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EWGIO AGLI EQUIPAGGI DELL'IMPRESA DI GIBILTERRA*
Il D Ìtce ha rivolto loro parole di elogio e di am mirazione, interpre• landa il sentim enti di tutto il. popolo italiano
DIRETTIVE AL GENERALE AMBROSIO **
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Jl Dure, mentre ha erpreJJO al generale A mbrosio il 1110 v i vo com• piacimento, da estendere agli ufficiali e alle truppe, ha anche determinat o le direllive circa il carattere della rioccupazione, che ha P.er ùcopo delle autorità italiane, è venuta con g rande piacere in Italia, per visitare le vostre industrie rililitari, che, in questo momento, hanno raggiunto un alto potenziale di p roduzione bellica. Nel contempo la missione croata visiterà le vostre scuole militari ed i centri di istruzione ove si preparano e si forgiano i cuori per le fu. ture vittorie dell'Italia fascista. Vi ringrazio, Duce, p erché ci avete offerto l'occasione di venire qui, alla sorgente della universale cultura umana ed alla fonte delle arti, scienze e virtù militari. Queste scienze e virtù militari noi cercheremo di farle nostre e le trasporteremo nel nom o giovane Esercito, per rénderci degni del nostro grande alleato, studiandoci di uguagliarlo nel valore già più vohe dimostrato. Vi saluto, o Q uce, con sincera amicizia e fedelt à guerriera, e vi prego di voler porgere alla Maestà del re imperatore, sovrano magnanimo ed invitto, i sentimenti della n ostra ammirazione, della nostra fedeltà e della nostra profonda devozione. Duce ! Coi nostri cuori profondamente commossi, elt>Viamo il grido di " Evviva il Duce dell'Jtalia fascista! Evviva Casa Sa.voia!" ». Al generale, il capo del Governo ri~ sponde con le parole qui riportate in riassunto (Da Il Popola d 'Italia, Nn 2:iO, 2'6, 7, 13 settembre 1941, XXVII I).
* A Roma, nella sala del Mappamondo di palano Veneiia, il n settembre 1941, Mussolini riceve, presentatigli dall'ammiraglio Riccardi, tutti g li ufficiali e marinai dei mezzi d'assalto che il 20 settembre erano penetrati nella rada e nel porto in(ernO d ella piazzaforte di Gibilterra e avt"Vano affondato due petroliere e un piroscafo inglesi e colpito gravemente u n altro Ad essi, il capo del Gòvemo , rivolge le p arole qui riportate in riassunto. (Da li Popolo d'Italia, Nn. 266, 269, 23, 26 settembre 1941 , XXVIJI). ·
•• A Roma, nella sala d el Mappamondo di palazzo Venezia, il 25 settembre 1941, Mussolini riceve il generale Vittorio Ambrosio, comandante della seconda Armata, il quale gli fa « un ampio rapporto sulla situazione determinatasi in seguito alla riorc:upuione della cosiddetta zona smilitarizzata fra il litorale .dalmatico e le Dinariche, rioccupazione ordinata dal Dure verso la fine di agosto. 'La rioccup!(zione si è svolta senza incidenti degni di partkolare rilievo, fra il consenso delle popolazione e secondo gli accordi stabil iti col Governo dello Stato indipendente croato D. Jndi il capo del Governo rivolge al g enerale le parole qui riportate in riassunto (Da Il Popolo d'Iralia, N. 269, 26 settembre 1941, XXVIII)
Mussolini
la fine 'di ogni turbamento e il ritorno alla 11ita normale delle popolazioni, n on ché la garanzia assoluta, per il periodo d ella guerra, che la sicurezza ìJtJlùma e nel retro/erra non sarà turbata d al nellfkO o ·Jai suoi agenti, siano esJi tmgloiauoni, ebrei o bo/Jcevichi.
437' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI M~NISTRI *
li Comiglio dei ministri ha approvato ; seguen1i p_ro-vvet!imenti, oltre ad altri di ordinaria amministrazione.
·su propv1ta del Duce del fascismo, capo del governo:
Un disegno di legge ch e prescrive la preventiv.a t onsultazionf!' 'del Partito Nazionale P(tJciJta per nomine, cariche o i ncarichi d'interesse pubblico o di portata po-litica.. li p rovvedimen t tJ è inteso a stabilire la diretta collaborazione del Partilo nel conferimento dì fumioni di carattere pubblico o politico, al fine di garantire che le persone scelte diano il maggiore affidamento per quanto riguarda la loro idoneità e là loro adesione ai principi del regim e, e al fine, altreiì, di evitare il cumul<> negli inrarhhi. .
Un disegno t!i legge tol quale s} provvede a/l'a.,.sistenza 1411itaria dei dipendemi d ello SJtJto, civili e militari, di ruota_ e non J i ,110/o, con rapporto di impiego, o di lavoro. Tale assistenza è estesa anCh e ai familiari e rigudrda iia i ca.si di malattia, sia di interventi thirttrgiri, e comprende altresì l'assistenza OJtetrica. All'uopo viene istituito l' <C Ente nazionale faJci.sta di previdenza e a.ssistenza pe, i dipendenti Jl4iali », il quale auumerà, con le rontrib11zioni in vigore, le prestazioni di sr11sidio di mafatt~ e "di lulto ai 1alariati dello Stato e l oro supe r1titi, già matto p"er tale catego ria, nonrhé tutte que/te ora co rrhp<>ste d all'O pera di previdenza a favore dei personali civile e militare dello Stato e dei loro superstiti. L'Ente, alle dipendenze del segretaria del Partito e sollo il controllo d el ministro· d elle Finanze, svolgerà la sua attività con la collaborazione delle ttS.rociazioni fasciste del pubblico impiego, d e_gli addetti alle aziende dello Stdto, dei postelegrcafonici e dei fe"ovieri. Il provvedimento, che completa il quadro delle molteplici pro1111ide11z1 JU!ottat"e dal regime per l'as1i1tenza e la previdenza d ei l avoratori, 1i effettua sema nuovi oneri P" i dipendenti rtaJali. Tale provvedimento non si applica, per ora, al perronale insegnante e a quello delle Ferf 01lie de/lQ Stato; a favore del quale verrà eile.ro (on apposito decreto.
• Jl 27 setlMtbre 1941, net corso di una Iunga. e accanita battaglia aeronavale svolta.si nel M~iterraneo, nostri aerosiluranti affondano tre incrociatori e tre gro5si piioscafi inglesi e colpiscono più o meno gravemente Wla nave da bat· taglia, un"altra grande unità, sei ·incrociatori, un cacciator~ioiere. Lo stesso 27 settembre (ore 10.B), Mussoli ni presiede la riunione del Consiglio dei mini• stri della quale è qui riportato il resoconto. (Da li Popolo d'I1alid, No. 271, 273, 28, :;o settembre 1941, XXVIII).
Un disegnr; di legge concer:nente la costruzione di una « acropoli alpina». Per celebrare l'eroismo d e/l'alpino italianCJ e tramandarne nei secoli le gesta gl oriose, è aut01'Ìzzala l'erezione, 111/ D ou di Trento, a tura e ,pese dello Stato, d'una co1tr11Zione monumentale denominata «acropoli a/.pina». Viene altres} istituito l 'Ente fond"aZione acrop_oli a/.pina, avente per scopi la manutenzione e la custodia dell'accennata ,ostruzione monumentale, nonchl la raccolta e conservazione della doc11mentazione storica, biografica e iconogrtrjica concernente gli alpini it11liani e le loro imprese di guerra.
Un dfregno di legge concernente il decentramento degli stabilimenti industriai.i in connessione ton i nuovi impianti idroelettrici del/'Ita/.ia cenJrale, meridiqnale e i nsulare. Il dhegno di legge mira a promuovere l o sviluppo industriale delle provincie dell'Italia centrale, meridionale e insulare. 0/Jre i motivi di .sicurezza militare, che con.sigliano il decentramentfJ ·delle nuove industrie, sono evidenti le ragiàni speciali ,he inducono a i ndustrializzare quelle rtigioni che, per condizioni fi.sirhe, hanno un1ag,.;roltu,.a redditizia, pur wn unà popolazione sovrabbondante. Gli .stabilimenti indrulriali da installare potranno avere la prete. denza nella 11tilizzazione di ima parte dell'energia prodotta dai più vicini nuovi impianti idroelettrici, a condizioni eque per le parti contraenti,· inoltre gli stabilimenti godranno Ji particolari esenzioni fiscali e faci/ìtazioni nell'esec11Zione di opere pubbliche conne,sse Le Ji.spfJsizioni del ~isegnfJ di legge, che hanno una vast a portata, fanno auegnamento, P.er una rapida e larga applicazione, sullo spirito collaborativo delle classi industriali. Sarà, cos1, pouibile creare larghi mezzi di lavoro e di potenza per la patria vittorio1a.
Un dùegno di l egge concernente pariiale , temporanea e.senzione 'delle impre1e nazionali di pe.sca e piscicolt11ra dalNmposta 'di ricchezza mobile e da ogni altra impo;sta 111i redditi industriali. Per incrementare l e attività pescherecce, che efficacemente concorrono· ali'alimentazione ilei paese, viene dispost<J che, per un quinquennio, le imprese nazionali di pesca e di piscico/Jura sono esenti JaJrimposta di ricchezza mobile " da ogni altra imposta .rui redditi ind111triali,' ne/la. misura del seuanta per cento se aventi' redditi superiori a lire 1Jentiq11attromila annue e del iettanta per cento se aventi redditi inferiori a lire ventiquattromila annue.
Un disegno di legge concernente la proroga, per un period<J di due "n• i, detle agevolazioni fiscali per lo sviluppo del 114viglio .Peuber,eccir, stabilite dalla legge 21 maggio 1940, XVIII, numero 718 Al fine d'assicurare ch'é l'entità numerica de/l'armam ento pescht'feccio (Onlinui nel movimento auemionate che si è verificaJ~ n egli ultimi anni, vengono prorç,gale al 31 di~embre 1943, XXII, le agez/Olazioni fisca/i previste dalla legge 21 maggio 1940, XVIII, numero 718, concernent e l'eien~ zione dalle tasse sugli affari, errettuata l'imposta generale sull'ent rata, a favore di coloro che .succeuivamente al 1° gennaio i940, XVlll, abbiano messo in servizio scafi di qua/Jiasi tonnellaggio per la pesca e per il tr,uporto del pe1ce e degli altri animali acq~atici, delle spugne e dei coralli.
Il Duce informa che il raccolta del grano è stai() inferiore t:t!le previsioni, pèr quanto leggermente Jllperiore ti quel/~ del 1940, XVIII. Nel d ecor.ro anno furono prodotti quintali sellanluno milio ni: Nel 194 1, XIX, .rono ;fati p rodotti quintali ;ettantrmo milioni ·e dnquecen. 10mi/a.
I l rauolto del 1941, XIX, non copre il fabbisogno della popola zioni, anche per<hé anai defiritario, in confronto dello scorso anno, si pre.sent:1 il raccolto del granoturco, mentre ;ono aumentale ./e necesJità per le Forze Armate e per i territori occupati.
Dal contingenramento che fu applicato durante i mesi trascor;i, pro-vincia per provincia, il Com!glio dei ministri ha deciso, su prop o.sta dei Duce, di pass4re ad un tesseramento generale del pane sulle seguenti basi: duecento grammi giornalieri a tutti, esduri i produltori/ un s11p· plemento di cento grammi per gli operai e operaie in genere; un ulte· riMe supp_Jemenfo di cento gr,1mmi per gli operai addelli ai lavori pe. santi.
Il teuerttmento entra in vigore dal 1° cttobre.
In quelle provincie nelle quali è consuetudinario il comumo della polenta di farina di granoturco, la razione giornaliera base di farina di mai.s è staJa fiuata in grammi tre cento, pirì un su pplemento di grammi centocinquanta per i lavoratori manuct!i e u n altro di centor:inquanta grammi per gli addetti a lavori pe1a11ti.
Un di.segno di legge concernfnle l'istituzione dell' Ente acquedotti siciliani. Il problema idrico per le popolazioni della Sicilia è già in via di soluzione, con la costruzione, a cura dello Stato, dei "grandi acq11edo1ti del Littorio, delle Madonie, di Favara, di B 11rgio e di quello di Meufna, già completati o in via di completa• mento, e con l'impulso dato ai lavori di altri acquedotti intereuanti nrt· merosi rom11ni, come quelli del Bosco Etneo (Catanht) e delle Tre So,. genti (Agrigento). Non minore importanza ed 11rgenza assume il pro· blema della sistemazione e . con.servazione d ei vari altri acquedotti co• m11nali della regi~ne. Tenuto conto delle difficoltà eh, Ji presentano per
Nmpianto e la gestione di simili ·opere da parte dei comuni, sia- dal laJo finanziario, 1ia da q11eilo tecnico, viene der:iJo di affidare tali com• piti ad ,m ,miro Enu , statale fornito de/11orga;nizzazione e Je /J'allrezza. tura neceJJarie.
Un tfiiegno di legge che rego_la la poiizione dei rappreuntanti dello Stato~ Jel Partito e di altri enti pubblici preIIo società, istituti e ttZiende li provvedimento è inteso ad ampliare i p oteri dei rappreunlanti dello Stato, del PartitO e degli altri enti pubblici nell'ambito delle società, istituti e aziende presso mi operano. Viene data ai rappreJentanti medesimi la qNalifira di «delegato» e · viene stabilito che eS.Ji non parteci,pano ai Consigli di amministrazione <> agli orga"ni direttivi, ma hanno invece i l compito di vigilare per~hé le finilfità istituzionali degli enti siano efficacemente perseguite. M entre è vietata la _corresponsione aJ eJ.Ii di ogni emolumento, è · previst o che le somme erogate dagli enti Jtessi a tale Jitolo siano devolute al bilando dello Stato o de/11ente dal quale i delegati dipendono, per enere destinate a scopo assistenziali.
Il Comiglio dei ministri ha poi approvato un rom plesso di provve~ dimenfi integrati11i di altri· già adotltlti in paualo e, come questi, inleii a limitare ogni ponibilità speculativa, n on consona co n la disciplina di guerra, che imp_egna tutte le energie morali e mitteria/i della nazione. ( +) ·
Su proporla del Duce, ministro d ell'lntern~:
Un dùegno di legge col quale la concenione, da parte del mini1l ro 'de/l']nJerno, di specidi elargizioni, previste dall'artitolo 14 del decreto legge 13 m,1rzo 1921, numero 261, viene nteso alle famiglie di t 11tti gli agenti che poSiono eS.Jere impiegati in servizi di Pubblica Sicurezza, aJ. lorché siar,o caduti nell'adempimento di tale servizio.
Uno 1chema di decreto col quale si. ùtiJufrce1 pr,uo l'amministrazione della Sanità pubblica, un ruolo d'assistenti Ianitarie · visitatrici, col compito di -vigilare e coordinare_ nelle singole · provincie l 'allivitrl delle aSiistenti .Janitarie viiitatrici, _ che svolgono, alle dipendenze d ei vari enti ptfbblici, funzioni di a.rsiJlenza medico-sociilfe e di p_rofilaui igienira. ( +)
Su proposta del Duce, ministro tiella GueMa:
Un disegno· di legge coflcernenle l'avanzamento degli ufficiali !Ji eomplemento del fegio· Esercito richiamaJi in servizio e degli ufficù,li del ruolo mobilitazione impiegati presso reparti dell'Esercito operante. Il provvedimento predetto. è inteso a concedere speciali vantaggi di carriera agli ufficiali di complemento del regio -Esercito che (ontino d elet'· ' minati perior/i di permanentè in Jervizio, nonchl a (o/oro . eh.e abbiano p~ntato,"dopo 11 11 giugno 19401 XÌ/JII, almeno sei tneJi di servizio p_reuo· reparti q comandi deil' E.rercito op_erante. In oltre viene est e10 agli t.ffitiali del ruolo mobilitazione impiegati preuo reparti de/J'Esercito operante in· Africa Orientale Italiana prima del 10 giugno 1940, XVIII , in Sp agna e netl1att1Jale guerra, il benefirio di carriera prevhto da/l'artirolo 109 d ella legge di a11anzamento, e cioè la possibilità di conuguire la promo zio ne al grado s11periore .subito dopo the siano .staJi promoui i pari grado che li precede11ano nel ruolo comando.
Un d iJegno di legge concernente l'amnento del numero di penrio1U da concedersi ai decorati d ell'ordine militare di Savoia.
Un diJegno di legge concernent e il conferi,nen/o del grado di ten ente agli 11/ficiali maestri d i scherma del regi() Esercito.
Un a schema di de.re/o relati-va aJJ'ùtituzione della croce di 4nzianità di servizio per il per1onale del sovrano militare ordine di Malta.
Su propo1ta del Duce, mini1Jro per la Alàrina:
Un dùegno di l egge concernenJe la so1pemione, per la d urata dell'aJJ11ale guerra e sino a 1ei mni dopo la ceuazione di eua, delle norme concernenti l'iJJituJo d elle « 1,1acanze neceuarie » prevÌJ/()" dal vigente t n to unico delle. d isposizioni l egfrlttJive. sull'avanzamenlo d egli ufficiali d ella regia Marina
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Un diiegno di legge riguardante f411anzamento d ei militari della re• gia M arina inidonei al servizio mili tare marittimo per ferit e riportate in combattimento o P.er ferite provocate d all'offesa del nemico o riportate i n servizi().
Un o schema di decreto che stabilisce l'indennita da corrispondere al persÒnale della regia Marina in caso di sini.!tro maritJimo per perdita di vestiario, di strumenti nautici, scientifici e chirurgici.
Uno schema di decreto che stabilisce le norme per PaJtuazione dei concorsi straÒrdinari per titoli e dei trasferimenti nei Corpi del genio naval e e delle armi navali autorizzati con la legge 5 maggio 1941, XIX, numero 470, .
Un o schema d i d ecreto che eleva, per la durala della guerra, d i du e po1ti il numero degli ispetlori generali del!'amministrazione untra/e della regi11 Mari na.
Unò schema di decreto che porta un'aggiunta al regolamento sugli assegni d ' imbarco al personale della regia Marina
Su proposta del Duce, ministro del/' Aeronautica:
Un disegno di legge con cui, per JtJddirfare le accre.rciute eJigenz, della regia Aeronautica, gli organici dei sottufficiali d e/11Arma aertJn(tlltica, dei ruoli navig~nti, ser11izi e 1peria!isti fJengono sensibilmente aumentati.
Uno sch ema di decret o con cernente l'avanzamento a Jrella d egli vfficiali della regia A eronaJJtica durante l'aJtuale staio di guerra, Con 1af,e provvedimenJo vengom, esleJi agli ufficiali in servizio permanent, ef feJJivo d ella regia Aeronautica, çampresi nei limiti per la ÌJ'crizion, sui quadri d'avanzamenJ() a scelJa, per l1anno 1942, le disposizioni , ante· nute nel derreta 9 novembre 1940, XIX, numero 194J, Detti ufficiali, tome gid quelli compresi nei quadri d 'avanzamento, a ffeila per l'anno 1941, XJX, quando siano riconosciuti amtniuibili ai relativi e1ami, 1a. ranno ch iamati a 101/enerli a guerra finita, ed in casa di esito favorevole, 1Jerra11no promoui o considerati come · pramoui con la steua anzianild che .rarebbe stata loro aJtribuita se gli e.rami aveisero avuto luogo tem· pestivamenle.
Uno- .rchema J; decreto che apporta emendamenti al r6golamento per ]a navigazione aerea, al fine di rendere pitì favorevoli ai piloti militari l e dispt>1izioni relative al conseguiment o dei brevetti civili di pilotaggio di secondo I Jerz() grado.•
AL SEGRETARIO DEL PARTITO CROATO USTASOA ••
li Duce ha ringraziato il do/lo,- Lorkovic per il· .rigniffotlivo d ono e ha pron11ncialo P.arole Pi viva simpatia p_er la nÌtova Croazia e il 1 110 ,ap_o.
• N ella 4;B• riunfone, tenutasi il ;o settembre 1941 (ore 10-12 30), il Con-siglio dei m inistri approverà p rovvedimenti per o: la disciplina della produzione e d el consumo della legna e del carbon e vegetale » e per « il passaggio a enti italiani delle industrie sottoposte a sequestro». D elibererà inoltre « norme integrative al divieto d el commercio dei pre2iosi » e « la corresponsione degli assegni famigliari a tutti gli impiegati dello Stato i., (Da Il Popo/() d'Ila/ia, N. 274, 1° ottobre 1941, XXVJIII), ·
•• A Roma, ne!Ia sala del Mappamondo di paJazzo Venezia. i! 1° ottobre 1941, · ' M ussolini r iceve, presenti il segretar.io del P.N.F, e il capo deUa delegazione del P.N F. in Croazia. il dottor Blu I.orkovic, seg retario del Partito Croato Usta.scia, e i suoi collaboratori, Viado K erccg e Frank Miletic. « 11 dottor Lorkovic rivolge al Duce il saluto del Poglavnik della nuova Croazia e gli esprime la g ratitudine
· del popolo croato, che sa di dovere all'Italia fascista la sua rìnascita. Gli fa q uindi 'l'omaggio, a nome del. Pogl avnik, della vittoriosa spada di Frankopan, simbolo delle virtù guerriere croate 1>. Indi il capo d el Governo pronuncia le parole qui riportate io riassunto. (Da Il Popol o d 'llalia, N. 275, 2 ottobre 1941, XXVlll),
A1 CONVALESCENTI PER FERITE DI GUERRA DEL CENTRO OSPITALIERO DI BOLOGNA*
li Duce ha pronunciato brevi parole commosse, ringraziando per il dov ere valorosamente co~piuto
L' Italia fascista - ha concluso - vi circonderà sempre del sub profondo amore. .
AGLI OPERAI DELLO STABILIMENTO DUCATI DI BOLOGNA**
li Dure ha rivolto brevi parole ai lttvorato ri, ringrazia,iJoU, in nome d ella patria, per l'utile lavoro che eseguono e i_m,1ifan4oli ad essere fieri del loro compito, il quale contribuiJ<e all'immancabile vitt oria d e/l'Italia.
• Il 4 ottobre 1941, Mussolini si era recato a Tucdone. 11 6 ottobre, alle 10.45, era giunto in littorina a Forll, dove aveva inauguratQ il Collegio aeronautico Bnmo M uuolini e visitato l'Istituto tecnico industriale Alnsandro ftfu;; o/ini ed il restaurato chiostro di San Mcrcuti.ile, Al r itorno a Riçcione, aveva consegnato all'amministratore del Popolo d'llalia, Giulio Barella, il dattiloscritto in memoria del figlio. Bruno, perché fosse composto e p ubblicato nella tipografia del giornale. Il 7 ottobre, alle 10, arriva in littorina a Pontecchio per assistere alla u aslazione della salma di G uglielmo Marconi nel mausoleo erettO presso il luogo in cui i l giovane inventore aveva realizzato la 5ua prima comunicazione senza fili. Verso le 12, è a Bologna. Percorse in a uto le principali vie d el centro fr a le ardenti accb.mazioni del popolo, visita il Centro ospitaliero, intrattenendosi affabilmente an• che con· i convalescenti per ferite di guerra, ai quali rivolge le parole qui riportate in r iassunto. (Da Il Popolo d'Ilalia, Nn. 280, 281, 7, 8 ottobre 1941, XXVIll).
•• A Bologna, la mattina del 7 ottobre 1941, !asciato il Centro ospitaliero, Mussolini si reca al « vilJaggio della tìvoluzione », abitato dalle famig lie d ei ca• duti per la causa fascita, dove, fra l'altro, gli viene presentata la fu:luciaria dell'Associazione famiglie caduti p er la rivoluzione, Raffaella Paoletti. « Mostrando di essere al corretlte della benemcrùa attività svolta dalla .fiduciaria, il Duce sorride, esclaman do: "Chi non la conoue la Paolmi? " >t. Indi visita lo Stabilimento Ducati in Borgo Paniga le. T erminata la visita, rivolge agli operai le paro le qui cip'>rtatc io .riassunto. (Da JJ Po~olo d'!Ja/ia, N. 281, 8 ottobre 1941, XXVIJI).
DIRETTIVE ALL'ENTE NAZIONALE FASCISTA DELLA COOPERAZ IONE*
Il Duce, nèl prendere atto d ella relaziune, ha espreJU> la sua appro'f!azione all'azione svolta dall'Ente d ella coop~azione, e ha impartito al comigliere nizionale Fabbrid precise direttive per~hé, n el campo della trasformazione dei prodotti agricoli, sia continuata l'azione di promuovimento di nuove aziende cooperative, attraverso le quali si co mpleta il tido produttivo, e affinché, nel campo della distribuzione, siano inJensificate la funzio_ne del/!E.I.C.A. e la costituzione di cooperative di consumo, specie nei centri operai, assicurando che l'importante problNna d el fi nan2iamento sarà oggetto di esame p_artù·olare.
PER L'ASSEGNAZIONE IN PROPRIETA AI COLONI DELL'AGRO PONTINO DELLA TERRA DA ESSI FECONDATA**
Camicie nere! Camerati contàdini !
La g iornata odierna, 26 ottobre deli'anno XIX dell'Cra fascista, va annoverata tra quelle memorabili :dell'ormai decennale storia dell'Agro
• Il 7 ottobre 1941, alle 13,30, Mussolini av~a lasciato Bologna in littorina. Visitate Imola e Faenza, era ritornato a Riccione. L'B ottobre aveva vfaitato Parma, Salsomaggiore, Salsominore e Cento Pozzi. Caratterizzate da molto sentimento erano state le accoglieme da lui ricevute a Parma dalle categorie lavoratrici e d alla massa popolana, specie dalle madri dei caduti in g uerra, alcune delle quali non ·avevano esitato a carezzarlo in volto con gesto che voleva essere di comunione nel lutto per la fr!Orte dei 6g1i. li 10 ottobre, era rientrato a Roma, sempre convlI\to della vittoria fin ale, benché non illuso sul carattere risolutivo dei successi tedeschi in Russia, dove l'inverno sarebbe stato duro. Il I 4 ottobre, Cavallero aveva ordinato a Roatta di mettere allo studio un'azione dà compiere per la conquista di Malta. Il 16 ottobre, trupp!:!·romeno-germaniche avevano espugnato Odessa. Il 20 ottobre, a Roma, nella sa.la del Mappamondo di palano Venezia, Mussolini riceve i consiglieri nazionali Giovanni Fabbrici e Giovanni Dall'Orto, rispettivamente presidente e ·direttore generale dell'Ente nazionale fascista" deHa cooperazione. « li presidente dell'Ente illustra al Duce, con dati statistici, l'efficenza della cooperazione e l'azio ne svolta dalla stessa nel settore deUa distribuzione ». Indi il capo del Governo pronuncia le parole qui riportate in riassunto (Da Il Popolo à'ltali11, Nn. 281, 282, 290, 293, 8, 9, 17, 20 ottobre 1941, XXVIII).
• • Il 23 ottobre 1941, il Comando supremo delle Pone Armate tedesche aveva comunicato che, « nonostante le d ifficili condizioni del tempo, oegli ul timi giorni ! stata sfondata, da sud-ovest e da ovest, la cinta difensiva t'Stcrna della capitale sovietica Le nostre avanguardie s~ sono q uindi parzialmcote spinte fino a
Pontino redento. Migliaia di vostri camerati oggi entrano in possesso del loro poaere, .della terra che essi hanno fecondato .con incessante ed amorosa fatica. Sono certo che essi faranno altrettanto nel futuro, con accresciuto senso di responsabilità.
- ··Con questa manifestazione, la gigantesca. impr~ ,delle gi:l paludi Pontine, ind iscutibile prova delle nostre alte capacità organizzative.e creatrici, .dopo il coronamento economico e tecnico, trova il suo corona.mento sociale e umano. (Applausi vivissimi e gr{da di « Duce, Dnce! )>). Con la stessa inemovibile volontà. con la quale ~bbiamo raggiunto questa meta, .raggiungeremo anche la suprema (diii.a folla Ji grida : « SJ, D11,e! »),perla quale abbiamo combattuto, combattiamo e combatteremo tino alla vittoria. (Le brevi, !IJJcitatrici parole, hanno un'era impreSiionante ne/J'esp /(}Jione dell'entusiasmo popolare. Per lungo tempo la piazza 11astis1ima viene scomz potentemente dal palpito ardente del popolo, eh, sa trovare sempre nuovi accenti, nuove vibranti esplosioni, per manift· stare ltJ s11a f ede , il 1110 affetto al Duce. Non 1i p11ò dire da qual, fmnto dell' immensa riunione di folla giunga /'invocazione più alta e la piiì f ervida acdamazfone. I giovani che sono sugli spalti della piazza, contenuti a stento dalle tribun e 1oprae/evate, sembra che riescano a vincere in q11alche tratta, ton il loro impeto e111beran/e e vivace, il c!amor, assordante dell'unttnime mani/e.stazione,· ma ecco che il gr;Jo inesausJo delle ma.rJe rurali si sovrappone ad ogni singolo accento. La _manife.1/azione illumina di vivacissima g/(Jria la piazza. Le bandierine giallo-cremisi di segnalazione dei marinare/ti di Sabaudia sonc, confuse coi fazzolelli azzu"i degli univérsilar1; i berretti neri dei fasci1ti in 11niform1 sessanta chilometri. da Mosca 1>. Il 24 ottobre, i tedeschi avevano occupato CharkoY. (Ma !"avanzata germanica sa.tl po.i bloccata <la una raffonata resisterµ:a dei russi e soprattutto da un precoce, rigidissimo inverno). Il 2' ottobre, Ciano era stato ricevuto da Hitler al Quartier generale di Rastenburg. Aveva trovato il Filhrer i.a gran .forma fisica e spirituale, cortesissimo e ancora .fiducioso <li poter sviluppare le operazioni su Mosca, non appena il tempo fosse migliorato. Hitler si era. detto anche disposto a.ricevere altre fone italiane al fronte orientale. Aveva poi escluso che il sua esercito potesse subire la stessa sorte di quello di Napoleone; parlato di una solidarietà europea, da realizzare sotto la guida della G ermania e del· l'Italia, per sbarrare il passo al vero pericolo del domani: l'imperialismo ameri· cano; preannunciato l'invio <li una sua lettera a mezzo di von Rintelen. Il 26 ot· tobre, alle 11 drca, Mussolini giunge in treno a Littoria per consegnare in prtr prietà a tremila coloni C"X<ombattenti i poderi da essi coltivati nella bonifica pontina. In tale occasione, dopo il discorso del consigliere nazionale A.ra.ldo di Crollalanza, presidente dell'Opera nazionale combattenti, sui dati complessivi della bonifica e sul significato della cerimonia, il capo del Governo pronuncia, da un podio appositamente eretto in piazza del Littorio, Je parole qui riportate. (O. Il Popolo d'I1"1ia, Nn. 297, ·299, 300, 24, 26, 27 ottobre 1941, XXVIII). r:Monano il polfrromo fiorire degli 1cialli delle. massaie rurdi in co1Jume Sulla molli/udine è una Jlupenda vesJe di primavera, che si di1tende frtJ la c01ona ininterrolla della foJla. It D11c, rhp_onde ;orridenu alla ma,. nijesttak>ne). •
INIZIO DELL'ANNO VENTESIMO DELL'ERA FASCISTA
A PALAZZO VENEZIA**
li Duce, rispondendo, ha invitalo tutti i fa.sci1Ji a lavorare in prof ondiJà, "perché ognuno 1ia consapevole dei suoi compiti e dei doveri rhe gli vengono impo!li da queJ/a epoca decisiva nella storia d'Italia e d'Europa.
• Quindi il Duce scende nel piano sottostante del podio, ove, su un ta..-olo, aono raccolti, nelle loro custodie, i documenti relativi al contratto di assegnazione in proprietà d ei poderi. Il presidente deJl"Opera nazionale çombattenti chiama i coloni e questi, ad uno ad uno, si presentano al Duce. Il primo è Vàlentino Micheletti, padre di sei figli. Egli firma celermente, e dopo che il pre5idente dell'Opera combattenti ha. apposto anche la sua fuma, il Duce, t,resa la penna da.Ile mani del colono, controfirma l'atto con visibile compiacimento. Cento coloni definiscono cos), immediatamente, il contratto. Gli altri compiranno a turno questo atto de:6.nitivo, il p iù solenne p er· fa loro vita di produttori e di capo5tipiti. La manifestazione, intanto, non ha un attimo di tregua. Il Duce sa.le la scaletta del ripiano e torna sul sommo del podio, dal quale risponde ancora sorridente all'incoo:unensurabile saluto». (Da Il PopoltJ d'I1alia, N. 300, 27 ottobre 1941, XXVHJ).
•• li 26 ottobre 1941, verso le 13, Mussolini aveva lasciato Littoria in treno per rientiare a Roma Il 28 ~ttobre, alle 11.30, nella s:ala del Mappamondo di palazzo Veilt'Zia, riceve « il segretario del Partito, che, accompagnato dai componenti del Dfrettorio na:donale, "gli consegna la tessera numero uno dell'anno XIX rinnovata per l'anno XX. Insieme con la tessera, il segretario del Partito fa omaggio al Duce del calendario del Partito Nazionale Fascista. Il segretario del Partito, nel presentare al Duce 1o specchio delle forze inquadrate nel Partito Nazionale fascista e nelle organizzazioni dipendenti, gli rivolge il seguente indirizzo: "All'inizio del ventesimo anno della rivoluzione, le camicie nere serrano intorno a vo:i, Duce, le loro schiere fedeli e vi esprimono, ancora una volta, in nome di tutto il popolo, J'assoluta certezza nella vittoria, che darà potenza all'Italia e al mondo quel1a nuova ~radi giustizia da voi dischiusa sin dall'anno quattordicesimo, quando p.iegaste per · primo la ·coalizione demoplutocratic.a ginevrina. e il torvo org og lio dd bdtanni ·• ». Al segretario del P.N.F., il capo del G overno risponde con le 11arole qui riportate in riassunto. (Da Il Popolo tll1alia, No. 300, }02, 27, 29 octCJbre 1941, XXVIII),
8,•XXX.
«LA CONSERVAZIONE RAPPRESENTATA DALLE PREPOTENZE DEGLI EGOISMI SARA FRANTUMATA DALLE FORZE DELLA RIVOLUZIONE» •
Camerati!
Siete venuti a salutare il sorgere deJI'anno nuovo, il ventesimo del· l'Cra fascista. Noi vi andiamo incontro con:_,indomito coraggio (dalla foJ/a si grida <( Sì, Duce!» e Ji applaude a /Jlflgo), con fermissima fede e con la convinzione profonda che il popolo italiano, serrato a falange nei ranghi -del Llttorio, sarà, in ogni caso, all'altezza del suo passato e del suo futuro e perciò degno della vittoria. (Applami vibranll).
Colpito ormai al cuore dalle armi della Germania alleata (la f olla applaude a lungo e si grida« Duce! H iJ/er! »), .d:ille nostre armi e <la quelle dei giovani popoli a lleati, il bolscevismo (dai/a folla si levano grida ostili e fh chi prolungatJ), contro il quale n~i foizi ~mo, ventitré anni or sono, la prima battaglia, agonizza. I suoi torbidi alleati d' Europa. e ,d'America pedranno con lui. (La fo lla rinnova i fhch1).
La conservazione rappresentata dalle prepotenze degli egoismi sarà frantumata dalle forze· della rivoluzione. (ApplauJ1). E noi passeremo. (La folla prorompe in vibranti, fr enetiri appla111i , acclama lungammle con grida di «Duce! Duu!»).
DECISIONI PER LE ASSEGNAZIONI ALIMENTARI••
t. - Concessione di una razione supplementare di p ane di cento grammi giornalieri ai giovani conviventi in istituti, convitti e collegi.
2. - Concessione di una raz ione complessiva di grammi ci~quccento
• A Roma, il 28 ottobre 1941, verso le 12, « centinaia di migliaia di per· sone Jt, reduci tlalle manifestazioni svoltesi in occasione del diciannovesimo annuale della marcia su Roma, affiuiscono in piazza Venezia, « gremendola sino all'inverosimile e traboccando nelle adiacenze ». la folla acclama a Mussolini e chiede di udire la sua voce. Il capo del Governo appare al balcone centrale del palano e pronunda le· parole qui r.ipottate. (Da Il Popolo d'/Ja/ia, N. 30'2, 29 ottobre 1941, XXVIII). · o li 29 ottobre 1941, Hit1er aveva scritto a Mus5olini la pre:tnnu~data. ' lettera a Ciano, abbandonandosi al prematuro annuncio che la guerra contro la Russia er:i. vinta e pressoch! conclusa. Kiev e Odessa erano cadute, moltissime divisioni nemiche annientate, innumerevoli p rigionieti catturati, Lening rado as· sediat:t., Mosca minacciata da vicino. Verso oc~idcnte si era proneduto al le di· agli operai addetti ai lavori pesantissimi, quali minatori. boscaiOli, ,ca. ricatori, addetti ai lavori di alta montagna, eccetera fesr: contro eventuali tentativi inglesi di sbuco in Europa 'pr:r aiutare la Ru!sia. Il Fiihrer raccomandava il fronte egiziano, come punto debole contro il quale il nemico avrebbe probabilmente agito. Occorreva proteggere i convogli dell'Asse e offendere quelli inglesi. Per tale scopo e per inutilizzate Malta, offriva n uove fone aeree (212). li 1° novembre, a Roma, a palazzo Venezia, M ussolini pie• siede la riunione della Commissione intermfoisteriale annonuia, che si occupa dei problemi « relativi alla disciplina della prodw:ione, distribuzione e razionamento dei generi a li mentari. Esaminato il bilancio alimentare del Paese in rela:iione alle r ecenti restrizioni e al fabbisogno nazionale, la Commissione prende in con siderazione le varie proposte formulate in tema di razionamento del pane. D opo ampia valutazione dr:i diversi aspetti del pzoblema », il capo del Governo comunica le d ecisioni qui riportate. (Da // Popolo d'I1alùi, N. 306, 2 no•em· bre 1941, XXVIII).
3. - Supplemento di cinquanta grammi di pane, oltre a cinquanta grammi di generi da minestra, ai bambini e ragazzi partecipanti alle re: fezioni scolastiche.
4. - Razione supplementare .di cento grammi giornalieri alle ge. stanti dal quinto mese in poi.
L'aggravio che deriverà dalle nuove concessioni Terrà. compensato da talune riduzioni nei confronti ,dei p roduttori che non siano coltivatori diretti e ,di alcune categorie abbienti che, avendo maggiori possi• bilità, potranno adattarsi ad una ulteriore economia nel consumo del pane, Saranno altresl realizzate economie eliminando il supplemento pre-cedentemente stabilito per i domestici, i quali possono beneficiare delle risorse alimentari delle famiglie presso rui prestano servizio.
Le modifiche adottate entreranno in vigore col l 9 dicembre pr05simo venturo.
• e la Commissione intenninhteriale annonaria. ha inotttt pre,o in esame la disciplina della distribuzione dei genezi di largo consumo ed ha. riconosciuto che g li. enti economici costituiti 'dalla Confederazione dei commercianti per g li acquisti collettivi hanno assolto con risultati soddisfacenti la delicata funzione tra grossisti e dettag lianti. :2 stata quindi esaminata la htituzione del carico fuso, ciÒè d elle scorte bimestrali presso j dettaglianti e Ja con.seguente necessità di perfC"lionare e coordinare il funzionamento degli stessi enti economici ~. (Da. li Popolo d'I1a/;«, N. 306,· 2 novembce 1941, XXVJIJ).
Celebrazione
DEI GARIBALDINI CHE DIFESERO ROMA•
Dopo novanta anni, tornano su questo colle garibaidino c_oioro che lo difesero con estremo valore e disperata tenacia durante la Repubblica romana del 1849.
Ritornano nel clima della rivoluzione delle camicie nere, avvolti dal~ l'amore del popolo. italiano. Sono i M orosini;~ i Manara, i Masina, i D'Averio, i Dandolo e cento altri accorsi da tutte le provincie d'Italia. Furono quelli gli anni della primavera d ella patria.
In testa alla schiera sacra, marcia un poeta della stessa aspra, eppure accogliente terra, della stessa forte razza di Giuseppe Garibaldi: il genovese Goffredo Mameli.
Fucili repubblicani quelli del 1849; fucili imperiali quelli àel 1867, i quali fecero meraviglie slli petti quasi inermi dei garibaldini, che si batterono sul colle di Mentana al grido eternamente fatidico: « Roma o morte ». Ma gli uni e gli altri venivano dalla stessa frontiera.
Dai nostri spesso lunghi e qualche volta necessari s.ilenzi nessuno sia indotto a trarre conclusioni arbitrarie. Noi non dimentichiamo.
COLLOQUIO CON SANDRO GIULIANI**
Gli ho portato le biog1ttfie, da lui rkhiutemi, di tuJJi i 1ansipolcristi appartenenti al gruppo , ognu.na d i esse su apposito foglio li D uce le ha scorse JutJe, e mano mano che le pa1sava commenta-va ricordqndo
• A Roma, sul Gianicolo, la mattina del 3 novembre 1941, Mussolini presenzia la cerimonia per l'inaugurazione del monumento ossario ai caduti garibaldini nella difesa -di Roma del 1849 e per la deposizione nell'ara dell'urna contenente le Cef!eri del poeta soldato Goffredo Mameli. In tale occasione, pronuncia il discorso qui riportato. (Da Il Popo/(J d'Italia, N. 308, 4 novembre 1941, XXVIII).
•• rl 4 novembre 1941, a Roma, Rommel, che si appre!itava ad attacnre Tobruk (mentre gli inglesi, a loro volta, preparavano una grande offensiva con· tro la Cirenaica), aveva illustrato a Cavallero il suo piano. Il 6 novembre, Mussolini aveva risposto alla lettera di Hitler del 29 ottobre, dichiarandosi convinto che il bolscevismo fosse frantumato e incapace di ripresa. Accennava alla probabilità che forze americane venissero mandate in Egitto, come faceva sospettare la presmza i n luogo del generale Maxwell; suggeriva un tentativo di far intervenire la Turchia; avvertiva che per poter meglio sfruttare il suo potenzia le industriale, uti.liuato allora ai 6.ni bema solo per il quaranta e jl sessanta pet
111 perJona fisica e rilevando particolari doti di qutdcuno di essi. Alla fine diue:
- Vi ringrazio, Giuliani.
Ho Jrovato il Duce in ottime condizioni fi.sfrhe, sereniuimo. Gli ho chiesto :
- Come state?
- Benissimo. Ho tutt'altra intenzione che di defungermi!
- Ciò mi consola, anche perché in questi ultimi tempi hanno ftttto correre sulla vostra salute le notizie più angoJCiose. Sapevo che si trattava di voci tendenzioJe; comunque il vedervi co-JÌ ed il sentirvi dire eh, sttJJe beniJsimo, mi fa mollo piacere.
- Quelle notii;ìe possono correre perché non ç' é nessuno, si capisce~ che sa,ppia mettere a posto certa gente. Con certa gente non ci vogliono bontà e cavalleria. Bisogna saper reagire.
Aaennando al Partito, il D 1,ce ha ouervato che eJJO Svolge una 1/asla opera di solidarietà atJrave rso tulle le forme assi.JJenziali per il popolo, arrivando it? ogni famiglia con la sr,a grande organizzazione.
- D'altra parte - ha continuato - la politica è oggi la guerra. Come sapete, il fronte interno partecipa anch'esso alJa.guerra. Le inrursioni sulle città possòno determinare ìn un giorno più vittime di quante se ne contano, nello stesso giorno, su uno dei settori del fronte militare. Queste vittime, donne, vecchi, fanciulli, sono innocenti. -Anche perciò il fron te interno deve es~ere saldo qua~to quello delle prime linee. Oc· corre guardare la situazione con estrema fermezza, con. grande coraggio, ed in certi casi anche con rassegnazione.
- La guerra attuale non è, del resto, paragonabile, dal punto di vista delle vittime, all'altra guerra, che ci è · costata settecentomila morti e che ci ha d ato Caporetto. Finora i morti in questa gu~rra, dove con. tano più di tutto i mezzi meccanici, non sono arrivati in due anni a cinquantamila. Quando si dice_ e si scrive che una divisione corazzata è stata distrutta, le vite umane perdute sono infinitamente inferiori a qualsiasi altra divisione distrutta. nella guerra precedente. Una cosa. v~ cento, l'Italia aveva bisogno di materie prime, Avm già ordinato i necessart apprestamenti difensivi contro eventuali sorprese nemiche a Pantelleria e l.arnpedusa, in Sicilia e in Sardegna. Sottolineava che occorreva nafta per la Botta; si diceva lieto che il Comando delle forze aeree tedesèhe nel Mediterraneo fosse sta.to destinato il maresciallo Kesselring, da lui conosciuto in Russia; annunciava la costruzione' di navi da trasporto veloci. Chie,sto anche carbone, concludeva con una prospettiva della situazione interna italiana (212). Il 7 novembre, a Roma, nella sala del Mappamondo di palazzo . Vene-zia, riceve Sandro Giuliani, compo• oente del Direttorio nazionale del P.N.F., ed ha con lui il col[oquio qui rjportato .in c.iassunto (Dà L'EMropeo, N , ,~, 30 dicembre 1956, XII). ramente penosa è costituita dai nostri prigionieri in India: oltre trecentomila, ·con settandue generali, dei quali molti non rivedranno certamente più la patria
- Ad ogni modo, durante la lotta ci sono dei dettagli: la Russia ha perso e perde terreno, l'Inghilterra ha perso terreno, noi siamo impegnati in questi giorni in un'aspra battaglia, ma i conti si fanno alla fine. Alla fineTattivo supererà il passivo, p(?iché l'Italia e la Germania sono alleate con il Giappone, che è un paese potentissimo, il quale farà .sentire al momento opportuno rutto il suo e~orme peso.
ELOGIO AL FASOSMO NAPOLETANO*
Il Duce, dopo aver Jotl(>}ineato i dati più 1ignificativi della relazione 'del ; egrelari o federale, ha dichiarato di aver v oluto ricevere, per primo, nel/'anno XX, il DireJJoriQ della Fede razi one dei Fasci di Comba1timen1a di Napoli.
Tale priorità è stata pienamente meritata dalla camicie nere napole· tane, che, come tutte ]e popolazioni del Mezzògiorno d'Italia, si trovano oggi in zona di operazioni.
Ha quindi affermato d'essere J/ato sempre Jicuro che il popolo dell1Jtalia meridionale~ particolarmente impegnalo dall'azione di gue"a, avrebbe t en11to dnro ron calma e disciplina, del11dendo la speranza de/ nemico, che tentava, con le Jue agg ressioni, di fiaccarne la 110/onJà e lo spirito.
• 11 9 novembre 1941, al largo di Malt!l, un nostro aerosilurante aveva af. fondato l'incrociatore inglese ArelNJa, ma contemporaneamente era fallito un tentativo .'di trasferire uomini e armi in Libia a mezzo di un convoglio, causa l'affondamento provocato dal nemico _di tulti i sette piroscafi chic lo componevano e di due dei cacciatorpedinieri che li scortavano. Il 10 novembre, a Roma. nella sala del Mappamondo di palazzo Vmezia, Mussolini riceve. « presente il segretario del P,N.l:'., il Direttorio della Federazione dei Fasci di Combattimento di Napoli. D opo il "Saluto al Duce!", o rdinato d al segretario del Partito )) 0 il segretario federale di Napoli, Fabio Milone, riferisce « sull'intensa attività svolta nel tempo di guerra dal fascismo napoletano», concludendo: « Duce ! Riconoscenti a voi per averci chiamati ad essere partecipi della vita attiva del Partito nella nostra provincia, vogliamo assicurarvi che abbiamo piena coscienza dei nostri compiti dell'ora presente e di quelli del domani. Per tali alti compiti di guerra e di pace, il fascismo napoletano è pronto e più che mai ·serrato intorno • voi. Esso vi dice, a nostro mezzo, la sua incondizionata dedizione è la sua certezza incrollabile nei destini da voi preparati alla nostra Italia» Indi il capo d el Governo pronuncia le parole qui riportate in riassunto. (Da li Popolo j 'Italia1 N. :H4, 10 novembre .1941, XXVIII).
Rivolto 11n caldo elogio alle camicie ntre nttpoletane .per il loro fiero comportamento, it Duce ha del/o che i sacrifici di oggi saranno pre• miati dalla 11it1oria, da cui la po1izione di Napoli, regina del Medi/erra,. neo, e il 1110 sviluppo indzu,riale raranno 11igoro1amenle potenziati. Quello che ora ~ importante. stabilire - ha conclruo il D11c4è che le camicie nere ·di Napoli e provincia e la popolazione tutta della Campania sono perfettamente all"altezza .dei loro compiti e lavorano per la vittoria..
439' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*
li Comig/io d ei miniJtri, riunito il 29 novembre, dodiasima gior• naia d ella baJtaglia in Marmarica, manda il ra/11/0 degli italiani agli eroici comballenli di Gondar, la cui bandiera ideale, non a111:maina1a, è affidata dalla patria ai giovani , he un giorno, e per sempre la ripor~ teranno nelle terre consacrate dal sangue di Ire generazioni guerriere,· ai Combattenti della Marmarfra e del Corpo di spedizione italiano in R1111ia, che, in piena fraternità d'armi coi camerali germanfri, /ollano conlfO il -disperalo Jjorzo offemivo dell'im/Jero inglese e contro l'e;trema difesa del bolrcevismo,· alla gente dell'Italia Meridionale e Jnsulare, ,be, in prima linea è e-alma e disciplinata, di fronte all'offesa nemica, fa blocco coi soldati e mostra al mondo l'irrem ovibile vo,lontà di villo.ria del popolo italiano, . , Il Consiglio dei ministri ha poi approvato (~eguenti provvedimenti, o/Jre ad a/Jri d'ordinaria amministrazione.
• Il 14 novembre 1941, il generale Rino Corso Fougier era stato nominato sottosegretario e capo di Stato Maggiore all'Aeronautica in sostituzione di Pricolo. Il 18 novembre, gli inglesi - avevano scatenata una poderosa offensiva contro le posizioni italiane e tedesche oltre if confine egiziano, prcvenendO così il progettato attacco di Rommel a Tobruk, Al nemico era stata possibile un'LIIlmediata azione in profondità, tanto che aveva trascurato di im pegnarsi contro nudei di resistenza italo-germanici rirriasti nelle posizioni di Halfaya e Bardia. In quel mentre, in Etiopia, g li inglesi investivano gli ultimi reparti ilaJiani raccolti per l'estrema resistenza fra Culcarber e Fercaber, presso Gondar, privi d'ogni rifornimento e collegamento con la patria. Il 23 novembre, Musso lini aveva affidato a Rommel, a sua richiesta, il comando della bnttag lia in l\farmarica, telegrafando in merito a Bastico (250). Il 24, 25, 26 novembre, si era svolto a Berlino uo convegno per il rinoovo del Patto an,ticomitern e per l'adesione ad esso della Cina, D ani• marca, Finlandia, Slovacchia. l'Italia era stata rappresentata da Ciano, il quale si era incon trato allora anche con Hitler e von Ribbentrop. Il Fiihrer g li aveva preannunciato la presa di Sebastopoli e delle terre meridionali russe fino al Volga · e Stalingrado; segna lato il gelo precoce e rigidissimo come il vero ostacolo alla conquista di Mosca; detto che sarebbe stato g radito l'invio di truppe alpirie ila· liane da destinare a future operazioni nel Caucaso. Dal canto suo, von Ribbentrop aveva ripetuto che la Croazia e la Grecia erano riservate all'Jtalia come suoi spazi vitali. Il 27 novembre, dopo aspra. e lunga lotta, gli inglesi erano riusciti a sbloccare le loro forze rinchiuse nella piazzaforte di Tobruk, Il 28 novembre, era ·capitolato il presidio di Gondar, col quale si trovava. il generale Guglielmo Nasi. Lo stesso 28 novembre, Kesselring, g iunto a Roma p~r assumere il comando d el C.Orpo aereo tedesco nel sud, si era incontrato con Mussolini e Cavallero, il q uale non aveva consentito che le forze aeree e navali italiane destinate & proteggere • 1i convogli e ad ostacolare le azioni nemiche partenti da Malta fossero poste agli ·ordini diretti del maresciallo tedesco. Il 29 novembre (ore 10·13), Mussolini prc,iede Ja rfonione del Consiglio deì ministri della quale è qui riportato il rcS(> conto. (Da 1/ Popolo d'ltalùt; Nn. 320, 32:S, 326, 327, 328, 329, 330, 331, 3H, 334, 16, 21, 221 231 2.fi, 2:S, 26, 27, 29, 30 novembre 1941, XXVJII).
S11 P,opos/,1 dei Dure del f auismo, capo del Govern():
Un disegno di legge concernente agevolazioni trihularie a fa vo re d el· l'Anocit1Zione nazionale famiglie dei rduti in guerra Jl provvedimento mira a roncedere a/J'Anoriazione anzidetta i benefici Jribularl dei quali già godono l'Op era nazionale per gli orfani di gue"a e altre A ssoriazioni di g uerra, e cioè l'e;e nzione d.a qualJia1i tributo f ondiario, erariale, provìntiale e romunale, nonché l'equiparazione . alle amminislrazioni dello Staio pe r quanto riguarda ogni altra di1po1izione in maJeria fiJcal e, Uno JChema di decreto legge. che rua nuovi provvedimenti a . favore dell'Opera nazionale comballenti per l'azione di bonifica dell'Agro Pon• lino, che e;sa continua a svolgere con pieno s"uccesso. Venuto a sradere il Patlo colonico, che aJJicurava, col cont ributo dello Stato, un minimo di reddito indispensabile a ogni fam iglia colonica dell'Agro, e compiutasi, dal lata tecnico-agrttrio, la redenzio ne di quelle terre, si è già iniziat111 come noto, la fase conrltuiva della grandio1a impreia, col lrapa1Jo delle proprielà ai coloni, Ai f ini, ora, de/l'aJJeJlt1men/() economico de/Je terre sletse, e per l'attuazione d el relativo piano di smobilizzo, viene autorizzato un finan ziam enlo all'Opera nt1zionale comhallenti, per la d11;rata di un q11inq11ennio, da parie del consorzio per sovvenzioni su valori indur/ria/i. Al Jermine del quinquen nio, tale finan ziamento sarà irasjormato in un mutuo venticinq11ennale, con uno o phì istilflli di credito e co"n il concorso.Je//o Stato nel pagam ento degli interessi. Nel contempo viene conceJio all'O per,:1 un contributo governativo slraordinttrio, · Uno schema di decreto con cui, al fine di assicurare un'adegudJ,:1 tutela degli intereui dei chit1mati a/le armi, vengono dfrciplinati sia i concor1i1 sia il reclutamento di per1ona!e nelle amministrazioni statali, .ria l e promozioni per le qut1li è attualmente previsto l'esame dei dipen: denti dalle ttmminiJtrazioni medesime In particola-re con dell o proVtJe• dimento si dhpone, per quanto concerne le ammiuioni nelle carriere statali, 11accantonamento della metà dei p o1ti da conferire per ;,,omine dei ,110/i delJ, amministra.io11i staJdi a beneficio di coloro r/11 1i trovano
Jotto le armi e di coloro che non poJJono. rdggitmgere Je sedi di esnmi per ragioni dipendenti dallo staio di guerra. I vincitori dei conco~si banditi dopo la g11erra Saranno ,nominati con la 1te11a decorrenza, agli effeJti giuridid, che 1arebbe .stata loro aJ.Jegnata Je a'VeUero partecipato al concorso ordinario. Circa le promozioni al grado olta'Vo di gruppo A, nono di grtlppo B, e undicesimo di gruppo C, l 'anz;Jetto JChema di decreto stabilisc!! che il conferimento delle pro_mozio ni 1tesse per ; po1li disponibili alla data. di pubblicazione del regio de creto mede1imo e per quelli che si renderanno disponibili fino alla ce.ssazione dello stato di guerra d ebba avvenire per merito co,nparatiw . Ai coefficienti di merito allribuibili a ciascun candidato, in base alle norme in vigore, dovranno dggiungersi i coefficienti per i 1ervizi di guerra, per le ricompeme al valo re, per mutilazioni o ferite, no nché per le benemerenze p er lt:t. ct:1.111a fascista e per lt:t. qualità di socio di diritto dell'Unione fasciJta tra le famiglie numerose.
Uno srhema di decreto legge: contene nre il dil)itto di rimozione e /'obbligo di denunzia· di materiale bellico Per la tutela della pubblica incolumità è faffo divieto di rimuo'Vere, senza autorizzazione de/I'a11to• rità rompetenle o ienza giustificato motivo, Mmi da fuoco, munizioni o esp/oJivi coitituenti materiale bellico, ed è imposto a chiunque rinvenga ì mem:ionati materiali di fame immediata denunzia ai carabinieri reali o tJd altra pubblic.J autorità.
Uno schema di disegno di legge concernente lo stanziamento dei fondi per /'inc remento della pesca 11el/a Dalmazia e nel Camaro. Le attività pescherecce nella Dalmazia e nel Carnaro si riducono att11almente a/fesercizio della piccola pesra costiera e si dedicano in generale alla pesca estiva ·del pesce· azzur ro. Poiché il mare dalmata è ricco Ji prodotti illìci di qualità pregiata ed è pertanto realizzabile ,m incremento produttivo che avrà riflessi nell'economia alimentare della nazione, vengono erogati congr11i fondi per l'attuazione di un programma inteso a migliorare e ad_organizzare l'attrezzatura tecnica delle accennate attività,
Uno schema di decreta legge concernente disposizioni circa la competenza d elle controversie in materia di requisizioni Viene attribuila al Comitat o giurisdizionale per le controversie in materia di requisizioni, i.1tituito con regio decreto 21 giugno 1941, XIX, numero 688, la cognizione delle controversie relative alla requisizione di quadrupedi e 1Jeico/i per I~ Forze Armttte, alla precettazione e requisizione di pidtlte e legtidtni di abete roJ.Jo p er l'approVvi$ionamento de/l'industria nazionale, alla re'iuisizione, da parte delle a111orità civili, di mezzi di tra.sporto e di quadr11pedi per esige nze di p11bblico intereue.
Su proposta d el ministro -degli Affari EJJeri sono stati app,roi1ati a!ç1mì proiivedimenti di carattere amministrativ(J.
S11 propo1ta del D11ce, miniitro dell'lntnno :
Uno schema di provvedimen_to legislativtJ concernente Id nomina di un alto commis1ario col compito di provvedere a 111110 quanto occorre per / 1esecuzione degli accordi italo-tede,schi per l'Alto Adige e di coordindre I'al/ivilà di ttmi gli enti, ùtiJ11Ji ed uffici operanli a tal fine. L'anzidetta nomina trova riscontro in quella d'analogo organo da parle tedesca, gi111ta accordi in1er11en11ti tra i due Governi.
Un disegno di legge rol quale si dispone l'inrlusione del segretariQ federale nella Commissione provincìa/.e per i p;ovvedimenti di Polizia, al fine di a11ic11rare una più stretta· collaborazione fra gli organi del Partilo e quelli della Polizia, tJ.vuto anche riguardo ai compùi che il Partito nercita in materia di disciplina nei con111mi
Un disegno di legge col quale Ji estende alle dipendenti _degli enti au1iliari il Jrttttamento 1p_et1ante alle dipendenti Jtatali durante la gravi• danza ed il puerperio.
Un disegno di legge concernente- l'htituzion, del ruolo- degli uffi · ciali d el Corpo degli agenti di Pubblica Sicurezza.(+)
Su prupoJ/a d el Duce, ministro della Guerra:
Un diiegno di"legge recante aggiornamenti alla legge 9 maggio 1940, XVIII, numero 368, mlt'ordinamento del regio Esercito. Con la/e prov. vedimento Ji sanziona il nuovo ordinamento dato ai servizi tecnici del regio E1erd10 e !'istituisce, fra l'altro, un ispeuoraJo delle truppe mo· torizzate , corazzate.
Un disegno di legge concernente il reclutamento degli ufficiali in urvizio permanente effettivo e duranu il periodo di guerra. Il pro vve· dimento è inteio a dare facoltà alJ'amminiJtrazione della GueMa di ef"· fellttare i l redJJJamento degli ufficiali subalterni in servizio perm,:mente, dttrante il periodo di guerra, mediante concor;o per soli titoli, anzfrhé per Jitoli ed e1ami.
Su propoJ/a del Duce, m;nÌJJro d ella Marina:
Un diiegno di legge che regola la po1iz ione degli ufficiali della re·· gia Marina dichiarati. irreperibili e apporta alcune varianti al vigenu lesto unico del/è dispo;izioni legi.Jlative riguardanti l'avanzamento degli ufficiali della regù1 Mttrina.
Un disegno d i "legge concernente provvedimenti per i sottufficiali del/ti regia 1\1.arina ed i miliJari del Corpo reale equipaggi marittimi.
Un disegno di legge conurnente modifiche alle norme d'adegu~ mento per la valutazione dello st4lo civili nei riguardi d egli ufficiali e dei Jottufficù1/i della regia Marina.
Uno JChema di regio decreJo relativo al conferimento della tarica di ammiraglio di ;quadra designato d'Àrmata durante "J'atu,aie JJato di guerra.
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Uno u hemt:1 di r egio decreto che modifica la legge 13 luglio 1939, XVII, numer() 1154, recante norm, 1111/, requisizioni d,I ttaviglio m etcantile.
Su proposta del Duce, minÌJJrq d el/'A eronautfo:J:
Un o s~hema di decreJo legge riguardan.te la composizioni della CommiJsion e superiore di avanzamento p er gli ufficiali della regia AeronauJica durante il periodo di guerra. Con tale provvedimento si stabilisce che la Com missione lllp eriare di avanzamento per gli ufficiali della regia Aeronautica durante il periodo di guerra 1ia compo1/a di cinqile anziché Ire generali di 1q11ad ra aerea. Si stabiliJce inoltre che di detta CommiJJione facciano parte, con voto deliberativo, gli Yjficiali generali capi dei Corpi del genia aeronautico, di commi.s.rariato aerona11tico e sanitario aeronautfro, quanto il giudizio verta 111 ufficiali dei Corp_i steui. ·
Um> schema di regio decreto inteso a modificare l'artkolo 4 del r,gio decreto 19 dhembre 193.5, XIV, numero 2364, che detta norme p er il co nferimento della medaglia militare aeronautica di lunga navigazione, Con tale provvedimento si stabilisce che agli osservatori militari di aeroplano e d'idrovolante del regio Esercito e della fe gia· M arina, agli ef· fetti della conceuione della medaglia miNtare aeronaujica di ltmgd navigazione aered, venga comp111a10 il periodo d'un tJJtno quando ne/. l'anno steuo il militare sia stato dich iarato addestrato.
· Un disegno di legge riguardante la facoltà al ministro dell'Aero• na11tica di autorizzare l e impreu costruttrici d'ae romobili e la reale Unione nazion_ale ae ronautica i, impiegare personale rprovvisto di Ja/rmo dei requisiti previsti dalle vigenti disp osizioni Jul/o stato giJlfidico della gente dell'aria.
Un disegn a di legg• concernente JI conferimento del grado di tt· nenie agli afficiali maestri di ~cherma della regia A eronautica. ( + )
Af DIRIGENTI, AGLI AMMINISTRATORI
E AI REVISORI DELL'ENTE NAZIONALE RISI *
Il D uce, preso dito che, nel decennio, la superficie coltivata a 1iiaia ì sttlita da ettdri 127 .290 a ettari 168.150, ;t rendimento unitario da ·quinJdli 46, 10 a quintali .56,80, la produzione comp_fe~sivà da q11intali
• A Roma. nella sala del Mappamondo di palazzo Venezia, il 1° dicembre 1941, Mussolini riceve, presente il ministro dell'Agricoltura e Foreste, Giu· seppe Tassinari, ·i dirigenti, gli amministratoti e i revisori dell'Ente nazionale risi. 11 senatore Aldo Rossini, presidente del l'Ente, riassume, « in rapide consideruioni e cifre, tutta l'opera svolta nel decennio, ricordando com• l'azione del-
6.549.000 a quintali 9,287.000, e che, se~za chiedere neppure un cen• leJimo allo Srato, la consistenza patrimoniale è oggi di unlotrenta milioni, mentre le speu di amministrazione tono rimaste in minimi Ìermini, ha meJJo in rilievo come JIEnte abbia auolto lo specifiro compito assegnatogli, dando, inoltre, notevple incremento a!J'as1istenza sociale e contributo decisivo alla grandiosa opera di regolazione del lago Maggiore e di tulJo il sistema irriguo in rapporto col Ticino. ·
Rievocale le fasi salienti dell'attività decennale, che egU reg111 sempre, anche nei particolari, il Duce ha cordialmfnle 'è!ogialo il .rena/ore Rossini per l'opera data con la capacità, la fede;e /'a.uo/11to dùintere.ue, che .rono ragioni prime di ogni vittoria,
Ha quindi esteso la sua lode a· tutti i presenli ed tll lo ro collabof'a/ort ed ha dato ordi.rie che l'azione continui, non 10/0 per la tutela di 11n 1attività economitrt particolarmente prezio!a, ma come m ezzo di perfezionammro per tutte le aJtività connesse al. problema risiero e to me indi!c11tibile prova J.elle p ossibilità realizzatrici Jell'.J Staio faJci.sra.
PER LA DICHIARAZIONE DI GUERRA AGLI STATI UNITI D'AMERICA*
Camerati!
E questa un'altra. giornata di decisioni soienni nel!a storia d'Italia e di memorabili eventi, destinati a.d imprimere un nuovo corso nella storia dei continenti. (AccJ4mazirmi)~ l'Ente sia ·passata da!fa difesa contro una crisi estrema alla salvezza e a1 poten• ziamento dell'istituzione, fino all'attuale p rosperità, che ha comenlito ingenti contributi ad organìua:iioni e istituzioni affini e provvide gestioni dirette e indirette per il progresso della riskoltura e di tutte le attività connesse. Esi,ressa la pro· fonda gratitudine di tutte le categorie rappresentate nell'Ente per il Duce che questa su:r. originale creazione salvò in ripetute aspre vicende e sostenne in ogni tempo col suo personale 11-ssiduo consiglio, il senatore Rossini assicura che dai successi conseguiti tutti avrebbero tratto nuovo incitamento per perfezionare le Capacità costruttive dell'organismo loro affidato». Indi il capo del Governo pronuncia le parole qui riportate in riassunto·. {Da Il Popolo d'I1ali11, N. H!i, 1° di· cembre 1941, XXVlll), ·
• La mattina del 3 dicembre 1941, l'ambasciatore nipponico a Roma, Zembei Horilciri, aveva comunicato :a <Mussolini che i negoziati da tempo in corso fra il Giappone e sii Stat i Uniti d'America erano giunti ad un punto morto, perché 1 questi ultimi pretendevano da l'okio la rinuncia al Patto trip.1rtito con l'Italia e la Germania. Ciò, anzi, rendeva -probabile un conflitto fra Giappone e Stati Uniti. In tale caso, Tokio chiedeva ch e Roma dfrhiaras.se guerra a WashingtoD e si impegnasse a ooo fare pace separata. Alttettanto veniva chifflo alla. Germa~
Le potenze del Patto d'acciaio, l'Italia fascista e la Germania nazionalsocialista (applausi vivissi mi), sempre più strettamente unite, scendono oggi a lato dell'eroico Giappone (vibranliuime acclamazioni,: la folla grida lungamente :« Giappon~! Giapp one!») contro gli Stati Uniti d'Americ~. (Fischi prolungati).
Il Tripartito diventa un' alleanza mrntare, che schiera attorno aile sue bandiere duecentOCinquanta milioni di uomini (acclamaziom), risoluti a tutto pur di vincere. (La moltitudine acdama aJ Duce enl11siaslicamente).
Né l'Asse, né il Giappone volevano l'estensione del conflitto. Un uomo, un uomo solo, un autentico e democratico ,despota (fischi prolungati e Violentissimi'). attraverso una serie infinita di provocazioni, ingannando con una frode suprema le stesse popolazioni del suo paese, ha voluto la guerra e l'ha preparata giorno per giòrno con diabolica pertinacia. (Fischi).
I formidabiH colpi che sulle immense distese del P acifico sono già stati inferti alle' forze americane mostrano .di qua:1e ·tempra siano i sol· dati del Sol Levante. (La f olla prorompe in n11ovi1 prolungati appla;ui grida: « Giappone! Giap pon_e! »). ,
Io dic~, e voi lo sentite, che è un privilegio combattere con ·Ioro. Oggi il Tripartito, nella pienezza dei suoi mezzi morali e materiali, nia. Mussolini, pur riservandosi di consultare Berlino per sincronizzare l'uione, si era dichiarato pronto ad ader ire alla domanda. Berlino pure aveva aderito. Si era opposta invece a nuove insistenze italiane per un accordo con la Francia che rendesse possibile l'uso del porto di Biserta pu i rifornimenti alla Libia, allo scopo di alimentare la battaglia che infuriava in Marmarica Berlino aveva obiet• tato che l"uso di Bisetta a,·rebbc potuto suscitare una reazione delle fon.e fran. cesi ndl' Africa Settentrionale e il loro passaggio in . massa alla parte degollista. li 7 dicembre, alle 6, era intervenuto lo stato di guerra fra il Giappone, gli Stati Uniti d'America e l'Inghilterra; e, poche ore dopo, forze aeree nipponiche avevano attaccato la flotta americana del Pacifico a Pcarl Harbour, nelle Hawai, fa. cendone strage. Il 10 dicembre, Ciano si era incontrato a Torino con l'ammira·gJio Jean Prançois Darlan (successore del generale Max.ime Weygand nel governo dell'Africa Settentrionale Francese), senza nessun risultato positivo. D arlan si era . dimostrato esplicitamente ostile all'Inghilterra, ma aveva detto- di te~re un at• tacco inglese se avesse consentito al traffico per Bisetta dei tifornìmenti i~alo-te,. r1 deschi. L'll dicembre, alle 14.30, a Roma, a palano Chigi, Ciario riceve l'inca- ricato d'Afiari degli Stati Uniti d'America, George Wadsworth, e gli fa la guente comunicazione: « Sua Maestà jl re imperatore dichiara. che l'ltalia si con- sidera da oggi in stato di guerra co~ g li Stati Uniti d'America». Lo stesso 11 di. cernbre, dalle 15 alle 15,1' circa, mentre H itler annuncia al Reichstag che anche I.i Germania ha dichiarato guerra agli Stati Uniti d'America, MuSsolini pronun· è uno strumento poderoso per la guerra e il garante sicuro della vittoria. Sarà .doniani l'artefice e l'organizzatore della giusta pace tra i popoli.
Italiani e italiane!
Ancora una volta in piodi! ·Siate d egni di questa grande ora.. .Vinceremo!
ELOGIO DELLE DONNE ITALIANE PER IL LORO CONTRIBUTO ALI.A GUERRA•
Il D11ce1 premeuo di aver v ol uto, con deliberato propo1ito, che la riunione odierna si 1volgesu nel sesto annuale della « giornata della f ede», dict come foue, qut//a, una giornata unica, cht non si ricorda
• li B dicembre 1941, gli inglesi avevano affondato nel Mediterraneo due nostri incrociatori e due nostri piroscafi che portavano in Libia carburante e carri armati. Il 1, dicembre, mentre il fronte libico era fermo ad Ain e! Gazala (Rom· me! ~rò era ormai dc:-ciso a ritirarsi per non esaurire le forze eh~ gli restavano, ciò che avrebbe significato aprire la strada agli inglesi sino alla Tunisia), C:i.vallero era partito alla volta dell'Africa con Kesselring per conciliare le vedute di Rommel con quelle contrastanti di Ba5tico e Gambara. Intanto il Giappone aveva conseguito rapidamente una serie di grandiosi successi campali e di conquiste territoriali di enorme portata. In .Russia, invece, un inverno anticipato e di temperature Krezionalmente basse aveva favorito la resistenza delle armate sovietiche, tramutatasi presto in controffensiva co ntro le truppe tedC"sche, spinte lontano dalle basi di partC"nza, fisicamente quasi annichilite dal gelo. Perciò Hitler era stato costrC'lt& ad ordina.re la sospensione invernale d elle operazioni. I.a mattina del 18 dicembre, a Roma, nella 5ala Regia di palazzo Venezia, in occasione del sesto annuale della « giornata della fede», Mussolini riceve « la consulta centrale dei Fasci femminili ed. una rappresentanza di visitatrici fasciste e di infermiere della Croce rossa italiana ». L'ispettrice dei Fasci femminili Laura Marani Arniani rivolge al capo del GovC"rno il seguC"nte indirizzo : « Ou(e! Vi porgo il salulo e l'omaggio di tutte le donne italiane, che, animate da ardente fede fascista, guardano a voi, come sempre, con serena ed appassionata fiducia. le carne• rate qui convenute, fasciste che hanno dedicato al Partito lunghi anni di lavoro, infermiere ,-olontarie che si sono prodigate accanto ai gloriosi feriti, visitatrici sempre vicine alle- famiglie dei combattenti, vogliono esprimervi la loro immensa gratitudifl e per averle chiamate ·alla vostra presenza oggi, nell'annuale di un'offerta di fC"de e di amore, che fu anche una sdegnosa protesta contro l'iniquo assedio stretto intorno alla patria. Questo vostro invito oostituiKe per Joro il pre· mio più alto e più caro. Voi, Duce, avete visto le infermiere volontarie imbarcate sulle navi che corrono i mari infidi con il loro carico dolente e glorioso, le avrle viste affrontare la morte nelle navi' ospedali colpite dalla malvagità del nemico, le avC"te viste avanure fin sotto il fuoco negli ospedaletti da campo o aggirarsi, torelle pazienti ed amorevoli, nelle corsie degli ospedali militari. Voi avete visto le visìtatrici portare negli ospedali, i nsieme con i vostri doni, il conforto del dolce amore materno e della fiera parola fascista, Voi sapete che queste visitatrici, entrando nelle case del popolo, alleviano il dolore, ra.vvivano b. speraru.a ed ali- senza essere pervasi da una profonda emozione. Tutte le donne d'Ualia furono unite: dalla regina all' ultima contadina, e fu, in un dupl ice significato, « giornata della fede ». In primo luogo perché le italiane offersero i loro anelli nuziali, in secondo luogo perché riaffermarono la fiera decisione della lotta contro i ladron i .dell'universo, che l'Italia aven di fronte ieri, come Ii ha di fronte oggi.
Q11indi il Dure elogia1 anzi111110, l'opera svolta dalle infermiere volontarie della Croce roua Effettivamente, come ha d etto la camerata che lo ha preceduto, egli ha _visto con i suoi occhi, non solo in questa guerra, ma anche nell'altra, che cosa hanno fatto le infermiere volontarie della Croce rossa. Esse sono state mirabili ,per dedizione al dovere, per spirito -di sacrificio. EKli le ha viJte in Albania, ndle sezioni chirurgiche, q uasi sulle immediate linee del fuoco, calme, sicure di sé, senza ansie.
I l D uce afferma quindi di uurt ccm _vinto che i f eriti abbianu, e sentano profcndamente, gralitudine per la loro aJiiJ fenZtt, che non è 10/tanto di carattere materiale, "?4 è soprattutto morale I combatt enti, i /Miti meritano il loro interessamento, la loro operosa simpatia. Le viJitatrici fa.rcùte integrano questa opera.
:B tutto il mondo femminile ·italiano, nel1a sua migliÒre espressione e nella sua vera. e profonda aristocrazia, che a'dempie, in questo modo, il suo ,dovere verso la nazione in guerra. A tutte l e donn, italiane, il Duce rivolge il suo elogio, perché tutte ne sono degne.
Proug11endo , il Duce dice che la resilienza del fronte inlert10 ilev~ tuere opera loro, della loro tenacitt e d ella loro sensibilità; loro il compito d i correggere talune 1tort11re, loro il compito di ricordare, talvolta, che quuta i una guerra dura e l11nga perché non i 11na guerra come /fitte l e altre. Questa è una guerra che fissa i .destini del gene re umano e nella quale sono coinvolti in m~o diretto e indiretto due .miliardi di mentano sempre più la liaccoia della fede. Qui sono anche rarpresentate le donne fasciste che hanno dato lungo e lervido esempio di dedizione e di operosità e c~ ,oggi si . prodigano nelle organizzazioni, nei posti di ristoro, nei laboratotf ove si confezionano gli indumenti per i nostri soldati di tutti i fronti. Quc:ste_ ca· merate e tutte le donne d'Italia, presenti. in ispirito, vi dicono, D uce, che ben serrate sono le loro file in questa grande ora di cui vogliono essere sempre più degne. Vi dicono che salda è nel cuore loro la certezza della vittoria, per la q uale affrontano con piena consapevolezza privazi-oni e disagi e alla quale offrono con orgoslio il coraggio ed il sangue dei propri figli. Ad ogni prova esse sono pronte "per concludere nella vittoria il sacrificio··, come voi avete scritto nel vostro col• Joquio con Bruno, "per placare con la vittoria gli spiriti che la vollero e la prepararono " &. Indi Mussolini pronuncia il discorso qu i riportato· in riassunto. ( Da li Pop olc, d 'Italia, N . 353, 19 dicembre 1941, X.XVIII) uomini. E come è l'ultimo battaglione che decide la battaglia. cosl è l'ul. tima battaglia che decide la vittoria.
Quindi il_ Duce rilèva che le privttZioni della guerra impo.rte al popolo iJa/iano sono 1opfaortate con magnifica disciplina. · ll popolo italiano sente la guerra ; i l popolo italiano sente che, p er quanto gravi siano le sue privazioni e i sacrifici <lel fronte interno, essi sono, sempre, infinitamente minori di quelli che il nostro soldato affr onta sia nelle steppe desolate della Russia, sia nelle dune sabbiose del· l'Africa.
A ccennando, poi, all'attegg iamento .rpiriiua!e verso il ne1Tlica, il D1ue trfferma che esso deve essere di netta, profonda, irriducibile ostilità. Non si può combattere se non si odia i,l .nemico che si h a di fronte. ln tempo di guerra, alcuni dettami di una morale che in tempi normali vanno profonda.mente rispettati, appaiono superflui e qualche volta dannosi. La s;uerra esige W1 clima e degli uomini durissimi : bisogna essere un unico ruore di acciaio.
Il Dt1ce afferma infine che facendo questa guerra sèguito a,d altre due, solo -un popolo veramente forte e grande come il popolo italiano p uò reggere ad uno Sforzo cosl prolWJgato, quasi ininterrotto dal 19351936. Dice di avere un'assoluta, incrollabile, dogmatica fiducia nella capacità di resistenza del popolo italiaiio e nella sua fermissima volontà di vittoria. E conclude, sicuro di interpretare il sentimento di tutto il popolo italiano, esprimendo la 111a gratitudine per quello che le d onne iJalia,ie hanno fatto, fann o e fara nno. (Ogni frase del dùcorso del D uce è interrotta da applausi e da acclamazioni. AJ/a fine erompe d alla maua 1m'acdamazione immensa, mentre la p arola «Duce/» fliene scandita , on intenso fervore).•
• « Segue -Ia premiazione. I.e camerate presce?te, che raPpresentano quasi tutte_ le città d'Italia, sfilano dinanzi al Duce, .che, sorride-i:ite, consegna ad ognuna il distintivo consistente in una medaglia sulla quale spicca la lettera M . Ogni camerata è fatta segno a vivi applausi ». I distintivi sono consegnati « alle ispettrici na'l:ionali dei Fasci femminili e della Gioventù Itali.a.na del Littorio, alle fiduciarie provinciali dei Fasci femminili, alle ispettrici fed erali della Gioventù Italiana d el Littorio e alle dirigenti della Croce rossa italiana. 1 distintivi di benemerenza sono conferiti a lle donne fasciste che hanno ricoperto attivamente, per almeno die<i anni consecutivi, incarichi gerarchie{ nelle organiz,zazioni femminili del Partito e nella Croce rossa italiana». (Da li Popolo d'Italia, N. 3}3, 19 d icembre 1941, XXVIIJ)
SECONDO COLLOQUIO CON IL GENERALE VACCA MAGGIOLINI•
li D 11ce mi chiede che lo m e/la al corrente d egli ultimi mutamenti IWVenuti nella situazione, avverlendomi che egli già conoue i miei re• unti rapporti in argomento.
lo ric6rdo che il 21 dicembre, a W iesbaden, l'ammiraglio francese Mkhelier ha dichiarato- di dover interrompere le trattative ti. tre, Je queste non "fossero este1e al campo politico , soggiungendo però, in ieguito a pro/esfa del colonnello M ancine/li, rappre.rentante italiano, che il dissidio al riguardo interessava unicamente Germania e Francia; che il 22 dicembre, a T orino, l'ammiraglio Duplat mi comunicava che la Francia acçordava all'Italia: a) cinquecento delle millecinqueunto tonnellate di gasolio richieste, da tra.rportare dal!'Africa Francese in L ibia,· b) /'1110 delle navi f ran cesi ,uuoJe (/osfatiere e altre) per traspo r/are da Marsiglia in Africa Settentrionale Francese merci non belliche de1tinate a proseguire per la Libia. Nel comunicarmi tali con~essioni, apparentem ente contradditorie colla rottura d eJJe lraJtaJi ve di Wiesbaden, I'ammiraglio Duplat mi ripeteva l'e.rpo1izione delle condizioni attuali d ella Francia, la quale ha assoluto bhogno di liberarsi dai vincoli grt1vis1imi del regime armi.Itizittle, e dichiarava di saper bene che ciò però d oveva e.rsere aaorda/() dalla Germania, poiché /!Italia aveva già f auo al riguardo, con l'integrale re1tit11zione dei prigio nieri, qu,:1nt() era tielle sue pouibilità. Oggi, del re1to, è sempre l'ammiraglio D!iplaJ che ) aria, le que1tioni più gr~vi che intereuano la Francia e l'Italia n on possono es1ere affrontate, occorrendo attendere per ri.rolverle il riiultato fi nale della gue""· Viceversa i buoni rapporti stabilili tra l e due nazioni in q ue1t e ultime settimane danno garanzia che le alt re q11e11ioni p oJSano 6s.rere senz'altro rfrolt e di comune a((ordo.
- In comple.rso e t en end_o co~to,_oltr~ché d i tali dichiarazioni, di allri tlementi indiziali, tra wi principalmente l'apparente contraddizione tra la roll"ra·d; WieJbaden del 2_1 dicembre e le in.spera/e conceuioni falle all'Italia il giorno succeuivo, è mia impreuione che oggi il Governo di Vichy cerchi di appoggiarsi af!'lld/ia per vinçere la tenace oppo1izione tedesca all'a/Jeggerimenlo delle condiziòni armistiziali.
• II 19 dicembre 1941, sei sommozzatori della « Decima Bottiglia ma•, con magnifico colpo di ardimento, avevano affondato nel porto di Alessandria una petroliera e le corazzate inglesi Queen E/iubelh e Valiant. I.o stesso 19 dicembre, in seguito ad una forte divergenza di vedute sulla mancata risoluzione bellica in Russia sorta fra Hitler e von Brauchitsch, quest'ultimo era stato esonerato dalla carica di comandante supremo dell'Esercito tedesco_ e il Fiihrcr l'aveva assunta personalmente. La sera del 2' dicembre, a Roma, nella sala del Mappa• mondo di palazzo Venezia, Mussolini t ÌCe\le il senerale Vacca Maggiol ini, ed ha con lui il colloquio qui riportato ia r iassunto (Da Il Popolo d'llalù:, N 356, 2 2 dicembre 1941, XXVIII; e da Candido, N. ,3, 15 asosto i954, X).
~/ D11ce riconosce che q11nto armistizio, durato ormai pilfdella Slesia g11e"a cui ha posto, fine, non .si regge più in piedj e va 101til11ito con qualcosa di diver10, che permetta alla Francia di vivere ed a/ 1110 Go· verno di governare Q11attro sono le conceui,qni che a{ riguardo si po!· 10no e si d evono f(lf'e alla Francia. li Duce_ /~:enumera nell'ordine 1tesso de/l'importanza che egli vi attri buisce:
- Primo : diminuzjone, sino, per esempio, a duecento o anche cento milioni di franchi al giorno, della indennità che la Francia paga giornalmente alla Germania per spese di occupazione. Questa contropartita va posta per prima, sia p er l'importanza che j franCesi han· sempre at• tribuit.o al denaro, sia perché è 1a più facile da concedere.
- Secondo: restituzione di territori occupati nei limiti p iù estesi possib ili, compatibilmente con le esigenze militari germaniche (coste atlantiche).
- Terzo: trasferimento della capitale a Parigi, poiché 1a Francia si governa da Parigi, Parigi è 1a Francia, la Francia è Parigi.
- Quarto: restituzione dei prigionieri con gradualità, in ragione .in• versa alla loro efficienza militare (primi gli inabili, ultimi gli ufficiali) ed in ragione d iretta alla loro utilità civile (primi i contadini), e ripartendo le c~nsegne nel tempo.
- A queste quattro concessioni essenziali che riguardano quasi esclusivamente la ~er~ania, occorre aggiungere, -da parte delle due poten~e dell'Asse, la concessione dei riarmi nell'Africa Settentrionale Francese e nell'Africa Occide"ntale Francese, cOsl da pOrre la Francia in grado di dif endersi contro aggressioni inglesi ed americane. Occorre, però, fo tale concessione, andare cauti, onde impedire d1e gli a.Ìmamenti accordati possano un giorno rivolgersi a nostro danno. ·
-N on s.i deve, né si può, per ora, trattare di questioni territoriali : e sse vanno rinviate alla pace. Si può però, sin d'ora, affermare che le provincie vallone del Belgio potrebbero essere equ.9 C(?mpenso alla Francia per altre cessioni di suoi territori: metropolitani, mentre sulle spoglie dell'impero coloniale inglese ci sarà largo modo cl.i accontentare tutti .
- Non si deve "anzi dimenticare che le potenze dell' A~se si troverebbero di fronte a ben grave problema, forse superiore alle loro capacità e possibilità organizzative, se dovessero da sole reggere tutto l'attuale impero inglese
- .Se le questioni territoriali vanno rinviate alla fine della guerra, 1a questione delle basi tunisine va invece risolta al più presto ed integralmente.
- Nelle attuali condizioni dei nostri trasporti attraverso il Mediterraneo e data anche la sempre più limitata efficienza del porto di Tripoli, noi siamo ora semplicemente in grado di alimentà.re le forze che attualmente abbiamo in Libia:· esse, a rigor di termine, possono essere ancora accresciute di una divisione (la « Littorio » , che infatti è in partenza), ma, pur con l'aiuto promesso dai francesi per l'utilizzazione « camouflée )> dC:i porti della Tunisia, non possiamo tenere in Libia che il poco che già vi abbiamo..
- Ora è evidente che, con tali limitate forze, si può forse resistere a lungo sulla fronte ora occupata. In speciale situazione particola rmente favorevole non si può neppure escludere una nostra parziale offensiva t endente alla rioccupazione ,della Cirenaica, ma nulla si può fare di più. E si può anzi temere che, con una accresciuta pressione inglese, le nostre forze, logore, possano infine essere costrette a cedere.
- Occorre invece capovolgere al più presto la situazione nel Mediterraneo, marciando sull'Egitto e sul canale di Suez ~d im_pedendo ogni traffico inglese attraverso il canale di Sicilia.
- Ciò si può facilmente ottenere purché, però, abbiamo la libera disposibilità <lei porti tW1isini.
-,- Ridotte· le distanz'e fra Italia ed Africa abbondantemente ad un terzo ( centoquaranta Chilometri dalla Sicilia a capo Bon, dieci ore di navigazione; quattrocentoquarantaquattro chilometri dalla Sicilia .a Tripoli, trentadue ore di navigazione), è evidente come, tenendo anche conto deila maggiore distanza ,della rotta Trapani-Tun isi da Malta, il traffico coUa Tunisia divenga siauo per la sua brevità, la possibilità di compierlo completamente in ore diurne, di meglio proteggerlo dal m"are e dall'aria. Inoltre si economizzano piroscafi mercantili e n aviglio da guerra, aeroplani, benzina, nafta, eccetera, eccetera.
- La padronanza della Tunisia ci assicura anche l'interruzione integrale del traffico tra Gibilterra e Suez. Gibilterra viene per tal modo a perdere, rispetto al Mediterraneo, gran p arte del suo valore.
- Ciò stante voi dovete, gerierale, ottenere al più presto l'uso integrale dei porti tunisini. Anzi, dovete ottenere l'occupazione militare della Tu_nisia, cosicché possiamo farne base <li nostre grandi unità, atte cosl a m arciare verso l'Egitto ( e chissà che non si possa per tal modo riconquistare l'impero etiopico durante la stessa guerra), come a creare, occorr endo,. una fronte verso 1'Algeria. •
- Naturalmente si deve assicurare la Francia che t ale occupazione sarebbe precaria e non comprometterebbe per nulla, guerra dwante, la so- vranità !qncese in Tunisia. Come è ovvio la difesa. della Ttm.isia con.; tro gli inglesi sarebbe assunta dall'Asse.
- Il valore della Tunisia in questo momento è tale che, qualora i francesi non ce ne accordassero l'wo e gli inglesi ·ciwcissero ad avanzare iÒ Tripolitania, l'Italia sarebbe costretta ad impadronirsi di viva forza della Tunisia stessa, .sbarcandovi le sue ,divisioni.
Io faccio notare al Duce che tale nostro atto equivarrebbe a far ca,. dere tutta l'Afrka franceJe e for1e la stessa Francià nelle maiii de-i degollisti. = ;1 lo risp(lnJo ·che ormai Darlan 1i è talmente compromeuf/ colla sua politira di collaborazione da e11erne legalo. Se domani la Jua politica falliJie ed anda.uero al potere De Gaulle o lo steJ!t> WeyganJ, Darlan andrebbe a ffflire al muro. Poniamo perdd tontare 111lla 1incerilà della J«a politica favorevole aJJ:AJie. l o rispo~do the le noJtre azioni, a quanto appare dal mia ettellente ouervalorio, sono in forte rialzo, dovuto non solo, alle a/Je qualità militari dimo1trate dalle no1tre truppe in Libia ed in R.P1sia, ma tznche, in parie, allo l(etnato prestigio militare ledel(o~
Il Duce mi risponde çhe appunto perciò ini ha ilato incarico "di chie. dere alla Francia che accomen/a alla nostra presenza in Tunisia. Mi chiede poi se e fino a qual punto poJIÌ(lllJO fidard de/J1ammiraglio.
Darlan.
Il D11te mi chiede in quale conto sia oggi temila l'Italia dalla Francia.
Il Duce tonunte pienamente.
- Il soldato tedesco ha ora dimostrato di non essere invincibile. Gli italiani viceversa. sono, coi tedeschi, i soldati che meglio e più generosamente si sono battuti e si battono, in questa stessa g iornata di Natale, in Rwsia. Volontari francesi e spagnoli hanno fatto pessima prova, soprattutto per la loro indomabile indisciplina; gli ungheresi poco hannò fatto e poco. fanno guardando sempre alla Transilvania ed ai rumeni; i rumeni hanno fatto parecchio, ma hanno · esagerato enormemente i loro successi e le loro perdite. Anche la nostra Marina ha fatto moltissimo: gravi perdite sono state recentemente inflitte alla. fiott_a inglese del Mediterraneo.
I o chiedo al D11ce 1inc, a thi! p11nt(J /(J p(J1sa fare tonerete pr()fflellt per quanto · riguarda le tonceuioni che i ledesthi dovrebbero auo-rdatl alla Francia.
Il D11ce mi risponde di atidare al riguardo- mollo cauto, Cerio- iJ, per&, the .se o/tenesti in1egralmen1e le ba.si lunùin el po11i dinanzi • q11"e110 faJto (OnN'e/o e di grandiJsimo valore, i tede.s(hi non potrebbero che aderire, li Du(e infine mi ha aaomialato ( On quesle predie parole:
- Generale! .ricordatevi di questo; Tunisi oggi merita qualsiasi contropartita..
440' RIUNIONE DEL CONSIGLlO DEI MINISTRI*
li Consiglio dei m;n/Stri ha approvalt1 i seguenti provvedimenli, o/Ire ad altri di ordinaria amministrazione.
Su propo1Ja del Du(e del f as(Ùmo, cttpo del Governo :
Uno uhema di disegno di legge che, in accoglimento dei voti espreui da apposita commissione (Osliruila (On l'intervento d e( rappresentanti d el Partitr; Nazionale Fauista, delt'Anodazione mutJ/ati e invalidi e dell' Opera nazionale per la protezione e l'as1istenza agli ;;validi, apporla miglioramenti al.le otto (ategorie di penJioni o auegni rinnO'fla# bili a favore dei mutilati ed invalidi di guerra. Sono, innanzitutto, con(eJsi aumenti per le prime q1iat1ro- categorie, con percetltuali V(ll'iabili da un minimo del sei per cento per i g radi più elevati ad un mauimo del quaranta per cento. Per le r;man enti quaJ/ro categorie, l'aumenlo varia da un minimo del 1ei per renio ad un massimo del quindici per cento. Sono, altre1J, aumentati del dicioJto per cento gli a.s1egni di superinvalidità, di 11n terzo l'auegno supplementare 1pettante agli invalidi di guerra, (tJtegoria provviJti d'as1egni di .ruperinvalidità, e del dieci per unto gli auegni di integrazione per i figli degli invalidi di prima categoria. /!, infne apportato, per tulle l e catigo rie di pen.rioni o as1egn; rinnovabili, un aumento d e.I v enticinque p er cenJo agli a.rsegni di (Ura, e del (inquanta per cento all'assegno 1peciale di previdenza a · favore dei mutilati ed invalidi di guerra bi1ognosi ed incollocabili Tali nuove provvidenze, che attestano, ancora untJ volta, la ricon oJrenza della nazione per questa categoria di comballenti particolarmente benemerita, andranno in vigore ·dal 1° gennaio 1942, XX, e 1ono applicabili anchB
• Il 26 dicembre 1941, la medaglia d'oro 'Aldo Vidussoni era stato nominato segretario del p ;N,F. al posto di Serena, il gforna.lista Carlo Ravasio vicesegretario del P.N.F., il consigliere nu ioru.le Culo Pareschi ministro dell'Agricoltura e Foreste in sostituzione di Tassinari. Il 27 dicembre (ore 10-12.30), Mussolini presiede la riunione del Consiglio dei ministri della quale è qui riportato il resoconto. (Da li Popolo d'J/4/ia, Nn. 361~ ~621 27, 28 dicembre 19411 XXVIU), ai mlllilai; ed invalidi per la ,ivoluzione ed agli in fortunati dviii ·per causa di guerra.
Uno schema di provvedimento inteJo ad asSegnare una pensiont Jtraordinaria vitalizia agli eredi di Costanza Garibaldi (i-) ·
.: Su proposta del Duce, mini.Jtro per la Marina:
Un disegno di legge ,on ·c11i .ri a11!orizza il miniJtro de/la Ma~ina a reclutare ufficiali inferiori nei ruoli del servizio permanente e/fellivo del Corpo delle capitanerie di porto, mediante concorsi 1/raordinari f ra glt 11/ficiaii di co_mplemenlo d ello ;tesso C~rpo. ( +)
COLLOQUIO CON CARLO RAVASIO *
- _Sono contento di vedervi e vi prego di ascoltare bene quanto ora vi ,dirò. Resta a \'Oi affidato il settore già di pertinenza di Mezzasoma, .e precisamente la· stampa, la propaganda, eccetera. Vedrete particolar• mente quanto si stampa dal Partito, q ueste pubblicazioni.
E mi moJtra alcune rivùte: « Problemi della Giovenltì », ecce/era.
- Sorveglierete che attraverso la stampa non siano ammanniti veleni più o meno ermetici, capaci di fuorviare soprattutto gli spiriti dei gio,. vani. Tutto ciò che sia in contrasto col nostro costume, con la nostra dottrina e col nostro pensiero, formerà l'oggetto della vostra attenziOne. I risultati di questi veri e propri avvelenamenti dello spirito non tar. dano a farsi sentire. Bisogna prevenirli, essere intransigenti.
Mi permetto ouervare the (onofto q11e1te tendenze e qunti individui, che P.er me rappruenlano· in (erto modo i tubercolotici dello Jpirito.
- La definizione è esatta - mi riJponde - e perciò li sorveglierete da vicino.
Gli i1uenno1 (ome eJem pio, al gruppo de/fa « Corrente ».
-E infatti ho ordinato che fosse soppresso . Faceva capo al figlio del senatore Treccani. Non Cra in linea con le nostre vt"dute: Starete at• tento. Ma voi avrete un 'altro compito assai più delicato e difficile, per il quale dovrete impegnare tutta la vostra fede. Ascoltatemi bene: voi dovrete curare l'ortodossia politica e morale del Partito Per que. sto compito appunto ho scelto voi. I vostri scritti hanno avuto una. eco che. neppure immaginate, Vi impegno formalmente su questo ttrreno. Voi vi occuperete soprattutto della vecchia generazione, nella quale vi sono ancora molti uomini di coraggio, di fede e di ingegno; vi sono anche gli stanchi, quelli che si sono seduti, i delusi ; vi sono gli ar, ricchiti e vi sono gli impoveriti. State attento. In questi tempi <li guefra si notano, ed è inevitabile, spostamenti notevoli nella ricchezza. Ote un fabbric.ante di proiettili si arricchisca, è cosa possibile. Non è un bene, ma ·è difficile evitarlo. Ma se si arricchisce, per esempiq, nn J>Oeta, dovete preoccuparvene. Del resto, è inutile che con voi mi dpeta: vi seguo da anni e conosco quello che avete scriltD:..
• A Roma, nell~ sala d el Mappamondo di palazzo Vene-zia, il 28 dicembre 1941, Mussolini riceve Carlo Rava.sio, ed hR con lui il colloquio qui riportato in .riassunto. (Da Z:Europeo, N . ))1 30 dicembre 19)61 XII).
- Noi siamo la generazione che t ramonta, i giovani sono l'alba che sorge. Che cos'è una generazione? E quanto dura'? Ve lo dico subito Vent'anni. Il tempo sufficente perché l'uomo ;generi figli. E i figli, generalmc-nte, vengono a contrasto coi padri .. la storia ha sempre di, mostrato la fatalità di questa lotta. 0,,me fare, allora, per trasmettere una fede alla nuova generazione, per impedire il contrasto, per ottenere anzi la saldatura?
- Bisogna passare il comando ai giovani. Subito. Per questo ho scelto un segretario del Partito giovane. Vidussoni ha ventisei an ni. G liene hanno tolto uno, nel comunicato. Chi dicesse che è giovane per la sua carica, meriterebbe ~i essere ritenuto un su~rato. Oopo tutto, la generazione che ha fatto il _fascismo era quasi tutta di giovani. Voi ricordate che alla Camera dei deputati ·si discusse sulla validità dell'elezione di alcuni di essi perché non avevano compiuto l'età legale. Gli rammento infatti, a q11e1to punto, ch e le elezioni di alcuni non fur ono ratificate.
-- Giorni fa Pavolini mi ricordò che quando assunse la carica di federale di Firenze non aveva che ventitré anni. G:iovanissimi anche allora, dunque, ricoprirono posti di alta responsabilità. Oggi non sono pìù giovani, e vedendo avanzare i giovani, mugugnano. H anno torto. Voi vi ocruperete particolarmente di ques ta generazione, mentre il seg retario del Partito baderà ai g iovani,. si dedicherà a loro. Cosl resta diviso tra voi il compito. E siate intransigente, dell'intransigenza rivo·luzionaria che voi avete illustrato nei vostri scritti e che precisamente si riassume in quanto vi . ho già dettò : l'ortodossia politica e morale del Partito.
- Degli altri vicesegretari', Mezzasoma passerà alla disciplina; Gatto all'Istituto nazionale di cultura fascista. Mi hanno detto dte ha ottime qualità di oratore Pdli~zi lo utilizzerà per la propaganda. V oi vi stabilirete a Roma, perché è necessaria la vostra presenza continuativa al Partito. Noi d vedremo frequentemente. Presto riunirò, qui, il Direttorio nazionale. Bisognerà. poi fare anche il Consiglio naz ionale del Partito. Sarà verso febbraio o forse il 23 marzo: Per il 3 genn aio non è possibile. Arrivederci~ dunque, e buon lavoro!