5 minute read

LE ELEZIONI I N GLESI

LA DISASTROSA DISFATTA DEI.... DISFATTISTI

I risultati delle elezioni ing lesi, che h anno avuto luogo in reg ime di armistizio e coll'applicazione del suffragio .universalissimo, costituiscono un evento della più alta importanza politica non solo dal p unto di vista inglese od europeo, ma da quello mondiale. In una de lle sue lettere più recenti, il nost!o corrispondente da Londra ci presentava il quadro delJa s ituazione prima della campagna eletto·rale. Erano scesi in lotta, oltre al Partito irlandese dei $1Ìinjeinus, tre g randi Partiti e precisamente il vecchlo Partito liberale, capeggiato da quell'Asquith, che per il suo temperame nto, più che per i suoi costumi o la sua condotta, potrebbe e_ssere chiamato il Giolitti inglese; la coalizione georgiana o governativa, composta di conservatori, di liberali e anche di laburisti (uQa decina) ; il Partito del lavoro che aveva po sto le sue candidature in ben quattrocento collegi.

Advertisement

Una delle novità era costituita dalla partecipazione delle donne; ma le d onne, essendo intelligenti, hanno votato per gli u omini, di modo che nessuna delle suffrag iste è stata eletta, nemmeno la fami gerata Pankursth.

La lotta e rà- ben i mpostata, su Una piattaforma di !innovazione profonda della vita inglese come progra mma; ma la verità è che le elezioni non potevano non e sono state infatti il giudi zio della guerra, sui faut ori della guerra, sugli avversari della guerra, giudizio formidabile e può dirsi decisivo perché pronunciato, con piena li_bertà di coscienza; da non meno di dieci milioni di cittadini inglesi, sui sedici che avevano diritto di voto. Il .risultat o di queste elezioni, le prime che hanno luogo dopo la guena, e.ra atteso con viva e comprensibile curiosità anche fuori dell'Inghilterra. Non mancava gente in Italia, che si dilettava in oscure previsioni. Ora il risultato di questa p.rima e grande consultazione della massa elettorale britannica ha una cbiua storica che vale la pena di mettere immediatamente nel necessario rilievo ed è questa: le masse popolari inglesi, l 'enorme maggioranza del popolo inglese, non solo rip udia il bolscevismo , fenomeno assolutamente asiatico, c he n on può contaminare le civiltà occidentali di fanne e tradizioni complesse, ma · respinge anche il disfattismo più o meno inconscio degli asquithiani e l'estremismo laburista, che, lo diciamo subito, non è mai giunto alle aberrazioni idiote e sempre più nefande di quello italiano.·Al contrario , la nazione inglese si stringe compatta atto.rno al Governo e agli uomini che hanno

· fatto la guerra e strappato la vittoria; agli uomini che vogliono « sfruttare nel senso onesto della parola la vittoria stessa e che perseguono ancora e sempre quella·politica di « imperialismo democratico » che è la gloria e il privHegio, nei tempi moderni, della stirpe britannica.

I disfattisti, quelli che da Asquith a Henderson propendevano alla pace di compromesso, escono dalla battaglia elettorale colle ossa fracassate. Asquith, capo dei liberali ha perduto clamorosamente il collegio. Molti dei suoi accoliti, fra i quali quel Runciman, che venne, a suo tempo, in Italia, a venderei fumo invece di carbone, H Simon ed altri sono stati sonoramente trombati, tanto che il numero degli asquithìani n ella nuova Camera non supererà di molto la t.::entina. Anche il laburismo, che era partito baldanzosamente alla conquista dell'impero inglese, esce un po' malconcio dalla mischia. Raddoppia, ·è vero, il numero dei suoi deputati, ma i suoi leaderr attendevano molto di più. Giova notare ·che fra i settanta deputati ce ne sono dieci che hanno lottato colla « coalizione » giorgiana. D 'altronde l'aumentato numero dei non compensa lo smacco grave subito dai leader! del laburismo inglese. Quel signor Henderson, che pareva dovesse diventare n ientemeno che il Premier del primo Governo laburista inglese, è a terra. La moglie ha voluto condividere la sorte del marito con un ges to lodevole di solidarietà coniugale. Anche la signora Henderson è rimasta molto in fondo alle urne l

Più significativo ancora è il disastro elettorale che ha colpito il manipolo laburista e socialista inglese._

Il signor Snowden, per esempjo, è stato bandito dalla Camera dei Comuni.

Ne prendiamo atto, con piacere, anche nella nostra -qualità di italiani.

Questo onorevole si!era speciali2zato nel « questionare» i ministri ad ogni esordio di seduta. Era lui che si dilettava con particolare diligenza a sfottere l'Italia. Dev'essere uno scocciatore tremendo. È stato bocciato. Benissimo. Non meritava altra sorte, Lo Snowden ha trovato un degno compagno di sventura in MacDonald, pacifista estremista, zimmervaldiano, zuppatore e uno dei più noiosi attori della commedia socialista internazionale. I suoi elettori lo hanno spedito.... in mania. Gli hanno tolto il mandato. Non sappiamo che cosa sia capitato al signor King, altro sollazzevole personaggio della pattuglia pacifondaia di Londra, ma non da escludere che g li elettori gl i abb ia no g iocato un tiro mortale.

Un episodio, tra i molti altti, segna la caratteristica di queste . elezioni e dà un sintomo eloquente dello stato d'animo della massa operaia inglese.

I n un collegio erano di fronte un laburista ufficiale e q uell' H awelock Wilson, segretario della federazione fuochisti e marinai inglesi, famoso per il boicottaggio da lui ordinato e che impedi ai soliti pacifisti inglesi - fra i quali MacDonald - di via'ggiare per mare verso Stoccolma o verso l'Olanda. Quel fermo severamente applicato, diede una grande risonanza al Wilson e scatenò contro di lui le collere di tutti i socialisti boches, non esclusi quelli italiani. Calunnie atroci vennero diffuse contro questo organizzatore, ma senza risultato, poiché il suo nome, in un collegio eminentemente proletario, esce trionfante dalle urne. Non conosciamo ancora il t o tale dei voti raggiunti dai singoli Partiti, ma è certo ch'esso non potrà che riconfermare la vittoria schiacciante riportata dalla coalizione.

Jl risultato delle elezioni inglesi è altamente confortante perché denota come la salute politica e morale della nazione sia eccellente, tonificata com'è dalla v ittoria e dal"consolidarsi dell'impero e di un più vasto impero, mentre l'insuccesso dei laburisti e la catastrofe degli estremisti, dimostra che le masse operaie inglesi non sono ipnotizzate dal miraggio russo, non vogliono saperne di salti nel buio, ma intendono di continuare a canìminare sulla strada m aestra delle successiv-e realizzazion i, sempre p iù vaste, sempre più profonde. Alla v igilia della pace, mentre milioni dei suoi fig H sono ancora al campo, la nazione ing lese offre, attraverso il responso delle umc, uno spettaco lo forte di di ordine, di disciplina. In ciò sta la garaqzia di un felice avvenire Da una parte, le masse opeuie si ri6utano di seguire i politicanti nei loro istcrismi ideologici, dall'altra la coalizione borghese si riprometre ·di andare incontro a. queste masse lavoratrici, per elevarne ancora il livello materiale e morale di vita.

Alla vigilia di raccogliere i frutti della grande vittoria, è riprovare dal risultato di queste elezioni che l'equilibrio è la dote fondamentale del carattere inglese. È un fatto che Lloyd G eorge viene a trovarsi in una posizione di fortunato e meritato privilegio di fronte ag li altri uomini dl Stato alleati. Il Premùr britannico si presenta al congresso di Parigi, confortato dalla solidarietà esplicita di milioni e miljooi di cittadini, soprattutto combattenti. Llo yd G eor ge ba avuto fiduc ia nel popolo. Il popolo ha dimostrato di avere fid ucia in lui. Noi pensiamo che anche in Francia e. 'in Italia, una coalizi one, tipo inglese, che scendesse in campo nell'atmosfera vibrante della v ittoria e con un programma chiaro dì attuazione immediata, riporterebbe un trionfo.

Da Il Po J•olo d'Italia, N. 361, 31 dicembre 1918, V.

This article is from: