Costruzioni 695 novembre 2015

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Casa editrice la fiaccola srl

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

Macchine&Componenti PALE GOMMATE LIEBHERR PRESENTA I PRIMI MODELLI CON TRASMISSIONE VARIABILE

Riciclaggio&Demolizione CESOIE TREVI BENNE FIRMA LA FUTURA STORIA DELL’EX AREA ASD DI PORTO MARGHERA

Sollevamento&Noleggio PIATTAFORME AEREE UNA JLG 1500SJ PER IL PALALIDO DI MILANO

695

anno LXIV 11_novembre 2015

WALKAROUND IL NUOVO MIDIESCAVATORE YANMAR SV100 2PB


Nuova SV100 con braccio triplice

Robustezza e affidabilità

Yanmar presenta il suo primo midi escavatore equipaggiato di un braccio triplice : la “SV100 two-piece boom”. L’articolazione aggiunta al braccio permette di migliorare notevolmente la manovrabilità dell’escavatore e il posizionamento dei carichi.

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Š Copyright 2015 Fujitsu Technology Solutions. Fujitsu, the Fujitsu logo and Fujitsu brand names are trademarks or registered trademarks of Fujitsu Limited in Japan and other countries. Other company, product and service names may be trademarks or registered trademarks of their respective owners, the use of which by third parties for their own purposes may infringe the ULJKWV RI VXFK RZQHUV 7HFKQLFDO GDWD DUH VXEMHFW WR PRGLĂ€ FDWLRQ DQG GHOLYHU\ VXEMHFW WR DYDLODELOLW\ $Q\ OLDELOLW\ WKDW WKH GDWD DQG LOOXVWUDWLRQV DUH FRPSOHWH DFWXDO RU FRUUHFW LV H[FOXGHG 6FUHHQV VLPXODWHG VXEMHFW WR FKDQJH :LQGRZV 6WRUH DSSV VROG VHSDUDWHO\ $SS DYDLODELOLW\ DQG H[SHULHQFH PD\ YDU\ E\ PDUNHW *The device you buy comes with Windows 8.1 installed. Some Windows 10 features unavailable. See www.windows.com/windows10specs for the Windows 10 features available.


Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

ISSN: 0010 - 9665

SOMMARIO &Componenti

&Prodotti

Macchine

Attualità 6

34

Rivoluzione variabile Anteprima assoluta per le nuove Liebherr Xpower con trasmissione mista idrostatica-meccanica

EVENTI

ANNIVERSARI

54

La prossima edizione del Bauma è stata presentata alla stampa. La fiera tedesca si conferma il punto di riferimento assoluto

42

14

WALKAROUND

Noleggio comun denominatore La rete Italia di Komatsu conta 8 distributori, 28 concessionari, 24 officine e 42 punti vendita

34

Tradizione innovativa Kramer, il re della pale gommate a telaio rigido, festeggia 90 anni

DISTRIBUZIONE

Premessa promossa

Gli anni del progresso Il costruttore di gru idrauliche heavy duty Effer compie 50 anni. Grande festa a Minerbio

PALE GOMMATE

Notizie Mercato edile, attrezzature invernali, motori, novità dal web, dpi, mercato, miniescavatori

14

EVENTI

48

ATTREZZATURE IDRAULICHE

60

Aperta ai cambiamenti Cangini Benne dimostra sul campo la versatilità dell’intera gamma

48 NEL PROSSIMO NUMERO

braccio 16 Nuovo triplice per

l’SV100... 2PB Il Gruppo Doosan ha aperto le porte del suo nuovo Innovation Center di Dobris, in Repubblica Ceca. Costruito in appena 18 mesi, in parallelo allo stabilimento inaugurato nel 2007, il nuovo polo è costato 17,6 milioni di dollari e di questi 4,5 provengono da incentivi europei e statali. Cento gli ingegneri assunti per lo sviluppo di nuove macchine compatte Bobcat. Il personale del Gruppo che lavora a Dobris rasenta così il numero 800. Gli investimenti sono costanti anche per lo stabilimento produttivo che secondo i piani della Casa passerà dalle 13.200 macchine annue prodotte a oltre 20.000 per l’anno 2018. L’obiettivo dichiarato è diventare il secondo player europeo nel settore dei mini.


66

Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web

EVENTI

Il regno delle aquile Gran finale del Rodeo 2015 al Case Customer Centre di Monthyon. Trionfa la Finlandia

&Calcestruzzo

Cave

ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

88

#x1FIORdiCALCESTRUZZO per codificare un processo costruttivo integrato. Dalla R&D all’innovazione di prodotto via controlli accurati

&Demolizione

Riciclaggio 72

Notizie Strategie aziendali, eventi, attrezzature idrauliche, robot da demolizione, imprese

ATECAP

92

Do you speak green? La vocazione internazionale di Ecomondo è emersa con forza, numerosi i visitatori stranieri

94

Ritorno al futuro Montalbetti sceglie Trevi Benne per la demolizione dell’Area ASD di Porto Marghera (VE)

80

Notizie Cementi, additivi, bilanci armature, lapidei, protezioni chimiche

CESOIE

80

Base solida per il costruire sostenibile Il calcestruzzo dichiarato sostenibile dalle norme europee

SALONI

76

Una nuova accademia per il buon costruire

PAVIMENTAZIONI STRADALI

98

La pista della durabilità Drainbeton, il calcestruzzo drenante e fonoassorbente di Betonrossi SERVICE

100

Labirinto di (alta) pressione Dalecom pompa oltre 200 m3 tra i filari del Recioto, a Montebello Vicentino PALE GOMMATE

106

Produzione all’ombra Una Hitachi ZW550-5 lavora nelle gallerie di Lasa Cave

695

11 NOVE M B R E 2015 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Fabrizio Apostolo, Silvio Cocco, Antonio Fargas, Alberto Finotto, Gianenrico Griffini, Andrea Nucci IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Silvana Galia amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952

Oggi, per soddisfare gli standard Stage IV i costruttori devono a ridurre la quantità ossido di azoto (NOx) del 90% rispetto ai già bassi livelli emessi dai modelli Stage IIIB. Per raggiungere questo obiettivo, senza adottare filtro antiparticolato, i progettisti JCB hanno unito la riduzione catalitica selettiva con urea (Scr) a un catalizzatore ossidante (Doc).

&Noleggio

Sollevamento 112

Notizie Piattaforme autocarrate, semoventi articolate, autogrù, carrelli elevatori PIATTAFORME SEMOVENTI

114

Lavoro per sport La nuova JLG 1500SJ della CMI Noleggi per la posa della copertura del nuovo Palalido di Milano PIATTAFORME AEREE

120

Lo Strenx dentro di me CTE è il primo costruttore italiano a ottenere la certificazione per l’utilizzo del nuovo altoresistenziale

perVoi

Provati

RENAULT ALASKAN CONCEPT

126

Cantiere sportivo Per vincere il mercato globale la Losanga ha in serbo un pick up

STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440

Casa Editrice

la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484

COSTRUZIONIWEB.COM

@

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eb.com costruzioniw


1

65

www.bkt-tires.com

III Cop www.hsh.info

13

www.brigade-elettronica.it

75

earthmover.marangoni.com

9

www.canginibenne.com

41

www.machineryzone.it

86

www.ceccantini.it

5

www.boschrexroth.com

11

www.dalecom.it

IV Cop

www.teknachem.it

I Cop

www.effer.com

47

www.terex.com

113

www.fassi.com

59

www.volvoce.it

IN COPERTINA

PARTNER

inserto www.betonblock.com

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Effer si presenta al traguardo dei cinquant’anni con una gamma sempre più completa e tecnologica. Il costruttore di Minerbio (BO) sostiene il valore aggiunto dei suoi prodotti estendendo alle sue gru medie e leggere le caratteristiche costruttive e qualitative dei modelli di gamma più evoluti. Accanto ai grandi classici dalle prestazioni eccezionali, come la 1155, Effer innova creando ICON 215, la prima gru al mondo da 20 tm con ralla e con un design mai visto prima. Il costruttore è sempre in prima linea anche per allestimenti unici. Ha per esempio posato una 525 su carro cingolato. Vai a pagina 48 per scoprire tutte le demo a cui hanno assistito i partner e i clienti durante l’Effer World Meeting! EFFER SPA Via IV Novembre, 12 40061 Minerbio (BO) Tel. +39 051 4181211 info@effer.it www.effer.com

II Cop

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Aziende citate

Jlg ......................112-114

Ssab ..........................120

Komatsu ......................42

Still ..........................112

Betonrossi ....................98

Dalecom ....................100

Kramer ........................54

Tecno Pavimentazioni

Bkt ..............................8

Effer ............................48

Leca ............................94

e Prestampati ................97

Bobcat ..........................6

Fassi..........................112

Liebherr ....................8-34

Terex Finlay ..................74

Brevini ..........................9

Gerotto ..........................6

Mapei ..........................94

Trevi Benne ..................80

Buzzi Unicem ................95

Geopietra......................95

Mattei ..........................7

Tyrolit ..........................73

Cams Group ..................72

Haulotte ......................113

Michelin ......................13

Volvo CE ........................9

Canginibenne ................60

Hitachi........................106

Montalbetti....................80

Xella ..........................97

Case........................66-73

Hyundai........................11

Panatec ........................95

Yanmar ........................16

Cm Crusher Machines ......72

Italcementi ....................94

Pilosio ..........................7

Ytong ..........................97

Cte ............................120

Jcb ..............................7

Rev ............................72


A4VG serie 32: pompa a pistoni a cilindrata variabile

RC 28-14: centralina elettronica

M4: distributore Load Sensing

Soluzioni intelligenti avvicinano il nostro futuro

Perfetto

Ogni macchina mobile per movimentare carichi ha bisogno di funzionalità specifiche per il tipo di lavoro che è chiamata a svolgere: sollevare, ruotare, depositare o semplicemente spostarsi nell’area di lavoro. Di questo si occupano gli specialisti Rexroth, che, grazie agli azionamenti ed ai controlli elettroidraulici dei sistemi Rexroth, garantiscono l’accuratezza dei movimenti macchina, l’ottimizzazione dei consumi e l’assistenza in tutto il mondo. Rexroth offre una tecnologia innovativa, una gamma di prodotti affidabili e soluzioni sviluppate per soddisfare le esigenze dei costruttori di macchine e utilizzatori delle stesse.

Bosch Rexroth S.p.A. www.boschrexroth.it

GFT 8000 con A6VE: riduttore con motore


NEWS

&Prodotti

Attualità

i sono stati forti cambiamenti negli ultimi otto anni. “La domanda si è dimezzata rispetto al 2006 e nei prossimi anni si stabilizzerà sugli attuali livelli. Il numero di permessi per costruire sono tornati ai livelli del 1936. Le imprese sono consapevoli che si debba intervenire sul costruito, andando a intercettare una

C

domanda che è sempre più selettiva ed esigente”. Con queste parole Claudio De Albertis, Presidente dell’Ance, ha commentato l’approvazione da parte della Commissione ambiente della Camera del ddl sul consumo di suolo. “Il provvedimento approvato - sottolinea il Presidente Ance - contiene principi che sono coerenti con questi

www.bobcat.eu

L’abito invernale La gamma di prodotti Bobcat per la manutenzione invernale continua ad arricchirsi. In particolare, gli ultimi 12 mesi hanno visto il lancio della pala compatta BOBCAT S450 e della pala compatta cingolata T450. Le prestazioni idrauliche sono state migliorate in entrambi i modelli, equipaggiati di serie con il sistema di aggancio rapido BobTach. I nuovi modelli fanno parte di una linea completa di macchine porta-utensili compatibili con la gamma di accessori Bobcat per i lavori invernali, come turbine da neve, lame da neve, benne e distributori di sale e sabbia, adatte alle condizioni atmosferiche più estreme.

obiettivi, però deve avere più coraggio: ci vogliono strumenti operativi che consentano di realizzare interventi di vera rigenerazione urbana. E’ dagli anni Settanta – continua - che ci riempiamo la bocca con il termine di rigenerazione delle città e poi non siamo stati in grado di fare nulla in tal senso, anche a causa di posizioni

Sostenibilità al suolo In evidenza a Ecomondo, la schiera di macchine GEROTTO ha conquistato il pubblico esponendo in primo piano l’erede del già apprezzato minirobot FTC-NME (Fuel Tank Cleaning No Man Entry) per la pulizia in sicurezza dei serbatoi interrati. L’evoluzione nella nuova versione FTC-NME 2.0 ha calamitato l’interesse dei visitatori di Rimini, che hanno potuto osservare anche le prerogative dell’RSP Vac, soluzione ideale per i lavori che richiedono le funzionalità dell’escavatore a risucchio negli spazi ridotti. RSP Vac è dotato di cingoli ed è trasportabile con un semplice rimorchio. Gerotto offre, tra gli accessori, anche le telecamere Atex per video ispezioni in aree a rischio di esplosione, anche con funzionalità wireless.

www.gerotto.it

Più coraggio per l’edilizia

fortemente ideologiche che hanno frenato il processo”. È ora che ognuno faccia la propria parte. “Le imprese finora non avevano alcuna convenienza a intervenire sul patrimonio esistente, perché i tempi legati all’iter urbanistico-edilizio per rimettere mano a un vecchio edificio erano enormemente svantaggiosi rispetto a quelli necessari a costruirne uno nuovo”. Ora qualcosa sta cambiando e secondo De Albertis, “si può e si deve fare molto più, non solo in termini di strumentazione urbanistica, ma anche predisponendo adeguate leve fiscali che promuovano la sostituzione edilizia e di conseguenza l’efficientamento energetico”. “Oggi tra l’altro assistiamo a una forte volontà delle famiglie di tornare a vivere nelle città costruite, capaci di offrire un modello di qualità della vita più soddisfacente e attrattivo”. www.ance.it


2-5 febbario, Las Vegas (USA) Fiera biennale di macchine e strutture per la posa e produzione di calcestruzzo

Il 23 ottobre 1945, Joseph Cyril Bamford fondò in un piccolo garage di Uttoxeter, nello Staffordshire, quello che era destinato a trasformarsi in un grande prodigio industriale. Dai residuati bellici prese forma la futura JCB, che oggi adagia la sua fortuna internazionale su 22 stabilimenti (11 nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina) dove lavorano oltre 12.000 addetti che lo stesso giorno di 70 anni dopo hanno potuto godere di un giorno di ferie solenne e meritato. L’importante traguardo di JCB è stato celebrato con la produzione di una versione in edizione limitata (70 esemplari) della terna simbolo 3CX, macchina determinante per il successo dell'azienda sul mercato Construction. Oggi l’azienda è guidata da Lord Bamford che, curiosità delle curiosità, è nato lo stesso giorno in cui suo padre ha fondato JCB. www.jcb.com

Dall’inizio di novembre la società Ing. Enea Mattei incorporerà al proprio interno anche il servizio di vendita ricambi e l’attività di officina attualmente svolte dalla MTA di Verdello (BG), già di proprietà della stessa Mattei. La scelta, definita da tempo, nasce con l’obiettivo di offrire ai clienti dei compressori Mattei un servizio sempre più completo e integrato. “La richiesta dei nostri clienti”, spiegano dal quartier generale MATTEI, “si indirizza sempre più verso la semplicità: avere un unico interlocutore che possa spaziare dalla vendita delle macchine a quella dei ricambi, degli accessori e dei lubrificanti, oltre ai servizi di manutenzione straordinaria. Con questo nuovo assetto potremo esser ancora più efficienti e competitivi”. www.matteigroup.com

BAUTEC 2016 16-19 febbraio, Berlino (Germania) Salone internazionale dell’edilizia e delle costruzioni www.bautec.com

BAUMA 2016 11-17 aprile, Monaco di Baviera (Germania) 31° Salone internazionale delle macchine e attrezzature da cantiere www.bauma.de

IFAT 2016 30 maggio-3 giugno, Monaco di Baviera Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ifat.de

Veloce e versatile

© Fincantieri

L’acquisizione e il ricambio strategico

www.worldofconcrete.com

MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI

WORLD OF CONCRETE 2016

I 70 anni di un fenomeno

iglato un accordo tra la friulana Pilosio, produttrice di ponteggi e casseforme da oltre 50 anni, e Fincantieri, uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo e leader mondiale nella costruzione di navi da crociera. Oggetto dell’accordo quadro tra le due aziende è il progetto, fornitura e assistenza di strutture, coperture e torri scala realizzate con il sistema MP multidirezionale PILOSIO per costruzione, rimessaggio e manutenzione delle navi. I punti forti del multidirezionale MP apprezzati da Fincantieri sono la velocità di montaggio e la possibilità di creare configurazioni sempre diverse con gli stessi elementi standard. www.pilosio.com

S

novembre 2015 Costruzioni 7


Web e dintorni

SITO DEL MESE

Velocità Fruibilità Completezza Grafica Download

used.liebherr.com

Liebherr rilancia le pagine web dedicate alle mmt usate. Grazie a un’architettura di nuova concezione, il Costruttore tedesco permette di confrontare e acquistare tutte le macchine usate: dagli escavatori cingolati e gommati ai caricatori telescopici. Tra i servizi offerti, la panoramica costantemente aggiornata di tutta la gamma: il sistema di ricerca è stato migliorato e consente di trovare in modo semplice i mezzi, le attrezzature e i pezzi di ricambio. Gli utenti possono anche inserire i prodotti su una personale wish list e confrontare i dati principali delle varie macchine. Le immagini dei mezzi sono visualizzabili più in grande e in numero maggiore rispetto a prima, infine Google Maps è integrato, per trovare la posizione della macchina selezionata rapidamente.

Sempre più social

© Costruzioni

Con più di 55.000 fan su Facebook cresce la community online di Bkt. La strategia web messa in campo a partire dall’inizio del 2015 e inaugurata con il lancio del nuovo sito multilingue bkt-tires.com si dimostra vincente. I like sulla pagina sono registrati da ogni parte del mondo, dal Sudamerica all’Europa, dagli Stati Uniti all’Asia, dall’Africa alla Nuova Zelanda. Per farvi un’idea cliccate su Facebook.com/BKTTires

I GRANDI IN PICCOLO? LE NOVITÀ DI GIFTMODELS

MYDRIVE SOLUTIONS È L’APP CHE MEMORIZZA I VOSTRI TRAGITTI

AGGIORNATISSIMA L’OFFICIAL FANPAGE FACEBOOK DI MANITOU

8 Costruzioni novembre 2015


NEWS

Nell’olimpo dei Capitani 2015 Serie D, il mini va al massimo La Serie D di VOLVO Construction Equipment arriva anche nella categoria di peso delle 1,5-2 t. Con un motore diesel Volvo D0.9A conforme alle più recenti norme EPA Tier 4, i miniescavatori di nuova generazione ottengono una notevole riduzione delle emissioni grazie al sistema di minimo automatico opzionale che riduce la velocità del motore al minimo se i comandi rimangono inattivi per oltre cinque secondi. I miniescavatori EC15D ed EC18D mostrano anche un aumento del 12% della capacità di sollevamento rispetto ai modelli precedenti e ora possono essere dotati di un contrappeso posteriore aggiuntivo per una stabilità ancora maggiore. Grazie al loro equipaggiamento di scavo ottimizzato, i nuovi mini consentono all'operatore capacità di scavo maggiori e sbraccio più alto.

www.volvoce.com

genuine by

remio “Capitani dell’anno 2015”, organizzato ancora nella sua ventesima edizione da Editutto (in collaborazione con Schroders Wealth Management e Studio Legale Lombardi Molinari Segni) e sostenuto da Borsa Italiana, si è svolto a Bologna e ha visto come vincitore il gruppo BREVINI. Gli undici riconoscimenti previsti sono stati conferiti a realtà importanti che si sono distinte “per coraggio e visione in questi anni di crisi difficili e complesse”, come ha sottolineato fabio Raffaelli, presidente di Editutto. Il meeting per la consegna del premio che ha celebrato storie e talenti imprenditoriali di successo si è svolto nella sala dello Stabat Mater all’Archiginnasio bolognese. Il premio conferito allo specialista dell’oleodinamica applicata è stato ritirato da Stefano Brevini, Group Operations Director di Brevini Power Transmission. www.brevini.com

P


DIVENTA NOSTRO FA N SU FACEBO OK!

Costruzioni

Costruzioni

30 ottobre alle ore 16:45

23 ottobre alle ore 17:06

Anche #Volvo CE Italia a Ecomondo

#Rev acquisita totalmente da #Cams Group

La preferita

Il più letto

La foto più cliccata!

Il post che più ha destato l’attenzione dei nostri “seguaci”

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Costruzioni

Costruzioni

26 ottobre alle ore 18:10

28 ottobre alle ore 18:02

Tanti auguri #JCB!!!! 70 anni e non sentirli

#Liebherr Construction svela le nuove pale gommate

La più curiosa

Il più piacente

Una notizia di attualità particolarmente interessante

Il post con più mi piace

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10 Costruzioni novembre 2015


per conseguenza l’efficienza del climatizzatore. Dal punto di vista dell’interfaccia operatore il nuovo display lcd segna il passaggio

Salto generazionale ultimo modello arrivato a rinnovare la gamma di pale gommate HYUNDAI si chiama HL955 e sostituisce l’apprezzata HL757-9A. Le sue misure, in versione con cinematismo braccio a Z, sono una benna standard da 2,7 m³, un peso operativo di 15.100 kg e un carico di ribaltamento alla massima articolazione di 10.150 kg. È poi disponibile la

L’

versione XT con braccio industriale. Le grandi novità sono nella cabina con nuove finiture mirate a implementare il livello di comfort e la nuova versione del Cummins QSB6.7. La ricetta del motorista porta più potenza e meno emissioni. Si passa dai 127 kW di potenza netta dichiarata per la HL757-9A ai 149 kW netti della nuova HL955. Per quanto riguarda le emissioni si passa allo

Stage IV con Egr, Doc ed Scr con iniezioni di urea. Ma nessun filtro antiparticolato. In cabina l’abilitabilità è ulteriormente aumentata e

generazionale. La ciliegina sulla torta è la pressione acustica interna di soli 68 dB(A). All’altezza delle migliori concorrenti. constructionequipment.hyundai.eu


Roba dell’altro mond

Una selezione degli articoli pubblicati sull’ultimo numero di Vie&Trasporti, la rivista edita dalla nostra casa editrice dedicata al settore dei veicoli industriali e commerciali. Un mondo diverso dal nostro, ma non poi così lontano…

Alla sbarra il Doblò Cargo, l’evergreen Fiat spinto dall’1.3 Multijet II da 66 kW Euro 5 +

La storia del Gm Futurliner, il camion che 60 anni fa cambiò il concetto di trasporto

l’ultimo Sfoglia online! numero

Sotto la lente d’ingrandimento le proposte Renault Trucks per il settore delle costruzioni 12 Costruzioni novembre 2015


4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi

Ai piedi di chi lavora duro rom Tyres to soles” è il claim scelto da Michelin per il lancio del progetto che vede il brand francese entrare nel settore delle suole per calzature ad alte prestazioni. Dall’outdoor alla sicurezza sul lavoro, dal lifestyle allo sport estremo, MICHELIN Technical Soles segna la specializzazione del marchio nel mercato delle suole tecniche per il settore Work & Safety. Il valore aggiunto che le suole firmate Michelin offrono al comparto è rappresentato dalla co-progettazione al fianco del partner calzaturiero italiano Garsport, nell’ottica di unire il know-how del costruttore di pneumatici nel “contatto al suolo” alle competenze del brand partner. www.michelin.it

“F

Filiera alla (timida) riscossa Dall’ultimo Rapporto 2015 “Innovazione e formazione. L’edilizia oltre la crisi”, elaborato da Formedil e Cresme (con il patrocinio Inail). Dal documento si evince che i segnali di ripresa dell’economia italiana sono deboli, ma presenti e tendenti al positivo. Per le costruzioni il Cresme parla di investimenti in crescita dell’1% a novembre 2014, dello 0,3% a giugno 2015. Dal 2016 le previsioni sono tuttavia ben più ottimistiche. Segnali di questa ripresa sono: l’aumento degli importi delle gare pubbliche, l’aumento della vendita delle macchine movimento terra, i dati della vendita e distribuzione termosanitaria, il mercato immobiliare che ha chiuso il 2014 con un aumento del 3,6% delle compravendite.

Backeye®360 NUOVO sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.

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CONTORNO RICCO Al di là della fiera in sé, Bauma 2016 è un’occasione per far riflettere sulle innovazioni, sull’andamento e sugli orientamenti del settore. Citiamo, a questo riguardo, una serie di iniziative di contorno, a partire dal Bauma Innovation Award, la cui premiazione è prevista per il 10 aprile. Novità 2016, il Bauma Charity Alliance, tramite cui viene data la possibilità agli espositori di presentare progetti di beneficienza negli ambiti dell’istruzione, dell’alimentazione, della salute, dell’inclusione sociale e dell’ambiente (il progetto è già sostenuto dall’italiana Pilosio e da Wirtgen Group). Infine segnaliamo il Bauma Forum, dove saranno affrontati tematiche di rilievo (dall’innovazione al ‘Supply Chain Management’), e Think Big!, lo show multimediale e interattivo pensato per creare un link tra l’industria e le nuove generazioni, per promuovere le competenze tecniche e l’ingegneria tra gli adolescenti. www.bauma.de

Premessa

PROMOSSA ...E ANCHE PROMESSA... UN GIOCO DI PAROLE PER DIRE CHE L’EDIZIONE 2016 DEL BAUMA PROMETTE PIÙ CHE BENE DI DANIELA STASI

14 Costruzioni novembre 2015


Attualità&Prodotti IDEO UFFICIALE DI BAUMA 2016!

ltre 3.400 espositori, più di 500.000 visitatori, 605.000 m2. Sono questi i numeri emersi con forza durante la presentazione di Bauma 2016, la 31esima edizione del Salone internazionale di macchine, materiali, veicoli e attrezzature per l’industria edilizia ed estrattiva, più grande del mondo. In programma dall’11 al 17 aprile 2016 alla Fiera di Monaco di Baviera, è suddiviso in quattro macro settori: tutto per il cantiere; miniera, estrazione e lavorazione di materie prime; produzione di materiali per l’edilizia; fornitura di componenti e servizi. La superficie espositiva, che tra l’altro per l’edizione 2019 sarà ampliata di circa 20.000 m2, risulta interamente occupata, e le richieste per esporre sono notevolmente aumentate rispetto a tre anni fa. È evidente: in un momento storico in cui diverse fiere di settore, per rimanere in vita, sono impegnate a cambiare fisionomia e connotati, il Bauma cresce sempre di più; grazie alla gestione lungimirante di Messe München International, la società organizzatrice. ST

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L’Italia è al secondo posto come numero di espositori presenti con 458 aziende e ben 146 in lista di attesa (numeri diffusi a ottobre, al momento della conferenza stampa a Milano, ndr), preceduta solo dalla Germania. L’Italia è un Paese molto importante per il Bauma, riveste un ruolo primario per la manifestazione: è presente in tutti i settori merceologici, soprattutto nel segmento delle attrezzature, della componentistica e dei materiali di ricambio. Mareile Per il 2016 ci aspettiamo un numero Kaestner maggiore di visitatori e riteniamo project director l’evento sarà un grande successo. Messe München

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GUARDA IL V

NEWS

novembre 2015 Costruzioni 15


Peso operativo 10,36 ton Motore Yanmar 4TNV98CT Potenza netta 51,7 kW


DI

MATTHIEU COLOMBO

2PB

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WALKAROUND


YANMAR SV100 2PB

I PLUS

di

Il nuovo braccio triplice progettato 1 da Yanmar esalta le qualità dell’SV100-2. Il singolo cilindro dell’elemento 2 posizionatore privilegia la visibilità sullo scavo e garantisce un baricentro più basso rispetto al doppio cilindro parallelo. In versione triplice l’SV100 2PB 3 aumenta il peso operativo di 735 kg: 395 di zavorra aggiuntiva e 340 kg tra carpenteria, martinetto posizionatore e valvole di sicurezza. Il nuovo midiescavatore Yanmar SV100 2PB ha le dimensioni 4 di un 8 t e le prestazioni di un 12 t. Il nuovo motore turbo a controllo 5 elettronico Stage IIIB Yanmar eroga ben 51,7 kW a soli 2.100 giri/min. La modalità Economy abbatte i consumi 6 carburante del 17%. Il ritorno al regime minimo per inattività è di serie. Raddoppio idraulico ViPPS e nuova 7 valvola solenoide antistallo per sfruttare sempre tutta la potenza motore. Nuova interfaccia operatore/macchina con monitor lcd che indica consumi 8 carburante, manutenzioni e anomalie. Cabina di larghezza eccezionale con pressione acustica interna di soli 9 72 dB(A), climatizzatore di serie e 5 supporti misti gomma/olio siliconico. Ben 9.160 daN di forza di trazione 10 e cingoli più larghi della concorrenza a pari larghezza del carro.


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HA UNA MARCIA IN PIÙ Con il nuovo braccio triplice, sviluppato e costruito da Yanmar in Giappone, l’SV100-2 amplia l’area operativa e guadagna in versatilità. Ottima la visibilità sullo scavo novembre 2015 Costruzioni 19


YANMAR SV100 2PB

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È IL 10 T PIÙ COMPATTO Quando l’SV100-1 è arrivato sul mercato ha aperto una nuova nicchia. Poi sono arrivati dei concorrenti e l’SV100-2 con braccio monoblocco che abbiamo analizzato nel dettaglio a giugno 2014. Ora arriva la versione PB con braccio triplice. Non si tratta di un prodotto artigianale, ma di una versione industrializzata in Giappone per le esigenze del mercato europeo.

In Europa la richiesta di midiescavatori continua a crescere. L’SV100-2 è una macchina unica per il rapporto tra dimensioni e prestazioni. Il nuovo braccio ne allarga gli orizzonti operativi

Da braccio standard... NULLA DA INVIDIARE AL MONOBLOCCO I progettisti giapponesi sono riusciti a realizzare un versatile braccio triplice che rispetto al monoblocco è appena più pesante, aumenta l’area d’azione del cinematismo e mantiene un ingombro contenuto (singolo cilindro posizionatore) favorendo la visibilità assoluta e quella dello scavo. La versione 2PB pesa 735 kg in più della standard. 395 kg sono di zavorra posteriore supplementare, 191 kg di differenza di peso degli elementi braccio, 110 di cilindro idraulico supplementare e 39 kg per valvole di sicurezza e olio idraulico supplementare.

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CINEMATICA A CONFRONTO

SV100 2PB

• PROFONDITÀ DI SCAVO MAX

4.570 mm

4.580 mm

• PROF. DI SCAVO AL PLINTO

3.870 mm

3.960 mm

5.140 mm

6.210 mm

7.240 mm

7.640 mm

ALTEZZA SCARICO

• RAGGIO DI SCAVO MASSIMO

*Standard: braccio monoblocco e penetratore di serie (è disponibile il penetratore lungo).

Spessori di rinforzo in testa al braccio

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Base del braccio rinforzata

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Blocco di brandeggio in fusione

20 Costruzioni novembre 2015

SV100-2


di

WALKAROUND Raggio di rotazione con brandeggio di 2.640 mm

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Massima altezza d’attacco 8.220 mm Singolo martinetto posizionatore con stelo verso l’alto: visibilità e baricentro basso

Zavorra supplementare da 395 kg

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L’SV100-2 ha valvole di sicurezza anticaduta sui martinetti di lama, sollevamento braccio e comando penetratore. Nella versione 2PB, con braccio triplice, c’è anche la valvola sul cilindro posizionatore.

Finiture di qualità e tubazioni idrauliche ben disposte

Massima distanza di scavo a terra 7.460 mm + 400 mm

SVILUPPATO DAL COSTRUTTORE Per rispondere alle esigenze dei mercati del vecchio continente Yanmar Costruction ha sviluppato un braccio triplice per la sua ammiraglia SV100-2. Osservando il braccio si rileva una qualità costruttiva elevata, la presenza di rinforzi per garantire grande resistenza strutturale, i 4 martinetti con testa saldata per frizione per assicurare il perfetto allineamento nel tempo (no perdite d’olio).

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Piastra con anello di sollevamento di serie

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a triplice

LA DOPPIA ASOLA in testa al penetratore (sotto) sposta il punto di spinta del martinetto. In questo modo, nel caso si montino attacchi rapidi o grandi attrezzature, si proteggono cilindro braccio e cabina da contatti accidentali.

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Singolo martinetto posizionatore con fodero verso il basso

Visibilità sullo scavo identica alla versione monoblocco

novembre 2015 Costruzioni 21


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CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO**

SV100-2

SV100 2PB

• SBRACCIO 4 M, 0H, FRONTALE (360°) 3.270 (1.850) kg 3.150 (1.975*) kg • SBRACCIO 4 M, 1H, FRONTALE (360°) 3.090 (1.930) kg 3.315 (2.050 ) kg *

• SBRACCIO 4 M, 2H, FRONTALE (360°) 2.670 (2.030) kg 3.250 (2.190 ) kg © Costruzioni

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• SBRACCIO 4 M, 4H, FRONTALE (360°) 1.810 (1.820) kg 2.625 (2.625 ) kg *

*Limite idraulico **Valori dichiarati con lama abbassata. Tra parentesi valori con torretta ruotata di 90°.

Versatile nello stretto Il braccio triplice nasce per privilegiare il lavoro e i sollevamenti a filo macchina, ma solitamente il peso superiore degli elementi si sconta nelle prestazioni. L’SV100 2PB stupisce per l’equilibrio. Con il braccio in negativo o a livello del suolo non equipara il monoblocco, ma appena si alza il braccio le prestazioni crescono molto

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YANMAR SV100 2PB

IL RE DEI COMPATTI L’SV100-2 ha lo sbalzo posteriore torretta minore della categoria con 1.330 mm. Con la zavorra aggiuntiva della versione 2PB si arriva a soli 1.470 mm.

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VELOCITÀ REGOLABILE Il secondo elemento del braccio si controlla con un pulsante. La velocità d’azionamento si varia regolando la portata idraulica con un potenziometro dedicato sulla consolle di destra.

e più forte in alto È UN VERO 100 L’SV100-2 non è una macchina gonfiata, derivata da modelli più compatti, ma dimensionata per garantire prestazioni elevate. Si rivela equilibrato anche con il braccio triplice. Il design dell’attrezzatura e la zavorra mantengono il baricentro basso. SV100-2 6.980 daN

SV100 2PB 6.980 daN

• FORZA DI PENETRAZIONE

4.670 daN

4.670 daN

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LA FORZA NON CAMBIA • FORZA DI STRAPPO

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Motore Stage IIIB

Compensazione refrigerante

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Protezione termica Dpf

Sistema per avvio motore con climi freddi

Potenza silente Il motore Yanmar 4TNV98CT Stage IIIB turbo è lo stesso dell’SV100-2. È caratterizzato da emissioni sonore contenute, così come quelle allo scarico. Eroga ben 51,7 kW a 2.100 giri/min

La centralina elettronica ECU del motore è montata in un vano dedicato posto alle spalle della cabina ed è fissata con supporti elastici. In questa posizione è protetta da urti e vibrazioni.

1

MODALITÀ ECO Con una mappatura

2

COMMON RAIL E 16 VALVOLE

ato edd r f f ra Egr

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dedicata che modifica curva di coppia e regime i consumi calano del 17%. Le 4 valvole per cilindro migliorano la coppia a basso regime ottimizzano la combustione. L’iniezione è diretta Common rail e gestita elettronicamente.

AUTOPROTETTO Dei sensori rilevano

3

“Rotaia” in pressione

Controllo elettronico iniezione Carburante ad alta pressione

scarsa pressione dell’olio motore o temperatura alta del refrigerante e, se necessario, la centralina motore riduce sia regime sia potenza fino allo sparire dell’anomalia.

IL RISPARMIO SI PUÒ DISINSERIRE L’Auto Idle di serie riporta il regime motore al minimo se i manipolatori restano inattivi per 4 secondi. Appena si sfiorano i comandi il regime si alza nuovamente.

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NUOVO COMMON RAIL Il nuovo Yanmar turbo (qui in versione Stage IIIB VBV) ha un sistema d’iniezione Common rail ad alta pressione: più efficienza carburante e meno consumi.

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EGR A CONTROLLO ELETTRONICO Sullo Yanmar 4TNV98CT il ricircolo dei gas di scarico è esterno e raffreddato. Grazie al controllo elettronico dell’attuatore tramite ECU, il ricircolo non è continuo ma avviene solo quando necessario (minore usura sedi valvole).

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YANMAR SV100 2PB

Filtro aria ben accessibile


Modulo silenziatore

Sensore differenziale di pressione che indica all’ECU il livello d’intasamento del Dpf

Dpf Ingresso gas di scarico

Doc

Iniezione carburante per indurre rigenerazione

Filtro antiparticolato (Dpf)

Rigenerazione in corso

Catalizzatore ossidante (Doc)

RIGENERAZIONE PASSIVA Con il normale utilizzo e il raggiungimento della temperatura d’esercizio ottimale del motore, il Dpf si rigenera da solo in continuo senza elevare il regime motore.

Richiesta rigenerazione

RIGENERAZIONE ATTIVA AUTOMATICA Ogni 100 ore circa avviene la rigenerazione automatica. In questo caso una minima iniezione di carburante a monte del Doc basta a elevare la temperatura del Dpf in modo che si rigeneri. Si può continuare a lavorare con la macchina come se nulla fosse ma, nel caso la macchina fosse in ambienti dove una temperatura elevata allo scarico è sconsigliabile, la rigenerazione si può interrompere e rinviare.

Il modulo Doc-Dpf è ben accessibile

Radiatore refrigerante Doc

Dpf

Sfiato a terra per condensa o acqua piovana

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Sensori pressione (intasamento) Radiatore olio idraulico in parallelo

RICHIESTA DI RIGENERAZIONE MANUALE

FLUSSO ESCLUSIVO

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© Costruzi oni

In seguito al ripetuto utilizzo della macchina senza l’entrata in temperatura del Dpf l’elettronica segnala la necessità di eseguire la rigenerazione con un’icona specifica (sotto, a destra) accompagnata da un segnale di allerta acustico. In questo caso la rigenerazione va eseguita a macchina ferma con leva di blocco alzata e motore acceso con potenziometrico al minimo. La durata è variabile e richiede da 25 a 30 minuti.

L’aria fresca è aspirata dalla parte anteriore della torretta e con il suo passaggio forzato raffredda nell’ordine: distributore idraulico, pompe e vano motore. La ventola plastica, a 7 pale, è soffiante a presa continua. novembre 2015 Costruzioni 25


L’idraulica è la medesima dell’SV100-2. La gestione elettronica permette di trovare un equilibrio tra prestazioni di rilievo e consumo. Il raddoppio della portata è ottenuto con le due pompe maggiori. Ora anche la P3 è a portata variabile. Con l’Economy Mode i consumi calano del 17% rispetto alla modalità standard

2 DISTRIBUTORE VICINO ALLE POMPE

Questa disposizione riduce le perdite di carico idraulico e diminuisce la lunghezza necessaria di tubazioni e il numero di giunti (meno componenti, maggiore affidabilità).

3 RADDOPPIO CON P2 SU P1

L’idraulica ViPPS è stata modificata per consumare meno. L’esclusivo raddoppio di portata garantisce più movimenti simultanei.

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EFFICIENZA VISIBILE Grazie al nuovo monitor Lcd in cabina si possono ora visualizzare i consumi orari della macchina suddivisi per giorno, mattino e pomeriggio.

DUE FARI A LED SUL BRACCIO L’allestimento di serie prevede quattro fari a led: i due montati ai lati del braccio triplice e i due fari frontali sopra cabina. Questo tipo di faro consuma meno e dura più a lungo. È inoltre disponibile il kit segnalazione che include il girofaro arancione e un faro a led posteriore.

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Una nuova valvola solenoide collegata alle pompe P1 e P2 e alle centraline elettroniche (idraulica ed ECU) permette una risposta pronta del motore (no cali di giri) e di sfruttarne tutta la potenza (antistallo).

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NUOVA CENTRALINA Il modulo di controllo elettronico dell’idraulica è posto sotto il sedile (in vano asciutto e protetto) e si interfaccia con l’ECU del motore.

1 SFRUTTA TUTTA LA POTENZA

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

YANMAR SV100 2PB

Idraulica all’altezza


di

© Costruzioni

WALKAROUND P2 © Costruzioni

P1

FILTRO DEDICATO La pompa a ingranaggi dei servocomandi (P4) ha un filtro dedicato e ben accessibile.

P3

© Costruzioni

P4

P4

Sensori per lo scalo automatico da seconda a prima marcia e per inibire le funzioni a bracciolo alzato.

Schema idraulico P1

TRASLAZIONE DX, BRACCIO E BENNA

P2

TRASLAZIONE SX, BRANDEGGIO, PENETRATORE PIÙ IL RADDOPPIO SU P1 (BRACCIO) E SU P3 (PTO)

P3

ROTAZIONE, LAMA E PTO

P4

SERVOCOMANDI

L’ECONOMY MODE CHE NON TAGLIA LA COPPIA Questa modalità di lavoro si attiva con un pulsante (foto a destra) che limita il regime massimo del motore. Rispetto alla modalità di lavoro standard dell’SV100-2, Yanmar dichiara un risparmio medio di carburante del 17%.

Il raddoppio è variabile Rispetto al classico ViPPS Yanmar i progettisti hanno modificato lo schema idraulico per contenere i consumi di carburante. Ora le pompe idrauliche a pistoni con portata variabile sono tre, montate in linea. La pressione massima dell’impianto è di 24,5 MPa

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Il distributore a centro aperto è sotto al pianale, ben accessibile. È il primo componente a essere raffreddato dal flusso di raffreddamento forzato.

D

P4 P3

LA STESSA EFFICIENZA In passato la sommatoria della P1 D portata idraulica ViPPS avveniva tra la pompa a portata fissa P3 e quella a portata variabile P2 quando la P3 non era impegnata per rotazione e brandeggio. Ora la sommatoria arriva dalla P2 sia per la P1 sul braccio, sia per la P3 sulla linea PTO. © Costruzioni

P2

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Passaggio tubi lineare protetto

YANMAR SV100 2PB

Linee modulari (vite) e guide in gomma

Protezione cilindro braccio di serie

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Portata idraulica regolabile sia per le linee aux sia per il controllo del posizionatore

Sotto al cofano destro, è posizionato lo switch di settaggio della funzione accessoria: posizione a 2 vie oppure con una via “attiva” e la seconda in scarico al serbatoio.

Allestimento ausiliario di serie CIRCUITI IDRAULICI AUSILIARI L’allestimento di serie include due linee © Costruzioni

idrauliche ausiliarie a portata regolabile con comandi proporzionali (trimmer sui manipolatori). A richiesta, si può avere una mezza linea supplementare per l’utilizzo di attrezzi con doppia alimentazione. Bocchettone gasolio con griglia e vasca salvagoccia

GASOLIO

FATTO PER DURARE A LUNGO Tutti i cofani dello Yanmar SV100 2PB sono in metallo spesso, resistenti agli urti, trattati per cataforesi e rifiniti con verniciatura poliuretanica. Massima resistenza alla corrosione.

Scarico vasca in serbatoio

L’allestimento di serie include, sotto al cofano destro, la pompa carburante elettrica della Piusi con stop automatico per troppo pieno e aspirazione a vuoto.

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© Costruzioni

© Costruzioni

re sato s a r g ta in Por

Serbatoio gasolio plastico


di

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WALKAROUND 60%

40%

485 mm

© Costruzioni

I motori di traslazione Nabtesco assicurano una forza di trazione di ben 9.160 daN

9.160 daN di trazione !

ELEVATA FORZA DI TRAZIONE A caratterizzare il carro dell’SV100 2PB sono i cingoli con profilo asimmetrico che, a pari larghezza del carro, allargano la carreggiata utile e la stabilità laterale. Esclusivi cingoli larghi 485 mm e il passo più lungo della categoria garantiscono una pressione al suolo contenuta.

• ALTERNATORE DA 80 A POTENZA AL TOP DELLA CATEGORIA

• BATTERIA DA 92 Ah E AVVIAMENTO DA 3 kW • CONNESSIONI IP 69 RESISTENTI A SOLVENTI IN PRESSIONE

• FARI DI LAVORO A LED DI SERIE MENO CONSUMO E PIÙ DURATA

Fusibili protetti sotto sedile

80 A

© Costruzioni

© Costruzioni © Costruzioni

© Costruzioni

IMPIANTO ELETTRICO

3 kW


Pannello fonoassorbente antiurto

Un silenzio da maxi SOLO

Montante disassato dietro la testa. Esemplare visibilità posteriore di 3/4

72 dB(A) A IN CABIN

Sedile Grammer di serie disponibile anche in skai

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Larghezza interna eccezionale di 1.100 mm

Cintura auto avvolgente Elettroproporzionale per accessori

Sospensione pneumatica Climatizzatore di serie con tre velocità selezionabili. La ventola per il raffreddamento del condensatore è indipendente e termostatica (meno consumo carburante).

Regolazione consolle indipendente dal sedile Spazio manuale tecnico e fusibili con lucchetto

6 bocchette aria multidirezionali

La cabina dell’SV100 2PB è molto ampia, pressurizzata, climatizzata, confortevole. L’allestimento di serie include clima, sedile pneumatico e joystick proporzionali

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YANMAR SV100 2PB

Radio mp3 con presa Usb

Cerniere porta con ingrassatore


Memoria quotidiana MANUTENZIONE SOTTO CONTROLLO

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La novità più evidente in cabina è il nuovo monitor Lcd integrato nella consolle. Con questa interfaccia si possono ad esempio visualizzare le scadenze di tutti gli intervalli di manutenzione (countdown delle ore operative), la temperatura del refrigerante motore, il livello carburante o dati sui consumi. Sul monito si visualizzano le ore in cui la macchina ha lavorato in ogni giorno dell’anno, suddivise tra mattino e sera (utile per i noleggiatori). Inoltre, il monitor “dà voce” alla centralina ECU che segnala quando è attiva la rigenerazione del Dpf o quando avviarla.

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LAVORO A sinistra, dall’interno pagina, la schermata principale con indicatore del consumo, quella del calendario e le ore di lavoro di una giornata (mattino e pomeriggio).

5 supporti cabina oleoviscosi

LA CABINA È PRESSURIZZATA La pressione acustica interna alla cabina di 72 dB(A) è ottenuta con cristalli incollati, buone guarnizioni per porta e parabrezza, estesi rivestimenti interni e un accurato lavoro di insonorizzazione e isolamento termico dei vani di motore e idraulica. A sinistra (sotto al sedile) una seconda presa 12V per accessori esterni e lo stacco run/off di sicurezza per il motore.

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© Costruzioni

ROPS, FOPS1 E TOPS La cabina europea dell’SV100 2PB rispetta gli standard ISO. Risponde quindi alle omologazioni ROPS (protezione in caso di ribaltamento macchina), FOPS 1 (protezione contro la caduta di oggetti dall’alto) e TOPS (protezione contro il rovesciamento laterale).

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MANUTENZIONE A destra, dalla più vicina, la schermata generica “service”, quella dei progressivi indicatori di manutenzione e dei singoli progressivi dei liquidi resettabili.


mono

Peso Potenza Motore Yanmar Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR controllo elettronico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Profondità di scavo Prof. plinto Distanza di scavo a terra Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Velocità traslazione Velocità rotazione torretta Passo/lunghezza carro Rulli d’appoggio Larghezza sottocarro Larghezza suole Sbalzo posteriore torretta Scavo disassato (sx-dx) Lungh. trasporto (lama ant.) Altezza trasporto Lama (W-H) Sollevamento-abb. lama Sbalzo lama Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema/serbatoio idraulico

9,62

2PB

10,36 51,7 4TNV98CT VBV 3,18 4 98 x 110 2.100 7,70 4 conv CR multi esterno raffreddato Doc + Dpf - Stage IIIB turbo portata variabile 2 x 77,7 + 53,2 convenzionale centro aperto 24,5 4.290 4.580 3.870 3.960 7.060 7.460 5.140 6.210 6.850 6.850 4.580 4.580 2,5 - 4,4 9,1 2.370/3.070 5 2.320 485 1.330 1.470 60 - 60 60 - 60 6.390 6.730 2.810 2.840 2.320 - 520 520 - 460 2.040 1 x 92 80 115 115/60 121/60

ton kW l mm giri/min m/s

LINK AL CANALE YOUTUBE DI YANMAR

GARANZIA ESTESA A PIACERE

l/min

Mpa mm mm mm mm daN daN km/h m/s mm mm mm mm ° mm mm mm mm mm Ah A l l

Alla garanzia standard di 1 anno sull’intera macchina si possono aggiungere le garanzie integrali Plus (2° anno e 2.000 ore, 2° e 3° anno e 3.000 ore, 2°, 3° e 4° anno e 3.500 ore) o i pacchetti Plus dedicati alla catena cinematica (3 anni o 3.000 ore, 3° e 4° anno e 3.500 ore).

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YANMAR SV100 2PB

Yanmar SV100-2

PRIMA TAPPA DA COFILOC Uno dei primi esemplari prodotti del nuovo Yanmar SV100 2PB con braccio triplice è stato dato in prova al noleggiatore Cofiloc che da anni sceglie le macchine giapponesi. Per analizzare la nuova macchina, Costruzioni è stata ospitata alla Cofiloc School a Breda di Piave (TV), una struttura inaugurata nel settembre 2014 per ospitare corsi di formazione per i settori dell’edilizia, del movimento terra e del sollevamento. www.cofiloc.com

INTERVALLI DI MANUTENZIONE • OLIO MOTORE E FILTRO 500 ore • FILTRO GASOLIO 500 ore • FILTRO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • OLIO IDRAULICO 1.000 ore • LIQUIDO REFRIGERANTE 1.000 ore • PULIZIA DPF 3.000 ore • SOSTITUZIONE DOC + DPF 9.000 ore

www.yanmarconstruction.it


&

Macchine Componenti trasmissioni

aste

Movimento terra pneumatici

idraulica

Rops Fops

Perforazione assali

CFA rulli compattatori

Ricambi

34 42 48 54 60 66

M

attrezzature

M

motori

M

Consolidamento

Pale gommate Anteprima assoluta per le nuove Liebherr Xpower con trasmissione mista idrostatica-meccanica

Sicurezza

micropali

Distribuzione La rete Italia di Komatsu conta 8 distributori, 28 concessionari, 24 officine e 42 punti vendita

M

Eventi Il costruttore di gru idrauliche heavy duty Effer compie 50 anni. Grande festa a Minerbio

M

Anniversari Kramer, il re della pale gommate a telaio rigido, festeggia 90 anni. Da 187 a 507 dipendenti in 10 anni

Attrezzature idrauliche Prova di forza per Cangini Benne che dimostra sul campo la versatilità dell’intera gamma

M

Eventi Gran finale del Rodeo 2015 al Case Customer Centre di Monthyon. Trionfa la Finlandia


PALE GOMMATE

Rivoluzione

VARIABILE

34 Costruzioni novembre 2015


&Componenti

LE NUOVE LIEBHERR XPOWER SI ANNUNCIANO MAESTRE DI ECONOMIA GRAZIE ALLA TRASMISSIONE CHE VARIA IN CONTINUO DA IDROSTATICA A MECCANICA E AI MOTORI

STAGE IV CON SOLO SCR. CONSUMANO IL 30% IN MENO DI

MATTHIEU COLOMBO

vere la botte piena e la moglie ubriaca. Con questo spirito, i tecnici di Bischofshofen (Austria) hanno collaborato con ZF allo sviluppo di una nuova trasmissione a variazione continua che unisse efficienza ed efficacia. Ne risulta un sistema completamente innovativo che trasmette continuamente, in parallelo, sia la potenza idrostatica sia quella meccanica. I due sistemi, racchiusi in un’unica scatola di trasmissione di dimensioni simili a quelle di una classica powershift, sono sempre in presa ma il loro funzionamento è gestito elettronicamente e in modo progressivo in base alla velocità e alle condizioni di utilizzo. Unendo i benefici della nuova trasmissione Xpower e la maggiore efficienza dei nuovi motori Liebherr Stage IV, privi di filtro antiparticolato e sistema di ricorcolo dei gas di scarico, i consumi di carburante dichiarati sono inferiori del 30 % alle macchine di precedente generazione. Per abbattere le emissioni allo scarico oggi basta infatti la tecnologia Scr. ST

A

Abbiamo toccato con mano due dei primi esemplari delle nuove pale gommate Xpower generation. Aumentano i contenuti tecnologici ma i prezzi non cambiano.

novembre 2015 Costruzioni 35

© Costruzioni

Macchine


PALE GOMMATE

OLTRE 65.000 ORE DI TEST Una pala gommata di nuova generazione prodotta a Bischofshofen (Austria) non è mai stata testata sul campo così a lungo. Sono state registrate oltre 65.000 ore di lavoro tra test e prove da clienti finali e i componenti principali non hanno mai dato problemi. Nemmeno la nuova trasmissione Xpower che è stata progettata dagli specialisti di ZF, ma con il costante e sinergico supporto di Liebherr. Per questo motivo il costruttore tedesco è il primo a offrire l’innovativa tecnologia e ha sviluppato internamente una gestione elettronica esclusiva che si adatta alle esigenze delle sue macchine. Gli altri costruttori potranno acquistare un pacchetto completo trasmissione-gestione elettronica.

ASSALI PIÙ GRANDI Anche gli assali sono ZF come sugli attuali modelli, ma Liebherr ha scelto di montare delle versioni maggiorate. In sostanza i modelli Xpower monteranno gli assali del precedente modello di classe superiore. Per intenderci, la nuova 556 monterà gli assali della vecchia 566 e così via. E il prezzo di listino non varia!

36 Costruzioni novembre 2015

Centralina Xpower

In alto, la scatola del nuovo sistema di trasmissione. Dall’esterno macchina è difficile notare differenze, ma si può intravedere la centralina elettronica di gestione, messa in evidenza nel rendering a destra.


&Componenti

Macchine MASSIMA EFFICIENZA IN STAGE IV Sulla Lienherr L566 Xpower è montata l’ultima versione del motore D936 A7, che vi abbiamo presentato lo scorso anno sul dozer PR736. In versione Stage IIIB questo 6 cilidri turbo aveva sia un Egr esterno raffreddato sia un filtro antiparticolato. Oggi, grazie alla tecnologia Scr che abbatte gli NOx con iniezioni di urea e all’esclusivo common rail, questo 6 cilindri migliora l’efficienza eliminando sia Dpf (disponibile a richiesta) sia Egr. Sulle Xpower la potenza varia dai 203 kW della L566 ai 263 della L586.

BARICENTRO BASSO L’adozione della nuova trasmissione a variazione continua permette di unire motore e trasmissione con un semplice albero a cardano. Il motore viene così montato più vicino a terra. La nuova disposizione abbassa il baricentro, ma soprattutto lo porta a sbalzo dell’assale posteriore migliorando il carico di ribaltamento.

DUE IN UNO Per ora non abbiamo avuto modo di vedere uno spaccato della trasmissione o una descrizione tecnica esauriente. Il disegno a destra lascia trasparire in modo chiaro le prerogative dell’Xpower. Abbiamo poi la certezza che entrambe le trasmissioni siano sempre “in presa”.

ELETTRONICA PADRONA Questo rendering fa capire come il numero di componenti si sia ridotto e come la gestione elettronica integrata di motore e trasmissione dia vita a nuovi equilibri.


© Costruzioni

PALE GOMMATE

Migliorano visibilità ed ergonomia Le cabine delle pale gommate Liebherr sono costruite in Italia e si possono definire tra le migliori del segmento sia per la qualità dei materiali e l’accoppiamento interno, sia per la semplicità dei comandi e l’allestimento completo . Rispetto ai modelli di generazione precedente si nota il parabrezza che sui lati si estende verso il basso per favorire la visibilità sulle ruoVISIBILITÀ ED ERGONOMIA La cabina con montanti anteriori arretrati fa sentire a proprio agio gli operatori Liebherr. Il nuovo disegno del parabrezza migliora la visibilità, mentre il monitor a posizione regolabile in pochi istanti permette di adattare la sua posizione alle più diverse condizioni di lavoro.

38 Costruzioni novembre 2015

te anteriori e una nuova disposizione dei comandi in cabina. In particolare la pulsantiera a membrana è stata posizionata sul montante “alla Volvo” e il monitor touch screen può essere fissato sul montante con un supporto a rotaia regolabile in altezza. Per abbattere i costi di un’eventuale sostituzione, ora il parabrezza è composto da 3 pezzi.


&Componenti

Macchine

Già oggi sulle pale gommate Liebherr, con benna da 3,2 a 6 m3, i radiatori sono raggruppati in una cooling box dietro cabina. Per spostare il motore delle Xpower verso il posteriore e il basso (baricentro), ora il serbatoio dell’olio idraulico è ricavato dietro la cooling box. Questo esclude anche fenomeni cavitazionali. SCALETTA RETRATTILE Molti degli infortuni in cantiere sono dovuti a salita e discesa dalle macchine operatrici. L’accesso dal lato è letteralmente esemplare con mancorrenti ben posizionati e scaletta inclinata, mentre sul lato destro debutta una scaletta “apribile” (foto a sinistra). Un segnale in cabina avverte se la scaletta è aperta.

BRACCIO INDUSTRIALE DISPONIBILE Per soddisfare tutti i clienti, anche quelli che non movimentano inerti sfusi, Liebherr offre sui suoi 6 modelli più grandi il braccio “industriale” in alternativa al classico Z bar.

COFANO POSTERIORE ELETTRICO Rispetto alle macchine di generazione precedente l’accessibilità meccanica migliora notevolmente con un cofano motore integrale e apribile elettricamente. Si può persino entrare nel vano motore.

Martin Gschwend

c

c

Xpower è molto di più di una nuova macchina o una trasmissione. È un concetto globale e innovativo di macchina. Grazie a investimenti mirati a garantire una maggiore robustezza della macchina, il concetto Xpower adempie tutte le pretese relative a una più lunga durata di vita e a una maggiore affidabilità. Unendo l’efficienza dei nuovi motori Stage IV e la trasmissione variabile i consumi calano fino al 30%.

Mag. Mark Walcher product manager pale gommate

Per lo sviluppo delle pale di nuova generazione abbiamo seguito due linee direttrici: ridurre i consumi di carburante e aumentare robustezza, prestazioni e comfort. La nuova disposizione dei componenti ha permesso di abbassare il baricentro e di spostare più peso oltre l’asse posteriore. Tutto questo si traduce in un migliore carico di ribaltamento alla massima articolazione. Inoltre il cinematismo a Z è stato ridisegnato per offrire fino al 20% in più di forza di strappo rispetto alla generazione precedente.

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direttore commerciale di Liebherr-Werk Bischofshofen

novembre 2015 Costruzioni 39

c


PALE GOMMATE Per le pale gommate Xpower L 550, L 556, L 566 e L 580 si può scegliere tra il cinematismo a Z e il cinematismo industriale. Le pale gommate Xpower non sono quasi più soggette all'usura dei freni, poiché la trasmissione Xpower garantisce un’azione frenante e l’usura dei pneumatici è ridotta fino al 25%.

La nuova gamma X Power Modello Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore (Liebherr) Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di max potenza Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR - Ricircolo gas scarico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Trasmissione Marce Velocità traslazione Differenziali Freni Pneumatici Passo Carreggiata Articolazione R. sterzo alla benna Cinematismo benna Max alt. perno b. Forza di strappo Larghezza benna Lunghezza max Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio (urea) Sistema/serbatoio idraulico

3

m kg ton kW mod. l N° mm rpm m/s N°

l/min

Mpa N° km/h

mm mm ° mm mm daN mm mm mm Ah A l l

40 Costruzioni novembre 2015

L550 L556 L566 L576 4,2 4,7 3,2 3,6 15.900 17.600 12.200 13.700 23,9 25,7 17,7 18,4 200 215 140 165 D 936 A7 D 936 A7 D934 A7 D944 A7 10,52 10,52 7,01 7,96 6 6 4 4 122 x 150 122 x 150 122 x 150 130 x 150 1.000 1.100 1.100 1.100 6,50 7,00 7,50 9,00 4 4 4 4 conv conv conv conv CR CR CR CR multi multi multi multi no no no no Scr only Scr only Scr only Scr only 2 turbo after 2 turbo after turbo after turbo after var var var var 290 290 234 234 LS pos LS pos LS pos LS pos c c press comp c c press comp c c press comp cc press comp 35 35 33 36 Variable Variable Variable Variable 3+3 3+3 3+3 3+3 40 40 40 40 2 lim slip 2 lim slip 2 lim slip 2 lim slip 4 oil disc 4 oil disc 4 oil disc 4 oil disc 26.5R25 26.5R25 23.5R25 23.5R25 3.560 3.630 3.395 3.395 2.230 2.230 2.000 2.000 40 40 40 40 n.d. n.d. n.d. n.d. Z Z Z Z 4.360 4.580 3.915 3.915 18.150 20.100 14.000 15.750 3.000 3.000 2.700 2.700 9.165 9.445 8.380 8.480 3.590 3.590 3.370 3.370 2 x 180 2 x 180 2 x 180 2 x 180 140 140 140 140 300 (67,5) 400 (67,5) 400 (67,5) 300 (67,5) 175/91 190/91 190/91 175/91

L580 L586 5,2 2 19.200 21.600 27,65 32,6 230 260 D 936 A7 D936LA6 10,52 10,52 6 6 122 x 150 122 x 150 1.200 1.300 7,50 10,00 4 4 conv conv CR CR multi multi no no Scr only Scr only 2 turbo after 2 turbo after var var 290 410 LS pos LS pos cc press comp cc press comp 38 33 Variable Variable 3+3 3+3 40 33 2 lim slip 2 lim slip 4 oil disc 4 oil disc 26.5R25 29.5R25 3.710 3.900 2.230 2.440 40 37 n.d. n.d. Z Z 4.580 4.640 21.750 24.500 3.300 3.400 9.620 9.980 3.590 3.740 2 x 180 2 x 180 140 140 400 (67,5) 400 (67,5) 190/91 210/71


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New Holland - D150 - 2007 2560 h - 63000 € - A/C CAB-PAT BLADE-REAR HOOK - -0172491547 (Cuneo)

Dresser/IHC - 530A2 - 1992 - 5400 h - 13000 € - pala caricatrice gommata, ben gommata. 08281917007 (Salerno)

Fiat Allis - FA150 - 1989 0541.855431 (Rimini)2283 h -

Caterpillar - D8T - 2011 - 3234 h - 0292364378 (Milano)

Fiat Allis - FR12 - 1990 - 6029 h - 11500 € - 0171 40 12 25 (Cuneo)

Caterpillar - D8T - 2007 - 205000 € - 0161 966 391 (Biella)

Shuangxin - SQ 1130 - 2010 - 800 h - 9500 € - 339-7182098 (Brescia)

Caterpillar - D8H 68A - 1970 0541.855431 (Rimini)3500 h -

Fiat Allis - AD 14B - 1989 -0434561070 (Pordenone) Fiat Allis - FA120 - 1986 - 8000 h - 0541.855431 (Rimini) Fiat Allis - AD 20 B - 1980 18000 € - 334 36 79 624 (Brescia)6804 h Caterpillar - D6M LGP - 2001 10000 h - 0865908004 (Caserta) Caterpillar - D9H - 1976 0717451441 (Ancona)12792 h -

-

Komatsu - D65E - 1989 - 7700 h - 25000 € - 334 36 79 624 (Brescia)

Fiat-Hitachi - FD 175 - 1988 0984937582 (Cosenza) Fiat-Hitachi - FD145 - 1995 4800 h - 0717451441 (Ancona) Fiat-Kobelco - DI50M - 2002 531 h - 0545/62129 (Ravenna) New holland - D150XLTPAT 2005 - 3500 h - 45000 € - Note : attualmente in servizio di noleggio attivo - 0544.585600 (Bologna)

Caterpillar - 924 H - 2009 0717451441 (Ancona)13000 h Volvo - 150 E - 2002 - 4800 h 52000 € - MACCHINA IN OTTIMO STATO ,PIU RUOTA SI SCORTA 059315003 (Modena) JCB - 411-HT - 2008 - 1896 h - Bucket capacity 1,4 m3 - -0630310820 (Roma) Caterpillar - 924 H - 2009 5500 h - 0717451441 (Ancona)

PALE

Doosan / Daewoo - MEGA 400 2003 - 10000 h - 40000 € - 0941 560114 (Messina)

Caterpillar - D6N LGP - 2011 0161 966 391 (Biella)3753 h -

JCB - 411-HT - 2006 - 5000 h Forks and bucket capacity 1,4 m3 -06-30310820 (Roma)

Fiat Hitachi - W270 - 1999 12900 h - 0175348139 (Cuneo)

Caterpillar - 966D - 1982 13141 h - Transmission and TorCon rebuilt - -06-30310820 (Roma)

New Holland - W170C - 2011 4536 h - 60000 € - Note: COMPLETA DI BENNA CON SGANCIO RAPIDO 0544.585600 (Bologna)

Caterpillar - D8T - 2015 966 391 (Biella)756 h -

0161

Fiat Hitachi - W170 - 2001 0544.585600 (Bologna)5329 h -

Caterpillar - d5 - 1980 - completa di lama, funzionante. - 3489349523 (Brescia)5100 h -

Venieri - 6033 - 2008 - Pneumatici: CINGOLATO 062252462 (Roma)26395 h -

Fiat Allis - AD 8B - 1980 - 7400 h 7000 € - -0521645834 (Parma)

Hyundai - HL740-9 - 2010 2445 h - Bucket capacity 3m3 - -0630310820 (Roma)

Fiat-Kobelco - D150PS - 2002 5955 h - 030 2160028 (Brescia) Caterpillar - D6R III - 2007 8200 h - 100000 € - 0161 966 391 (Biella) Fiat-Kobelco - D150 - 2005 - 1276 h - 48000 € - A/C CABSTRETCHABLE PAT BLADE-LGP U/CREAR HOOK - -0172491547 (Cuneo) Caterpillar - D6K - 2007 - 5324 h - -0172491547 (Cuneo)

Caterpillar - 924 K - 2013 - 171 h - 97000 € - 3408048941 (Varese) Payloader - H65C - 1990 - 8130 h - 10000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo) Hitachi - FR130.2 - 1996 - 5200 h - 30000 € - COME NUOVA, OMOLOGAZIONE STRADALE ITALIANA. - 0171 40 12 25 (Cuneo)

-

International - INTERNATIONAL 530 - 1988 - 10300 h - 0423 454254 (Treviso) New Holland - W60 TC HS - 2008 - 939 h - 030 2160028 (Brescia) FAI - 90 DT - OTTIME CONDIZIONI D'USO - 035 561475 (Bergamo)2010 - 4657 h Fiat Hitachi - W170 - 2000 - 490 h - 48000 € - 3922235894 (Potenza)

ESCAVATORI Yanmar - V10 45 - 2007 0444791334 (Vicenza)5695 h -

-

Benati - 3.06 R - 1995 - 6730 h - 345 8668388 (Treviso)

Komatsu - PW 150-7K - 2004 13000 h - 335 5745887 (Piacenza) Mecalac - 11 CX - 1994 0761435386 (Viterbo)6000 h -

-

Komatsu - PW 95 - 1998 - 5333 h - 28000 € - 0422484680 (Treviso)

VEICOLI COMMERCIALI Renault - MASTER 120 DCI T35 - 2004 - 130000 Km - NC - 4x2 044 4491 306 (Vicenza) Nissan - CABSTAR TL 35 - 2006 180000 Km - 2 benne - 4x2 - 044 4491 306 (Vicenza) Tata - Telcoline - 2005 - 91500 Km - Pick-up - 4x2 - 0761435386 (Viterbo)

JCB - 408 - 1993 - 4500 h - 9800 € - 054654208 (Ravenna)

Komatsu - D155AX6 - 2012 5000 h - 0161 966 391 (Biella)

New Holland - D150 - 2007 5527 h - 47000 € - Chiavacci M. +39 342 6468749 (Udine)

Komatsu - WA95-3 - 2003 3715 h - 0365 597038 (Brescia)

Volvo - EW180 C - 2011 - 3100 h - 62000 € - 334 36 79 624 (Brescia) Case - WX125 - 2007 - 7914 h 41000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo) Fiat Allis - FE 18 R - 1992 - 3397182098 (Brescia)5362 h FAI - 410 W - 1995 - 339-7182098 (Brescia)3500 h Caterpillar - 206 - 1990 - 8500 € - 339-7182098 (Brescia)3500 h -

Komatsu - WA250-5H - 2004 8000 h - 035373795 (Bergamo)

Hitachi - ZX140WT-5B - 2014 20 h - 0171 40 12 25 (Cuneo)

Massey Ferguson - MF 50 HX 1988 - 2950 € - PREZZO TRATTABILE - 3485402166 (Chieti)10000 h -

Fiat-Kobelco - E 175 W - 2003 8000 h - 22000 € - (Milano)

Caterpillar - 920 - 1978 - 6666 h - Bcuket capacity 1 m3 - -0630310820 (Roma)

www.machineryzone.it Tel : 0033.1.60.87.11.60 – Email : contact-it@machineryzone.com

FAI - 410W - 1995 - 7800 h 035373795 (Bergamo) Liebherr - A314 Litronic - 2006 8000 h - 035373795 (Bergamo)

Renault - 7UD¿F G&L KS Navi T. Alto My''13 - 2012 53000 Km - Furgone con tetto rigido - NC - 14500 € - 0981 30352 (Caltanissetta) Fiat - NUOVO DOBLÒ CARGO 1.4 T-JET Natural - 2015 - 1 Km - Furgone con tetto rigido - NC 14500 € - 0975352250 (Potenza) Ford - Transit 115 T350 Tdc - 2010 - 142591 Km - NC - NC 0733 656763 (Macerata) Fiat - 120 MULTIJET - 2008 - 1 Km - Furgone con tetto rigido altro - 0872607641 (Chieti) Ford - Transit 140 T350 Tdc - 2008 - 163646 Km - NC - NC 0733 656763 (Macerata) Ford - Transit 115 T350 Tdc - 2010 - 100392 Km - NC - NC 0733 656763 (Macerata)


DISTRIBUZIONE

er superare i momenti di mercato più difficili, Komatsu ha dovuto modificare la propria politica commerciale in Europa come in Italia. Dopo aver riorganizzato un mercato importante come quello tedesco, i giapponesi hanno spostato l’attenzione sull’Italia dove è stata chiusa la società commerciale Komatsu Italia e sono stati selezionati dei distributori diretti che fanno riferimento a Komatsu Europe. Oggi, con l’ingresso sul nostro territorio del dealer portoghese Cimertex per Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria ed Emilia, i distributori sono arrivati a essere otto. Sotto di loro, 28 dealer e 24 officine autorizzate permettono di coprire l’intero territorio italiano. La nuova politica commerciale porterà a uno sviluppo di mercato guidato dalle caratteristiche dei singoli distributori, senza una regia comune. Ma a unire le fila della nuova rete sarà il consorzio NolOk, la nuova squadra Komatsu per l’Italia. ST

P

Francesco Grassi presidente Consorzio NolOk

c

Da oggi NolOk ha una nuova anima formata da punti d’assistenza, concessionari e importatori Komatsu. Il Consorzio è formato da aziende che hanno il medesimo ruolo e obiettivo. Ogni imprenditore implementerà il parco di macchine a noleggio di sua proprietà in base alla domanda del territorio di competenza, ma avrà a disposizione, a condizioni fisse (canoni, tariffe, costi di assistenza...) e concordate, tutte le macchine del consorzio. È iniziata una nuova era.

c

42 Costruzioni novembre 2015


&Componenti

Macchine

I DISTRIBUTORI KOMATSU PER L’ITALIA DIVENTANO OTTO CON IL PORTOGHESE CIMERTEX. IL CONSORZIO NOLOK SI FORTIFICA PER CREARE UNA SINERGIA DI RETE BASATA SU LOGISTICA E NOLEGGIO. UNA NUOVA VIA È TRACCIATA DI

MATTHIEU COLOMBO

NOLEGGIO comun denominatore novembre 2015 Costruzioni 43


DISTRIBUZIONE

GRANDE ATTESA Komatsu è il costruttore che ha maggiore esperienza al mondo nella progettazione e costruzione di escavatori ibridi. I cingolati ibridi oggi operativi nel mondo sono circa 2.900. L’attuale HB215-2 Hybrid da 21 t di peso operativo è la terza evoluzione dell’innovativo HB210 Hybrid lanciato 8 anni fa sul mercato cinese. Oggi possiamo dire che arriverà un secondo ibrido Komatsu disponibile in versione HB335 Hybrid da 35 t di peso operativo e HB365 Hybrid da 65 t. Per ora non esistono dati ufficiali ma il risparmio carburante prospettato sarebbe così elevato che, dato il costo del gasolio in Italia, potrebbe coincidere con la rata di noleggio della macchina stessa.

È OK ANCHE IL SERVICE Nella sua nuova veste, il consorzio NolOk diventa una piattaforma comune alle aziende che in Italia vendono e garantiscono assistenza alle macchine Komatsu, offrendo soluzioni finanziarie dedicate (locazione operativa, rent to rent...). Oltre al noleggio di macchine movimento terra, questa rete di professionisti punta a garantire agli utenti un servizio di supporto tecnico nazionale e coordinato. A ottimizzare la logistica per il trasporto delle macchine a noleggio sul territorio è un nuovo software che permette agli addetti ai lavori di condividere le macchine a nolo disponibili e visualizzarne stato, posizione e allestimento in pochi istanti. L’obiettivo comune di NolOk è garantire soluzioni concrete alle imprese che lavorano in Italia.

44 Costruzioni novembre 2015


&Componenti

Macchine

Nuova geografia di distribuzione Komatsu, passo dopo passo, arriva a un nuovo equilibrio. Conta 8 distributori, 28 concessionari, 24 officine autorizzate e 42 punti vendita. Tutta l’Italia è servita in modo uniforme. Il nuovo dealer portoghese Cimertex si insedia a Bologna e nei prossimi mesi perfezionerà la sua rete. Smia copre anche la Sardegna

Distribuori

I Concessionario I Officina Autorizzata

VARINI

I I I I I I I I

VARINI HQ (PD) VARINI (TV) VARINI (VR) THALLER (BZ) FORESTAL SERVICE (BZ) LORANDO (TN) F. BISOL (TV) SERTECH (UD) LUCCHIARI (PD)

PANCOTTI

PANCOTTI (LO) I PACCANI (BG) I MAINETTI (SO) I BOMTEMPI LUIGINO (BS)

GIS

I I I I I I I I I I I I I I I

CO.M.E.G.

GIS HQ (LT) GIS (FR) OMAI SERVICE (RM) FABIO MAZZUOLI (VT) FABIO MAZZUOLI (AQ) MAIOR SNC (TE) O.I.M.A.I. SRL (TE) COMI SRL (NA) GERARDO SALERNO (BN) MAI SRL (AV) UMBERTO DARCO (SA) OFFICINE TORTORA (SA) SERGIO ALFANO (SA) TRACTOR SPARE PARTS (FG) PLAT SERVICE (PE) FARETRA (FG)

COMEG (MT) COMEG (CS) COMEG (BA) COMEG (KR) ISAR (PZ) ISAR (LE) COMIES (RC) MCC (LE) EUROMECCANICA (BA) I FEAL (CS) I SGR (CZ)

I I I I I I I I

CO.M.EDIL

COMEDIL (ME) I GI.KA. (TP) I GULLOTTA (ME) I RIMOTER (PA)

SMIA CIMERTEX

I I I I I I I I

CIMERTEX (BO) EDILCIESSE (MO) M.A.R.A. (GE) CANTONI (PR) IRO (RA) TAMBURINI (RA) LUCCARINI (MO) ELETTRODIESEL (LU) FERRARI (AO)

SMIA (FI) SMIA (CA) RIMAT (AR) DOMENICHINI (PG) ALESSANDRINI (AP) VERICAL (PI) E.B.M. (FI) MORETTI ANTONIO (MC) I NATTA SERVICE (LI) I I I I I I I

MAUGERI

MAUGERI (CT) I C.M. CAPRARO (AG) I MOBILIA (CT) I RUTA & BASILEG (RG)

CRESCE IL MARKET SHARE Durante la presentazione della nuova rete, il managing director Komatsu Italia Manufacturing Enrico Prandini ha premiato Giovanni Grassi (prima foto a destra) della GIS per il migliore incremento di market share Utility 14VS13, e Basilio Ricciardello (seconda foto) della Comedil per il migliore incremento di market share Construction 14VS13. ORDINI E FEDELTÀ Nella foto (prima a sinistra) Prandini premia Edilciesse, nella persona di Renato Cremaschi, come concessionario con miglior incremento ordini per l’anno 2014. Nell’immagine più a sinistra i nomi dei quattro organizzati che hanno alle spalle oltre 25 anni di collaborazione con Komatsu.

novembre 2015 Costruzioni 45


DISTRIBUZIONE

L A CAPTIVE

CHE FUNZIONA

L’offerta di Komatsu Financial Italy è ben recepita dai clienti italiani. La captive con bandiera gialla ha aperto in Italia nel 2007 e oggi - spiega Domenico Cerbone, country sales manager di KFI - ha un portafoglio di finanziamenti in corso di quasi 30 milioni di euro, composto da circa 1.000 clienti, molti dei quali sono ripetitivi, nel senso che scelgono nuovamente KFI dopo il primo finanziamento. “Di fatto - commenta Cerbone - finanziamo più del 50% delle Komatsu vendute nel nostro Paese”.

c Miguel Oliveira

direttore operativo Cimertex Italia

presidente del cda Cimertex Italia

c

Norman Tasca

La famiglia Oliveira è stata la prima concessionaria Komatsu d’Europa. Nel 1958 mio padre ha venduto i primi dozer giapponesi in Portogallo. Questo mercato ci ha permesso di lavorare bene fino agli anni Novanta quando abbiamo diversificato aprendo Cimertex Angola che negli anni ci ha dato grandi soddisfazioni. Oggi l’economia dell’Angola dipende troppo dal petrolio e Cimertex cercava un’area di sviluppo nuova ma culturalmente simile a quella d’origine. È stata Komatsu Europe a suggerirci l’Italia e noi abbiamo raccolto la sfida. Sono contento perché gli altri distributori italiani ci hanno accolto con rispetto e spirito collaborativo.

Continua il riammodernamento di Este Lo scorso anno vi abbiamo presentato lo stabilimento di Komatsu a Este (PD) in occasione del suo cinquante-

46 Costruzioni novembre 2015

simo anniversario. Oltre a fare la cronaca della costante evoluzione dei flussi produttivi in ottica lean, la novità era l’avvio delle linee

produttive del PC170LC-10 già prodotto in Giappone, il più grande escavatore mai costruito a Este. Ora vi anticipiamo che nei prossimi 5 anni l’impianto produttivo sarà oggetto di ulteriori sviluppi per un investimento totale di 10 milioni di euro. Oltre 3 milioni per un nuovo impianto di verniciatura che permetterà di soddisfare internamente ogni esigenza di personalizzazione e i restanti per implementare la capacità produttiva.


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EVENTI

GLI ANNI del progresso SONO 50 LE PRIMAVERE DI UN’AVVENTURA INDUSTRIALE CHE ALZA ANCORA IL TIRO DELL’INNOVAZIONE PER LE SUE GRU DI

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ALBERTO FINOTTO


&Componenti © Costruzioni

Macchine

a festa c’è stata, eccome. Effer, splendida cinquantenne delle gru su autocarro made in Italy, ha celebrato un compleanno in grande stile nei giorni dal 5 al 7 ottobre scorso, nominando l’evento Effer World Meeting. Clienti, addetti ai lavori, partner e dipendenti dell’azienda emiliana hanno affollato il parterre allestito nello stabilimento-quartier generale di Minerbio (BO) per una festa da ricordare, con la memoria alla data del 9 novembre 1965, quando Effer presentò al mondo la sua prima creatura prodotta su base industriale, la gru PN 15. Dimostrazioni, spazi tecnici, visite guidate alla linea produttiva e poi, finalmente, le emozioni che prendono il sopravvento. Tutti i dipendenti della sede di Minerbio, riuniti intorno a Giampaolo Piovan, direttore commerciale del gruppo CTE (di cui fa parte il marchio Effer), hanno brindato con i colleghi dello stabilimento di Taranto (dove si realizza attualmente la produzione delle gru leggere e medie, e dei jib) e il presidente Lorenzo Cipriani ha guidato il momento d’orgoglio legittimo per una delle grandi realtà industriali del nostro sollevamento. ST

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Le dimostrazioni in diretta negli spazi di Minerbio hanno trovato un protagonista d’eccezione nella Icon 215, la prima gru al mondo da 20 tm su ralla. Per la dimostrazione, il modello, equipaggiato con una benna grab da rinfuse, ha movimentato in varie sessioni un cumulo di ghiaia, caricando il materiale su un camion. L’evidenza dinamica di una notevole proporzionalità e precisione della gru ha conquistato il pubblico, anche in considerazione della versatilità di impiego della macchina per lavori non così consueti nell’ambito delle applicazioni di sollevamento. L’azienda austriaca René Pichler ha concesso la sua gru per l’Effer World Meeting in versione 6s e allestimento retrocabina su autocarro tre assi.

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La gru 525 6s + 6s HD su carro cingolato CWE ha costituito l’oggetto del desiderio (predisposto dal partner tecnico di Effer, Brennero Gru) per le potenzialità di accesso favorite dall’impianto compatto. La potenza idraulica della gru è fornita da un motore diesel con propulsione elettrica da 400 volt, adottata per gli interventi in ambienti sensibili o negli interni. Tutti i comandi (compresa la stabilizzazione) sono gestiti tramite radiocomando. In basso, la gru 955 8s+6s (del cliente Sbardellati) con sistema V-Stab.

UNA PRODUZIONE IN CAMMINO © Costruzioni

EVENTI

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L’ICON DELLA VERSATILITÀ

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Un periodo cruciale della storia cinquantennale di Effer è senz’altro quello che inizia a cavallo degli anni Duemila. Proprio all’esordio del nuovo millennio iniziano i lavori di costruzione dello stabilimento di Taranto, dedicato alla produzione di gru per autocarro fino alle 34 tm. Un anno più tardi, il costruttore emiliano lancia sul mercato mondiale un inedito design di sezione del braccio, a forma decagonale. Questa so-

luzione si rivelerà rivoluzionaria per lo sfruttamento più proficuo delle doti meccaniche conferite alla gru dagli acciai altoresistenziali a limite di snervamento elevato. La riduzione conseguente del peso riferito alla struttura di sollevamento è una conquista sul fronte delle applicazioni pesanti. Nel 2005 Effer entra a far parte del gruppo CTE per proseguire la sua storia nella nuova sede produttiva di Minerbio.


&Componenti

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Macchine

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EVENTI 52 Costruzioni novembre 2015


&Componenti © Costruzioni

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Macchine

Negli spazi dello stabilimento di Minerbio, allestiti per l’Effer World Meeting dei 50 anni, quasi 200 ospiti hanno partecipato alla rievocazione delle tappe più significative della storia aziendale. Clienti e concessionari si sono uniti a una folta rappresentanza dei 311 dipendenti divisi tra lo stabilimento bolognese e la sede produttiva di Taranto.

FILOSOFIA DI CRESCITA

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Se le origini di Effer risalgono al 1965, già nel 1969 l’azienda ottiene il primo risultato su scala mondiale con una gru da 40 tm realizzata interamente in acciaio T1-A. Performance in crescita ancora nel 1972, quando Effer progetta un modello da 50 tm, in grado di raggiungere un’altezza di 27 m in soli 28 secondi. Nel 1996 il primato si innalza grazie al lancio della prima gru su autocarro da 60 tm. Due anni dopo, record al Saie con il modello 2200 dalla capacità di sollevamento di 200 tm. Nel 2002 è la volta della mid-series Octopus, da 31 a 37 tm. Sul fronte dei brevetti, il 2014 è l’anno del sistema V-Stab, pensato per incrementare l’efficacia della stabilizzazione frontale anche negli ambienti più ristretti. Nel 2015, con Icon nasce la nuova filosofia costruttiva Effer in grado di rivoluzionare il futuro delle gru su autocarro.

Giampaolo Piovan, direttore commerciale del gruppo CTE, ha fatto da gran cerimoniere durante la festa dell’Effer World Meeting. Prima del tradizionale taglio della torta, Piovan ha officiato la premiazione dei partner industriali e dei clienti che si sono distinti per la fedeltà al marchio.

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innovativa

KRAMER FESTEGGIA 90 ANNI DI STORIA APRENDO LE PORTE DELLO STABILIMENTO COSTRUITO EX NOVO NEL 2008.

IL RE DEI CARICATORI 4WS PUNTA SU QUALITÀ E SICUREZZA MATTHIEU COLOMBO

Mäher 4 (1926)

K18 (1940)

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ANNIVERSARI

TRADIZIONE


&Componenti LO STABILIMENTO DI PFULLENDORF • 160.000 m2 di superficie totale • 31.000 m2 coperti • capacità produttiva 6.000 unità/anno • 507 impiegati

rande festa a Pfullendorf, in Germania, per celebrare il 90esimo anniversario di Kramer, costruttore noto per le pale gommate a telaio rigido, ma anche per i sollevatori telescopici fissi. Costruzioni era tra i 12.000 che hanno ripercorso a ritroso nel tempo la storia del marchio oggi parte del Gruppo Wacker Neuson. Il 90esimo è stato anche il pretesto per visitare lo stabilimento costruito nel 2008 e per toccare con mano una novità concreta che vi sveleremo a breve. Tutto è iniziato nel 1925 a Gutmadingen. In quell’anno è stata fondata l’azienda, che si è fatta strada come produttore di trattori. L’immediato riscontro di mercato ha portato Kramer a trasferirsi a Überlingen, sul Lago di Costanza, già nel 1930. Per il nostro settore l’anno della svolta è il 1959, quando Kramer ha lanciato il suo primo caricatore gommato. Sono poi seguite innovazioni come il primo attacco rapido idraulico (1963) o il primo smorzatore di vibrazioni per il sistema di carico (1965). Il 1987 ha segnato il debutto del primo caricatore a quattro sterzanti. E il primo modello di successo con questa caratteristica è stato il 312 SL, venduto in 10.000 esemplari. Nel 2000, Kramer si è fusa con l'austriaco costruttore di macchine costruzione Neuson per formare Neuson Kramer. Sette anni più tardi, questa azienda di nuovo si è fusa con Wacker Construction Equipment per formare il gruppo Wacker Neuson. ST

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KL450 (1968)

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1014 TS (1980)

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KL130 (1958)

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Macchine


ANNIVERSARI

PFULLENDORF IN FESTA La costruzione del nuovo stabilimento a Pfullendorf costituisce una pietra miliare ed è di fatto il più grande investimento fatto nella storia dell’azienda. Oggi, questo sito produce pale gommate compatte, pale telescopiche e sollevatori telescopici. Negli ultimi dieci anni, i dipendenti sono passati da 178 a 507. Kramer ha scelto di celebrare tale crescita, al compimento dei 90 anni dalla fondazione del marchio, con una settimana di festa e oltre 12.000 invitati tra clienti, concessionari, dipendenti e giornalisti. L’occasione ci ha dato modo di vedere come l’azienda abbia continuato a investire per ottimizzare la produzione e come si sia organizzata per fare fronte a richieste stagionali legate al settore della manutenzione stradale o del verde. Una cosa è certa, sotto al tetto della Kramer la qualità vien prima di tutto.

Tra le ultime attrezzature omologate per le pale gommate Kramer c’è una nuova piattaforma aerea certificata per un operatore e un’altezza di lavoro superiore ai 7 metri.

PORTA ATTREZZI

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Le pale gommate a telaio rigido con quattro ruote sterzanti sono alla base della filosofia Kramer e calzano sia la classica veste construction gialla sia, dal 2012, quella verde che identifica l’allestimento agri. Le gialle sono anche disponibili in arancione (vedi sotto) per i clienti specializzati nella manutenzione stradale. Ogni modello ha un impianto idraulico concepito per lavorare con molteplici attrezzature e può essere personalizzato direttamente in linea per soddisfare le esigenze dei singoli clienti mantenendo sempre standard qualitativi elevati con macchine cetrificate CE dalla fabbrica stessa.


&Componenti

Macchine

Karl Friedrich Hauri

Durante la serata di festeggiamenti il costruttore ha annunciato il futuro lancio di una pala gommata a telaio rigido completamente elettrica che sarà sviluppata sull’esperienza del modello Wacker Neuson WL20e lanciato a Intermat 2015 e protagoinsta in cantiere sullo scorso numero di Costruzioni che potete sfogliare online.

Tra le macchine esposte sul perimetro dello stabilimento per dare ai visitatori l’idea di quanto sia estesa la gamma di prodotti made in Pfullendorf, c’era anche il nuovo sollevatore telescopico Kramer 2706 (Wacker Neuson TH627). Per ora i suoi dati tecnici non sono stati diffusi, ma qui sotto trovate la foto della talella di carico adesiva posta sulla macchina. © Costruzioni

direttore generale Kramer Werke

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Siamo costruttori di pale gommate innovative, pale telescopiche e sollevatori telescopici. Ma il marchio Kramer è prima di tutto sinonimo di qualità e sicurezza. Quest’ultima è uno dei valori più importanti e sostenibili che una società possa avere. Il concetto di sicurezza non si riferisce solo a valori tecnici, ma è una cultura che unisce i dipendenti, i clienti e i rivenditori. Tutti possono essere sicuri che Kramer è un riferimento sul mercato e che in futuro sarà sempre protagonista. Per questo abbiamo scelto il claim Kramer “on the safe side”.

operativo sarà di circa 5.000 kg. Sotto al cofano motore debutterà il 4 cilindri 2,5 litri turbo common rail Kohler KDI 2504 TCR tarato a 55,4 kW che grazie a un semplice Doc si allinea ai livelli di emissioni Stage IIIB. La trasmissione sarà idrostatica e l’impianto idraulico LS avrà una portata massima di 100 litri al minuto. Appena dopo la primevera arriveranno anche nuovi modelli Stage IV nella fascia 7-9 m con motori Deutz TCD. © Costruzioni

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L’anno prossimo lo stabilimento Kramer sfornerà diversi nuovi sollevatori telescopici. Il primo di questi l’abbiamo toccato con mano, si chiamerà 2706 e sarà prodotto dalla primavera 2016. Come si evince dal nome, si tratta di un modello da 2,7 t di portata massima che alza le forche a quasi 6 m (5,73). La versione standard sarà larga 1.960 mm e alta 1.980 mm, ma si potrà richiedere anche con la cabina alta a fronte di 2.100 mm d’altezza totale. Il suo peso

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Il 2016 sarà un anno telescopico


ANNIVERSARI

OFF-HIGHWAY RESEARCH 2014 A livello globale, nel segmento delle pale con potenza inferiore ai 59 kW, Kramer è seconda solo a Komatsu, ma nell’Europa occidentale è prima assoluta con il 23,2% del mercato (grafico).

QUALITÀ MANIACALE Lo stabilimento Kramer produce macchine sul venduto. Completato nella sua prima disposizione nel 2008 è oggi motivo d’orgoglio del Gruppo per le tecnologie costruttive applicate, ma soprattutto per l’organizzazione e gli standard qualitativi riscontrati. I controlli di qualità avvengono infatti più volte durante la costruzione di ogni macchina (nella foto a destra i banchi delle verifiche a campione) e la verifica finale è molto severa. Tanto che anche piccole imprecisioni nella verniciatura sono eventualmente oggetto di attenzione e correzione del singolo episodio o dei processi. A Pfullendorf c’è anche il magazzino ricambi mondiale che viene rifornito anche con la riproduzione di componenti non più attuali.

CLAAS MADE IN PFULLENDORF Analizziamo anche le vendite di sollevatori telescopici, sempre in base ai dati Off-Highway Research 2014. In Europa occidentale le macchine Kramer risultano il nono costruttore con il 2% di parte di mercato. In realtà però alcuni sollevatori a marchio Claas sono prodotti da Kramer. Il grafico a sinistra divide le vendite tra Claas “puri” e quelli costruiti da Kramer. Con questa lettura Kramer ha il 7% del mercato europeo, mettendosi in scia a Jcb, Manitou e Merlo.

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ESCAVATORI VOLVO: L’EVOLUZIONE DELLA PRODUTTIVITà Gli escavatori Volvo sono stati progettati per ottenere la massima efficienza nelle diverse applicazioni poichè vantano una forza e una potenza rinnovate e, allo stesso tempo, tempi di ciclo più brevi per prestazioni più elevate. L’esclusiva modalità ECO, unita al migliore sistema elettro-idraulico, assicura un risparmio di carburante tra il 7 e il 10 per cento. Le ultime innovazioni garantiscono, inoltre, una maggiore flessibilità ideale per una serie di applicazioni come il lavoro in cava, edilizia e le costruzioni stradali. Escavatori Volvo: l’evoluzione della produttività. www.volvoce.it


Nella foto di sfondo alcuni tra i presenti all’open house di Cangini, davanti alla sede produttiva. Nella sequenza alcune delle attrezzature in gamma, dalle benne alla lama dozer laser, fino alla pinza legno.

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ATTREZZATURE IDRAULICHE

APERTA ai cambiamenti

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&Componenti

Macchine

CON FORZA ALL’OPEN HOUSE DI CANGINI. IN CANTIERE NUMEROSE NOVITÀ, DI PRODOTTO E NON SOLO DI

DANIELA STASI

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DI RINNOVAMENTO È EMERSA

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IL FUTURO CON SPIRITO

n’occasione per incontrare i propri dealer e far toccare loro con mano l’intera gamma (che conta oltre 80 prodotti), in particolare le novità. A fine settembre Cangini ha aperto le porte della propria sede produttiva, a Sarsina, in provincia di Forlì-Cesena, sull'appennino tosco-romagnolo: in presenza di alcuni rappresentanti della rete NolOk, con cui Cangini collabora per la fornitura di attrezzature idrauliche, sono state illustrate le peculiarità della società. A partire dalla struttura aziendale, costituita da circa 60 dipendenti dedicati alle varie attività (dalla progettazione alla produzione), per proseguire con le caratteristiche del servizio, caratterizzato dalla gestione di 7.000 codici attivi di magazzino e dalla generazione di uno stock medio di prodotti finiti in pronta consegna di 220 attrezzature. Di recente è stato anche implementato il software aziendale, oggi in grado di gestire la pianificazione della produzione, la revisione delle distinte base e l’aggiornamento continuo dei tempi di realizzazione e dei processi. Il management, infine, ha reso noto con soddisfazione che nel 2015 la puntualità delle consegne è stata migliorata del 30%. ST

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LA VOLONTÀ DI ABBRACCIARE

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ATTREZZATURE IDRAULICHE

M ADE

IN I TALY CON VOCAZIONE INTERNAZIONALE

Tra i traguardi raggiunti da Cangini negli ultimi anni spicca senz’altro l’ottimizzazione della rete commerciale, composta oggi da 11 agenti sul territorio italiano, in grado di gestire un pacchetto di 764 clienti. L’azienda vanta anche tre agenti dedicati all’Europa, con un portfolio di circa 234 clienti esteri. Altri due segmenti su cui l’azienda di Sarsina sta investendo sono la Ricerca e Sviluppo, con un ingegnere dedito allo studio di nuovi prodotti, e il comparto tecnico dedicato all’analisi della direttiva macchine e alla certificazione di conformità: l’azienda sta dando largo spazio allo studio di queste norme, per poter offrire garanzie ai propri clienti, in termini di qualità di prodotto ma anche di sicurezza. www.canginibenne.com

Nelle foto l’ampia gamma di attrezzature idrauliche di Cangini. L’offerta include ben 80 prodotti, pensati per applicazioni e target differenti. Giusto per citarne qualcuna, si va dalla pinza selezione alla benna vagliatrice, dalla benna miscelatrice alla trivella.

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GUARDA IL VIDEO D ELL’OPEN HOUSE C LE ATTREZZAANGINI. TURE DAL VIVO!


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Macchine

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Al campo prove, allestito in occasione dell’open house, c’era grande aspettativa per la novità 2015 di Cangini: l’attacco rapido idraulico Sicurmatic. Nel rispetto delle più severe normative per la sicurezza, l’attacco è dotato di sistema con sicura a inserimento automatico: è azionato tramite una console elettronica munita di segnalatori acustico-luminosi che avvisano l’operatore sullo stato di aggancio dell’utensile. Il circuito idraulico a doppio effetto del Sicurmatic è provvisto di valvola di blocco integrata e bloccaggio sicura indipendente. Anche in caso di danneggiamento o caduta di pressione dell’impianto idraulico l’utensile rimarrà agganciato in sicurezza.

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Meccanica ed elettronica a braccetto

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PENSARE

IN GRANDE

Il piano di investimenti dell’azienda per il biennio 2015-2016 ha previsto la realizzazione di una nuova area uffici in grado di ospitare al suo interno anche una sala formazione con 50 posti a sedere, per organizzare corsi in collaborazione con i distributori e con lo staff tecnico. Anche lo stabilimento produttivo conoscerà un ampliamento, che consentirà di dedicare un’intera area all’assemblaggio di attrezzature oleodinamiche.

Davide Cangini

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Dal 2013 al 2015 abbiamo registrato un incremento di fatturato amministratore del 27%: ciò è stato possibile gradelegato Cangini zie a una serie di interventi radicali, sia a livello produttivo, sia relativi all’attività commerciale e marketing, in Italia, in Europa e, in alcuni casi, anche in altre aree extra UE. Ciò che ci contraddistingue maggiormente è la scelta, in controtendenza, di avvalerci di un parco fornitori di cui il 90% è situato nel raggio di 200 km dalla sede produttiva: abbiamo preferito affidarci ad aziende specializzate vicine a noi, per la possibilità di fare squadra, di creare sinergie, di visitare e verificare la loro produzione. Il tutto in maniera non invasiva, ma cercando di costruire un progetto insieme, obiettivo che a volte richiede l’intervento di più attori per ottenere un buon risultato.

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Durante l’open house, il management di Cangini ci ha accompagnato all’interno della sede produttiva. L’attenzione è stata focalizzata in particolare sul magazzino, gestito da un software che aggiorna le giacenze in tempo reale.



EVENTI

IL REGNO delle aquile L’EDIZIONE 2015 DEL RODEO CASE CONFERMA IL VALORE DI UN PENSIERO FORTE CHE METTE AL CENTRO GLI OPERATORI DI

ALBERTO FINOTTO

e la mitologia degli indiani nativi può essere affidata ai guerrieri del movimento terra, sarà sempre Case a cavalcarne il selvaggio mustang in terra d’Europa. Dal 16 al 18 ottobre scorso, al Case Customer Centre di Monthyon, vicino a Parigi, i 43 operatori più valorosi del Vecchio continente si sono dati appuntamento sui 17 ettari di “prateria” che circondano la sede francese del marchio construction. L’edizione 2015 dell’ormai celeberrimo Rodeo, combattuto sotto l’effigie di Old Abe (l’aquila simbolo del Wisconsin e della scuderia Case che nello stato Usa trova le sue radici industriali) ha incoronato come campione assoluto, per la seconda volta consecutiva, il finlandese Janne Ensio Leppånen mentre il premio riservato alla squadra migliore è stato assegnato al “brat pack” del Regno Unito. Gran cerimonia nella straordinaria cornice dell’Abbazia gotica di Royaumont, gioiello architettonico dell’Île-de-France e degna dimora per il saluto solenne a Dave Garner, leggenda degli operatori Case e consulente speciale al servizio per 50 anni della divisione marketing e vendite. Una festa di cose vere, di terra, di uomini. ST

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Macchine

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La lunga cavalcata del Rodeo Case 2015 ha confermato l’entusiasmo degli operatori, delle imprese fedeli al marchio construction di Fiat Industrial e, naturalmente, dei concessionari di tutta Europa. Il cammino del Rodeo 2015 è iniziato a marzo, con le prime competizioni a Enns, in Austria, ed è proseguito per i sette mesi successivi toccando un totale di 30 tappe nazionali. L’ultima gara è stata organizzata dal concessionario dell’area di Roma, Romana Diesel, durante lo svolgimento dell’October Truck Fest. Le prove finali si sono svolte durante l’intera giornata del 17 ottobre, con le sessioni dedicate agli escava-

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EVENTI

CAVALLI DI RAZZA

tori (in campo per la sfida, il modello CX210D), alle pale gommate (con la grande 321F a disposizione dei concorrenti), alle minipale compatte cingolate (con la TR270) e, infine, alle terne (695ST).


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Macchine QUATTRO

DESTRIERI DA DOMARE

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Il regolamento delle quattro prove del Rodeo, con i nomi degli esemplari nell’arena. Wild Wheels (Ruote Selvagge): la pala 321F trasporta un bancale a slalom e lo colloca in senso verticale su un altro bancale per creare il logo Case. Lawless Loader (Caricatore Fuorilegge): la minipala cingolata TR270 con benna a colmo d’acqua e papere galleggianti, deve zigzagare tra i coni e superare una salita nel minor tempo possibile senza perdere il carico. Cherokee Crawler (Cherokee Cingolato): un perno legato alla benna dell’escavatore CX210D va inserito in quattro piccoli tubi. Big Thunder Backhoe (Terna Grande Tuono): una terna 695ST va a conquistare per cinque volte una palla da basket per andare a canestro.

I nostri prodi non sono stati molto fortunati ma per la prossima edizione la squadra itaiana saprà far tesoro della preziosa esperienza di Parigi. Qui a destra ne celebriamo le imprese e i nomi. Nella prima foto in alto, sotto il tricolore sugli spalti, da sinistra: Guido Bacuzzi (vincitore del Rodeo Maren-CMO), Alessandro Faggioli (primo al Rodeo Romana Diesel) e Mirco Sola (trionfatore nel Rodeo Maie).

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EVENTI Ancora una veduta panoramica della grande area demo che circonda il Case Customer Centre di Monthyon durante le fasi decisive del Rodeo. La finale del Rodeo Case 2015 ha visto la partecipazione di 43 operatori provenienti da 18 paesi europei.

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L’aquila di Case Construction Equipment segna ancora la livrea delle macchine di ultima generazione. Nella sequenza sotto, Giampiero Biglia, direttore marketing CNH EMEA, premia i vincitori del Rodeo 2015 negli splendidi spazi dell’Abbazia di Royaumont.

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I grandi operatori trovano il loro complemento naturale nelle grandi macchine. Il Rodeo Case trova i suoi ingredienti di successo in questo abbinamento eccezionale. Lavoratori dalla straordinaria competenza e abilità tecnica che devono dimostrare nella realtà del cantiere le proprie capacità, qui finalmente possono liberare tutto il potenziale di competitività e divertimento. Il Rodeo ogni anno è dedicato a loro, alla loro opera e al ruolo di ambasciatori di valore che noi di Case non dimentichiamo mai di riconoscere loro al massimo grado.

Giampiero Biglia, direttore marketing CNH Industrial Construction Equipment EMEA (Europe, Middle East, Africa)


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Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi

Cesoie

Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa

Green

Frantoi

Ferro

Idraulica Faccia piana

Decommissioning Polipi

microcariche

Attrezzature Sostenibile

Sicurezza

Saloni Report dalla fiera Ecomondo 2015

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l’unica del settore in Italia che vanta un respiro internazionale

Cesoie Trevi Benne e Montalbetti unite in campo per dare nuova vita all’ex Area ASD di Porto Marghera


NEWS

&Demolizione

Riciclaggio

Nuove sinergie commerciali

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CGT, società con la quale ha percorso un tratto di strada. L’intera acquisizione della REV nei primi mesi del 2015 da parte di CAMS GROUP, altro storico gruppo attivo nel settore delle attrezzature, macchine e impianti per le costruzioni,

Il rinnovamento nasce dal web Nata come azienda terzista nel 1991 in campo metalmeccanico, si è poi focalizzata sulla produzione di una vasta gamma di attrezzature idrauliche per la demolizione e il riciclaggio. È la storia di CM, azienda di Schio, in provincia di Vicenza. Tra le novità più recenti, segnaliamo il restyling del sito web, realizzato per andare incontro alle esigenze della clientela e per avere maggiore visibilità nella Grande Rete. Da mettere in evidenza l’area dedicata al “campo prova” dove, compilando l’apposito form, si può richiedere un incontro con lo staff tecnico per vedere dal vivo e testare i prodotti dell’azienda.

www.cmcrushermachines.com

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offre ulteriori e inedite opportunità di crescita e di sviluppo a Rev, con possibili integrazioni e sinergie a livello tecnico, produttivo e commerciale. Lo sforzo che Rev intende compiere non si esaurisce nell’investimento in questa unica direzione ma

vuole comprendere più ampie azioni di consolidamento anche sui mercati esteri, da quello europeo a quelli in maggiore espansione. www.rev.it www.camsind.com

Un traguardo, una tappa Un festoso open day per celebrare i 25 anni di attività di PFC 2000. Per ripercorrere la storia finora vissuta, e per brindare al futuro, a ottobre, a Cologno al Serio (BG), l'azienda ha incontrato clienti e fornitori, oltre agli attuali dipendenti e collaboratori degli anni passati. È stato il presidente e fondatore della società, Mario Perletti, a ripercorrere le tappe che hanno portato PFC 2000 agli attuali risultati e agli ambiziosi progetti in Italia e all’estero. Un percorso del quale sono protagonisti i tre fratelli Perletti: Fabrizio, amministratore delegato, Adriano, responsabile marketing, e Paolo, responsabile della produzione, oltre al socio, Pietro Bonacina.

www.pfc2000.com

ev, storica azienda italiana del settore della frantumazione e della selezione degli inerti (la gamma comprende frantoi e vagli) ha deciso di rivedere, per il mercato italiano, il rapporto di collaborazione commerciale esclusiva con


Efficienza ai lavori forzati

en 22 ore di lavoro al giorno per tre turni di lavoro. Questo è il destino delle diverse pale gommate CASE vendute all’inglese Impetus Waste Management. Vien da chiedersi: e le due ore

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rimanenti della giornata? Sono dedicate alla pulizia delle macchine! Tutto questo avviene all’interno del nuovo impianto da 20 acri di CDR (combustibile da rifiuti), a nord del fiume Tees, nell’Inghilterra nord

orientale, che smaltisce 640.000 tonnellate l’anno e opera 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno. Il sito può accogliere fino a 2.000 tonnellate di rifiuti al giorno. A movimentare e caricare i rifiuti sono le nuove Serie F: due 721F XR, una 821F XR, una 921F e una 1021F XR. Phil Lord, direttore operativo di Impetus Waste Management dice: “Lavorando 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 non

possiamo permetterci di avere macchine ferme. Ci servono mezzi robusti, durevoli e molto affidabili. Allo stesso modo per noi è importante sapere che sia Case, sia il concessionario ci possono offrire un servizio post-vendita eccellente.” Altro fiore all’occhiello delle Case è l’assenza del filtro antiparticolato e del ricircolo dei gas di scarico grazie al post-trattamento HI-eSCR (Doc + Scr). www.casece.com

Piccole e solo a lungo termine o specialista globale di utensili per la rettifica, il taglio, la perforazione e la levigatura, oltre che di macchinari per l’edilizia e la demolizione controllata punta sul noleggio. Basta acquistare i prodotti TYROLIT, ora li potete solo noleggiare. Un messaggio chiaro che funziona e soddisfa i noleggiatori di macchine e attrezzature per l’edilizia, i clienti delle ferramenta, e il comparto della distribuzione edile. Aldo Arecco (prima foto da sinistra), contitolare di Macchine Edili Repetto di

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Genova commenta: “Il servizio Rental di Tyrolit è molto valido perché ci da la possibilità di inserire nel parco noleggio macchine sempre nuove, con una ottima manutenzione, e questo è un servizio altrettanto ottimo che possiamo offrire ai nostri clienti”.

Commenta anche Mauro Brunelli (seconda foto) di Scaligera Service di Verona, azienda specializzata nel noleggio di piattaforme aeree, gru e autocarri: “l’iniziativa ha successo perché vengono proposte macchine e attrezzature di avanguardia in un settore

specifico che è saturo di prodotti obsoleti. Inoltre, troviamo veloce e puntuale il servizio successivo al noleggio, con una presenza efficace dei tecnici Tyrolit”. www.tyrolit.it

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

GUARDA IL VIDEO DEL NUOVO FRANTOIO A CONO C-155 4

Innovazione a cono... mobile! Ultimo nato della gamma di frantoi a cono mobili cingolati Terex Finlay, il C-1554 è presentato come la soluzione mobile più innovativa della categoria. Il nuovo modello integra il collaudato frantoio a cono Terex MVP450x rriva sul mercato il C-1554, un frantoio a cono mobile cingolato progettato per garantire una produttività elevatissima. Adatto alle esigenze di cave specializzate nella lavorazione di inerti, il nuovo TEREX FINLAY garantisce un’ottima riduzione dei materiali e un'eccezionale forma cubica per i settori dei materiali inerti e dell'estrazione di minerali metallici. Questa aggressiva macchina integra il collaudato frantoio a cono Terex® MVP450x, che può essere alimentato direttamente attraverso la camera ed è dotato di trasmissione a frizione a velocità variabile diretta e regolazione idraulica dell'apertura (CSS). Il frantoio a cono Terex MVP450x è capace di polverizzare qualsiasi cosa

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in cui si imbatta. Sia all’interno che all’esterno il design avanzata del frantoio a cono MVP costituisce un vero e proprio punto di riferimento per il settore: integra infatti i cuscinetti a rulli Rollercone® brevettati e il sistema di scarico rottami metallici idropneumatico che ha rivoluzionato il comparto. Nel loro insieme tutte queste funzioni offrono agli operatori una frantumazione

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efficiente e aggressiva, prestazioni elevate e un basso costo a tonnellata. Il grande gruppo tramoggia/alimentatore del frantoio dispone di un sistema di rilevamento e scarico dei metalli progettato per proteggere il cono e ridurre i tempi di fermo macchina grazie all’eliminazione dei contaminanti metallici attraverso lo scivolo di scarico. Tra i vantaggi della

L’impianto in sintesi • Regolazione CSS completamente idraulica con sistema di monitoraggio elettronico per la massima semplicità d'uso. • Trasmissione diretta ad elevato risparmio di carburante tramite frizione a bagno d'olio. • Sistema idraulico per l'apertura in sovraccarico con ripristino automatico per proteggere la camera e ridurre al minimo i tempi di fermo impianto. • Sistema di rilevamento dei metalli con arresto automatico sul nastro di alimentazione per proteggere il cono dai materiali metallici e sistema di scarico per eliminare i contaminanti dalla macchina.

macchina di nuova generazione il costruttore evidenzia i rapidi tempi di allestimento, la facile manutenzione, l’ottima capacità di riduzione e il sistema di controllo elettronico avanzato con tecnologia telemetrica. “Questo nuovo modello costituisce una svolta in termini di capacità produttiva - sottolinea Alan Witherow, Product Development Manager presso Terex Finlay. “L'incrementata produttività, funzionalità e facilità di manutenzione della camera MVP450x ha davvero impressionato gli operatori della macchina durante il collaudo. I risultati sono eccezionali, tanto da poter variare le strategie di produttività all’interno dei siti estrattivi”. ww.terexfinlay.com


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Per ogni impiego, il giusto pneumatico Un team altamente qualificato coniuga capacità innovative e competenze tecniche nella scelta dei materiali da impiegare. Selezione e riparazione della carcassa, scelta delle mescole e del battistrada rendono il ricostruito Marangoni un pneumatico capace di prestazioni equivalenti ad un prodotto nuovo di primaria marca. earthmover.marangoni.com Possiamo assumerci questo impegno grazie ad una produzione effettuata secondo i più elevati standard tecnologici e all’utilizzo di materie prime di provata qualità. Da sempre impegnati per lo sviluppo sostenibile grazie alla gestione dell’intero ciclo di vita del pneumatico.

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GREEN? er favorire la ripresa, l’Italia si focalizzi sulla green economy. È il messaggio scaturito dall’edizione 2015 di Ecomondo, la fiera del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile svoltasi a inizio novembre a Rimini. Ecco qualche numero: 1.200 imprese presenti, 200 seminari con oltre 1.000 relatori, 103.514 (+ 1,68% sul 2014) visitatori professionali, di cui quasi 11.000 operatori e 500 buyer da tutto il mondo (da segnalare la cospicua rappresentanza da Iran e Cina, organizzata insieme al ministero dell’ambiente). A inaugurare le giornate il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, che ha messo in evidenza come, per uno sviluppo concreto, sia vincente il binomio economia-ambiente. A Ecomondo, inoltre, si è svolta la quarta edizione degli Stati Generali della Green Economy, dai quali è emerso l’orientamento green delle imprese, ormai presente nel 42% delle stesse. La sostenibilità, dunque, è diventata un requisito d’impresa. RST

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Do you speak


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ECOMONDO 2015 HA SANCITO IL SUO RUOLO DI FIERA INTERNAZIONALE GRAZIE ALLA PRESENZA DI OPERATORI DA TUTTO IL MONDO. A DECRETARNE IL SUCCESSO, NUMERI COL SEGNO PIÙ E AZIONI CONCRETE DANIELA STASI

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Lo abbiamo già detto: dal rapporto presentato in occasione degli Stati Generali della Green Economy è emerso che le imprese green in Italia sono oltre il 40% del totale. Il maggior numero si trova nel settore dell’industria (440.000 aziende e 4,2 milioni di occupati nel 2014), dove rappresentano il 61,2%, con oltre 248.000 imprese. A seguire l’edilizia (complessivamente più di 500.000 imprese e 1,56 milioni di occupati nel 2014). Importante azione concreta: a Ecomondo è stato firmato un Accordo di Programma tra il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti e il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, per dare il via al piano di riqualificazione dell’intera costa romagnola, dai lidi comacchiesi a Cattolica. L’accordo, dal valore di 20 milioni di euro, rientra nel più ampio intervento sulla mitigazione del rischio idrogeologico per le aree metropolitane.

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FOTOGRAFIA DELLE IMPRESE ITALIANE

Al di là dei numeri collezionati, come accennato, l’internazionalità è tra i traguardi principali della 19esima edizione di Ecomondo. “La crescita della fiera è il frutto del grande lavoro finalizzato a innalzare ulteriormente il tasso di internazionalità, con oltre 50 appuntamenti svolti in tutto il mondo nei mesi scorsi, ma anche dell’impulso alla nuova frontiera di sviluppo delle manifestazioni, che sempre più coinvolgeranno tutti i settori industriali in un processo di integrazione all’insegna dell’economia circolare”, spiega Simone Castelli, direttore della Business Unit di Rimini Fiera. Ha concorso la formula di contatto fra imprese e operatori esteri tramite la piattaforma online di Ecomondo, realizzata per programmare l’agenda dei business meeting. I frutti sono stati raccolti: oltre alle delegazioni da Iran e Cina, sono giunte a Rimini rappresentanze da Algeria, Qatar, Emirati Arabi, Kazakistan, Sudafrica e Malesia.

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L’IMPORTANZA DEI CONTATTI


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Riciclaggio Segnali di ripresa

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A Ecomondo segnali positivi anche dal mercato italiano delle macchine movimento terra. Le 1.906 macchine vendute o noleggiate nei primi mesi del 2015 superano le vendite effettuate nel terzo trimestre del 2014 del + 42,8%. L’incremento delle vendite, registrato già nel 2014, in questi primi nove mesi del 2015 prosegue in maniera esponenziale; infatti, il + 42,8% su base annua ottenuto in quest’ultimo trimestre d’analisi, segue il + 40,2% totalizzato nel secondo trimestre e il + 15,3% del primo trimestre. Anche i dati sul fronte del commercio estero (rilevazione Istat) confermano il trend positivo, con la bilancia commerciale del settore che cresce nel primo semestre del + 5,0% su base annua (+ 24,1% import, + 9,0 export): dati commentati a Ecomondo nell’ambito degli appuntamenti previsti dall’accordo triennale fra Ascomac e Rimini Fiera per promuovere il settore del riciclo e riuso delle risorse, dell’energia, del suolo e dell’acqua.


C ESOIE

Ritorno al

FUTURO

IL CANTIERE ASD IN NUMERI - 13.000 t di ferro recuperato, di cui una buona parte in acciaio inossidabile - qualche tonnellata di tantalio - 100 t di piombo (usato come rivestimento antiacido su serbatoi e tubazioni) - circa 25.000 t di inerti di risulta da demolizioni - oltre 5.000 t di rifiuti pericolosi, tra cui 500 t di melme acide derivanti dalle bonifiche dei cicli

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A FIRMARE LE PAGINE FUTURE DELL’EX AREA ASD DI PORTO MARGHERA, LE CESOIE TREVI BENNE, AL SERVIZIO DI MONTALBETTI PER LA DEMOLIZIONE DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI IN CARPENTERIA METALLICA DI

DANIELA STASI

ntrare nell’area ex Acido Solforico e Derivati (ASD), all’interno del polo industriale di Porto Marghera, a Venezia, è come varcare le soglie di un libro di storia d’impresa: le strutture color ruggine contrastano col cielo e raccontano ad alta voce di un’operosità ormai lontana, di un brulicare di vite ora dedicate ad altro. Di un’Italia che non c’è più. Siamo andati a vedere l’intervento di decommissioning degli impianti ASD commissionato da Syndial (Gruppo Eni) nel 2013 al raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Montalbetti (mandataria, impegnata nelle demolizioni civili e industriali) e Demiced (mandante, attiva nelle demolizioni civili e industriali, e nelle bonifiche MCA e lane minerali). Tali impianti vennero realizzati dalla fine degli anni ‘50 nell’area di fronte al canale industriale Ovest dello stabilimento petrolchimico e occupano una superfi-

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cie di circa 25 ettari, dotata di banchina per la movimentazione via mare dei principali prodotti solidi in ingresso (zolfo) e in uscita (solfato ammonico, utilizzato quale fertilizzante, e solfato sodico); gli addetti erano circa 300, oltre al personale destinato alle manutenzioni. Dagli anni 2000, per via della crisi della chimica di base, la cessazione delle produzioni è stata progressiva: dal “Caprolattame”, dove si produceva nylon 6, all’impianto adibito alla concentrazione dell’acido nitrico. A dicembre 2012 l’area ASD è stata ceduta da Syndial a Venice New Port, per un progetto di ampliamento del sedime portuale con la limitrofa area ex Montefibre, dove verrà realizzato un terminale portuale e piattaforma logistica. All’opera nei lavori di demolizione, le cesoie idrauliche firmate Trevi Benne. Acciaio mangia acciaio. Si volta pagina. Ed è quasi poesia. RST

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DALL’ ALTO VERSO IL BASSO Nel cantiere Syndial a Porto Marghera è già stata conclusa la mappatura dei cicli, la loro decontaminazione, la bonifica dei rivestimenti esterni per coibentazione; attualmente, completate le bonifiche dei cicli impiantistici, si sta procedendo con lo smontaggio delle strutture, attività che impegna 40-50 operatori. “Trovandoci di fronte a un impianto industriale rimasto in servizio da anni, pur avendo adottato tecniche di bonifica in grado di raggiungere performances di pulizia elevatissime, per aumentare i livelli di sicurezza si è optato per privilegiare le tecniche di demolizione definite ‘a freddo’, cioè in grado di minimizzare i rischi di incendio ed esplosione soprattutto durante la demolizione primaria”, spiega Ivan Poroli, direttore tecnico di Montalbetti. “Si è quindi dotato il cantiere di escavatori speciali da demolizione allestiti con braccio lungo in grado di eseguire l’abbattimento delle strutture sia in carpenteria metallica sia in cemento armato in maniera progressiva e costante dal’alto verso il basso. Le strutture in carpenteria metallica vengono demolite mediante il taglio dei profilati con cesoie idrauliche: vengono sezionate e accompagnate a terra progressivamente dalle porzioni più alte dei fabbricati fino a quelle più basse comprendendo anche le tubazioni e le apparecchiature contenute all’interno degli stessi che sono state precedentemente bonificate”. La demolizione delle strutture in calcestruzzo armato è eseguita, invece, con pinze frantumatrici idrauliche. Si procede infine con la demolizione secondaria, con cesoie montate su escavatori con bracci standard o con cannello ossipropanico per quanto riguarda gli edifici e gli impianti in carpenteria metallica, con pinze frantumatrici per i manufatti in cemento armato o laterizio. “Sia i rottami metallici che gli inerti di risulta vengono gestiti in maniera pianificata e organica”, continua Poroli. “I materiali vengono accumulati per tipologia e, nel caso del cemento, protetti dal dilavamento degli agenti atmosferici mediante teli in politene in attesa delle operazioni di caratterizzazione analitica eseguita da laboratori accreditati e di avvio delle attività di smaltimento/recupero secondo i dettami delle vigenti normative in campo ambientale”.

PATTO PER LA SICUREZZA La bonifica in corso nell’area ASD è la più complessa finora realizzata a Porto Marghera, sia per le problematiche conseguenti alla demolizione di strutture che superano i 40 m di altezza, sia per la presenza all’interno di tubazioni e apparecchiature di residui acidi corrosivi, nonché per la presenza di materiali refrattari nei forni e nelle caldaie. Tutte attività che, per la loro specificità e complessità, necessitano per ogni singolo intervento di uno sviluppo progettuale e di apposite procedure a tutela della sicurezza. Proprio con

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questo obiettivo, per la prima volta, Syndial ha sottoscritto il “Patto per la sicurezza”, con cui i lavoratori delle imprese terze e della stessa Eni si impegnano a mettere quotidianamente in pratica i migliori standard comportamentali in fatto di sicurezza. È stato istituito anche il sicurometro, una sorta di “patentino” che, consegnato a tutti i lavoratori all’inizio dei lavori con 15 punti, contiene l’elenco delle violazioni che comportano la decurtazione dei punti.

www.eni.com


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La tagliente Marilyn Nel complesso, le cesoie idrauliche Trevi Benne al lavoro a Porto Marghera sono tre: CS 20RS, CS 25RS e CS 40RS. Tutte della serie Marilyn, sono pensate ad hoc dei cantieri di demolizione industriale, che necessitano di forze di taglio rilevanti ad altezze considerevoli. Da evidenziare la geometria della bocca e la disposizione delle lame, che consentono di avere un taglio lineare e netto del rottame permettendo di semplificare e ottimizzare le operazioni di carico. Tra i plus segnaliamo la rotazione idraulica a 360°, la valvola moltiplicatrice di velocità , le lame reversibili e regolabili mediante spessori, il sistema di regolazione del perno per recupero giochi e la ganascia ad alta penetrazione.

LE TRE CS AL LAVORO Modelli Peso escavatore posto braccio Peso escavatore posto benna Peso attrezzatura Pressione Portata consigliata

CS 20RS

CS 25RS

CS 40RS

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10-16

16-20

25-30

t kg bar l/m

18-23 1.650 310 180/250

23-30 2.350 310 200/300

40-50 4.030 340 300/400

Š Alessandro Lazzarin

www.trevibenne.it


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PIONIERI DEL RECUPERO Montalbetti si occupa di dismissioni di impianti, demolizioni e bonifiche dalla fine della seconda guerra mondiale, recuperando grandi aree come la ex Falk di Sesto San Giovanni, l’Alfa Romeo di Arese o la ex raffineria Agip di Rho, dove ora sorge il polo fieristico di Milano. Oltre al decommissioning, la società si è sempre occupata anche del recupero dei materiali ferrosi e non, e oggi con i suoi due impianti di Cairate (VA) e di Grisignano di Zocco (VI) è primo fornitore alle fonderie in Italia e tra i cinque più rilevanti fornitori alle acciaierie nel nostro Paese. I diversi impianti in cui Montalbetti opera sono: centrali termiche, impianti chimici, petroliferi, impianti farmaceutici, impianti di recupero termico, trattamento acqua e incenerimento rifiuti solido urbani. www.montalbetti.it

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Montalbetti, mandataria dell’RTI al lavoro nell’ex area ASD di Porto Marghera, oltre a occuparsi delle proprie attività (decommissioning degli impianti industriali), cura anche la gestione complessiva del cantiere, coordinando le attività della mandante e dei subappaltatori, ossia tutto il processo dalla presa in consegna dell’impianto da bonificare fino allo smaltimento dei rifiuti prodotti. Per effettuare la demolizione impiantistica, utilizziamo le cesoie idrauliche Trevi Benne, di cui disponiamo dell’intera gamma: il rapporto con l’azienda vicentina è ottimo, sia professionale che umano. Ci seguono moltissimo sia dalla fase di valutazione pre-acquisto alla configurazione delle attrezzature sulle macchine, fino all’assistenza, con un pronto intervento rapido. Le loro cesoie, inoltre, sono di alta qualità, con una forza di taglio che non ha nulla da invidiare ai marchi stranieri più blasonati. Per quanto riguarda, infine, il rapporto con la committente Syndial, abbiamo trovato molto interessante e stimolante il ‘Patto per la sicurezza’, un’iniziativa che ci ha stimolato ancora di più a tenere alto il livello di sicurezza e di tutela ambientale, aspetti a cui Montalbetti dà importanza prioritaria.

area manager Italia, Spagna e America Latina di Trevi Benne

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Le cesoie viste al lavoro a Porto Marghera sono l’ultima versione della nostra serie CS. Siamo molto soddisfatti per avere raggiunto un’elevata qualità di prodotto, dettaglio fondamentale soprattutto per impieghi di demolizione di impianti industriali: tra tutte le attrezzature, infatti, le cesoie, tagliando materiale ferroso, sono maggiormente soggette a usura. Il fatto di avere sviluppato un sistema di taglio particolarmente performante, da un lato consente di incrementare la durevolezza delle lame, dall’altro di ridurre le operazioni di manutenzione da parte del cliente.

c © Alessandro Lazzarin

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cantieri Montalbetti

Simone Piva

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Grazie alla partecipazione alle associazioni di settore, qualche anno fa abbiamo conosciuto Montalbetti e da lì, man mano, si è instaurato un rapporto di reciproca fiducia. Con il nostro operato, al di là della qualità del prodotto, siamo riu- Christian sciti a trasmettere il senso di un’azienda di- Tadiotto namica, affidabile e vicina al cliente. Essere marketing manager sempre presenti, ascoltare le esigenze, fa dav- Trevi Benne vero la differenza. Fornire un’azienda come Montalbetti, di primaria importanza nel deMarco commissioning di impianti induRomanelli striali nel panorama italiano, per noi responsabile è un bel biglietto da visita. tecnico/organizzativo

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L’Istituto pensante

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Una nuova accademia

per il buon costruire La dotta Bologna ha ospitato, dal 14 al 17 ottobre, la prima edizione della rassegna convegnistica #x1FIORdiCALCESTRUZZO organizzata da IIC e finalizzata a mettere a sistema alcune tra le migliori pratiche della filiera del calcestruzzo armato. L’obiettivo: codificare un processo costruttivo integrato che parta dalla R&D, passi dall’innovazione di prodotto e sia sempre accompagnato da controlli accurati DI

FABRIZIO APOSTOLO

l passato da imitare, quello da lasciare da parte e il futuro da disegnare. Il primo, da imitare, è quello degli antichi, su tutti i romani, la cui scienza dei materiali e delle costruzioni ci ha regalato esempi che durano tuttora (per “carpirne” i segreti una buona fonte può essere il vitruviano De Architectura). Quello da lasciare, indubitabilmente, da parte è, invece, quel passato che non ha saputo considerare le opere edili come un processo complesso e articolato la cui qualità finale dipende, fortemente, dal dettaglio e dalla sua cura: progettuale, esecutiva, regolatoria e autorizzativa. L’esito di questa vision, o mancanza della medesima, ha portato a opere “malate” di degrado: sempre meno sicure, funzionali, funzionanti. Durabilità

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cercasi, insomma, e non è un’impresa facile. Ci sono riusciti i romani, non troppo, a dire il vero, alcuni “constructores” venuti dopo di loro. E il futuro? È quello formato da un ritorno alle origini - leggi gli esempi, le “luci” del buon costruire - e insieme dalla fiducia nell’innovazione. Meglio, molto meglio, se combinata con la ricerca, la buona esecuzione e i dovuti controlli lungo tutta la vita dell’opera, dalla genesi alla maturità. IL RINASCIMENTO DEL CALCESTRUZZO Tutto quanto abbiamo anticipato in questo incipit è emerso, per esempio, all’ultimo SAIE di Bologna, dove il Padiglione 25 ha ospitato una rassegna specialistica


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I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

I.I.C. - via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) tel. 0362 918516 email iic@istic.it www.istic.it

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estesa quanto l’intero corso della manifestazione felsinea. Il titolo: #x1FIORdiCALCESTRUZZO. Il soggetto organizzatore: l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo di Renate Brianza presieduto dal geometra Silvio Cocco e varato oltre un decennio or sono proprio per gettare le basi di un rinnovato network della qualità (e della formazione). Si è trattato di una rassegna nuova di zecca, che si propone come la prima di una serie, una sorta di esperimento, laboratorio, impegno, messo in campo per far capire al settore che la parola chiave della nostra epoca - connect, connessione - deve essere riempita di contenuti effettivi e finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo della qualità. La cultura tecnica, in questo contesto di recupero e divulgazione, gioca un ruolo cruciale, al pari dello slancio dell’innovazione. Ecco allora spiegato lo sforzo a proporre ben quattro giornate di seminari, ospiti, contributi, proposte, all’interno di uno spazio convegnistico realizzato ad hoc, la Piazza x1FIORdiCALCESTRUZZO.

La rassegna si è aperta il 14 ottobre con un seminario dedicato alle pavimentazioni evolute, per concludersi il 17 ottobre con l’evento “COSTRUZIONI: il mondo del lavoro incontra la scuola” e con l’assegnazione (prima volta assoluta) del premio “Una luce nel mondo del buon costruire” all’ingegner Filiberto Finzi, di cui abbiamo parlato sul numero di Ottobre di COSTRUZIONI In mezzo, tante idee, buone pratiche, suggestioni. Tutte tese a osservare il mondo delle costruzioni da diversi punti di vista, ma con l’obiettivo comune di fornire una ricetta univoca e coerente a tutti i suoi migliori attori: è solo guardando a ogni aspetto come a un elemento cruciale dentro un sistema, infatti, che si può conseguire l’autentica qualità. I PILASTRI DELLA QUALITÀ Il primo tema della rassegna è stato quello delle pavimentazioni evolute, nello specifico realizzate in post-tensione, una tecnica che ha trovato e trova numerosi casi di successo in un ambito costruttivo come le pavimentazione industriali,

1. Un momento della rassegna IIC di Bologna: focus sui pavimenti postesi. 2. L’esterno della nuova Piazza che ha lo stesso titolo della rassegna. 3. Un’altra novità: un’intero stand dedicato a Aeternum CAL. 4. Tra i protagonisti della fiera bolognese: il mescolatore. Con l’auspicio che, finalmente, lo diventi anche nei nostri cantieri. 5. Stand IIC e Tekna Group.

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6. Un momento dell’incontro tra il mondo del lavoro e quello della scuola: così si delinea il futuro. 7. All’ingegner Filiberto Finzi è andato il premio “Una luce nel mondo del buon costruire”. 6

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offrendo così un vasto repertorio di tecniche e, soprattutto, processi (progetto, esecuzione, controlli), utili a chiunque si debba confrontare con interventi di realizzazione di superfici. Va ricordato, infatti, che questa tipologia di intervento ha toccato proprio quest’anno i dieci anni di ottima vita. La prima azienda a dotarsi di una pavimentazione postesa progettata dal geometra Silvio Cocco, nel 2005 (da quell’esperienza sarebbe nata l’azienda specialistica Tenso Floor), è stata la Tenax, per un suo insediamento logistico: l’impiego di un pavimento senza giunti e dalla perfetta planarità le ha consentito, per esempio, di preservare al massimo grado, negli anni, le ruote dei carrelli per la movimentazione dei prodotti stoccati. Per la serie: la qualità si vede anche da come è fatto il luogo dove essa nasce. Dallo stoccaggio al trasporto: la seconda giornata della rassegna bolognese è stata imperniata sul tema della produzione, ma soprattutto del trasporto del calcestruzzo, un aspetto dai risvolti peculiari in un momento di perdurante crisi economica. Quindi, ecco aprirsi un primo scenario sulle infrastrutture (terza giornata), in questo caso viste con la lente delle prescrizioni del calcestruzzo armato, funzionali all’ottimale realizzazione delle medesime. Due aspetti cruciali: i controlli e

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l’impiego del mescolatore, un tempo definito pre-miscelatore, diffuso Oltrealpe, di impiego decisamente raro qui da noi. Con questi ultimi cenni, siamo tornati a citare due “attori” protagonisti (la corretta esecuzione e i controlli) di quel cammino che conduce alla qualità, obiettivo che passa attraverso la costanza della produzione. Un ulteriore fattore cruciale, ma sempre da mettere in correlazione con l’intera filiera, è quindi senz’altro quello del prodotto, che nasce dalla ricerca e sviluppo, che nella rassegna IIC ha assunto la forma (e la sostanza) di Aeternum CAL, il calcestruzzo additivato con Aeternum, soluzione polifunzionale che ha già dato buona prova di sé proprio nelle pavimentazioni industriali in post-tensione. La sua “anima”, il compound Aeternum, composto di additivi ad alta tecnologia in grado di garantire elevata durabilità, alto grado di impermeabilità non solo all’acqua ma anche all’aria. Il 16 ottobre, un seminario ad hoc ha fatto il punto proprio su quest’ultima evoluzione del calcestruzzo armato. Impegnato in prima fila, se così concepito, nella battaglia contro il degrado e i suoi fattori scatenanti. DAI PROBLEMI ALLE SOLUZIONI Proprio del problema del degrado, e della sua risoluzione attraverso un’attività di programmazione che impegni verso lo stesso obiettivo gestori, progettisti e sviluppatori di soluzioni tecnologiche, si è occupato anche un seminario, sempre il 16 ottobre, dedicato allo specifico delle infrastrutture di trasporto: dai ponti alle gallerie. È stata quella l’occasione di illustrare il nuovo approccio dell’Anas alla questione manutentiva, di approfondire le esperienze di messa in sicurezza dei grandi Trafori Alpini e di fornire soluzioni innovative di protezione al fuoco e garanzia di durabilità


LA PIATTAFORMA ECOLOGICA SOTTO I RIFLETTORI DI ECOMONDO Da Bologna a Rimini. Se il SAIE è stato teatro dell’ampia rassegna #x1FIORdiCALCESTRUZZO che abbiamo raccontato, pochi giorni dopo la conclusione del salone felsineo IIC, con la sua associata Tenso Floor, è tornato a catalizzare l’attenzione degli specialisti presentando a Ecomondo 2015, a Rimini, la “Piattaforma ecologica in calcestruzzo posteso monoblocco priva di qualsiasi tipo di giunto”. Il nome commerciale è Eco-Floortek e la sua “anima” è ancora una volta la tecnologia della post-tensione: per realizzarla non sono così necessari giunti né di costruzione né di dilatazione. Il “corpo”, invece, è un prodotto che abbiamo già avuto modo di conoscere, ovvero il calcestruzzo ad alte prestazioni, impermeabile e resistente alle aggressioni chimiche Aeternum CAL. Assenza di giunti, alta qualità del materiale e, non dimentichiamolo, attenta progettazione e ac-

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come il rivestimento Aeternum Fire, a base di Aeternum. Infine, il 17 ottobre si è tenuto l’incontro tra mondo del lavoro e della scuola, a sancire un’alleanza da cui non si può prescindere per ridare progettualità al nostro Paese. Sempre il 17, gran finale con il premio “Una luce nel mondo del buon costruire” con il primo riconoscimento di sempre assegnato all’ingegner Filiberto Finzi, una carriera iniziata sotto il segno delle gallerie (pur da ingegnere aerospaziale) e tuttora passata, tra le altre cose, a rimettere in forma ponti al collasso o edifici pubblici bisognosi di attenzione. “Si è

curati controlli consentono a chi impiega questa piattaforma, che può raggiungere e anche superare i 10.000 m2 di superficie, di lasciarsi alle spalle problemi di fessurazioni, percolati o breve vita utile. Un focus dedicato a questa soluzione si è svolto il 6 novembre. Dopo l’introduzione del geometra Silvio Cocco, Francesco Chiesi ha inquadrato le problematiche connesse allo smaltimento dei rifiuti, illustrato l’attività dei centri di smaltimento e messo in evidenza la questione dei percolati e il relativo impatto ambientale. Dopodichè lo stesso Cocco ha descritto la piattaforma ecologica Eco-Floortek, mentre la dottoressa Valeria Campioni è intervenuta sul tema dell’importanza della qualifica del calcestruzzo e dell’utilizzo del compound Aeternum CAL per ottenere un calcestruzzo ad alte prestazioni.

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trattato di una rassegna a tutto campo ha spiegato Cocco - che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, dell’impresa, del progetto, nonché di professionisti, dall’Italia e dall’estero, impegnati ogni giorno nella cura delle buone costruzioni. Non dimentico inoltre gli studenti che, in gran numero, hanno frequentato i nostri seminari e che rappresentano un’autentica speranza per il settore. Si è trattato di una prima volta, di una sorta di esperimento, da cui pur si doveva partire per dimostrare quanto sia necessario continuare a diffondere la cultura della qualità”.

8, 9. Schematizzazioni della piattaforma ecologica Eco Floortek.

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92 Costruzioni novembre 2015

rmai è sempre più evidente come lo sviluppo industriale e urbano debba essere improntato a un modello dove, al centro del sistema, viene posta la questione della sostenibilità. Si tratta di un parametro che non comprende prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate secondo i principi dell’economia circolare. Anche le norme, soprattutto a livello europeo, stanno andando verso questa direzione, incentivando il riciclo dei rifiuti e una crescita intelligente dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Una quota del consumo di risorse materiali e energetiche del Pianeta è imputabile al settore delle costruzioni, che deve quindi rientrare anch’esso nelle logiche di questa sostenibilità. Associando alla progettazione un’analisi del ciclo vitale è possibile ridurre gli impatti ambientali delle strutture già prima della loro realizzazione e in ciascuna delle fasi di vita degli edifici: dalla produzione delle materie prime necessarie a realizzarli, fino alla loro costruzione e demolizione. Il calcestruzzo è un materiale che si presta in maniera egregia a questo scopo. Le sue proprietà, valutate sull’intera vita utile di un edificio, presentano vantaggi non solo ambientali, ma anche economici e sociali. Ciò è stato dimostrato anche dallo studio LCA (Life Cycle Assessment) presentato dall’Atecap nel giugno scorso al XVII Congresso dell’Ermco, l’associazione che rappresenta a livello europeo i produttori di calcestruzzo preconfezionato. È soprattutto la durabilità che rende sostenibile il calcestruzzo, dal momento che questo materiale è in grado di garantire una vita utile alle strutture anche di oltre cento anni, riducendo contemporaneamente la necessità di manutenzione. A ciò si aggiunge l’elevata capacità termica che conferisce agli edifici un’alta efficienza energetica, con il corollario della possibilità di riciclare, per la propria produzione, rifiuti di varie tipologie come materie prime secondarie. Mentre l’opinione pubblica riconosce l’affidabilità del calcestruzzo nel conferire sicurezza strutturale alle diverse opere, le sue caratteristiche di sostenibilità non sono invece altrettanto note o quanto meno lo sono in minor misura rispetto ad altri materiali da costruzione. L’Atecap ha sentito pertanto il bisogno di informare correttamente il pubblico dei vantaggi che il calcestruzzo può offrire in termini non solo di resistenza, ma anche di sostenibilità a tutto tondo, realizzando una pubblicazione dal titolo “Calcestruzzo base del costruire sostenibile”, nella quale vengono sfatati anche alcuni dei principali falsi miti e luoghi comuni sul calcestruzzo. Allo scopo di darne ampia diffusione, la pubblicazione sarà a breve scaricabile per tutti dal sito web dell’Atecap ed è stata già inviata alle imprese associate. L’Associazione offre ai propri soci anche la possibilità di personalizzare la pubblicazione con il proprio logo aziendale, come strumento di marketing per la promozione del costruire in calcestruzzo.

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NEWS

&Calcestruzzo

Cave

Perfezione di luce bianca gli edifici preesistenti con tre nuove costruzioni (denominate Podium, Cinema e Torre), il progetto si sviluppa in due dimensioni, l’opera di conservazione e l’ideazione di una nuova architettura. Pur rimanendo distinte, le due edificazioni si confrontano in

a nuova sede della Fondazione Prada in Largo Isarco a Milano, progettata dallo studio di architettura OMA di Rem Koolhaas, è basata sul recupero di una storica distilleria dei primi del Novecento. La vivace brillantezza di alcuni elementi architettonici ripristinati è stata ottenuta

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Dal primo ottobre scorso le nuove regole" per l’efficienza energetica in edilizia aprono definitivamente la strada agli nZEB, gli edifici a "energia quasi zero". LECA ha dato da tempo una risposta efficiente a questo nuovo capitolo dell’edilizia sostenibile con i suoi prodotti in argilla espansa che comprendono, tra gli altri, i sottofondi isolanti e leggeri della gamma Lecacem e i massetti isolanti Lecamix Fast. Forte e Facile.

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un processo di continua interazione. La scelta dei materiali che caratterizzano il progetto è passata attraverso un dialogo costante tra il

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grazie ai cementi bianchi forniti da ITALCEMENTI. Caratterizzato da un’articolata configurazione architettonica che combina

progettista, l’impresa e lo staff tecnico di Italcementi. I cementi bianchi Italcementi che caratterizzano l’impianto architettonico sono miscelati con l’aggiunta di aggregati bianchi di Carrara. Per la Torre, edificio simbolo del nuovo polo museale (attualmente in fase di costruzione), vengono impiegate le fattispecie i.flow Vista (una linea di calcestruzzi autocompattanti dalla bassa viscosità che favorisce eccellenti risultati estetici) e i.design Roccabianca (tipologia utilizzata anche nei getti di solai, muri dritti e muri trave). Rem Koolhaas ha disegnato inoltre gli spazi espositivi indicando una scelta delle pavimentazioni di tipo industriale. L’opzione in questo caso è stata quella del calcestruzzo speciale i.pro Pavimix, una specialità della gamma Italcementi in grado di assicurare requisiti di maggiore durabilità coniugata a un’alta resa estetica del manufatto. www.italcementigroup.com

La Bei crede nella ricerca italiana Saranno 45 i milioni di euro erogati direttamente dalla Banca Europea per gli Investimenti (Bei) al gruppo Mapei. L’importante finanziamento, della durata di sei anni, verrà utilizzato per sostenere tutti i principali progetti di ricerca sul territorio europeo per i prossimi cinque anni. MAPEI dedica al settore ricerca e sviluppo un notevole impegno finanziario e di risorse umane, impegnando il 12% della forza lavoro e oltre il 5% del fatturato. In particolare, il 70% dell’investimento è destinato allo sviluppo di prodotti eco-sostenibili.


Cave&Calcestruzzo

NEWS

Nove mesi finalmente in crescita Il trend del fatturato è spinto dal risultato positivo nel settore del cemento mentre soffre ancora (ma con arretramenti contenuti) il comparto del calcestruzzo preconfezionato. I costi energetici minori aiutano la produzione costi fissi per unità di prodotto; per contro in Russia ed Europa Centrale, l’incidenza è aumentata. Confermata per il 2015 la previsione di un margine operativo lordo ricorrente in miglioramento rispetto all'esercizio precedente e in valore assoluto pari a circa 450 milioni (sui 405 milioni del 2014). Il conto economico ha chiuso con un utile del periodo pari a 120,3 milioni, di cui 117,6 milioni attribuibili agli azionisti della società (51,4

al consiglio di amministrazione riunito da BUZZI UNICEM all’inizio del mese in corso per l'esame del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015, il risultato consuntivo conforta le previsioni di crescita per il prossimo futuro. Il fatturato del gruppo è pari a 1.998,1 milioni di euro (l’anno scorso è stato di 1.898,7 milioni) mentre il margine operativo lordo si assesta a 352,1 milioni (nel 2014, 302,5 milioni). I volumi di vendita fanno rilavare un rallentamento durante il periodo estivo ma durante i nove mesi considerati si evince una leggera variazione positiva per il settore cemento (+1,3%) che compensa un arretramento nel settore del calcestruzzo

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preconfezionato (-2,3%) . L’evoluzione dei prezzi del cemento nei primi nove mesi, espressi in valuta locale, presenta un deciso aumento negli Stati Uniti e in Ucraina (per effetto dell’inflazione), con modeste variazioni contemplate dai dati che contraddistinguono il mercato in Germania (di segno positivo) e in Lussemburgo, Repubblica Ceca e Russia (sfavorevoli). In Polonia e in Italia la diminuzione di prezzo è stata invece più accentuata. I prezzi del calcestruzzo preconfezionato presentano una brillante progressione ancora negli Stati Uniti e una lieve crescita in Repubblica Ceca; modeste (in negativo) le variazioni in Italia, Germania, Polonia e Paesi Bassi; più pesante l’arretramento del

Lussemburgo. I costi di produzione hanno continuato a beneficiare di un andamento piuttosto favorevole dei combustibili e dell’energia elettrica. L’utilizzo della capacità produttiva in Stati Uniti, Polonia e Repubblica Ceca è risultato superiore a quello dell’esercizio precedente, comportando una minore incidenza dei

milioni nel 2014). Il flusso di cassa del periodo ha raggiunto i 265,5 milioni (221,8 milioni il corrispondente valore nel 2014). L'indebitamento finanziario netto rilevato alla data del 30 settembre 2015, invece, ammonta complessivamente a 1.073,9 milioni (11,2 milioni in più rispetto al dicembre 2014). www.buzziunicem.it

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

Pietra d’angolo a valore termico ra le innovative specialità proposte da Geopietra nell’ambito delle murature residenziali, la più attuale si chiama Murogeopietra, un sistema integrato che prevede l’utilizzo del collante Geocoll, la posa a regola d’arte (su fondo preparato preventivamente) del rivestimento Geopietra e l’applicazione della malta di finitura bicomponente Geobi. Le prerogative del sistema rimarcano una notevole inerzia termica del rivestimento murogeopietra che fa da scudo contro shock termici superficiali. Inoltre, Murogeopietra, grazie all’ottimo rapporto tra massa e conducibilità

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termica, contribuisce alla funzione isolante e al prolungamento dello sfasamento termico della struttura, aumentando le performance di raffrescamento nei mesi estivi. Nota importante, l’inerzia termica del murogeopietra prolunga il tempo di resistenza al fuoco dell’isolamento termico, favorendo l’evacuazione degli edifici durante un eventuale incendio. I materiali che compongono il sistema di muratura sono in totale sinergia tra loro. In particolare, Geocoll è l’adesivo studiato appositamente per le caratteristiche di peso, assorbenza e traspirabilità

della pietra ricostruita GEOPIETRA ed è stato perfezionato per migliorare le prestazioni e la durata della posa su ogni tipo di fondo, in particolare su isolamento termico esterno. Adatta per esterni ed interni Geocoll contiene calce idraulica naturale che conferisce elevata scorrevolezza, assenza di scivolamento verticale, traspirabilità e buone proprietà meccaniche. Tra i

Durabilità da proteggere a realtà commerciale di Panatec richiama una tradizione nella vendita di materiali da

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costruzione che risale al 2000, raccogliendo l’esperienza trentennale del fondatore Antonio Palagi

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nel settore del commercio per l'edilizia e le costruzioni. PANATEC sviluppa la propria competenza tecnica opera nell’ambito delle centrali di betonaggio, nella prefabbricazione e nell’abito dei cantieri edili più diversificati, occupandosi di forniture sia civili che industriali. Tra le novità distribuite e impeigate da Panatec, l’attenzione più recente si è concentrata aulla nuova gamma di prodotti protettivi Pieri, a base acquosa e senza solventi, applicabili su pavimentazioni nuove e in corso di ristrutturazione. I protettivi Pieri Mineral

profili disponibili, la tipologia Opera Incerta è costituita da elementi lineari e angolari, ricavati da stampi tutti differenti tra loro. Ogni modello è assortito da una serie di pezzi singoli diversi, con dimensioni e spessore variabili. Le tonalità base e i vari colori speciali sono tutti miscelabili tra loro e intonati alle nuove malte Geobi. www.geopietra.it

Plus permettono di indurire, consolidare e colorare il calcestruzzo, migliorandone sia l’estetica che la durabilità (con percentuali di incremento del 50% in più di resistenza all’abrasione e ancora del 50% di resistenza allo strappo, con un aumento della resistenza ai cicli di gelo e disgelo, oltre a un’eccellente resistenza ai raggi UV). Pieri Protec Mineral Plus, in sei diverse tonalità cromatiche, rappresenta una soluzione ecologica ed esteticamente apprezzabile anche nella sua applicazione su calcestruzzi drenanti, soprattutto per la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili, strade interne a parchi naturali. www.panatec.it


Cave&Calcestruzzo

NEWS

L’armatura della formazione

Udine si è svolto di recente un seminario su materiali e tecniche di costruzione incentrato sull’impiego del calcestruzzo. L’iniziativa, rilevante a livello

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regionale, ha raccolto molti consensi da parte degli osservatori e formatori nazionali del settore. Il seminario, gratuito, si è svolto negli spazi dell’auditorium del Cefs, la

Stampato e perenne

scuola edile di Udine, e le tematiche trattate in modo più approfondito hanno riguardato i prefabbricati in calcestruzzo armato e in calcestruzzo armato precompresso. L’iniziativa, organizzata dal Cefs in collaborazione con Ance, Confindustria Udine (Sezione materiali da costruzione) e Sovipre si inserisce nell’ambito dei programmi di formazione continua che il Cefs dedica a professionisti, tecnici e operatori del settore edile, secondo un calendario di appuntamenti che andranno fino a primavera 2016 per approfondire materie e problematiche dell’edilizia contemporanea, con un

accento di distinzione sulle nuove tecnologie e le esigenze attuali di sostenibilità. Il seminario (che dava diritto a crediti formativi) ha analizzato il contesto normativo delle NTC 2008 per considerare il giusto ordine di acquisto dei materiali, le prescrizioni di capitolato, le corrette modalità di accettazione dei materiali in conformità a quanto riportato sugli elaborati strutturali, la metodologia di assemblaggio e posa dell’acciaio per il calcestruzzo armato e i sistemi di posa corretta dei solai prefabbricati. Il seminario ha previsto anche un’attività di laboratorio, sempre sul corretto assemblaggio e l’utilizzo dell’acciaio per calcestruzzo armato.

Involucro cellulare La gamma delle murature per tamponamento Ytong si rinnova per offrire soluzioni ancora più efficaci dal punto di vista energetico, all’interno di un sistema completo, omogeneo ed ecosostenibile per la realizzazione dell’involucro degli edifici. L’innovazione è firmata XELLA, realtà worlwide nel calcestruzzo cellulare. www.ytong.it

al calcestruzzo stampato di TECNO PAVIMENTAZIONI E PRESTAMPATI derivano i pregi delle pavimentazioni tradizionali (resa estetica e personalizzazione della finitura) senza gli inconvenienti del degrado e della corrosione successive. Il pavimento stampato è di veloce realizzazione e lo strato protettivo di resina superficiale ha una funzione antiassorbimento. Inoltre, non è soggetto ad avvallamenti e sbalzi termici, e resiste ad alti carichi di lavoro (rampe di accesso ai garage). tecnoprestampati.xoom.it

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PAVIMENTAZIONI STRADALI

LA PISTA

della durabilità oluzione definitiva, alte performance, rischio scongiurato di usura. Questi contenuti di valore strutturale sono stati conferiti da Drainbeton, calcestruzzo drenante e fonoassorbente di Betonrossi, a una pista ciclopedonale di assidua percorrenza nella località di Castell’Arquato, in provincia di Piacenza. Il conglomerato bituminoso impiegato tre anni prima si era ammalorato e presentava un ridotto sistema di drenaggio. La scelta di ripristino del manto, quindi, è caduta su Drainbeton, un siste-

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ma così efficace che ha consentito di realizzare l’intera opera in sole sei ore di lavoro, risparmiando la posa del cordolo di contenimento dal lato campagna indispensabile nel caso di realizzazione della pavimentazione in autobloccanti. Lo spessore modesto della pavimentazione (9 cm in media) si è dimostrato sufficiente a sopportare anche il transito dei mezzi agricoli. In più occasioni è stato possibile inoltre, verificare la rapidità di scioglimento di ghiaccio e neve. RST


&Calcestruzzo

Cave UN’OPERA AMMALORATA, SENZA CAPACITÀ DI ASSORBIMENTO DELLE ACQUE, È STATA RIPRISTINATA ALLA MASSIMA EFFICACIA CON IL SISTEMA DRAINBETON DI ANDREA NUCCI

Il calcestruzzo Drainbeton, grazie all’elevato volume di vuoti interconnessi, consente al manto stradale di drenare anche più di 40 l/m2 ogni secondo, garantendo comunque elevati valori di resistenza ai carichi.

Posa naturale La stesa di Drainbeton viene realizzata “a freddo”, senza l’emissione di fumi nell’ambiente e in assoluta sicurezza per gli operatori. La posa in opera del calcestruzzo può avvenire a temperature ambientali sensibilmente inferiori rispetto a quelle limite previste per i conglomerati bituminosi. Inoltre, il basso ritiro igrometrico del materiale non richiede la realizzazione di giunti di contrazione. L’eventuale pigmentazione conferita al materiale interessa la miscela di calcestruzzo per l’intero spessore (non solo superficialmente), risultando quindi omogenea e di lunga durata nel tempo. Il piano di posa richiede le stesse caratteristiche di regolarità e portanza normalmente richieste per i sottofondi delle pavimentazioni stradali.

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SERVICE UN GETTO A 700 METRI

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Con l’allestimento di una pompa stazionaria Cifa da 140 m3/h di capacità, alla consueta versione carrellata (con due ruote gommate e carrello monoasse) la concessionaria S2 Truck Service di Villorba (TV) ha sostituita un’alternativa su carro cingolato per raggiungere agevolmente una zona collinare impervia come quella che caratterizza i dintorni di Montebello. L’unica via di accesso al cantiere è costituita da un viale sterrato della larghezza di circa due metri, con tornanti secchi che ostacolano qualsiasi installazione tradizionale per il pompaggio e l’erogazione.


&Calcestruzzo

LABIRINTO

di (alta) pressione POMPARE 200 M3 TRA LE VITI E A LUNGA DISTANZA PER UN CAPOLAVORO LOGISTICO DI CONCRETE TECHNOLOGY DI

ALBERTO FINOTTO

coprire il paesaggio dei Monti Lessini, al confine tra i territori di Verona e Vicenza, vale la fatica di un’esplorazione. Scorci incantati e viste che non ti aspetti si rivelano improvvisamente tra i filari ordinati delle viti da cui prende origine il Recioto dal sapore e dal profumo inconfondibili. L’esplorazione però può rivelarsi un’impresa di non poco conto se questa morfologia particolare si staglia come un impedimento logistico di fronte a chi deve realizzare opere edili e fondazioni. A Montebello Vicentino uno specialista del noleggio operativo come Dalecom ha organizzato un getto di calcestruzzo in condizioni eccezionali, montando su un carro cingolato una grande pompa stazionaria da 140 m3/h per raggiungere l’angusta zona collinare della frazione Selva. I tecnici Dalecom hanno poi montato e posato oltre 700 m di tubazioni per guidare il pompaggio e realizzare il getto di oltre 200 m3 di calcestruzzo in platea. In seguito verranno realizzati i muri di contenimento, la soletta e, infine, il solaio che daranno corpo e struttura a una grande villa con vista mozzafiato sui Colli Berici. RST

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Cave


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Monitoraggio in linea

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mento della tubazione per far arrivare il calcestruzzo alla giusta velocità in fase di getto. Lo studio della linea di erogazione, dalla pompa stazionaria alla platea, ha permesso allo staff Dalecom di ridurre le curve della traiettoria di confluenza del calcestruzzo. Per allestire gli oltre 700 metri di tubazioni (con moduli dalla lunghezza di tre metri ciascuno) è occorsa più di una settimana di lavoro. © Costruzioni

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Per scongiurare qualsiasi rischio di interruzione e inefficienza del getto, i tecnici Dalecom hanno effettuato un monitoraggio costante ed esteso in ogni punto del percorso di tubazione. In questo modo, qualsiasi emergenza si è potuta risolvere in tempo reale, controllando puntualmente la tenuta dei morsetti e la curvatura corretta a 90° nel tratto terminale del percorso, dove occorreva evitare qualsiasi sposta© Costruzioni

SERVICE

PLATEA PANORAMICA Il cantiere servito da Dalecom si trova sulla strada del Recioto, nei territori della zona a ovest di Vicenza, ai confini con la provincia di Verona, tra i comuni di Gambellara, Montebello Vicentino, Montorso e Zermeghedo. L’area, di origine vulcanica, presenta suoli basaltici formati da tufi terrosi e friabili.


&Calcestruzzo I L MODULO DI FONDAZIONE

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La fase del getto di platea per la dimora sulle colline di Montebello Vicentino. La fornitura a Dalecom è stata realizzata dalla Calcestruzzi Danese di San Bonifacio (VR) che ha predisposto un calcestruzzo preconfezionato di alta qualità RCK>40 N/mm2 addizionato con Mapefluid X504 CV di Mapei. Questa ricetta è servita a mantenere per l’intero percorso di getto un calcestruzzo dalle elevate prestazioni meccaniche senza perdite sensibili di lavorabilità.

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La platea adottata per la residenza in collina a Selva di Montebello presenta un modulo superficiale riferito alla piastra di fondazione, una tipologia cioè che meglio si adatta a contrastare le problematiche di tenuta del suolo. La realizzazione ha previsto l’impiego di un calcestruzzo armato a parallelepipedo, di alta qualità, gettato in opera per uno spessore uniforme di 40 cm. L'area della fondazione permette di sfruttare in modo efficace la capacità portante del terreno contrastando i cedimenti differenziali provocati da una distribuzione non uniforme dei carichi trasmessi dalla sovrastruttura.

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Cave


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Quest’anno la vocazione della Dalecom di Paese (TV) compie i quarant’anni di presenza nel settore del noleggio di servizio per macchine e attrezzature dedicate al trasporto e all’erogazione del calcestruzzo. Una flotta di pompe autocarrate (con estensioni di braccio da 28 a 52 metri), autobetoniere, pompe stazionarie e carrellate, dispositivi di distribuzione, cordolatrici è a costante disposizione dei cantieri più importanti aperti attualmente sul territorio nazionale (la Torre Hadid e il Museo Prada a Milano, tra gli altri), con il valore di una consulenza specifica per le tipologie di intervento più complesse e sofisticate.

Lo staff in servizio al cantiere di Montebello Vicentino è formato dagli esperti tecnici di assistenza Dalecom Ermens Marconato (a fianco) e Pasquale Apollinare (sopra).

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Cantieri come questo ci portano a sviluppare tutto il noDal Zilio stro potenziale organizzativo e progettuale. Poco lo responsabile spazio a disposizione, tante le problematiche da affrontare per lavori Dalecom non rischiare di compromettere delicati equilibri ambientali. In più, il controllo zero difetti sul calcestruzzo, per mantenerne le caratteristiche di fluidità, prestazioni meccaniche e lavorabilità. Prima di convogliare il calcestruzzo dalla betoniera alla pompa, il know-how di Dalecom si dispiega nel lavoro preliminare di preparazione.

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La grande pompa stazionaria Cifa HPC 1410-817 è dotata di un potente motore ausiliario Deutz TCD2013L62V da 190 kW. Le pompe principali sono a pistoni, a cilindrata variabile e con regolazione a potenza costante mentre le pompe a ingranaggi sono dedicate ai servizi ausiliari. Il gruppo pompante Cifa presenta un anello di compensazione per il recupero automatico delle usure di anello e piastra. Il sistema oleodinamico di comando è del tipo HPG-IF con circuito chiuso a inversione di flusso per garantire alte pressioni e portate elevate.

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PALE GOMMATE

PRODUZIONE all’ombra

UNA HITACHI ZW550-5 È ARRIVATA IN ITALIA MA SONO IN POCHI A SAPERLO. LAVORA IN GALLERIA PER MOVIMENTARE MARMO DI LASA IN BLOCCHI DI ANTONIO FARGAS

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&Calcestruzzo

Cave

GUARDA IL VIDEO DELLA HITACHI ZW550-5 A LASA

MATERIALE NOBILE Il marmo di Lasa è noto per applicazioni nel periodo neoclassico in città come Vienna, Monaco e Berlino. Tra le opere più famose realizzate con questo materiale segnaliamo: la statua di Helmuth von Moltke a Berlino, la fontana di Pallade Atena a Vienna, il monumento alla regina Vittoria a Londra davanti Buckingham Palace e il monumento a Heinrich Heine a New York. Tra le ultime applicazioni spicca il contributo alle finiture della Torre Isozaki a Milano.

a più grande pala gommata della gamma Hitachi, prodotta in collaborazione con Kawasaki, è stata consegnata nel dicembre 2014 alla Lasa Marmo. L’ammiraglia delle pale arancio è oggi al lavoro all’interno della cava Acqua Bianca a Lasa, in provincia di Bolzano ed è chiamata a garantire la movimentazione dei blocchi di marmo estratti nelle gallerie. La pala gommata è equipaggiata sia con benna sia con attrezzo per il sollevamento frontale che utilizza per l’80% del-

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le operazioni. Il punto d’estrazione, dal quale i blocchi devono essere portati alla luce del sole su piazzale, è a 1.600 m d’altitudine. Erich Tscholl, direttore operativo di Lasa Marmo, ha dichiarato che rispetto alla precedente ZW550, la nuova ZW550 serie 5 consuma mediamente otto litri/ora di gasolio in meno garantendo prestazioni superiori. La ZW550-5 è stata consegnata alla Lasa Marmo dal concessionario Comac della rete ufficiale Hitachi Scai. RST

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PALE GOMMATE

FORTE MA “COMPATTA” Prima di scegliere la ZW550-5 Hitachi, la Lasa Marmo ha preso in considerazione diverse macchine concorrenti comparando il prezzo d’acquisto, la qualità del servizio di assistenza post vendita, il carico di ribaltamento sia frontale sia alla massima articolazione e le dimensioni della macchina per valutare l’agilità e la manovrabilità della stessa. “Tra le specifiche tecniche considerate - ha commentato Erich Tscholl - l’altezza e la larghezza della macchina erano parametri determinanti perla scelta. Inoltre volevamo un filtro antiparticolato per ridurre le polveri sottili dato che lavoriamo in galleria. Infine, il sistema idraulico di Hitachi si è rivelato essere quello più adatto alle nostre esigenze così come l’elevata forza di trazione”.

PAROLA D’OPERATORE “La nuova ZW550-5 ha prestazioni incredibili” – ha dichiarato l’operatore Roland Spechtenhauser. “Non è necessario richiedere alla macchina la massima potenza perché non perde terreno nemmeno sollevando i carichi più pesanti. Si riescono a sollevare i blocchi con un’accelerazione minima e la sensibilità dei comandi permette di gestirli anche nei passaggi più angusti senza rischiare di rovinarli”.

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&Calcestruzzo © Costruzioni

Cave

30 ANNI DI PROSPETTIVA Lasa Marmo ha attualmente una concessione di trent’anni per Acqua Bianca e fino al 2033 per due altre cave storiche. Ogni anno vengono estratti tra i 2.000 e i 4.500 m³ di marmo e la società intende continuare a lavorare e valorizzare in loco la materia prima, per dare un contributo all’industria e alla tradizione artigianale artistica della Regione.

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na tre giorni intensa ed emozionante per la chiamata celebrativa di Franco e Giovanni Fassi ai 60 distributori provenienti da tutto il mondo. Con loro, insieme al management e ai vertici delle consociate Marrel, Cranab e Jekko, Fassi Gru ha guidato i lavori

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del Meeting Rome 2015 e i festeggiamenti per il 50° anniversario dell’azienda in un’atmosfera conviviale, segnata dal comune obiettivo di ritrovare i valori del passato per rinnovare ambizioni e traguardi del prossimo futuro. Franco Fassi, il fondatore del gruppo di Albino (BG), ha

www.jlg.com

La flotta è al completo Roberto Marangoni e Adriano Filesi, rispettivamente amministratore delegato di JLG Italia e socio titolare della Fimi di S. Benedetto del Tronto, sono stati profeti opportuni per una partnership commerciale di successo. Il ventaglio di prodotti JLG conferirà a Fimi una capacità di offerta completa con modelli Scissor delle serie ES e RS, piattaforme telescopiche e articolate (tra cui una Ultraboom 1250AJP e il terzo 1850SJ della flotta) e un nuovo Toucan 12Eplus. Nella loro diversificazione, i modelli che nei prossimi mesi amplieranno l’offerta commerciale Fimi dimostrano la volontà di offrire a una clientela sofisticata soluzioni tecnologicamente sempre più innovative e mirate.

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ripercorso la storia di Fassi Gru con parole commosse: “Vedo questa grande sala gremita e ripenso alla prima convention Fassi nell’ottobre del 1980 ad Amalfi. Sono passati da allora trentacinque anni. Eravamo un piccolo gruppo in quei giorni e se lo confronto con la platea numerosa che trovo qui davanti a me, non posso che emozionarmi di fronte alla grande evoluzione di questa azienda”. Il creatore di FASSI ha poi sottolineato come “l’anniversario dei 50 anni in realtà non festeggia la nascita dell’azienda ma l’origine del nostro amore per le gru”. L’amministratore delegato di Fassi Gru, Giovanni Fassi, ha poi annunciato il prossimo lancio di nuovi modelli a completamento del rinnovo della gamma

Processo interiore L’acquisizione di LR Intralogistik, società specializzata nella produzione di strumenti di movimentazione e rimorchi, da parte di Still, conferisce al produttore di carrelli la patente di fornitore premium per soluzioni di intralogistica personalizzata. L’acquisizione suggella una partnership di lungo periodo tra STILL e LR Intralogistik, con un’offerta al mercato di prodotti sempre più avanzati e innovativi. In particolare, LR Intralogistik detiene il brevetto del sistema Liftrunner, considerato ormai il prodotto di riferimento per il supporto delle linee produttive in ottica “lean”.

www.om-still.it

Uno splendido 50enne

piccola e le future strategie commerciali del gruppo. Nel discorso di chiusura dell’incontro, il Ceo del gruppo ha dichiarato con orgoglio: “Oggi siamo tutti qui per celebrare la nostra storia: 50 anni di sviluppo, di crescita, di successo, di risultati, di stabilità industriale. Credo che le celebrazioni dovrebbero rappresentare anche un’opportunità per discutere sul nostro futuro e ripensare i nostri paradigmi”. In particolare Giovanni Fassi si è soffermato sullo spirito che deve animare tutti gli “uomini Fassi”: “Non basta avere un prodotto fantastico, servono tutto il vostro entusiasmo e la vostra passione. Vi assicuro che noi ce la mettiamo tutta, lavorando continuamente per costruire il nostro futuro. Noi c’eravamo cinquant’anni fa e ci saremo ancora, nell’unico modo che sappiamo sostenere. Da leader senza compromessi”. www.fassi.com


La flotta si evolve ealtà affermata e saldamente radicata sul territorio da oltre quarant'anni, Ati prosegue nell'azione di ampliamento del parco macchine lo spirito di investimento che ha portato l’azienda all’acquisizione di 35 piattaforme HAULOTTE distribuite in diversi segmenti di altezza, con i modelli elettrici in prima linea. Ati ha puntato di recente su modelli attuali come l’apprezzata Star 10 la novità assoluta HA20 RTJ, oltre a una decina di piattaforme a pantografo elettriche. Tutte le scelte sono mirate a soddisfare esigenze molto specifiche della clientela, come nel caso della HA12 CJ+ dall’ingombro ridotto che la rende idonea a situazioni di lavoro difficili dal punto di vista logistico, mantenendo alte prestazioni operative. www.haulotte.com

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Andamento lento L’European Rental Association ha pubblicato il Rapporto ERA 2015 sul mercato del noleggio di attrezzature in Europa. La ricerca condotta in collaborazione con IHS ha evidenziato che il mercato europeo del noleggio di macchine e attrezzature per le costruzioni e l’industria nei paesi EU28 ed EFTA è cresciuto fino a raggiungere i 23,06 miliardi di euro nel 2014 a tassi di cambio costanti, registrando un incremento pari all'1,9% rispetto al 2013 (con l’Italia, invece, in affanno con il -2,1%). Per il 2015, crescita moderata del mercato europeo (1,4%) e previsioni a +2,7% per il 2016.

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Con il 2016 i lavori di rifacimento della copertura e di aumento della capacità saranno ultimati. In fase di progetto la committente Milanosport ha richiesto di raggiungere una capienza di 5.500 posti a sedere.

anca poco al completamento del nuovo Palalido di Milano, il campo della squadra di basket meneghina Olimpia. Dopo la demolizione del vecchio palazzetto, avvenuta nel settembre del 2012, l’inizio del cantiere non è stato immediato. Ma ora i lavori procedono a spron battuto ed entro l’anno daranno vita al nuovo tempio della palla arancione da 5.500 posti. La struttura è realizzata con moduli prefabbricati in calcestruzzo alla base e una copertura metallica sviluppata dalla Mero con sistema reticolare a nodo sferico. La stessa tecnologia utilizzata per il maxi progetto del Ferrari World di Abu Dhabi. A curare la posa della copertura del Palalido è l’impresa Damian che ha iniziato i lavori a metà luglio e li completerà entro novembre 2015. A supporto delle operazioni di preassemblaggio a terra e della posa in quota degli elementi, il titolare Damian Dorel ha scelto tre macchine del noleggiatore CMI Noleggi: una JLG 1500SJ, una JLG1350SJP e un sollevatore telescopico rotativo Magni. ST

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&Noleggio

Sollevamento

LAVORO per sport

CMI NOLEGGI ESTENDE LA SUA GAMMA DI SEMOVENTI VERSO L’ALTO, CON UNA JLG 1500SJ DA 48 M D’ALTEZZA. OGGI È IMPEGNATA NELLA POSA DELLA COPERTURA DEL NUOVO PALALIDO DI MILANO

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DI MATTHIEU COLOMBO

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PIATTAFORME SEMOVENTI

HA IL JIB ARTICOLATO Fino allo scorso mese di luglio la piattaforma aerea semovente della CMI Noleggi che raggiungeva la massima altezza era la JLG1350SJP da 43 m utili di lavoro con jib fisso da 2,44 m. Con l’inizio di questo cantiere, il noleggiatore torinese ha scelto di acquistare una nuova JLG 1500SJ da 47,7 m d’altezza massima, ma soprattutto dotata di un più versatile jib articolato che grazie ad un elemento telescopico raggiunge ben 7,6 m di estensione. Queste caratteristiche permettono uno sbraccio orizzontale di ben 24,38 m e di sorvolare volumi verticali come strutture industriali.

Carreggiata variabile e torretta arretrata per la massima stabilità

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medie con prestazioni proporzionali alla stabilità. La portata in cesta varia da 450 a 230 kg in base allo sbraccio. Il motore è un 4 cilindri turbo Deutz TD2011 da 55,9 kW, montato in posizione longitudinale sotto al cofano sinistro della torretta. Il quadro comandi in cesta è molto grande e intuitivo, mentre quello a terra è ben visibile e accessibile.

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Il sistema di stabilizzazione è quello tipico delle grandi semoventi americane. Come sulla più piccola 1350 o sulla top di gamma 1850SJ, le quattro ruote motrici idrostatiche sono montate su traverse disassate che permettono di aumentare progressivamente la larghezza alle ruote da 2.490 mm a 3.810 mm. Si può lavorare anche con stabilizzazioni inter-


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T RALICCIATO MODULARE La copertura è realizzata con elementi in acciaio prodotti dalla Mero. Questo sistema si chiama KK ed ̀ e stato il primo con moduli prefabbricati che consentono di realizzare strutture reticolari spaziali tridimensionali formate da un insieme di aste e nodi prelavorati in produzione e assemblati in cantiere. Tutto il materiale viene zincato a caldo, ma nel caso del Palalido è stato anche verniciato a polvere. I carichi sono applicati esclusivamente ai nodi. In questo modo le aste, modellate come delle bielle, trasmettono carichi di compressione o trazione.

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47 M DI VERSATILITÀ

PIATTAFORME SEMOVENTI

Durante la posa della copertura del rinato palazzetto dello sport milanese, la nuova JLG 1500SJ è servita per l’assemblaggio in quota degli elementi di metallo. Gli operatori dell’impresa Damian, abituati a lavorare con i modelli più compatti della gamma JLG, si sono trovati subito a proprio agio con la neo arrivata. Grazie al jib articolato, la 1500 risulta più efficiente della 1350 sia perché ha un’area d’utilizzo superiore sia perché si effettuano meno movimenti con il carro. La sensazione di sicurezza in quota è elevata.

PARTNER AFFIDABILE

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La CMI Noleggi ha sede a San Mauro Torinese ed è una realtà a conduzione famigliare. Le origini risalgono alla metà degli anni Ottanta quando Antonio Micucci ha iniziato a vendere e noleggiare carrelli elevatori. In seguito, con l’ingresso in azienda dei due figli, l’offerta è stata diversificata dapprima con delle piattaforme aeree autocarrate, poi con delle semoventi a motore termico ed elettriche. Dal 1994 al 2002 la flotta di mezzi è cresciuta fino a 300 unità mentre negli anni seguenti la famiglia Micucci ha seguito una strategia di costante rinnovo delle macchine. Oggi, dopo un calo della domanda tra il 2009 e il 2011, la flotta è più articolata e comprende tra l’altro sollevatori telescopici rotativi, autogrù fuoristrada fino a 40 t di capacità, piattaforme autocarrate per grandi altezze. Uno dei più grandi progetti supportati da CMI Noleggi è stato il rifacimento della Fiat a Mirafiori con circa 100 macchine noleggiate.


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Francesco Micucci

Damian Dorel

Socio CMI Noleggi

Titolare impresa Damian

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Lavoro in Italia da oltre 20 anni e sempre nel settore delle coperture industriali. All’evoluzione tecnica delle strutture da posare è seguita anche quella delle macchine operatrici. Lavorare in totale sicurezza è sempre stata una delle nostre priorità e noleggiare le macchine ci permette di scegliere sempre tipologia e modello in base alla specifica applicazione. Per questo cantiere CMI ci ha consigliato la 1500 e gli operatori sono soddisfatti della macchina. Io la trovo particolarmente efficiente.

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In vent’anni di noleggio di piattaforme aeree abbiamo maturato un’esperienza che ci permette di consigliare le migliori soluzioni operative ai clienti. Lavoriamo da anni con le grandi semoventi JLG e non ci danno pensieri. Gli operatori le utilizzano senza problemi e la manutenzione è semplice. L’acquisto della 1500SJ, che va a sostituire una 1350SJP, è stato fatto seguendo lo spirito di costante rinnovo del nostro parco macchine per mantenere elevati i livelli di qualità e sicurezza passiva offerti ai clienti. La Damian è una realtà molto seria con cui collaboriamo da anni.

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dentro di me PRIMO COSTRUTTORE ITALIANO A OTTENERE LA CERTIFICAZIONE PER IL NUOVO ACCIAIO SVEDESE, CTE OGGI VOLA SULLE ALI DELLA LEGGEREZZA DI ALBERTO FINOTTO

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PIATTAFORME AEREE

LO STRENX

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y Inner Strenx. La forza e la bellezza dentro di me. Sembra il verso di una poesia ed è, invece, la dichiarazione industriale più innovativa nel campo degli acciai altoresistenziali. Per realizzarsi davvero, una dedica, deve trovare comunque il naturale controcanto in un altro soggetto capace di attenzione. Così lo Strenx, la novità assoluta di SSAB, l’acciaio in grado di coniugare leggerezza ed estrema resistenza, ha trovato una sposa italiana nella piattaforma CTE. I modelli di sollevamento progettati e costruiti dal gruppo di Rovereto sono i primi, nel nostro paese, ad adottare la qualità superiore di questo acciaio d’eccezione. Allo stesso tempo CTE fa il suo ingresso ufficiale nell’esclusivo club che riporta proprio la stessa dedica My Inner Strenx, indicando nei contenuti un programma articolato di certificazione qualitativa dedicato ai clienti finali di SSAB. Per il costruttore dalla livrea blu è l’evoluzione naturale di un rapporto di partnership iniziato tre anni fa con il lancio dell’innovativa piattaforma ZED 20.2 H. Oggi, allo spessore ridotto delle lamiere, corrisponde uno spessore molto più importante delle tecnologie strutturali e dell’autorevolezza sul mercato internazionale. ST

La ZED 20.2 H di CTE, una delle piattaforme aeree caposaldo dell’era tecnologica inaugurata dagli acciai altoresistenziali SSAB. Con l’introduzione dello Strenx cambiano spessori, profili e dettagli di design della macchina. Il risultato è una parte aerea più leggera del 30% su veicoli da 3,5 t con incremento delle capacità di sbraccio.

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Il supporto della cesta studiato in particolare per la linea di piattaforme telescopiche BLift è il primo segno dei vantaggi che comporta l’impiego dello Strenx sui modelli CTE. “All’ingombrante sostegno di forma scatolare in alluminio abbiamo sostituito degli elementi saldati a fiore”, spiega Roberto Berritta, direttore Engineering e Sviluppo nuovi prodotti di CTE. “Abbiamo mantenuto la stessa leggerezza con meno ingombro, facilitando l’accesso degli operatori in cesta sfruttando l’inclinazione della torretta di 4° e abbassando la soglia d’ingresso di ben 120 mm. Praticamente un gradino in meno nella scaletta di salita al piano di calpestio della PLE”.

Profili sovradimensionati, con pieghe di saldatura supplementari e spessori ridotti fino ai 2 mm (per l’impiego sulle piattaforme) costituiscono solo alcune delle possibilità consentite dal nuovo acciaio Strenx. Qualità uniforme e tolleranze elevate fanno del nuovo prodotto di SSAB un campione altoresistenziale nella categoria dei laminati a freddo.

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ACCESSIBILITÀ +

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STRENX PER

LA NUOVA

B-LIFT

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Le piattaforme autocarrate telescopiche B-Lift oggi passano dall'impiego strutturale del Domex 700 di SSAB (con spessori di 3 mm), all'adozione, per la parte aerea, dello Strenx, con spessori ridotti alla quota di 2 mm, partendo dal nuovo modello B-Lift 165. Il passaggio allo Strenx ha permesso la riduzione di peso della sovrastruttura di ben 75 kg. Nella fotografia sopra, una nuova B-Lift 165: pur montata su uno Sprinter 4x4, rientra nei limiti delle 3,2 t. Questo progetto, nonostante il sistema di stabilizzazione in sagoma, permette uno sbraccio di 7 m con 225 kg di portata in navicella VTR.

SSAB ha introdotto una garanzia di precisione sullo spessore delle lamiere di acciaio altoresistenziale denominata Strenx Guarantees. Questo tipo di garanzia costituisce un vantaggio per le officine, dove il taglio laser e la saldatura automatizzata beneficiano di tolleranze strette. Durante la piegatura, quindi, è possibile imprimere la stessa forza e ottenere lo stesso ritorno elastico da lamiera a lamiera.

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PIATTAFORME AEREE POSSIBILITÀ IN... ESTENSIONE Il best-seller di casa CTE, la piattaforma ZED 20.2 H, è il primo modello della gamma articolata ad aver adottato spessori ultrasottili per le sezioni-braccio. Ai 20 m di altezza massima, grazie all’impiego dell’acciaio Strenx 960CR, la piattaforma su autocarro patente B è in grado di raggiungere i 9,2 m di sbraccio e i 300 kg di portata in cesta. Della nuova partnership My Inner Strenx con SSAB si svilupperanno in primis i due modelli articolati più recenti della serie, la ZED 21.2 JH e la ZED 23.2 JH (con capacità di sbraccio rispettive di 9,9 e 10 m).

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SOTTIGLIEZZA A TUTTA GAMMA mative europee sul peso complessivo degli allestimenti patente B, in considerazione di veicoli che ormai pesano intorno alle 2 t (a causa degli adeguamenti di motorizzazioni a basso impatto ambientale), ha indotto la ricerca CTE a ridurre considerevolmente il peso degli impianti di sollevamento.

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Andrea Cozzi, Key Account Manager di SSAB (a sinistra) con Roberto Berritta, direttore della divisione Engineering e Sviluppo nuovi prodotti di CTE. L’ingresso ufficiale del gruppo di Rovereto nel circuito My Inner Strenx è stato ufficializzato nello scorso mese di ottobre.

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Per la struttura delle piattaforme CTE oggi viene utilizzato il nuovo acciaio Strenx 960CR utilizzato precedentemente. Oltre alla serie ZED di piattaforme articolate e alla linea telescopica B-Lift (entrambe su autocarro), l’adeguamento riguarderà anche la serie di modelli “ragno” cingolati Traccess. Le nor-

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R ENAULT ALASKAN CONCEPT

IL PICK UP CON CUI LA LOSANGA PUNTA A DIVENTARE UNO DEI PRINCIPALI ATTORI GLOBALI NEL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI SI CHIAMA ALASKAN. ARRIVERÀ NEL PRIMO SEMESTRE 2016 IN COLLABORAZIONE CON

VIE&TRASPORTI

ome diventare un player globale di primo piano nel settore dei veicoli commerciali? Per Renault la risposta è semplice: completando la gamma con un pick up. Appartiene, infatti, a questa categoria un veicolo su tre fino a 3,5 tonnellate di peso totale a terra venduto nel mondo. Dopo Duster Oroch, derivato dal Suv Duster e presentato a giugno a Buenos Aires per il mercato sudamericano, la Losanga a Parigi ha svelato Alaskan, un concept che anticipa di qualche mese il modello della

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svolta. A caratterizzare il design sono le fiancate scolpite e i cerchi da 21 pollici che si combinano con gli elementi distintivi Renault come il cofano imponente con le profonde nervature e il grande logo al centro della griglia del radiatore. Dietro spiccano gli ampi gruppi ottici posteriori Led Pure Vision in alluminio spazzolato e lucidato, inquadrati dalla firma luminosa degli indicatori di direzione C-Shape. A spingerlo è il motore Renault Twin Turbo 4 cilindri, lo stesso già adotatto sul fratellone Master. RST


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HARD NELL’ANIMO Per rispondere alle esigenze del pubblico professionale Alaskan propone un telaio ad alta resistenza a garanzia di una perfetta tenuta di strada su qualsiasi fondo e un’importante altezza libera da terra. Il cassone, con sponda posteriore ribaltabile, è allestito con tre binari di fissaggio per l’ancoraggio sicuro del carico. Due ulteriori scomparti ai lati offrono un rifugio sicuro ai materiali più delicati.

Il pick up da una tonnellata di capacità di carico, che completerà la gamma dei commerciali della Losanga, è atteso inizio 2016. Il prototipo che vi presentiamo ha cerchi in lega degni di una supercar, ovvero da 21 pollici di diametro.

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www.hsh.info la relazione tecnica presentata a CAECONFERENCE 2015 da Maffeis Engineering Spa riguardante anche i rivestimenti tessili dei in 2016! Inpadiglioni della Germania, del Kuwait e del Messico - Testo, foto e immagini dei modelli Straus7 per gentile concessione Maffeis Engineering Spa. Le tensotrutture del percorso coperto del Decumano dell'EXPO 2015 e uno dei modelli di calcolo prodotti in Straus7 da Maffeis Engineering Spa.

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Le strutture del Padiglione della Cina all'EXPO 2015 e uno dei modelli di calcolo prodotti in Straus7 da F&M Ingegneria Spa. In www.hsh.info la relazione tecnica presentata a CAECONFERENCE 2015 da F&M Ingegneria Spa che ha curato la progettazione strutturale anche dei Padiglioni del Cile e del Messico - Testo, foto e immagini per gentile concessione di F&M Ingegneria Spa. 5 12 19 26 6 13 20 27 7 14 21 28 1 8 15 22 29 2 9 16 23 30 3 10 17 24 4 11 18 25

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