conoscono alcune sue composizioni eseguite a Piacenza: i.I valzer Le tre duchesse; le marce Saluto a Piacenza, Da Roma a Nettuno e Marcia trionjàle. Cipriani, Giuseppe (Fara Sabina 1857 c. - Torino 1915). Capo-musica del 92° Fanteria, nel 1898 partecipò con la banda al concorso cli esecuzione delle

musiche militari cli Torino. Nel 1906 si diplomò al Liceo musicale di Pesaro in strumentazione per banda. Compose musica per banda. Cirenei, Luigi (Castel del Piano Umbro 1881 - Roma 1947). Di famiglia di musicisti, studiò musica a Perugia, poi al LifeO musicale di Pesaro dove si diplomò in strumentazione per banda (1899) e 'in composi'.òone (1902), mentre a Genova conseguì il diploma cli. organo e canto corale (1911). Quell'anno vinse il concorso per sottotenente capo-musica e fu assegnato all'89° Fanteria, dopo che aveva diretto complessi orchestrali, corali e bandistici civili. Sciolte la bande reggimentali, il 1 ° settembre 1921 fu nominato direttore deUa banda della polizia. Nel 1922 fu uno dei promotori del Convegno Nazionale Bandistico. Riammesso a domanda nell'arma di Fanteria, il 18 aprile 1924 fu destinato a dirigere la banda del Corpo d'Armata di Torino con il grado di tenente. Il 17 dicembre 1925 vinse il concorso pe.r direttore della banda dei Carabinieri e, ai sensi della legge 6 luglio 1940, fu nominato capitano. La carriera si protrasse fino al 1947. li suo nome è legato alla banda dei Carabinieri, per la (]uale nel f 929 compose la marcia d'ordinanza, La fedelissima. Pu autore cli composizioni sinfoniche, sacre e per banda (De J\ngelis/Appendice). Si fregiano del suo nome due strade, a Perugia e a J:vlilano, una piaz1/.a a Castelfidardo e la banda musicale di Castel del Piano è intitolata a lui e al fratello fortunato, anche lui musicista. Nel 1981 il paese natale gli ba dedicato un monumento (Noti:àe in internet). Coccorullo, Felice. Capo-musica del 51 ° Fanteria, compose la lvfarcia-serenc,ta atrx Jlct1Jlbeaux, ispirate alle 011cttre mrm:hes /JtlX flamhea11:x: di Meyerbeer, pubblicate! in partitura dall'editore Giovan Gualberto Guidi di Firenze nel 1865 (Napoli JV/11.ricale, 1879). «In guesti ultimi giorni abbiamo avuto il piacere di sentir suonare in piazza V. E. dal Concerto Cittadino e ìvlilitare tre composizioni di due bravi giovani, nostri concittadini, cioè: Un/iore ed una lagrima, valzer di Antonio Sarica e un l\,fc1zzolino di Rose,' mazurca e A S. AL Af.arghe1ita di Savoit1, marcia di Pietro Battaglia, la (1uale, quest'ultima, dedicata alla Regina è stata a lei inviata dal giovine autore. Tanto il valzer del Sarica che la composizione del Battaglia piacquero davvero, e i giovani dilettanti meritano i nostri più vivi complimenti. L'esecuzione da parte dei concerti è stata perfetta, e di guesta ne van lodati i maestri Sardei [e] Coccornllo» (No!.izje di Reggio fdi Calabria],J 2 Dicembre 1880). Coghi, Tommaso (Parma 1846 - Poviglio 1894). Allievo della Scuola cli musica annessa aUa banda municipale di Parma, fu capo-musica del 23° Fanteria. Dal 1886 fu direttore della banda cli. Novara e nel 1887 vinse i.I primo premio nella gara nazionale delle bande, svoltasi a Parma nel 1887. Nel 1892 era ancora in servizio. Fu autore di composizioni e trascrizioni per banda (Vetro/Diz). Coltelli, Angiolo (San Pietro in Bagno 1855 - 1913). Jn.i1/.iÒ lo studio della musica con il padre Francesco, direttore di banda. Capo-musica del 9° Fanteria, quando negli anni 1883-1885 fu cli guarnigione a Padova insegnò nel Liceo

musicale. Nel 1910, congedato, ritornò al paese natale dove, fino al decesso, diresse la banda. Virtuoso di cornetta, fu autore di studi per (Juesto strumento e compose musiche per pianoforte e per banda. Colucci, Giuseppe. Bandista nella musica del 67° Fanteria nel 1880, nel 1888 lo troviamo capo-musica del 63° Fanteria. Nel giugno 1892, al concorso per le bande m.iJitari di Genova cui partecipano quelle del 25°, 26°, 29°, 30°, 43°, 63° e 64° fanteria, si classificò al primo posto. Lo stesso anno passò alla guida della banda del 67° Fanteria. Nel 1929 diresse la banda di C ravedona. Fu autore di composizioni per banda. Commento, Felice. Nel 1887 partecipò al concorso per direttore della banda di Acerra. Nell'agosto 1889, capo-musica del 2° Fanteria, scrisse una lvlaràa in occasione dell'inaugurazione a Lecce del monumento a Vittorio Emanuele II (G.M.i\lf., 8 settembre 1889). Nel 1898 partecipò con la banda del 48° Fanteria al. concorso di esecuzione delle musiche militari cli Torino. Se.risse diverse composizioni per banda. Conunento, Luigi. Nel 1870, capo-n:msica del 7° Fanteria di stanza a Perugia, presentò nei concerti un notevole numero di sue composizioni originali. Dopo il congedo, diresse la banda di Reggio Calabr.ia (Pitarresi). Conter, Sa1nuele. Capo-musica del 38° Fanteria. Si conosce una marcia per banda (edita da Muzzi nel 1882). Conterno, Giacomo. Cenovese, capo-musica del 6° Fanteria, nella Strenna per l'anniversario di Garibaldi, raccolta di musica popolare, milita.re e da ballo di vari autori, edita nel 1861 dallo Stabilimento JVfusicale Partenopeo, pubblicò il valzer Un saluto ti Venezia, e La 1JICIJY:ÙJ com/e. Di guest'ultimo pezzo la Cazzetft.l Musicale di N ctpoli (dicembre 1861) scrisse: «facciamo i nostri complimenti al Concerno per la iniziativa di marcie di simil genere: perché la musica molto influisce alJa educazione del soldato; ed il canto può concorrere non poco ad alleviare le noje delle lunghe marce; e per mezzo del canto si possono ispirare sentimenti guerreschi ne' giovani soldati». Fu autore di diverse composizioni per banda. Oltre a un Metodo progressivo per /'ins~gna111ento del hi11co/o di Fanterict e Rersaglie,i (edito da Ricordi), ed uno del dopjJio cornetto (edito da Canti), pubblicò con i tipi dello Stabilimento Musicale Partenopeo cli Teodoro Cottrau un ) · ratt11to d'istrumentazione e d'orchestrnzione, che «ripiana un vuoto in Italia» e che fu apprezzato eia Mercadante e da Pappalardo (Osservr1tore Piacentino, 18 maggio 1863). Trasferitosi il reggimento a Parma, pubblicò nuovamente il Trattato nella Lit. Magnaghi di Piacenza, dedicandolo al re. La Real Casa ne acc1uistò cingue copie e autorizzò l'autore a inviare a tutte le musiche reggimentali l'invito a sottoscrivere delle copie ( Gazzetta Mf,/sicale di N1tpoli, 11 maggio 1862). Coppola, Raffaele (Capua 1841 - Torino 191 O). Di origini poverissime, entrò nell'esercito come suonatore di flauto (Dizionario UTEI). Dopo qualche anno diventò capo-musica ciel 12° Cavalleggeri di Saluzzo, e nel 1863 si segnalò

al concorso per una sinfonia indetto dal Comune di Palermo (J3occherini, 1863). Passato a capo-musica del 60° Fanteria di stanza a Torino, pubblicò «la prima dispensa di un Jì·attato di !strumentazione per banda ad uso dei tJtaesfti di bande civili e militari. Ogni dispensa, di 16 pagine in (Juarto a due colonne, costa 2 li_re» (C.M.Af., 16 febbraio 1873). La stessa rivista (24 aprile 1 &73) scrisse che stava ultimando l'opera Demet,io (storia russa), su poesia dell'avv. Cattaneo. «Verrà rappresentata a Torino [Teatro Vittorio Emanuele, 1877] nel prossimo autunno eia valenti artisti» (Boccherini~ 30 giugno 1876). Nel 1875 gli venne affidata dal .l\!linistero dell'Istruzione la composi:àone del.l'annuale Jtiliessa in suffragio di re Cado Alberto, che il 28 luglio si celebrava nella chiesa metropolitana di Torino. L'incarico era onorevole, ma la retribuzione miserevole, in c1uanto con 900 lire l'autore doveva provvedere a tutto, compreso il pagamento dei cantanti (G.L'vl.lvl., 18 luglio 1875). «Il lavoro è stato elogiato peristi.le, per dottrina, per fantasia, per saggia interpretazione ed espressione del testo sacro, tanto che il compositore è stato fatto segno alle lodi di tutta la stampa, anzi gualche giornale propone che venga eseguita in qualche teatro a mo' accademico» (Napoli Musicale, 1 ° settembre 187 5). Dal 1875 al I 897 diresse la banda di Cremona. Qui, al Teatro Concordia, nella stagione cli aut1.mno 1884 rappresentò il melodramma serio Il Cid, di cui aveva scritto anche il libretto, e che ottenne nelle quattro rappresentazioni un magnifico concorso di pubblico (Santoro, p. 154). Al Teatro Vittorio Emanuele cli Torino presentò nel 1905 l.'opera La fidanzate, di Corinto tratta da una ballata cli Goethe. Fu autore di un poema sinfonico, musica strumentale, religiosa e per banda. Corrado, Luigi. Capo-musica del 55° Fanteria, diplomato in clarinetto al Conservatorio di .Milano, partecipò alla terza guerra d'indipendenza. Fu auto.re dell'opera seria Evelina (Casal Monferrato, Teatro Municip,ùe, 10 febbraio 1872) e della scena militare Il trova/or soldalo (Treviso, Team> Garibaldi, 1 ° aprile 1870). Scrisse musica varia, tra cui un iVl.inuetto per archi (Sessa) e una J\1essa a grami~ orchestra e voci eseguita a Siena per la compagnia dei SS. Nicola e Lucia. Nel gennaio 1895 concors'e con scarsa fortuna al posto di direttore della banda e clella Scuola di musica di Carrara (Compagno, p. 113), mentre Anesa scrive che fu·un otnonimo, come pure che ve ne era un altro attivo a Reggio Calabria, mentre fu il nostro che al concorso di Carrara allegò un attestato di servizio del sindaco di Reggio Calabria. Cortellini, Gaetano. Capo musica del 14 ° fanteria, r.Ìdusse per banda l'Inno a S..i\lL Vittorio E manuele II, re d'Italia di Saverio Mercaclante, edito da Lucca nel maggio 1861, il guale ebbe vasta diffusione nei giorni della festa dello Statuto che veniva celebrata .la prima domenica di giugno di ogni anno. Costa, Domenico. Capo-musica del 60° Fanteria, trovandosi nel 1865 in Terra cli Lavoro (att1.1ale provincia cli Caserta), fu decorato al valore civile per aver concorso durante un'alluvione a mettere in salvo (liverse persone (.Rivista Militare Italiana, 1893, II, p. 1325). Cotti, Massimiliano. Sottufficiale trombettiere del 25° Panteria, su testo di Manfredo Nanni compose a Venezia nel 1897 Canto di guerra per banda e coro, dedicandolo al suo reggimento.

Cuccaro, Virgilio. Capo-musica dei reggimenrj 33°, 49° e 52° Fanteria, dopo il congedo, nel 1929 dirigeva la banda di Terranova Bracciolini. Fu autore di musica per strumenti a plettro e per banda.

D'Alessandro. Nel 1888 lo troviamo capo-musica del 24° Fanteria a Reggio Calabria (Pitarresi). D'Alessio, Carlo. Fu capo-musica nel 24° Fanteria. D'Aloe, Luigi (fvfacerata 1829 - 1900). Figlio di Giuseppe, flautista e direttore di banda, e fratello di Vincenzo, direttore d'orchestra, dopo aver iniziato gli studi con il padre, continuò con altri maestri, fra i quali Teodulo Mabel.lini. Diresse l.a banda di Montalto Marche, nel 1854 era capo-musica dell'artiglieria toscana, nel 1856 si sa cli alcuni concerti a Firenze - era un virtuoso di trombone - e dal 1860 divenne capo-musica del 40° Fanteria. Nel 1878 era a capo cli un corpo numeroso e composto da abili musicanti in quanto, essendo di stanza a Roma, doveva gareggiare con la famosa banda municipale (Orrù, p. 48). Dal 1879, data del congedo, cliresse la banda di Macerata: «È morto fieramente come visse: disdegnando l'intervento del prete. Nato il 24 febbraio 1829 partecipò alle campagne per l'inclipendenza d'Italia nel 1866 guale capo-musica ed entrò il 20 settembre 1870 in Roma alla testa del 5° [sù] Reggimento Fanteria. Egli fu provetto maestro e direttore di banda, lodato concertatore. La sua competenza musical.e era conosciuta ed apprezzata non solo nella città nostra ma anche in al.tre parti d'Italia. Fu anche chiamato a Firenze a far parte, cinque anni or sono, di una commissione esaminatrice musicale. Da ben 23 anni era direttore della nostra banda. Alla memoria dell'uomo integro, del patriota intemerato vada il nostro mesto e reverente saluto. Domani avranno luogo i funerali in forma puramente civile» (La Provincia maceratese, 22 dicembre 1900). Pubblicò con Ricor(li una .Fantasia jJer trombone epianeforte su motivi del Rigoletto (1853) e una romanza (1859). Fu autore di musica per banda. Molte sue composizioni si trovano nella Biblioteca Comunale di Macerata. D'Aloe, Vincenzo (J:vfacerata 1837 -1vWano 1909). Fratello di Luigi, fu direttore della banda di Urbisaglia e, dal 1861, del 68° Fanteria. Dal 1871 f~ a capo della banda di Reggio Calabria e successivamente di altre città, tra cui Asci, dove fu anche insegnante di strumenti a nato (1875-1882). Qui nel 1878 diresse alcune opere nel Teatro Estivo. Nel 1896 fu maestro di cappella nelle chiese di Macerata. Compose l'operetta T rionjò d'amore (Pollenza, Teatro Comunale, 12 aprile 1890), la musica per il ballo fantasdco Vera di Cesare Talocchi, musica per banda (Sessa). D'Amato, Salvatore. Capo-musica del 91 °

Fanteria, poi del 39°. La casa editrice Lapini di Firenze pubblicò il minuetto Sperar non nuoce, che era stato premiato alla gara nazionale dell'anno 1897. Pubblicò anche, a seguito della stessa gara, la gavotta Clelia (Lt1 cronaca

1111,sicctle, anno II, n. 5). Nel 1898 partecipò con la banda del 91 ° al concorso cli esecuzione delle musiche militari di Torino eseguendo al Teatro Alfieri la Rapsodia ungherese di Liszt. De Antoni, Carlo (Voghera 1817 - Broni 1888). Studiò medicina a Pavia ma, lasciata l'Università, si dette allo studio dellà'. musica. Nel 1849 fu nominato capo-musica del 5° Fanteria e partecipò alle guerre d'indipendenza (Sessa). Il 1 ° luglio 1873 «le signore ascolane chiedono che il concerto del 5° Reggimento di Fanteria, diretto dal maestro De Antoni, idolatrato dagli Ascolani, solito a esibirsi la domenica in Piazza del Popolo, si trasferisca ai Giardini pubblici» (Luna, p. 79). Quando nel 1874 fu collocato in pensione, venne nominato cavaliere cleJJa corona d'Italia (Orrù, p. 50). Diresse poi la banda di Mornico Losana in provincia di Pavia, dove fu anche consigliere comunale. Scrisse musica per banda e l'operetta.TI had1iere di piaz;:z.a, che sarebbe stata rappresentata a Voghera nel 1885, notizia che non trova però conferma nel libro del Maragliano. De Biase, Igino (Leonessa 1883 - Cervia 1955). Fu avviato alla musica dal padre e si diplomò al Liceo musicale di Bologna. Dopo aver fatto parte come musicante di bande militari, diventò vice maestro poi capo-musica del 28° Fanteria. Dal 1928 insegnò al.la scuola di musica cli Cervia. Compose musica di ogni genere, tra cui la marcia-inno Clo1ia al 28° R~ggùnento Fanteria. De Divitiis, Francesco (Barletta 1841 - Lugano 1909). Capo-musica dell'i\lessandria Cavalleria, passò al 7·1 ° Fanteria cli stanza a Venezia. La G.1\tl.A.t. (10 maggio 1874) riportò che la sua era una delle migliori musiche militari italiane, merito del maestro, «un vero talento musicale, che era stato allievo di Mercadante» al Conservatorio di Napoli. Nell'estate la banda tenne al Lido guattro concerti alla settimana. Fu anche direttore di opere a Bergamo (Teatro Sociale, 1874), Pad<_>va (Teatro Garibaldi), Lugano (Teatro Sociale, 1877, dove accompagnò al pianoforte un concerto vocale nel 1878), Lodi (Teatro Gaffurio/ Nel 1888 fu nominato organista della cattedrale di Lugano, città dove diresse la banda nel 1878 c·dal 1883 al 1909. Compose mt1sica per banda e collaborò come strumentato.re con l'editore Ricordi (Appolonia). De Julio, Achille. Capo-musica del 40° Fanteria, era di stanza a Napoli allo scoppio della prima guerra mondiale. Del Buono, Antonio. Musicante del 20° Fanteria, nel 1910 ne divenne il direttore. Del suo debutto di domenjca 9 ottobre 191 O a Reggio Calabria leggiamo: <<Non e.i eravamo sbagliati tributando lodi alla Banda Nlilitare del 20° Reggimento Fanteria al suo debutto nel giardino Achille de Julio Umberto I. Domenica scorsa, infatti, abbiamo assistito ad un'esecuzione che confermò, ancora una volta, con quanti intendimenti artistici il M0 Del Buono concerti f ... 1. Il programma eseguito fu dei più belli, cd abbiamo gustato la Suite ddl'Adesienne del Bizet, il 4° atto del Rigo/etio e la Serenella Venezicmtm dello stesso Del Buono (Notizie di &ggio [di Calabria], 13 ottobre e 3 novembre 1910).

Della Giacoma, Carlo (Verona 1858 - Todi 1929). Nel 18ì6 fu ammesso al Liceo musicale cli "forino nella classe di violoncello di Carlo Casella, ma fu dimissionato per assenze. Nel 1877 si arruolò come musicante nel 5° Fanteria e dal 1888 fu nominato capo-musica del 38° Fanteria. Per c1uesto reggimento compose la marcia militare Le, brmdfrra del .38° Fanteria (edita da Lapin i). Nel 1889, mentre il reggimerntO era di stanza a Livorno, l'avvocato anarchico Pietro Gori gli dette da musicare il libretto per ]'opera in tre atti B lhct. L'opera rimase incompiuta, ma in un concerto in piazza ne eseguì il primo atto con la sua banda. Nello stesso periodo Giovanni Pascoli gli chiese cli musicare il suo poemetto latino Vejcwùts, che non fu effettuato. Nel 1892, per l'inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II a Livorno, strumentò e di.resse la 1Vlarcia-lnno composta da 'fvfascagni. Congedato nel '1903, si stabili a Todi dove insegnò musica all'lstituto musicale, diresse la banda e curò al Teatro Comunale l'allestimento cli opere, facendo conoscere la musica di \v'agner e di altri cornpositori stranieri. Per l'ostilità al regime fascista perse il posto, subì un'aggressione e la carcerazione. Si tolse la vita. Fu autore di musiche sinfoniche, da camera, vocali, strumentali e per banda, per la yuasi totalità rimaste inedite. Ridusse per banda varie opere, tra le quali Cavalleria rusticana e declicò a Mascagni la marcia Trionfo artistico. Fu autore di un lvietodo per clatinetto (edito nel 1998 Bellona, Santabaxbara), e di vari scritti musicali. A Todi c'è un centro studi intitolato a lui, che cura la pubblicazione e l'esecuzione delle sue musiche e che nel 1999 ha organizzato un convegno, i cui atti sono sraci pubblicati nel 2004. Dell'Aquila, Donato (Caserta 1850 - Como 1897). Suonatore di ottavino, poi prima cornetta nella banda ciel 48° Fanteria, studiò armonia con il fratello Raffaele, capo-musica nello stesso reggimento. Si perfezionò poi al Liceo musicale di Venezia. Dal 1882 occupò il posto di capo-musica già del fratello. Fu autore cli musiche per banda (Orrù; Sessa). Dell'Aquila, Raffaele. Era stato «discepolo della banda musicale di Caserta. Questa banda è diventata un vero collegio cli musica: essa ha dato all'arte [oltre al] maestro Dell'Aguila, capo-musica del 48° Fanteria il maestro Lopez, capomusica del ì 6° fanteria e Sebastiano Matacena, capo-musica del 37° Fanteria» (La Nfosicct, 6 gennai.o 1877). fu autore del melodramma in 4 atti Il conte di Mrmtecristo su libretto di Emilio Praga (ìV[ilano, Teatro Dal Verme, 14 giugno 187 6). L'opera fu riproposta al Politeama Genovese 1 '8 dicembre 1888 con i.I r.itolo Edmondo Dcmtès-. «TVfalgrado l'esigenza del pubblico che era accorso in folla enorme, quest'opera ottenne un completo successo dovuto all'elaborata fattura dello spartito, che valse ali' A.utore 17 chiamate al proscenio, alla lodevoUssima esecuzione vocale e all'accurata interpretazione dell'orchestra diretta dal DeU' Aguila stesso» (Frassoni; Sessa). Nel giugno 1904 partecipò con scarsa fortuna al concorso per il posto cli direttore della Scuola di musica e della banda di Carrara. Nella domanda indicò che era di Caserta (Compagno, p. 152).

Del Lungo, Enrico. Dopo aver diretto la banda del 29° Fanteria, dal 1870 fondò e diresse la banda Umberto I dì Firenze che, evidentemente, ebbe breve esistenza in quanto l'anno dopo dirigeva c1uella dì Scarperia. Fu autore di composizioni per pianoforte edite dagli editori Ricordi, Canti e Paletti, e di musica per banda. Nella festa dello Statuto del "6 giugno 1863 a Brescia diresse la banda nel suo valzer Lo Statuto. Del Prato. Nel 1863 era a Napoli capo-musica dell'8° Fanteria. Del Prete. Il 19 giugno 1896 la banda cittadina dì Carrara eseguì la sua marcia 67° Reggimento Fanteria (Compagno, p. 119). D'Erastno, L. Fu capo-musica del 24° Fanteria. De Vittori, Achille. Capo-musica del 24° Fanteria, compose la Marcia d'ordinanza del 29° Reggimento Fanteria (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio). Nel concorso per bande musicali militari che si tenne a Genova in occasione delle Celebrazioni Colombiane del 1892 si classificò al secondo posto della seconda categoria, dopo aver eseguito come pezzo d'obbligo un sunto melodico dei Promessi sposi di Petrella e come pezzo scelto la sinfonia della Dinorah di Meyerbeer (Secolo, 29-30 giugno 1892; li ca/Jaro, 2 luglio 1892). Diana, ~ro (Bologna 1862 - 1926). Studiò al Liceo musicale della città natale composizione con Luigi Mancinelli, diplomandosi nel 1882. Fu capomusica dei reggimenti 72°, 6° e 11 ° Fanteria (fu autore della marcia militare Al 6° Fanteria), poi ·docente di canto nelle scuole normali. Dal bozzetto Vita militare di Edmondo De Amicis compose l'idillio lirico Carmela, che venne rap,presentato per due sere al Pol.iteama Mabellini di Pistoia. «Il maestro Diana ha avuto.campo cli rivelare io essa qualità non comuni dì compositore e d'ar. · tista». L'opera fu salutata da calorosi applausi (G.M.M., 23 febbraio e 13 aprile 1899). Il 23 dicembre 1907 fu nomin~to dal ministro Viganò per far parte della Commissione per studiare le moc.lifiche tematiche e amministrative da apportare all'ottlinamento delle musiche mifaari (Le, JÌ.tfusica, 22 gennaio 1908, n. 3). Compose anche l'opera comica La figlia adottiva (non eseguita), l'operetta goliardica Il do1JJatore (Perugia, CoUegio della Sapienza, 1887) e la cantata epica Ad astra (Chieti, Teatro JVfarrucino, 3 luglio 1904). Nel 1885 pubblicò Vaticinio, arietta per canto e pianoforte e Tristez::z.a, melodia per violino e pianoforte (La musica popolare, 15 febbnùo 1885). UnaSiefonia per banda fu premiata nel 1887 al concorso Bellini di Catania. Fu autore cli musica da camera, vocale e sacra (Sessa).

Di Donato) Vincenzo. Negli anni Ottanta era capo-musica del 16° Fanteria di stanza a Napoli, DiJanni) Albino, Capo-musica del 19° Fanteria. Il 20 agosto 1883 la regina «accettò il presente di una marcia scritta in omaggio alla nostra regina e alla regina del Portogallo e si è benignata inviargli un gioiello accompagnato da una lettera» firmata dal cavaliere d'onore (La A1usica, 3 settembre 1883). Il 19 febbraio 1886 eseguì nel Teatro dei Rinnovati di Siena il suo coro trionfale Viv(J i/re per sol.i, coro, orchestra e banda (G] vf.1vl., 28 febbraio 1886). Qualche giorno dopo si esibì anche come direttore d'orchestra in sostituzione del titolare che si era dovuto assentare, Al concorso internazionale Carillon di Laeken, Bruxelles, nel dicembre 1894, nella categoria musica per banda, ricevette una menzione onorevoJe (C.A1.i'v1., dicembre 1894). L'8 dicembre 1900, al Teatro Andreani di Mantova, «per iniziativa della Società Aiuto Fraterno, ebbe luogo a scopo benefico una serata musicale coronata da intervento di numeroso pubblico, f u molto applaudito il concerto mandolinistico, composto da elementi tutti militari e diretto dal maestro Di Janni, L'esecuzione fu inappuntabile» (C.M.i\11., 12 dicembre 1900). Autore di musica per banda, lavorò anche come strumentatore per l'editore Ricordi. Di Miniello) Crescenzio (lvfaddaloni 1861 ... 1947). Studiò al Conservatorio di Napoli, diplomandosi in pianoforte e composizione. Iniziò la carri.era come pianista, per passare poi alla direzione di musiche militari nei reggimenti 16°, 48° e 81 °Fanteria.Collaborò con Alessandro Vessella per la riforma della bande militari, e fece parte dell'ufficio di consulenza presso il :Ministero della Guerra e della commissione presso l'Accademia di S. Cecilia che gestiva i concorsi per capo-musica. Dopo la prima guerra mondiale, in occasione della traslazione della salma del Milite Ignoto diresse il grandioso concerto nella basilica di At1uileia. Al congedo, dopo 50 anni di carriera militare, diresse diverse bande civili e si dedicò all'insegnamento del pianoforte a Roma negli anni Quaranta. Nel 1887 compose per il Teatro dell'Unione di Viterbo le musiche del ballo fantastico in 9 c1uadri I-lqydée del coreografo Polozzi, giudicato un trionfo e ripreso a Roma (featro Adriano, 9 marzo 1901) e a Torino (Teatro Vittorio Emanuele). Nello stesso teatro di Viterbo il 14 marzo 1887 partecipò con la banda del 16° a uno spettacolo di beneficenza per le famiglie povere dei caduti a Dogali (Brannetti). Fu autore deJl'operetta Il sogno del soldato e del melologo La torre dei Dìavoli (Savona, Teatro Chiabrera, 1903) e di musica sinfonica, vocale, strumentale e per banda. Compose la Mania d'ordinanza del 16° R~ggimento F0nteria (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio). Nel 1922 fu uno dei promotori del Convegno Nazionale Bandistico. Di Rienzo, Concezio (Introdacqua 1887 - New York 1976). Si arruolò giovanissimo nel.le bande militari dell'esercito e studiò al Liceo musicale di S.

Cecilia di Roma con J\lessandro Vessella, diplomandosi in strumentazione per banda al Conservatorio di musica di Napoli nel 1921 e in composizione nel 1926. Scrisse la 1v1ania d'ordinanza del 2° Reg~imento Fan1tuù1 (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, i\rchivio). Congedato nel 1927, ritornò al paese natio e diresse la banda dal 1928 al 1931. N el 19'31 vinse il concorso per dirigere la banda di Giarre, dove rimase fino al 1940. Nel 1947 ritornò ad Introdacc.1ua per dirigere la banda, con la quale ebbe una intensa attività. Nel 1953 si stabili a Jersey City e diresse orchestre e elette lezioni. Rimase in America fino al decesso. Tl paese natale gli ha dedicato una strada (Ferri). Dotti, Michelangelo (Parma 1871 - Chiavari 1949). Studiò al Conservatorio di musica di Parma, e conseguì il diploma di composizione ne.1 1897 al Conservatorio di J\I.Wano. Nel 1898 vinse il concorso per capo-musica della banda del 61. 0 Reggimento di Fanteria. Nell'estate 191(i, con la banda presidiaria diresse quattro concerti di beneficem'.a al Teatro Reinach di Parma. lei dopoguerra, con lo scioglimento delle bande reggimentali, si trasferì a Chiavari dove diresse la banda. La documentazione della sua attività e le composi7.ioni, in prevalenza manoscritte, sono conservate presso la Fondazione Synthesis cli Genova. Compose Il delitto di Caino, scene tragiche per orchestra. e voce recitante SL1 te.sto di i'vlaramotti (1919); Co111J11enti n11,1sicali sulla saltttazione di Goffmdo Fanti, per pianoforte, violino, violoncello e voce recitante. Fu autore cli 38 foghe scritte in chiavi anrjche (1895), di pezzi strumentali, di arie per voce e pianoforte (L.1 stella dei mercctto, 1901, stornello toscano per soprano con cui nel 1906 vinse il concorso musicale del Circolo Fiorentino e che gli valse la pubblicazione), di musica per banda, con cui si aggiudicò il II premio al concorso di Imola per inni e marce; tra cui Un sai11to et! 61° Reggimento, marcia (Vetro/Diz). Un suo Q11intetlo, a cura di Claudio Paradiso, è stato edito recentemente (Parma: L'oca del Cairo, 2004). A Genova è stata costituita a suo nome L'Enscmblc .Michslangelo, gruppo di fiati che esegue Je sue composizioni. «Voriginalità di Dotti è lampante. È stato unò dei pochi compositori di musica classica ad aver scritto anche per banda, però usando la strumenta:,:ione bandistica non con i soliti modi delle cori.1pagini di piazza, ma in chiave decisarnente orchestrale. In più, è uno dei pochissimi del suo temp0 a trattare il coro in forma monodica, come nella tradizione gregoriana» (Irene Castellini, in Gazzetta di Parma, 5 febbraio 2001).

Ermenegildo, Francesco (l\lba 1850 ... ). Studiò composizione a Napoli e nel 187 6 vinse su 14 concorrenti il concorso per capo-musica del 32° Fanteria. Dopo 14 anni di servizio, vinse il concorso per direttore della banda musicale di Siracusa con la paga di 2.400 lire all'anno a decorrere dal 1 ° gennaio 1891. Rimase in servizio fino al 28 agosto 1917, giorno del collocamento a riposo per ragioni di salute. Fu nominato accademico di S. Cecilia (Loreto) e cavaliere della Corona d'Italia. Fu autore cli musica sinfonica e per banda. Nel concorso indetto nel 1890 da Ricordi per un valzer per banda, si classificò al quarto posto su 44 lavori presentati. Al concorso internazionale Carillon di Laeken, Bruxelles, iJ 1 <> ottobre 1893, nella categoria musica per banda, nella sezione "composizione libera" a una sua 011verti1re venne attribuita una "menzione

onorevolissima" (G.1\tl.Af., 5 novembre 1893). Nel dicembre 1899 fu incaricato di concertare diversi peY.zi per la banda di 1falta, tra ctù un oratorio cli Perosi. Ermenegildo Pietro. Capo-musica del 86° .Fanteria di stanza a Palermo. Diresse là banda di Lecco dal 1926 al 19 31, anno in cui passò a quella di Chiasso fino al 1943 quando, abitando a Milano, dovette sospendere l'attività non potendo raggiungere la sede. Riprese nel 1946 e rimase in servizio fino al 1957. Fu autore cli composizioni per banda e pubblicò il saggio li J1Jae.rtro di banda (lviilano, Ricordi, 1958). Evaristo, Riccardo. Nativo di Olevano Romano, studiò musica a Pirenze. Capo-musica dell'84° Fante.ria, fu anche docente di musica. Compose musica vocale, strumentale e pe.r banda.

Fabbrini, Berna1·dino. Sergente del 36° Reggimento Fanteria, scrisse le parole dell'Inno alla bandiera de/}6° Reggimen/.o .Fanteria nel 44° anniversario della presa di Messina, datato L'Aquila, 13 marzo 1905. Faccenda, Ottavio (i\fombaroccio 1908 -Bologna 1984). Compose la Mctrcia d'ordinanzcr del 28° Reggimento di Fcmte1ir1 Pavia che nel 1984 fu incisa in disco dalla banda dell'Esercito, diretta da Marino Bertoloni. Facco, Anacleto (Cittadella 1860 o 1867 - Tesino 1930). Si diplomò in clarinetto all'Istituto musicale di Verona e per otto anni fu capo-musica del 17° fanteria. Successivamente suorn', il clarinetto in orchestre, per tre anni diresse l'orchestra del Teatro Guil.laume (poi Sociale) di Brescia e si dedicò all'insegnamento. Dal 1925 fu a capo della banda di Castel Tesino, che tenne con successo fino alla morte. Fu autore di musiche per banda. Fagà, Antonino (Pizzo cli Calab.ria 1854 ... ). Essendo sergente musica del 69° Fanteria di stanza a Parma, nel 1881 si iscrisse alla Regia s·cuola di musica, dopo che aveva già terminato gli studi dell'armonia. Nel saggio finaJe di composizione dell'anno scolastico 1882-83 diresse nel Ridotto del Teatro Regio la sua Sinfonia in sol. Nell'istituto parmense si diplomò in composizione nel 1884 con lode e attestato di alunno emerito (Piamonte e Vetro). Nello stesso 1884 vinse il concorso per capo-musica dell'86° Fanteria. Ottenne il premio di primo grado e medaglia d'oro neUa sezione bande milita_ri al concorso nazionale dell'8 e 9 giugno 1893 ad Alessandria (G.i'vi.M., 25 giugno 1893). Nel l 903 vinse il concorso per direttore della banda di Casal :Monferrato. Fu autore di musiche per banda.

Farias, Zopito. Nato a Loreto Aprutino, studiò con Camillo De Nardis (De 1\ngelis). Dopo aver diretto la banda del paese natale, djvenne capo-musica del 32° Fanteria, continuando a studiare al Liceo musicale di Bologna" e a Napoli. Nel dopoguerra diresse nel 1922 la banda Regina Elena di Solofra, soppressa dopo un anno dal Municipio per restrizioni di bilancio, poi la banda di Manfredonia. Fu anche docente di musica: tra i suoi allievi è da ricordare Michele Corsaro che dopo la prima guerra mondiale fu capo-musica delle bande del 56° e 19° Fanteria. Compose musica per banda. Nella gara di composizione per banda indetto dalla casa editrice Lapini cli Firenze, venne premiata la sua polka La fiafi,lla siciliana (La cronaca 1m1sicale, 20 gennaio 1897, p. 380), come pure ai concorsi Devasini del 1897 e 1898 (Nozze campeslli e Petit Pointu). Morì durante un concerto in piazza. Fata, Francesco (Fara San Martino 1863 -T'orino 1951). Diplomato a] Liceo musicale di Genova, fu musicante, poi capo-musica del 26° Fanteria. ll 3'\ lugl.io 1902, mentre il reggimento era al campo estivo a Castelpoggio, elette con la banda un applaudito concerto in piazza Alberica a Carrara. Dato il successo, venne ripetuto il 3 e 7 agosto (Compagno, p. 144). Congedato nel 1914 diresse varie bande civili. Compose musica per banda. Feroldi, Pietro (Cremona 1879 - 1934). Studiò nei Conservatori di Napoli e l'vlilano. Capo-musica nel 78° Fanteria, nel 1919 dirigeva la banda presidiaria di Brescia. Dopo lo scioglimento delle musiche militati diresse diverse bande civili ottenendo anche riconoscimenti in concorsi cli musica. Dal 1926 fu docente di strumenti a fìato al Liceo musicale di Bergamo. Fu autore di musica per banda, e nel 1926 una composizione venne premiata al I concorso internazipnale del.l'Estudiantina Bergamasca. Una composizione per strumenti a plettro, Ouverhtre La1iana, nel 2006 è stata incisa in cd dall'orchestra "Città di Brescia". Ferrarese, Silio (Alessandria d'Egitto 1887 ... dopo il l 954). Di genitori italiani, a 18 anni si arruolò come solista di trombone nella banda del 3° Panteria diretta da Giuseppe Manente. Nel 1907 vinse il concorso come primo flicorno tenore nella banda del 78° diretta da Pietro Feroldi e nel contempo studiò armonia. Presentate le dimissioni, fìno al 1915 fu docente di strumenti a fiato nel Liceo musjcale di Padova. Durante la guerra diresse la banda del 57°, dal 1918 quella ciel Reggimento Mitraglieri di stanza a Brescia, e nello stesso anno poi, quella del 63° in Francia. Dopo il conflitto diresse bande civili. Fu compositore cli musica sinforùca e per banda.

Ferraci, Mario (Parma 1855 -Modena ... ). Figlio di Mario, patriota che morì in carcere a Parma per aver attentato nel 1857 al colonnello Luigi Anvit.i, e fratello di Pio, famoso direttore d'orchestra, studiò armorùa alla Re&ria Scuola di musica di Panna e interruppe gli studi per arruolarsi come trombone nel 26° Fanteria. Nell'autunno 1883 concorse al posto di capo-musica del 22° Fanteria, riuscendo primo tra 12 concorrenti (Fra Diavolo, 7 dicembre 1883). Nel giugno 1897 partecipò al concorso delle bande militari del IV Corpo d'Armat·a che si tenne a Genova in occasione del I centenario della bandiera tricolore. Parteciparono quelle dei reggimenti di fanteria 3°, 4°, 21 °, 22°, 29°, 30°, 63° , 64° . Pezzo d'obbligo "La sfida" nell'opera Ettore Fieramosca cli Vincenzo femui La banda del 22° si aggiudicò il terzo premio (G.M.M., 3 giugno 1897). Il 13 febbraio 1898 a Piacenza, in una gremita piazza Cavalli, la Banda del 22° fanteria eseguì «con slancio e colorito il primo atto d'T,is di lvfascagni. Il pubblico ne apprezzò l'istrumentalc nutrito, la fresca, squisita vena melodica, vivamente approvando e applaudendo. Il maestro Mario Ferrari, che è fine e abile concertatore e direttore, riscosse generali meritate lodi per l'eccellente cd esatta esecuzione: la primizia fu gustatissima» (C.M.M., 16 febbraio 1899). Pochi mesi dopo eseguì la riduzione per banda dell'oratorio di don Lorenzo Pcrosi La passione di Ctùto. «La bella ed ispirata musica fu apprezzata. Pregevole la riduzione fatta dal maestro Mario Fcrrari e l'esecuzione» (C.M.M., 19 ::iprite 1899). Nel 1908 era di stanza a Reggio Calabria e fu uno dei superstiti del terremoto che distrusse Messina e Reggio. t el 1911 e fino al 1913 fu a Derna durante la guerra di Libia, Restò nell'esercito fino al 1924, poi si trasferì a Modena dove per 16 anni fu consulente del Liceo musicale. Fu autore di muska per banda (Vctro/Diz). Ferraro, Gennaro. Vincitore del concorso nazionale per capo-musica, dal 1912 era capomusica del 72° Fanteria di stanza a Mantova. Filippa, Giuseppe (Savigliano 1836 - Pesaro 1905). Figlio di Giacomo, virtuoso di violino, diventò direttore della banda della Guardia Nazionale, poi comunale di Pesaro. Nel 1865 era capo-musica del 4° Reggimento di Artiglieria a Piacenza, incli del 65° Fanteria. Dal 1883 al 1905 fu docente di tromba e congeneri al Liceo musi-

Gennaro Ferrara cale di Pesaro e pubblicò diversi metodi e studi per questi strumenti, pubblicati dagli editori Lucca, Oc Giorgi e Muzzi. Nel 1888 al Liceo musicale cli Pesaro insegnò anche alla scuola serale per la banda cittadina. Nel 1870, per celebrare l'unificazione del Re&'110 d'ltalia compose Roma, gran marcia militare con

trombe e tamburi (Scardaccione, p. 22), la Mctreict d'ordinanza del 23° Reggimento Fanteria (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio) e fu autore di musiche per banda, tra cui una commossa Mr.mia jimebre per la traslc,zione della salma di Rossini da Parigi a Firenze. Fu auto.re di alcun.i metodi e studi per strumenti a fiato. Non meno di dodici sue composizioni per mandolino sono state recentemente edite in Giappone. Filippa, Paolo (Piacenza 1868 .. .). Diplomato in corno nel 1887 al Liceo musicale cittadino e in strumentazione per banda a Pesaro nel 1891, il 19 settembre 1895 era capo-musica del 6(1° Fanteria cli stanza ad Ascoli Piceno. «Per celebrare il 25° anniversario della Breccia di Porta Pia viene rappresentato al Ventidio la commedia Nessuno va al ca!llpo. La banda del 66° rallegra iJ pubblico con scelte melodie. Dopo il valzer suonato dalla banda militare viene recitato un prologo sul 20 settembre. Sul finire della commedia, S. Luciani, tramutato da abatino in soldato cli cavalleria, si rivolge al pubblico, gridando "Viva Roma intangibile". G li uomini si scoprono il capo, le donne si alzano in piedi, applaudendo calorosamente. Viene suonato .l'inno di Ga,ihaldi dalla banda militare» (I.una, p. 148). Compose la l\!larcit1 d'ordùzanzçt del 66° Reggitvento .Fanteria (partitura: Roma, Uffìcio Storico dell'Esercito, i\rchivio). Nel 1911, essendo il reggimento di guarnigione a Reggio Emilia, diresse la banda della cittadina di Fornovo in provincia di Parma. In una lettera del 25 settembre chiese un compenso di 60 lire al muse e un comportamento più disciplinato dei giovani allievi. Dopo il congedo diresse la banda di Varese. Pu autore di composizioni per banda. Flavo lii, Cesare . .Capo musica del 32° fanteria, poi del 33°. Il 2 giugno 189_5, festa dello Statuto, Vir solennizzare la prenùazione degli scolari meritevoli del Liceo di Castelvetrano fu eseguito un suo inno di circostanza su testo delJ'avv . . Francesco Tngogl ia.. Il 12 luglio 1901 presentò al Teatro della Lizza cli Siena il suo boY.zetto fantastico elegiaco in un atto Ancmke: il lavoro fu accolto con cordiali applausi (G.M.1W. , 19 luglio 1901). Fu autore cli composizioni pe.r banda. Fogliardi, A. Dal 1876 fu capo-musica del 34° Fantefia. Nel 1887 dirigeva la banda del lanificio Rossi.di Sclùo. Fu autore di ballabili per banda. Forbek, Guglielmo (Parma 1847 - Brescia 1926). Studiò clarinetto alla Regia Scuola di musica di Parma dal 1860 al 1864. Dopo aver prestato servizio come strumentista e sottocapo musica nel 32° Fanteria, ne diventò capo-musica. Passò poi a Brescia, città nella t1uale insegncì canto nella scuola magistrale e fu ma.estro di cappella nella dùesa di S. Nazaro. Da.I 1879 al 1921 insegnò oboe, clarinetto e solfeggio all'Istituto musicale Venturi, svolse intensa attività come solista, direttore tli coro e diresse spettacoli d'opera al Teatro Guillaume (poi Sociale). Dette concerti come clarinettista, eseguendo musiche di notevole impegno artistico e culturale. Diresse la banda municipale dal 1883 al 1909 (con una parentesi dal 1902 al 1905) e con essa vinse tre premi al concorso internazionale di Torino del 1902. Scrisse composizioni per banda, tra ctù Coro

e 111arcia gi1111astica per l'Ed11calo1io fe1ù1/e (Vetro/Diz). Una pinzzetta a Brescia è intitolata al suo nome. Franceschlni, Ernesto (Crema 1837 - San Remo 1919). Di una famiglia di organari, srndiò nella città natale poi a ìVlilano con Alberto Mazzucato. Capo musica ciel 13° Fanteria, successivamente passò a dirigere la banda della Guardia Nazionale di Torino. Nd 1870 vinse il concorso per comporre la Messct di rer111iem annuaJe per Carlo Alberto. Compose l'opera Ri11a (Torino, Teatro Vittorio Emanuele, 22 novembre 1873), il ctù preludio drammatico entrò nel repertorio della sua banda. Diresse poi la banda di t\cgui Terme e di San Remo. Nel 1888 vinse il concorso Ricordi con una Ftintasia, e c1uello del 1891 con un Notturno; al concorso internazionale Carillon di Laeken, Bruxelles, il 1 ° ottobre 1893, nella sezione "composizione libera" per banda venne classificato al ter/.O posto con il preludio della Ri11a (G'.1\rf.M., 5 novembre 1893). Compose musica sacra, poemi sinfonici per banda e per orchestra, musica da camera (Sessa). Frosali, Giovanni Battista ( ...

- 1924). Capo-musica del 5° Granatieri, fu un attivo compositore di musica di ogni genere. Tre sue marce funebri per banda fanno tuttora parte del repertorio eseguito nella proccssione dei J\tlisteri di Trapani (Rattesilllo di sangue, Po,iero piccino e una di cui non si conosce iJ titolo originale ed è indicata comeA Frosah) . Fu inoltre aurore di un Metodo perclminetlo (Portici: Puzzi), di 24 Studi (Firenze: Bratti), 12 Stt1di (Bologna: Pizzi, 1925), 6 Stlf{/i-capn'cci (Bologna: Trebbi), 14 St11di-cap1icci (Bologna: Bianchi). Scrisse poi S11/la convenienza di istitnire imo speciale ù1seg11C1mento per i giovani cbe vogliono dediccmi c1/lc1 direzione delle bande rt1Jtsicali, in '~i-\tti dell'Accademia dell'Is1 jruto JVfusicale dj Firenze", 1894.

Gas parini, Ro1uolo. Capo-musica del 57° Fanteria, nei primi giorni del luglio 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino. Nella roionda del Caffè Montemcrlo ai Giardini Pubblici di i\{ilano, il 14 luglio diresse un "brillante" programma: «Dell'atto terzo della Travictta e della .Fantasia sulla 'f3ohèmc il pubblico volle il bis» (G.1Vl.JÌ!l., 21 luglio 1898). Gatti, Giacomo. Capo-musica del 27° ranceria, nel 1887 compose a Piacenza la marc.ia per banda Un saluto ai jJmtenti per l'Afrim. Gaudino, Gerolamo (Alife 1856 ... ). Ricoverato al R. Albergo dei Poveri di apoli, studiò musica nell'Istituto e ne uscì nel 1875 quando si arruolò come musicante nella banda del 44° Fanteria. cl 1876 si iscrisse in contrappunto alla Regia Scuola di Musica di Parma, e nel saggio finale del 1879 presentò una Si11.Jò11ic1 i11 111i. Si diplomò in contrappunto nel 1881 con 50/50, lode, e il titolo di allievo emerito (Piamonte e Vetro). Nel concorso dj composi:1.ionc bandito dal Circolo Bellini cli Catania ricevette una menzione onorevole di 3° grado (G.M.M., gennaio 1882).

Nel 1888, capo musica del 64° Fanteria, compose la marcia militare .La bandiera cle/ 64° Fanteria (Fi: Lapini). Il 1 O maggio 1890 diresse al Teatro Regio di Parma la banda nelle musiche del Afinestrone tragi-co111ico-1vimico-ciarlata11es(,"O-da11za11te, spettacolo della Pesta universitaria per l'irnberrettamento delle matricole. Nel concorso per bande musicali mjlitari che si tenne a Genox,a in occasione delle Celebrazioni Colombiane del 1892 si classificò al quarto posto della prima categoria, dopo aver eseguito come pezzo d'obbligo un sunto melodico dei ProJ11essi Jposi di Petrella e come pezzo scelto la Fantasia 111.i/itare di Ponchielli (Secolo, 29-30 giugno 1892; Il c(!lfaro, 2 luglio 1892). Nel giugno 1897, in occasione del 1° centenario della bandiera tricolore, si tenne a Genova il concorso delle bande militari del lV Corpo d'Armata. Parteciparono c1uelle dei reggimenti di Fanteria 3°, 4°, 21 °, 22°, 29°, 30°, 63°, 64°. Pezzo d'obbligo "La sfida" nell'opera F,ttore Fiern111.oscacli Vincenzo Ferrari. La banda del 64° si aggiudicò il secondo premio (C}vl.M., 3 giugno 1897). Nel 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione del.le musiche militari di Torino. Nel primo decennio ciel Novecento prestò servi:::io nel 62° Fanteria. Il 23 dicembre 1907 fu nominato dal ministro Viganò per fare parte ciel.la Commissione per studiare le rnoclifiche tematiche e ammi1ùstrative da apportare all'orchnamento ciel.le musiche rni.Litari (La iV.lttsica, 22 gennaio 1908, n. 3). Nel 1917 dirigeva la banda presidiaria cli Parma. Pubblicò un Tantum ei;go per tenore e coro a 3 parti con la casa editrice Van den Farendeerm di Roma (L, o-01u1ca musicale, anno VI, 1901, n. 9). Fu autore di musica per banda. Genune, Francesco. Pece parte dell'orchestra del Teatro alla Scala come violinista. Fu capo-musica militare per 16 anni nei reggimenti 43° e 50° Fanteria e scrisse la lvlania d'ordinanza del 5° R~?,_P;imento Frmterict (partitura: Roma, Ufficio Stori_co dell'Esercito, Archivio). In se,guito diresse le bande cli Dolo e di :Mirandola. Nel settembre 1882 concorse al posto di direttore della banda e della Scuola cli musica di Carrara e venne dichiarato all'unanimità vincitore su venrj concorrenti; t~a non accettò in quanto il Municipio di Mirandola, per non perderlo, gli aumentò la paga di 200 lire annue (Compagno, p. 85). Compose mpsiche per pianoforte e per banda. Genovese, Francesco. Nativo di Baucina, fu capo-musica del 92° Fanteria. AJ termine della grande guena, ritornò nel paese natale dove fondò la banda musicale, che diresse fino a tutti gli anni Sessanta. Gerboni, Antonio (Genova 1848 - Torino 191 O). I)al 1860 al 186 7 studiò clarinetto alla Regia Scuola di musica di Parma, ma non risL1lta tra i diplomati (Piamonte e Vetro). Nel 1867 si arruolò come primo clarinetto nel 26° Fanteria, del quale in seguito diventò capo-musica fino al pensionamento nel 1887. Compose musiche per pianoforte e banda. Germani, Antonio. Capo-musica del 46° Fanteria, fu autore di alcune composizioni per banda. Giaccio, G. Di questo capo-musica del 81 ° fanteria si conosce una marcia militare per banda. Gianni, G. Compose la M.arC'Ì.(.t d'ordù1a11za de/55° Re,/J,.~il7lenio fanteria (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, i\rchivio).

Giannone, Gioacchino. Sottotenente capo-musica del 50° Fanteria fino all'agosto 1902, morì a Piacenza il l ;) dicembre 1903 (Musica e Nlusicisti, gennaio 1904). Autore di musiche per banda (tra cui le marce B1igata Parma, La ritirata, Victotia, Da Roma a Bracdano, Il tamburino italùmo e molti baUabili), ne strumentò alcune per l'editore Ricordi. Giocoli, Giuseppe. Strumentista nella banda, compose Rimembranze del 69° Reggimento Fcmteria. Giordano Sabato, Antonio. Capo-musica del 90° fanteria, compose la Marcia d'ordinanza dei 90° Re,ggimento Fante,ia (partitura: Roma, U ffìcio Storico dell'Esercito, Archivio). Giové, Fortunato. Capo-musica del 25° Fanteria, morì a Napoli nell'ottobre 18ì (i. Aveva Antonio Giordano Sabato composto musiche per banda. Gnocchi, Angelo (Parma 1816 - Alghero 1896). Capo musica del 14° Fanteria dell'esercito piemontese, poi del 3 ° Granatieri, partecipò dal 1848 al 1866 a tutte le guerre di indipendenza . .Di.resse poi bande in Sardegna. Compose il melodramma semiserio Lucinda di Roccajo,te eseguito a Novara, Teatro Nuovo, nel maggio 1845, ripreso nel luglio 1864 al Giardino d'Inverno di Napoli (Sessa). Gozzi, Costantino. Capo-musica del 12° Fanteria. Il 21 marzo 1861, per festeggiare la proclamazione del Regno d'Italia, in una "serata indimenticabile" al Teatro Comunale di Bologna venne eseguito un grande concerto al c.1uale presero parte le bande dei Reggimentj 11 °, 12°, 17°, 18° di Fanteria e e.lei Cavalleggeri di Saluzzo. Del programma facevano parte un Valzer e un Inno mi/itctre su parole di J ,uigi i'v1ercantini musicati dal Gozzi. L'Inno fu cantato da un coro di 100 soldati. (L'A,pa, 25 marzo 1861). Si "ascrisse" come socio alla Società del Quartetto fondata a Napoli il 12 giugno 1862 (Cctzzetta 1\llusicale di Napoli, 3 agosto 1862) e il ;)O agosto 1864 al Circolo culturale-musicale Bonam.ici. A Napo.li compose il valzer Oelia e una 1Vlarcia militare. Strumentò per banda lddio protegge, l'Italia e il Re, inno composto dal flautista Emanuele Krakamp su poesia di i\.lmerindo Spadetta. La Gazzella lvfusicale di Ncrpoli suggerì che diventasse l'inno nazionale, non essendocene ''legalmente" uno (2 febbraio 1862). Gramegna, Giuseppe (Aversa 1822 ... ). Iniziò la carriera militare come strumentista nell'esercito napoletano. Studiò al Conservatorio di Napoli e nel 1861 fu nonùnato capo-musica del 50° Fanteria. Compose Canto militare del 50° Reggimento Brigata Parma, parole e.li Enrico Mamoli, edito da Canti (Vetro/Diz). Granese, Egidio. Vincitore del concorso nazionale, dal 1909 fu capo-musica del 6;)° Fanteria di guarnigione a Salerno. Egidio Granese

Grasso, Francesco Paolo. Capo-musica del 10° Fanteria. Studiò con Pietro Platania. Compose e pubblicò romanze per voce e pianoforte, per pianoforte solo e musica per banda. i\nesa scrive che compose un'opera lirica, notizia non confermata dal Sessa.

', Guarneri, Andrea (Pieve d'Olmi 1840 .Milano 1899). Studiò violoncello al Conservatorio di Nlilano e a 22 anni diventò capo-musica del 63° Fanteria, con il quale partecipe ·) alla terza guerra di indipendenza, e che diresse per dodici anni. Nel 1874 divenne il successore cli .Amilcare Ponchielli alla guida della banda comunale di Cremona e nel 1875 fu chiamato come insegnante di violoncello al Liceo musicale di Genova. Nel 1882 fu nominato direttore della banda municipale di Mii.ano e insegnante di strumenti a fiato nella Scuola civica musicale di Mii.ano, nonché di armonia al Conservatorio. Sotto la sua guida la banda di J\!lilaoo diventò una delle più ricercate d'Europa. Nel settembre 1888 fu invitato a fare parte della commissione giudicatrice del concorso per bande di Genova (1/Tea/.ro lll11s/.rato e la musica popolm·e, n. 94, ottobre 1888). «Molta folla domenica scorsa nel Castello Sforzesco e molti applausi alle tre bande riunite - Municipale, 9° e 10° Fanteria - alternativamente dirette dai signori maestri i\ndrea Guarneri ed Enrico Pinocchi» (C.Af.l\{, 30 giugno 1895). Nel maggio 1897 fu nella giuria del concorso tra le bande del TV Corpo cl'i\rmata che si tenne all'Ac(1uasola di Genova davanti a un pubblico strabocchevole. Diresse il concerto finale delle otto bande riunite (La trona(.'a nmsicale, anno II, n. 5). Compose il melodramma in 4 atti Gulnara su libretto di Luigi Gualtieri (Genova, Teatro Carlo Felice, 28 febbraio 1877); un poema sinfonico nell'anniversario delle Cinque Giornate di Jvlilano, eseguito al Castello Sforzesco (1898), l'opera Gismondo di Nfendrisio (non rappresentata), una sinfonia, musica varia (Sessa). Gugliehnini, Ippolito. Pu capo-musica del 43° Fanteria. Nel concorso per bande musicali militar.i che si tenne a Genova in occasione delle Cclebrazior\i Colombiane del 1892 si classificò al primo posto della seconda categoria, dopo av,er eseguito come pezzo d'obbligo un sunto melodico dei Promessi sposi di Petrella e come pezzo scelto la Sitifrmù1 in do di Jacopo Foroni (Secolo, 29-30 giugno 1892; Il cqjfaro, 2 lug~o 1892). Gussoni, Antonio. lvlilanese, fu allievo di tromba del Conservatorio di .Milano, ma non completò gli studi. Fu capo-musica del 69° Fanteria e compose musiche per pianoforte e per banda.

Janniello, Carmine. Nativo di Pagani, s diplomò in strumentazione per banda al Conservatorio di musica cli Napoli Capo-musica del 57° Fanteria, nel 1911 compose un Tnno militare per il cinq11cmtena1io della jòndazìone della Brigata Ahruzzì per banda e coro, edito da Zanibon.

Keller, Achille. Capo-musica del 73° Panteria. Nel carnevale 1867 aJ Teatro Regio di Parma fu l'autore, assieme a Giuseppe Garignani, del.la musica del ballo fantastico Favi/fa del coreografo Francesco Razzani (i rappresentazioni). In un concerto ad Alessandria ottenne granr.le successo con la sua fantasia militare Brecàa di Porta Pia (C.lv!.i\!L, 5 novembre 1882). Pubblicò con la casa editrice Lucca «dei bellissimi valzer per cembalo e violino» (li mondo artistico, 23 gennaio 1870). Indicato come direttore della banda di Voghera, per una mazurca ottenne il diploma di alto onore al concorso indetto da Oreste Ruggeri di Pesaro (La cronaca 1m1sicale, novembre 1896).

Lamm.oglia, Luigi (Napoli? ...

- Noto 1899). Dopo aver diretto musiche militari, dal 1884 al decesso diresse la banda di Noto. Compose musiche per banda. Landriscina, Antonio (Trinitapoli 1885 - Bologna 197 4). Imparò a suonare il flicorno nella banda del paese natale, studiando nel contempo musica a Foggia. Rimasto orfano, s.i arruolò nella banda del 60° Fanteria, e nel 1909 era di stanza a Viterbo. Qui, essendo sergente-musica, fu autorizzato a fondare e dirigere la banda civica di Vit0rchiano, componendo un .inno dedicato al paese. Rimasto nell'esercito dopo la prima guerra mondiale, nel 1927 vinse il concorso per vicedirettore della banda presidiaria del VI Corpo d'.A.rmata di Bologna, di cui successivamente fu direttore, fìno al pensionamento. Nel 1944 fondò a Bologna la Banda Civica Rossini, poi diresse quella di Lizzano. Negli anni C.inguanta fondò, istnù e diresse fino a poco prima della morte la banda del carcere minorile di Bologna, che contò 75 dementi e che nel 1953 vinse a Trieste il concorso per bande giovanili. Compose musica per banda. (In i11tmMt affa voce) La Rosa, Rosario. Già sergente musica del 12° Fanteria, nel 1905 divenne capo-musica del 31 ° Fanteria per passare poi al 16°, e infine al 4°. Nel 1911, mentre era di guarnigione in Libia, con il generale D'Ameglio compose la marcia militare L,. vitt01ia deffa Giuliana, che eseguì a Bengasi il 1 ° gennaio 1912 con grande successo. Il generale ne dette copia per farla pubblicare a Roma e il 2 giugno 1912, in occasione della festa dello Statuto, venne eseguita a Roma dalla banda municipale come marcia di G.B. Oilgemma, strumentata dal Vessella. Intanto il Vessella, proprietario dello stabilimento Margiotta, l'aveva pubblicata in diverse edizioni (per banda, per pianoforte, per violinc~ e pianoforte) dichiarando, alle contestazioni del La Rosa, che aveva ricevuto dal generale un semplice abboY.zo e che gues6 aveva voluto comparire come autore con l'anagramma G.B. Oilgemma. Il Ministero della Guerra si dichiarò incompetente e la questione fu

portata in tribunale tra il La Rosa e Vessella finendo poi, presumiamo, con un accomodamento, in tJuanto sulla stampa non si hanno più notizie (Nlusicct, dall'8 settembre 1912). Nel 1914 La Rosa era di stanza a Bengasi e leggiamo che ai suoi concerti «ogni domenica a Piazza del Re un folto pubblico di signore, ufficiali e notabili arabi vi assiste religiosamente applaudendo i programmi che, .rievocando con la nostra bella musica i ricordi della patria lontana, fanno sentire meno ai nostri prodi soldati il distacco dai loro cari» (i\l.fusica, 15 marzo 1914, p. 4). Dopo i.l congedo diresse la banda di .Mistretta. Si conoscono alcune composizioni per banda. Lattuca, Affonso. Già sergente musica nel 57° Fanteria, fu nominato capomusica del 69° Fanteria. Nel programma di un concerto in Piazza Leona a Mantova inserì la sua mazurca RiJ11e1nbranze ( Gazzetta di i'vlantova, 7 novembre 1885); in un altro la sua polka Per Bolo,gna ( Gazzetta di Mantova, 8 ottobre 1887). Nel 1888 compose la marcia 111.ilitare con fanfara Il So/f,na/e dd 69° Fa11te1ie1 ( edita da Lapini). Il 14 maggio 1900 eseguì a Vercelli La passione di Ciisto di Perosi (G.lvl.M., 17 maggio 1900). Fu autore di composizioni per pianoforte, vocali e per banda. Lenti, Nicola. Capo-musica dell'87° Fanteria, ottenne il premio di secondo grado e medaglia d'argento nella sezione bande militari al concorso nazionale per bande dell'8 e 9 giugno 1893 ad Alessandria (G.Nl.iì1., 25 giugno 1893). Lenzi, Giovanni. Nel 1898 era capo-musica del 21 ° Fanteria. Direttore della banda di Aversa, nel marzo 191 O si classificc'l al primo posto nel concorso bandisrjco provinciale di Caserta. Si conosce la composizione per banda Roseo, premiata nel 1897 nella prima edizione del concorso musicale delleditore Devas.ini. Lenci Cesi, Alfredo (Lecce 1878 .. . ). Nipote del famoso pianista Beniamino Cesi, studiò composizione con lo zio. Attivo come clarinettista, diresse a1 banda di. Nervi con la guale vinse nel 1911 LI primo premio al concorso na%ionale d.i Genova. Nel 1912 ftinom.inato capo-musica del 47° Fanteria. Nel dopoguerra diresse diverse bande civili. Scrisse musica sinfonica, da camera, sacra, e per banda. Lizzi, Achille (Ierracina 1882 ... ). Mentre suonava nella banda dei Carabinieri è in quella comunale di Roma, studiava strumentazione per banda al Liceo musicale di S. Cecilia, dove si'tliplomò nel 1908. Nel 1909 vinse il concorso per capo-musica militare e fu assegnato al 15° Fanteria, restando in servizio fino al 1945. Nel 1937-38 insegnò strumentazione -'-,.,-.,--....,--.=~~per banda al Conservatorio di ivfilano. Diresse successivamente alcune bande civili. Fu autore di alcune composizioni per banda e incise alcuni dischi per la .Fonit e Lct voce del J>ctdrone. Lizzi, Virgilio (Terracina, 1883 -Agrigento, 1941 ). Fratello di Achille, studiò al Liceo musicale di S. Cecilia ru Roma violino, clarinetto e strumenta%ione per banda. Entrò nel 1914 nell'esercito come capo-musica del 5° Fanteria di stanza ad Agrigento. «Alto e distinto, piccole lenti sul naso latino, i gesti accorti, severo e

gentile, impartiva lezioni dj piano ed era attorniato da una numerosa schiera di allievi e allieve. Come compositore ha lasciato numerosi intermezzi, marce, brani pianistici, suites e poemi sinfonici. fu padre di ~lichele, illustre compositore, il più insigne musicista agrigentino». Dopo lo scioglimento delle bande reggimentali, rimase ad Agrigento come direttore della banda e insegnante. Compose musica per banda (13iondi, p. 15-16). Lo Faro, Sebastiano. Dopo aver diretto le bande di Cerea e di Cles, dal 1897 fu nominato capo-musica del 76° Fanteria. Compose musiche per banda.

Sebastiano Lo Faro

Lopez, Antonio (Napoli 1849 ... ). Studiò nell'Istituto musicale di Aversa; fin da bambino era staro «discepolo della banda musicale di Caserta. Questa banda è diventata un vero collegio di musica: essa ha dato all'arte anche il maestro Dcli' Aquila, capo-musica del 48° Fanteria e il maestro Lope1/., capomusica del 76° fanteria, e Sebastiano fvlatacena, capo-musica del 37° Fanteria» (La Musica, 6 gennaio 1877). Si arruolò come primo clarinetto nella musica del (>0 Granatieri diretta da Pietro Musone. Studiò a Venezia e subentrò nella direzione del 6° Granatieri, poi trasformato nel J 871 nel 76° Fanteria. Quando era di stanza a Ì\,filano Giovanni Ricordi scrisse: «l n occasione della festa dello Statuto abbiamo udito in piazza del Duomo la musica del 76° Reggimento di fanteria, diretta dal maestro Lopez, napolitano. Rimanemmo meravigliati per il brio, l'esatte1/.za dell'esecuzione, per l'eccellente istrumentazione dei pe1/.zi, per il buon g'Usto nella scella del programma, meravigJja che si accrebbe di assai osservando l'esiguo numero di componenti la banda» (G.1.\tf.lvf., 8 giugno 1879, p. 204). Nel 1881 diresse la banda in 64 apprezzati concerti nei recinti dell'Esposizione di Milano: venne premiato con la medaglia commemorativa. Nel 1885 il granduca di MeckJenburg gli conferì una medaglia d'argento al merito (Orrù). Il 24 agosto 1889 fece parte della giuria del concorso bandistico di Adria (Casellati., p. 102). In pensione dopo 18 anni di servizio miJ.itare, dal 1893 passò a dirigere la banda di Calcanissetta (Anesa/Di1/..). Lo Re, Carmelo (Palermo 1866 ... ). Studiò e si diplomò in pianoforte e composizione al Conservatorio di Palermo. Capo-musica del 52° Fanteria, nel dicembre 1895, indicato "di Roma", ottenne il secondo premio al concorso per un Prel1tdio a piccola orchestra, bandito dalla P(,/les/rc, Music(./le di Asti. Domenica 22 dicembre le composi1/.ioni vennero presentate in un concerto pubblico e fu scritto che <<la sua musica è leggera, elegante e civeuuola, ma lascia l'impressione di reminiscen1/.c di altra musica, della Carmen, per esempio». Il pubblico, però, tlimostrò di graclire più questa composizione che quella del primo classifìcato (G.1\lf.M_., 5 dicembre 1895 e 2 gennaio 1896).Dopo il congedo, dal 1896 vinse il concorso per l'insegnamento del pianoforte al Conservatorio di Palermo, fu attivo come organista della cattedrale della città e direttore d'orchestra. Compose musica sinfonica, vocale, pianistica e per banda (De Angelis/ Appendice). Pubblicò sulla C.M.i\11. del 14 luglio 1889 (pp. 454-456) un lungo

arrkolo S/,{!!'onlina111e11to delle jVJ.11siche Militmi in Itr1/ia, ribadendo concetti più volte ripetuti sulla trascuratezza in cui queste erano lasciate e sulla condizione non certo felice dei capo-musica e dei musicanti. Nel settembre 1896, in una serie di articoli sull'argomento, comparve anche il suo Sempre s11/ verismo (C.M)\{, 8 settembre 1896). , Lorella, Emilio. Capo-musica del 31 ° Fanteria, compose musica per banda. Loschi, Enrico (Carpi 1866 - Castelfranco Veneto 1904). Fratello di Anacleto, direttore di bande civili, studiò nella scuola di musica della città natale e nel 1885 si arruolò come prima cornetta nel 64 ° Fanteria, studiando nel 1889 composizione a Parma; l'anno dopo fu nominato capo-musica (così il Sessa, ma ignoriamo in (1uale reggimento). Nello stesso 1890 accettò la nomina di maestro della Filarmonica di Castelfranco Veneto. Compose l'azione lirico-drammatica Nozze! (Bologna, Teatro del Corso, 27 novembre, 1895), le opere j\;fimana e Consuelo (non rappresentate), la scena romantica Visione (Carpi, Teatro Comunale, 2 settembre 1890), musica per orchestra, da camera, per banda. Lotano, Antonio. Capo-musica del 2° Granatieri, nel concerto vocale e istrumentalc a beneficio dell'ospedale dei bambini., in cui cantava Francesco Tamagno, eseguì al Teatro Regio di Parma 4 giugno 1902 assieme all'orchestra la "Grande marcia d'incoronazione" dal Pro/etti di Giacomo Meyerbeer (Parma, Archivio Storico Comunale, Spettacoli). Luongo, Raffaele. Studiò clarinetto, composizione, strumenta:,:ione per banda e nel 1908 vinse il concorso per capo-musica del 58° Panteria. Di stanza a Padova, fu attivo anche come direttore d'orchestra, definito-"intelligente e colto" (Musica, 16 giugno 1912). Nel dopoguerra, pur essendo sempre nell'esercito, in.segnò strumentazione per banda al Liceo musicale di Verona e dal 1935 in quello di ·Bolzano, dove il suo reparto era stato trasferito. Fu autore di musica per banda.

Macchiotti, Giuseppe (Vercelli 1867 - Torino 191 O). Studiò musica all'Ospizio di Carità di Vercelli e nel 1885 si arruolò come musicante. Nel 1887 risultcì secondo al concorso per capo-musica del.la banda dei Carabinieri, successivamente passe') alla djrezione di bande di reggimenti cli ranteria (20°, poi 21 °). Nel 1906 si recò a New York. Fu autore cli musiche per banda e per mandolino. Sue composizioni per questo strumento sono state recentemente eseguite in Giappone al Mandoljn Museum. Magnano. Capo-musica del 59° .Fanteria. T n un intermezzo della Compagnia Trivelli al Teatro Regio di Parma si esibi la banda del 59° eseguendo «uno stupendo concerto musicale intitolato S0lfe1i11o composto dal :Maestro Capo-Banda Signor .Magnano. Le rimembranze di quella memoranda battaglia furono rese con tanta verità dai concetti musicali di questo bravo maestro che il pubblico

proruppe in fragorosi applausi, lo chiamò all'onor del proscenio e si domandò la replica del concerto» (Gazzetta di Parma, 21 novembre 1862). Maioli, Giuseppe. Già capo-musica del 37° Fanteria, istituì nell'ambito dell'.Associazione .La Fmte/!anza lV.[i/itare di Livorno una scuola di strumenù a fiato e una fanfara di fanciulli (Napoli Mttsicale, 19 luglio 1877). Malinconico, Giuseppe. Già capo-musica nell'esercito napoletano, all'unifica,:ione del Regno d'Italia passò a prestare servizio nel Regio Esercito. Capomusica del l O Reggimento Granatieri, fu autore di diverse composizioni per banda. Morì nel n:iaggio 1892. Manasse Cavalieri, Giovanni, Capo-musica del 54° Fanteria, collaborò con .l'editore Ricordi e fu autore di musica per banda. Su parole di N. Corciano scrisse l'Inno del 54° Reggimento Fanteria (da una cai:tol.ina reggimentale). Nel 1891 la sua composizione Spùito mi/ilare fu adottata in Svezia quale marcia reggimentale del Rqyal Svea Arttfleu Regiment. Man ente, Giuseppe (Morcone del Sannio 1868 - Roma 1941). Studiò con il padre, direttore della banda di Sorrento, poi al Conservatorio di Napoli tromba e cornposi?.ione, continuando al Conservatorio di Madrid e al Liceo musicale di S. Cecilia a Roma. Nel 1889 vinse il concorso per capo-musica del 60° Fanteria, passando poi al 3° (1905-1907), al 30°(1908), all'83° (nel 1909-191 O, per la ricostituzione dopo LI terremoto di Messina e Reggio Calabria in cui il reggimento era stato coinvolto), infine dal novembre 1912 al 2° Granatieri. Nel maggio 1918 fu nominato dal i:vlinistero della Guerra ispettore dei corpi musicali mobil.itati. Con questa banda si recò anche a New York (1918), Parigi, Londra e Bruxelles (l 919). Congedato nel 1920 alla soppressione delle bande reggimentali, fu scelto dal Governo italiano per organizzare e dirigere la banda del re Fuad d'Egitto. Fu in questo paese dal 1922 al 1924 e vi compose musiche, diverse delle quau dedicate a personaggi locali, che pubblicò ad Alessandria e al Cairo. Rientrato in Italia, fu a capo della banda della Guardia cli Finanza di Roma (1925-1931). Successivamente fu a capo di bande civili e diresse stagioni d'opera. Fu direttore della casa editrice musicale Lapini di Firenze e collaborò con l'editore Ricordi come strumentatore per piccole bande delle opere cli Puccini e per grande banda del Trittico (De Angebs/ Appendice). l\temre prestava servizio a Pistoia, nel 1907 dedicò ai suoi giovanissimi allievi una ouverture, L, piccola handct. Il 23 dicembre 1907 fu nominato dal ministro Viganò per fare parte della Commissione per studiare le modi fiche tematiche e amministrative da apportare all'ordinamento delle musiche rnilitari (L{J Musica, 22 gennaio l 908). In un concerto a ivfontecatini dell'8 settembre 1910, ripetuto qualche giorno dopo a Pistoia, eseguì con la banda dell'83° Panteria la sua trascrizione dell'opera Paglictcci. Il maestro LeoncavaUo, pr~sente, espresse il suo vivo apprezzamento (Afasica, 25 settembre 191 O). Diresse anche il mensile L'al7!ico dei nweshi e dei dilett{Jnfi di mt1sica che aveva sede a Perugia (Musica, 12 marzo 1911 ). Nel 1890 si segnalò nel concorso indetto da Ricordi per un valzer per banda. La casa editrice Lapini di rirenze pubblicc'l la sinfonia A ntico e moderno, che era stata premiata alla gara nazionale dell'anno 1896 (La cronaca mt1sicale, ottobre 1896). i\.ffermatosi nella stessa gara di due anni dopo, fo pubblicata 1Vla1"Cia hionfale (La

cronaca musicale, anno III, 1898, n. 9). Con Ricordi pubblicò Due marce rel~giose per piccola banda (iVlmicct e Mmicistz~ 15 febbraio 1904, p. 8). Nel marzo 1906 al Teatro Manzoni cli Pistoia presentò il poemetto in un atto ivfarcia alla regata su libretto di Marinetti (foaneU.i). Su 61 concorrenti si classificò secondo al. concorso deUa Casa Editrice Sonzogno per una marcia militare (A n et L,bor, settembre 1906, p. 843). Nel 1908 ricevette una speciale menzione al concorso indetto dalla Casa Edizioni 1vfosicali Italiane di Milano con una mazurka (M11siC{J, 30 luglio 1908) e pubblicò con Lapini cli firenze la marcia per banda Pistoia (Ars et uhm; novembre 1908, p. 928). Nel 1909 fu tra i vincitori del secondo concorso di composizione della rivista I/ Plettro (L1 l'vlusica, 19 settembre 1909) e con una romanza edita dalla Casa Serra di Genova risultò vincitore al concorso cli composi:,:ione indetto dall'Associazione Genovese contro la Tubercolosi; vinse la medaglia d'oro e diploma nel concorso per una composizione per banda indetto nel 1909 dalla Stabilimento 'tlfosicale Verdi cli Torino (Musica, 8 maggio 1910). Nel 1910 pubblicò Frammenti musicali ad 11Sogù111c1stico nei reggimenti difante,ia di linea (Firem'.e: .Mjgnani) su incarico del f'Vfinistero della Cuerra, che lo adottò assieme alle Società ginnastiche (LVfttsica, 24 luglio 191 O), come pure con Serenata ar Tevere vinse il concorso indetto dal giornale frugantino (Musica, 5 luglio 1914). Compose la Marcia d'ordinanza dei Reggimenti di Fanteria 20° (incisa nel 1984 dalla banda dell'Esercito diretta da Marino Bertoloni), 26° e del 58° (partiture: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio). Il suo lmio del Fincmziere è stato inciso dalla banda della Guardia di Pinanza. Una delle ul6me composizioni, l'operetta in tre atti su libretto e.li i\nton Menotti Buia Il paradùo dei cigni, edita a Firenze nel 1939, porta il numero di opus 446. Alcune sue composizioni per mandc~lino sono state incise recentemente in Giappone su cd, due pezzi sono stati incisi nel 2000 dalla Louisville Mandolin Orchestra, altre fanno parte del repertorio del Circolo Mandqlinistico Euterpe, due composizioni per fìati fanno parte del repertorio cieli' Associazione Culturale Controclùave di Roma, mentre alcune marce sono ancora suonate a Trapani in occasione della process.ione dei mjsteri. A.lcune sue composizioni, tra le quali la marcia Principe di Piemonte, forono incise in disco dalla Banda Municipale di Jvlilano. (i\driano Amore. Gi11seppe i.V.{anente ne/. 60° anniversario della 111orte, in "J ,a Cittadella", Morcone, novembre 2001, con l'elenco delle compos.i:,:ioni). Mantelli, Cesare. Dal 1887 fu capo-musica in diversi reggimenti (21 ° , 58°, 52°). Nel 1888 compose la polka brillante per banda U}Jùialità (Fi: J ,api11i), pezzo di facile esecuzione e dalla larga diffusione. Si conosce un articolo, La decadenza delle banda, pubblicato in 1\ilttsùa, 26 febbraio 1908. Dal 1922 al 1924 diresse la banda di JVfontevarchi, poi quella di Montegonzi fino al 1936 (Montevarchi, pp. 153-158).

Mantelli, Lo1·enzo. Capo-musica del reggimento Cavalleria Guide, allo scioglimento delle bande della Cavalleria, nel 1871 passò al 62° Panteria. Nel marzo 1883 inviò al sindaco di Carrara alcune sue composizioni per banda, proponendone l'acc.1uisto. Questi rispose che non esisteva in bilancio il capitolo di spesa (Compagno, p. 86). Nel gennaio 1884 fu chiamato a far parte della commissione per la riforma delle musiche militari (L, 11t1,sica popolar<?, febbraio 1884, n. 2) e nel settembre 1888 della commissione giudicatrice del concorso per bande di Genova (I/ Teatro Tflustrato e la musica popolare, o. 94, ottobre 1888). :tvlolt:e sue composizioni manoscritte si trovano nella Casa della Musica di Parma, tra cui, su parole di Nuti, la "canzone militare" 62° Reggimento B1igatct Sùilia, marcia al campo di istruzione. Maraldi, Emilio. Capo-musica del 57° Panteria di stanza a Siena, era molto app.r.ezzato dal pubblico anche per il virtuosismo del caporale musica della banda Antonio Bifermo (G.1\if.Nf., 5 giugno 1887, p. 180). Una composizione di questi, edita da Ricordi nel 1888, fu dedicata al suo capo-musica. Del Maraldi si conoscono due marce per banda. Maranzoni, Giovanni. Capo-musica del 10° Fanteria di stanza a Padova, nel gennaio 1884 fo chiamato a far parte della commissione per la riforma delle musiche militari (La 1111,1.rìm popolare, febbraio 1884, n. 2). _ Jet 1898 partecipò con la banda del 36° Fanteria al concorso di esecuzione delle musiche militari cli Torino. Fu il padre del famoso direttore d'orchestra del Metropolitan cli New York. Marengo, Luigi. Capo-musica del 70° Fanteria, nel 1888 compose la marcia militare Un saluto a !V[essinct mentre era di stanza in questa città. Nel 1890, trovandosi cli stanza a Catania, partecipò al concorso per direttore della banda di Siracusa; la commissioni scrisse che aveva presentato qualche composizione musicale e diverse marce militari, che però non forono sufficienti per farlo preferire a Francesco Ermenegildo (Loreto). Marino, Francesco. Capo-musica del (14° Fanteria. Si conoscono alcune composizioni per banda. Martellini, Giuseppe. Nel 1864 era capo-musica del 58° Fanteria di stanza a Reggio Calabria. Martinez, Francesco. Capo-musica del 43°, poi del 55° Fanteria, ottenne il premio di secondo grado e medaglia d'argento nella sezione bande militari al concorso nazionale per bande dell'8 e 9 giugno 1893 ad Alessandria (G.M.Ai., 25 giugno 1893). Fu auto.r.e di alcune musiche per banda, una delle quali, la sinfonia A more all'mte, fu p.r.emiata al secondo concorso musicale Devasini. Nel 1888 pubbkò la marcia militare Al mio Reggimento (Erenze: Lapini, 1888). Masani, Palmiro. Capo-musica del 30° Fanteria, fu autore di alcune marce per banda. Nella festa dello Statuto del 6 giugno 1863 diresse a Brescia la banda nella sua marcia 11 fracasso. Martucci, Gaetano (Napoli 1827 - 1902). Giovanissimo, nel 1841 si arruolò come suonato.re di tromba nel corpo musicale del 4° Cacciatori Bersaglieri dell'esercito borbonico. Nel 1851 fu nominato sottocapo-fanfara e nel 1853

passò nell'11 ° Reggimento di linea Palermo di stanza a Capua. All'unificazione del Regno d'Italia passò come capo-musica nel Regio Esercito (ignoriamo in quale reggimento). Fu giubilato nel 18ì2. Fu il padre del famoso pianista e compositore Giuseppe, del (Juale fo il primo maestro (Folco Perrino. Giuseppe Martucci. N ovarn: Centro Studi i\ifartucciani, 1992, voi. 1, pp. 17-20). Massa, Giuseppe. Capo-musica dell'82° Fanteria, al concorso nazionale per bande cli Alessandria dell'8 e 9 giugno 1893 ottenne il premio cli primo grado e medaglia d'oro nella sezione bande militari ( C.M.M., 25 giugno 1893). ll 26 febbraio 191 O diresse al Pincio di Roma un grandioso concerto wagneriano. Fu autore di composizioni per pianoforte, romanze, musiche per banda. La casa editrice Lapini di Firenze pubblicò Danza abissina, che era stata premiata alla gara nazionale dell'anno 1896 (T LI cronaca musicale, ottobre 1896). Masutto, Renzo (Treviso 1858 - 1926). Figlio ciel noto musicologo Giovanni, studiò violino e pianoforte a Treviso e a Parma, composi'.àone a Venezia. Dal 1876 al 1878 insegnò violino alla Scuola popolare di musica di Venezia. Nel 1882 fu autore dell'operetta li 1itomo del cosc,itto, nel 1883 di Le grandi manovre, composizione descrittiva di. una giornata campale militare. Dopo una "brillante" sinfonia il pezzo era diviso in dieci "squarci": La _pa1te11za; L'accampamento; Cli esploraton;· La marcia Jj'ot:'(_ata; Li sentinella del cam/JO; La 111r111ov1'r1 dell'art~glie,ia; La .fùcilata,· La.fazione; La rassegna; li 1itomo. La composizione fu trascritta dall'autore anche per banda. (G. Salvioli, in Archivio musicale, 15 luglio 1883). Poco prima di arruolarsi, compose una Jù?fonia in si bem. me1;g,g. ridotta per banda «con 12 righe, contiene gli strumenti che sono voluti dai regolamenti ministeriali 16 agosto 1884»; fu dedicata alle musiche del Regio Esercito (C.Af.1Vl., 26 luglio 1885) ed edita nel maggio 1885 da Devasini di Casale .Monferrato, editore che pubblicò diverse altre sue composizioni. La sinfonia ti.1 recensita favorevolmente sia in Italia che in Cerma1ua, dove ne fu suggerita l'ado1/.ione per le bande deU'esercit0 tedesco (Fra Dictvolo, 2.7 febbraio 1885). Fece parte, molto applaudita, del programma del primo concerto che diresse a Sassari con la banda del 25° f'ameria, di 'cui nel.l'ottobre 1885 era stato nominato per concorso capo-musica (Fra Diavolo, 3 novembre 1885). Di stanza a Genova, nel settembre 1888 fu invitato a fare parte deUa comm.issiorie giudicatrice del concorso per bande di Genova (li Teatro 1/lustrato e la nnnica popolare, n. 94, ottobre 1888). Nel 1888 compose le musiche per l'azione coreografica in un prologo e citÌ.(JUe atti I Drc,chenjeldr, rappresentata per 45 spettacoli per beneficienza al teatro posticcio Terpsithea in piazza Nuova; la musica fu anche ridotta per banda dall'autore. Nel 1891, sempre a Genova, presentò al Teatro Sociale Cristoforo Colombo l'operetta Dal detto alfr1tto comi tm ,gran tratto. In occasione delle Feste Colombiane fece eseguire una sua composizione commemorativa, il poema sinfonico in cinc1ue tempi per coro e banda Crùtoforo Colombo, dedicata al re (C.1.ì'1.M., 20 novembre 1892). La partitura autografa, che si trova con altre decine di sue composi1/.ÌOni nella Biblioteca Comunale di Treviso, porta la data 11 febbraio 1892. Nel concorso per bande musicali militari che si tenne a Genova in occasione delle Celebrazioni Colombiane del 1892 si classi ncò al ter'.t.o posto della seconda categoria, dopo aver eseguito come pezzo d'obbligo un sunto melodico dei P1'omessi sposi di Petrella e come pezzo scelto L'Arlesienne di Massenet (Secolo,

29-30 giugno 1892; li caflaro, 2 luglio 1892). Nell'estate 1900 a Pisa compose due stesure deUa Marcia-gùmastica (:\!igris, pp. 2578 e 2583). el febbraio 1901 si Lcnne al Teatro Nuovo di Pisa un concerto in commemorazione di Giuseppe Verdi nel quale la banda dd 25° Fanteria eseguì la sinfonia del Nahucco. Scrisse le musiche per il balletto M.011sie11r I ipes (1893), composizioni sinfoniche, vocali da camera, pianistiche, per banda, tra le yuali la marcia militare 25° Ftmte,ia. Matacena, Sebastiano. Nato nel 1854,il 20 maggio 1874 fu nominato capo11ìLtsica del 37° Fanteria, dopo che era stato «discepolo della banda musicale di Caserta. Questa banda è diventata un vero collegio di musica: essa ha dato all'arte anche il maestro Dell'Aquila, capo-musica del 48° Fanteria e il maestro Lopez, capo-musica del 76° Fameria» (lvlz1sicc1, 6 gennaio 1877). Compose L'eroica d{fesa del quadrato a Villtifranca che dedicò al n:; assieme alle congratulazioni ricevette dal sovrano un gioiello con le iniziali (C.M.M., 16 luglio 1882). Dopo il 1882 passò a dirigere la banda dei Reali Equipaggi della Regia Marina. Il Galuppini (p. 99) scrisse invece che conseguì questa nomina il 31 agosto 1879 e che dal 1874 era stato musirnnte nella Panteria di Marina. Nel 1888 compose la marcia militare .eco di Massa11a (Fi: Llpini). Il 28 novembre 1895 fu promosso sottotenente. Nel 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino. Cessò il servizio il 29 agosto 19·11. Fu autore di musiche per banda e incise alcuni dischi. Fu l'autore della M.arcia della .Marina, marcia d'ordinanza della Regia :Marina. Mattii, Ugo. Capo-musica dell'83° fanteria, dopo la grande guerra diresse la banda di Siena. Nel 1941 era rappresentante del Sindacato musicisti e artisti. Pu autore dj alcune marce: una 1\!Ia1-cia tJ1ilitc1re fu dedicata «Al mio carissimo maestro cav. 'l'v[arcino Pannocchia». Mattucci, Giacomo. Sergente musica del 1 ° Granatieri, studiò composizione a Piacenza Ugo Mattii con il direttore del Liceo 1\ilusicale Primo Bandini. Prese provvisoriamente la dire:,,ione della banda a Piacenza quando i\ngelo Montanari passò alla direzione di quella del 50° fanteria. Compose le marce Ma,te e 1° Cra11atieJi (Li/)(1/tà, 23 marzo 1902). Maurer, Carlo (Saluzm 1817 - Torino ... ). A dieci anni iniziò a suonare il piffero nelle bande militari, poi divenne musicante, e a 25 anni fu nomjnato capo-musica del 1 ° Fanteria. Nel 186 7 fu collocato a riposo. Compose musica sinfonica, ballabili, marce per banda. Merculiano, Bartolo111eo. Capo-musica del 7° Fanteria, compose arie per canto e pianoforte (editi da Vismara) e musiche per banda. Mieville, Alessandro. Capo-musica del 57° Fanteria, morì nel giugno 1872. Miglio, Alfonso. Di Napoli, già capo-musica ciel 79° Fanteria, il 21 marzo 1888 rappresentò in privato a Tv[cstre l'operetta La cantante (G.M.1vl., 1888, p. 4 70); nel 1991, direttore della scuola di musica di Bassano del Grappa, Uno

st11dente c1/l'osped11/e deipazzi (J3assano, Collegio Vinanti, febbraio 1891. G.M.M ., 1891, p. 843), e nel 1895, su libretto del dott. Vaccari, l'opera lirica in tre atti Nun:'(_iatel.la, una variazione di quella Cavalleria rusticana tanto alla moda (G.M.Nl., gennaio 1897. Bassano, Teatro Sociale, 28 giugno 1897). Minin1i, Giovanni. (Genova 1803 ... ) Tn' i,,.iò fin da bambino a servire nell'esercito. Nel 1834 fu nominato capo-musica del 13° Fanteria del Regno di Sardegna, e rimase in servizio fino ,Ù 1862, quando passò nel corpo dei Veterani con il grado di sottotenente. Compose musiche per banda (Orrù). Misasi, Rosario (Catanzaro 1879 - Acquaviva delle Fonti 1951). Studiò violino, poi composizione a Napoli con Carmelo Preite. Nel 1904 vinse il concorso per capomusica e nel 191 O su incarico del Nfinistero della Guerrn fu inviato a Bagdad come ispettore per la riforma delle bande militari dell'esercito turco. Durante l'occupazione internazionale di Scutari, oltre a dirigere la banda militare italiana, .rappresentò due commedie da lui mLlsicate, e diresse una banda inglese nella SLla composizione sinfonica .TI battaglione ù~glese di Scutmi. Nel 1918 eseguì concerti orchestrali in Liguria. Collocato in pensione dopo la guerra, dal 1921 al 1949 diresse la banda di Acquaviva del.le Fonti, posto che lasciò al figlio, limitandosi alla sola scuola di musica. PLl autore di sonate per violino e pianoforte, inrii, marce e trascrizioni per banda. La banda di Acquaviva delle Fonti è intitolata al suo nome. Mistichelli, Nicola. Capo-musica del 47° Fanteria, nel 1898 partecipò cori la banda al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino. Nel 1908 c~igeva da tre anni la banda di Terranova (Afr1sicc,, 15 novembre 1908). Moldura, Luigi. Fu capo-musica del 46° Fanteria. Monaco, Lorenzo (Gencnia 1826- ... ). Musicante del 3° Fanteria, nel 1857 venne nominato capo-musica dello stesso reggimento. Rjmase in servizio fino al 1872, poi si stabilì a Bolzaneto, dove diresse la banda cittadina. Compose musica per banda (Orrù). Montanari. Nella festa dello Statuto del 6 giugno 1863 a Brescia diresse la banda del 71 ° Panteria nella sua polka Gtro!ina. L'Orrù scrive invece che in quell'anno la banda del 71 ° era diretta da Leopoldo Ruffi. Montanari, Angelo (Bologna 1849 - 1921). Studiò al Liceo musicale cli Piacenza e suonò come primo dari netto nella banda del 67° Fanteria. Di questa fu capo-musica dal 1871 al 1874. II 6 ottobre 1873 compose la marcia m.il.itare L'ctllecmza, dedicata ''.Ai grandi che reggono le sorti delle potenze di Prussia, Austria e ltalia", un'anticipazione della Triplice Alleanza tra gli stessi paesi che venne firmata il 20 maggio 1882 (Scardaccione, p. 24). hno al 1876 diresse la banda di Capodistria e l'orchestra della Società fìlarmonica, e dal 1876 la banda

civica di Trieste. Anesa riporta che nel 1878 fu espulso dall'lmpero austriaco, in (1uanto al Politeama Rosseti aveva diretto l'Inno di C(/rihaldz; la notizia non trova conferma nel libro di Guido Botteri e Vito Levi sul Politeama. Rientrato in 1 calia, diresse la banda di Cuneo (1879-1882), quella del 1 ° Granatieri (1888-1903), del 50° fanteria (1904-1915). «In quel periodo Parma ospitava anche le due eccellenti bande musicali del 1 ° reggimento Granatieri, diretta da Angelo Montanari e del 1 ° reggimento diretta dal Bonferoni. E fu per anni, con grande vantaggio della educa%ione musicale del nostro popolo, una nobilissima gara fra quei magnifici complessi birndistici» (Mario Ferrarini. Par!lla 11111sicct!e o//oce11/esc({. Parma: Battei, 1978, p. 150). Nel 1892 portò la Banda Sociale Bresciana al concorso provinciale di Chiari e nel 1898 partecipò con la banda del 1 ° Granatieri al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino. Collaborò come stnunenrntorc con l'editore Ricordi e compose ballabili, musica per mandolino e per banda (eseguì a Piacenza le marce e sposizione Univmale, Motivi popolari, Dalla vittoria di M.mula, e fantasie sulle opere S iheria <li Giordano, l\llejistojefe c\j Boito e altre. T n occasione dell'applicazione del nuovo diapason, nel 1884 scrisse uno studjo, c<lito da Lapini, per ottenere la perfetta intonazione delle musiche. :Nd 1917 compose ed eseguì la marcia Aviazione. Montevecchi, Guglielmo (Corinaldo 1868 - l\•filano 1959). lniziò a st1.1diare;: con il parroco del paese e a 12 anni si iscrisse al J .icco musicale cli Pesaro, dove nel l 888 si diplomò in tromba e composizione con un premio per il suo lavoro 0111a/.,_~io a Rossini per soli, coro e orchestra. lniziò la carriera come direttore d'orchestra a Urbino, Forano della Chiana e forse a Torino. Nominato nel 1892 capo-musica del 44 ° Fanteria (passò poi all'8°), quando fu cli stan%a a Genova fece parte, assieme ai colleghi Burgio e i\scolese, della giuria del concorso per bande civili indetto in occasione dei festeggiamenti per l'Vlll centenario della traslazione delle ceneri di S. Giovanni Battista da Mira a Genova (G.M.M., 29 giugno 1899). Dopo il congedo cliresse diverse bande civili. Collaborò con gLi editori Ricordi, Sonzogno e Tedeschi per la strumentazione, e compose musiche per strumenti a plettro e per banda. Moranzoni, Giovann.i. Capo-musica del 36° Fanteria, nel 1884 fece parte della commissione per la riforma delle bande militari. :Nel luglio 1898 partecipò al concorso internazionale di musica dj Torino, eseguendo al Teatro i\l[ieri .l'ouverture Rirmzi di \X'agner. Collaborò come strumentatore con l'editore Ricor<li e compose musiche per banda.

Mucci, Raniero (Campli 1888 - Nervi 1933). Nel maggio 1909 fu tra i tre vincitori del concorso a 5 posti di capo-musica e assegnato al 31 ° Fanteria. Quando fu di stanza a Napoli (1910-1915), insegnò strumentazione per banda~ al Liceo musicale Wagner. Nella città partenopea diresse nella villa comunale un grande concerto con un programma di musiche verdiane in occasione del centenario della nascita del ì'vfaestro (kfusica, 2 marzo 1913). Nel 1918 era direttore della banda presidiaria di Firenze e nel 1 920, prima dello scioglimento delle bande militari, fu nominato cavaliere. Dopo il congedo diresse alcune bande civili in Piemonte. Dal 1927 al 1932 insegnò strumentazione per banda al J .iceo musicale di Torino. Il corso di strumentazione per banda era stato .istituito i.I 26 dicembre 1926 e fu abrogato il 13 agosto 1932. Nel libro di Basso non è però fatto i.I nome del docente. Scrisse le operette Circuito del nord (Roma, Teatro Quirino, 1916) e 1 sette pecCfJt~ assieme all'azione lirica L'oi"tl della liberazione (Pirer12e, i\nfiteatro di Boboli, 1918) poi ripresa con il titolo Il trionfo de/l'umanità (Pirenze, Teatro Verdi, 1919); Susetta, operetta in tre atti su libretto di Giorgio Bonnaccini (i\ncona, Teatro Vittorio Emanuele, 30 ottobre 1922); Le cingallegre, operetta in tre atti su libretto di Giorgio Bonnaccini (Ancona, Società impiegati civili, aprile 1924); il poema sinfonico Dal Gran Scisso alla 1Vlctiellc1, musica sinfonica, marce e ballabili per banda. Sulla rivista S. Cecilia (1929, n. 4) pubblicò l'articolo La hcmda moclema e la 111t1sica religiosa. La banda musicale di (ampli si fregia del suo nome. Musone, Pietro (Casapulla 1847 - 1879). Fu avviato alla musica nella banda del paese natale, pol st1.1diò armonia a Napoli. Nel 1866 si arruolò nella banda del 6° Granatieri di stanza a Padova continuando lo studio dell'armonia a Venezia. Trasformato.il reggimento nel 76° Fanteria, ne diresse la banda fìno al 1874. Tornato a Caserta organizzò la banda e ne fu direttore. Su libretto di Enrico· Golisciani compose tre opere, rappresentate al Teatro Mercadante di Napoli: Camoens (18 sette111bre 1872, ripresa nel 1897 al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere); Wallenstein (19 agosto 1873); Gu-lo cli Bo1gogna (22 marzo 1876). Nel 2001 il suo Concertinofr.mtr1sir1 per clarinetto e orchestra è stato ridotto per clarinetw e pianoforte e pubblicato negli USA da Dantalian. Compose musica per banda. ]Vforì a 32 anni (Sessa). Musso, Luigi( ... 1862 c. -Savona 1904). Dopo aver studiato composizione al Conservatorio di Napoli, nel febbraio 1882 vinse il concorso per capo-musica (prestò servizio nei reggimenti di Fanteria 11°, 37° e 16°). Lo stesso anno, cambiando il reggimento sede cli guarnigione, compose Addio de/1'11° a Bergctt/10. A Casale Monferrato diresse la cantata che aveva composto in occasione dell'apertura dell'Esposizione Filosserica e delle industrie monferrine. «Bello il lavoro e buona l'esecuzione che ebbe applausi unanimi del pubblico scelto e numeroso» (C.M.M., 17 maggio 1900). Nel programma di un concerto in Piazza Cavalloni (già J .eona) a Mantova inserì una sua Marcia militare (Caz:tetta

di j\1cmtov<J, 29 settembre 1901). Compose XX Settembre, marcia d'ordincmza del 37° Reggimento Fante,ia e Pace armate,, marcia d'ordinanz11 del 6} 0 (partiture: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio), oltre a brani sinfonici, composizioni vocau., per pianoforte, e per banda. La sua k farcia del 'Re,?,gimentv San lvforco è stata oggetto di diverse edizioni discografiche. Fu autore anche della Marcia d'onlinanzct del 13° R~egù11ento Caval/~1J,geri dd Mo1?/èrrato. Mentre con 1'11 ° Fanteria era di stanza a Trapani, nel 1892, vi compose la marcia Addio a 'frapani e una marcia funebre nota con il titolo di J beccamorti, ancora oggi eseguita da diverse bande per le occasioni e nella processione dei Misteri. ivforì a Savona nel maggio 1904 mentre era capo-musica del 16° Fanteria (l'Husica e lvf.ttsicùti, 15 giugno 1904, p. 161).

Nagliano. Risulta capo-musica del 18° Fanteria nel 1861 a Bologna. Napolitano, Pasquale. Capo-musica a Pisa: «La banda del 93° Reggimento attira moltissima gente alla domenica nella piazza XX Settembre, e molta lode ne va al bravo maestro Sig. Pasquale Napolitano, il quale è altresì un egregio compositore» (C.lV!.M., 1 ° dicembre 1889). Il 15 luglio 1891, «avendo cambiato di guarnigione il 93° Reggimento di Fanteria, al bravo Pasquale Napolitano fu donato un elegante album con molte fìrme cd un bellissimo anello con brillanti» (C.M _ .lvi., 20 luglio 1891). In segno di gratitudine compose la marcia trionfale Saluto alla cittadi11a11za pùanc1. Fu autore anche della A1arcia d'ordinanza dei 93° .Fanteria. Agli inizi ciel Novecento passò a dirigere la banda del 2° Granatieri. Tl 18 febbraio 1908, in occasione dell'anniversario della morte del duca i\lberto Genovese e.li San Pietro, mecenate del reggimento, diresse a S. Maria degli Angeli a Roma la musica solenne, riportando le lodi della stampa. In guesto servizio si alternò con la banda del 1 °Granatieri.Per il reggimento adattò e strumentò la Gm11 JÌ'farcia d'ordinanza, di autore ignoto e trascrisse per banda 1 PijJeri, ;\,farcia e Sveglia dei Cranatieti, motivi dell'anno 1775 (partiture: Roma, Uffìcio Storico dell'Esercito, Archivio). L'autore dedicò I Piffe1i al re, il quale passò la partitura all'imperatore cli Germania Guglielmo II che la fece eseguire dalle bande di Berlino; gui il sig. Parrhysius provvide all'edizione per la Germania pagando all'autore 200 marchi (i\!.lJ,1sica, 24 luglio 1910). Pu autore cli composizioni per banda. Nella sessione estiva del 191 O fu invitato a far parte della comm.issione degli esami di diploma in strumentazione per banda al Conservatorio di musica di Napoli; la stampa lamentò la severità della cornmissione (l'Vl11Sica, 24 luglio 191 O). Per i servizi effettuati in occasione della visita a Roma del granduca Boris di Russia venne .insignito dell'onorifìcenY.a di cavaliere di S. Stanislao (Musica, 5 novembre 1911). Morì nell'ottobre 1912 (Ars etLahor, novembre 1912, p. 937) e fu nominato al suo posto Giuseppe Manente, suscitando un coro di polemiche dato che il posto era molto ambito. Nel primo concerto che diresse al Pincio di Roma .Manente volle aprire il programma con 1 Pi/jèti, la famosa composizione di Napolitano (i\.fosica, 1° dicembre 1912). Nardelli, Liberato (Bracciano 1884 - Parma 1963). Studiò con Alessandro Vessel la al Liceo musicale di S. Cecilia di Roma. Dal 1902 viveva a Parma, dove era stato alunno di Ildebrando Pizzetti. Vinciwrc di concorso nazionale, nel

1914 era a capo della banda del 12° Fanteria. Dopo la guerra diresse le bande di Genova Voltri e di i\lassio (1928). Nel novembre 1920 al Teatro Reinach di Parma per due sere fu rappresentato il suo dramma lirico in 3 atti 2;yhia-2;y su libretto di G. Zarzuela (uno pseudonimo?) con un modesto successo. Alcune sue composizioni per banda furono pren:ùate nei concorsi dell'editore Belati. Nasalli Rocca, conte Saverio (Piacenza 1856 - Roma 1933). 1v1ilitare di carriera, aveva la passione per la musica e fu autore di alcune composizioni. Negli anni tra il l 903 e il 1905, Liberato Narde/li nei quali comandava il 40° Fanteria, compose la marcia per banda Ahmzzi (fVlilano: Ricordi) e M.al'Cia della 1,ittoria (Vetro/Diz). Tl 23 dicembre 1907 fu nominato dal ministro per fare parte della commissione che doveva st11diare le modifiche tecniche e amministrative da apportare all'ordinamernto delle musiche mi.litari e di stendere il regolamento (M.usica, 22 gennaio 1908). Nesti, Livio (Prato 1819 c. ... ) . Direttore della banda di Fivinano e di Castelnuovo di Garfagnana, nel 1865 presentò domanda per essere nominato capo-musica del 35° Fanteria: non avendo avuto riscontro, concorse per clirettore della Scuola di musica e della banda di Carrara, risultando vincitore. Il 28 aprile 1865 ricevette la nomina dal reggimento con decorrenza 1 ° maggio. Rimase a Carrara fino al dicembre 1869 (Compagno, pp. 63-68). J\nesa scrive che durante il periodo carrarese fu anche capo-musica del 35° Fanteria. Nini, Corrado. Diplomato in strumentazione per banda al Liceo niusicale cli Pesaro, nel 1891 diventò capo-musica del 7° Panteria. M Politeama ;osclli cli Cuneo si dette una serata di gala per raccogliere fondi pro alluvionati della provincia: il cl01i della serata era la Gmn scena epre,ghiem per soprano del maestro Nini. Cantò la signora .Attilia Marchesini Marzolini: fu un trionfo e dovette concedere il bis (C.1v1.A1., 10 dicembre 1896). Nel 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino. Presso il maestro Nini «trovansi vendibili, a prezzo conveniente, i 50 Salmi di Benedetto Marcello (prima edizione, Venezia, 1724) divisi in otto volcu:ni riJegati ed in ottimo stato. Dietro seria richiesta, si spedisce un volume per poterlo esamina.re» (C.l\1.M., 16 novembre 1899). In occasione delle Feste Centenarie Nli.Litari nel giugno 1901 venne eseguita a Cuneo una sua Cantata per coro, baritono, tenore, orchestra e banda. Collaborò con l'editore Ricordi per la strumentazione e compose musiche per banda. Nocerino, Giovanni. Capo-musica del 68° Fanteria. Si conosce la sua iVl(lrcia per l'F:sercito Ita!ùmo.

Nunziati, A. Non si hanno notjzie. Tra le composizioni per banda vi è la JÌ![arcia d'ordinanza del 35° J{eggimento di Fanteria Livorno, edita da Lapini, che nel l 984 fu incisa in elisco dalla banda dell'Esercito diretta da J\lfarino Bertoloni.

Oliviei-i, Alessio (Cremona 1830 - 1867). Molti hanno erroneamente scritto che fosse nato a Cenova. Arruolato a 16 anni come musicante, nel 1852 diventò capo-musica del 2° fanteria., con il guale partecipò alle guerre d'indipendenza. Il 31 clicembre 1858 aveva presentato per la prima volta l'Inno cli guerra dei cacciatori delle Alpi, musicato su testo di J ,uigi Mercantini, quello che inizia con "Si scopron le tombe", divenuto popolarissimo e passato po.i alla storia come l'Inno di Garibaldi. Lo stesso Garibaldi gli aveva richiesto questa "canzone italiana". Un indizio dell'immediato grande successo è dato dal fatto che l'editore Ricordi lo mise in vendita nelle ecfo:ioni per banda, per orchestra, per cori e orchestra, per canto e pianoforte, per p.ianoforte solo, per pianoforte a 4 mani, per arpa, per flauto e chitarra, per flauto e pianoforte (G.M.AJ., 13 gennaio 1861 e seguenti). L'Inno fu inciso anche dalla Banda Municipale di :tvlilano. Nel 1861, nella Strennaper l'ctnniversario di Garibaldi, raccolta di musica popolare, militare e da ballo cli vari autori, edita nel 1861 a Napoli dallo Stabilimento Musicale Partenopeo, pubblicò il valzer 1vlenotto e la polka Jèresita ( Gaz:z.etta J\,fttsicctle di Napoli, dicembre 1861 ). Nel 1866, ammalato di tubercolosi, lasciò l'esercito per dirigere la banda di Piacenza. Sotto i portici in piazza del Comune a Cremona vi è una lapide che lo commemora, strade intitolate a lui si trovano sia a Roma che a 1'v1ilano, mentre a Brescia l'orchestra a plettro porta il suo nome. Orsini, Antonio (Napoli 1843 ... ). Studiò a Napoli e iniziò la carriera come pianista e docente di armonia. Finita una serie di concerti a Londra e Parigi entrò nell'esercito come capo-musica del 54° Fanteria. Compose il melodramma Benvenuto Ce/lini su libretto di Odoardo Ciani (Napoli, 1èatro Teatro del Fondo, fu un fiasco; ripresentata al Mercaclante, 3 maggio 1875, ebbe snccesso); l'opera buffa Lola, la bella cli Bacmmto, rappresentata in inglese (Londra, O lympic, 15 gennaio 1881); J burgravt~ dramma lirico in un prologo e 3 atti su Jjbretto di Cado D'Ormeville (Roma, Teatro Costarv i, 10 dicembre 1881); una. Sinfonict a,gmnde orchestm (Napoli, Real Albergo dei Poveri) e scrisse diversi trattati didattjci (Sessa). La sna composizione A 1Mlio Sajji fa parte del repertorio della banda dell'Esercito diretta da Fulvio Creux. Il corpo bandistico di Castrocaro Terme è intitolato al suo nome. 0 1·so, Felice. Capitano del 10° Fanteria, nel 1915, per il 45° ann.iversario cli Castelfidardo, compose la musica dell'Inno alla gl01iosa bandiera del 10° IZeggit11ento .Fante,ia su parole cli J ,uigi Landi, capitano nello stesso reggimento.

Pagano, Samuele (Atina 1883 - 1972). Studiò al Conservatorio di Napoli e nel 1903 si diplomò in strumentazione per banda. Dopo aver cliretto diverse bande civili, nel 1915 vinse il concorso per capo-musica del 59° Fanteria. Dopo la guerra diresse bande a Parigi e Londra e dette concerti strumentali all'estero.

Nel 1912 fo premiato in uno dei concorsi di composizione della ditta Belati. Fece riduzioni e compose musiche per banda. Pagnozzi, S. Compose la 1Vlarcù1 d'ordinanza del 17° R~ggimento Fanteria A.apli (partitura: Ra.ma, U fficìo Storico dell'Esercito, j\rchivio). Nel 1984 fo incisa in disco dalla banda dell'Esercito, diretta da Marino Bertoloni. Palazzi, Eugenio (Trino Vercellese 1859 - 1940). Fu iniziato allo studio della musica dal fratello sacerdote e si diplomò nel 1886 in composizione al Conservatorio di .Milano: ebbe compagni Puccini e Mascagni. Capo-musica del 71 ° Fanteria, dopo il congedo diresse bande civili e fu organista e direttore d'orchestra. Compose l'opera La rupe degli aJ11a11ti, l'operetta Ai bagni di mare, musica sinfonica, sacra e per banda. L'inno Valore alpino è diventato la marcia d'ordinanza degli Alpini. I-la pubblicato con l'editore J .ucca un Metodo per bombardone (lV!ttsitr1 d'oggi, maggio 1940, p. 151). Paleari, Angelo. Capo-musica dell'11 °Fanteria.Il 21 mar7.o 1861, per festeggiare la proclamazione del Regno d'Italia, in una "serata indimenticabile" al Teatro Comunale di Bologna venne eseguito un grande concerto al quale presero parte le bande dei Reggimenti 11 °, 12°, 17°, 18° di Fanteria e dei CavaJJeggeri di Saluzzo. Del programma fece parte un Coro militare musicato dal Paleari, che fu cantato da un coro di 100 soldati (L'A,pa, 25 mar%o 1861). Dal 1887 diresse la banda cli San Giovanni alla Castagna e dal 1897 cli Valmadrera. Compose lo scherzo comico Li toJ11hola (J ,ecco, Teatro Sociale, 15 febbraio 1892), operette, sinfonie, marce e ballabili per banda (Sessa). Pannocclùa, Martino. Figlio di Pio, maestro della banda di Sarteano, nell'agosto 1901 vinse su 38 concorrenti il concorso per titoli ed esami presso l'J\ècademia di S. CeciLia per capo-musica nel 9° reggimento di .f:anteria (La documentazione del concorso si trova a Roma nell'archivio storico dell'Accademia). Dal 1905 passò al 60°. Nel dopoguerra diresse bande civili in Umbria. Compose musiche per struménti a plettro e per banda. Ugo Mattii, capo-musica del.1'83° Fanteria dedicò una 1\/farcia militare «.Al mio carissimo maestro cav. Martino Pannocchia>>. Pansini, Edoardo. Capo-musica ciel 5° Fanteria, strumentò per banda la fantasia 1111gherese di J. Burgmain [pseudonimo di Giulio Ricordi], che venne pubblicata dallo stesso editore nella serie JV, 1891, della Bihlioleca dei Corpi di lvlusica Civili e 1\/lilitari. Quando il reggimento era cli guarnigione neUa città toscana, scrisse la marcia militare Siena (Ricordi, 1897). Nel 1900 strumentò per banda, sempre per conto di Ricordi, il secondo atto della Tosai di Puccini. Essendo il più anziano elci direttori delle bande militari di stanza a Napoli, diresse in piazza ciel Plebiscito, assieme al maestro Caravaglios, direttore della Banda Municipale, le bande riunite (le militari, la .Municipale, quelle del R. Albergo dei Poveri e del Riformatorio Vittorio Emanuele II) in un grandioso

concerto commemorativo di Giuseppe Verdi. Assistettero più di 10.000 spettatori. Il concerto venne ripetuto in altre due occasioni (G.J.'vf.1\4., 28 febbraio 1901 e seg.). La Biblioteca Provinciale di Foggia, Fondo Bellucci, conserva diverse sue composizioni. Paone, Raffaele. Allievo del Conservatorio di musica di Napoli, negli anni Ottanta era capo-musica del 58° Fanteria. Tn occasione della festa patronale di S. Giulia, fu eseguita una sua Messa nella cattedrale di Livorno. Papa, Sebastiano. Capo-musica del 50° Fanteria, compose musica per banda. Pa1·megiani, Gaetano. Capo-musica del 27° Fanteria, si conosce una Sinfonia origirnùe per banda, scritta nel 1896 mentre era di guarnigione a Bologna. Gaetano Parmegiani Pascale, Giovanni. Vincitore del. concorso nazionale, nel. 1911 fu nominato capo-musica del 77° Fanteria di stanza a Brescia. Passaro, Andrea. Capo-musica del 78° Fanteria, scrisse assieme a Gtùllermo Cereceda l'operetta di successo La camjJctna del castello (Roma, Teatro Quirino, 1899), che poi girò tutti i teatri Giovanni Pasca/e d'Italia (Sessa; Vetro/Reinach). Pennacchio, Giovanni (Napoli 1878 - ìvlessina 1978) Studiò al Regio Albergo di Napoli e si diplomò come alunno esterno al Conservatorio. Nel 1897 diventò capo-musica del 77° Fanteria. Nel Caffè .ì'vfontemerlo ai Giardini Pubblici di Milano eseguì il terzo atto della Tosca. «Suscitando l'entusiasmo nel pubblico affollato; si dovette ripetere il pezzo. L'esecuzione fu ottima» (G.i'v!.M., 24 maggio 1900). Nella stessa piana Montemerlo diresse una fantasia che aveva composto su motivi della Tosca (G.Af.M., 23 maggio 1901). Tl 23 dicembre 1907 fu nominato dal ministro Viganò per fare parte della Commissione per studiare le modifiche tematiche e amministrative da apportare all'ordinamento delle musiche militari (Musica, 22 gennaio 1908, n. 3). Nel 1911 passò a dirigere la banda del 70° Fanteria a Firenze. Concluse la carriera militare dirigendo le bande presidiarie di Pistoia e di Arezzo. Collocato in pensione dopo la guerra, dal 1926 al 19 51 diresse la bah da musicale di Catania. Compose la Marcia d'ordinanza del/'1 1 ° Reggimento .Fanteria eAqttila Reale, marcia d'ordinanza del 77° Reggimento Fanteria (partiture: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, i\rclùvio) e la famosa M.arte, marcia d'ordinanza del 24° Reggimento Fan-

teria Como (Ricordi, 1900); guest'ultima nel 1984 fu incisa in disco dalla banda dell'Esercito, diretta da Marino Bertoloni. Revisionò e strumentò Parata d'eroi di Francesco Paolo Neglia (Torino: A.ugusta, 1954, partitura). Nel 1914 con l'opera in 3 atti El'ika vinse il concorso indetto a Parma da Cleofonte Campanini, ma l'opera non fu rappresentata per lo scoppio della-gue.rra e, dopo di questa, porte·) a una causa con gli eredi del Campanini. La partitura, rimasta al Teatro Reinach andò perduta nel bombardamento del 1944 che distrusse il teatro. Al Potiteama Giacosa di Napoli, su libretto di Giovanni Bizzarri e Ruggero Leoncavallo, nel 1920 presentò l'opera Redenzione. Con Leoncavallo fu in amicizia e questi volle che al.la sua morte l'opera in un atto Edipo re, su libretto di Giovacchino Forzano, fosse terminata da lui (Chicago, Auditorium Theatre, 13 dicembre 1920. L'opera fu ripresa iJ 23 maggio 1970 al Teatro San Carlo di Napoli, di cui esiste l'incisione .in cd). Compose poi le musiche sulla fiaba musicale di Guido Chierici L'arcidic,volo (Firenze, Politeama, 24 maggio 1923), e l'operetta Il re dell'ana (Palermo, 1930). Fu autore di musica orchestrale, da camera, per banda. Dal 1903 al 1912 diresse la collana di musiche per banda dell'editore Sonzogno, poi passò con Ricordi per il quale strumentò per banda opere di Verdi. Fu autore anche di opere didattiche, di un manuale cli strumentazione per banda e di articoli su problemi bandistici. La banda dell'Aeronautica e guella della Guardia di Finanza hanno inciso la sua .1:-iantasia suU'.Adriana Lecouvreui· di Cilea, mentre <1uella dei Carabinieri la sua trascrizione dei Puritani di Bellini. Perotti, Cesare. Si diplomò al Liceo musicale di Bologna in composizione, strumentazione per banda e musica corale. Dopo aver diretto della bande civili e aver insegnato canto alla scuola normale, nel 1884 diventò capo-musica militare e prestc'l servizio nei r~ggimenti 14°, 84° e 47°. Nel maggio 190.9 vinse il concorso per esame per maestro direttore della banda di Padova, e professore di strumentazione per banda in quel Liceo. Nel 1913 riorganizzò e diresse la banda municipale cli Reggio Calabria: assieme a (1uesto incarico, era tlirettore della scuola annes~a all'Orfanotrofio, docente nella scuola di strumenti a fiato, insegnante di canto nella scuola normale, e godeva cli un assegno per l'alloggio e la residenza disagiata (Afasica, 5 ottobre 1913). Emigrò poi a San Salvador come direttore di banda, di orchestra e del conservatorio cli musica. Ricopriva ancora questi incarichi nel 1947. Fu autore di musica per banda. Le sue 8 marce militari (edite da Lapini) ricevettero le congratulazioni anche da Massenet (ivlttsica, 22 gennaio 1908). Petrncci, Aleramo. Nel 1898 era capo-musica del 42° Fanteria, partecipò e.on la banda al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino eseguendo al Teatro Scribe l'ouverture Le pardon de Ploàiwel di :Meyerbeer. Nel 1914 era capo-musica del 21°. Fu autore di musiche per banda.

Pettenati, Ernesto. Capo-musica del 20° Fanteria, dal 1878 passò a dirigere la banda di Potenza Picena. Compose musiche per banda. Piacenza, Pasquale (Casal Monferrato 1816 - Pistoia 1888). Dopo qualche tempo che era entrato come flautista nella musica del 3° Fanteria, fu nominato capo-musica. Nel 1861 era nel 19° Fanteria e si fece promowre dell'invito a t1.mi i capo-musica del Regio Esercito cli comporre un pezzo dedicato al re, da pubblicare in un album (I ,a t'tlmct, 20 maggio 1861). Nel 1863-caso unico - fu nominato sottotenente. Venne collocato in congedo dal 186(1. «Quando era direttore della musica milita.re, t1.11 t i si rallegravano con lui per iJ buon gusto nel ridurre per banda tutti i pezzi che gli venivano affidati. Ora occupa un distinto posto come compositore d'ope.re e balli» (F,uterpe, 28 aprile 1870). Fu per anni presidente della Società artistica musicale di mutuo soccorso. Nel 1871 diresse la banda e la scuola di musica di /\equi Terme e nel 1873 fu direttore d'orchestra della Compagnia cli operette Bergonzoni e J ,upi (Vetrn/Reinach). Nel 1882 fu nom.inato direttore della banda di Novi J ,igure. Compose: l'opera 1/ trihmw/e sf{_w·eto (Cuneo, Teatro Civico, 1845); la commedia lirica )\1mimila (Venezia, Teatro Rossini, 17 dicembre 1856); Cipriano il sarto (Cenova, Teatro Apollo, 1 O novembre 1857); il melodramma tragico in tre atti Nfo11aldesca (Torino, Teatro Vittorio Emanuele, 20 novembre 1867); il balletto TI regno deiie donne (forino, Teatro Vittorio Emanuele, 24 gennaio 1870) e altri lavori non rappresentati. Compose anche un Requiem per basso e pianqforte per il conte di Cavour (Sessa). Ritoccò per le scene ital.iane operette che girarono in un grande numero di teatri: Serafino ii mozzo di He.rvé (forino, Teatro Balbo, agosto I 870); 1 _e donne gr11miere cli Suppé (Venezia, Teatro Apollo, 1873); 1Vlalatromba (forino, Teatro Balbo, settembre 187 3); lo scherzo comico-musicale La perla del Senegal. (Vetro /Reinach). Piergiorgi, Amilcare (fravo 1873 - Rapallo 1940). Studiò al J ,iceo musicale cli Piacenza, diplornandos.i in tromba nel 1891. Dal 1903 fu capo-musica del 5° Fanteria, per passare nel 1908 al 25° di 6ri.iarnigione a Piacenza. Nel 1921 collaborò come critico musicale della rivista piacentina Il Fa/con. Nel 1924 si trasferì a Rapallo dove diresse la banda cittadina. Compose musica da camera, sacra e per banda (Vetro/Diz). Pi.nochi, Enrico. Capo-musica del 9° Fanteria di stanza a 1Jilano, fu oggetto dell'atten,:ionc della stampa musicale: «Anche le Bande militari, che sono ottime tutte e quattro, offrono adesso, mercé l'intelligenza dei loro direttori e l'amorevole cu.ra dei rispettivi colonnelli, dei programmi interessanti assai, sempre eseguiti con precisione estrema, in fatto cl.i meccanica specialmente. Udimmo un ultimo concerto della Banda del 9° Reggimento, che è diretta dall'egregio maestro Pinochi, un dotto musicista della scuola toscana, allievo di Puccini, padre dell'auto.re di Manon» (G.i\il.M., 9 luglio 1893). (Nel 1895, vedi la nota sul capo-musica Andrea Guarneri). <<Il maestro Puccini e il cornm. Ricordi si recarono nella caserma di San Celso, dove ha sede il 9° Reggimento cli Fanteria, per udire un gran Pot-poimi della Manon Lescant; eseguito dal Corpo di musica del detto Reggimento, sotto la direzione del maestro -Pinochi.11 comm. Ricordi ed il maestro Puccini rimasero molto sodclisfatti della buona esecuzione e della scelta dei vari pezzi dell'opera, opportunamente combinati dal Pinochi nella

sua riduzione, per il che rivolsero vive parole di congratulazioni tanto al maestro, c1uamo ai musicanti» ( G.1v1.M., 28 maggio 1896). Nel 1898 la casa editrice Lapini di Firen7.e, a seguito di una gara nazionale, gli pubblidl la partitura per banda del valzer Slanciamoti (L1 ffonaca musicale, anno JTT, n. 5). Collaborò con l'editore Ricordi con la strumentazione di musiche per banda, delle yuali fo atrjvo compositore. Pio, Giovanni (Genova 1822 ... ). Entrò da bambino nell'esercito sardo come tamburino. Percorse la carriera. come bandista e nel 1870 fu nominato capo-musica del 3(>° Fanteria. Nel 1878 fu congedato. Si stabilì a Nizza 1farittima dove si dette aU'insegnamento. Compose musica per banda (Orrù). Pontoglio, Cipriano (Grumello 1831 - ]Villano 1892). Studiò musica con il padre, poi a lvlilano e a Napoli. Si laureò in gimisprudenza e fece l'avvocato per qualche tempo. Diventò poi capo-musica del 32° Panteria, con il quale partecipò alla battaglia di Custoza. Apprezzato compositore, fu socio della Società del Quartetto di Firenze, fondata nel 1861 (Bocche1ini, 3 novembre 1864). Buon pianista, dette anche dei concerti. Dal 1876 fu direttore dell'IstitcLto musicale di la Spe7.ia, maestro di cappella a Breno, diretto.re della banda di Castel San Giovanni (1889-1890), poi aprì una scuola di musica a Milano. In occasione delle "faustissime" nozze tra il principe di Piemonte Umberto con la principessa Margherita di Savoia, il 6 maggio 1868 si dette a F.iren7.e una grande giostra di cavalieri. italiani. In omaggio alle nozze compose una FanMsia militare cli genere descrittivo, che dedicò agli sposi. «La dedica venne accettata, e il comando della Divisione di Firenze mise a disposizione del valente maestro tutte le cinque bande militari attuahnente nella capitale per eseguire la sua .fantasia durante le prossime feste». «L'effetto ottenuto da quel complesso di olb·e cento parti riuscì stupendo. Il maestro divise la fantasia in due parti: nella prima che incomincia con la sveglia militare, egli accennò ai, motivi più popolari delle diverse provincie quasi a signifìcare che tutta Italia era. rappresentata a]J.a festa; l'accenno all'inno dei Fratelli d'Italia in tempo larghissirr~o venne interrotto da applausi; in seguito venne un inno religioso; poì ùnà gran marcia. La seconda parte era. formata da ballabili in tempi diversi. La folla accorsa numerosissirha in Piazza Pitti, applaudì fragorosamente» (Il Mondo artistico, 29 marzo e I O maggio 1868), La casa editrice Lucca di Jvfilano pubblicò questa Fantasia nella riduzione per pianoforte' a 4 mani. Compose l'opera Limlmto Nialatesta (Pavia, Teatro Sociale, 14 febbraio 1857). «Alla fine di agosto si aprirà il Teatro Rossini [di Firenze], La prima opera sarà Febaldo Bnuato ossia L'assedio di Brescia del.l'avvocato Cipriano Pontoglio, capo-musica del 32° reggi.mento. Quest'opera venne già rappresentata con buon successo a Brescia (Ieatro Grande, 18 febbraio 1865). In seguito della stagione verrà pure posta in scena altra opera dello stesso autore composta espressamente per quelle scene, e questa porta per titolo Cli Ottimisti ed i Pessi111ùti. Il libretto è del noto Antonio Ghjslanzoni» (Boccherini, 15 agosto 1867). L'assedio di Brescia ebbe una «accoglienza del pubblico assai lusinghiera>>, mentre per l'altra opera vi fu )a rettifica che il Pontoglio era anche autore del libretto era lo stesso (Bocche1i11i, 7 settembre 1867). Questa fu presentata il 22 novembre sempre al Teatro

Rossini con il titolo Don Prospero l'ottimista conseguendo caloroso successo. Al Teatro Pagliano di Firenze si rapprcscntè, l'opera nuova La schiava greca, che era stata già eseguita al Teatro Riccardi cli Bergamo il 1 n settembre 1868. «Non piac(1ue» (Boccherini, 17 ottobre 1868). '-,'attività operistica proseguì sempre a Bergamo il 30 agosto 1872 con L, notte rii natale, su libretto di Giovanni Battista Paccagnoni e si concluse a J'viilano con il fiasco di E doardo Stttart, quattro atti di Antonio Ghislanzoni (Teatro Manzoni, 21 maggio 188ì), non essendo stata rappresentata 1'1andrago!a. fu autore delle musiche del famoso balletto R.offa (Roma, Teatro Apollo, 18 gennaio 1869, poi rappresentato in tutti i maggiori teatri), e Oscar; il re dei metri (Sessa). Compose anche musiche per pianoforte, per banda, romanze. Ponzio, Giovanni Battista. Già capo-musica per trent'anni del 17° Reggimento cli Fanteria e diciotto del Corpo Musicale del Lanificio .Marzotto, morì a Schio il 12 agosto 1901. Porcedda, Efisio (Cagliari 1843- ... ). Figlio cli Antioco, trombettista militare e del teatro cittadino, giovanissimo suonò nella banda della Guardia Nazionale di Cagliari e nel 1860 su arruolò nel 7° Fanteria. Virtuoso di tromba in concerti anche a teatro, nel novembre 1864 vinse il secondo premio nel concorso di esecuzione indetto a Napoli dal Circolo musicale Bonamici. Passò poi all'8° e nel 1876 venne congedato. Fu nominato docente di tromba all'Istituto musicale di La Spezia. Diventò poi capo-musica a bordo di una nave ammiraglia inglese. Compose musica per banda. (Orrù). Porto. Compose la 1\1.larcia d'ordinanza del 41 ° Rc/J,gimento Fante1it1 %1oclent!' (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, i\rchivio). Nel 1984 fu incisa in disco dalla banda dell'Esercito, diretta da Marino Bertoloni. Porzio, Paolo (Palermo 1862 - Torino 1835). Capo-musica ciel 61 ° Fanteria fino al 1893, anno in cui vinse con la sua banda un concorso bandistico a Grenoble. Lo stesso anno passò a dirigere la banda e la scuola di musica di Asti fino al 1903. Anesa scrive che diresse anche opere al Teatro Alfieri della città, notizia che non trova conferma nella cronologia redatta da Alfredo Giovine. Collaborò con l'editore Ricordi per la strumentazione e compose musiche per banda. Pozzolini, Igino. Pisano, studiò al Liceo musicale di S. Cecilia di Roma. Cìià capo-musica del 36° Fanteria, dal 1920 al 1923 diresse la banda e la scuola di musica di Recanati. Nel febbraio 1922 diresse due opere (La trctviata e Tosca) al Teatro Rossini di Pesaro, ma il suo lavoro venne pesantemente criticato (l :cizione, 9 febbraio). Si trasferì quindi a Orvieto, dove diresse la banda per diversi anni. Fu «colto musicista e lodato compositore>>. Pubblicò con l'editore Ricordi la marcia caratteristica Valore italiano in quattro tempi: Un pensiero arabo; Ai nostri 11101ti; V ittotia; Apoteosi (./11:r et L1bor, novembre 1912).

P1·eite, Carmelo (Presicce 1866 - Milano 1952). Studiò tromba e composizione al Conservatorio di Napoli, diplomandosi nel 1884. Lo stesso anno vinse il concorso per capo-musica del 45° Fanteria. Di stanza a Messina nel gennaio 1887 collaborò all'allestimento del JVlejislofele al Teatro Vittorio Emanuele: «11 Preite, bravo maestro militare, fu di moltissimo aiuto per l'andamento delle masse sul palcoscenico, specialmente nei cori del prologo» (G.M.M., 16 gennaio 1887). Il D'Andrea scrive che diresse anche c1uell'opern, essendosi ammalato il maestro Pomé. Nel 1892, di stanza a Verona, in occasione del consorso ippico tra ufficiali del 3° e 5° Corpo d'Armata e del torneo dato dal Reggimento Savoia Cavalleria, nell'anfiteatro romano colmo di pubblicio diresse con successo la sua Gran Mmc.ia trionfct!e (Il Secolo illustrato, 15 maggio 1892). «Le bande musicali del 45° e 46° Fanteria gareggiano per offrire al pubblico [di Verona] nei loro concerrj dei programmi attraenti per novità, per bellezza di musica e per esecuzione accurata. Fra tanto nobile gara <.1uello che ci guadagna è sempre il pubblico che assiste numeroso e applaude i valenti esecutori>> (G.M.lvI., 11 giugno 1893). E ancora qualche giorno dopo: «Le bande militari del 45° e 46° Reggimento, hanno la virtù di murare la vasta piazza Vittorio Emanuele in una sala di concerto per l'attenzione e l'entusiasmo col c1uale vengono sentiti gli svariati e scelù programmi. Domenico Balletti (46°) ha eseguito perfino l'intera opera Aida, inappuntabilmente. Preite (45°) ha fatto sentire il primo atto dei Pap,fiacci da lui maestrevolmente ridotto. lvfaestri ed esecutori ebbero ovazioni a iosa>> (G.1'.{1\il., 23 luglio 1893). i\ Verona, dove diresse le stagioni liriche dal 1895 al 1897, fece parte di un cenacolo di cui facevano parte anche il pittore Angelo Dell'Oca Bianca, i letterati Renato Simoni e Gino J\dan'li; le contessine I.abia, famose cantanti liriche. Durante il campo estivo a Castiglione delle Stiviere (1889 o 1890), su libretto del primo èhirinetto della banda, scrisse le musiche dell'operetta La spedizione dei coscritti in Aj,ica, che fu rnppresenta,ta dai soldati del reggimento. Nel 1895 Alberto Franchetti gli affidò la dire'.l.ione della sua opera Fior d'Alpe. Nel 1898 partecipò con la banda al concorso cli esecuzione delle musiche rpiJitari di Torino. 11 19 giugno 1899, al Teatro Sociale di Biella, la banda del 45° cli stanza a Vercelli «elette nuove prove del proprio valore, veramente artistico». In t1uesta occasione Preite diresse anche l'Ouve,ture op. 27 di Felix Mendelssohn Bartbolcly che «fu gustata assai dall'affollatissimo uditorio» (G.lv1..iVL, 22 giugno 1899). Sempre al teatro di Vercelli diresse L, bohème che lo stesso Puccini gli aveva affidato. Don Lorenzo Perosi, dopo che il 14 aprile 1899 al Teatro Comunale di Bologna aveva diretto con lui l'oratorio La resmnzione di Ciirto, lo prescelse per dirigere una tournée con i suoi oratori. Il 24 settembre 1899, partendo il Reggimento per la nuova sede di Lecce, la banda eseguì a VerceU.i un applauditissimo concerto di addio. Anche a Lecce fu attivo come direttore d'orchestra e dal 1899 al 1901 diresse le sragioni liriche al Politeama Principe di Napoli. Dopo il regicidio, ricevette l'incarico del Comune cli J ,ecce di scrivere la Messa

di nrq1,1iem per Umberto I. <(L'esecuzione ebbe luogo il 18 agosto nella chiesa comunale di S. I.rene e tutta la cittadinanza vi accorse all'annunzio della 1\tlessa del maestro Preite» (G.1vl.M., 23 agosto 1900). La stessa Messa venne ripetuta il 12 settembre ad Andria dalla locale band.a comunale. Il 14 ottobre 1902 diresse con uno splendido successo al Teatro Vittorio Emanuele cli Torino il mistero lirico in un atto La tentazione di Gestì di Carlo Corclara. Nel concorso bandito dal signor ing. Roberto Maccaferri delle Terme di Cascina (Pisa) per una 1farcia militare, riuscì vincitore il maestro Preite, capo-musica del 45° Reggimento Fanteria» (lv!usica e Musicisti, 15 giugno l 905, p. 381 ). «Il suo lavoro infatti è originale, elegante, accurato. Indovinatissimo. Sarà presto pubblicato per pianoforte» (L'Arte musicale, ì giugno l 905). Compose la Mania d'ordincmzct del 45 0 lZeggi111ento Fanteria (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio). Nel 1907 probabilmente insegnò strumentazione per banda al Conservatorio di musica di Napoli: Alfio Pulvirenti infatti disse di essersi c\jplomato con il maestro Preite nel 1907 a Napoli in tJuesta disciplina. Alla fine del 1907 su 53 concorrenti vinse il concorso per direttore della banda comunale cli Venezia con giudizio unan.ime della commissione e dette il primo concerto il 14 maggio 1908 (An el .Lahor, marzo 1908) e dal 1909 al 1927 fo docente della cattedra di nuova istituzione di strumentazione per banda al Liceo Civico musicale Benedetto Marcello di Vene,;ia (Verardo). Nel 1913 Ermanno \v'olf Ferrnrilo volle direttore dell'orchestra per la rappresentazione dei Gioielli della l\Jladonna a Parigi- Durante la guerra l 915-18 fu richiamato in servizio, mentre il giovane figlio cadde in combattimento sul Carso, meritando la medaglia d'argento alla memoria. Dopo la guerra riprese il servizio presso la banda di Venezia, con la guaJe nel 1927 trionfò all'Esposizione di Francoforte. Andato in pensione da Venezia, nel 1930 fu invitato dal Comune di Bologna a riorganizzare la banda, stessa cosa che fece a Gioia del Colle, dirigendola dal 1931 al 1934. Si stabili poi a Milano dove fu consulente alla Scala per la banda cli palcoscenico. Il 4 settembre 1937 diresse una banda per l'ultima volta: ciuella di Venezia e dovette bissare il Bolero cli Rave! (Sessa; D'Andrea, pp. 233-236). Compose le musiche che accompagnavano un libro per bambini (Firenze: Bempornd, 1926); per una festa popola.te di Verona, l'incoronazione nel "Baccanale dello Gnocco", nel 192ì musicò a 4 voci l'Inno al papcì del Gnocco su parole di Berto Barbarani e Gianni Mon.icelli, che venne cantato nel!' Arena cli Verona. Scrisse Istmmentazione per banda: 105 esempi, 6 /.avole di musica, 40 il!t,stmzùmi (Milano: Hoepli, l 936). A J\llilano scrisse le musiche delle canY.oni le cui parole erano del tenore Tito Schipa. A Garda gli è stata intitolata una strada. Giorgio Silvestri ha pubblicato Cctrme/o Preite; ri.tmtto di i111111Nsùisla (Verona: Ed. di Vita Veronese, 1953). Recentemente la sua composizione corale b i muso ria rio 1111,1.ri è stata incisa in un ccl dal Coro "El Vesoto" di San Boriano di Verona. Principe, G. Compose la A1arcia cl'òrdinanza del 42° Reggimento Fanteria (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio). Punturi, Girolamo (Bagnara Calabra 1844 c. ... 1939). lniziò la carriera militare come musicante nel 30° Fanteria, per diventarne nel 1879 capo musica. Nel concorso per bande musicali miljcari che si tenne a Genova in occasione

delle Celebrazioni Colombiane del 1892 si classificò al primo posto della prima categoria, dopo aver eseguito come pezzo d'obbligo un sunto melodico dei Promessi sposi di Petrella e come pezzo scelto Saul Ouverture di Antonio Bazzinj (Secolo, 29-30 giugno 1892; Il ceffr11·0, 2 luglio 1892). Nel maggio 1897 partecipò al concorso delle bande militari del IV Corpo d~Armata che si tenne a Genova in occasione del 1 ° centenario della bandiera tricolore. Parteciparono (Juelle dei reggimenti di Fante.ria 3°, 4°, 21 ° , 22°, 29°, 30°, 63° , 64°. Pezzo d'obbligo "La sfida" dall'opera l:.ttore Fierc1111usm di Vincenzo Ferrari. La banda del 30° si aggiudicò il quarto premio (G.M.M, 3 giugno 1897). Nel marzo 1918 fu messo a riposo per Limiti di età. Dopo il congedo fu docente al Conservatorio di Napoli.

Quagliata, Pasquale. Capo-musica del 62° Fanteria, compose il valzer Le corse e lo dedicc', al sindaco di Parma in occasione della Festa dello Statuto del 4 giugno 1865. Questi la inviò al capo-musica della banda della Guardia Nazionale perché lo eseguisse con il suo complesso (partitura alla Casa della Musica di Parma). La banda del 62° eseguì in quella festa anche la marcia 1\ifontecuore del suo maestro (Parma, Archivio Storico Comunale, Spetfctco/i, 186S). Quintavalle, Nicola. Capo-musica del 15° Panteria, compose la ';1.1foràct d'ordinctnza del 15° Reggimento Fante,ia Q)artitura: Roma, U ffìcio Storico dell'Esercito, Archivio). Su parole del colonnello Angelo Schenoni, comandante del reggimento, scrisse la musica dell'Inno alla hcmdiera del 1.5° JZeggi111ento Fànteiia, datato Genova, 30 maggio 1907. Fu autore di marce e ballabiJj per banda.

Rapisarda, Sebastiano. Capo-musica del 14° f<anteria, nel 1898 partecipò al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino, eseguendo l' ouvert1.1re J<onig S tephan di Beethoven al Teatro Scribe. Dopo il congedo, nel maggio 1907 fu chiamato a far parte della commissione giudicatrice del grande concorso nazionale bandistico di Padova, diviso in due sezioni: fanfare e bande (Arse/. L~tbor, maggio 1907). Scrisse musica per banda e una composizione fu premiata al ·coricorso dell'edito.re Belati nel 1931. Ricci, Etto1·e (Ravenna 1854 - Roma 1901 ). Cornista, suonò in varie orchestre dirette dal concittadino Angelo Mariani. Nel 1877 si diplomò in composizione al Conservatorio di Milano, città dove suonava al Teatro alla Scala. Fu attivo come sti:umcncista anche a Genova (Teatro Carlo Felice) e Bologna (Teatro Comunale). Dal 1877 al 1879 insegnò "strumenti di ottone" al Liceo Benedetto Marcello di Venezia (Verardo, p. 267). Lasciato l'insegnamento e l'attività di concertista per ragioni di salute, si dedicò alla disezione d'orchestra, per passare nel 1884 a capo-musica del 94° Fanteria. Compose la l'Vlarcia d'onlincmza del 94° Reggimento Fantma (edita da Forlivesi). Pece parte della commissione per la riforma delle musiche militari, come pure fo nominato ispettore generale dei Corpi musicali del Regno. Nell'ottobre 1901 morì a Roma a 46 anni. Di stanza a Pisa: «Domenica scorsa, sulla piazza S. Nicola, la musica del 94° Fanteria eseguì benissimo alcune reminiscenze dell'opera l\,fct/a Pasqua del Gastaldon. La trascrizione per banda venne fatta eccellentemente dal bravissirno

capo-musica maestro Ricci, che diresse con vigore e buon gusto. Assisteva al concerto numeroso pubblico, che accolse il pezzo con fragorosi applausi e salutò il maestro Gastaldon con ovazioni entusiastiche» (G.Nl.M., 6 dicembre 1891). Nel novembre 1882 si fece impresario e rappresentò al Teatro Mariani di Ravenna la sua opera 1'\Je/!t1, le cui rappresentazioni continuarono al Teatro .Alighieri per tre recite. «Nella prossima stagione cli carnevale, fra le opere che si daranno al nostro Teatro Alhambra fdi .tvlilano], avremo anche un'opera nuova del Signor Ettore Ricci, capo-musica nel 94° Reggimento a Pisa, intitolata Rm/ honr,> (G.M.M., 2 dicembre 1894).11 libretto era del marchese Antonio Bianchi. Non essendo stata rappresentata a Milano, il 27 aprile 1895, con la direzione dell'auto.re, venne presentata al Regio Teatro Nuovo di Pisa con ottimo successo del numeroso pubblico. Se ne dettero tre recite. Il 2 maggio, ultima, neUa grande serata a bene6cio dell'autore, gli vennero offerti diversi regali, tra .i c1uali un anello con brillanti da parte cl.i una signora e un necessaire da scrivere da parte degli ufficiali del 94°. Compose la Preghiera in memoria di Umberto 1 sulle parole della regina Margherita (1900), liriche, musiche per banda (Sessa). A Trapani, nella processione dei I\,1isteri è ancora eseguita la sua rnarcìa Pace. Ricci, Nicolò. Capo-musica del 2° Reggimento Granatieri. Dopo il congedo, nel 1882, diresse la banda di Crespano del Grappa. Fu autore di musiche per pianoforte e per banda. Risi, Generoso. "Professore clarinettista" del 4° Granatieri, sull'esempio del suo capo-musica \\'.!enceslao Zavertal si iscrisse alla Società del Quartetto (Cc1zzettc1 j\111simle di NrJpoli, 7 settembre 1862). Dal 1869 al 1871, data dello scioglimento del reggimento, succedette al maestro boemo nella direzione della banda. Trasformato il 4° Granatieri nel 74° Fanteria rimase in servizio come capo-musica fino al 1884, anno in cui passò a dirigere la banda di Acireale, posto che tenne fino al 1895. Fu autore di musica per banda (tra cui un Addio a Citttnia quando il reggimento cambiò di guarnigione) e studi per strumenti a fiato (Duetti per corno ti cilindro) . La banda musicale di Acireale è inr.itolara al suo nome e l'archivio conserva un notevole numero di sue composizioni. Rizza, Giovanni (Caltanissetta 1858 ... ). Studiò trombone e violoncello aJJ'Tstituto di Beneficenza di Cagliar.i ed entrò come bandista nel 64° Panteria. Mentre era di stanza a l'v.Wano continuò a studiare e nel 1884 fo nominato capomusica del 31 ° Fanteria e trasferito poi all'85° di nuova formazione. Ottenne il premio di primo grado e medaglia d'oro nella sezione bande militari al concorso nazionale per bande dell'8 e 9 giugno 1893 ad Alessandria (G.i\11.l\l( 25 giugno 1893; Orrù, p. 128). Di stanza a Cagliari nel 1897, in vista della prossima partenza del reggimento pe.r altra guarnigione, dedicò al sindaco della città una marcia eroica, Addio r1 Cagliati, esegtùta nelle uscite e molto applaudita (Orrù, p. 128). Compose la iÌ i[arcia c/101'{/inanzp del/'85° R<?ggimento Fante,ia (partitura: Roma, Ufficio Storico

dell'Esercito, Archivio). A Modena è «lodevole una nuova Società di giovani coristi istruiti dal maestro Rizza, capo-musica dell'85° Fanteria)} (G.Af.l\{, 23 novembre 1899). Rodriguez, Arturo. Capo-musica del 74° F~nteria, sposò l\faria Ermenegildo, figlia del maestro Prancesco Ermenegildo, già capo-musica militare e allora direttore della banda municipale di Siracusa (Musica e Musicisti, 15 novembre 1903, p. 967). Nel settembre 1905 fece parte della giuria del concorso bandistico di Brescia. Compose musica per banda, pezzi vocali e pianistici. Roggero, Giovanni. Nel 1871 dirigeva la banda comunale di Ceriana. Diventato capo-musica del 35° Fanteria, di guarnigione a Napoli, «il 9 agosto Arturo Rodriguez .intrattenne .l'accorrente pubblico>> con l'esecuzione di due sue composizioni: una Sinfonia ed una Polka (Napoli Musicale, 8 settembre 187 4). Compose musica da camera edita da Lucca e da Vismara. Romano, Giuseppe. Capo-musica del 53° Fanteria, fu premiato nella gara nazionale per una partitura per banda nell'anno 1897-98 dalla casa editrice Lapini di Firenze, che pubblicò Ouverture (La cronctcct mmicale, anno III, 1898, n. 1 O). Compose musica per banda e nel 1931 una composizione venne premiato al concorso dell'editore Belati. Romano, Michele. Maresciallo, in sede vacante capo-musica del 62° Fanteria di stanza a Parma, nel 1914 dirigeva nel çontempo la fanfara dell'orfanotrofio Vi suonatori (Ve ttorio Emanuele tro/Diz). II, che concava 17 Giuseppe Romano Romeo, Antonio (Siderno 1863 ... ). Studiò a Napoli pianoforte e composizione. Chiamato al servizio militare nella banda del 73° Fanteria, continuò gli studi dj strumentazione per banda con il capo-mu~ica .Amedeo Amadei. Terminato il servizio cli leva, studiò musica sacra con Pietro P.latania e i suoi lavori vennero eseguiti con successo. Nel contempo dirigeva la banda municipale di Casoria. Vinse poi i concorsi per la direzione delle bande di Lercara hiddi, Sant' Angelo cli Brolo e di Naso. Nel 1906 vinse il concorso a due posti di capomusica e fu assegnato al 58° Fanteria a Cagliari. NeJJ'agosto 1908 per ragioni di famiglia ottenne il trasferimento all'83° Fanteria di stanza a Messina, dove si salvò dal terremoto del 28 dicembre. Nel 1909 passò, sempre a Messina, al 3°, che fu attivo in concerti anche in provincia, a Reggio Calabria, Catanzaro e Catania. Nel primo concerto che eseguì a i\ifessina dopo il terremoto presentò la sua composizione Morta Messina . .. V iva Messina (l\llusica, 26 giugno 1910). <v:'\nima e vita della Banda, bisogna pur dirlo è il valoroso m 0 Romeo, il quale non solo sa trasfondere nei suoi musicanti la sua interpretazione dotta, scrupolosa e

geniale, ma ha altre sì il gran merito di trascinare insieme musicami e pubblico per trasportarli in un aere puro e pieno cli godimento spirituale. Egli riesce meraviglioso per la sua prodigiosa memoria che gli consente cli poter dirigerè senza partitura dei programmi interi composti di pezzi abbastanza lunghi e difficili. Il 3° Reggimento Fanteria deve essere orgoglioso d'avere a capo della sua Banda il maestro Romeo, il (}Uale nulla tralascia perché essa abbia un ricco repertorio di musica classica, lirica e operettistica sia antica che moderna» ( Cazzetti, di 1\1essinc1 e delle Cct!ctbrie,

22 luglio ·1914). Della sua "ferrea memoria", in quanto dirigeva senza partitura, scrisse anche Musica (1 ° novembre 1914). Dal 1916 al 1918 diresse la banda presidiaria di Catania, Nel 1923, dopo !'abolizioni delle bande reggimentali, vinse per concorso uno dei dieci posti delle costituende musiche presidiarie di Corpo d'Armata e destinato al X di Palermo. Nel 1930 fu messo in pensione. Fu poi direttore della bande di Cardito e Caloria. Compose musica sacra e per banda, tra cui la marcia sinfonica Un pensiero al 1J1io reggimento (edito da Lapini, 1908), Inno di g1,1erra su parole del col. Gibelli dedicata al re e l'ouverture in due temi Libia (MNsica, 24 marzo 1912), romanze, ouvertures che pubblicò con Lapini, Comellini, Cocchi, Ricordi (Giovanni Russo. A ntonio R.011~eo. In "Siderno", notiziario dell'Amministrazione Comunale, n. 9, 1993, pp. 25-26). Ronzani, C01·rado (Padova 1841 ... ). Studiò a Padova e tra il 1861 e il 1869 lo troviamo capo-musica del 23° Fanteria. Si dedicò poi alla dire:1.ione d'orchestra in Italia e all'estero. Nel carnevale 1888-89 diresse al Teatro Reale di Malta mentre ad Alessandria d'Egitto presentò anche due sue opere: Ulrico e :Manfredo e La strega. Compose romanze, marce e ballabili per pianoforte e musica per banda. Sue composizioni per banda si trovano nell'archivio della banda di Recanati. Rossi, Giovanni. Maresciallo facente funzione in sede vacante di direttore della banda del 47° Fanteria di stanza a Roma, ricevette delle critiche feroci dal giornale J\l{usica (22 gennaio 1908, n. 3) per le stonature udite durante un concerto al Pincio. Tl giornale scrisse nel numero seguente che la colpa non era ascrivibile a lui, ma il comando sospese il servizio di piazza della banda. Subito fu trasferito al 4ì° il capo-musica Cesare Perotti. Rossi, Vincenzo, Capo-musica del 51 ° Fanteria, tra altre marce militari compose (}uella in onore del suo reggimento, Brigata Alpi. Nel primo decennio del Novecento troviamo un Vincenzo Rossi maestro della banda e docente della Scuola comunale di strumenti a .fìato.cli Guastalla (Vetro/Di:t.). Rossignoli, Torquato. Dopo essere stato capo-musica dell'84° Fanteria, dal 1893 diresse la banda cli Novi Ligure. Si conosce una sua marcia per banda. Rubc1·to, Paolo. Di origine abruzzese, fu capo-musica del 13° Fanteria. Essendo il reggimento al campo estivo a :Nlintu.rno, «nei tre concerti qui dati

dalla musica del 13° Panteria vennero inappuntabilmente eseguiti pezzi difficili, con buonissimi coloriti e affiatamento. Certe sfumature, certe interpretazioni fatte con vero sentimento artistjco ne hanno in particolare colpito. Perciò ben volentieri diamo molta lode al maestro Ruberto il c.1mùe, nel breve volgere di tempo, seppe omogeneamente affiatare i disp'4;ati elementi che compongono per solito le nostre musiche militari» (G.ivf.M., 17 giugno 1894). Nel 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino eseguendo al Teatro Scribe una fantasia sulla V alchùù1 di \Xiagner. Rimase in servizio fino al 1911, poi fino aJ 1915 diresse la banda di Rovereto. Compose musica per banda (Carlini e Zen.i). Rubino, Salvatore. Nato a Ragusa, studiò musica fin da bambino. Si trasferì a Napoli poi a Roma per perfezionarsi .in composizione e strumentazione per banda. Diresse alcune bande civili e nel 1914 fu nominato capo-musica del 9° Fanteria di stanza a Bari, dove nel 1923 &resse la banda civica. _ lel 1925 vinse il concorso per la banda del Corpo d' Armata di Rari e di ispettore per le musiche militari. Fu attivo nelle istituzioni musicali cittadine, dando vita agli .t\mici della Musica che tra il 1921 e il 1936 portarono a concerti con la partecipazione di prestjgiosi interpreti. Con la banda militare dette per tre anni concerti settimanali a Ra&o Bari. Nel 1946 dirigeva la banda di Castellana Grotte. Compose la 1Vfarcic1 d'ordinanza dei Reggimenti di Fanteria 9°, 10°, 13°, 14°, 39°, 47°, 48° e altri (partiture: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio). Ricordi pubblicò 1 O Marce l\ililitariper uso dei Reggimenti di Fanteria, Battctglioni Alpini, Battctglioni d'istruzione e Distretti Militt11i da eseguit:,i dcti tromhettie1i di ttnct compagnie,. Scrisse liriche per canto e pianoforte, musica sinfonica, da camera, per banda. Nel 1940 vinse il premio della Fondazione Vessella per una composizione originale e una t'n~scrizione per grande banda. Tra i suoi allievi di strumentazione per banda vi fu Vincenzo Borgia, poi d_i rettore de.Ila banda dei Carabinieri. Rudelli, Francesco (Gandino 1845 - 1916). i\ vent'anni dava concerti di trombone. Nel 1865 fece parte della musica del 30° Panteria e fece l'istruttore della fanfara di Racconigi. Anesa riporta che nel 1867 suorn> nel Nabt,cco al Teatro Regio di Bologna e che alla fine della rappresentazione ricevette i complimenti di Verdi, direttore della rappresentazione. Non abbiamo elementi per confermare questa affermaY.ione, in quanto a Bologna non vi era un Teatro Regio, al Teatro Comunale quell'anno non si dette nessun Nc1bt1c((), e siamo perplessi sull'affermazione che il direttore fosse Verdi. Essendo il reggimento a Venezia, ne profittò per studiare armonia. Venne promosso capo-musica del suo reggimento. Nel 1888, lasciato l'esercito, djresse la banda di Gandino fino al 1903. Compose musica per banda. Ruffi, Leopoldo (Cagliari 1836 .. . ). Dopo aver studiato clarinetto, si arruolò nell'esercito come suonatore di banda. Studiò armonia e venne nominato

capo-musica del 71 ° Fanteria, dove rimase in servizio fino al 1866. Stabilitosi poi nella città natale, suonò come clarinettista e oboista nel teatro, nella cappella del duomo e nella banda cittadina. Compose messe per voci e orchestra e musiche per banda (Orrù). Ruspantini, Angelo (1881 - 1983). Studiò con Alessandro Vessella e si diplomò al Liceo musicale di Santa Cecilia. Nel 1912 fu nominato capo-musica del 16° Fanteria. Nel 1913, con Seguidilla, fu tra i premiati al comcorso internazione della rivista Il Plettro di Milano (Musica, 23 marzo 1913). Dopo il congedo diresse il Concerto musicale Brancaccio, banda di San Gregorio da Sassola e negli anni Trenta la banda di Cisterna. Compose musiche per banda e per strumenti a plettro. 1 Russo, Vito. Capo-musica del 2° Fanteria, nel luglio 1898 partecipò con la banda al concorso di esecuzione delle musiche militari di Torino, eseguendo al Teatro Alfieri Preludio e "Ridda" dell'opera Meftstefele di Boito.

Sala, Eugenio. Capo-musica del 7° Fanteria, si "ascrisse" come socio alla Società del Quartetto, fondata a Napoli il 12 giugno 1862 (Gaz:zettalvft.sicale di Napoli, 16 novembre 1862). Nel 1870 fondò e diresse la banda di Bolzaneto. Compose musica per banda. Sala, Marco (Milano 1842 ... ). Nel 1873 compose la Marcicz d'ordinanza del 7° Re,_ggimento Fanteria, di cui era capo-musica (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio). Sangiorgi, Filippo (Roma 1831 - 1901). Studiò contrappunto con Pietro Raimondi e fu scritto (Schmidl) che fu capo-musica del 2° Fanteria. Successivamente fu direttore dell'Istituto musicale di Ferrara fino al 1888 (Sessa). Compose opere, che al tempo ebbero successo e vennero riprese in vari teatri: Lt mendicante, melodramma in tre atti, libretto cli Luigi Scalchi (Roma: Teatro Argentina, carnevale 1854), ripresa come Adelia (1,filano, Teatro Carcano, 29 ottobre 1885); E dmondo Kean, melodramma in tre atti, libretto di Luigi Scalchi (Roma: Teatro Argentina, 11 febbraio 1855); Il casino di campagna (Roma, Teatro Capranica, gennruo 1856); Iginia d'Asti~ dramma lirico in tre atti, suo libretto (Roma: Teatro Argentina, primavera 1862); Guisembe,;ga da Spoleto, libretto di Carlo D'Ormeville (Spoleto, Teatro Municipale, 6 settembre 1864); Giuseppe BaLramo, opera in un prologo e quattro atti, libretto cli Carlo D'Ormeville (1-fj.lano, Teatro Dal Verme, 22 novembre 1873); Diana di Chaver'!)1 , dramma lirico in un prologo e tre atti, libretto di Carlo D'Ormeville (Roma: Teatro Argentina, autunno 1875); Orlando furioso (non rappresentato). I balli: li moro delle Antille (1865); Una dama di spirito (1875). Una MesstJ solenne (1853); la Messa di requiem per Cado Alberto (1871); l'iano Vll centenario della battaglia di Legnano; musica da camera (Rinakli). Sardei, Antonio. Capo-musica del 51° Fanteria, dal 1875 diresse la banda municipale di Reggio Calabria. Nel 1876 fu probabilmente l'autore dell'operetta L'amore in cc,mpa.gna (Reggio Calabria, 1876). Dal 1888 al 1890 cliresse la banda di Giarrc. Nel 1892 dirigeva la banda cli Palaz7.olo sull'Oglio con la quale

partecipò al concorso bandistico provincia.le di Chiari. Fu autore di musica per banda, tra cui Omaggio al re (Sessa). Sardo, Giuseppe. Nel 1914 era capo-musica del 6° Fanteria di guarnigione a Palermo, ma distaccato a Tripoli. Scrisse musica per banda, tra cui, per le nozze nel 1896 del principe Vittorio Emanuele•con Elena, l\1.arcia solenne sopra motivi della Marcia Reale Sarda e l'Inno del 1v.lontenegro. Satta, Francesco (Napoli 1882 ... ). Studiò clarinetto e composizione all'Albergo dei Poveri cli Napoli e successivamente, mentre faceva il servizio militare, compì il corso di strumentazione per banda al Liceo musicale di Santa Cecilia cli Roma. N cl 1911 partecipò al concorso per 14 posti di capo-musica nel Regio Esercito, si classificò al terzo posto e fu assegnato al 9° Panteria. Successivamente passò al 46° Fanteria. Nell'agosto 1912, in occasione delle feste per il centenario della fondazione di Bar.i fece eseguire da un coro di 200 voci il suo lnno a Governolo. Compose musica per banda (De Angelis/ Appendice).

Scalmana, Angelo (Vestone 1869 - 1951). Nel 1903 fu nominato capo-musica del 93° Fanteria. Dopo la guerra, nel 1923 riorganizzò la banda cli Vestone, della quale fu direttore e presidente fino al 1925, dando le dimissioni in quanto non poteva raggiungere i fini che si proponeva. Diresse successivamente le bande di Oarfo è di Barghe. Compose musica sinfonica, inni, t'nusica per banda. Sd1ettino, Annibale. Capo-musica del 75°

Fa~1teria, .compose musica per banda e per strumen6 a plettro. La marcia Principessa Letizia Angelo Scalmana per mandolino è stata recentémente r.ipubblicata in Giappone. Sessa, Pasquale (Varese-1816 ... ). A 16 anni si arruolò come musicante di tromba. Dall'orchestra del Teatro alla Scala nel 1859 passò a capomusica del 1 ° Reggimento Zappatori. Quando vennero soppresse le bande del Genio, passò al 2° Fanteria. Dal 1873 al 1875 diresse la Pilarmonica di Lugano. Scrisse marce e ballabili per banda. Sibilla, Francesco Domenico, capo-musica

nei reggimenti di fanteria 26° e 38° , fu aut.ore di alcune con1posiY.ioni per pianoforte e per banda.

Corrado Silvestri Silvestri, Corrado. Dal 1908 fu capo-musica del 45° Fant.er.ia di stanza a Sassari.

Simone, Giocondo (Casalciprano 1882- ... ). Iniziò da bambino a studiare il clarinetto e si diplomò al Liceo musicale di Pesaro. Dai primi anni del Novecento fu capo-musica del 94° Fanteria e dopo la grande guerra diresse bande civili. Compose musica sacra e per banda. Sisilla, Domenico. Non abbiamo notizie. Del 1877 si conosce la composizione L'ultimo addio. Marcia jùnebre del 58° ReiJ!.,Ìmento di 1=.ante1ia. Spalla, Luigi (Pontecurone 1879 - Alessandria 1948). Nel 1907 si diplomò in strumentazione per banda al Liceo musicale <.li Pesaro e iniY-iò la carriera come direttore di bande civili. Nel 1914 risultò tra i vincitori ciel concorso a sei posti d.i capo-musica del Regio Esercito e nel <.licembre venne nominato nel 56° Panteria di stanY.a a Belluno (lVlusica, dicembre 1914). Dopo la grande guerra, sciolte le bande reggimentalj, riprese a dirigere bande civili. Compose delle marce. Sparano, Giuseppe. Capo-musica del 63° Fanteria cli stanza a 1-'Iil.ano, nel gennaio 1884 fu chjarnato a far parte della commissione per la riforma delle musiche militari (La musica popolare, febbraio 1884, n. 2). Nel 1887 compose la marcia militare Nozze d'argento del 63° Re/!,giJJ1ento hmteria (edito dal .apini). Nel 1892 dirigeva la Banda Bianca di San Severo. Compose musica per banda. Speciale, Atanasio. Maestro sottotenente del 49° Fanteria, sui versi del capitano Carnevale Arella compose S11voit1 Urrah!, canzone dd soldato del 24° Reggimento Fcmteria. Spera, Antonio (Pizzo 1873 ... ). Musicante Atanasio Speciale nell'esercito, conseguì il diploma di licenza normale di strumentazione per banda nel Liceo musicale di Pesaro nel 1899 (Li cronaca mt1sicctle, anno VI, 1901, n. 7). Nel 1902 fu nominato capo-musica del 37° Fanteria, e nel 1908 fu ch.iamato a Genova a riordinare la musica dell'89° Fanteria che era stata falcidiata dal terremoto di Messina. Nel novembre 1918, mentre era <.lirettore della banda presidiaria di Cremona, compose e diresse un suo corale drammatico A,~li alleati del dititto e della civiltà. Pur essendo in servizio in questa città, fu autorizzato al riordino della banda civica di Verona che era stata sciolta durante la guerra e la sua opera fu assai apprezzata. Nel dopoguerra diresse le bande civili di Pallanza e di Faenza. Storaci Egidio (Napoli 1884 o 1885 -Torino 1957). Studiò a Napoli e cli venne capo-musica del 23° Panteria. Dopo la guerra, sciolte le bande reggimentali, si dedicò alla sonorizzazione dei film da muti a parlati e incise dischi di musiche per banda per la Parlophon. Per due anni diresse l'orchestra di operette e riviste

della compagnia in cui soubrette era Isa Bluette, poi in.i%.iò a lavorare all'EIAR con orchestre cli musica leggera della radio. Con l'orchestra "Gaudiosa" fu uno dei primi a trasmettere musica piena di swing. Net 1933 musicò il p.rogramma cli grande successo cli Nizza e MorbeUi per bambini basato sulle imprese di Tùpolino, cui nel 1936 seguìrono i famosi 4 Moschettim~ una parodia dei 3 LV!oschettie,i di Dumas, abbinata al concorso con le figurine, programma che diventò ml fenomeno di costume, poi diventato un film. Rimase famosa la canzone lvii hanno rovinato le donne. Una sua composizione,. S'erenata i-eleste, scritta per i 4 Moschettieri, fo adattata in Giramondo e costituì il motivo che annunciava il telegiornale del programma nazionale che debuttò il 1 O settembre 1952, poi TG 1, e che rimase in vigore fìno al 1998. Compose musica per strumenti a plettro, per banda e per film. Stromei, Luigi. Compose Segnale e i\!Iarcù1 d'orclinrmzp del/'11 ° Reggimento Fanteria (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio).

Tarditi, Giovanni (Acqui Terme 1857 Roma 1935). Studiò a Pireme violino, flauto e composi%ione (con Mabellin.i) e iniziò giovanissimo a comporre. Nel 1879 fece il servizio militare nella banda del 73° Fanteria. Diventato capo-musica, diresse le bande dei reggimenrj cli Fanteria 12° e 37° e.per 32 anni quella del 1 ° Granatieri di stanza a Roma. Capo-musica del 12° Fanteria di stanza ·a Roma, «il JV.linistero della Guerra ha approvato ed adottato per l'Ésercito· un nuovo congegno denominato Volta-Foglio, inventato dal bravo e studiosissimo maestro Giovanni T'arditi, col quale vien fatto al suonatore d'un istrllmento per banda di voltare la pagina senza che abbia a perdere menomamente la continuata letl1.ua della musica eseguita. f ... ] Noi aL1gu.riamo a questo chiarissimo maestro, che già conquistava al.lori colla sua splendida musica del Gran Torneo Storico per le nozze d'argento dei Sovrani [22 aprile 1893], che già con un primo congegno per tamburi riscuoteva il plauso generale, che l'intelligentissima opera sua solerte possa essere coronata di altro successo» ( G.M.M., 18 febbraio 1894). Infatti, quando era capo-musica del 1 ° Granatieri, ideò un nuovo tipo di tamburo più grande dell'attuale e molto più leggero e sonoro con tiraggio speciale (Musica, 15 genmùo 1920). Diresse la banda del 1 ° Granatieri alternandosi con la banda del 2° Granatieri in occasione delle grandiose messe funebri che si tengono ogni anno nel mese di febbraio a Roma a seguito del legato per il duca Alberto Genovese, antico comandante del reggimento, e nella celebrazione del 1911 diresse anche una sua Apoteosi nel Venerdì Santo (lvfusica, 26 febbraio

1911). Dette con la sua banda concerti anche all'estero (Belgio, Francia, Inghilterra, America, Russia, Cina,Ciappone, Turchia). Fu il. maestro dei trombettieri del re e direttore della Scuola musicale di Santa Maria degli Angeli .. La casa editrice I.apini di Firenze pubblicò la fantasia caratteristica Savoia-Petrovic, che era stata scritta per le nozze dj Vittorio Emanuele con la principessa Elena di Montenegro e premiata alla gara nazionale dell'anno 1897. Così pure la marcia militare Arrivederà (La cronaca musicale, anno II, n. 1 e anno III, n. l). Nel 1898 partecipò con la banda dell'80° fanteria al concorso internazionale di esecuzione del.le musiche militari di Torino, eseguendo al Teatro Torinese la sua fantasia Lct,giomata di Bebè. Su parole di E. Col.isciani il 4 luglio 1907 eseguì per J.a prima volta il suo Inno (I Roma che pubblicò a Roma con la Litografia Carrocci (A1J e/. I Lthot; novembre 1908, p. 928). Ar.r e/. .Labor del marzo 1908 scrisse che il comm. Giovanni Tarditi aveva composto un inno per il nuovo corpo dei volontari ciclisti automobilisti, su parole del geo. Chi aria, comandante della Brigata Acqui. J ,a sua fama fece sì che la Music School di Philadelphia gli concedette nel 1919 la presidenza onoraria. Durante il fascismo diresse per sette anni la Scuola musicale dei balilla in S. Pietro in Vincoli a Roma. Fu autore di circa 400 composizioni, tra le quali 19 operette, musica sinfonica, da camera, per banda, di cui scrisse anche un metodo, per strumenti a plettro. Di recente una sua composizione per mandolino è stata nuovamente pubbbcata in Ciapponc. Ti.nari, Pietro. Capo-musica del 61° Fanteria.1128 e 29 giugno 1892 si tenne a Genova il concorso tra le bande militari del IV Corpo d'Armata per festeggiare il centenario della scoperta cieli' America. Su sette complessi partecipanti, venne dichiarata vincitrice la banda del 63° Fanteria diretta da Pietro Tinari. Tre anni dopo i concerti tenuti a Genova, venne citata la banda del 63° Fanteria, ma non si riportò il nome del capo-musica, in quanto il corrispondente ammetteva d'averlo dimenticato. «Esso pure merita lode per l'ottimo affiatamento e per buoni i strumentisti; anche il repertorio contiene pezzi sceltissimi, e se la quantità di questi è minore [della banda del 4 ° diretta da Raffaele Asco lese], l'eccellenza dell'esecuzione dà risalto a quelli che vengono eseguitj con plauso del pubblico sempre numeroso anche in oggi che gran parte della cittadinanza preferisce il più "spira.bi! acre" della campagna» (G.M~M., 29 novembre 1895).Nel giugno 1897, in occasione del l centenario della bandiera tricolore, si tenne a Genova il conco.rso delle bande militari derIV Corpo d'Armata. Parteciparono quelle dei reggimenti di J-<anteria 3°, 4°, 21°, 22°, 29°, 30°, 63°, 64°. Pezzo l'obbligo "La sfida" del.l'opera Ettore Fiemmoscc, di Vincenzo f e.rrari. J .a banda del 63° si aggiudicò il primo premio (G.lvUv1., 3 giugno 1897). Nel 1898 partecipe) con la banda ,Ù concorso cli esecuzione delle musiche militari cli Torino, dove eseguì al Teatro Torinese La CtJV(J/cata delle Vtilk,irie di \Vagner.

Toffolo. Capo-musica del 71 ° Fanteria. «La Musica del 71 ° Reggimento di Fanteria, che è fra le nostre migliori di stanza a Torino, ha esegi.ùto nei pubblici concerti domenicali il Canto ad A~gir, composizione di S.M. l'Imperatore di Germania; il maestro Toffolo, quantunque da poco tempo [dall'inizio del 1894] assumo alfa direzione di quella musica militarer e quantunque abbia dovuto superare difficoltà non lievi nella strumentazione del Canio, ha riscosso meritati applausi dal pubblico torinese. l· .. j Questa composizione dà a divedere come il giovane sovrano siasi ispirato al caposcuola della moderna musica tedesca. Il Canto ad A~ir fu strumentato per musica militare dal maestro R. Lehmann ciel I Reggimento Ussari della Guardia» (G.LV1.M., 6 gennaio 1895). Torielli, Venanzio. Nel grande concerto dato ,Ù Teatro Alighieri di Ravenna «nella parte istrumentale ebbe segni della generale approva7.ione il signor Venam:io Torielli, flautista della Banda del 26° Fanteria qui stanziata» (L'.Arpa, 26 giugno 1862). Toselli, Enrico ( ...

- firenze, 1925). Capo-musica del 45° Fanteria, si conosce una sua composizione per banda dedicata a Nino Bi...x.io (De Ange]js/ Appendice). Trebbi, Alessandro. J\bile suonatore di cornetta di Bologna, nel 1863 e 1864 fu direttore della banda di 1faandola. Nello stesso 1864 fu nominato capo-musica del 39° Fanteria e restò in servizio fino al 1868 nel 64° Fanteria. Accaden:uco filarmonico di Roma, tra il 1873 e il 1876 dette concerti alV1odena. Compose musica per banda e in una partitura del 1894 si c.1mùificava «cieco professore di cornetta». Trenta, Giuseppe. Capo-musica dell'83° Fanteria, ottenne il prem.io di primo grado e medaglia d'oro nella sezione bande militari al concorso nazion,ùe per bande dell'8 e 9.giugno 1893 ad Alessandria (G.M.1\11., 25 giugno 1893). Compose la Mania d'ordinanza de/1'83° Rw!,iJ1Jento Fante1ia (partitura: Roma, ' U fficìo Storico dell'Esèfcito, Archivio), musica per banda e strumenti a plettro. Al concorso per una mazurca, indetto da Oreste Ruggeri di Pesaro, ottenne il diploma di alto onore (La cronaca musicale, novembre 1896). Tutrinoli, Giuseppe. Nel '187 4 era vice capo-musica del 62° Fanteria, in segi.1ito passò a dirigere la banda ciel 2° Granatieri. Nell'estate 1885 partì per l'Africa con la banda. Diverse sue composizioni si trovano a Parma nella Casa deUa Musica.

Vagliano. Capo-musica del 18° Fanteria. Il 21 marzo 1861, per festeggiare la proclamazione del Regno d'Itaba, in una serata "indimenticabile" al Teatro Comunale di Bologna venne eseguito un grande concerto al quale presero parte le bande dei Reggimenti 11 °, 12°, 17°, 18° di Fanteria e dei Cavalleggeri di Saluzzo. Del programma faceva parte La battaglia di San Martino, musicata dal Vag.bano (L'Arpa, 25 marzo 1861). In una cronaca di Forlì abbiamo letto che quest,'l composizione, «onde ottenere tutto l'effetto», richiedeva «anche gli spari cli fucileria>) (Pasini).

Valenza, Gaetano. Fu capo-musica del 3° Granaùeri. Valesio, Germano. Per circa vent'anni fu capo-musica del 40° Fanteria. Vanduzzi, Giovanni. Negli anni Sessanta fu capo-musica del 16° Fanteria; dopo il congedo diresse le bande musicali di Montegrimano, poi di Rimini. Fu autore di trascrizioni di opere, marce e ballabili per banda. Vaninetti, Giuseppe (Napoli 1849 -Torino 1926). Studiò al Conservatorio di Napoli e si diplomò in corno e composizione. Nel 1867 vinse il concorso per capo-musica del 7° Granatieri, reggimento trasformato poi nel 77° Fanteria, e rimase in servizio 25 anni. Fu prescelto per comporre la ivlessa da requiem per Carlo Alberto, eseguita a Torino il 28 luglio 1878 (G.i\1.M., luglio 1878). Fu «giudicata bellissima» (Napoli Mt1sicale, 5 settembre 1878). Compose la 1vlarcia d'ordinanza del/'88° R.e,.rfgimento Fanteria (partitura: Roma, Ufficio Storico dell'Esercito, Archivio). Dopo il congedo dall'Esercito nel 1884, diventò direttore della Banda di Lucera fino al 1891, quando vinse il concorso per direttore della Banda Municipale di Torino, con un orgarùco cli 62 elementi. Era anche docente della Scuola popolare di strumenti a fiato (La ffOnaca musicale, anno Il, 1897, n. 11). Durantè l'Esposizione di Torino del 1898, per la quale compose la grande marcia trionfale Il cinquantenario dello Statuto, orgatùzzò il grande concerto nel quale suonarono 28 musiche militari assieme alla sua banda, per un totale di 1600 esecutori. Con la sua formazione dette concerti all'estero e fu attivo anche come direttore d'orchestra. Fu collocato in pensione il 31 dicembre 1916. Scrisse musica per pianoforte, per organo, da camera e sacra, molta della quale è conservata nella Civica Biblioteca musicale Della Corte di Torino (De Angelis). Vannucci, Averardo (San Miniato 1837 ... 1885). A 18 anni si arruolò nei Veliti Toscani, della cui banda diventò in se&>uito direttore, per passare poi capo-musica del 29° Fanteria. «La musica del marchese di S. Giacinto è molto apprezzata in Palermo. La Banda del 29° Reggimento suonò testé tre applauclitissimi pezzi al Giardino Inglese» (Nctpoli M11sicale, 23 gennaio 1872). «:t\1entre in un tutti ci fa senti.re la maschia robustezza della banda militare, nelle agilità ritrae la naturale leggere,:,:a tutta propria degli archi, e nelle armonie la maestosa grandiosità di cui fa pompa il re degli strumenti, l'organo nel religioso raccoglimento di un gran tempio. li maestro Vannucci dimostra non solo di aver profonda conoscenza dell'arte fonica, ma di avere anche quel grande intuito di chi professa l'arte con vero amore e passione» (L'Avvenire di Sardegna, 25 settembre 1882). Fu anche scritto: «fale banda ha la rara specialità di eseguire musica del repertorio classico tedesco, con tale precisione da far ricordare le più brave bande austriache, che circolavano in Lombardia prima del 1859. Essa è diretta dal maestro Vannucci, che ritiensi il Mariani delle bande musicali militari» (La vmsica popolc,re, 2 novembre 1882). Nella sua banda aveva in organico sassofoni e clarinetti ·bassi, strumenti inusLlali nelle formazioni italiane. Congedato nel 1883, diventò direttore della banda, dell'orchestra e della scuola di musica di Cuneo. Velia, Amedeo (Naro 1839 - Vibo Valentia 1923). Figlio cli un musicante, era fratello di Alfonso, musicante militare. Prestò servizio nel 54° Fanteria, con cui

partecipò alle guerre del 1860 e 1866 meritando due medaglie al valore. Dopo essere stato capo-musica di banda militare, insegnò nell'orfanotrofio di Vibo Valentia. Compositore precocissimo, fu autore di marce, ballabili, musica sacra. i\ lui si deve lo stile musicale che ca.rat:terizza gran parte delle marce funebri del meridione. Una marcia funebre, Una lacrima s11l/c4 tomba di mia m(ldre, è tutt'ora famosa ed è stata utilizzata nel 1956 da De Sica nel film "Pane, amore e ... " e da Fellini nel 197 4 in "t\.marcord". Venbacher, Antonio. Per più di vent'anni fu capo-musica del 53° Fanteria. Veneziani, Apollonio. Capo-musica del 44° Fanteria, pur essendo il reggimento di guarnigione a Piacenza, per i meriti artistici ottenne il libero ingresso al Teatro Regio di Parma per la stagione di carnevale 1889-90. Morì a Piacenza nel maggio 1892, dopo 43 anni di servi7.io. Ventura. Fino alla metà degli anni Settanta fu capo-musica del 25° Fanteria. Vitaliti. Capo musica del 42° fanteria. Nel 1909 in un concerto a Genova «furono favorevolmente notati gli effetti del contrabbasso a corda adottati dal maestro Vitaliti nel magnifico Inno al sole di Mascagni» (Music(l, 25 ottobre 1909). Era in servizio nei prirni mesi del 191 O. Nel numero del 1 O aprile di quell'anno, A-fasica riporta che, non essendocene una municipale, si era costituita a Genova una banda che era diretta dal maestro Vitaliti, e che alla prima uscita conseguì un caloroso successo. Vitelli Raffaele, capo-musica del 12° Fanteria, vinse con la marcia militare Augusta l{1,1e/ iJ primo concorso per musica per banda bandito dall'editore Rico.rch nel 1888. In (Juello indetto nel 1890 si segnalò per un valzer per banda. Nell'aprile 1898 al Teatro Tosdli di Cuneo, nel concerto a favore clell'ospi:.:.io marino e dell'asilo d'infanzia, diresse la banda dell'8° Reggimento di fanteria che suonò egregiamente l'ouverture del Smildi Bazzini, e una Panta.ria sttlla Cavalleria rusticana e sul Pap/iacci, riscuotendo calorosi applausi ( G.iVJ.!Vl., 5 maggio 1898). Nell'estate 1898, partecipò al concorso per bande all'Esposizione di l'orino vincendo, nella sezione .riservata a quelle militari, il gran premio d'onore. ConcorS'ero 24. musiche eh Pante.ria, 2 di Grana6eri, 1 ciel Corpo Reali Equipaggi e 1 della Legione Allievi Carabinieri (G.i\!f.M., 4 agosto 1898). Volta, Francesco. Capo-musica del 22° Fanteria, si uc\ ise il 25 luglio 1883.

Zappalà, Michele. Fu capo-musica del 1 ° Granatieri di Sardegna. Dopo il servizio militare lo troviamo attivo come clirettore della banda di Vittoria. Compose musiche per banda. Zardini, Arturo (Pontebba 1869 - Udine 1923). Fu iniziato allo studio della cornetta dal maestro della banda del paese natio e nel 1888 si arruolò nella banda del 36° Fanteria. Nel 1893 fu nominato sottocapo-musica. Dal 1894 al 1898, essendo di stanza ad ,\lessandria, studiò armonia nell'Istituto musicale della città e nell'agosto 1899 consegui al J ,iceo musicale di Pesaro il diploma di strumentazione per banda, continuando la carriera come sottufficiale e congedandosi nel 1902. Ritornato al paese natale, fu assunto dal Comune

come impiegato all'anagrafe e maestro della banda, dando vita anche al Coro cli Pontebba. Nel 1901 vinse la medaglia d'argento a un concorso di composizione cli Palermo con una serenata per archi. Fu autore cli apprezzatissimi canti friulani su versi cli autori locali (tra c1uesti il famoso Stelutù alpinis), liriche per voce e p.ianoforte, canti sacri, musiche per banda (tra cui la marcia Inno degli Ascmi, 1912). (Oltre a una ricca bibliografia friulana, Franco Colussi. Arturo Zardini: un sa!t1t 'e Ft1r!anie. Udine: .Edizioni Pizzicato, 1998). Zavertal, Wenceslao Hugo (Polepy 1821 - Litomerice 1899). Di famiglia cli musicisti, studiò al Conservatorio di Praga. Clarinettista, dopo aver diretto la banda del 18° Reggimento Boemo di stanza a i\'1ilano dal 1845 al 1847, si recò a Barcellona dove fu maestro direttore al Teatro del Liceu e docente al Conservatorio di musica. Nel 1850 rientrò nell'esercito austriaco come Kapellmeister del 54° Fanteria di stanza prima a Milano poi a Vienna, e dal 1855 al 1859 del 49° Fanteria a Trieste. In questi anni fu critico musicale della rivista La Scena. Dopo la battaglia di Solferino (1859) il suo spirito amante della libertà lo fece dimettere dall'esercito austriaco e nello stesso anno prese la cittadinanza italiana ed entrò nel Regio Esercito come capo-musica del 4° Granatieri, di stanza prima a Torino, poi a Napoli. Qui si ascrisse alla Società del Quartetto, attiva nell'esecuzione cli musica da camera e strumentale (Gazzi?tta Musicale di Napoli, 17 agosto 1862). La Gazzetta Musicale di Napoli lo de6ni «lo Strauss delle ivfusiche militari italiane». Dal 1867 al 1870 diresse il Teatro di Treviso dove mise in scena assieme al figlio Ladislav un'opera buffa Tzta opur Scene del carneva/ de Treviso in dialetto trevigiano (Teatro Garibaldi, 28 maggio 1870; libretto edito da Luigi Priuli). All'inizio del 1870 fu nominato docente di strumenti a fiato al Liceo Comunale di l\fodena, dove diresse anche la musica della Guardia Nazionale. Nel 1872 fu nominato direttore della Scuola subentrando a Sighicelli. Nel 1875 raggiunse suo figlio a Glasgow, dove fece donazione alla biblioteca dell'Università della sua coUezione di autografi mozartiani. Nel 1895 si ritircì in patria a J ,itomerice. Su libretto di Piave scrisse l'opera Estella, e fu autore di composiY.ioni per orchestra e per banda (Sessa). Per Ricordi ridusse per canto e pianoforte l'opera 1 promessi Jposi di Amilcare Ponchielli.

Dei s~guenti non si sono reperite ulteriori. notizie.

Barbensi, Carlo. C:ipo-musica di 43 anni, morì nel novembre 1873. Barbi, Carlo. Di i\Io<lena, <lirectore·<li bande militari, morì nel dicembre 1878 a 51 an111. Cavalli, Francesco. Ha pubblicato musiche con Illanchi/Giuclic.i & Strada. Horn, Giuseppe. Capo musica <li una banda militare a Modena 6no al 1.863. LoscW, Enrico. Citato come capo-musica nel 1890. Massi, Ermete. Forse capo-musica <lell'82°. Vallini, Ernesto. Citato come capo-musica nel 1878.

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