Parte terza
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mentre, se si flette la coscia sul bacino mantenendo la gamba in estensione, insorge. subito un dolore violentissimo perchè il nervo viene a trovarsi in uno stato precisamente opposto al precedente. 2° Segno crociato delt'ischialgia, consistente nel fatto ben constatato che il dolore insorge nell'arto affetto ancl1e quando s' eseguisca st1ll' arto sano la seconda delle manovre consigliate dal Lasègue e accentlate dianzi. 3° Segno del Gowers, che consiste nella provocazione di dolore lungo il decorso del nervo sciatico affetto per mezzo della semplice flessione dorsale del piede. 4° Seg1zo del Gibso1z, consistente nell'esagerazione del riflesso cremasterico dal lato affetto. 5° Abolizione del riflesso del tettdine d'Achille, che è un segno quasi immancabile. Ricordo che, per esplorare questo riflesso, si procede nel modo seguente: stando il piede dell'individuo in leggiera flessione dorsale, si percuote bruscamente il tendine d'Achille e s'ottiene la manifesta contrazione del gastrocnemio. 6° Seg1zo termico, consistente nel fatto che il ginocchio dell'arto dolente è più freddo dell'altro. 7° .S~egno tibiale, con cui si constata che il terzo inferiore della tibia del lato affeiio è sede d'una vivissima iperestesia alla pressione. Il Bonalumi consiglia, nei casi sospetti di sciatica, l'applicazione della corrente faradica, con cui egli dice se la malattia è reale, se ne può ottenere talvolta la guarigione in poche· sedute; e, se è ~imt1lata, avviene di solito che il paziente si dichiari ugualmente guarito, non volendo più oltre sottoporsi al trattamento elettrico, ch'è alquanto doloroso. Io non neg·o il valore terape11tico d'un tal metodo, essendo abbastanza noto che le pennel_lazioni faradiche lungo il de-
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