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DALL'INTERVENTO DELL'ITALIA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE AL DISCORSO AL DIRETTORIO NAZIONALE
DEL P.N.F. DEL 3 GENNAIO 1942
(11 GIUGNO 1940 - 3 GENNAIO 1942)
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425' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*
Jl Consiglio dei ministri ha approvala i ieg11enti provvedimenti.
S11_proposta del Duce del fauismo, capo del Governo:
Une, 1ehema di regio decrelo col quale .ri stabilùce che nei territori d e/Jo Stato, compresi quelli d e/l'Africa Italiana e dei poJJedimenti, si applicano le disposizioni d ella legge di guerra a decorrere dalle ore 24 del giorno 10 giugno 1940, XVJil, ad eccezione di quelli allinenti al sindacato e al uquestro delle aziende industriali o commerciali esercitate da s11dditi n emici, regolaJe da separati provvedimenti.
Uno JChema di regio d ecre/o che d etermina i territori dello Stdfo nei quali viene dichiarato la ·stato 'di guerra ai fini deJ/'applirazione della legge penale militare di guerra e ad ogn} altro effetto di legge.
Uno schema di provvedimento con cui veµgonr, fissate le norme pet il si ndacato q il sequestro delle az;em/e industriali e commerciali esistenti nel territorio dello Stat o esercitate da sudditi di Stati nemici o nelle quali detti sudditi abbiano i nteressi predominan_ti.
Uno schema di provvedimento concernente il hlocco dei prezzi delle mer<i, dei servizi, d egli Jtip endi e salmi e delle pigioni, ttjfinché, durante tutto il periodO' della guerra, 1ia assimrato all'economia n'aziona!, l'indispensabile stabilità. Il provvedimento è i nteso a garantire una ef ficace difesa del potere di acquisto· d ella moneta e ad ef!ilare che, mentre parJe della nazione è in arm! e affronta disagi e sacrifici notevoli, p orsano costituirsi posizioni spem/aJ!ve a favore di poche categorie. Per quanto ·riflette il prezzo di taluni prodotti agricoli JoggeJJi al regime di ammaJJ(), per i quali .non era stato fiuato il prezzo per la campagna agrarùrcorrenle, il prezzo dell'annata decorsa verrà considerato come anJìcipo, salvo conguaglio alta chimura della ge1tione dei ri!pellivi ·am• maui. Il mede1imo provvedimento ha pure lo ,copo di dare auo/11/a preminenza 1~1 time le altre necessità del pane ai problemi dell'appron/amentq dei m ezzi economici e finanziari per la guerra.
• L'li giugno 1940, iI re parte per la zona del conn!le occidentale, dove il gruppo di Armate è comandato da suo figlio, e dirige un proclama ai combattenti. nel quale annuncia che affida il comando supremo di guerra a Mussolini ( 2~9). Questi, a sua volta, dirama un ordine del giorno alle Forze Armate ( 253), risponde a un telegramma di Sua Alte?za Reale Imperiale Umberto di Savoia (232), e, dalle 10 alle 11, presiede la riunione del Consiglio dei ministri della quale è qui riportato 11 ·resoconto. (Da Il Popolo d'I14/ia, N. 164, 12 giu· gno 1940, XXVli).
Un disegno di legge con cui si approvano le norme per l'aggravamento delle pene per delitti corrimeui profittando di circostànze dipendenti ddilo stato di guerra. Con tale prQpvedimen/o 11ien°e comminata la pena di morte per i Jeguenti delilli. che !fengano commeui profitlando di circostanze dipendenti dallo stato di i,11errt1.: omicidio, rapina, estorsione, sequu/ro di persona a scopo di rapina, violenza cama(e, e per ltflti i delitti prmibili con la pena de/l'ergastolo, A llo scopo di oJtenere la maggfore rapidità nelt'applicazione ~ ella legge, è stab;/ita per /ulli i delitti punibili con la pena di morie la compeJenza del Tribunale ,speciale per la difesa dello Stato, Per llllfi gli altri delilli per cui è mante• nuta la competenza del giudice .ordinario, la pena stabilita dalla legge fJÌene ,raddoppiata e sarà proceduto a gùtdlzio .Jirellissimo.
Un disegno di legge con cui si approvano le nMme relative alla sospensione dei provvedimenti penali e alla esemzione delle pene in t empo di guerra. Lo stato di guerra rende neceuario adottare alwni provvedimenti di carattere eccezionale per quanto riguarda la sospensione dei protedimenti penali e l'esemzione delle pene per chiamati o richiamati alle armi. li provvedimento pre vede particolari benefici per coloro che, avendo ()t/enut o la liberazione condìzionata, compiono in guerra atti di particolare valore. ( +)
RELAZIONE SULL'INCONTRO CON HITLER
DEL
18 GIUGNO 1940 *
Ho trovato il Fi.ihrer in ottime condizioni fisiche e morali. Niente affatto ~tinco e sempre assai semplice nel suo modo di fare. Le dimostrazioni· che mi hanno accolto a lnnsbruèk, Rosenheim, Monaco sono
• Il 12 giugno 1940, Mu.~solini aveva srritto una lettera a Hitl er per pro-porg li l'invio di una divisione coranata italiana da impegnare nello sbarco in Inghiltern e chiedergli in cambio cinquanta batterie contraeree, necessarie a migliorue I.a difesa dei centri industriali del settentrione, d ato che i nemici avevano bombardato Torino ( 161) All'alba del 14 g iugno, forze germaniche erano enuate a. Parigi Il 15 g i1.1gno, convinto della necessità di passare all'offensiva sulle Alpi occidentali, Mussolini ne aveva dato· l'ordine per il 18 al muesciallo state veramente grandiose. Accanto ai gridi dell'entusiasmo inquadrato, molta gente anonima ai passaggi a livel!o the applaudiva con molto Ca· lore. Aspetto della folla, .buono. Non denutrita.
Riferisco il colloquio che si è svolto stando in piedi e passando · da un tavolo all'altro, per guardar_e grandi carte geografiche. Il colloquio è stato lungo, con molte parentesi di carattere storico, politico, perso,. nale e lo riassumo cosi. -
« Avevo intenzione - ha drtto il Fiihrer - di attaccare la linea Maginot, frontalmente dinnanzi a Saa.rbriicken. Ma quando nei mesi di mano e apri le mi sono accorto che l'ammassamento di d ivisioni coranate verso il Belgio · fac~a prevedere l'intenzione nemica di un attacco direzione Ruhr, ho prevenuto i franco-inglesi attaccandoli attraverso l'Olanda prima, il Belgio poi. C'è stato un momento in cui, dopo 1'inizio della battaglia della Somme, le sorti sono r im:iste in sospeso : il corridoio Montmédy,Abbeville era veramente in'talunj punti cosl stretto.che avrebbe potuto essere tagl iato, li tentativo in tal senso fu st roncato dall'Aviazione. Dei nemici si sono battuti bene g li alsaziani, i marocchini, i senegalesi. Le divisioni attive francesi erano state distrutte nelle Fi:indre. Considero Ja situazione della Francia liquidata. Il nostro interesse è al nord, il vostro al sud: l'interesse di entrambi è che la Francia non si rialzi mai più. Noi occu• peremo tutta la costa atlantica per arrivare alla Spagna e per avere le basi o:nde attaccare la Gran Bretagna».
Pietro Badoglio, capo di Stato Maggiore generale, e al marescfallo Rodolfo Gra:r.iani, capo di Stato Maggiore del regio Esercito, i quali però gli avevano obiet· tato che il passaggio dallo schieramento difensivo .a quello offensivo su q uel ter. reno montagnoso avrebbe richiesto p iù di venti giorni. Egli aveva insisti to perché tutto fosse anticipato, dato che l'Italia non avrebbe potuto avanzare rivendicazioni verso la 'Francia 1enza avere prima combattuto. 11 17 giugno il maresciallo H eruy Philippe Pétain, nuovo capo dello Stato fr3.ncese, aveva 'chiesto l'armistizio alla Germania, e Hitler aveva convocato Mussolini a Monaco per esaminare insieme la questione. Il 18 giugno, alle 15, Mussolini era arrivato in treno nella capitale bavarese. Il convegno si era svolto alla· Fiihrerb«11· d alle 16 alle 19.50. Sino alte 18.~0, i. due dittatori avevano discusso d a soli, mentre il conte G aleazzo Ciano, nostro ministro degli Affari Esteri, si era intrattenuto a parte con Joachim von Riblx-:ntrop, !Tlinistro degli Affari Esteri tedesco, Poi aveva avuto luogo una riunione collettiva, cui avevano partecipato anche il generale Wilhelm vo n Keitel, ca.po·del Comando. superio re delle Forze armate germaniche, e il generale Mario Roatta, sottocapo di Stato Maggiore del regio Esercito. In sostanza, Hitler aveva sostenuto che si dove~sero concludere due armistizi ·separati con la Francia e sconsigliato di esigere la cessione della Rotta francese, la quale avrebbe potuto autoaHondarsi o passare agli inglesi"piuttosto che cadere in mani italiane ; ma aveva ammesso tutte le rivendicazioni territoriali accennate da .Mussolini: C.Orsica, Tunisia, Gibuti, oltre l'occupazione della Francia dalle Alpi · al "Rodano, sotto Lione Alle 21.50, Mussolini aveva lasciato M onM:o in treno per fate ritorno a Roma, Sul suo incontro col FUhrer, egli scrive la re13Uone qui riportata. (Da : Hitler e J.f,molini, Lettere e doc11men1i, pagg, !il-54 ; e d a li Popol o d'lla/ia1 Na, 167, 1711 15, 19 g iugno 1940, XXVII).
Gli ho precisato che Ia nostra occup azione doveva estendt>rsi alla re• , gione ·fra il Rodano e le Alpi, alla Corsica, Tunisia. Gibuti. N e ba conven uto
« Ora - ha soggiunto -noi abbiamo interesse a che" un governo rjsieda. in Francia, per. poter imporre le condizioni dell'armìscizio e trattare la pace, Quanto alla t hrina francese : o passa nelle nostre mani o viene neutralizzata sino al trattato di pace»
Su ciò abbiamo abbastanza parlato.
« Poiché i francesi hanno voluto la guerra~ e ce l'hanno dich iarata, malgrado Ie mie reiterate offorte d'intesa, le mie condizioni -sararuio tali da .risolvcxe per sempre il probl ema ».
A questo punto mi h a mostrat o sulia carta la zona Mtihlhausen e C(?lmar, dove an draMo gli altoatesini.
In Polonia, non era possibile mandarli. Sono steppe. J miei funzionari, del resto, preferirr:bben;,, governare piuttosto che i polacchi, i negd »
Siamo passati a un giro d'orizzonte. Circa la Russia e il mondo slavo ironia e disprezzo
« Siamo - egli ha detto - due mondi assolutamente diversi 11,,
N orvegia: tutte le basi marittime occidentali rimarranno nelle mani della G ermania.
« Considero possibile - ha soggiunto - fa .ricostituzione del Belgio, ma il Congo· è perduto per H Belgio ».
Avversione profonda contro_ la Svizzera.
« Sì tratta -ha detto - di tedeschi rinnegati ».
A questo punto il Filhrer si è grandemente eccitato. Ho avuto l'im p ressione che anche talune basi della Manica resteranno germaniche. Quanto al sud-est europ eo, indifferenza. Dopo aver ricordato che senza il mi? attegg~mcoto, egli non avrebbe mai potuto annettersi l'Austria (e ri petutomi « non l'ho dimenticato, né lo dimenticherò»), ha escluso un inten•ento russo in Bessarabia e ha mostrato scarsissima simpatia per le rivendicazioni territorilli magiare.
:B passato a fare l'apclogia del presidio austriaco di Narvi k.
« Erano austriaci della mia patria - ha esclamato - come erano a.ustriad i primi .reparti entrati a Parigi ! ».
Il discorso è quindi caduto sulla Marina. Niente più cofazzate e nemmeno incrociatori, ma nav'iglio sottile e sommergibili. Coll'avvento dell'avfazione e del bombardamento verticale, l'epoca dei grandi bastimenti è finita.
Dal complesso della lunga conversazione traggo questa imp ressione: si. desidera liquidare presto _sul t erreno giuridico e politico la guerra colla Francia ; altrettanto si desidera colla Gran Bretagna, onde evitare code di guerre marittime e coloniali, che renderebbero cronico lo « stato di guerra», anche se saltuariamente e perifericamente combattuta, e potrebbero determinare un intervento massiccio di mezzi da parte degli Stati Uniti. ·
La Germania potrebbe essere, . in quest::, momento, paragonata a un fortunato e audace giocatore che ha sempre vinto pur sempre raddoppiando la posta. Ora è un po' nervoso e vorrebbe far presto a portare a casa l'abbon dante peculio.
Per quaòto ci riguarda, grande simpatia e riconoscimento pieno, pubblico e privato, per quanto abb iamo fatto. L'impegno è di concludere, a suo tempo, unà ?LCe che ci forti.fichi entrambi e che sja" per lungo tempo garantita dalle forze italiane e tedes~e.
19? giugno 1940.
426" RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISIBI *
Il Consiglio d ei ministri ha approvato i seguenti provvedimenti, o/. tre ad altri di ordinaria ammi niJJrazione.
PRESIDENZA. - Su propo;ta del Dure del faJ<Ùmo, capo del Govern u:
Un disegno d i legge ço/ quale viene diiciplinata la çonceuione di
• Il 20 giugno 1940, g iorno in cui b. Francia aveva chiesto l'armistizio anche all'Italia, Mussolini aveva ordinato a Badoglio e Graziani l'inizio immediato dell'offensiva. Il 21 giugno, di conseguenza, era stato iniziato l'attacco sulle posizioni alpestri, con un~ schieramento offensjvo incompleto, una temperatura gelida, fra bufere di pioggia e di neve che avvolgevano i costoni m ontani e impedivano la visibilità degli obiettivi da colpire sulla linea nemica fortificata. Tuttavia le nostre truppe erano avanza.te in varia profondità, affrontando bene il fuoco avversario in condizioni improprie di equipaggiamento. In quel mentre, nel deserto, al conhne eg iziano, le truppe del maresciallo llalo Balbo, governatore generale della Libia, subivano rapide puntate offensive di gruppi mobili inglesi forniti di autoblinde e carri armali, a.i quali non potevano coatrappoue armi et~ indennizzi ai privati cittadini a Jito/o di risarcimenlo dei danni da e11i subili nei propri beni a cau1a di fatti di guerra. L'indennità sarà uwrisposta in obbligazioni di Staio, fruttanti l'interesse annuo del Jre e mezzo per çento, redimibili mediante annualità in venticinqu.e anni, con partecipazione a premi. ficaci. Lo Stf'sso 21 giugno, si erano conosciutlt le condizioni di armistbio imposte d~\la Germania alla Francia (esst: erano assai misurate), e Mussolini, in .considerazione ?el nostro ritardo offensivo, aveva deciso di ridurre quelle preventivate: niente più Tunisia, Conica, Gibuti, ma appena· l'occupazione della fascia territoriale con(Juistata oltre frontiera, con alcune clausole di salvaguardia in attesa del trattato di pace. Il 22 giugno, aveva annunciato la sua decisione a Hitler con un messaggio, e il FU.hrer gli a~eva risposto subito che sta.va bene e che, co• munq ue, i francesi erano stati avvertiti che l'armistizio firmato quel giorno nella foresta di Compi~gne sarebbe divenuto estcutivo solo dopo concluso l'armistizio arlche con l'Italia (162). Il 24 giugno, alle 19 ,1'.'.i, nella villa Incisa all'Olgiata, nei dintorni di Roma, era stato firmato l'armistizio franco-italiano. Da parte italiana, aveva firmato Badog lio; - da parte francese, il generale Huntzinger. 25 g iugno, di conseguenza, avevano avuto termine le ostilità della Germania e dell' Italia contro la Francia, ma la guerra era continuata cont ro la Gran Bretagna, Il 26 giugno, Mussolini aveva rinoovato a. Hitler l'offerta di forze aeree e ter· restri italiane per l'assalto alrloghilterra, che si diceva imminente (1 62), e alle l 2 era partito dJ. Roma per ispezionare le tnip{)e che avevano combattuto sul frÒnte occidentale. Il 27 giugno, alle 21, dopo 'una sosta a Riccione, era giunto · ad Aosta, dove era stato ricevuto da Badoglio e dal generale Ubaldo Soddu, sot· tosegretario alla Guerra e sottocapo di Stato Maggiore del regio Esercito, Il 28 giugno, aveva passato in rivista vari reparti, avuto un colloquio con il re (259), e ~rnott:ito ad Alpignano Quivi , il 29 giugno, nelle prime ore del mattino, aveva appreso la notizia della tragica fine di Balbo (232), (Il giorno precedente, ffientre il maresciallo si accingeva ad atterrare con il suo aereo sul campo d'aviazione di Tobruk, un pezzo antiaereo dell'incrociatore Sarz Giorgio, tratto ìn inganno da una recente incursione d i apparttchi nemici, aVeva colpito il velivolo del governatore e lo aveva fatto precipitare in fiamme). Stabilito che Graziani andasse a sostituire il caduto, si era recato-a Torino, dove, in due osp~ali, aveva visìtato complessivamente quattrocento feriti di guerra. Poi aveva trascorso un'altra giornata sul fronte alpino (262), pernottando a Roatta Rossi, nei pressi di Cuneo. Il 30 giugno, aveva proseguito la visi!3 ai settori del fr onte occidentale (264). La mattina del 10 luglio, proveniente da Mondovl, era giunto in treno ad Imperia, donde aveva proseguito in auto per Bordighera. Nel pomeriggio, aveva visitato reparti .sulla via di Fran· eia, a Mentone, in val di Raia, e i feriti all'ospedale di Sanremo ( 267). Rientrato a Bordighera, ne era ripartito alle 20-50 per fare ritorno a Roma. Il 2 luglio, alle 8, era arrivato nella capitale, e aveva subito indirizzato al principe di Piemonte una Jetteta di compiacimento per l'ordine riscontrato nei reparti (162). Il 6 luglio (ore 10 12), p resiede la riunione del C.onsiglio dei mfoistd della quale è qui riportato il resoconto. (Da Il Po polo d'Italia, Nn. 173, 174, 175, 177, 189, 21, 221 23, 25 giugno, 7 luglio 1940, XXVII),
Uno schema di decreto legge concernente modificazioni ed aggiunte alle vigenti norme in materia di p_emioni di guerra a favore di infortunati civili.
Un diJegn(J di legge con cui Ji discip/ina la mtfteria del ,iJarcimento dei danni catJJati dal/1att11a/e g11erra a cillàdini italiani nei loro beni eJiJtenJi all'estero in territori di paeJi belligeranti
Un disegno di legge con il quale Ii dettano norme, di caraJlere temporaneO, p er auicurare ;J funzionamenJo degli organi amminiJtratifli di sorveglianza delle Azier1de di credito e degli litituti di credito di diritto pubblico nel caso in cui, pe~ effeuo di richiamo alle.armi dei loro componenti determinato dal preJenle Jtato di guerra, non sia poJJibile procedere ad una valida convocazione Jecq ndo le norme Jtabilite dJU/a legge o dallo statuto.
Uno Jchema di regio decreto co n il quale, in esecuzione della legge che ha dispo1to lo scioglimento de/l'I stituto per il credito navale, Ji stabi/iicono le modalità del trapano d elle sue funzioni alt'I Itituto mobiliare italiano ·ed al ConJOrzio p er sovvenzioni Jtt valori induJtriali ,ispeuivamente per le operitzioni a medio ed a breve _termine.(+)
GUERRA. - Su p;oposta del Dnce del fascis mo, capo del Go verno , ministro della Guerra:
Un disegno di l egge con il quale l'amminÌitrazione della · Guerra · viene allto1'izzaJa, nei ca!i di occupazione di mge'nza di immobili da e~propriare per eJigenze militari, a pttgare anticipi fino t1lfa meJJ delJ'appronimativa indennità di esproprio in attesa del/leJpletamento della rego lare procedura espropriativa.
Un di!egno di legge che reca aum enti agli organici dei Jottr1/Jdali 'Je/ regiò Eurcito,
Un disegno di legge concernente I'11tilizzazione tota/itdfia d ei ruoli degli ufficiali in congedo dei Jer vizi saniJario e veterinario d ei medici, farm aciJti e veterinari.
Un() .schema di regio decreto che consente agli insigniti delle medaglie commemorative d ella spedizione fiumana o della marda su R oma di ffegiarsi dellff medaglia i1tiJui1a a ricordo della unità d 'JJalia.
Uno schema d i regio decreto contenente norme ese mlive della legge 22 dicembre 1939, XVIII, num ero 2195, mila reintegrazione nel grado perduto dagli ufficiali, .Jottufficia/i e militari di truppa delle Forze Armate dello Stato in seguito a procedimenti disciplinari.
MARINA. - Su proposta del D11ce del.fasci;mo, capo del Go verno, ministro della Marina:
Un disegno d,i leggé relativo all'assegnazione 'Ji lire d 11ecentosessanJacinque milioni per eseguire lavori d i miglio~amento al/'efficenza bellica ed alle opere portuali de![e piazze marittime,
Un disegno di fegge che modifica /1articolo 61 della legge 11 mar• zo 1926, W, numero 397, J11l10 Jlato degli ufficiali della regia Marina e della regia A eronautica,
Un disegno di legge che apporta modifiche agli artftoli 36 e 37 d ei"t legge 8 luglio 192 6, IV; numero 1178, Jull'ordinamento della fil· gia ft1 ari na. ·
Un disegno di legge concernente il tràrferimento del Corpo degli 11,. ficiali i n 1ervizio permanente effettivo d el genio navale e delle armi navali di u fficiali di complemento in posse1sò di determinate lauree.
Un . disegno di legge che istituisce uno speciale ruolo d'o nore per gli ufficiali m11Ji/ati ed invalidi della regia Marina,
Un disegno di legge concernènte il :efiret~ore del Co"rpa musìcale d eJJa regia Marina, ·
Un diseg no di legge che regola, in tempo d.i guerra, la posizione del per1onale civile imbt1.rcato SII regie navi .
Un diseg no di legge contenente m odificazioni ai l esto unico delle disposizioni legislative rig uardaHti l'ordinament_o d el C:R.E.M. e lo stt1.to gi11ridicu dà sot111fffriali della ,regia M arina. ·
Un disegno di legge che dà facoltà al mini.uro d ella Marina di mi. litariZzare i perso11ali civili e 1a/ariati della regia M arina durante lo .Jt at o di guerra:
AERONAUTICA. - Su proposta del Duce del fascismo, capo del Go vern o, minùtro dell'Aerona11tica:
Un disegno di legge riguardante modifiche alle norme del reduta· mento d egli ufficiali della regia Aeronautica.
Un di.regno di legge inteJo a modificare il regi o dec reto l egge 15 no4 t1embre 1937, XVI, nun;ero 2351, relativo al collocamen to n ella po1i· ::.ione di congedo speciale agli ufficiali d ella regia Aerona11tira. In virtti di fole provvedimenJo viene aumentaJa dal due ~I t re p er cento l'aliq110Ja d ei colo11nelli "che pouOno essere collocati in congedo speciale negli an ni 1940, XVII/, e 194 1, XIX .
·Un disegno di legge che integra .ta!ll!ze dìspo1izioni della legge 4 gennaio 1935, . XIII, numero 3J, che ha istit11ito l a Cassa 11/ficiali della re· gia Aerona11tica ·
Un disegno di l egge che sta biliJce, t ransitoriamente, i t itoli di studio necessari p er J1am mis1ione ai concorsi per la nomina a tenente del genio aerona111ho.
Uno schema di regio decreto che determina l e allribuzioni J.el gene• raie ispellore dell'A viazione per il regio E1ercito . li provvedimento .Jla• bilisce che il predetto ufficiale generale sovraintende <1/l'impiego dei reparti per l'A viazione del regio Esercito per la g11erra t errestre, nonché all'addestr41nento di usi ed alle q11estioni dùciplinari che n e derÌrlano.
Uno schema di regio decreto che fissa il ciclo delle operazioni mili~ tari aeronautiche importanli nell'A f rica Orimtale Italiana. Per tal~ prov11edimenlo, le op.erazioni .svoltesi nell'Africa .Orientale Italiana dal
18 settembre 1939, XVII, al 10 gi11g110 19401 XVIII, vengono con1ide· f'ate come ciclo di operazioni militari aeronautiche importanti agli ef/etti tfel/!applicazio n e degli articoli 38 e 39 ·del regio decreto legge 3 fe b· braio 19381 X VI, numero 74~, e de/l'articolo 101 d el regio decret o legg e 28 gennaio 1935, XIII, numero 314.
Uno JCbema di regio decre/0, che modifica norme riguardanti il per· sonale dell'Aeronautica de/l'Africa Orientale Italiana e della Libia. ( + ) Prima di togliere la ud11ta, il Duce ha rievocato la morte del mare• sciallo Balbo ed ha ri volto 11n pensiero aJ/a sua memoria,
Per La Consegna Del Treno Blindato
DONATOGLI DA HITLER*
Ho già ringraziato .il Fiihrer e ringrazio ora voi, comandante, per questo dono, che è un altro segno dell'indissolubi le fraternità d'armi che vjncola la grande Germania e l'Italia imperfale, in pace e io guerra.
" li 9 luglio 1940, al ·largo di punta Stilo, era aVVmuto un primo scontro navale italo-inglese (253). Il 13 lug lio, Hitler aveva scritto una lettera a Mussolini annunciandogli il dono di due carri ferròviad blindati e muniti di arti· glieria antiaerea, onde garantire la sicurezza dei suoi viaggi in tn.110 Aveva ri• ferito anche di essere impegnatissimo in· riordinamenti e preparativi per la seconda fase di gucrr:i, specie per predisporre le complesse attrezzature tecniche indispensabili per l'assalto all' Inghilterra, e aggiunto che forze italiane non · a lleru.te a q uello scopo non avrebbero potuto recare aiuto efficace Aveva incitato invece ad inliigsere colpi al nemico .in Africa e sul mare. Il 17 luglio, Mus· solini aveva risposto ringra2iando per il dono e ammettendo l'inutilità dei re• p.1rti offerti per lo sbarco ( 163). Il 19 luglio, giorno in cui, presso capo Spada, in un secondo scontro navale italo.inglese, andava perduto l'incrociatore Bartol omeo Co/leoni e navi nemiche venivano danneggiate, il FUher aveva parlato al Reichstag, proponendo nuovamente la pace ( 233) Il 20 lug lio, avendo l'Inghilterra replicato ·negativamente al dis<orso, Hitler aveva detto a CianO a Ber• lino che la Germania avrebbe attaccato, cominciando con l'intensificare i bombardamenti aerei di Londra e dell'isola brit annica. La mattina d el 22 luglio, sul litorale tirrenico di fronte al mare di. Roma, il generale della Lllf1wafle Ritter von Pohl consegna a Mussolini i due carri ferroviari blindati di cui sopra, ri• volgendogli il seguente indirizzo: « Eccellenza! Ho l'alto onore di presentare due vanoni speciali contraerei col loro equipaggiamento tedesco. Il Fiihrer ha voluto fare dono a Vostra Eccellenza di questa batteria, perché vi accompagni in futuro nei vostri viaggi, a protezione della vostra vita, tanto preziosa per il popolo ita· Jfano quanto per la nazione tedesca. Le forze .aeree germaniche, con a apo il nuresdallo del Reich, sono orgogliose di poter cedere a Vostra Eccellenza una. tale batteria .ferroviaria. Con i suoi sed ici cannOni di modernissima costruzione, col suo potente vo lume di fuoco e g r.uie alla sua mobiliti, essa rappresenta una efficacissima arma offensiva e difensiva, In mano ai valorosi soldati jtafiani possa,
PER LA CONIGLICOLTURA *
Il D uce si è 11itJamente compiaciuto della realizzazione fatta dal professor Ma jocco e,- riconoscendo la necenità di intensificare l'azione di ,mùlenza e di propagand~ fino ad oggi compiuta, anche attraverso le d11e organizzazioni_delf!Opera nazionale dopolavoro e delle massaie rurali, ha dato dilposizio11i al ministro per f Agricoltura peri-bé sia stanziata, a decorrere dal corrente ··e.rercizi().fina.nziario, Jul bilancio del detto minùterO', la somma di_un milione di lire a disposizione dell'lstiluto nazionale di coniglic_oltura pèr il f11nzionamento e le inizia1ive del suddetto Ente e per la conceuione di premi a piccoli allevatori, per la co1truzionr di gabbie e l'acquisto di rip rodu//ori, in mOdo da effe1Jt1are un piano organico di migliorament o e di inlemificazione dell'atlevamenlo del coniglio, co1} importante ai fini autarchici alimentari ove occotra, conseguire, al servizio del Duce, brillanti successi in tutti i compiti che le saranno assegnati, Con questo fervido augurio consegno, a nome del Fiihrer e per incarico del maresciallo dell'Aria, Goering, queste armi all'Ecce!· lenza Vostra)). Al generale, il capo del Governo risponde con le parole qui riportate. (Da Il Pop olo d ' llali<l, No, 202, 203, 205, 20, 21, 23 luglio 1940, XXVI!).
• Dwante gli ultimi giorni di giugno e fa prima decade di luglio del 1940, si era verificata. una forte spinta espansionistica da parte russa. A nord erano state occupate la Lituania, la Lettonia e !'.Estonia; a sud la Bessarabia e la Bucovina scttentrioMle. Altri Stati avevano profittato di ciò avanzando richieste di cessioni a Bucare$t e specialmente l'Ungheria rivendieava la Transilvania. Per· ciò il Presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri di Romania, lon Gig w:tu e Mihail Mlnoileseu, si erano recati prima da Hitler e poi da Mussolini in cerca di aiuto. Il 27 luglio, dalle 18 alle 19 30, a Roma, nella sala del Mappamondo di palazzo Venezia, Mussolini aveva avuto un colloquio con i mi• nistri .romeni, neJ corso del quale aveva suggerito una transazione a scopo di chiudere il contrasto e consentire un1 comune difesa contro l'ondata slava che minacciava tanto la Romania quanto l'Ungheria. Il 29 luglio, da Riccione, aveva telegrafato iii re parole di omo.ggio in occasione del quarantennio del regno (233). Il pomeriggio del 1° agosto, a Predappio, aveva visitato lo Stabilimento aeronau· tico Caproni e gli acc3I!tonamenti del ·primo battag;lione dell'undicesimo reggimento di fanteria. Il 4 agosto, era rientrato·a Roma, e il suo ritorno aveva coinciso <on l'inizio di una offensiva italiana dall'Etiopia contro la Somalia inglese. Il 9 agosto, a Roma, a palazzo Venezia, riceve, presente il ministro dell'Agricoltura e Foreste, · Giuseppe Tassinari, il professor Majocco, « direttore d ell'Istituto naz ionale di coniglicoltura di Alessandria, dal quale vuole essere minuta• mente informato dell'azione svolta fo questi ultimi tempi nel campo della pro• paganda ed assistenu per l'.allevarn-ento del coniglio in I t3Jia e sui lavori di sistemazione dell'Istituto, per la esecuzione dei quali egli aveva elargito, mesi or sono, la somma di lire quattrocentomila. 11 professo, Majocco riferisce al Duce
427' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI •
Il Comiglio dei ministri ha approvato j seguenti p_rovvedimenti, oltre (M. altri di ordinaria amminùlrazione.
S11 proposta del Dure:
Un diJegn(! di legge che ·ntmde agli invalidi e agli orfani e congiunti dei caduti nell'dltuale guerra le diiposizioni vigenti a fatJ ore degli _invalidi, degli-orfani e congiunli dei caduti nei/e guerre 1915-1918, 'di Ajrict1 e di Spagna. Tali disposizioni riguardano I' asJiJtenza, il collocamento obbligatorio al lavoro, i benefici neil'am,niuione ai p11bblici impieghi e nello svolgimenlo de/Ja carriera.
Un disegno di l egge con rtti si estende agli impiegali e salariati dello Stato che abbiano la qualifica di «squadrista» il benefirio (già conc11uo al pe rsonale in posusso del lnétJella d 11//a marria su Roma) del co mpr:to d el periodo di iscrizione al Partito anteriore al 28 ottobre 1922, ai fi,"!i della liquidazione detla pemione no_rmale, dopo ~aggiunt<> il minimo di 1er11izio neceuario per Conseguirla.
Uno .1chema di ditegno di legge col quale il ministero dei lA"!!ori pubblici, che ha èià in p(lfte provveduto alla riparazione dei d anni di guerra ad opere pubbliche ed a f ablnicaJi .Ji proprietà privata n el t erritorio nazionale, è autorizuto ad estendere !a Jtta azione anche n el territorio nemico occupato oltre fr ontiera. Il protJtJedimento, adottato i n base a prua valutazione delle necessità locali, ·segue a breve diJJmmt dd!.t sorpemione delle ostilità e t ende, con la sotlecita r ealizzazione di r:11 programma organico di opere; ad auimrare /,1 conservazione dclle . proprietà ed a preparare il ritorno a n orm ali condizioni di vita.
S11 proposta del minhtro d egli Affari Esteri .1ono slaJi appro vati dctmi provvedimenti di carattere vàrio come in tutto il pae~ l'allevamento del coniglio- vada assumendo ua. promettente sviluppo e come il consumo dell.1 came di coniglio vada. .sempre più dif• fondendosi anche nei grandi centri. Riferisce pure circa i bvo.ri di· sistem:n.ione d::ll' Istituto anzidetto, orm:t..i condotti a. termine, mercé i qu:.li l'I5tituto potr:ì, nel J)rosSimo anno, mettere a disposizione dell'allevamento oltre diecim.ih riproduttori di prima classe». Indi ll capo del Governo pronuncia le parole qui riportate in riassunte>. (D.1 Il Popolo à'/talùs, Nn. 20:9, 210, 21'.5, 223, 27, 28 luglio, 2, 10 agosto 1940, XXVII).
• T enutasi H 10 l![l:O:to 1940 (ore 10·12). (Da Il Popolo d'!llìlia, N . 224, 11 agosto .1940, XXVII).
Su pr~po1ta del D11ce, miniltro dell'Interno: Un diugno di legge sulla , acc olla, .uJ tra.rporto e 111//q 1maltiment() dei rifinii solidi urbani. Affermato, ~n conformil~ ai po,r111lati della mo. derna temira, che i rifiuti solidi urbani'inlereuano non solo l'igiene, ma dnch e il decoro e l'economia nazionale, il diJegno· di legge accoglie il principio unitario già felic emente introdolto in altri campi dal regime, stabilendo che tul/a la materia, per la quale è concesso il diriJto di pri-v.ativa ai comuni, -venga disciplinata da un organo centrale ùtit/Vto preuo il mini.fiero de/l'Interno, coi necessari polerf; di propulsione, vigila nza e contro/i.o per la _realizzazione di un sistemdtico e 101/anziale miglioramento dei servizi in parola e· per un auspicabile minor costo delle gestioni relati ve. Oltre a tale vfficio centrale, il disegno di legge prevede l'istitmione di 1m1appos;1a commissione per I'esame e l'app rova2ione di tutti i progetti implicanti la creazion'e, la riforma e I'amplia,n enlo dei servizi stessi nei romuni piri importanti del Regno Di particolare e fondamentale rilievo 1ono le disposizioni, ton l e quali, in strella aderenia alla politica dell'autarchia, vengono stabilite l'obbligtJJorielà, in d eterminati rentri, della cerrrittt dei rifiuti solidi urbani e la rreazione Ji specùli impianti per la utilizzazione di essi, sia a sçopo ind111tridle, sia a scopo agricolo. Solto tale p~nto di vista, il disegno di legge rostituisre e rappresenta ttnche l'attuazione pratica delle direttive che, ampice il Duce, sono state impartite in argomento dalla Com miJJione 111prema di difesa
Un disegno di l eg'ge col quale, a modifica de/l'articolo 5 della l ègge 22 gennaio 1934, XII numero 115, sui :roccor1i giornalieri alle fam iglie bisognose dei militari richiamati o trattenuti alle armi, si disp one la conceuJone del .!Occorso ai genitori dei militari an che q11ando di tale benef ido godano già la mog/;e e i figli. li pro1111edimento avrà effetto con decor,enza dal/'11 giugno 1940, XVIII. (+)
Su . p,opoJta del Dure, ministro della Guerra: un disegno di legge contenente norme sullo Jla/(J e ravanzamento d egli ufficiali del regio Esercito durante I'att11ale stato di gue rra.
Un dùegno di l egge recante aggiunte e varianti al testo unico delle disposizioni -Jegislative sul reclutamento del regio Esercito.
Uno JChema di decreto concernente la facoltà di concedere decorazioni al va/or militare 1111 campo.
Su proposta d el Duce, ministro de/l'Aet"ona11tica:
Uno Jchema di decreto intno a stabilire le rrwdalità da 1eg11ire durante lo stato di guerra per l'arccrtamento del/'idcmeità a//1ava11zam ento . degli ufficiali della regia Aeronautica. (+) ,,
AL PRESIDENTE DELL'ISTIWTO NAZIONALE FASCISTA PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO*
Il Dure ha destinato la 1omma ml integrazione del/'.opera generale di a.ssis.Jenza a q11egli infortunati ed ai loro superstitir dando dùpo1izioni perch é sorga a Piacenza u no degli speciali collegi per orfani di operai radllti snl lav()ro.
li Dnce, prendendo atto d ella relazione, ha vivam ente elogiato l' opera svolta dal camerata Verrhioni e dai 111oi collaboratori H a inJ;ne · disposto che, dopo i noli miglioramenti già da lui stesso voluti nel 1938 e nel 1939 e dal/' !Jtituto prontam ente e pienamente realizzati, le indennità m;nime siano integ rate con le seguenti nuove provvidenze: per i c~si di inyalidità permanente grave (superiore al cinquanta per cento della totale) il .salario annuo minimo da assumersi a base nella liliquidaz ione di rendita all'infortuna to deve essere aumentato da lire duemila a lire tremila; · per gli orfani di ·entrambi i genitori e inabili, di lavoratori radutf sul lavoro, la rendita miqima individuale deve essere di lire milleduecento annue, senza alcuna ·limitazione per numero di orfani; p:!r le vedove superstiti, con figli a carico minori di quindici anni o inabili, la rendita minima an!1ua d i quotà vedovile deve essere di lire milleduecento e quella di ciascun figliQ di lire settecentoventi, entro il mass.imo di rendita annua complessiva· di lire cinquemilatrecentotrentatré per ciascun infortunato morta.le; per i "genitori ultrasessantenni o inabili, n~p pensionati per altro titolo, e che risultano a completo ed esclusivo c"irico del fi glio lavoratore caduto sul lavoro, la rendita ,annua minima fndividuale deve essere di lire milleduecento, elevabile a millecinquecento quando il g enitore su. perstite sia, o diven.ti, un o so1o; per le vedove senza fig li, ultrasessantenni o inabili non pensionati p er altro titolo, la rendita annua minima deve essere di lire millecinquecento. ·
• A Roma, a palazzo Venezia, il 13 agosto 1940, Mussolini riceve « il camerata Vecchioni, presidente dell'Istituto nazionale fascista per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, il quale, accompagnato dal nuovo diretto.re generale, ragionier Ave Sart<?ri, p resenta al Duce il bi lancio dell'Istituto per J'eserdzio 1939, XVII-XVIII, approvato d.1.I Consiglio di amministrazione nella ad unanza del 25 luglio scorso, e riferface sull'attività. dell'Istituto. 1llustrando i dati e le risultanze del bi lancio d'esercizio, che è il cinquantaseiesimo dalla costituzione dell"Ente, il camerata Vecchioni dà p3rticolare ragguaglio sulla cònsìstenu economica fin anziaria dell'Istituto e sull'assolvimento degli alti compiti d emandati a ll'Istituto nel campo dell'assistcru:a ai lavoratori. Le attività patrimoniali _dell'Istituto assommano a lire 1.487.80} 346 Gli infortuni definiti nell'anno sono stati S12.044; le spese di assistenza sanitaria sono ammontate a cinquantacinque milioni; le rendite, che risultano costituite a fine esercizio a favor e di operai infortunati o dei loro superstiti, sono state 47.167. Le risultanze dunque d~I bilancio dell'esercizio 1939 dimostrano l'ascensionale consolidamento delle basi finanziarie dell'Istituto e la sempre maggiore portata economica della sua fonzi.one sociale. li presidente dell' Istituto riferisce anche come l'lstituto sia intervenuto prontamente, con la sua efficen te opera di assistenza, a favore delle famiglie d ei caduti sul lavoro e dei numerosi infortunati nel recente disastro di Piacm2a. In· fatti, oltre ad aver corrisposto a lle famiglie di tutti i caduti il sussidio immediato di lire duemila, sta provvedendo al pagamento di speciali s ussidi nei casi più dolorosi di infortun ati degenti in ospedale Il presidente Vecchioni consegna inoltre al Duce la somma di lire cinquecentomila». Indi il capo del Governo pronuncia le p.irole qui riportate in riassunto. {Da 11 Popolo d'llalia, N. 227, 14 agosto 1940, XXVII).
I provvedimenti dovranno avere d ecorrellza col nuovo anno fascista e precisamente dal 1° nove~bre prossimo venturo; gli stessi benefici economici saranno estesi ai casi precedenti dal 1° aprile 1937 in poi.
428' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI•
l f Co nriglio dei ministri ha approvato i seg11e11ti provvedimenti, olJre ad altri di ordinaria amministrazione:
S11 proposta del D11ce, ministro della Guerra: Un diiegno di "legge concernenle norme sullo f/a/01 avanzamento e
• Il 18 agosto 1940, · il nostro ambasciatore a Berlino, Di no Alfieri , aveva trasmesso a Roma la raccomandazione di von Ribbcntrop di concentrare ogni sforzo contro l'Jnghilterra, per cui Mussolini, ritenendo imminente lo sbuco in Gran Bretagna, aveva predisposto, con·un· telegranuna a G raziani, un contem· poraneo attacco in Egitto d:1 parte italiana. Il 19 agosto, le nosl!c truppe avevano occup:1to Berbera, capitale della Somalia britannica, e Mussolini aveva inviato · un telegr:1mma di elogio a Su:1 Altezza Reale il principe Amedeo di Savoia, duca d'Aosta, viceré d'Etiopia (234), e risposto alle felicitazioni del F iihrer (23S). Il 23 agosto, aveva ricevuto una lettera con la quale il generalissimo Frnncisco Franco, capo del Governo spagnolo, si dichiarava disposto ad entrare in guerra a fianco dell'Asse. Il 25 agosto, avcva risposto al Caudillo sollecitandolo a decidersi in tal senso. Il 27 agosto, avcv:i. preannunciato l'attacco in Egitto in una letter:1 a Hitler ( 167). La mattina del 2 settembre, proveniente dall'aeroporto del 1 :uorio di Roma, era gilU'lto in volo a Rimini e aveva poi compiuto varie visile in Romagna (269), pcrnott3fldo a Riccione. Il 3 settembre alle 9, dopo tra/lamento economico degli aÙ1/an1i d i battaglia. Con tale provvedimento ii grado di aiutante .di baJJaglia, che in b4Je alla legge 9 mag gio 1940, XVII I , numero 368, J11ll1ordinamento del regio Esercito, è conferito ai sol/ufficiali ed a( militari di lmppa soltanto per azioni compi11le i11 guerra, viene disciplinato anche nella maJeria riflclte(Jte lo stalo e l'avanzamento.
Uno schema di decreto concernente il riordinamento di alcnni ruo li organici del personale civile de/l' ammi11i.Jtrazione della Guerra. Con tale provvedimento si f1dc guano almni ruoli organici del personale 'Civile deli'amministrazione della Guerra alle accre1ci11te esigenze de/l'amministrazione steua.
Un dùegno di legge concernente l'equiparazione al servizio pre.rtaJo nella Milizia legionaria fiumana al rervizio prestato nel t'egio Esercito, nella regia J\!ttrina o nella regia Aeroni:mtica. Il provvedimento dispone, tra l'altro, che il servizio pre1Jato dai legionari fium ani forma oggello di annotazioni n elle carte personali e matricolari degli inleressati e che, per coforo che durante il p eriodo 13 settembre 1919-5 gennaio 1921 non rivestivano la qualità di militari, la preJt azione del servizio summenzionato importd implicitamente Pa,rruo lam ento nel/'Esertito, nella Marina o nell'Aeron,J11tica. · mertli i nd111triali. Con tale provvedimento si sanciue l'obbligo di auicurare in pieno , entro un termine breviuimo, la proiezione antiaerea di J11Jti gli impianti e stabilimenti ind111Jriali (iiii comprni i depo1iti) para.rtatali e privati già esiJtenli e da costruire, comminandosi per gli i nadempi~nti l'arre1/o fino a t re mesi e l'ammenda sino a lire diecimila.
Un disegno di legge inteso ad immettere gli 11fficiali dell'ex-Esef'cito t111stro -11ngarico, naJi nelle provincie redenle, nei ruoli degli fljficiali in congedo del regio Eiercito italiano. Con tale provvedimento il ministro della G11erra ha facoltà, a s110 gi11dizio imindacabile, di immettere col grado già rivestito, nei ruoli degli ufficiali in congedo de/t'EJercito italian,o, tJ/ficiali de/J'ex-Esercilo austro -ungarico che ne "facciano domanda.
Un dfregno di legge recante disposizioni fondamentali p er la protezione anti1:erea del territorio del Regno e della popolazione civil e Il provvedimento è inteso a dare alla protezione antiaerea un ordinamento organicO e completo e a definire con precisione le attrib11zioni e le dipendenze degli organi centrali e·periferici di prot~zione antiaerea.
Un ~isegno d i legge relativo alla Prote~ione antiaerea deg~i stabiliaver ispezionato in volo gli aeroporti d.i Fano e Falconara, era attl."rrato a quello cli J esi. Visitati --alcuni nuovi stabilimenti industriali, alle 9.20 era ripartito, sempre i n volo, per Rimini, donde aveva proseguito in auto alla volta di Riccione. La mattina dd 4 settembre, si era recato in volo a Reggio Emilia e Bologna (27~). La mattina del 5 settembre, provenieote da Riccione, era g iunto in auto a Fano (270). Nel pomeriggio, aveva fatto ritorno a Roma. Il 7 settembre (ore 10-12 30), presiede la'rinione del Consiglio dei ministri della quale è q ui riportato il resoconto. (Da Il Popolo d'llafùt, Nn, 234, 248, 252, 21 agosto, 4, 8 settembr~ 1940, XXVII).
Un. disegno di legge conrernenle la nomina e le etllrib11zioni dd capi fabbricato. Il prov111:dimento, dopo aver fissd!o i compiti che il capo fabbricato è tenuto ad assol vere n el campa della protezione antiaerea, sanciJCe esplicitamente che i capi fabbricato, nell'C,f,ercizio delle /orO attribuzioni, sono equiparati ai pubb/ic? ufficiali. ·
Su prop osta del D11ce, minùtro della Marina:
Un disegno di legge relativo agli organici degli ufficiali d e; Corpi mi/ilari d ella regia Marina, Il provvedimento ha lo scopo di adeguar, il ni11nero degli ufficiali alle necessità concernenti della regia Marina.
Su prop oJla del Duce, minùlro dell'AeronaJftÙa:
Un diJegno di legge concernente l'eJlemione, per 11n ulteriore pe. riodo di due anni, della facoltà del ministro del/IA eronautica di a11Jo riz. z are l e imprne aurmtrici dei servizJ di trasporta aereo a i m piegare per~ sanale sprovvisto di taluna dei requùit1 richiesti dalle vigenti dispasi• zioni Ji legge.
ALLA RIUNIONE DEL COMITATO INTERMINISTERIALE .PER L'AUTARCHIA*
Il Duce ha f atta rile vare al Comitato interministeriale l'opportunitd di accogliere le domande per l'ampliamento di impianti d i allumini(} d alla b4!1xite inaltrate d alla società Sava per l'ampliamento dello stabili· quindi alla « possibilità di pro-
* A Roma, a palazzo Venezia, la mattina del 13 settembre 1940, Mussolini presiede la riunione del Comitato interministeriale per l'autarchia. D urante la seduta, sono esaminate ed approvate « le domande della. ditta Manzolini per un impianto metallurgico con fond~ria per la produzione d'articoli di alluminio .ad Apuania, quella. ddla società Edison per l'impianto di uno stabilimento n ellà zona industriale di Apuania per la fabbricazione di apparecchi elettrici, e quella d ella società PireUi per allestire in Apu3nia. uno stabilimooto per la p roduzione di tubi di gonuna, cinghie, nastri, trasportatori, ecc.». Il Comitato, inoltre, esa• mina e discute « pue,;;:chie domande rig uardanti ampliamenti di i mpianti indu· striali già esistenti o attuazioni di nuovi impianti pet la produzione di allumi· nio», (+). Poi. il ministro delle Coipornfoni, Renato Ri"i, riferisce « sullo stato di attuazione degli impianti riguardanti l'alluminio, ponendo in l uce còme essi r appresentino un complesso notevole di lavori da compiersi i n relazione allo sviluppo dei piani di auwch.ia.
,nento di Porto Marghera, dalla Società industria nazion<1le alluminio per J'ampli'amento degJi stabilimenti di Mo,i e di Bolzano, e quelle della Società italiana potassa per l'ampliamenlo de/le, Jtabilimento di Civira Ca.sJell<1na e la co1trnzione di un n11ovo impianto in Apuania per la produzione di tali potanici e di allumina da l eucite, e della SodetiJ anonima Je11cite potana allumin_a. per I'ampiamento dell'impianto pilota di Castellina Chianti e per la costruzione di 11n nuovo impianto in Orvieto per la produzione di sali potassici, allumina e silice dalla leucite. (Il Comi/a/o ha quindi accolto le domande).
Il Duce ha ria.urmto l'intereu-ante diic11Isione 1voltasi, f acendo presente ,ome le nostre ampie disp onibiliJ~ di bauxite e quelle quasi il/imitate di leuciJe, pongano l'Italia in una posizione di favore in quanto in pouesso di materie prime per _la produzione di alluminio, dichiarandosi seddisfalto che il problema della utilizzazione della leucite, che 'è presente alla sua mente sin dal 1925, si sia ora avviato ad una praJÌ(a soJIIZione
Il Duce ha, altreI1, affermato ,he la leucite è mollo importante anche per i prodotti collaterali ,he 1i possono dcavare, sopraflutro i sali potassici per l'agricoltura. · Questa ·prod11zfone, che r4ppresenla una ,onq11ìst4 d ella scienza e della tecnica italiana, può, quindi, dare 11n notevole sviluppo al potenziatnenJo agricf!IO ed industria/e della nazione, per la sempre più metodica ed organi,a alluazione dei piani anlarchici.
COMPIACIMENTO «PER L'ALTO SENSO SOCIALE RAGGIUNTO DALLA SCUOLA»*
Il D11re1 ,he ha seguito con manifesto ,ompiadmenlo la dettagliata esporizione d el ministro dell'Educazione naziorrale, ha approvato l'opera finora svolta sollo la partirolare ,ura del sollosegretario, significando la sua soddirfazione per l'alto senso sociaJe raggiunto dalla scuola.
duzione del metallo mediante i nuovi procedim"enti di. estrazione dalla leucite, che possono dare, oltre all'alluminio, anche i sali potassici per usi tecnici ed agricoli. Un'ampia e profonda discussfone, alla quale partecipa.no i componenti. il C.Omi.tato e gli esperti, si apre sull'esame delle singole domande. A conclusione di essa », il capo del Governo fa le dichiarazioni qu.i riportate in rias.sunto. (Da Il Popolo d'Italia, N , 258, 14 settembre 1940, XXVII).
• 11 12 settembre 1940, Graziani aveva attaccato gU inglesi e ben presto li aveva respinti oltre Sidi et Banani, in pieno deserto egiziano, senza necessità di impegnare combattimenti, perché il nemico si era ritirato. Il 18 settembre, a Roma, a palano Venet.ia, Mussolini riceve il ministro cd il sottosegretario
Ha q11indi impartito le direttive per l'azione da Jvolgere nel venturo annO. 1eolarJico; azione (he do1)rà propoYii lo scopo di àccentuare il çarattere della socialità e della produttività del lavo ro scolastico inteso come CO!l)pletaffiento e perfezionamento della personalità wnana e come forza attiva di un totale rinnovamento della cultura, ia armonia con le esigeru:~ dei mondo moderno.
LA RIUNIO!\'E DEL 15 O'!TOBRE 1940 A PALAZZO VENÉ'zIA *
Lo scopo di questa riunione è quello di definire Je modalità dell'azione, . nel suo carattere generale, che ho deciso di inizìare contro la Grecia · per -l'Educazione nazionale, Giuseppe Bottai e Riccardo Del Giudice, « che gli rif~riscono sull'opera s.vo!ta nel correo.te anno scolastico per l'introduzione nelle scuole dl'gli ordini elementari, medio e superiore, delle escrcitu.ioni di lavoro, in applicazione della dichiarazione quinta della Carta della SC\le>la » Indi il capo dd Governo pronuncia le parole qui riportate in riassunto. (Da Il Popolo d'Italia, N. 263, 19 settembre 1940, XXVII).
Qu~sta azione, in un primo tempo, deve avere obiettivi di carattere marittimo e di carattere territoriale.
• La mattina' del 19 settembre 1940, era giunto - a Roma von RibbentroP, Lntore di una letteu con la quale Hitl<"r rispondeva alla precedMte- di Musso· lini, scus.;m,losi dd lungo sik-nzio, dovuto ·alle difficoltà di stabilire le linee d'awme fuiura , di as\ÌCun.re i l p,1s~esso dei vasti territori occupati, e d i riattivue porti, strade, ferrovie. A'l'c~nn:i.va and1e alla neci:ssiti di p residiare le' fron• tien:: oriro1ali, di fare preparilltivi di sbarco in Inghilt~rra e di bombardare l'isola a ritmo, in1en., ifica10 . Occorreva pure ·p reparatsi per la campagna invern 3le e vedere la pos5ihilitl di fronteggiare le grosse richieste economiche, mi litari e coloniali avanule da Franco come condizione per l'interYcn10, che sarebbe stato prezioso, pen.hé, cun la conquista di Gibilterra, avrebbe reso possibile la creazione di un ·ponte con l'Africa. li FUhrer concludeva con la p roposta di un in· contro pcrsooàle ( 167), Lo stesso. 19 settembre, d,ille 17 alle l 9, e il 20 settembre, dalle l 7 alle l R, ndla sala del Mappamondo di p:i.lazzo Venezia, Mussolini aveva avuto due colloqul con il ministro tedesco. Insieme alla lettera· di Hitler, von Rihl>entrnp aveva portato la proposta _di un p:itto d'alleanza tripartito col Giappone, da servire sia come minaccia alla Russia, sia come minaccia ag li Stati Unili, che recentemente avevano ceduto cinquanta ca«iatorpediniete all'Inghilterra. Avtva poi dichiauto che il settore jugoslavo e q uello g reco ermo riservati alritalia. e da.to lettura di un m esuggio mandato dal Fil.hrer a Franco. MuM lini, dal canto suo, aveva espresso l'avviso che la. guerra d ei n ervi stava per abbattere gli inglesi e che g li Stati Uniti, q uantunque nemici, non avrebbero inviato truppe in EUiopa. Approvata la proposta del tripartito, aveva sostenuto la necessiti di liquidare la Grecia, la quale r appresentava per noi ciò che
Gli obiettivi di carattere territoriale ci debbono portare alla presa di possesso di tutta la costa meridionale albanese, qtielli cioè che ci devono dare la occupazione delle isole ionich e Zante, Cefalonia, .Coriù, e la conquista di Salonicco. ·
Quando noi a vremo raggiru1to questi obiettivj, avremo migliorate le nostre posizioni ne:l Mediterraneo, nei confronti con l'Inghilterra. In un secondo tempo, od in concomitanza di queste azioni, la occupazione integrale della Grecia, per metterla fuori combattimento e per b. Norvegia aveva rappresentato per la Germania. ,Il 22 settembre, giomo in cui. Franco aveva scritto a Hitler una lettera di i ntonazione amichevole ma sostanzialmente dilatoria, Mussolini aveva avuto un teno colloquio con von Ribbentrop, durato oltre ' un'ora. Il 27 settembre, a Berlino, presente Ciano per l'Italia, era stato fumato il Patto tripartito (236, 271). li 28 settembre, Hitler aveva detto al nostro ministro che, data la stagione avanzata, l'assalto :a:lla Gran Bretagna era de6nitivamente rinviato, e che troppo onerose apparivano le condizioni poste da.Ila Spagna per il suo intervento Era stato allora stabilito un incontro di MusSolini col Fi.ihrer. Il 1° oltobre, dalle 11.10 alle 12.30, a Roma, nella sala del Mappamondo di palazzo Venezia, Mussolini. aveva avuto un colloquio con il ministro degli Interni di Spagna, Raffion Serrano Surier, il quale · si era dimostrato personalmente favorevole all'intervento spagnolo. Il 4 ottobre, alle 10-.30, proveniente da Forlì, era g iunto in treno al Brennero per incontra.rsi con Hitler. li convegno si era svolto dalle 11.30 alle i,.,01 alla presenza di Ciano e von Ribbentrop. (All'ultima parte del colloquio aveva assistito anche il generale van Keitel). Il Fi.ihrer si era mo~trato mal disposto verso la Russia e verso le richieste al cui accoglimento la Spagna subordinava l'encrata in guerra; mentre Mussolini si era detto d·accordo su tutte le questioni. Aveva però declinato l'offerta di Hitler di carri armati e reparti tedeschi per la seconJa fase dell"offensiva in Egitto, con riserva di accettuli in seguilo. Alte 14.4 , , aveva lasciato il Br~nero in tieno diretto a Forll. La mattina del 6 ottobre, aveva ispezionato unità dell'Armata del Po a Piacenza e a Parma (272), il 7 otlo~re, a Monselice e a Verona (276); 1a mattina dell"8 ottobre, presso Udine (279). La mattina del 9 ottobre, aveva visitato reparti della seconda Armata nelle tèrre dell'Isonzo (284). La mattina del 10 ottob.rc-, fra l'altto, aveva presenzfato a Padova una grande sfilata di giovani fascisti, confluiti a battaglioni da vari centri .settentrionali dopo compiuta una marcia della giovinezza a carattere militare (289). li 12 ottobre, giorno in cui truppe germaniche erano penetrate in Romania per assicurare i rifornimenti di petrolio di Ploesti, era rientrato a Roma. Risentito per non essere stato p reavvertito della mossa tede· sca in Romania, si era deciso a replicare con !"operazione contro la Grecia, in base 2.1 piano offensivo g ià preparato dal genera le Sebastiano Visconti Frasca, comandante superiore delle Forze Armate in Albania, Il U ottobre, alle 11, infatti, convoca a palazzo Venezia Ciano, Badog lio, Soddu, Roatta, Visconti P r:asca, e Francesco J acomoni, luogotenente generale dell'Albania, per stabilire le modalità tecniche dell' azione militare conuo la Grecia. Al presenti, il capo del Go. · vemo comunica quanto qui riportato: (Da Il Popolo d' Italia, N n, 264, 265; 267, 272, 276, 279, 20, 21, 23, 8 settembre, 2, 5 ottobre 19401 XXVII, e da ; H iJ/e, t MuJSolini. ùllere e do n ,men1i, pagg. 61·6~). asskurarcj che in ogni circostanza rimarrà ·nel nostro spazio politico-eco. nomico. ·
Precisata cosl la questione, ho stabilito anche la data, che a mio avviso non può essere ritardata neanche di un'ora; àoè il 26 di questo inese.
Questa è un'azione che ho maturato lungamente da mesi e mesi; prima della nostra partecipazione alla guerra ed anche prima dell'inizio· del conflitto.
Stabiliti questi punti essenziali, si tratta:ora di esaminare come dovrà svolgersi questa· azione e perciò ho mantlato a chiamare il luogotenente generale ed il comandante d~lle truppe deII'Albanfa. perché ci facciano Un q uadro politko e militare, in modo che noi possiamo determinare rotte le misure idonee per raggiungere, nel mig liore dei modi e nei più co11venien ti termini di tempo, i nostri obiettivi.
Aggiungo che non vedo complkazioni al nord. La Jugos lavia ha tutto l'interesse di stare tranquqla, come del resto appare anche da pubbliche dichiarazioni di organi ufficiali che escludono la possibilità di complicazioni, ~alvo che si tratti di d.ifendere il paese.
Complicazioni di carattere turco le escludo, specialmente da quan do la Ge~mania si è impiantata in Romania, e da qu~ndo la Bulgaria si rafforzata. Essa può costituire una pedina nel nostro g ioco. ed io farò i passi necessari perché non perda questa occasione un ica per il raggiungimento d elle sue aspirazioni suila Macedonia e per ]o sbocco al mare.
Stabi-1\ti gli obiettivi e la data, si tratta ora di vedere gli altri aspetti della situazio ne, in modo da potere, in base ad . essi, determinare le misure e i mezzi da prendere.
Invito il luos;otenente genera.le dell'Albania ad esporre come vede la situazione. *
• Il resoconto del seguito della riunione è il seguente :
«]acomoni: "In Albania si attende quest'azione ansiosamente, Il paese~ impaziente e pieno di entusiasmo; anzi si :PUÒ afferma.re Qle l"entusiasmo è cosl vivo che in questi ultimi tempi ha avuto qualche disillusiom.• perché razione non è stata ancora iniziata. Abbiamo provveduto molto seriamente all'approvvigionamento del paese. Esiste il pericolo 'porto di Dura2zo ', nel senso che se venisse bombardato avremmo delle difficoltà nei rifornimenti. I.a: q uestione stradale ha fatto molti progressi, pur senza volerla considerare come risolta, Come appare la 5ituazione della Grecia vista dall'Albania?",
Duu: " Qùnto appunto Ji tratta di 1oper1 ".
« Jacomoni: "B molto difficile precisarlo. L'opinione pubf: lica è ostentata· mente noncurante. Abbiamo pubblicato che efa stata uccisa la nipote del noto patriotta albanese trudd ato, ma hanno risposto smentendo il fatto Dalle notizie dei nostri informatori risulta che mentre due mesi fa i greci non sembravano pro• pensi ad una SCiia r esistenza, ora app aiono decisi ad opporsi alla nostra azione,
La radio clandestina che abbiamo posta ad Argirocastro, con la quale svolg iamo un'attiva propaganda, è molto ascoltata e ci risulta che ottiene degli effetti. Credo che la resistenza greca sarà diversamente influenzata a seconda che la nostra azione sari celere, decisa ed imponente, oppure p rudente e limitata, Vi è poi da considerare quale a.iuto i greci possano ricevere .dag li iogÌesi via mare•·,
« D11re : "EJr/11do ,ul modo più aJJo/1110 i'in11io di Nomini; anche }'A11iazio11e non ha forz e da dislogliere" ,
·« /dtomoni: "L'unica preoccupazione potrebbe derivare dall'occupare par• 2ialmente la Grecia, inquantoché gli ing lesi, da rimanenti basi, nel caso fossero jn grado di mandare forze aeree imponenti, p otrebbero porta.re le loro offese nelJ'Halia meridionale ed in Albania. Gli apparecchi dell'Aviazione greca sono centoquarantaquattro, ciò che non costituirebbe una se.ria apprensione•·, a.DMu: "Q1,1a/'è lo stato d'animo della popolazione in Grecia?",
« ]aro moni: "Appare molto profondamente depresso".
«Ciano: "Vi è una scissione netta tra la popolazione ed una classe dirigente, politica, plutocratica, che è quella che anima la resistenza e mantiene vivo lo spirito anglofilo nel paese .t questa una picco lissima classe molto. r icca, mentre l'altra parte è indiJlereole a tutti gli a.vvenimenti, compreso quello della nostra invasione".
« Jetromoni: "Hanno suscitato molta impressione sulla popolazione g reca Je notizie che ho fatto divulgare sull'alteua dei sa.lari in Albania", e Visconti Pra.rra: "Circa settantamila uomini, oltre li battaglioni speciali. Rispetto alle truppe che ci sono di fronte, circa trentam..ila uomini, abbiamo uoa superiorità di due ad uno "
« D11re: "lnt'ilo il generale Visconti Pra.sca mi esporre. la si111azione mi/ilare ".
« V i.r,onti Prasra: •• Noi abbiamo preparata una ope"razfone contro l'Epico, che sarà pronta per il 26 corrente e che si presenta sotto auspici molto favorevoli. la. situuione geografica dell'Epiro non favorisce la possibilità a.Ile altre forze greche di intervenire, perché da una parte vi è il mare e dall'altra u na in· transitabile fascia alpina. Questo scacchiere ci permette una serie di avvolgi· menti delle forze greche, calcolate a circa trentamila uomini;- ciò che ci co nsente l'occupai..ione dell'Epico in breve tempo : dieci o quindici giorni. Questa op~· zione, che potrebbe consentirci di liquidare tutte le truppe greche, è stata preparata .6n nei minimi dettagli, ed è perfetta per quanto è umanamente possibile La. riuscita dell'azione ci porterebbe a migliora.re le nostre posizioni, ci darebbe una frontiera più sicura ed il p ossesso del porto di Prevesa, che fa cambiare comp letamente la nostra situazione. Questa è Ja prima fase della nostra opera• zione, d a condurre a fondo nel modo migliore. L'azione p erò è subordinata alle condizioni climatiche T ra alcune settimane la stagione delle piogge provoche• rebbe serie difficoltà per la conquista dell'Epico e d ella base di Prevesa.
« D11,e : "La data dell'inizio delle operazioni p1,1ò euere anticipata ma no11 ritardaJa ".
« Visconti Prasca: Lo spirito delle truppe è altissimo, l'entusiasmo è al massimo grado. Non ho mili -avuto a lag narmi delle truppe in Albania. L'uaica manifestazione di indisciplina che ho dovuto riscontrare è stata qudla di ufficiali e soldati per eccesso nell'ansia di voler andare avanti e di voler combattere ".
«Dure:" Q1,1an1s forze 11vel e?".
« Duce : "E per quello che rig11Arda i m ezzi: carri armali, di/ere campali, ,eut era, del n emiro? ", il Vùconli Prasca: " L'unica preoccupuio~e t COstituita da.I.l'aiuto che po-
:~bbe essere dato all'avversario dall"Aviazionc inglese, giacch! quella greca, per , 1 me, non esiste. Per quanto rig uarda il fronte di Salonicco, bisogna fate qua lèhc riserva a causa dell'andamento stagionale. Si potrebbe dare cono all'azione nel• J'Epiro". I
« Due,: "L'nione ;u Salonic,o è imporlanle, peuhé biJogna impedire ,he 'diventi ,l'!,a ba;e ingleie ".
« Visronli Praua: "Per questa azione ci vuole un cetto tempo li porto di sbarco è Durazzo, che dista da Salonicco circa trecento chil'ometri. Occorre.ranno perciò un paio di mesi ",
«Duce : "Tuttavia JÌ può impedire ag/; ~nglni di sbarcare 0 a Salonicco e importante che anche JJÌ questo fronte awiat( due diviJio11i, pe"hé po1rebbe deJnmina'l'JÌ il ron1:or10 bulgaro", • o::Viuonti Praua: "Non.è gente che sia. contenta di battersi ".
« Visconti P,asea: " Anche per iniziare la marcia su Atene la base d i tutto è l'occupazione dèU'Epiro e del por to di Prevesa ".
, «Duce: "E l'ouupazion e delle t, e ùole: Zante, Cefa/Onia e Corfù·•.
« ViJConti P,a.1,a: " Certamente·•.
«Duce : " QueJt, azioni debbo no eu ere -wolte contemporaneamente Ctmo· Jute quale Jia il morale dei soldati greci i ".
« Duce: "AdeHo un'aftra t osa ancora. Fissata 1a data, Ji tralla d i 1apue ,ome diamo la parflenza della fa1t,li1à di quesla noltra operazione Una giusti/i· , azione di tarature generale I quella che la Grecia I alleata dei nostri nemici, i quali Ii Jerflono deJJe 1ue baJi, euelera, ma poi ci vuole l'incidente, per il quale Ji poua dire che noi tntriamo per mettue l'ordine. Se que1to incidente lo fate 1orgere I bene, Je non lo dtterminale è lo Jteuo " .
« f acomor1i: " Io posso fare qualcosa sulle fronti ere:· incidenti fra c.iamu• rioti ed autorità sreche ".
« Viuonti PraJca: "Abbiamo predisposto delle armi e bombe francesi per fa.xc un finto attacco ",
«Duce: "Tutto questo ha ,m r,a/or, auolutamente traJcurahi/e per me:· è per dare un po' di fumo. Tuttavia I bene s, puJet, fare in modo che ti 1ùz l'appiglio 11/J'arcemio'ne della mi rria ",
«Ciano: "Quando v?fete che l'incidente avvenga? ",
«D ure:" Il 24 " .
« 'Ci,:no ! " Il 24 ci sarà l'incidente
4 Dure : "Neuuno trederJ a questa fatalilJ, ma per u na giu11ifir11zfone di ttlfall ere metlf/iliro 1i potrà dire rhe era nece1sario venire ad una roncl,uione, Quello che t>rro"e in quello gen ere di operazioni è di agire ron la maJIÌma. d eti1ione, perché qui è il Jegreto d el 1ucceuo, anrhe · nei ,:onfronti di q uelli ( h s potrebbero eJJere gli aiuti estranei. Ora hisogna dare quesJt> alibi in modo rhe Ji poua dire :" t• Non 1,i è nulla da fare, V olete andare al JO(torJO di questa gente ,be I già battutai" 11 • Que110 I un diuo, 10 rhe i Jurrhi potrebhero fare e che anche g/; inglesi trof!erebbero ronf!eniente Jeguire ••.
« Viuonti PraJ(a: " L'operazione è stata preparata in modo da dare l'imr,ressione di' un rovescio travolgente in pochi giorni".
«Duce; "Per la f'e!p onsabilità che fni aJ!llmo in· que1ta' /arrenda vi dito di non prsoct1,p11r11i ecceJtivamente di que/le che possono euert le perdite, pur esundo 101/erilo, dal punto di 11ÌJJa u mano , per la 11it1 di un. solo Jt>ldato . Dito ciò perchl alle 110(/e un capo Ji fer ma in considerazione d elle gravi perdile SII· bile".
<1 V isconti Praua: .~ Ho ordinato che i battaglioni attacchino sempre, anche contro una divisione".
« 844oglio: •· La questione riguarda due argomenti: quello greco e quello dell'a.iulo. inglese. Io sono con voi completamente nel rir.enere quasi sicura l'esclu• sione di sbarchi" inglesi. Essi sono molto più preoccup:i.ti dell'Egitto che non della. Grecia e nel Mediterran·eo mettono mal volentieri le truppe sui pirosca.6. Per· tanto il solo possibile aiuto sarebbe <)uello dell'Aviazione. A questa previsione si pouebbe adottJ.te il correttivo di far coincidere l'azione contro la G recia con quella per Marsa Matruh. In questo caso è ben difficile che distolgano dei veli· voli dall'Egitto per mandarli in Grecia. Gò· si può fare, perché pe.r il 26 corrente aoche Graziani può essere pronto"
« D,ue: " lo .Jarei per un a11thipo di .tlcuni giorni per l'azione di Gr11Ziani E poi il fatto della conquhta di A1an" ,\latruh renderà ancora più diffide /11 poJJibi/ità di 11n .JimiJe aiuto, .Jpedalmenle prevedendo che noi non d fer111e· rem o Perduto il cardine dell'Egi:Jo, llnche Jt Londra poteue ancora JOIU11erJi, /'impiro Jnglese urebbe in uno staio di diJ/atta . Le Indie sono in un4 .Jitunione di i111o ffe re111:a, e gli inglesi non potre bbero più ricevere aiuti dal Sud A/riu e da/14 .Jpina d el Mar R ouo. A ggiunga un4 ((mtidera:.io111 di caraiier, morale, e cioè , he qut Jto ·Jua euo a/rirano sa,tbbe di Jpinta ai" soldali in Albania. Euo p erché io d e;idero nelle du e azioni un Jinc,onismo, t on 1m l eggero anticipo JU qNella '1/rirana " ,
«Badoglio : ' \ Esarrùnando ora il problema greco, affenno che fermarci· al solo Epiro non corrisponde alla situazione. Non esagero dicendo che dobbiamo OC(upare an(he Candia e la Morea, se vosliamo occupàre la Grecia. L'operazione per l'Epiro studiata da Visconti Pruca va i>ene, Dato in sicurezza il fianco sinistro, le forze avversarie non dovrebbero presentare molte difficoltà. Abbi.amo l'Avi:u ione ".
«Duce: "Noi metteremo n elle opernioni per lo meno quatJrotento dppa. reuhi, anche in vista di quello che può usere /',1pporto inglese", e Du,e: "Adesso mi pare che le idee si 11adano precisando : operazione nef/ 1Epiro . Saloniuo,· ouervazione d; qnello che può succedere " rasua d elfinter11ento bulgaro, che ritengo probabile. Co ncordo pienamente per l'ocrupazìor.e di ÀJene
«Badoglio : "' Bisogna che occupiamo tutta la Grecia, se il problema vuol essere redditizio. Per questo occorrono d rc.a venti divisioni, mentce in Albania ne abbiamo nove, pi.ù una di cavalleria. .t evidente che in queste condi2looi occor~ rono u e mesi ".
« Roallo1: " Tenendo conto di tutto, possiamo contare sull'equivalente di undici divisioni. Per non fermarci all"Ep iro, bisognerebbe intensificare l'invio di truppe. Ciò anche per non dare la sensa.zione che non 11,bbiamo più fiato per an· d.11e avanti".
« Viiwnti PraJCa: "Poi da Atene noi, in fondo, tagliamo la Grecia ed a Salonicco possiamo andarci partendo daJla capitale·•.
<r. Duce: "Dt1l punto marginale delrouupazior.e dell'Epiro fino ad Atene che dhtanza intercorre?".
« Visco nJi Pra.rra: Duecentocinquanta chilometri, con una rete stradale mediocre " .
«Due,: "E il Jtrreno rom'è?".
Viuonti Praua: •· Colline alte, aspre e brulle·•
«Duce: "E l e d irezioni delle valli?" ,
<1. ViJcomi Prasca: "Est ovest, quìndi proprio in direzione di Atene " , a Roa/14: " Ciò è vero 6no ad un certo punto, perché bisogna attraversare una catena di duemila mCtri di alte2za " (Ill ustra al Duce una carta geografica della wna},
«Dure: "Que1to è importante".
« ViJr.onti Praua: " Sono terreni sui quali ci sono una quanti.ti di mulattiere ".
«D11re: "Le ave/e percorse que1te I/rade?".
« VÌ,ronli Prasca: "Sl, parecchie "olte " .
« D11re: " Adeuo veniamo ad alJri d11e argomenti, Preri1ato tu/lo ciò, quante diviiioni s11pplemer1tari ritenete che .1ia ,u , e11ario di inviare in A/ba1ti4 pu or• cupare tutto il terrilorio rhe rondu.e ad A tme? ";.~
<t Visconti Pra.ua: "Jn un primo tempo, hastci-ebbero tre divisioni organizzate da montagna; naturalmente le circostanze decideranno. Ora queste truppe si potiebbero portare nel porto di Arta in una notte sola ''.
« D11cs : "Altro argommto: apporto albane.re in ,ruppe regolari, ed in bande, alle quali dò 11na certa imporJanza ",
« Vi.r,onti Pra.ua: "Abbiamo presentato un piano al riguardo. Si vorrebbero organizzate bande da duemilacinquecento a tremila uomini, foquadrate da nostri ufficiali··.
« fa,omoni: " le domande sono infinite Molti musulmani non conviene .mandarli per evitate che facciano molte vcodette ".
«D11Ce: "Q11indi ,m cerio numero di bande le pote/e organizzare?".
« Vis conii PraJca : ".e tutto organizzato. Ho già. 'fatto un telegramma perch~ tengano tutto pronto e perché avvertano ,gli individui •·.
«Duce: "Come le armate?".
« Viuonli Praua: " Qualche mitragliatrice leggera e bombe.
«Duce : "Ade!Jo (m altro aJPello de/1.1 .rit11azione. Quali mi.rure avele prese al confine iugoJ/avo? ".
« Vitconti Pra1ca: "Abbiamo due divisioni ed un battaglione di ca:rabinieri e 6nanza. In sostanza una copertura discreta". ·
« D11ce: "Non credo che ci .raranno .:ttfacch; da gu elle parti, e p oi 111 truppe .ri appoggùmo a dei capouldi già predi.r po.rti ".
« Visconti PrtJJca: "Bisogna aggiungere che il terreno si presta bene per la difesa. Si potrebbe verincare qualche infiltrazione attraverso i boschi, di piccoli reparti, ma niente da temere, perché- abbiamo il con6ne tulio guarnito. Un posto di finanza ogni cinquecento o se.icento metri".
« / acom()ni: "Jn Albania v.i sarebbe il desiderio di q ualche richiamo di classi".
« Dure : "Che gellilo forni.ree ogni daJJeJ".
« / acomont: " Circa settemila uomini".
« Duce: ''Que1to è da ,on1iderani con attenzione. Sono forze ,he, pur senza JraJçurare o respingere, non hisogna "che couhui.rcano un apporlo eues.rivo, per non far credere che l'Epiro 1ia .flato da ene ,onqui.rtato, Una certa paoecipazione degll elementi albane.ri, che non dit111rbi la popolazione, .rarebbe opporluntt, Parei chiamare due o Ire classi La difesa conlroae rei deve costituire poi oggello del · nostro parJit:olare intere.ru, perché bisogna evitare, n efla misura del poJSibile, i bombardamenti della zona petrolifera, delle città albanesi, ed i paragowi che potrebbero e.r.rere /alti in ,onfronJo d el/1t migliore difesa delle ciuà d elle P11glie. Orco"e quindi tappre.r/are mezzi" antùterei di wotevoli proporzioni".
« Soddu: " Ho già disposto che siano spediti i settantacioque Skoda avuti dalla Germania '',
429' .RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*
I l Cunsiglio dei minùJri ha appro va!() i seguenti P.rovvedimenJi, olJre ad alt ri di ordinaria amministYazione. Su proposta del Duce del fai cismo, çapo del Governc,.:
« Vùco nti Prasca: " La difesa di. T irana si riduce a due gruppi, mentre tutta la difesa per l'Albania è di appena cinque gruppi".
« Duce: "Occorrono per l'Albania almeno cento bo"he da fuoco, pe"hé bisogna evitare i d emoralizzanti bombardamenti dù1rni. Mandare tuJtii pezzi Skoda e gli Oerlilwn ".
« S0dJ11: "Non li abbiamo ucora avuti tutti. Appena arriveranno, li sp~ d.irò. GU O etlik on li mando jn volo", e< Dure: " Bi1ogna aggiur.g ere alla d ife1a terre11re anche gli 4pparerrhi da , arcia Per f orzuna ,:e abbiamo 11na not evole d iJp onibilità, Al 1 0 ottobr6 vi era nu in Albania cinqH,.mt adue 4pparerchi di pronto impiego e quindi d dì non ìm m e diaJo uro. In wszanza, seuantaretle appareuh i ".
«Ciano : "C'è fo partenza il settan taquattresimo st9rmo '',
«D11u : "Mi pare rhe abbiamo esaminato 1111ti gli aipetti del problema " a Badoglio: "I dettagli verranno stabiliti dallo Stato Masgiore dell'Esercito '',
«Duce : •• Riassumendo: offensiva i n Epiro ; os1ervazionB e pressione SII S d • loniub; ed, in un secondo tempo, ,naf(ii:t s u Atenei''.
« I.a riunione ha termine alle ore 1 2.30 " ·
(Da: Hitler e Mussolini. Letter8 8 doo,menli, pagg. 63-71).
* li pomeriggio d el 1' ottobre 1940, Mussolini aveva visitato « i lavori in co~o d i sistemat ione del monte Soratte » 11 16 ottobre,, Graziani aveva av,;ertito Roma che prima di muoversi g li cccortevano due mesi di pteparazione; e, in quanto alla Bulgaria, re Boris Ili, sollecitato ad intervenite da un messaggio d.i Mussolini con la lusinga d ell'attr ibuzione di Salonicco, aveva declinato l'in.vito per tema d i un attacco d a parte della Turchia. Il 17 ottobre, alle 10, provenieote da Roma, Mussolini era giunto in treno a Terni per visitare le acciaierie e Ja fabbrica d'armi. Nel pomeriggio, av~a visitato la centrale elettrica di Galleto e lo ! tabilimento per la fabbricazione deJla calciocianamide di Papigno, donde aveva .raggiunto Ja cascata delle Marmore. Quivi aveva indug iato « per alcuni istanti ad osservate il t,rodigioso spettacolo·deU'enorme fascia d'acqua, che dall' alto precipita nella valle, ancora i,iù ingigantita t.falla rifrazione del sole e delle nuvole di spuma impalpabile, che l'impeto della caduta dirada». Ritornato a. T emi, alle 15.45 era ripartito in treno per Roma. Il 18 ottobre, Badoglio aveva chiesto aJ capo del Governò, ed ottenuto, di .rinviare di due 'giorni la data stabilita p~ J'ini?io d elle operazioni militati contro la Gtecia, li 19 ottobre• .Mussolini scrive . una lettera di preavviso a Hitler, motivando l'impresa anti-Gr«ia con la necessità di comindate a scardìnare le superstiti posizioni inglesi nel continente. Lo mette anche in guardia contro ogni lusing a di poter attrarre la Francia, paese nemico sul quale non bisogna calcolare in nessun modo. Aggiunge di preferire il non intervento ad uno sforzato intervento della Spagna ancota prostrata dalla
Un diregno di legge eh~ Jtabilisce dùpo1iziani riguardanti appareuhi nemfri atte,;aJi o abbattuli nel territorio dello S/aJO', ·
Un diregno di legge_concernente provvedimenti per la dirhiarazio11e 'di p11bblica-11tililà delle e1propriazibni per la sicurezza e l'ampliamento di Jlabilimenti per prodotti esplosivi.
Un disegno di legge riguardante il tra1ferimento del servizi() relaJiV<J al collocamento ed all'auistenza dei rimpatriali dall'estera dalia Comminione per il rimpatrio degli it'aliani all_'estero al Commjuariata per le migrazioni e la colonizzazione ·
Un disegnq di legge concernente la 11endi1a.ilei manufatti di rame da parie dei commercianti. Il provvedimento è diretto a rendere definitit,o, d11rante l'at111ale stato di guerra, il divieto di comprtt-venJità d ei manu. fatti caralinghi di rame di.rposto temporaneamente dal sotlosegretario di Stato per le Fabbricazioni di guerra, al ji1Je di evitare speculazioni il/e. cite da parie d ei commercianti di man11fç1tti del genere.
Uno schema di decreto col q11ale si apportano modificQe al ,egifJ decreta 13 novembre J930, VIII, numero 1642, che ha approvalo il re· · golamenlo per l'esecuzione della legge 26 /uglio 1929, VII, manero 13971 i!titutiva dell' Opera ndzionale per gli orfani di gnerra. Per le disposizioni vigenti, i figli d.ei mutilati e invalidi di guerra deceduti pe~ le Jl eue came che determinarono la mutilazione e l'invalidità sono ·Con.siderali orfani di gueffa, ma hanno diritto ali'aSJÙlenza previsttJ dalle dirposizioni sJene so/Janto queJ!i concepiti Prima del fatto di guerra chC ha prodoJt(J la lesione o /'infermità determinante la morte del genitore. Col provvedimento o_ra çt/Jprovato si attua l'equiparazione completa degli organi anZidetti, senza rig11ttt'do al}'epoca in cui essi 1ono stati concep_iti e si elimina, quindi, l'attuale disparità del trattamento assistenziale.
Uno ;chema di decreto dguardante la sisiemaziqne dei salariali con mansione impiegatizia. Tnle decreto è inteso a disciplinare la particolare posizione d el n11meto10 per1onale che vari ministeri, avvalendoii d ella posiibilità di reclutare perionttle salariai(} non di ruolo, ha im mesJc, in servizio adibendolo a lavori di ufficio. li mddello regio decreto è informato ai 1eguenti criteri: a) passaggio della. categoria dei Jalariali a quella "degli avventizJ dei Ja/ariati che attualmente disimpegnano mamioni d'ufficio! in relazione alle disp.osizioni contenute nel regio decreto legge- guerra recente (170). (Essendo proprio allora il Fiihrer in viaggio per incontrarsi con Franco e Pétaio, questa lettera, contrastante con le sue sperante sulla Spagna e sulla Francia e con le sue uccomandazioni di non smuovere la sit.ua2ione balcanica, lo inseguirà a lungo e lo raggiungerà con notevole ritardo). Lo stesso 19 ottobre (ore 10-12.30), Mussolini presiede la riunione del Consiglio dei ministri della quale è qui r iportato il resoconto. (Da Il Popolo d'Italia, Na, 290, 2921 294, 16, 18, 20 ottobre 1940, ~li). tln disegno di legge con cui, integrandosi le disposizioni relative alltt .riitemazione degli squadristi in serPizio come avventizi pn.>IJ(J le ttmmin istrazioni dello Stato e degli altri enti pubblici, vengono amme11i al benef icio della sistemttzion e anche i faJCisti che hanno otten11/(I il riconoscimento della qualifica « squadrista all'estero».
4 febbraio 1937, XV, numero ·100, che regola il trattamento del pe,10nale non di r11ofo in servizio P.reuo l'am ministrazione del/(! Stato; b) ionservazione, a titolo d i auegno per1onale; della event uale eccedenza fra il trai/amento goduto in qualità di salaria!(} e quello spettante ai termini del sud detto regio decreto; e) divieto di assumere in iervizio con le n orm e che discipli'nano l' aJJunzione dei salariati, ·personale da adibire a mansioni prfJp_Yie d,egli impiegati.
Su proposte d el · ministro , segretafio di Stato P.er gli Affari Esteri _ sono stati approvati alcuni provvedimenti di carattere vario.
Su proposta del Dttce, ministr(I dell'Interno:
Un decreto di legge concernente il divieto de/l'uso' di parole straniere nelle intestazioni delle ditte nelle varie f orme pubblicitarie. Il disegno di l egge sanziona una tendenza orm_ai diventata abito_ costante nel .se/lore della attività produttiva e p_11bblicitaria del no1tro p ae1e Con questo provvedimento si inibisce l'uso di parole e di espressioni straniere i n /tlll e le forme pubblicitarie, ch e avevart(I il solo scopo di sfrutlare la credtJlilà e la bonomia d el pubblico.
Un dis egno di legge concernent e il d iJta.cco del comune di Sanl'O reste d a/Ja provincia di Viterb(I e la sua riaggregazione a quello di R oma, verso jJ qflale tradizionalme nte gravitano. le sue aith1ità. ( +)
Su proposta del Duce, ministro della Gue"a:
Uno uhema di regir> d ecreto che· approva il regolamento per l'esecuzione d ella l egge 9 maggio 1940, XVJll, numero 370, 1rdl'avanzamento degli ufficiali del reg;o Erercit o Lo Hh ema riproduce, in mauima, l e disposizioni d el regolam ento per /'esecuzione della precedente l egge 7 giugno 1934, XII, numero 899, 111ll'avanzamento degli ufficiali del regio Esercito, con gli opportuni aggiornamenti, i n relazione ai nuovi criteri in materia di avanzamento i ntr.odotti dalla legge 9 maggio 1940, XVII, numero 370,
Uno schema di decrett1 con cui .si stabilisce la composizione organica e le dipendenze dei vari organi centrali e periferici dell'Unione nazionale P.rolezione antiaerea, si determina il trt:1.Jlamento economico del personale dirigente subalterno e gregario e si pre1crive l'u10 di und speciale uniforme per il personale medesimo, Lo schema di regia decreto prevede, inoltre, l'assoggettamento 'del personale d ell'Unione alle norme d el codice penale mUitare e, limitatamente al p er1onale maschile, al regolameilfo di d i!cip.Jina per il regio Eserçito.
Un disegno 'di legge inteio ad aggravare le pene per rettti militari commessi profittando di circostanze attinenti allo stato di guerra.
Uno schema di decreto contenente nrHme per l'esecuzione del regie, decreto legge 14 Olt(!bre 1937, XV, numero 2707, 1111/a militarizzazione di!/ personale civile al 1eg11ito Jell1Esercito operante.
Un disegno di legge che autorizza il redutamento di sottotenenti in servizio permanente delle armi di artiglieria e genio dei mbalterni di ,;mplemenlo deJ/e armi 1/eue che abbiano compiuto il biennio prope· deutico alla ingegneria, ..
Su propc>Sta del D11ce, ministro del/'Aero1fa11tica:
Un diseg no di legge che diJciplina il corso allievi ,rffiriali di complemento della regia A erona11tica. Sono previsti d11e sperie di corsi normali ed accelerali: i primi, di durala non inferiore a tre mesi, riservati t1i giovani- che non abbiano ancora soddisfatto gli obblighi di ferma ; i secondi, riservati a coloro che appartengono alla forza in congedo della regia A er~nautica ed abbiano con_seguito il titolo di studio prescritto per la nomina ad "fffriale. Per la partecipazione a delti corsi sono ,;. chiesti i seguenti titoli di .It11dio: laurea in ingegneria, archite//ura, fisica e chimica, per iJ ruolo ingegn eri del Corpo del genio aeronautico,· laurea in giurisprudenza o titolo eq11ipol!ente per il ruolo Commi.uariato del Corpo di Commissariato; laurea in medicina e chirurgia, nonché l'abilitazione professionale, per il ruolo ufficiali medici del Corpo Janitario Sono invece r}chiesti i diplomi di scuola media superiore per i seguenti r110Ji: servizi e specialisti dell'arma aeronautica, assisienti temici del Corpo del genio aeronaJJtico e amministrazione del Corpo di CommiJsariato aeronautico.
Un disegno di legge inteto · a modificttre il regio decreto legge 23 gi11gno 1938, XVI, numero 1288, riguardante i ruoli d i onore della regia Aeronautfra. Si prevede la facoltà di conferire il grado di ufficiale ai militari iscrilti nei << ruoli d'onore» della regia Aeronautica che abbiano comeguilo il diploma di licenza di ;cuola media superiore, dopo il co/Jocamento in tale ruolo.· La nomina ad ufficiale è subordinata al giudizio favorevole della commissione 1uperiore di atJanzamenlo e ad 11n esperimento t eorico-pratico,
Un disegno di legge riguardante la concessione di esenziOni fiscali i1 tributarie alla reale Unione nazionale aeronautica, Uno schema di regio decreto concernente /'avanzamento a scelta degli ufficiali del/a regia A eronautica durante l'attuale stato di guerra. ( +)
ALL'INIZIO DELL'ANNO DICIANNOVESIMO•
Il Duce ha segnato le direttive per fazione del fardsmo per l'anno XJX, esprimendo Ja certezza che esse Jaranno p_ienamente aJ/11ate.
• li 19 ottobre 1940, alle 16, partito cinquanta minuti p rima dall'aeroporto del Littorio di Roma pilotando un trimotore, Mussolini era giunto a Forll. Li r:nattina del 20 ottobre, aveva ispez.ionato unità dell'ottava Armata ai confini orientali ( 295). Il 22 ottobre, giorno in cui Ciano aveva cominciato a stendere il testo ddl'ultimaJum da trasmettere alla G recia, Mussolini era rientuto a Roma Il 2!i ottobre, preoccupato di non a\ler potuto nulla concludere coo. Franco a H endaye e coo. Péta.in a Montoire, Hitler aveva fatto combinare da voo. Ribben• trop un incoo.tro con Mussolini a Firerue per il giorno 28, nella speranza di po,. ter prevenire l'attacco italiano alla Grecia. Lo stesso 25 ottobre, M ussolini aveva scritto una lettera a Visconti Pnsca (1 72); il 26 ottobre a Graziani, solled· tandolo ad agire e suggerendogli di p ortare la saie d~I suo comando p iù avanti d i Cirenè (173). Risentito, il maresciallo aveva replicato che Cirene era il luogo più adatto e concluso: « Mandate pure un altro. Egli si accorgerà che sono in. errore, e allora attaccherà riportando una grande vittoria; o vedrà io.vece che ho ragione, e otterrà senz'a.ltro i mezzi che ho iovano invocati, e riporterà ugualmente una strepitosa vittoria». 1l 27 ottobre, Mussolini avC\'a visitato !"Agro Pontino, inaugurato nuove opere a .Roma, e consegnato al principe Gian Giacomo Borghese, governato.re dell'Urbe, il n uovo C.odke di procedura civile li 28 ottobre, alle 10.45, proveniente dalla capitale, era g iunto in treno a Fireru:e per in• contrarsi. con Hitler. Il convegno si era sVoho dalle 11 circa a lle H.45, e d alle 16 alle 17, alla presenza di Ciano e von Ribbentrop. Hitler aveva riferito sug li incontri con Franco e Pétain, che o.on implicavano mutamenti di situazione; illustrato il programma di indirizzare l'espansionismo russo verso l'oriente, per poter aggrega.re la Russia al blo"o italo-tedesco-giapponese, che sarebbe riuscito strumento di sicura vi ttoria; elogiato l'opera de~ nostri sottomarini io azione nell'Atlantico. Quel giorno, era stato iniziato l'attacco j taliano verso l'Epiro, ma il Fiihrer n e aveva avuto notizia troppo tardi (cioè appena al suo passaggio dalla stazione di Bologna), sicché gli era convenuto fa.re buon viso a cattivo gioco Infatti non aveva nepp1.1te accennato alla cosa. Alle 18, Mussolini aveva lasciato Pi.teme in treno per fare ritorno a Roma. Il 29 ottobre, alle 11, a palazzo Venezia, riceve il segreta.rio del P. N. F., Adelchi Serena ( succeduto proprio quel giorno a Ettore Muti), « accompagnato dai componenti il Dir ttorio nazionale », Il segretario con. segna al capo del Governo « la tessera. numero uno dell'anno XIX» e g li pre• senta « lo specchio delle forze .inquadrate n el PN.F. e nelle organlzzaz.ioni di· pendenti al 28 ottobre XVlU ». Indi Mussolini p ronuncia le parole qui ripor· tate in riassunto. (Da Il Popolo d'ltaJia, N a. 294, 302, 304, 20, 28, 30 ottobre 1940, XXVII).