1 minute read

Circoscrizione territoriale

Next Article
Pag

Pag

della Marina, in contrasto con disposizioni anteriori che prevedevano l'inutilizzazione di ogni bene dello Stato nel caso di occupazione da parte degli Anglo-americani, allora nemici. Perciò l'attuazione delle nuove direttive, coi Comandi praticamente paralizzati, divenne quasi impossibile, data la rapidità e la prepotenza con cui i nazisti procedettero ad occupare, devastare, distruggere.

La sola attività che poté funzionare fu quella amministrativa, volta specialmente - non senza intralci e rischi- all'opera assistenziale del personale, lasciato libero con l'ordine di presentarsi a Maridipart all'arrivo degli Alleati. Tutti i fondi esistenti, nella misura di circa 5 milioni dell'epoca, furono riuniti 'nel domicilio privato del vicedirettore di Commissariato, che si trovava nel quartiere alto del Vomero: l'opera assistenziale poté continuare fino ad esaurimento dei fondi, cioè fino al 25 settembre.

Advertisement

Quanto alle distruzioni operate dai Tedeschi, per dare una idea di come il Comando in Capo dovette iniziare l'opera di ricostruzione, più sollecitato che aiutato dagli Alleati (specie nei primi tempi), ne citiamo alcune tra le più gravide di conseguenze:

Verso la metà di settembre i Tedeschi entrarono di forza - disarmando il personale di custodia - nel palazzo del Comando in Capo e fecero man bassa di tutto ciò che poteva avere qualche utilità; distrussero poi il silurificio di San Martino, i depositi munizioni di Miseno, gli stabilimenti industriali di Pozzuoli, Bagnoli, Baia e Napoli; incendiarono i depositi di combustibili e interruppero l'acqua, la luce e il gas; ecc. In una parola non lasciarono in piedi, tra Salerno e Capo Miseno, nulla che avesse importanza dal punto di vista militare, industriale e di pubblica utilità.

Il 24 settembre istituirono il servizio obbligatorio del lavoro, che applicarono con spietata rigidezza instaurando un regime di terrore.

La ribellione della popolazione, provocata dal contegno dei Tedeschi, consentì il 30 settembre di rioccupare la Base Navale immettendovi gli uomini che vi erano già stati destinati e il lo ottobre di riattivare in misura ridotta i servizi di Maricost, di Maricommi e di altri Enti ancora.

Il 2 ottobre l'Ammiraglio Casardi ricevette nel suo ufficiq. il contrammiraglio britannico Morse, giunto in motoscafo da Capri, e prese con lui accordi per l'entrata nel porto di Napoli dei primi piroscafi che stavano per giungere con reparti della

This article is from: