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UNA LETTERA DI BUSCEMA A PROPOSITO DI CERTE CALUNNIE*
Carissimi, leggo nd Popol~ d'oggi, sotto il titolo Cdnagli~l, che alcuni vig l iacchetti aust riacant i d1 Romagna vanno insinuando mfam ie sul con to del nostro caro Mussolin i Codesta razza di cani, fid i se,gu,gi di G reul ich e di Sudekum, sappiano ch e Mussol ini è su l Monte..., in trincea, ove ho dovu to forzat:imente lascia rJo perché sono stato ferito . C h e eg l i ha rifiu tato di ri manere a Brescia, n o n solo , m a n on volle staccarsi d alla sua compagn ia e pa rtì con tutt i noi il 13 del mese scorso.
pe,ché a,,esse potuto scr ivere la sto r ia d el Reggimen to; ma egli vo lle as~olutamente ri mane re in t r incea ed ora è- i n compafnia degli al t ri bersa,gl;::·
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. e simili altee porcherie, il titolo di canaglie, q uindi, è troppo poco.
Le m i e feri te va nno_ migliorando e non ved o l'ora d i usci re da ll 'ospeda le e di tornare in t rmcea Laggiù non ci sono, in:;ieme alle canaglie rosse, gl' imboscati neri che sp:i.droneggiano q ui.
Vostro aff.mo
BUSCE MA ROSAR IO
* Da li P() p()/o d'l/,1/itt, N. 292, 21 ottobre 19 1), IL
A BUON INTENDITOR.. *
Siamo a Bologna, la città che lancia al cielo la torre deg li Asin elli, e tiene fra le sue mura tanti somari mcdag l iettat i e non medagliettati da fo vidìare l'Arabia . E siamo al Caffè Ponzio , il covo di Bentini e compagni. Chi,::chc rc sui tavoli, cicche in bocca, maldicenza in cuore. Entra un soldato ch e h a ricevuto una lettera da un altro soldato suo amico ( ch'è in trincea con Mus.i;olini) nella quale lettera è scritto che il Mussolini << si t rova in condizioni pietose e che p iange tutto il giorno e che è dileggiato e insultato dai suoi compagn i d 'arm e per la sua campagna interven tista».
Stupore, g higni e bava n egli occh i ·e nella bocca di quel saltimbanco de ll'avvocatura e della politfra ch'I? fono rcvole Bentini. Si accende una d iscussione. Akun ì di quei man~old i sostengono ch e M ussol ini piange piange per «rimo rso>>. lnime, r onorcrn le Dentini, i ntasca la lettera pl'eziosa, si pesta nella. costia una manata di soddisfazione ed esce, dal caffè, allegro e conten to com~e~~- P;f~~ac~/i~cJt~~~.q~on riportiamo nemmeno le n umerose e fi ere lettere di Mussoli ni, r icc>vute an che ultimamente, nelle quali l ette re dichiara d'essere vivo e 5ano, e lieto, e trattato con frat erno am ore dai
• Da . 1/ Popolo d'I1alfa, N. 306, 4 novembre 19 1S, Il.
J/ Pemfrro Roma1::1wlo l pubblica J in d ata 30 ottobre 191 '.> :
C:tri~simo amirn, approfitto di questo momento d i sosta per ~prinicrti la be ll a imprt"Ss ione ricevuta da un fortuit o incontro con Mu.~solini. L' uomo tanto cclt-hre ne lla \•Ìta politica l'ho t rovaco qua sempl ice bersag liere che vive insi em <.' a no i in tu tto e per tutto Trova ndom i ~g li ultimi posti i.van:.ati sotto [e tri ne~ nemiche su l moi:lc.... che fu poco sa rd preso - e ò e.ato chi di noi la u amperà. ! - sen to gridare il nome di Mussolini. Non era. certo il mo mento d i fare mo lti comp limenti perché le pa lle fisclii.1v.ano e le g ra nate piovevano costringrndod a setl;Hci a t crn ogni momento e corsi a stringergli la' mano e aJ offrirg li un po' cli marsa la. Credevo di trovarlo ma!e, ma nonostante l'osc urità vidi lo sfavillio elci suoi g rand i occhi, mi acco rsi che era sveltissimo, contento e p ìeno d i ardo re. J\·li par lò d ella gu erra d icenJosi certo della vittoria fi nale e r ivelandosi pieno d i cora,çgio e d isposto a tutto, mentre aspcttav:imo di uscire insieme per conquistare altri 10 metri Ji t erreno Pa rlammo dl Forlì e dC'g lì amici m en tre :.opra le nostre teste un inferno vero e p roprio rombav.i per ogni verso, e ci veniva d a lontano il grido del nemico in f uga, colla notida che dappertutto i nostr i a vanzavano.
$.i lu ta a n ome di Mu sso lini t utti gl i am ici e d i' a tu tti quanti che egli h a rifiutato i gradi per rimanere con noi semp lice sold ato. Saluti dal t uo
MAl:: STR! A MERIGO
Non aggiung iamo aJtro. N ull a. N emmeno una pa rola. M a a que i bulldog idrofobi e sciancati del Caffè Ponzio, a quel mucchio di vigliacch i che non hanno mai avuto un gesto di coraggio in tutta la Joro vita, e sono saliti, su, su, su, strisciando e dimenando il muso nel fa ngo e Je~~~a~aJ,~~aÌia(~e~ucli!v~;Ìm:e~;t:is~~d~e~:~n;~ malvagia sud iceria di quel vis liacco vestito /a soldato Uno solo ne chied iamo, per tutti. Uno solo, 10 tutta Italia, che stampi o che ci scriva, firmandosi con nome, cognome e d òmicilio, che Mussol ini è un ,·ig liacco, E quello - che trasci neremo sul terreno col lividore di cadavere sul muso - pagherà per tutti.
Coraggio dunque, 6.glioli di un croato qualsiasi. Osak. Scrivtte già tanto non firmando. Siete cosl lieti, di farci sapere « che prima amavate gli austriaci, ma adesso li adorate pe rché hanno ucriso Corridoni ». Su: non vi tremi il cuoricino raggrinzito. Uno so lo; un nome, una canaglia, un facchino; uno solo che ci si rizzi di fronte e r ipeta l'insulto contro un uomo che fa intero il suo dovere Aspettiamo.
LA REDAZIONE
IL NOSTRO DIRETIORE AMMALATO*
Abbiamo notizia da Treviglio che il nostro Direttote Benito Mussoli~i è colà giunto con un treno della Sanità Militare ed è stato accoJto m un ospedale del luogo.
A lui vadano i saluti e gli auguri nostri più fervidi.
• Da li Popolo d ' Italia, N. 343, Il dicembre 19 1:5, Il.
L'ADUNATA DEI FASCISTI PER LA GU,ERRA ALLA GERMANIA
E PER UN'AZ IONE ANTITEDESCA •
UN TELEGRAMMA A BENITO MUSSOLINI p:es~dti:~m~~~:f!cesre;if ~p~ÌÌt01a~':f/u:1 1:~ scisti(+).
Ieri sera ebbe luogo l'adunata generale rlei fa scisti milanes i, rie. scita i mponente.
Era presente, in rapptcsentan1.a dei fascisti di Genova, l'on. L M. Bossi.
Viene spedito il seguente tdcgramm:1 a Mussolini ; L'assemblea dei Fascisti, a te, d uce e condottiero, iovia il proprio saluto e l'augurio suo. ·
• Da Il Popof(I d'/14/id, N. 344, 12 dicembre I9n, JJ.