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APPENDICE

Trento, 26 f ebbraio 1909 *

Caro Torquato, prima di condannarmi per il mio silenzio e per il fatto del l'articolo «rientrato» a~olta le mie difese. M ' ero prefisso di partire da Porli fra il 7 e il 10. Partii invece la mattina del 6. Giunto a Trento, non nirt~~~~~~=nror~~~:r~i~r_e i~te~~:a~~lla città che conta circa trentam ila abitanti. Si parla un italiano che non torna a lode del pad re Dante.

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Io sono segretario non della Camera del Lavoro, sibbene del Segre- ferenze di propaganda e, come sai , si tengono sempre nelle birrerie, Ciò mi esaspera.

Quanto al movimento socialista locale, non ci ho ancora capito nulla. Ci sono qui tre quotidiani: cattolico, socialista, nazionale-irrede n tista La loroT~ttf:e~lc!:;~:!~!i~t/\0s~ii!\:ne~ISfa~~ilf!!o attuale. Non invecchierò quale st ipend iato del partito socialista aust riaco - oh, no - 9uando saprò strimpellare il violino - ~i re iò il mondo c~~l; dott. Battisti e non è improbabile che mi venga offerta la redazione. Accetterei. Quanto al mio avvenire non ho piani fissat i. Vivo, come scm~~ a~~~d~io:h;t~. buoni compagni mi car icheranno di lavoro. Si prefe risce forse il mio silenzio alla mia propaganda, che è quasi sempre pericolosa.

Del resto mi sono procurato già degli avversari. I filodrammatici della Camera del Lavoro (anche qui si vuol riforma re l'unive rso, attrave rso i paesaggi di cartone, coi d,ammi a base di basta rdi perduti

• B questa la prima lettera a T orquato N anni, avvocato socialista romagnolo, dimtore, a quei tempi, de 1.4 S,op4 di Santa So6.a, giornale anticlericale. ( Le lettere di Benito Mussolini a ·Torquuo Nanni sono riportate da: TORQUATO NANNI - Bolu,viJmo , f•uilmo tJ l11m1 dtll<t crilfr• miUxiJJ• Bt nùo Mimo· lini - Cappem, Bologna, 1924, pagg. 1)2-160).

264 OPERA OMNIA DI BENITO MUSSOLINI e ritrovati) punti da. una mia breve critica alla loro ultima produzione, non so lo mi h anoo oralmente manifestato il lo ro sacro sdegno, ma h anno scritto a me, com e redattore, e alla Camera del lavoro, le loro solite scempiaggini.

.B inutife ! Oggi non è {'iù permesso di criticare, specie quando trattasi di compagni coscienti, nonché militanti, nonché filo drammatici. Tanto peggio!

Ho messo degli avvisi nei giornali, offrendomi quale ì~gnante privato di lingua f rancese *. Se riesco a vivere con q uesto m ezzo, rinuncio al se~reta riato, subito.

Noterai ch e il mio articolo è aspro, avvelenato, macabro, Né pubblicherò dive rsi di questi racconti alla Poe. Uno fra breve dal titolo Un Juicida **. Li raccoglierò, poi, in un volumetto, che potreb be intitolarsi NoveJ/e/Je p ~rverJe ~**.

Dimentica,·o di parlarti della polizia austriaca.... In Italia è molto ~d~il~;~:..~~rv:0inddfs:!~~~-il imposto dai clericali - e patrà essere revocato a Vienna. Come espulso ~ en1~~m~anJ~i"if!r~~fo1~~e:~~!~~~o~er:~Jif~a i!e~e :~ufA~st~?a~ posso la-

La mia vita intellettuale è più intensa ciui che a Forlì. Olt re alla ricchissima Biblioteca Comunale, c'è una magnifica sala di lettura aperta a tutti, dalle nove del mattino alle diec i di sera, e rovvista di quaranta i~~;a~oit:id~n=n~ieri~!:telitei:~iah:·1!e~::~h~ddi~f~:i~n!°~:ei!gg~;~ di questa tridentina non sarebbe certamente istituibile a Forlì, la città dei mercanti di m aiali e di erba medica. il s~D~~o incsigi~i darai un salutare esempio.... risponden domi senza o• Q ~ lo p1ogetto non venne mai attuato.

Ti m ando alcune vedute di Trento. Resta inteso che, se passi di ciui, per_ recarti in l svizzera, o altrove, ti fermerai e staremo qualche tempo ms1eme.

Mandami La Sçopa e dimmi se i soc i deU'-c< jntecnazionale » sono mo rti.

N ell'attesa di l eggerti ti stringo f raternamente la mano.

• l'avviso è del seguente tenore : « Lezioni di f,a n'tu lin111a I lt11uat11ra, dà gioParJe prll/tllOre. Mel tldo rapido I sù11rtl. Sr,ivere: Redazio ne "Avvenir, d , I Lav01alon!" i. 2 pubblicato per la. prima volta su ll Popolo de l 25 febbraio 1909, X, N. 2640 cd è ri petuto nei numeri del 26, 27 febbraio, 2, 3, 4, :5, 6, 8, 9, Il, 12, 13, U, 16, 24, 27, 29 e 30 marzo 1909, u Probabilmente intende alludere a lla novella: N11/la è 1,1,ro, 111110 i p,r. m,uo.

Trer1to, 4 aprile 1909 *

Eg regio Signor Presidente, quale socio della Pro.Cultura mi permetto di proporle l'abbonamento annuo a La Voce - rassea-na settimanale di cultura italiana e stran iera che esce a Firenze Via dei Robb ia 4 2 d iretta da Giuseppe Prezzolini.

Troverà nell'ultimo numero di v ;,a T renti na un mio articolo che parla clella V oce, del suo D i rettore e del programma che intende svolgere .

Confido che la mia proposta sarà accettata .1intanto mi firmo sa· l utando.

• Lettera a G ino Onestinghel, p residente della « Società pro cultura tttnt ina o. (Da : ITALO LuNELl.! - la Bi b/ioleca cumuna!e di T,,rnJo - Editrice La « Biblioteca comunale di Trento », 19}7, pag. 71).

* L'incessante rincaro dei generi di prima necessit à e la mancanza di un caposaldo che garantisca i rapporti f(;l i datori di lavoro e gli operai dell'industria del legno a T rento e dintorni, sono le cause che indusse ro la Fe derazione centrale dei lavoratori del legno in Austria a ~:~~!rec~n 8P~e:~~e~~~

{t\ : 1~ri u~~t1~~ta~ia}~~ ~ec~~:t;~e\a~~ a tutto 26 cocr, al sottofirmato un·evas ione in merito; tanto più in ~~;a:~0 1:~fcehr: :i~.0 ; ~rv1t ~~~: t n3°1 a~t 0 :;~ca t 2 : r: : tecanno al lavoro.

Per ulte riori sch iarimenti il sottoscritto si mette ,già. da oggi a disposil:ione di V. S.

Con p erfetta stima

P er il Segreta riato Trentino del Lavoro

M U SSOLINI

• Letrera scritta, con ogni probabilità, verso la metà di maggio del 1909. E diretta a.I pr esidente del gruppo t renti no de lle industrie in legno ( aderente alla Federazione centrale dei lavoratori d e l legno in AUstria), come accompagnamento Ì.d un memoriale illustrante le condizioni d i un contratto collettivo di lavoro fra gli operai dip,endcnti dalle industrie in legno di Trento e i p'roprietari delle medesime. ( Da L' A.1111,ni,, d el Ul11ora1or,, N. 21, 26 maggio 1909, V).

Tren/01 -' giugno 1909 •

Carissimo, se Battisti - direttore attuale del Popolo - si decidesse una buona volt~e: austriaco italiano che paghi i collaboratori.

Ti mando l' Avv sacc1!eggiato. Quasi tutte le settimane c'è il sequestro. Come vedi siamo.... in Austria.

Di questi giorni mi trovo impe8nato in un'asprissima polemica personale contro i redattori del foglio quotid iano cattolico. una vera lotta a colpi di coltello.

Sento nell' aria l ' imminenza del mio sfratto.

Ti stringo affettuosamente la mano

"' Letiera a Rino Alessi, condiscepolo di Mussolini durante gli anni scolastici 1898-1 899. (Le lettere di Benito Mussolini a Rino A.lessi sono riportate da; SANTE BEDESCHI-RINO ALESSI - Atmi giavardli di M1molini - Moodadori, Milano, J9}9, pagg. 9}-96),

Egregio Signore *,

p er quella cameiraderie giornalistica che accomuna sulla piattaforma f~\~~~n~~~ostddf.~ffi~r~:fl,eedrzr~~~i·:~r~ffa~ei~e~~~l1!e,;/t!tt~~1 sequestro corp~e~r~i~arn~Ì[~stra~e s::~~~:~ti a Tessadri e confrontate nel Vedrete l'arbitrio e la violenza. Tessadri merita il nostro attacco Io personalmente non ho ancora dimenti cato la stupida fra se da lui pronunciata or non è molto: « l'Italia finisce ad Ala».

Vi sarò grato se farete cenno delle violenze che contro di noi si commettono.

Vi stringo la mano.

Mussolini

• Lt:ttera a Mario Scotoni, direttore de /..!Alto Adig, Fu scritta tra il lS cd il 17 luglio 1909 (270). {Da: YVON Ds BBGNAC - Op. ,it., voi. li , p ag. 185).

•• Il numero de l'A1'11Mir, J1/ la1JoraJor~ inviato allo Scotoni il 28 del 14 luglio 1909, V. L'articolo sequestrato che Mussolini menziona, p orta il t itolo: O inq11hi101t, o idioJ11.1 ed~ fumato dai seguenti socialisti: Antonio Detassis, Alfredo Andreaz:.d, Edoardo Pait, Vittorio Detassis, Cesare Berti, Giovanni Pc· drolli, Damiano Mugoni, Carlo Mosce, Pcdrini Giuseppe e .Augusto Men.

finalmente! Ti credevo morto ! H o letto che si sta organizzando di c:~i!\ra~lo~~.. p~~r.r:~!t:ni,er~r n 5eli2 resti tjuin<li nei tantoni kdeschi ddla Svizzera. Rispondimi, cte lancerò fa proposta - in caso affermativo - sul giornale e nelle sedute della

Nell'attesa ti abbraccia fraternamente

• l ett~a a Torquato N anni.

Venerdì mattù1a, ore nove circa"'

Ca ro Cib!

Ti scrivo al recapito. più probabile ( tendenza al limite: matematica superiore!) per darti m1e notizie (frase caporalesca). lo sto bene Però non so nulla della mia innocente fam iglia. La l etto Maupassant. Prima di domenica anche L: Hube potrà alzarsi nel cielo. Mi diletterò quindi col De Profundù. Baroni mi scrive dal suo castello avito che potevo tardare a fa r la cura .... Come se ce rte cose di pendessero da noi, umilissimi mortali sbattuti come arena q uando il turbo spira.

Martedì alle cinque terminerò la pena. Però alle quattro, cioè un o ra prima, si discuteva al Tdbunale, stanza n. 2,, un altro processo contro di me, Cireneo destinato ad assumersi . la responsabilità dei reati altrui. La strana, stranissima coincidenza n on ti sfuggirà Non ti pare che sia il caso di consultare un oracolo? Lo so che tu mi consigli l'Apollo Del.fico. Io preferi rei hlttavia un po' di Sibilla Cumana. al sud. In questo momento darei anch'io trentasei principi per avere un minuscolo atlante con le linee delle pioggie.

• Q uesta lettera (scritta, con ogni probabi lità, il 26 agosto 1909), è pubblicata su li Po polo d' I talia di Milano ( VIJ, 7), N. 310, 28 dicembre 19 22, IX, cosl commentata : « Il Presidente del Comig lio è stato sempre, come ognuno ricorda, uomo battagliero, uomo forte anche q1,1ando era semplicemente Benito M llSSO· lini. Eg li nel 1909 fu profugo dall'Italia, perseguitato politico ed era nel Tttn· ti.no dove divenne redattore capo del giornale Il Popolo, diretto da ees~ Battisli. Neanche in Trentino Benito Mussolini ebbe pace. Dovette subite più .di un processo politico e fu imprigionato dai gendarmi deU'iroperial regio G overno austriaco. Dal carcere di Trenlo eg li scrisse una lettera ad un 2.mico, lettera piena di interesse, poicM testimonia con quale e quanta Sereniti d'animo Benito Mu~solini stesse a 3contare la pcn.,, la lettera, che reca il timl>ro : " Carcere imperi111lt re-gio t ribunale Trento·· dice cosi: (+) » L0 intercssant, lettera era. d unque, di1etta a Gi h, Cafl"è Zanella, Largo Carducci, T rento Gih il p rof Bai· d a.ssarre di Francavilla al Mare Gi h m ìl d isegnatore de Il Tw,tino eh, .... riti,.

Se il fato prolung herà sino a martedl: la mia detenzione, fatti vedere al mio processo. M i ricorderai a « la Obliosa » e al portoghese gaio ognor!

Non mi rassegno a mandarti un foglio bianco. Ancora poche righe.

Intanto ti saluto, Tuo

MUS SOLINI

Trento, 9 uttembre '1 909 • C"...a. rìssìmo,

,grazie mille della tua cartolina ili L'ho ricevuta in carcere e p uoi comprendere che mi ha fatto molto piacere.

E la seconda volta che villeggio nelle carceri austriache, Non sono p iù quelle di PelliCo !

Ti saluto caramente, tuo MUSSOLlNI

* Questa e la lettera che segue sono dirette a Rino Ales.si,

Fo rlì1 12 novembre 1909

Carissimo, sono stanco di stare a Forll, sono stanco di stare in Romagna, sono stanco dì stare in Italia, sono stanco di stare al mondo ( int~di, l'antico, non 1a l arrim@nm valle) Voglio a ndarmene nel nuovo. Mi seguirai se farò, come spero, fortuna..

Addio

Caro Torquato"', ho ricevuto stamane la tua lettera proprio ment ie « sedevo in piuma e sotto coltre » non certo « per veriire in fama». Il tuo bellico grido : quando scrivo, finisco per imprecare. Ecco: mando una traduzione a r:t:fo!t ili~ci: :: 0 :~I~n~·i1a~~~~e titolo, finisce l'altra appendice, m.1 non si comincia la mia E potrei continuare. Insomma, mi prendono in giro? Sta di fatto che queste inesplicabili lungaggini mi esasperano e mi fanno cadere le braccia.

• Lettera. a Torquato Nanni. Fu scritta nella prima quindicina di dicembre del 1909 (certammte dopo il 4).

~on voglio scrivere più, senza la certezza di una pubblicazione immediata. O altrimenti farò degli esercizi solitari. Sto traducendo dallo Schopenhauer la sua critica all'et ica di Kant e di Fic~te. Ebbene, quando avrò finito mi divertirò a bruciarla foglio per fogho.

Poi debbo da rti una notizia. Col gennaio dirigerò un settimanale socia lista a Forlì. Sarà l'organo della F~erazione Comunale [;ic] SociaJista Forlivese. Ricaccia odomi nel Jnoro g iornalistico, troverò modo di scrivere anche per La Scopa, sulla rubrica che inizii pel movimento ope· rajo, Il programma pel nuovo anno è buono. Ripeto: dà largo sviluppo alla cronaca dei centri locali. Raggiungerai una diffusione enorme. Il giornale che sta per sorgere a Forlì non può essere di norumento alla Scopa.

Varia

INTERROGATORIO DI BENITO MUSSO LIN I DELL'! I SETTEMBRE 1909 *

In una recenJe perquisizione falla al diretl{We de/J'Alto Ad ige, Mario Srotoni, di Trenlo, fu rini•enuta una letleta unza dtJta, ma certo poJteriore al 14-7-909 firmata Mussolini, nella q1Mle si comunicava al direttorio il N. 28 anno V de L'Avvenire del Lavoratore del 14-7-909, già prima colpi10 da 1eque1Jro.

In q11esto uri/lo e precisamente nella /rase « T euadri merita il noslro a/lacco», Ella t entava di giuslificare i wntenuto de/l'articolo incriminato del precisato numero di g,ornale, scagliandosi contro l' l R. Procura ~i Stato, quindi contro tm' Autorità in genere, ed ecriJ,mdo altri r1d aziom immorali o proibite dalla legge.

Premetto che in Italia ho assolto le scuole seconda rie, e a 18 anni circa sono passato nella Svizzera per imparare le lingue.

01:iS:rsl~à ~i;:to?ne~ao~~ii~n feci due anni di solda to.

Rilasciato rimasi a casa tranquiliamcntc nel 1907 accudendo agli studi.

Alla fine del 1907, precisamente nel novembre, diedi gli esami per essere professore di francese alle scuole secondarie, e col mio diploma venni assunto ciuale insegnante al collegio civico di Oneglia, dove ri~a!es7n:d ali ti·.i~i· v~!~rn:iCe~t~. ae di~i;!:aii

L'Avvenire del L:tvoratore dalla Camera del Lavoro di cui divenn i poi segretario

Già in sul princ ipio collaborai anche col giornale JJ Popolo e verso la fine di lugho venni nominato redattore-capo. zera0J:;e~~1r:01;g2a~l e~~:~~b~:• Ii~~"}:i i~s;~1si0Sft1~~?1tred~a e di Ginevra per propaganda antistatale. Passando ora ai singoli capi

• Da : YvoN Da BIGW.C - Op. ,il., 110/. Il, pagg

328·3:¼1 d ' imputazione, devo senz'altro dire che nella lettera accennata, non può trovarsi materia incriminabile. Ammetto di aver scritta a Mario Scotoni, anzi direttore d eU' Allo Adige, la lettera in presentazione, se ben fi. cordo il l'.5 o 16 o 17. La spedii a mezzo posta unendovi due copie dell 'A v venire del Lavoratore Se<Juestrato la sera precedente.

Lo scopo che mi pre.figgevo con quella lettera, e che non raggiunsi, perché l'Alto Adige non ne fece neppur cenno in cronaca, era quello d i sollecita re un'es pressione di solidarietà tornalistica contro le misure

Altro non ebbi di mira. Non credo poi che sussista il fatto del reato ai sensi del par. 24 legge sulla stampa, poiché col mandare due esempla ri di un numero di ~iorna le seq uestrato sotto busta ad un collega.;diff~sfo:~ ~:rt~a:bb:\usis~~:i:n~ot~::;~}I~t:a s:~~~~~at~~essi mandato le copie allo scopo di passarle ad altre persone.

Per q uanto poi riguarda il II capo di imputazione, io sono pienamente convinto che nelle frasi incriminate non si possa neppure lontanamente alludere ad una ribe llione nel senso voluto dalla legge, poiché f:~na::~e p~:t:r': di u~am~e~t~~n:i:;~li~~c ~h!"~ov~0v~p::;e~!rfa;; possibilmente ancora in quel giorno nelr Alto Adige, sotto forma di uno stelloncino di cronaca.

Come mai si può parlare di seduzione ad att i od azioni contrarie alla legge?

Venendo infine al 111 capo non posso che ripetere i criteri soprasvolti, osservando che usai la frase violenza per caratterizzare i contmu i da tempo colpivano il g iornale e che da me erano ritenuti

Ma che si possa ritenere che con ciò io abbia voluto istigare il disprezzo contro Autorità, parmi cosa assolutamente da escludersi.

Si ,onumfra ali'impulato ,he l'/, R. Corte Superiore di GiuJtizia trovò di assernare fa eau1a penale ,oniro di lui, per fa quale Jarebbe J/IIJO eompetente" ' [. R. Tribunale Circa/are di RovereJ o, a queJJo J R: T ribunale.

In pari tempo, 1u proposta de/I'/. R. Procura di Staio di RovereJo si trova di avvi4re allo sl euo imputaJo il p roceuo ùtr11llorio perché 10Jpet10 dei delitti a m enJe dei parag. 305-9-300, c. p. e parag. 24 della legge sulla stampa, avend~: a) in uno scritto d, proprio pugno indirizzato a M. Scot oni di Trento ed a quest'ultim o d, recent e perq11ùito (« Tessadr! merita il no1Jro attar,o », etc.), col quale gli ,omunicatJa il period"o L'Avvenire del Lavoratore dei numeri 7·19 anno -V ,olpito da seq11ntro, imitato

Ji<oJo u'l.ueJ/rato, tentando in tal guùa di Jedurre altri dd azi oni immo.; ralt proibit e dalla legge, çùmific,;Wone del Juo delitlt10Jo l)peYato; b) nella chiuJura ,d, dello Jcri/Jo istigato io S,otoni, 1vùando i f"' ti, a vili;,endera le duposizioni dell'Autorità; c) d 1ffu10 uno Jtampmo sequestralo salvo più gravi qtutlifi<he.

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