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I NUOVI LAVORI.

Podcaster

Negli ultimi anni si è assistito alla nascita di una figura di notevole interesse per il mercato radiofonico o, meglio, audio: il Podcaster. Ricordiamo che i podcast sono prodotti destinati unicamente al download, all’audio-on-demand e allo streaming; essi stanno diventando il terreno privilegiato dell’informazione e della sperimentazione audio, segnando la rinascita di quei generi e sottogeneri che sono rimasti esclusi dai palinsesti radiofonici: l’inchiesta, il documentario, il reportage, la drammaturgia seriale e il radiodramma. In America e in Inghilterra i podcast sono una realtà consolidata da almeno 5 anni, con milioni di download attivi al giorno. Tra i molti successi, il maggiore rimane probabilmente quello di Serial, il podcast di giornalismo investigativo che dal 2014 ha totalizzato oltre 250 milioni di download e ha dato il via al fenomeno delle serie true-crime. In Italia, però, questa realtà costituisce ancora una nicchia, che viene perlopiù confusa con la possibilità di scaricare online le puntate di alcune trasmissioni radio tradizionali.

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Il modello distributivo del podcasting sta ripercorrendo le tappe del modello del broadcasting: da una prima fase di produzione amatoriale e indipendente, a una fase di commercializzazione del mezzo, grazie alla nascita di piattaforme che emulano il modello di Netflix: ad esempio, Radiotopia, Gimlet, Slap, Panoply.

Sebbene in Italia non esistano ancora vere e proprie piattaforme specificatamente dedicate all’audio-on-demand, (se si esclude l’esempio di Storielibere.fm il quale è ancora legato a una struttura non commerciale), in questi ultimi anni i podcast sono diventati un punto di riferimento per gli operatori radiofonici che vogliono portare avanti i propri progetti in maniera indipendente. Grazie ai bassi costi di produzione e a una tecnologia facilmente reperibile, semplici idee possono essere realizzate autonomamente da chiunque voglia sperimentare l’elaborazione di un prodotto destinato unicamente alle piattaforme web. Un esempio emblematico è l’audio-inchiesta Veleno del giornalista Pablo Trincia, diffusa dal 2017 su Repubblica.it. Veleno ha costituito il primo audio serial di massa italiano, un podcast cri a metà tra indagine giornalistica e storytelling.

Nonostante il successo, Veleno resta ancora un caso isolato. In Italia il podcast fatica a trovare un terreno fertile per affermarsi, poiché mancano gli editori. Fra i pochi a puntare su questo genere vi è Audible, la più grande azienda mondiale di produzione di audiolibri che ha iniziato a produrre contenuti audio originali seguendo l’esempio del modello americano.

I dati forniti da Audible mostrano che in soli 3 anni (dal 2015 al 2018) gli ascoltatori abituali di Podcast sono più che triplicati (+217%): da 850.000 utenze si è passati a 2.700.000.

Il 52% degli italiani maggiorenni si sta avvicinando a questo segmento e ne è incuriosito, ascoltandone almeno uno in un anno. Il 34% ne ha una conoscenza approfondita e solo il 14% è un fruitore abituale. Gli ascoltatori sono molto attivi: la media di ascolto è di 18,3 titoli all’anno, mentre l’ascolto medio giornaliero è di 27 minuti. Questi dati confermano l’audio entertainment come un settore in forte crescita, anche in Italia. Soprattutto i non lettori, o i lettori deboli, dimostrano una propensione all’ascolto di contenuti originali e podcast con durate più brevi. Ne consegue che il mercato dei Podcast è già oltre la nicchia e possiede forti potenzialità anche se, per il momento, è ancora riservato agli early adopters.

Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891793546

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