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DOCUMENTARIO
I PREMI ALLE «BRIGATE» GLORIOSE*
La nostra iniziativa ha avuto un successo grandioso. Le offerte sono numerosissime, ma quel che più conta sono simpatiche e sinto-
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Na2ione verso i suoi figli che la difendono Più che il dono, il modo, la forma, la parola. che accompagna il do no, ciò che ne accre- braio, vigilia del giorno stabilito per la chiusura del prestito nazionale. Quanto alla distrib uzio ne delle cartelle, abbiamo già preso accordi col o.pitano L o reo dell'Ufficio Doni del Comando Supremo. A suo
Sarfatti, madre dell'eroico Roberto. È un morto che offre il suo segno d'amore ai superstiti. commilitoni :
Il 1 2 febbraio del 1918.
Mio nobile amico, fruito dei suoi risparmi di bimbo, vi mando queste quattro cartelle del pre, stito che appartennero aJ mio figliuolo Roberto.
Voi, che difendete aJle spalle i nostri soldati che ci difendono al fronte .Voi che conoscete il loro animo e i loro bi sogni materiali e spirituali - fa tele avf're, vi prego, a quattro fratelli d'anne del mio Diletto, della Compagnia 32 a. del VI Alpini, Battaglione Monte Baldo, che fu la Sua, e lo ebbe per proprio nella vita e nella morte. •
· Alle (Jllfl/lf'O canelle, aggiungetene una quinta, offerta fraterna di un nostro caro « a un ignoto Alpino, fratello dolente e lontano, sulle montagne che si inscivano di croci »
Ci stringiamo intorno a Voi, Mussolini: Voi che lo potete, fate die t anto sacrificio dia tutti i preziosi suoi frutti.
E vi ringraziamo, amico, con strazio e con orgoglio di genitori e di italiani, per le Vostre parole, in cui tanta parte di nostro figlio è trasfusa, e r ivive la sua mocte di vita. · J.iARGHBRlTA SARPA1TI
• Da Il Popolo d'Italia, N . 4,, 14 febbraio 1918, V.
MUSSOLINI A MONZA *
Monza., 19.
Per iniziativa di un gruppo di cittadini e soldati stata organizzata questa sera, al P oliteama Monzese, una serata riuscitissima per il g rande concorso di p ubblico. D avanti a una Vera folla di ascoltatori, Benito Mussolini - presentato da un g lorioso tenente volontario degli A lpini che ha pro nunciato poche vibranti parole ed ha offerto, a nome del Comitato monzese, un pacco di cartelle del Prestito per l'iniziativa dei pre mi alle Brigate -h a iniziato la sua conversazione sul t ema: L'ora presente.
L'orato r e, dopo u n breve esordio, ha trattato minutamente e analizzato con sicurezza le cause che produsseto il rovescio di Caporet to, cause che non provengono dai selciati i talfani, valorosi e pieni di fede e d i abnegazione, ma dalle trame dis fattiste e dalla leggerezza dei governa nti.
vasione nemica, dimostrare i loro v eri sentimenti e disingannare i predoni tedeschi.
Oggi i l do vere della resistenza incombe su tutti i cittadini : il dovere d'Italia è l'appoggio più completo ai suoi figli che si battono.
E ssredt~~!;::~1: di b::ft~t~:s~oli~ts~~:as:tea;r~n~~l~e interrotte da vivi applausi e coronate alla Enc da una vera ovazione.
• Da // Popolo d'/Jafia, N. 51, 20 febbraio 1918, V.
Ironie Sferzanti
Dunqu e t utta la sfolgorante gamma degli accesi colori interventisti à avuto di q uesti g io rni, nella Monza proletaria e .... disfattista, [.. .. censura..•.] la serata di gala. Il duce e vessillifero dei partiti jusqu' auboutisti, che da tre anni col suo giorna le ci continua con stile infuocato a .dichiarare immondi, ci à concesso l'onore della sua parola alata, suggestiva, incitatrice I
Ma quanta diversità di tono e di sfumature IQuanta ·acqua nel calice dello champagne contumelioso I Non ci sembrava p iù nemmeno di trovarci al coseetto del grande direttore del foglio cannobiano, tanto co razzato. dai nu mi d'oro del Grande Dig nita rio e Grande Architetto d ell'Universo I
• D a I.A Bria'!'lza di Monza, Period ico settimaoale socialista, N . 8, 23 febbraio 1918, XXI.
E quasi quasi avemmo l'impressione che l'insigne uomo, portato tanto sugli scudi dalla canea ultra-nazionalista, cercasse una tnncea di distacco, si arrovellasse ];>CI gettare un ponte, qui nella città che lo acclamò entusiasticamente 10 veste di truce Barbarossa in altri tempi non troppo remoti, per riaccostarsi all'anima follaiola che non è rinnega.ta, non apostata, sempre coerentemente socialista.
Lo riconosciamo, fu quasi sereno, fu pressoché obbiettivo, limitandosi al concetto della resistenza, da noi mai abiurato, non infamando più tutti noi socialisti, che pure rappresentiamo una parte non trascurabile nella compagine nazionale I
E rivendicò con accenti di asceta il soldato proletario d 'Italia, lo mise fuori causa dalle ultime dolorose vicende, conclamò che bisogna adorarlo perché è sacro come il sangue di Cristo I bon~e ~~bi~~:;g/jff0iu::i!~:~a~~~~~~ a~~~i~r~~l~J;is~J; !~~1;1;~ il duce a parlare solo di çueru, a invelenire contro la libertà dei socialisti, che sono pure essi cittadini italiani~ a calpcswc solo g li ideali del socialismo che si accostano fatalme nte irrimediabilmente?
Non era dunque infame che l'indomani di Caporetto fossero descritti i piccoli soldatini d'Italia come tutti traditori?
B come non Aagellò i tanti sfruttatori di questo disgraziato periodo, che mentre urlano che bisogna fare una g rande Italia, non avvertono che tutto bisogna dare ai combattenti, alle lo ro famiglie, invece che essere protervi ?
Non flagellammo noi sempre coloro che al posto del cuore, ànno un sasso nero e ànno sempre desiderato la guerra per la guerra, in tutti i campi ? e in tutti i tempi?
Come s1 saranno trovati almeno i tre quatti de~li intervenuti della cosiddetta platea di cresi dorati, alle enunciazioni conclusionali che i soldati proletari d'Italia ritornanti non dovranno trovate l'Italia dei parassiti, dei rammolliti, dei fannulloni ? Che passeranno su questi cadaveri sopravvissuti ?
Che l'operaio deve tornare non più operaio, ma produttore interessato, cooperatore ?
Che la terra dovrà essere dei contadini che la lavorano, che la fanno germogliare?
Che il regime sociale non un regime di fannulloni sinistri gaudenti?
Che la ricchezza sociale deve andare in tutte le case, che il treno dovrà correre sui binari della g iustizia, dive rsamente il proletariato lo farà deragliare?
Che il domani dovrà essere migliore, che tutte le lagrime dov ranno essere asciugate ?
Che è indispensabile un po' più di giustizia, W1 po' più di benessere, un po' più di libertà?
Ma non è dunque per queste sublimi rivendica:doni umane che noi deprecammo sempre tutte le guerre, che allontanano. invece di avvicinare questo processo economico?
O Satana diabolico, tu vivi più che mai, e domani tutto travolgerai per la salute delPumanicl I