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DIVAGAZIONI PASQUALI

Gesù risorge per Ja 1908a volta. Ma e mai esistito il Gesù dei vangeli_? I vangeli stess i sono attend ibili ) Altrove noi abbiamo scritto i. « Al terzo secolo il Manich eo Faust si esprimeva così :

1C " T utti sanno che i vangeli non sono stati scritti dii Grsò Cristo, nt d agli ;,pMtoli, ma lungo tempo dopo da dtgli sconosciuti che - pensando di non essere crl'duti di cose da loro non v i$1c - misero in principio dei loro racconti nomi di apostoli o di uomini ape>stolici contemporanei " .

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« Non sì possiede dunque n essun discorso test uale di Gesù e d al punto di vist a storico la fede dovu ta agli evangeli può numerarsi zero. Un dotto collezionò gli evangeli e ne trovò 54! U n altro si divertì a ricercarne le varianti e ne t rovò 30.000. Un vero caos. Oggi n on se . ne leggono che quattro. Sono brevi ed oscure leggende. Quello di Matteo ha 36 pagine, quello di Marco 22, quello di Luca 98, quello di Gio· vanni 28. Quesfultimo termina con una spacconata. Se si raccontasse - dice l'autore - tutto quello che ha fatto G esù, il mondo intero non potrebbe co ntenere i libri che si scriverebbero. E questo bclrentu· siasmo arrivò a 28 modeste pagine, nelle quali vi sono più sermoni che biografia. Sanf Agostino diceva: " Non crederei all 'evangelo, se non vi fossi costretto dall'autorità della Ch iesa". Questo g rido lanciato dalla ragio ne compres.~a di quello stravagante fa natico ch e fu Sant' Agostino, ci dà la misura della fiducia che uno sp irito non infeudato ai dogmi pub accordare a i vangeli »

Ciò stabilito al riguardo di questi sacri l ibri, soggiungìa.mo che la vita e l'esistenza di Gesù sono un enorme punto interrogativo. SnJfanno delJa sua nascita non vi sono meno di duecento versioni. Né l 'accordo è compl eto sul luogo e sulle o rigin i del M essia. le genealogie evangeliche sono differenti. Nicola Simone scrive 2 :

1 Sono nu~osi gli dei che la superstizione ha fatto nascere da una vergine j,u 11z CriJlfl4 - il predecessore indo d i G esù - era nato dalla vergine D e· vanauguy.

1 4l L' Uomo , la DitJinità » (251).

' « Viasgio 11mori1#tfJ tfllr1111tr1(} ft religfoni t i dogmi•·

I cinesi contano parecchie vc-rgini feco odatc d'una maniera miracolosa. da wta vergine che nacque Mithta un Oio dei pcniatti e Horus un Dio egiziano. Heimdall, Oio scandinavo fece ancor meglio le cose e nacque da nove vergini fecondate da un Dio »

Gli evangeli ci hanno trasmesso il miracolo della risurrezione. Ort questo dogma è comune a molte altre r eligioni. T ertulliano riconosce che il cristianesimo e la relig ione persiana avevano il medesimo dogma della resurrezione, Fra gli altri dei morti e r isuscitati possiamo contare Horus, Adone, Bacco, Osiride, Apollo, Erèole. La resurrezione ci appare dunque come un dogma comune a quasi tutti i culti. Le antich e religioni davano sopra la nascita, parentela, atti, morte, resurrezione, ascensione al cielo delle lo ro divinità, particolari ben più precisi di quelli che possediamo su Gesù.

Eppure no n o.stante q uest i ultimi risultati scientifici dell'indagine critico-storica, vi è ancor un forte numero d'idioti che credono stu· pìda.mente in un C ri sto nato a Betlemme, predicante la buona novella in Pa lestina, in chiodato sul Ca lvar io, risuscitato e salito al ·cielo per non ma i più morire. La vecchia commedia si ripete da XX secoli e solo oggi il pubblico dà segni di stanchezza. la commemorazione della missione redentrice di Gesù - dato che sia mai esistito e che l'abbia mai comp iuta - continua ogni anno - da Natale a Pasqua - e ogni giorno nel sacrificio della messa. Ma le ch iese che altra volta durante il periodo della Passione si riempivano del gregge fedele, oggi raccolgono le donne, i vecchi. I lavoratori le disertano. li cristianesimo è opposto ai loro intere55i di classe e il prete si rivela un gendarme nero a servizio del d io capitale. I lavoratori r inunc iano alle beatitudini celesti e cercano invece d i realizzare il regno dei cieli su questa terra. Cristo, il cristianesimo, la religione, Dio sono concetti che esulano daJ la mente degli operai e lasciano posto a nozioni più terrene, più um ane. la provvidenza non -è più in dto, ma ne lle proprie braccia, e sol quando si riesca a piazzarle nel grande mercato del lavoro. Q uesto concetto eminentemente rivoluzionario allontana il proletariato da ogni confessione religiosa, lo fa «agnostico» per forza di cose. la solennità cristiana ci lascia dunque indifferenti. E una festa ch e non ci riguarda. le masse che il socialismo ha risvegliato e risveglia dal secolare letargo preparano la vera Pasqua di resurrezione, la nostra Pasqua, la Pasqua umana.

VERO ERETICO

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