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3 CREATIVE INDUSTRY
L’ambito delle industrie creative unisce, come si è detto, profili professionali che operano sia nel comparto della pubblicità e delle pubbliche relazioni (agenzie e centri media), sia nel comparto dell’organizzazione di eventi e di mostre (curatori e organizzatori culturali). Tali profili sono spalmati attraverso diverse tipologie ESCO dai Media Relator ed esperti di PR, agli organizzatori di eventi48 .
3.1 LE DIMENSIONI
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Per queste professioni nel corso dell’anno 2018 sono stati pubblicati sul web 6.485 annunci di lavoro, pari a circa lo 0,5% del totale delle web vacancy di WollyBI e all’11% degli annunci del macro-settore comunicazione e cultura.
In Figura 15 possiamo osservare la distribuzione degli annunci del comparto per le professioni ad esso afferenti. La professione che raccoglie più annunci è quella degli Specialisti delle pubbliche relazioni con circa il 70% degli annunci del comparto, seguita dagli Organizzatori di conferenze e di eventi (18%). Le posizioni dirigenziali e di coordinamento nell’ambito di uffici stampa e uffici marketing di imprese e istituzioni, centri media e agenzie di pubblicità sono naturalmente in numero inferiore (9%), così come le posizioni relative all’organizzazione di attività di promozione del Cultural Heritage, come mostre ed eventi, che rappresentano una quota del tutto minoritaria degli annunci di lavoro (meno dell’1%).
48 Con riferimento alle tipologie ESCO sono stati considerati i seguenti profili: Dirigenti nei servizi di pubblicità e pubbliche relazioni – 1222; Specialisti delle pubbliche relazioni – 2432; Archivisti e curatori di musei – 2621 e Organizzatori di conferenze e di eventi - 3332.
Analizzando la distribuzione territoriale per macro regione degli annunci web (Figura 16) possiamo osservare che la
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Consideriamo infine il settore economico delle aziende che
3.2 CARATTERISTICHE DEL LAVORO OFFERTO
Il lavoro offerto ai professionisti della comunicazione nel comparto Creative Industry è in quasi il 38% dei casi un lavoro a tempo indeterminato, seguono i posti di lavoro a tempo determinato con circa il 34% degli annunci. Gli annunci rivolti a lavoratori autonomi sono circa il 15% mentre quelli che riguardano contratti di formazione come gli stage, i tirocini e gli apprendistati sono poco più del 12% (Figura 18).
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Il
Considerando l’esperienza richiesta ai candidati negli annunci di lavoro per il comparto Creative Industry (Figura 20) possiamo osservare una preferenza verso lavoratori senza esperienza (24%) o con un’esperienza tra i due e i quattro anni (circa il 25%), seguiti dagli annunci riservati alle posizioni senior (il 16% di annunci richiede lavoratori con più di 10 anni di esperienza).
Infine attraverso l’analisi degli annunci pubblicati sul web è possibile comprendere quali sono le competenze che le aziende cercano per i propri collaboratori. Nella Figura 21 sono riportate le prime 10 competenze richieste negli annunci per le professioni del comparto. In particolare possiamo osservare la rilevanza delle soft skills, come adattarsi al cambiamento e principi del lavoro di gruppo, delle competenze comunicative e delle skills digitali.
3.3 CARATTERISTICHE RICHIESTE AI CANDIDATI
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3.4 ALCUNE CONSIDERAZIONI
Quello delle industrie creative è il secondo comparto dopo Business Communication per numero di vacancy. Il carattere complesso e proteiforme dei profili professionali raccolti sotto questa etichetta, che dialoga sia con il mondo delle imprese (le professioni connesse al PR e alla pubblicità), sia con il mondo della progettazione culturale e di eventi, spiega in parte la consistenza della domanda di lavoro rilevata. Nel 2018 il profilo professionale più richiesto è risultato essere quello delle Public e Media Relations. Su questo profilo sono possibili ulteriori affondi. Anzitutto è il profilo professionale che esprime la domanda più alta di lavoro a tempo indeterminato: il 40% delle proposte di lavoro sono per posizioni stabili rispetto a una media del 33,91% del comparto Creative Industry e al 27,7% dell’intero plesso degli annunci considerati. In secondo luogo, le imprese che nel 2018 hanno postato più web vacancy per professionisti delle Public e Media Relations sono imprese che operano nel campo commerciale e della vendita, come prova anche la rilevanza della skill customer service. Da rilevare anche una richiesta consistente nel settore dell’automotive e una presenza rilevante nel settore manifatturiero a riprova di un allargamento del mercato del lavoro per questo specifico profilo professionale. Anche gli annunci di lavoro rivolti alle professioni dell’advertising evidenziano una quota significativa di posizioni a tempo indeterminato (il 33,88%). L’aspetto che caratterizza questo specifico profilo è la pluralità delle competenze richieste, che contemperano hard skills (dai principi di marketing al computer science, all’uso di software) e competenze soft (l’adattamento al cambiamento o la capacità di team building).
Caso a sé è il profilo dell’organizzatore di eventi. Dal punto di vista della consistenza numerica, il numero delle web vacancy per questo tipo di competenze professionali è di poco inferiore a quello rivolto ai classici creativi. Cambia però in modo consistente sia la tipologia di contratti che vengono proposti, sia la tipologia di imprese, sia infine le competenze maggiormente valorizzate. Nello specifico, gli annunci di lavoro per organizzatori di eventi sono prevalentemente per posizioni a tempo determinato: il 36,14% rispetto al 30,22% degli annunci per posizioni a tempo indeterminato. Il profilo delle imprese cambia in modo consistente: a postare annunci per posizioni nell’ambito dell’organizzazione degli eventi sono imprese che operano nel comparto delle arti e dell’intrattenimento. Gli annunci di lavoro per organizzatori di eventi evidenziano tuttavia e in positivo una distribuzione relativamente più omogenea a livello nazionale, sebbene le regioni del Nord ne raccolgano la più parte. Da ultimo, le competenze più richieste sono di tipo soft: capacità di far fronte al cambiamento e capacità di lavoro di organizzazione e di lavoro di gruppo. L’ambito professionale della creatività a servizio delle istituzioni e delle imprese evidenzia quindi una forte articolazione interna, con mercati del lavoro diversi dal punto di vista delle tipologie contrattuali, delle competenze e anche della distribuzione territoriale.
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