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I NUOVI LAVORI.

Produttore Creativo

Nella parte di scrittura/produzione creativa per il cinema e le serie televisive, ci sono sostanzialmente tre figure professionali che sono le principali, e che possono poi avere declinazioni diverse in diverse realtà produttive (in Italia per es. dipende anche da società di produzione a società di produzione un diverso ruolo che hanno gli Story Editors o i cosiddetti produttori creativi o responsabili di sviluppo).

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Vediamo brevemente che forma hanno preso in questi ultimi anni.

La prima: lo sceneggiatore, o più spesso gli sceneggiatori, a loro volta coordinati da un Head Writer: il loro compito principale è di scrivere i copioni del film/della serie. Il capo scrittore nel mercato televisivo americano ha un ruolo fondamentale e quindi ha spesso anche il titolo di Creator della serie e in qualche caso anche di Showrunner (cioè di coordinatore artistico-produttivo a 360 gradi), perché sceglie attori e registi, si interfaccia con i finanziatori/ broadcaster, ecc.

Seconda figura professionale: il regista o i registi sono chiamati a mettere in scena, e quindi a dare uno stile visivo, un ritmo specifico e a dirigere gli attori. Spesso ma non sempre partecipano alla scelta dal cast principale, dipende dal loro peso specifico e dal tipo di progetto a cui lavorano.

Terza figura è quella del produttore, cioè il coordinatore globale del progetto. Può essere il titolare della società di produzione (Pietro Valsecchi per la Taodue, Luca e Matilde Bernabei per la Lux vide, Carlo Degli Esposti per Palomar) o un loro delegato (per es. Gina Gardini per diverse serie Cattleya). Ovviamente il produttore non è necessariamente il finanziatore (non lo è quasi mai, in Italia) perché il finanziamento viene, in televisione, dai broadcaster (Rai, Media- set e Sky per le serie italiane) oppure per il cinema dai distributori (Medusa, Raicinema/01, Warner Italia, Lucky Red, ecc.). La figura che sta emergendo negli ultimi anni è quella del produttore creativo: un soggetto che, senza ovviamente bisogno di essere il titolare della società di produzione, lavora su una serie coordinando, e facendo da interfaccia con il team di sceneggiatori; il produttore creativo ha anche un ruolo di supervisore e di nuovo di interfaccia con il regista nella fase di shooting e di supervisione e coordinamento anche nelle fasi successive: postproduzione, montaggio, doppiaggio ecc. Infine, non di rado, il produttore creativo segue il progetto fino alla fase di lancio. Come per i profili già presentati, anche questo può essere ricoperto da una sola persona o da un team di due-tre persone. Se il ruolo di coordinamento degli autori è limitato alla fase di scrittura (pensiamo a serie lunghe classiche, di 26 puntate da 50 minuti, dove c’è moltissimo lavoro di lettura e revisione delle sceneggiature) a volte queste figure sono chiamate Story Editor o coordinatori editoriali.

Le società di produzione un po’ più grandi hanno inoltre un responsabile di sviluppo (Head of development) che di solito è una persona che coordina i diversi progetti su cui sta lavorando la società: lo fa principalmente nella fase antecedente alla produzione, ma in alcuni casi tanto gli Head of development quanto – come abbiamo detto – i produttori creativi, sono chiamati a intervenire sulle fasi successive, produzione, postproduzione e lancio del prodotto.

Un quadro, come si vede, molto variato, in cui c’è molto spazio non tanto e non solo per autori puri quanto per professionisti con una grande flessibilità, grande capacità di comprendere i punti forti e deboli di un progetto, grandi capacità relazionali e di risoluzione dei conflitti e – oggi sempre di più – la possibilità di lavorare in contesti internazionali, usando quindi prevalentemente la lingua inglese.

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