![](https://static.isu.pub/fe/default-story-images/news.jpg?width=720&quality=85%2C50)
3 minute read
GLI ORRORI DEL CHIOSTRO
12 realtà, supera quasi semp1e il romanzo. I sistemi disciplinari delle suore che oggi rispondono davanti ai corre~ionali parigini, non possono essere ideati da penna anche fervida di scrittore. Leggendo il resoconto di quei processi, l'animo nostro anelante la luce, il sole, 1a vita sente _ l'incubo greve delia tenebra e si dibatte fra sentimenti opposti di sdegno, di collera, di pietà.
Quel che si sileva sopratutto è la demenza dei giudici. Temi, la cieca e f.croce dea, non ha fulmini per le criminali che portano il saio Alle autrici dei più ouidi sistemi di tortura, toccano appena cinque o sci giorni di prigione e poche lire di ammenda. Proprio cosl, o Giustizia borghese! Tu sei bifronte come Giano.
Advertisement
Allietiamoci, però, di una cosa. Il chiostro, questo che pareva luogo di me ditazione ascetica, è finalmente smascherato. Non vi è S. Francesco d'Assisi, vi è Gusmann, vi è Torquemada. Le muraglie dei conventi celano una piaga cancrenosa. Difendono le Bastigiie della religione. E come tali bisogna atterrarle.
Già il pensiero laico è penetrato e la stampa socialista coopera coo lui efficacemente per distruggere il male, non negli effetti, ma nelle cause L' Arbeiler Zeilung, il valoroso confratello austriaco, fa, in questi g iorni, una vera campagna di epurazione, svelando al pubblico l e iniquità perpetrate impunemente dalle monache del Buon Pastore.
Di ~e possono studiarsi due tipi. Quelle divenute imbecilli per il lungo esercizio del bigottismo tituale, e quelle fatte isteriche dall'erotismo divino, capaci di qualunque aberrazione. In costoro, l'ada.ttabilitl, prerogativa femminile, è scomparsa per dar posto a una rigidezza maschia e feroce. Sono esse - che sotto i più· serafici nomi - continuano la tortura e l'inquisizione. Sono esse, che per qualunque minima mancanza,. costringono I'educande a subir castighi di questo genere, tutto cristiano. Far croci, in terra, colla lingua; star in ginocchio stl dei sassi a punta; benda e orecchie d ' asino; digiuno fino all' inedia ; camicia di for2a; veglia dei cadaveri delle compagne morte in seguito alle infamie subite; percosse sulla .palma della mano con verghe di ferro; lunghi esercizi di culto, interminabili giornate di lavòro
E qc:esto non è tutto il repertorio disciplinare. Si comprende che nal1tà delle recluse Mal st comprende invece come solo oggi le naz10m più avanzate s1 accorgano del pencolo e corrano alla difesa sociale.
Del resto, è nell'intimo spirito della religione nascosta la tortura. Se il principio del bene è J'anima se il principio del male è iJ corpo, occorre per purificar q uella, macerar questo. Jl dualismo r~lìg ioso fra lo spirito e la materia porta « la diffamazione delJ'umanità a favore delJa d.ivin ità >> (Bakounine).
Il religioso che fugge gli uomini, è un arÌormale - essendo la socievolezza istinto caratteristico della specie umana. Questa anormalità si riafferma quando egli p er rendersi degno del premio divino, subisce o fa subire parziali dimiouz.ioni alla parte fisica del suo essere
E cosl è di tutti i deisti.
Dai Cinesi che si tagliano brandelli di carne per propiziars i Confucio, ai M ussulmani che per Allah gittano stoicamente la vìta, ai fedeli in Cristo che ammettono e praticano ancora 1a penitenza, il digiuno, le pene corporali, la reclusione volontaria colle annesse « Figlie del Buon P astore»
NelrEuropa, il medio-evo religiiJso, è .scomparso dalle piazze per nasçondersi neJ ch iostro. Le processioni d 'una volta non si vedono più. Se i l concetto pagano della vita sta per trionfare nei tem pi moderni, lo si deve al Socialismo che ha combattuto il concetto cristiano della « valle di lacrime ».
Se la ragione farà giustizia delle infamiè dei conventi, sarà merito ancora della stampa socialista e democratica, non della Massoneria uffi. ciale che ha pianto la morte del papa.
Pcrch~ la coscienza storica faccia impossibili le abercazioni della. clausura, occorre mig liorare economicamente le condizioni delle classi sacrificate e diffondere fra di esse le nuove idee. e necessario affrancare le braccia, ma urge dtres) l iberare i cervelli dall'assurdo religioso.
Non restringiamo l'opera nostra al puro anticlericalismo. La religione è « affare privato» finché rimane nell'orbita della credem.a individuale, ma oggi si finalmente rivelata appieno comè istituzione che tende al potere politico per etemace l' ignoranza e lo sfruttamento economico.
Contro di essa quindi, il viso dell'armi. Più saremo combattivi e più ci parranno lontani i tempi in cui il giovinetto della « Barre » era arso vivo per non aver salutato una processione di cappuccini e passeranno - senza ritom o - anche i nostri tempi in cui alle suore è permessa l'inquisizione.