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«IL POPOLO D'ITALIA» NEL 1919
Col 1919, il Popolo Italia entra audacemente e gloriosamente nel suo sesto anno di vita. L'anno che sta per chiudersi fu quello della vittoria, l'anno che sta per venire sarà l"ann o della pace g rand e, giusta e umana. Il Popolo d'Italia che fu dal novembre 1914 al novembre I 9 t 8 il giornale della guerra, perché la g uerra volle e le ragioni della g uerra, durante il corso tormentoso degli eventi, fieramente rivendicò e sostenne, sarà d'ora innanzi jl g iornale dei problemi formidabili dine interno ed este rno, dalla cui soluzione dipende l 'avvenire felice deU' Italia e la tranquillità delle genti..
Non è nel nostro costume politico cd intellettuale sciorinare al pubblico ciò che abbiamo farto : non spetta a noi dare la prova che questo foglio di carta non è statO una semplice inut ilità, ma ha lasciato tracce profonde nella nostra v ita nazionale. I fatti sono le mig liori d ocument azioni. Né ci attarderemo a do mandare le a ttenuanti, per tutte le manchevolezze che un lettore esigente può avere riscontrato. Un giornale è una creazione quotidiana, di poche o re. qualche di pochi minuti. È un'opera di concitazione e di tumulto, come tumultuosa e complessa è la vita che il giornale rifl ette ora per ora nelle sue pagine. Non è una monogra6a che il pedante distende placidamente assiso al tavolino di una biblioteca. Chi è entrato nel meccanismo politico e tecnico di u n giornale sa valutare le difficoltà, disting uere gli ostacoli, . attribuire i meriti. Il giornale più che la r ichiede l'intuizione. I g randi giornalisti furono e sono soprattutto degli intuitivi. Malgrado ciò, quante deficienze che noi per i primi avvertiamo l Molte di esse d'ordine tecnico scompariranno col cessare della crisi mondiale. Le altre - inevitabìli o quasisaranno a poco a poco ridotte. li giornale perfetto è ·una utopia, ma noi tendiamo a questo limite co n tutte le nostre energie l Promesse per il futuro? Non vogliamo dettagliare. Potremmo farne un elenco. Ci limitiamo a dire che H nostro obiettivo per l' immediato domani è questo : Fare u n grande giornale d'jdee e nello stesso tempo di no tizie e di informazioni. Le idee e le not_\zie si completa no. I fatti illuminano di luce vera o falsa le idee e l e idee a l or volta spiegano i fatti. Una forte elaborazione di idee è in r elazione con un potente materiale di «dati>> o di« fatti)>, Ma i fatti sarebbero frammenti bruti di cronaca se non servissero alla coordinazione e alla sintesi delle idee. Noi organizzeremo in, grande stile il nostro servizio d'informazioni? d'ogni genere, tanto dall'estero quanto dall'interno. Creeremo uffici di corrispondenza in tutte le capitali dell'Europa e -nostri inviati speciali percorreranno i paesi alleati e quelli nemici, a farvi le grandi inchieste del dopo-guerra onde tutti i fenomeni conseguenziali del cataclisma che ha sconvolto le società umane. Le stesse inchieste organizzeremo per ciò che riguarda l'Italia e i nostri problemi d'indole nazionale ·
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La rude fatica alla quale ci accingiamo e che, sotto altri aspetti, è la continuazione di quella sino ad oggi sostenuta, è orientata verso la di alcuni ideali. Noi pensiamo che molto si debba .rinnovare in alto e in basso; n oi ci proponiamo di lavorare per questa rinnovazione che deve partire dalla vittoria e coronarla; noi sosterremo accanitamente i diritti dei trincedsti e dei trincerarchi ; noi vogliamo che le masse più umili d ella popo lazione assurgano a u n più alto grado di benessere matedale e di capacità spirituale; vogliamo che la Nazione grandeggi e sia rispettata nel mondo per le virtù della pace, come lo fu ieri, per virtù· della guerra.
Esposti ·concisamente i nostri propositi e guardando per un momento indietro alla somma del lavoro compiuto, noi chiediamo con tranquilla coscienza a coloro che ci seguono la prova della loro solidarietà che consiste nell'abbonarsi, nel rinnovare l'abbonamento e nel procurarci nuovi abbonati. È noioso rip"etersi ma è. necessario: g li abbonamenti sono la vera linfa che propaga e mantiene la v ita nella nostra quercia gagliarda. Chi non indugia ad abbonarsi, è un be nemerito del giornale. Chi si abbona per la prima v olta, avrà la soddisfaz ione di sentirsi membro della nostra grande famiglia di italiani. Chi ci trova degli abbonati nuovj, documenta la sua amicizia nel modo migliore.
Sentiamo che il nostro appello non cadrà invano; i nostri abbonati che sono .oggi urta legione, saranno domani una moltitud ine. Essi sono il g·rosso. Noi siamo l'avanguardia che apre la strada e impegna per prima la buona battaglia, per la g randezza morale e materiale della nostra Patria e per l'avvenire dell'Umanità. MUSSOLINI
Da 11 Popolo d'Italia, N. 346, 15 dicembre 19 18, V.