![](https://static.isu.pub/fe/default-story-images/news.jpg?width=720&quality=85%2C50)
3 minute read
IL ROMANZO RUSSO •
·Chi può definire quel romanzo che trascende i confini delJa terQ o v'è nato e s'identifica nell'universale? Se la moltitndine ha un'anima, un'anima vibra nel romanzo russo; moltitudine d'idee, fascio di. problemi: fremono le carte sotto agli au lenti soffi del Caucaso o sotto i gelidi aquiloni deJJa Siberia, destino sen timenti pietosi o stimolino a lla vendetta, commuovano al pinnto o al riso, germogli - da esse - l'odio, o fecondi l'amore - è l'anima d ella Santa RPuia che si sprigiona e s'innalza . - lo scritto che parrebbe fugace s 'eterna, poiché ha post i i termini d'un qu esito sociale : onde fu detto che molti romanzi si Jeg· gono; non i romanz i russ i che si meditano.
In Italia gli scrittori s'abbandonano - mi pare - ad un soggetti• vismo troppo individuale; in Francia, il romanzo - specie col Mirbeau - diviene ambientista; nella Polonia sorge - con Henryk Sienkiewi~ - a difesa della nazionalità conculcata; nella Germania volge - col N ordau - alla filosofia, forse alla meta.fisica.
Advertisement
Il romanzo russo compendia queste varietà in un tutto, armonicamente omogeneo. Il romanzo nisso p rende un lato corrotto della società e vivise:iiona la cancrena. Studia le virtù dei mortali e in pochi tratti le indica. Lo scrittore è un uomo che vive umanamente, è un uomo e insieme un apostolo. Gli è ignoto il bel gn to e l'artifizioso estetismo. Ama, pensa, lavora. La sua produzione è quasi selvaggia. L'arte sua ha uno scopo ed ei cerca affannosamente di raggiungerlo. L'uomo è divenuto un milite ne !'ansie supreme del pensatore. E il roman:io sociale - nato e cresciuto in Francia, con Eugenio Sue e Vietar Hugo - s'avvia in Russia a forme perfette.
Questo popolo attraversa un periodo tristissimo. L'assolutismo dello aar grava - immape cappa di piombo - sugli intelletti. Il cosacco spia insidioso dalle caserme e la censura tenta il monopolio del pensiero; ma Je forte 8Ìovani affrettano coli'opra e il sangue l'ora della rcdenz.ione.
• .13 qutsto il primo scritto a stampa di Benito Mussolini,
OPERA OMNIA DI BENITO MUSSOLIN(
La terribile crisi di trapasso che sconvolge la Russia, ispira e dà quasi il suggello a l'opera d'arte. 11 romanzo riflette la reaJtà della vita ed è tra.gicamente umano. L'analisi psicologi(a - dì cui tanto s'abusa in Italia e altrove - è guidata da saggi criteri; in modo che l'arte s'avvalora della scienza. B accurata, profonda, artistica. 11 suo soffio leggero vi trascina e v'incatena alla sorte del protagonista. L'ignoto m eccanismo dell'esistenza si frange per mostrarne il congegno e dire le sorgenti dell'odio e dell' amore. Riconoscete voi stessi. Leggendo, o , v'à.ssalgono a schiere i r icordi e vi commuovono d'infinita tristezza., or è il sorriso della pace che v'acquieta le tempeste dell'anima: talvolta, l'episodio, vi porta l'imprecazione feroce alle labbra; tal'altra il trionfo dei sentimenti gentili vi strappa il pianto. E il romanzo che commuove tutte le più: sensibili corde dell1> spirito umano, che solleva l'essere nelle regioni dell'ideale e non 1o divelle da] reale, ha raggiunto 1o scopo. L'arte - faodulla divina - coglie l'aUoro e sorride.
Mussolini Benito
Da I D i rifli Je/111 Sruola, nel Supp/eme11Jo Uum,,io, N. 8, l dicem· brc 1901, lii•.
• A I Did1ti della Scuola, rivista diretta da G. A. Marc.1ti, con direzione e amministrazione in Milano, via Boccaccio 22, Mussolini mand a ancora un at· ticolo, ia rispom. a quello pubblicato de.I prof. Annibale Tona sull'argomento dei giovani maestri. Il Tona .replica:
« Ptrrhl intitola un suo articolo molto vl\1:1ce il colleg.'t R~ ito ),fog~olini; e risponde: il male sta neJl'errata, infeconda preparazione che danno 1e scuole normali da cui escono " giovfl ni penrol,mli 1,a il veuhio , il n,1ovo, privi di 1aJdi p,opo1ili t di radirtJJt n:mvinzioni, 6oria1i Ja/volta d'uR urlo sprezzo che mal ttù l'ig11a 11ia d ,li'anfrr.ri" AmMe parole, queste det Mussolini; e for~ non tutte vere, che lo inducono a concludere:
« "!',Li,ic,1ndo il 11161/nlfo di alle idtalità, mMCll l o spirito dlli:io d , /1., ,ocprrai011, in pro d tl btnt J; tulli.. Ciò 1pieg~ il semplid11110 11n~itu Ji molle rilmioni maginr4'i: 1emplirismo , h, si f'i10/ ve in Jeltgrt1.mmi, i11 di uor1i , ml1ll rl Ji Jfiorano 11ppe,u le 1/Ìtali qru slioni . rhe abbiJ01,nano di una m,sggfo, a mpiezza di f!eduJe.
«"Se 1'1Jrga11izzazione dei maestri non sarà materiatd J4 11,ia arm<Jnira JÌ· nertia di mnzi, dd una maJJima 1eriet?t di scopi, gli Jfoni 111oi 4f!t'<1-nno H valore d'11no zno e gli et ,rni paria Je//'inregn1tmento ,ufieJleranno ùw11110 le invocate ,iform , , , ome le l[llerule ,ane d elta mhologùt. Ma si llgili i•l411to la stamp11 uo/,wira per ottl1l/Jrt la riforma delle scuoi, Normali!
« "B IJlldSte ,i diano l'edutator11. L'edur.nore ,onfortdto J,:j ,11ggi dell' id~aJe ,h, dom~•• e s'imponi alle tend,n:.e 1gohtithe, /'1d.11c4Jore Jml'aùoa ap erti, IU 10//i flilJijicanti d i lla iolidarietà e d,Jla f,a1ell11Rza; feJ,ullk)r, &_otmio della 11111 ,niufrme, ge/osG del proprio p,migio; f 1dutco,e che nutte fiducia per se· minar 6ducia e pet n.ccoglic-r Jiducia ·• & (I MAl!STRl GIOVANI, da I Dirini d11/,s Sr110Ja, N 10·11, 21 dicembre 1$101, JJI)