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PRIMO
COLLOQUIO CON IL GENERALE VACCA MAGGIOLINI•
Muuolirli dfre che i tempi non appaiono maturi per addivenire ad accordi ,on la Franc;a, che desiderava concludere sulla baJe di concessioni territoriali che la compensino delle nostre rivetidicaiioni territoriali.
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- Le operazioni in Russia non sono state cosl rapi,de e decisive come in . Germania ci si aspettava. Il Fiiluer stesso mi ha detto che ·si
• 11 10 agosto 1941, proveniente dall'aeroporto di Miramare di Rimini, Mus· solini eu riffltrato in volo a Roma. L'll agosto , retluce dalla M:irmarica, dove si era incontrato con Rommel, Cavallero aveva riferito a Mussolini che gli inglesi si stavano rafforzando, probabilmente col proposito di sferrare un nuovo attacco. Scarseggiavano da noi i siluri per aerei, i carburanti per le navi, e si era verificato l'arrivo in Libia di gasolio misto ad acqua. Il 15 agosto, recatosi nuovamente da Mussolini, Cavall"ero lo aveva trovato intenzionato a definire presto la pace con la Francia per assicurare all'Italia Nizza e fa Corsica, magui ·con. l'assegnazione alla Francia della Vallonia, ciò che nàturalmente esigeva il consenso della Germania. Lo stesso 15 ago~to, era stata annunciata una dichiarazione comune angloamericana (detta poi Carta atl.intica), definita il giorno precedente durante un convegno su una nave da guerra dal Presidente degli Stati Uniti d"America, Franklin D elano Roosevelt, e dal primo ministro inglese, Winston Oi.urchill. In otto punti, essa prt"Vedeva il futuro assetto del mondo, poi realizzato tutto diversamente, La sera del 23 agosto, si era iniziato il previsto viaggio di Mussolini al fronte russo. Egli era partito in treno da Ricci"one, accompag nato da Cavallero, da alcuni alti ufficiali dtl Comando supremo, dal capo di Gabinetto del ministero degli Affari Esteri, Filippo Anfuso, in luogo di Ciano ammalato, d:il segretario particolare, Nicolò De Cesare, da altri funzionari, dal figlio Vittorio. Insieme agli italiani erano andati l'ambasciatore del Reich a Roma, Georg Jhns von Mackensen, von Rintelen e .il tenente colonnello delle S.S. Eugen D ollmann. Il 24 agosto, alle 7.45, il treno presideazhtle era arrivato al B~nnero, dove Mussolini era stato accolto e seguito d:il ministro plenipotenziario Paul Schmidt, dal principé Albrecht von Urach del ministero degli Affari Esteri germanico, dall'ambasciatore Alfieri, dal generale Manas e da due funzionari: dell'ambasciata d'Italia a Berlino. Alle 8.13, il treno era ripartito via lnnsbruck, giungendo a Monaco alle 11.57. Alle 12.16, era prose8uito per Norimberga. « Il Duce ha trascorso tutta,la giç,mata al lavoro, sbrigando gli affari urgenti di Governo. H treno era munito di servizi speciali per il collegamento diretto con Roma. Quando jl convoglio sostava, veniva subito allacciata la linea telefonica e si stabiliva immediatamente la comunicaz.ione con la npitale italiana». La mattina del 25' agosto, il treno era arrivato alla stazione di Goeditz, ncUa Prussia orientale, dove Hitler si trovava in attesa con von Keitel, von Ribbentrop, il reggente la cancelieria del Partito Nazionalsocialista, Martin Bormann, il capo dell'Ufficio Stampa del Governo, Dietrich, e wio stuolo di alti ufficiali e diplomatici tedeschi. « Musso lini, che vestiva l'uniforme da campagna di primo maresciallo dell'impero, ha salutato romanamente e cordialmente Hitler, erano sottovalutate dal Reich le forze in uomini e in materiali moderni, la potenzitlità industriale, la capacità operativa .dello Stato M aggiOre della Russia. Ora poi si avanza anche l'inverno, che impedirà ogni azione risolutiva. Perciò solo nella primavera del 1942, primavera russa pèrò. il che vuol clire in g iugno, si potrà sperare di. rjprendere, per condurle rapidamente a termine, le operazioni sul fronte orientale. Ciò ottenuto, l'Esercito tedesco sarà disponibile per risolvere altrove il con. flitto, o attaccando direttamente l'Inghilterra (ed i _preparativ.i in proposito sono stati ripresi cou alacrità) o agend:> altrove. Ad ogni modo, che portava la divisa grigioverde». Indi i due dittatori e i Ioro seguiti si erano recati in auto al vicino Quartier generale del Fuhrer, posto a Rastenburg, a circa settanta chilometri dall'ex-frontiera con la Russia, in una cupa foresta di abeti e betulle. Quivi erano incominciati i colloqui, che «il Duce e il Fiihrer hanno svolto, in gran parte, a quattr'occhi; e, in parte, con la partecipazione dei loro più alti collaboratori militari e diplom11tici. (Questi si riunivano poi fra loro, esaminando oei particolari tutte le questioni interessanti le due nazioni alleate, nel momento presente e per il prossimo avvenire) ». Hitler aveva ammesso che era stato un bene aver liquMalo la Grecia e la Jug0:slavia prima della campagna di Russia, e insistito su l fa1to che il suo servizio di informazioni non aveva esattamen te valutato la preparazione militare sovietica, né previsto il duro fanatismo dei combattenti russi. Confidava nella completa vittoria prima dell'inverno o nella prossima primavera. Pensava ancora di attaccare in seguito l'Inghilierra e che le qu estioni con la Francia dovessero essere liquidate alla fine della guerra. AJ pati di Mussolini, aveva espresso giudizi negativi su Roosevelt e ostili alla sua cricca giudaica. Aveva chiesto ed ottenuto l'invio di una divisione italiana a Oeta per sostituire un Corpo alpino tedesco destinato al Ducaso. Nonostante le difficoltà log,istiche prospettate d al Fiihrer, Mussol ini aveva offerto, con reiterate insisten:z.e, altre divisioni italiane per il fronte o rientale. Nel pomeriggio, era stato condotto a visitare il Quartier generale dell'Esercito, dislocato a pochi chilometri di quello del Fiihrer. Era stato accolto dal maresciallo W alter von Brauchitsch,_che, davanti a enormi carte, gli aveva illustrato lo svolgimento delle operazioni sul fronte russo.·« Arrivavano proprio allç>ra conferme d.i nuovi, poderosi successi; accanto alle frecce già indicanti le divisioni nemiche, venivano segnate le cifre di bottino e di prigionieri che testimoniavano il loro annientam"ento. La sera del primo -giorno fu trascorsa sotto una g rande tenda. Il Duce e il FUhrer si intrattenevano anche con gli ufficiali presenti; qualcuno r ipeteva la narrazione di un fatto d'acme cui aveva partecipato, altri rievocavario gesta dì altri fronti ». La mattina del 26 agosto, Mussolini, Hitler e i loro seguiti si erano recati in auto ad un campo d'aviazione distante circa ottanta chilometri. Saliji a bordo di quadrimotori Condor, avevano preso il volo sulle 2one d el Bug e del Narew, fino a. Brest Litowsk:, dove erano discesi, Nell'antica fortezza, il maresciallo Giinther" von Kluge, coffiandante della quarta Ar• mata, aveva riferito sulle operazioni dì conquista della piazza.forte ; il maresciallo Albert Kesselriog, comand ante di un flotta aerea di q uattromila apparecchi, iilu• strato· le azioni aviatorie Consumata una cola2ione all'aperto, alle 13.30 i due dittatori erano proseguiti in volo per il Quartier generale del maresciallo del Reich Hermann Goering, comaÒdante dell'Arma aerea germanica, a Rostken. Questi aveva offerto a Mussolini un album di fotografie eseguite in occasione d ella. visita di Bruno Mussolini aJla base dei sommergibili italiani di Bordeaux, I.a notte era la Francia c~sserl allora di essere pericolosa e sarà alla nostra mercé. Fino" a quel momento, bisogna·che la Francia non ci dia alcuna noia, specialmente nell'Africa del nord, Sarebbe infatti assai grave per noi se i francesi ci attaccassero dalla Tunisia nel momento in cui fossimo fortemente impegnati con gli inglesi verso l'Egitto: Spetta a voi Jestreg· giarvi abilmente per ottenere lo scopo. Dimostratevi ,dunque amichevole e .disposto a trattare.
- S ono già in corso, come sap_ete, le trattative per la rinuncia da stata trascorsa a Rastenburg e Mussolini aveva dormito nel suo treno, avendo ,i. nunciato all'alloggio offertogli nei padiglioni d el Fiihrer. La mattina del 27 agosto, il treno presidenziale italiano aveva viaggiato, preceduto da quello di Hitler, fra un'imponente servizio di s.icurezza lungo la linea, attraverso la Slesia e la Polonia, Jino al Quartier gen~rale prepanto per il fron te sud, presso Strychov, fra Leopoli e Cracovia. La mattina del 28 agosto, 1a comitiva aveva p reso il volo d all'aerodromo di Krosno su vari Condor, scortati da Junke r 521 attraverso l'Ucraina, fino all'aeropor to di Uman. Visitato il C:Omando d i gruppo di Armate del maresciallo Karl Rudolf Gerd von Runstedt, era proseguita in auto fin presso Tekuscha, d ove era in attesa il generale Giovanni Messe, comandante del C:Orpo di spedizione ila· liano sul fro nte russo. Quindi erano siate passate in rassegna la divisioae T o rino, la legione T agliamento ed ahri nostri reparti. Al ritorno , preSso yman, i due dit· tatori e i Joro seguiti avevano consainato un rancio all'aperto fra soldati tedeschi, Poi :Mussolini si era intrattenuto con van Runsted.t e con il generale dell'Aviazione Loeher. Durante il volo di ritorno a Strychov sul Condor col Filhrer, aveva pilotato l'apparecchio per circa mezz'ora. La sera, H itler e Mussolini si erano appartati per un ultimo colloquio, 11 primo aveva parlato a l ungo dei motivi che l'avevano indotto alla guerra con la Russia per assicurare alle spalle la Germania da un pericolo incombente, rivelatosi di fatto anche maggiore d el p revisto. Tenni• nata la conversazione, i due dittatori avevano approvato il testo del comunicatO u fficiale sui loro colloqui, in precedenza accettato, sia p ure faticosamente, anche d.1 van Ribbcntrop. Alle 20, da una piccola stazione nelle vicinanze di Strychov, il treno presidenziale aveva ripreso il tragicto per l'Italia. « Il Fiihrer è sulla banchina, con il ministro von. Ribbcntrop, con il maresciallo K eitel, con gli altri collaboratori. Cordialissimo è il congedo fra i du e capi ». Il 29 agosto, durante il viaggio, compiuto per Cracovia e Vienna, Mussolini aveva telegrafato a Hitler ( 248); e, appreso che von Ribbentrop aveva ordinato di sospendere la diramazione d el comunicato convenuto, aveva fatto fermare il treno a Villacco e av. verti.re che non si sarebbe mosso fin quando l'incidente non fosse stato chiarito. Ribbentrop, cercato per telefono, era stato irreperibile; perciò il ministro Schmidt si era deciso a mettersi in diretta comunicazione telefonica col Fiihrer, il quale 11.veva tolto il divieto. Cosl il treno era ripartito. Il 30 agosto, era arrivato a Ric• cione, dove Mussolini era disceso Da Riccione, egli aveva mandato un rapporto al re sulle conversazioni con Hitler. Il 4 settembre, mentre Leningrado era ormai circondata dai tedeschi, era rientrato a Roma, ed aveva avuto un colloquio di oltre due ore con il sovrano, tl ) settembre, nella sala del Mappamondo di palazzo Venezia, riceve il generale ArtUIO Vacca Maggiolini, presidente della Commissione italiana per l"applicazione delle clausole d 'armistizio con la Francia, ed ha con lui il colloquio qui riportato in riassunto. (Da Il PQpo/Q d'Italia, N. 242, 30 ago. sto 1941, XXVJII ; e da Candido , N , 33, U agosto l9H, X),
-ji'arte n oslrtJ- ali'applictnfone dell'aftfrolo decimo de/Ja co nvenzione d'armùtizio. [L'artic olo in q11ntione riguardava Ja cotuegna delle armi e dei mezzi bellici delle f orze franc esi che erano Jlal~ Jchierate contro Ntalia.].Spingerò ·in nanzi tali trattative.
· Jv[uu o/ini chiede di euere informato circa la Iituaz/one ne/l'Afrfra del nord ed il generale rùponde:
- T aie 1#t1àzione non è certo favorevc,/e. Il genert1le IP eygand è veramente un capo che svolge in Africa, a tutto noJlro danno, -rm'opera efficaciJrima. In pochi meJi egli è infatti riti~cito a } are di tre regio ni - Tuniiia, A lgeria, Marocço - finora auttJnome e con intereJJi Jj. sparati un unico territorio, con unità morale,· politica, militare ed economica, che è ben 1aldo nelle JtU mani e che lo segue con -fiducia. Si lratta di un nOJlro nemico aperlo e perico/010. Anche delltt le.a/JJ di 11:Veygand verso il Governo Jel m.arosciallo PéJain sì ·può d11bit1Jre; certo vi Jono nelle uie tJZioni mo/Ji e chiari accenni alla ricerca di renderJi q11anJo più è pos1ibile indipendente dal Governo di Vichy.
- Non è, del resto, da escludersi Che fra Pétain e Weyg:md si sia, a salvaguardia della Francia e del suo avvenire, stabilito un patto: o coll'uno o coll'altro, a seconda che vincerà l'Asse o l'Inghilterra, la Francia potrebbe essere: salva dal conflitto. Ad ogni modo la questione dei nostri rap_porti con la Francia si impone, pei p rossim i mesi, nei termini che già vi ho detto. Occorre pertanto evitare in modo assoluto attriti ed incidenti. Questo è il compito preciso che vi affido.
AD UNA MISSIONE MILITARE CROATA*
Il D11Ce_ ha ricarnbi.ato il 1al11to al Poglavnik, al/'Eierdlo e al popolo di Croazia, esprime'1do la sua viva simpatia per la nazione <roata e dicendo1/ felice chè f oue daJa l'Opportunità (U/ una co1i"eletta rappresentanza mi/il.ire di conouere da vicino l' Italia di oggl, t anto diver1a da quella d ei vecchi luoghi comuni, nelle sue Forze Armale, nelle sue offi· cine e, Jopra1t11tto, nell'incrollabile decisione del suo p opolu,
* l a mattina del 6 settembre 1941, Mussolini si era recato a Nettunia pt-r assistere ad esercitazioni a fuoco di un reparto aeronautico e<l e~inare carri ar• mati tipo Ai H, Il 12 settembre, a Roma, nella sala del Mappamondo di palazzo Venezia, riceve una mis.siooe militare croata, venuta in Italia per visitare industrie e scuole militari, Il capo della missione, generale Slavko Stanzer, rivolge a Mus· solini il seg uente indirizzo: «Duce ! Vi porgo i ~aiuti del Poglavnik, c.1po dello Stato ind ipendente croato, del mare-sciallo Kvaternik, àel popolo croato e, in par· tic:olare, del giovane Esercito croato, i qu3li tutti -sono leg.1ti a voi da profonda ammirazione e da ~incera e cordiale amicizia, vincolata da perpetua alleanza. Ho l'onore di presehta.rvi, Duce, la. missionè tecnica. militare croata, che-, ilietio invito