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LA POLITICA NAZIO.NALE
Il Nuovo Partito Popolare Italiano
L"avvenimento del giorno nella politica nazionale è la fondaìione del Partito Popolare Italiano . Non siamo più dinanzi a un tentativo nebuloso e dottrinale come fu . quello mw:riano della « democrazia cristiana>). In fondo, siamo sempre sul terreno della democrazia; siamo sempre sul t erreno cristiano, ma il movimento non ha quel carattere scismatico ed eretico che contraddistinse la democrazia cristiana. Non sono in discussione le tesi centrali del cattolicismo; non c'è disputa sui concetti di autorità, libertà, libero esame. NcUo spirito che lo anima, il movimento è perfettamente ortodosso. Non è contro la Cbiesa; è a lato della Chiesa. La Chiesa non può diventare un partito. Il vincolo della Chiesa, in quanto comunità di credenti, è dato dalla fede, in determinate verità; il vincolo di un partito è dato da un programma. La Chiesa non può svolgere un'attività « politica». Non può, per la contraddizione che nol consente, cangiarsi .in partito politico. I problemi della ·Chiesa cattolica appartengono all'al di là. Sono problemi deUo spirito. La Chiesa ha la cura delle anime Il mondo non l'interessa. È al di sopra del morido : « il mio regno non è di questa terra ». Ciò, come dicemmo altra volta, potrebbe spiegare la neutralità pontificia. La Chiesa conosce i credenti e ignora i cittadini ; deve tenersi sul terreno della «mistica >> e prescindere dalla « politica ». Questo non impedisce ai c redenti di una determinata Chiesa di associarsi e intendersi per svolgere un'attività «profana ». Il cattolico come tale non dovrebbe avere altro scopo nella vita che quello di salvare le anime colli pratica della virtù e coll'espiazione dei peccati, il cattolico « cittadino » di una delle n azioni può, in quanto tale, avere un prog ramma politico, determinato, in parte, dalle esteriori contingenze eli tempo e di luogo &co perché il nuovo partito si chiama « popolare italiano », non già popolare cattolico. È formato da' cattolici, ma n on può chiamarsi « cattolico ».
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I. nostri lettori n on sono rimasti sorprèsi da questo avvenimento.
I nuovi orientamenti dei catto lici italiani erano già st2.ti .illustrati su queste colonnè, quando l'iniziativa era ancora nel suo stadio ctepu- scolare. Oggi, siamo dinanzi al fatto compiuto. C'è un programma e c'è un'o rganizzazione per agitarlo ed attuarlo. Il p rogramma è «democratico ». O seremmo dire, u oppo democratico. Di « tradizionale » c'è soltanto il primo comma che riguarda la fami glia. I cattolici, e lo sapevamo, sono anti-divorzisti. Tutto il resto è programma minimo e anche massimo socialista. Massimo in politica estera. Difatti il « Partito Popolare Italiano >> vuo le « la Società delle Nazioni, l'abolizione della diplomazia segreta, il disarmo universale ». Per ciò che riguarda l'inte rno il programma del nuovo Partito investe tutti i problemi e presenta soluzioni radicali. Chiede ad esempio il suffragio universale . per ambo i sessi, la rappresentanza proporzionale, il collegio nominale.
In materia economica è sindacalista. Il punto più teressante del programma è l'ottavo che dice: «Libertà ed indipendenza della Chiesa, nella piena esplicazione del suo magistero spirituale >>. Fermiamoci un poco. Accettiamo questo postulato, in tesi di mass ima. Soltanto, dati g li specialissimi rapporti che intercedono fra la Chiesa cattolica e lo Stato italiano, siamo troppo indiscreti se chiediamo ai cattolici che cosa occorre alla loro Chiesa per la piena esplicazio ne del suo magistero spirituale? Questo comma si riferisce al tempo presente o mira a sventare un pericolo futuro ? Nessuno in Italia, nemmeno noi che passiamo per « giacobini », pensa di attentare alla libertà della Chiesa. La libertà di « credere >> è la p iù alta e dev ' essere quindi la più rispettata. Vorremmo ingannarci, ma noi sentiamo che nel comma ottaVo del prog ramma del nuovo Partito, c'è una vaga nostalgia « t emp oralista ». ·
Nel comp lesso il programma del Partito Popolare Italiano ha moltissimi punti di contatto con quelli di altri Partiti. È un programma rinnovatore e in certi Suoi p ostulati, come quelli concernenti la politica estera, « sovversivo ». Ma ciò che differenzia il nu ovo Partito dagli altri di estrema sinistra, è e sarà la tattica. Il Partito Popolare Italiano non può u scire, nell'adozio ne dei suoi mezzi di lotta, dal terreno della più stretta legalità. Sarà quindi un Partito elettorale. In questo senso può giuocare una parte assai grande nella vita nazionale. È solo questo Partito che può sperare di contendere ai socialisti le masse rurali, negli imminenti comizi elettorali. In quasi tut ti i collegi, il neo-Partito può presentare" dei candidati e con probabilità di successo. Colla creazione del Partito Popolare Italiano, tutto un labo rioso e oscuro ciclo della storia pr.ofana del cattolicismo italiano si chiude. Dal non expedit a Gentiloni, da G entiloni a don Sturzo. Bisogna aggiungere che la guerra ha accelerato questo processo, ma non l'ha provocat o. O ggi i cattolici italiani, colla tessera del « Partito
Popolare Italiano >>, scendono in· campo. La questione dei r apporti fra Vaticano e Stato italiano è liquidata? O non avtà nell'immediat o futuro, altre fasi e svolgimenti impensati? I cattolici italiani stanno dunque per aprite un'altra breccia nelle mura sacre dl Roma, onde dar passaggio libero al Papa, visto che non è più possibile chiudere quella aperta il zo settembre 1870 ? Sono domande alle quali il futuro risponderà.
MUSSOUNI
Da Il Popolo d'I:alia, N 24, 24 gennaio 1919, VI.