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PRIMO MAGGIO 1908

Lavorolori /

Al r itorno della data augurale, il proletariato d i tutti i paesi abbandona an cora u na volta i campi e le officine dove le sue braccia e il suo cervello - con fatica assidua - f econdano la ricchezza altrui. CoUa sospensione della quotidiana attività il proletariato intende raccogliersi a esaminare il cammino percorso, le conquiste fatte, i progressi. comp iuti nella propria o rganizzazione di classe - intende mostrare alla borghesia e ai suoi difensori salariati che il socia lismo diviene e saràvuol s ignificare infine ai governi che alimentano sogni d i g ue rre fratricide che g li opp ressi non hanno patria, ma si considerano invece - come nel luminoso concetto degli stoici antichi - cittadini dell'Universo.

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Non festa dunque o almeno non festa nel significato volgare d ella parola. Il Primo M aggio non può dimenticare le sue origictj. Nacque in un'ora di lutto Alle forche repubblicane penzolavano gli im piccati di Chicago. E nei pr imissimi tempi l'approssimarsi di questo giorno t iem. p iva di un sacro terrore le classi borghesi. Oggi non più. La celebra~ one del Primo Maggio ha assunto e va assumendo un carattere semp re più ideale - è divenuta un simbolo Ma questa nuova forma della sua bel· Jezza non deve degenerare in una innocua, vuota, puramente coreografica manifestazione.

Raccolti neUe loro assemblee i proletari, i socialisti affaccino alla discussione i gravi problemi dell'ora che volge, elevino la loro protesta cont ro il militarismo dissang uatore e i tentativi di r ipristinare all'alba del XX Secolo la barbarie dei ciarlatani nèri e nella v isione dell'Umanità liberata infine dalla tciplice catena della servitù economica, della tirannia politica, della superstizione religiosa, trovino le forze per superare lo scetticismo de i prudenti amici del popolo, lo scherno degli avversarii, le perseçuzioni dei governi.

Solo in questo modo il Primo Maggio non sarà un giorno come g li altri.

Viva il Socialismo!

Da I.A Lima, N. 17, l m28Bio 1908, XVI (a, 270).

LA LIMA

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