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[PER IL PRIMO ANNIVERSARIO DELL'INTERVENTO AMERICANO]•
Si affaccia quindi alla ftmslra il nostro Direltore, all'indirizzo del q111Jle la folla rinnova ,ma ~a/da dimostrazione d'affetto. Prima ch'egli potsa parlare trascorrono alrnni minuti d11ranle i quali grida inteuanJi di « Viva M,asolini ! Viva Il Popolo d' Italia I » vengono ripetute da migliaia di dltadini. Rfrtabilitosi un relativo Jilenz.io, Mu.uolini inizia il suo di!(orso.
Cittadini I
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Il tempo non consente lunghi diScorsi. Non parlo del tempo che chiamerò meteorologico, ma del tempo storico che da qualch e settimana ha precipitato il suo ritmo. Oggi in tutta Italia si svolgono manifesta~oni df::gne di questa ora unica nella storia del mon do, ( Applausi).
A Pontida si reca la gente bergamasca a rinnovare il giuramento che già la Lega dei Comuni lombardi fece sette secoli fa quando sces~ in campo contro il Barbarossa ; a Ro ma una imponente dimostra·2:ione di popolo va all'ombra del Colosseo ; qui il popolo di Milano esprim e con la sua moltitudine e con il suo entusiasmo tutta 1:1. s impatia profonda e ardente che sente per la nobile democrazia americana (Grandi acclamazioni).
Si compie uh anno, oggi, dal giorno in c ui Wilson, che a ·giusto titolo potrebbe essere chiamato Wì lson il saggio, dopo av er ~ealmente atteso che la Germania tornasse alla ragione,,snudò la spada e scese in campo. (Grida di: « Viva Wilson I>> Applall.fi).
Seimila leghe di oceano non hanno ·trattenuto gli Stati Uniti dal compiere il loro preciso dovere. L'importanza dell'intervento ameri-
• Discorso pronunciato a Milano, da una finestra della sede del consolato ame· ricano sita in via Bocchetto, il pomeriggjo d ei 7 aprile 19 18, durante una manifestazione indetta dal comitato milanese d 'azione fra mutilati, invalidi e fer iti di guerra i n onòre del popolo ameriGfoo. Prima di Mussolini, aveva parlato l'unbasdatore degli Stati Uniti, Nelson Page. (Da Il Popolo d'I1alù1, N 97, 8 aprile 19 18, V) cano non sta già solamente nel fatto che l'America ci dà e ci darà munizioni, uomini e provvigioni. Vi è qualche cosa di più profondo che dà un senso di più intima sicurezza alla nostra coscienza di uomini e popoli civili. Wilson il saggio non avrebbe mai sposato la nostra causa se non avesse avuto la ferma, assoluta convinzione che si trattava r ealmente d i una causa giusta e santa. (Grida di: « Viva Wiùon I))) [CenmraD.
Cittadini I
È per noi un orgoglio e una soddisfa2ione trovarci in buona compagnia, t rovarci insieme .con 2.3 popoli che lottano contro il.barbaro militarismo prussiano, ma deve essere anche una so ddisfazione p er gli Stati Uniti trovarsi _a fianco di una Inghilterra potente e grande, che no n trema per variare di vicende militari, accanto a una Francia che è semplicemente sublime nel suo eroismo (grondi appla,ui, grida di: « Viva la Francia!») e anche accanto all'Italia, alla nuova ltalia che ha p reso decisamente il suo p osto nella lotta m ondiale. (Applausi fragorosi).
Come l'Italia ha scoperto l 'America, cosi l'America ed il nuovo mondo d evono scoprire l'Italia, non solo nelle sue grandi città fervide di vita e sonanti di industrie,· ma anche nelle campagne dove la più umile gente attende con rassegnazione tranquilla che l'ora della pace vittorio sa e giusta sorga sull'orizzonte.
Non ci può essere più nessuno in buona fede, nemmen o l'ultimo oscuro cervello, che possa ritenere o pensare che non è la Germania che ha voluto la guerra e che non è la Germania che vuol continua~e la guerra p e r ridurre tutto il mondo in una orribile caserma prussiana (A((/amaz.ioni. Grida di : 1< M orte alla Germania I))).
Tutto ciò è n ella nostra coscienza e nella coscienza del popolo degli Stati Uniti, di un grande p opolo che conta cento milioni di abitanti, dispone di riserve immense e si è già sottoposto ad una magnifica disciplina guerresca.
Un episodio lontano mi torna alla memoria: quando Cristoforo Colombo m9sse la prora delle sue tre pòvere caravelle verso lidi non ancora esplorati e spiagg e lontane, ci fu chi lo disse pa~o ed esaltato, e certamente durante .i tre mesi cli navigazione qualche v o lta il senso ddla disperazione discese nel cuore degli uomini sperduti in me2zo all'oceano ignoto.
Ma un mattino la ciurma che era sopra coperta vide qualche cosa che si profilava all'orizzonte. Era una linea oscura, indefinita. La ciurma g ridò : « Terra I Terra ! » E tre mesi dì miseri e fu rono dimenticati nell'a ttimo consolatore. ·
Verrà giorno fo cui dalle nostre trincee fosanguinate e gloriose sorgerà un altro grido altissimo : « Vittoria I Vittoria I )} (Ent11siasti:he a,damazJoni),
E sarà la pace giusta per tutti i popoli, la pace del diritto per tutte le genti.
Cittadini l
A nome del Comitato d'Azione fra mutilaci ed invalidi di guerra, vi ringrazio per la vostra solenne manifestazione e v'invito a gridare: Viva l'America I Viva l'Italia I (li @plùe grido } ripehlto dalla folla enlmiasla Ira applausi deliranti, mentre le musfrhe inlonano gli inni patriottici. Il Console ameri,a,w, i generali Angelo/ti e Ricrardi, il comandante Fùcher, gli on. De Capitani, Valvauori~Peroni e le altre p ersonalità prmnli al/orniano M 1mo/ini çomplimentandolo vivamente. Dal basso la folla rinnova i 111oi appl(1Jlsi. La manifeslaz_ione Jjinila, ma i l p11bblico non sfolla. Allende i mutilati e M,molini are/amandoli vivamenle. I ramions partono colmi di 11j/ifiali e soldati Ira appla11si incessanti. Il nostro Direi/ore prende posto sopra uno dei camion.r ed i fatto .segno a n11011e dimo.rlraz.ioni di simpatia).