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PAGINE RIVOLUZIONARIE

« LE PAROLE D ' UN RIVOLTOSO»

A Marzo Les Paroies d'Jm Révo/Jé usciranno nella versione italiana.Le Révolté era i l giornale che Kropot kine pubblicava a Ginevra prima d'esservi espulso. Ln Pa-roieJ sono gli. articoli comparsi su quel glorioso periodico dal 1879 al 1882, raccolti poscia in un volume da Eliseo Rédus, quando l'autore scontava nelle prigioni di Clairvaux la condanna avuta pei fatti di Lione.

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Venti anni sono passati, ma l es Paroies sembrano di ieri tanto vi· brano di attualità. Leggendole, si ha una prima impressione che afferra l'animo, all'infuori delle teorie enunciate. Esse riboccano di un grande amore del genere umano oppresso e di una infinita bontà.

A lato dello studioso, del filosofo, voi sentite Boradin, il principe fuoruscito dalla sua casta che si fa operaio per diffondere nelle fabbr iche di Mosca il verbo della Rivoluzione - ·il recluso dei bastioni di Trubetzkoi - l'agitatore cacciato da tutti i paesi - salvo dall'ospitale Inghilterra ; e un arcano senso di ammi"ra:,jone vi prende davanti a quest'uomo la cui vita precorre i tempi nel puro e illuminato ascetismo dell'Anarchia!

le sue Parole paiono a prima vista non formare un tutto organico. Tale sarebbe il giudizio di una superficiale lettura. Ma meditandovi, si trova una contin uità di pensiero logico, qu antunque gli argomenti siano vari e disparati.

Kropotk ine comincia da un esame critico della situazione attuale, Caos economico nella produzione capitalista, progressiva decomposizione degli Stati Europei, fallimento della moraJe cristiana, perita, dopo XX secoli d'ingloriosa esistenza, contro l'egoismo borghese; leggero valore pratico dei famosi diritti politici delle Carte Costituzionali, grande movimento anti-autoritario e di libera critica in tutti i campi dello scibile umano, La Rivoluzione balza inevitabile - date queste condizioni di fatto Essa diventa un bisogno in Certe epoche d i profonda trasformazione storica. E Gevìnus, nel suo Saggio d '/ nlroduzione a!Ja Storia del Se,o/ o XIX e Giuseppe Ferrari nella sua Ragione d; S1a1o, hanno concluso alla fatal ità di un vasto e internazionale ·movimento di po~lo.

Ai pessimisti, agli increduli, agli impuienti, Kropotkine risponde :

<< Più la Rivoluzione tarda, più sarà matura ». Del resto Rocquain nel suo libro L'E!pril R8vol11tionnoire dan1 la Révol11Jion FranfaiU, ci avverte che la Rivoluzione fu sul punto di scoppiare nel l 7' 1 e nel 17'4. Avremmo potuto scrivere nel 1848 e nel 1871. Gli scioperi e le agitazioni che commovono il proletariato, sono i segni precursori. Prima deil'89

T aine enumera più di 300 parziali rivolte di contadini affamati e la generosità dei nobili nella famosa notte del 4 Agosto venne sinistramente illuminata daHe fiamme dei loro castelli feudali.

O ra. la prossima Rivoluzione, sarà distinta dalle precedenti perché sarà generale e dovrà condurre all' espropriazione della borghesia e dJ'abolizione dello Stato. Probabilmente trarrà origine da una disorgani2:u2:ione del potere centrale al seauito di una guerra ·provocata dalle gelosie reciproche di preponderanza uonomica sui merc11ti internazionali. I gruppi rivoluzionari ne approfitteranno per mettersi all'opera. E quantunque oggi essi siano minoranza, e certo però che diverranno la forza predominante nella Rivoluzione, se la loro, sarà la vera espressione degli interessi proletari. Prima che la Bastiglia cedesse sotto l'urto del popolo di Parigi, ben pochi erano i rivoluzionari e questi isolati, Kropotkine ricorda la frase di Camillo Desmoulins: « Noi eravamo appena dodki repubblicani a Parigi prima dell'89 ».

La Rivoluzione socialista iniziata da minoranza, sarà presto sentita dalla maggioranza, perché attaccherà la base dell'ingiustizia sociale, ci<>C: la proprietà privata. La sua parola d 'ordine sarà l'esproprù,zione di iutt i coloro che hanno mezzo di sf ruttare esseri umani. Ritocno alla comun ità di tutta la ricchezza sociale accumulata e dei mezzi di prodùzione economica.

I rivoluzionari non aspetteranno un decreto per espropriare la borghesia, ma dovunque e agli inizi - sostituiranno la produzione comu• nista alla produzione capitalista. Che la Rivolu2ione futura , ammonisce Kropotkine, non manchi di pand B necessario q uindi , che .6n d'oggi, !e minoran2e rivoluzionarie acquistino la capacità tecnica per riorganinare la produzjone economica sulle nuove basi di giustizia, il giorno in cui verranno espropriate le aziende capitalistiche.

Dalla soppressione della pmprietà. indivi~uale, conseguiti una nuova forma di organi22:11zione politica. Lo Stato - comitato di difesa degli interessi delle classi abbienti - non avrà. più ragione d 'essere. K.copotkine, vede - nelle svariatissime Associazioni e Federazioni di ogni colore e per ogni causa - svolgenti la loro a2ione al di fuor·i e al disopra dello Stato1 _,. la tendenza, diffusa e pronunciata che ~ondurrà ad un'or· ganizzazione politica senza leggi e senza autorità, basata invece sul libero accordo delle sue parti. Questo concetto, fu largafflente trattato dall'autore nella sua CouquiJta det Pane. Nelle Parole - lo riafferma e prevede la Comune - quale organamento politico dell'avveoire Non il Comune medioevale coll'e sclusjvismo sordido delle sue G iurande e corporazioni ; non la Comune di Parigi - uccisa non t;i.nto dai Vcrsagliesi quanto dal pregiudizio governamentale che inceppò la li-beta iniziativa delle forze popolari : ma la Comune Socialista, composta da gruppi federati a seconda delle loro attitudini e tendenze, unit i fraternamente dalla solidarietà dei propri inte ressi . Senza bisogno di governo, di codici, di tribunali; uomini e gruppi troveranno le vie dell'accordo - per ogni questione che f~se per sorgere nel seno della Comunità.

Prima di finire - debbo seg nalare la crit ica del Siltema Rapprnentativo, lo studio sulla « Comune di Parigi » , quello di rara competenza sulla « Questione Agraria », il capitolo « Lo Spirito di Rivolta » e lo S<ritto breve, acuto, intitolato : T JJlli soà ali;ti l

Già dall'82 Kropotkine osservava una degen erazione del senso socialista. Forse, non avcebbe mai prevedu to che si fosse andati fino alla partecipazione diretta al potere borghese. Ma così è. Kropotkine ricorda che nei primi tempi si domandava al nuovo socialista: Ammettete voi la necessità di abolire la proprietà individuale ? di espropriare a p rofitto di tutti gli attuali detentori del capitale sociale? di vivere conformemente a questi principi?

Oggi invece, grazie agli avven turi.eri della media borghesia che vanno foggiando un socialismo di penetrazione e collaborazione; grazie alle lusinghe delle classi conservatrici, il partito socialista, noo è più l'avang uardia vigile del proletariato, ma un'eterogenea accolta di malci:lntenti, una rappresenta nza. di tutti g li interessi, un vasto movimento p ietista. 11 borghesia rassicurat a apre ài nemici di ieri prodigalmente le porte dei suoi consessi legislativi, affinché il socialismo autentico naufraghi nel compromesso del sistema rappresentativo e dei suoi organi parlamentari. In nome del socialismo, oggi tutto si compie; anche la difesa dei gendarmi ! la apologia delle istituzioni monarchiche, l'appagimento delle piÌl ignobili vanità!

Tutti socialisti!

Il socialismo non sa più di pettolio, da quando fu definito, «sogno di poeta in una notte d'eState » ! Della Casa, divenuto rosso tempera le asperitudini della tattica antica, o rmai relegata dai saltimbanchi del rifocmì smo, fra gli oggetti senza valore. Non più lotta di classe, ma cooperazione di classe; oon più la Rivoluzione sociale ma la metà più uno

LA PARENTESI SVlZZERA

dei balordi di Montecitorio; non la conquista delle officine, nn b con· quista delle municipalità!

Tutti socialisti!. e a buon mercato. Basta votare ogni cinque anni per l'onorevole del partito e organizzare qualche innocua sbandierata.

Qual senso di profondo sconforto pervade l'anima, ripensando quale fu l'idea madre del Socialismo e a qual degenerazione J"hanno condotta i fuorusciti della borghesia infiltratisi nel movimento per corromperlo e ritardarlo!

Ma il Socialismo, presto o poi, ritornerà quale fu agli inizi : operaio e rivoluzionario. Solo a questo patto potrà raggiungere la sua meta . Quanto alla fungaia riformistica, essa sarà già scomparsa il giorno della Rivoluzione Sociale.

Ginevra.

DENITO MUSSOLINI

Dall'A 11ane11a,dia So, ialhJa, N . 67, 3 aprile 1904, II.

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