11 minute read
IL DUCE GIUNGE IN VOLO A REGGIO EMILIA E
A BOLOGNA*
BOLOGNA, 4 settembre
Advertisement
Stamane, alle ore 9.3!'i, il Duce è giunto in volo all'aeroporto di Reggio EIJUlia Fernando Bon(tZzi, ricevuto dal viceprefetto, dal federale, dal comwdante del!' aeroporto e da altre autorità. ·
Dopo aver passato in rivista la guardia ~onore, si è recato alle Officine meccaniche italiane « reggiane », ove,~ ricevuto dal vicedirettore, generale Mischi, e dai tecnici, ha visitato i vari reparti per le costruzioni aeronautiche, accolto dalle maestranze con fervide manifestazioni e acdamazioni
Dopo una sosta alla scuola interna per l'istruzione tecnica degli operai, il Duce si è recato al quartiere di Santa Croce, in corso di demt> lizione, accolto dalle fervide, entusiastiche manifestazioni deg li abitanti del quartiere tip icam e~te popolare.
Di ritorno all'aeroporto, ossequiato dalle autociti , il Duce è dpar· ha visitato i feriti dello scoppio del ~Iveri6cfo di Marano, rivolgendo a tutti affettuose parole di conforto e di augurio, . La presenza dd Duce ha dato luogo a fervide manifestazioni di entusiasmo da parte dei ricoverati nell'ospedale e dei cittadini. lasciato l'ospedale, il Duce è ritornato all'aeroporto, da dove, ossequiato dal prefetto, dal podestà e dal federale, è ripartito in volo fra le rinnovate acclamazioni delle maestranze e degli avieri.
• Da li Popolo d'l1alii1, N. 249, 5 settembre 1940, XXVII.
Il Duce Passa In Rassegna
TRE BATIAGLJONI DELLA G.I.L. *
FANO, 5 Jellemb re,
Stamane, alle ore 9, il Duce, nell'aeroporto di Fano, ha passato in rassegna i tte battaglioni della Gioventù Italiana del Littorio della Sardegna, Calabria e Puglie, che ieri mattina avevano raggiW1to Fano per via ordinaria, provenienti da Ancona
Il Duce, gmnto all'aeroporto, ricevuto dalle autorità, ha passato in
·rivista i reparti, accompagnato dal colonnello Bodini, vicecomandante della Gioventù Italiana del Littorio. Ha quindi ascoltato l'inno l mperO' ed ha poi assistito alla superba sfilata dei battaglioni.
Ha qui~di passato in rasse-gna anche gli istruttori e gli allievi piloti del campo ed ha infine ascoltato .l'inno sardo, cantato dai giovani d el battaglione della Sardegna.
• D a IJ Popolo d'l1a/ia, N. 2}0, 6 settembre 1940, XXVII.
Nel lasciare l'aeroporto, si è vivamente compiaciuto coI colonnello Bodini e col comandante dei battaglioni, tenente colonnello Paladini, per il comportamento, e per l'a rdore delle giovani camicie nere.
NeI ritorno in macchina ape rta, accompagnato dal prefetto Mosconi, il Duce ha attraversato la città di Fano, suscitando ondate di entusiasmo da parte delia folla; che, appena avuta notizia dd suo passaggio, si era raccolta nelle strade e nella piazza comunale.
Lungo tutta la via adriatica, riconosciuto dai passanti, il Duce è stato ancora a lungo acclamato e la manifestazione ha assunto vibrante intensità nelle strade di Pesaro.
Il Duce ha consegnato al prefetto una cospicua somma per la costruzione di due asili infantili. ,
Al ritorno a Riccione, il Duce ha visitato la colonia Bara/li della fe. derazione fascista di Milano.
UN PATIO D'ALLEANZA
FRA LE POTENZE DELL'ASSE E IL GIAPPONE
LO STORICO DOCUMENTO * o Articolo 2. - L'Jtalia e la Germania riconoscono e rispettano jJ compito direttivo del Giappone nello stabilimento dj un nuovo ordine nella più. grande Asia orientale.
Ecco il testo del Patto tripartito fra .Italia, ~ermania e Giappone.
.
« I Governi d'Italia, delJa Germania e del Giappone,. considerando come condizione piegiudi:i:iale di uni pace duratura che tutte le nazioni del mondo deb· bano avere il posto che a das(una di r:sse spetta, hanno deciso di sostenersi e dÌ cooperaJe l'una con l'altra nell"a:i:ione che esse rispettivamente svolgono nella più grande Asia orientale e nelle regioni dell'Europa, dove è loro principale scopo quello di stabilire e di mantenere un nuovo ordine di cose, inteso a promuovere la .reciproca prosperità e il benessere dei popoli interessati.
«:n inoltre desiderio dei tre Governi di estendere tale cooperazione .a qu elle nazioni in altre sfere del mondo che siano disposte ad adoperarsi seguendo di rettive simili alle loro, affinché possano così essere realizzate le aspirazioni fon· damentali per una pace mondiale.
« In conformità a ciò, i Governi d 'Italia della Germania e del Giappone hanno concordato quanto segue.
« Articolo 1. - Il Giappone riconosce e rispetta H compito direuivo dell'Italia e della Germania per lo stabilimento di un nuovo ordine in Europa.
« Articolo 3. - L'Italia, la Germania e il Giappone concordano di coop~ rare nel loro sforzo sulle linee anzidette. Esse si impegnano inoltre a darsi l'un l'altra assistenza con tutti i mezZi politici, economici e militari qualora una delle tre parti contraenti sia attaccata da una potenza che non sia attualmente coinvolta nella guerra europea o nel conflitto 'dno-giapponese.
« Articolo 4. - 'Allo scopo di concretare le misure di applicazione del pre· sente Patto si riuniranno senza ritardo delle commissioni tecniche miste, i cui
• Da IJ Popolo d'I1ali.1, N 272, 28 settembre 1940, XXVU, membri saranno nominati rispettivamente dai Governi d'Italia, della Germania e del Giappone
« Articolo 5. - L'Italia, la Germania e il Giappone dichiarano che le dausolè suindicate non modificano in alcun modo lo 11atus politico attualmente esi• stenie fra la Russia· sovietica e ciascuna delle tre parti contraenti.
· « Articolo 6. - Il presente Patto entrerà ,immediatamente in vigore al momento della fi rma e rimarrà in vigore per dieci anni dalla data della firma stessa. Al momento o pport uno, prima dellà scadenza dj deuo termine, · le alte parti contraenti inizieranno, a richiesta di una qualsiasi di esse, negoziati per la sua rinnovazione. ·
« In fede di che i firmatari, debitamente allforiz:zati dai rispettivi Governi, hanno .firmato il presente Patto e vi hanno apposto i loro sigilli.
« Fallo in 1ripJ;u ·(()pùi a Berlino il 27 Jettemb,e 1940, XVITl d,!li'éra fa• I,frta, ,orriJpondente al 27 Jdlumbre ,anntJ XV dell'armo S,ioua ».
IMPROVVISA VISITA DEL DUCE ALLE FERREE lJNITA DELL'ARMATA DEL PO
. SEVERI RITI MARZIALI A P IACENZA E A PARMA . ENTUSIASMO DI COMBATIENTI INTORNO AL FORGIATORE DELLA · VITIORIA *
PARMA, 7 011obre.
Improvvisa e neppure presentita, il Duce ha iniziato, ieri mattina, la visita alle unità -dell'Armata del Po. L'annunzio della sua presenza nella valle Padana andrà poi diffondendosi, cosicché, nella seconda fase della matt ina, gente di città e di paesi si affaccerà ai margini del lungo percorso e, un po' consapendo e molto indovinando, si predisporrà a salutare il Duce.
Il Duce inizia le visite da Piacenza, ove giunge in aereo fda Forlll, Eg li è atteso all'aeroporto Gaetano Mazz11 dal ministro della Cultura popolare, PavoJini, dal sottoca·po di Stato Maggio re, generale Roa tta, dal comandante dell'Armata del Po, g enerale Vùcellino, dal capo di Stato Maggiore della Milizia, Starace, dal comandante dell'aeroporto e da alti gradi delle Forze A rmate. '
Alle 8 30, sul cielo di Piacenza, di una mo rbida tranquilla serenità del tutto ·padàna, si disegna la sagoma del trimotore pilotato dal Duce, La manovra· per prendere terra è rapida e precisa. Già il rombo dei motori è basso e intermitten te ; le ali si inclinano nell'ampio cerchio, riprendono Ja snella linea orizzontale. Il velivolo si abbassa e tocca impeccabilmente la terra guasi sfiorandola.
Il Duce smette l'ab it o di pilota e subito discende, segulto da! sottosegretario aUa Guerra, Soddu. Egli indossa l'uniforme di maresciallo dell'impero. 11 Duce passa ~n rivista il reparto di avieri, che è schierato ai margini del r rande campo; si, indugia brevemente con il comandante dell'Armata de Po e quindi sale in automobile e si avvia per l'inizio delle visite.
• Da Il Po polrJ d'Italia, N . 281, 7 ottobre 1940, XXVII,
FORMIDABILE SCHIERAMENTO DELLA DIVISIONE «TRIESTE»
Si compone subito la colonna delle vetture, che porta il seguito e che, a forte andatura, muove verso Piacenza, che innalza, tra le fwnate delle. cimil1iere, le stele agilissime de_i suoi tre campanili lombardi.
La prima visita che il D uce compie è per la divisione motorizzata Trieste dell'Armata del Po, costituita nel maggio 1937 e assegnata al Corpo d'Armata corazzato 1'11 novembre 1938. La divisione ha una bella storia recente e per taluni suoi elementi che la compongono anche una vecchia storia, con riè:ordi di alto valore militare. 4 Triesle ha partecipato alJ'azione del Piccolo San Bernardo, combattendo dal 21 al 24 giugno alle dipendenze della quarta Armata. Comandava allora la divisione il generale Serrani.
Oltrepassato il confine, il giorno 21, dopo accaniti combattimenti, e superate vigorosamente le molte resistenze, ha raggiunto, con i suoi elementi avanzati, Seez, a trenta chilometri dal colle di San Bernardo. I due reggimenti di fanteria, il sessantacinquesimo e il sessantaseiesimo, hanno partecipato, il primo àlla battaglia di Custoza nel .1866. e questa è storia vecchia, e alla guerra 1915-18, affermandosi valorosamente a Selo, nel 1917; il secondo ha combattuto, insieme con il sessantacinquesimo, alla grande guerra per la conquista di Selo.
La divisione Trùute è ora in campo al di là di Piacenza, che il Duce sorpassa, entro le quattro mura di un vasto recinto quadrato. I fanti dei due reggimenti e i bersaglieri del nono sono sulla prima linea; innanzi a tutti, i decorati al valore. Sui fronti che si succeàono, in formazione serrata, si distendono il ventunesimo artiglieria motorizzato, un battaglione di mitraglieri, nn battaglione genio e i servizi.
:B un rapido schieramento, a struttura di macigno, che unisce, alla vigoria giovanile, 1a rigorosa immobilità militaresca.
Gli squilli d'onore, gli inni della fanfare e H bronzo saldo del1' « A noi!», che si blocca, nell'aria, come se alzato da una voce sola e gigantesca, accolgono il Duce, che raggiunge sveltamente la testa si• nistra dell',illineamento, di qui muovendo, a passo molto lento, per tutto il fronte delle forti schiere.
Il suo occhio è fermo e austero come il suo passo; egli vede, guarda, osserva, quasi di ciascun soldato, il volto, l'uniforme, le armi.
La solida struttura -di questa magni.fica divisione appare nella sua piena. quadrata misura, e la formazione fortemente serrata dei reparti consente al Duce, quando egli sale su -di un palco, formato da due automezzi insieme agganciati, di racchiudere, nel suo sguardo rapido e sicuro la muraglia dei petti rigidi, la sagoma bassa dei mortai, la linea poss~te delle artig~ie~ie, la rete ddI: arl1:i antia_eree e anticarro, puntata verso l'alto e 1 agile struttura de.i carri arma.ti.
n silenzio è assoluto mentre il D uce gua~da; poi dalla grande massa. armata, si elevano, in una perfetta armonia. corale, le strofe dell ' Inno a R oma. Il severo ritmo marziale è concluso dallo scatto in posizione di «attenti! » e, ancora, -dal saluto alla voce. 18. - XXX.
Il Duce, che dice al comandante !a divisione il suo compiacimento. lascia, ora, la Trieite, risale in automobile e, risuperata Piacenza, per la via Emilia, si avvia verso Parma. ·
· Presso Cadeo, e poco prima di giungere sulla strada, è una giovane madre, con sulle braccia un piccolo nato. E il ritorno dal battesimo. Vicino a lei è lo sposo, Armando Montesissa.
Il Duce li vede e fa arrestare Ja macchina. La madre si aVVicina e mostra al Duce, con un commosso orgoglio_,dentro lo sguardo, il volto della creatura, che si rivela appena, roseo,·; fra i veli candidissimi del guanciale. B questo l'ultimo natò dopo altri cinque figlioli: lunga corona e promettente per i due sposi molto giovani ancora :E. gente ru.rah:, semplicissima e sana.
Il Duce dice parole di augurio alla madre e al padre, che ringraziano con voce interrotta dall'emozione; e accolgono jl premio che il Duce fa loro consegnare, con la trepida, riconoscente, rispettosa esitazione che è nel costwne semplice della loro sem plice vita.
Ripresa Ja corsa, il Duce risponde, sorridente, al saluto dei paesi di Cadeo e Fiorenzuola d'Arda. Ad Alseno discende e s'indugia, per un attimo, intorno al cerchio acclamante dei fasci sti del luogo.
Fidenza è superata ai margini e rapidamente lasciata alle spalie. Anche San Pancrazio ha saputo del passaggio del Duce e. gli fa intorno una vivace festa. Per la stupenda striscia dell'Emilia, la colonna va ve:locissima e, aJ le 11, raggiunge Parma,
TRA I VALOROSI DELLA « UTIORIO»
Il Duce·passa per i quartieri periferici, fenduti da lunghi viali alberati. Il popolo si raggruppa qua e là; si vede altra gente accorrere e agitare fe braccia da lontano.
Più giù, di là da Parma, su di un vastissimo campo e anche essa a schieramento serrato, si ammassa la divisione Lùtorio. Su fi le succedenti e quasi fusi in un solo formidabile blOC'Co cli armi, sono il dodicesimo reggimento bersaglieri motociclisti, il primo reggimento di fa nteria carrista, il p rimo reggimento di artiglieria per divisione corazzata, un battaglione deJ genio ed i servizi.
clu~ar~v;:i~~: ~:::i:d:~i~'::J. c~:~i~r! :1raa~~eqd~la1~\e6:isba;~~~~ Spagna nel gennaio del 1937. Dal novembre 1938, ai primi giorni del giugno 1939, data del rimpatrio, si costitul con la fusione della vecchia Lillorio e della vecchia· XXIII marzo. Dall'ottobre 1939 assunse la formazione che oggi ha,
In lspagna la divisione ha partecipato, con fa sua prima formazione. alle campagne di Guadalajara, di Bilbao e di Santani:ler; aJla battaglia dell'Ebro ·e del Levante e alle operazioni sul Javalanbre ; nella seccmda fa se, prese parte alla battaglia· cfi Catalogna Valorissima compagine di armati, piena di fede e di ardimento. Quando appariva in linea, in campo nemico era lo sgomento. Voleva dire battaglia dura. Voleva ·dire non poter vincere, non poter resistere, dover piegare.
E ogg i è qui, nella sua nuova, u ltima, poderosa struttura, di fronte al Duce, che passa innanzi al,lo schieramento ( e non ancora si è spenta l'eco deg li inni intonat i dalle musiche e del compatto m ilitaresco saluto a lla voce), forte la persona, vigoroso il passo, acuto e fermo lo sguardo.
E quando egli si indugia a parlare col comandante 1a L i/Iorio, ri• corda le g lorie e le vittorie che danno l uce viva e durevole alla storia, già molto ricca, della -divisione. E anche qui, nella ·prima fila, sono i de. corati al valore Tra essi, è il tenente colonnello, medagl ia d'oro Amer roso, che il Duce riconosce ed elogia con parole che accendono, sul se· vero volto dell'eroe, u na luminosità riconoscente di devozione.
La rassegna è finita. 11 Duce va sul podio, che due autoca rri con· g iunti elevano di fronte all'ammassamen to e, di qlllssù, assiste allo sfi. lare dei reparti. ·
Rig ido, in posizione di « attenti l », il Duce scruta l'imponente sfilata, chiusa d aJl'avanzare dei carri a rmati, autentica muraglia d'acciaio, e dalJe artiglierie autotrainate che segnano il terreno aspro con profonde carrate.
Compiuto lo sfilamento, la divisione Littorio si rianunassa ai mar. g ini del campo, volgendo il fronte alla strada
Il Duce è salito su di un a"ltro podio, da dove ascolta Giovinezza, cantata a piena voce. E i1 canto marzia1e, vivido di fres ca e salda giovinezza, si conclude con il saluto alla voce. Cosl termina anche questa se· conda visita del Duce.
D al campo dello schieramento e d ella rassegna, il Duce, ri passando per ì sobborghi d i Parma, raggitIDge l'aeroporto Silvio e Natale Palli. Prima di ri salire sul trimotore che lo attende, il Duce, accompa~nato dal comandante il campo, visita alcuni lavori in corso e poi la fertile azienda agricola dell'aeroporto, che ha dato, anche in quest'anno, un cospicuo raccolto di barbabietole da zucchero, di pomodori e di g rano. I prodott i sono consumati dagJi ·avieri e in parte donati alle opere benefiche di assistenza per gli orfani dell' Aeronautica.
Alle ore 12, dopo aver passato in rivista il reparto di avieri in servizio d'onore, il Duce indossa l'abito di volo. Si trattiene ancora per alcuni minuti con il comandante l'Armata del Po ; poi, chiamando a sé: le Eccellenze Pavolini e Soddu, sale sul trimotore, che, messi i motori a regime, inizia la corsa sul prato. Dal suo posto di pilota, il Duce ci· sponde al saluto che verso lui si innalza dal gruppo delle autorità e da llo schieramento degli avieri. 11 t rimotore, percorso un breve tratto, d ecolla, compie un ampio semicerchio sul campo, punta per la rotta e, rapidamente, si allontana incontro al sole pieno.