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ANCORA UN RICATTO?

La stazione di Nauen continua a mandare radiotelegrammi di implorazjooe in tutte le direzioni del mondo. Il ministro Solf piange. Le donne tede.sche piangono. Tutta la Germania è un lamento. I tedeschi chiedono una « mitigazione » deUe condizioni dell'armistizio e ag itano lo spauracchio det bolscevismo.

Questo del bolscevismo è l'ultimo ricatto, l'ultimo tentativo di frode ai danni nostri.

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Ma noi pensiamo che non può riusdre a condurre l'Intesa su un terreno di pericolosa generosità. Anzitutto, il bolscevismo è un fenomeno russo e p arzialmente russo. Non è riuscito ad inquinare che una parte della Russia, la cosidetta · Moscovia e limitatamente alle sole città. Solo una popolazione a fondo ffiongolico e tartaro può accertare o subire ur:t regime come quello le cui gesta nefande sono sintetizzate - in base a documenti inoppugnabili - nella terza pagina di questo stesso giornale. n bolscevismo, fenomeno di nerazione sociale, è comprensibile nel clima storico russo. A Berlino è già fuori di posto. Trova. già il clima ostile. Nelle nazioni occidentali, di civiltà elleno-latina e profondamente individualista, un regiine siffatto non vivrebbe ventiquattro ore.

Gli ultimi tentativi di trasposizione dei metodi leninisti nelle società occidentali si sono verificati in Svizzera e in Olanda e sono, in entrambi i paesi, pietosamente e damorosamente falliti. Non è !=erto l'Inghilterra che può temere il contagio bolscevico. E nemmeno. la Francia che vive da qualche tempo nell'atmosfera elettrizzante del trionfo militare.

Forse l'Italia? Come le sue due alleate d'occidente, l"Italiagrado le apparenze e le vocifenzioni del socialismo ufficiale - la meno minacciata dal leninismo ; .... UJJaJ de Rn11ia. Che la c:osidetta repubblica tedesca voglia incoraggiare il leninismo negli altri paesi è ormai evidente. Che questo rientri nel piano d'azione escogitato a1l'u1tima ora, per fr odare - nel caos universale ..:..._ l' Intesa del frutti dellà vittoria, è o rmai palese; ma è altret tanto palese che i p opoli d ell'occidentè n on cadranno nel tedesco, Vitale o no n v itale che sia la rep ubblica t edesca - e le opinioni in propos ito dei socialisti franc esi reduci d"aUa captività in Germania son o pessimiste - noi abbiamo combattuto la Germania, n oi abbiamo di fro nte la Germania, noi dobbiamo considerare la Germania co me unità nazionale e statale, all'infuori delle sue modifìcazioni politiche interne. La Germania di Solf che si mette ogni giorno in g inocc hio, a mani giunte, dinnanzi all'Intesa per jmpietosirla, avrebbe postonel caso di vittoria - condizioni ben p iù tremende di quelle c h e necessariament e furono dettate d a Foch.

Trov iamo sull' H (Jmme Lihre le condizio ni di pace chieste a suo tempo dai g ruppi e dalle p ersonalità più i nfluenti dell'Impero tedesco e le dedichia mo agli italiani smemorati e teneri di cuore.

Le grandi auo(iazioni ind11striali t agrùole tedes(he chledevano : annessio ne di Briey, di Longwy e dei t erritori carboniferi dei dipartimenti del Nord , del Passo di Calais e del Belg io ; presa di p ossesso della grande e minore proprietà agrico la ed in dustriale di queJie regioni ; fa miglie francesi sostituite da ge nte tedesca; annessione di tutto l'imperO coloniale francese; annessione di tutta la regione costiera della Manica fino alla Somme e dei paesi traver sati dai 'canali sboccanti in questa costa; annessione di Verdu n e d i Belfort; forse indeilnità di guerra per levare alla Francia ogni p ossibili tà di ricostituirsi.

La Lega degl'intellettuali tede.uhi voleva: fare tabnla rasa del peticolo fraflcese ; indebolire la Francia p olitica mente ed economicamente ; anness io ne del n ord e del n ord-est della Pranda: da Belfort al mare ; prop rietà e intraprese rilevate ai fra ncesi in queste regioni e rimesse nelle mani te desche; forte inde nnità di g uerra; essendo s tato conquistato, il Belg io deve restare p 91iticamente, militarmente ed economicamente nelle mani de lla Germa nia, p assando nelle mani dei t edeschi le proprietà e le i ntraprese.

In ciò che concerne la Russia è inutile, dopo i trattati di BrestLitov sk, ricordare 1c ambizio ni t ed esche.

La Lega pangermanista (che aveva le sue ramificazioni e sezioni in tutta la Geimania) reclamava: la annessione delle provincie russe del Baltico ; annessione dei territori francesi di Belfort, d'Epinal, di Toul, di Verdun, Saint Quentin, Amiens, Dieppe, Boulogne e Calais; cessio ne dall'Inghilterra di tutti i porti che possono essere utilizzati come basr navali; presa di possesso di tutta la flotta ing lese, che d ovrà a rrendersi alla Germania ed essere condotta a Kiel; occupazione della G e rmania di Po rtsmou th, Liverpool, Glasgow e alt re città fino al pagamento d'u na larga indennità d i guerra.

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