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LIBERTA Al MUTILATI

Abbiamo pubblicata la lettera del capitano R icordi, colla riserva di lasciar libertà d'interloquire in argomento agli interessati stessi e cioè ai mutilati. Diamo quindi cOrso alla lettera del tenente Nicot era Francesco e dichiariamo subito di accettare il suo punto di vista. Noi pensiamo, con lui, che non si può viricolare in alcun modo la libertà dei mutilati e degli invalidi, trascorso che sia il periodo di cura e di rieducazione Se un mutilato o, nel caso nostro, un ultramutilato preferisce essere ospite di un istituto nazionale piuttosto che circolare nella società, p adrocissimo L o Stato deve prov vederlo di tutto il conforto materiale e m'orale necessario. Ma se il mutilato, come avviene nella stragrande maggioranza dei casi, vuoi vive re a casa e in libertà, nessuno, pe r nessuna ragione, deve impedirglielo. La libertà soprattutto. Se per caso' il ·mutilato fosse vittima di sfruttamento od altro, ci sarebbero sempre le autorità per impedire o punire lo sconcio. Non mai ci appare cosi come oggi palpitante di umana e d ivina verità, il verso del nostro sommo Poeta:

Libertà vo cercando, ch'è .rJ cara Come sa chi per Lei vita rifiuta.

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Questi combattenti hanno, in battaglie di ogni g iorno, durante quaranta mesi, cercato la libertà e sono stati pronti p er essa di rifiutare la vita. Non vincolateli I Pro teggeteli, difendeteli : è il vostro dovere, ma se lo desiderano, come tutti lo desiderano , !ascia teli circolare liberi cittadini fra i liberi cittadini.

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