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DELINQUENZA MODERNA

Mentre i cronisti parigini mettono a duro cimento la fantasia nella ricerca del possibile domiciHo degli Humbert - gli autori, come tutti sanno, della più romanzesca e colossale truffa consumata nel secolo scorso - ecco che a Roma viene alla luce un secondo affare non meno interes· unte dell'altro per la sua originaLità quantunque di proporzioni più mo· deste. Si tratta di una copp ia esotica (bavarese è la femmina, francese il marito) che valendosi di firme sapientemente accalappiate a uomini illustri, spacciava ai gonzi ambiziosi decorazioni fantastiche, diplomi ooo-ri6ci immaginari.

Dal 189} i coniugi esercitarono indisturbati il proprio commercio, ma di recente fu scoperto il trucco e vennero arrestati.

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CoJoro che leggono con vivo interesse i particolari di queste truffe solo per quanto esse hanno del rocambolesco, esclamano poi coll'aria soddisfatta del furbo che.non è caduto nella rete: che inventeranno quest'altra volta?

Qualche cosa di più peregrino - rispondiamo noi.

l'ossatura economica de lla società odierna la matrice di questo genere intellettuale di delinquenza.

Il delitto va diventando aristocratico e si rivoltniona nei mezzi e nel fine. Dai mezzi esula la violenza primitiva e subentrano le trame del. l 'astuzia e dell'inganno; nel fine scompare una qualsitSi vendetta da compiere e succede l'aspirazione sfrenata. di godere, magari per poco, tutto quanto vi è di piacevole al mondo.

Sono migliaia d'individui sparsi per ogni angolo della terra·che ogni giorno pensano al modo più acconcio e meno pericoloso per vivere ed arricchire gabbando il buon p rossimo. Mi par di vederli questi criminali studiare lunghe ore l'organizzazione del delitto, passare intere giornate meditabondi per trovare le forme d'un astuto equilibrismo che li salvi dall'ugoe deJ codice, sforzarsi di assumere Je parve02e simulatrici o l'~ pudente sfrontatezza necessaria per Ja buona riuscita del piano ideato.

OPERA OMNIA DI BENlTO MUSSOLINI

Ma chi spinge costoro a q1:1esta perversione dell'animo, chi l'incalza a. battere una strada che se può dare anche la ricchena llgognata non priva di pericoli e d'ansie continue ? Chi?

Il fenomeno della società odierna.

Con mezzi onesti oggi non è dato conseguite l'agiatezza. Gli uomini che compiono i l .proprio doverè, i professionisti che non leccano le pan• tofole ai superiori, i pubblicisti che non mungono alle poppe inesauste dei fondi segreti, tutti gli operai che non divengon sfruttatori dei compagni, vivono, la maggior parte, nell'indigenza, il resto nella miseria.

Solo ad un' intima minoranza del genere umano è concesso d i avere il necessa rio, l'ut ile, il superfluo. Ed è quindi ben spiegabile - dato la vita privilegio di classe - l'eccitarsi di appetiti (immorali perché il loro immt diato soddisfacimento porta al delitto) in individui, forse proclivi per eredità e temperamento al parassitismo, ma che vedono anche precluse le vie dell 'onestà per giungere al benessere.

Ancora una volta la prova di fatto dà ragione a noi sociaJisti di proclamare il fattore economico la base efficiente dei fattori politici e morali.

Certo, nel regime che noi, preparando, auspichiamo sarà impossibile la nascita e lo sviluppo del criminalilmo ariJtocraJico rivelatosi in quest'ultimi tempi, come d'ogni altro genere di criminalismo più o meno_volgare.

Sì persuadano gl'idealisti che il regno della morale è impossibile in un sistema come <luello borghese, in cui ,- notava acutamente Jules Guesde - la ricchezza premia l'ozio e la miseria punisce il lavoro

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