Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
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Attualità&Prodotti STRUTTURE PROVVISIONALI
LE PECULIARITÀ DELL’OFFERTA CONDOR
Macchine&Componenti DUMPER ARTICOLATI
I NUOVI “PICCOLI” CAT, OCCHI PUNTATI SUL 730C
Sollevamento&Noleggio PIATTAFORME AEREE
LE NUOVE ARTICOLATE PALFINGER AL LAVORO
678 anno LXIII 3_marzo 2014
MOTORI IL FUTURO DEL CICLO DIESEL SECONDO CUMMINS
30 BRAND DIVENTANO UNO: MASTER BUILDERS SOLUTIONS
PNEUMATICI INDUSTRIALI & OTR BKT. QUALITÀ SORPRENDENTE
Una forza che cresce insieme alle aspettative di chi lavora: eccellenti doti di trazione, ottima resistenza all’usura, mescola resistente a tagli e urti, carcassa protetta egregiamente grazie ad uno strato multiplo di cinture metalliche, contenuto consumo di carburante e più lunga durata dello pneumatico. Earthmax rappresenta la sintesi della tecnologia radiale BKT nelle applicazioni Industriali & OTR: una scelta di valore, sviluppata per soddisfare i bisogni specifici degli operatori professionali. Pneumatici BKT Industriali & OTR: risposte innovative, in una gamma tra le più complete e competitive sul mercato.
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
ISSN: 0010 - 9665
SOMMARIO &Prodotti
STRUTTURE PROVVISIONALI
Attualità 6
28
Notizie
&Componenti
E voi siete (in)formati? Facciamo il punto della situazione con Scuola 626 sulla formazione di operatori di macchine e attrezzature
Tecnologia Bauer per realizzare fondazioni di un sistema che produce energia con i flussi della marea
46
Cavalli a stelle e strisce FPT Industrial presenta Oltreoceano gli ultimi propulsori per macchine da costruzione
MOTORI
36
The day after Nell’anno degli Euro 6, Cummins pensa al futuro del ciclo diesel
28
44
Macchine&Componenti
38
Sotto al livello del mare
MOTORI
Macchine
FORMAZIONE
44
Il direttore commerciale estero di Condor, Mauro Guarnaccia, ci ha svelato obiettivi e strategie
Mercato, eventi, pneumatici, veicoli commerciali, sistemi idraulici, sistemi di lavaggio, dumper articolati
22
PERFORAZIONE
Efficienza a portata di tutti
Arriva il nuovo dumper articolato Cat 730C con motore Stage IV
66 &Demolizione
Riciclaggio 54
Notizie Rifiuti, efficienza energetica, interventi, robot da demolizione, taglio a filo diamantato
NEL PROSSIMO NUMERO
58
Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web
CONSULENZA AMBIENTALE
Giovane con esperienza
CASSEFORME
84
Spin-off dell’Università di Urbino, Ecoman conta sull’esperienza pluriennale dei suoi specialisti
Più di 6.000 casseforme Peri per la costruzione della struttura aeroportuale di Abu Dhabi
ATTREZZATURE IDRAULICHE
62
Braccio di ferro
Aeroporto da record
TECNOLOGIE
88
Tra le novità Indeco, presentiamo il braccio posizionatore, oltre alla piccola tra le cesoie e a un martello
Un quarantenne a nuovo Mapei rigenera un viadotto degli anni Settanta. Intervento stratificato per salvare la struttura
ESCAVATORI CINGOLATI
66
Anomalia bavarese Il primo Hitachi ZX470LCH-5 europeo alle prese con una demolizione a Monaco di Baviera
&Noleggio
Sollevamento 94
Autogrù, piattaforme aeree, convention, gru a torre, escavatori, carrelli elevatori
&Calcestruzzo
Cave
PIATTAFORME AEREE
ATECAP
74
Calcestruzzo in galleria...
Notizie
98
Poker di articolate Tecnostrutture amplia il parco nolo con quattro autocarrate Palfinger
L’Associazione ha inaugurato il 2014 con un Focus Group sul tema
98
116
678
3 MARZO 2014 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Cristian Furini, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Silvio Cocco, Antonio Fargas IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
76
L’Istituto Pensante
SERVIZI
104
L’IIC tra i soci della FondazioneGreen, nuova scommessa per la formazione
80
Avanzata arancione Abbiamo chiesto al presidente Cofiloc, Ivano Buso, qual è la ricetta per espandersi in questo momento
Notizie Eventi, associazioni, anniversari, materiali per superfici, vagli mobili
GRU IDRAULICHE
110
Le prime 3 della nuova specie Hiab ha ascoltato 1.500 voci e ha rinnovato la gamma con i primi tre modelli della serie X
I primi di marzo la nostra redazione si trasferisce a Las Vegas per toccare con mano le principali novità di prodotto che saranno presentate alla CONEXPO 2014, la più grande fiera di macchine operatrici del Nord America. Sul prossimo numero presenteremo quindi una prima selezione delle novità, con particolare attenzione alle macchine movimento terra, e vi trasmetteremo le nostre considerazioni sul mercato nordamericano e sulle tendenze del settore. Ci aspettiamo di vedere diverse macchine con motore Stage IV (Tier 4 Final) e qualche novità ibrida.
perVoi
Provati
SPECIALE DAKAR 2014
116
I bisonti al fotofinish È Andrey Karginov col Kamaz a vincere il rally sudamericano, dopo oltre 9.000 km di corsa MERCEDES-BENZ SLT
122
Quando tira aria pesante... Gli affascinanti trattori stradali heavy Actros e Arocs SLT. L’high-tech per compiti gravosi
Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
COSTRUZIONIWEB.COM
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IN COPERTINA
INSERZIONISTI
L’Aeternum, commercializzato da Teknachem e ideato dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, è un compound che unisce additivi iperfluidificanti di ultima generazione, nanomicrosilicati super attivi, compensatori di ritiro, impermeabilizzanti, ottenendo un’elevata attività pozzolanica, una straordinaria reologia, fluidità in assenza di segregazioni, impermeabilità totale e notevole resistenza sia alla compressione meccanica sia alle aggressioni chimiche e atmosferiche. Impedisce la carbonatazione, e quindi rende il calcestruzzo più durevole nel tempo.
1
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www.boschrexroth.it
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www.gsrspa.it
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www.trevibenne.it
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www.haulotte.it
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www.machineryzone.it
Aziende citate Airo ................................94 Bauer ..............................44 Bosch Rexroth ....................10 Brammer ............................6 Brokk ..............................55 Cgt - Cat............................38 Cofiloc ............................104 Condor ............................28 Cummins ..........................36 Daimler..............................7
Dewalt..............................10 Doosan Construction Equipment ........................17 DuPont ............................82 Ecoman ............................58 Eurostar Concrete Technology ........................80 Ford ..................................6 Fpt ..................................46 Fraste ..............................81
I.I.C. - Tekna Chem Srl via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) Tel: +39 0362 918311 iic@istic.it - info@teknachem.it www.istic.it - www.teknachem.it
Goodyear ............................9 Gruppo Faro Technologies ......19 Gruppo Venpa3 ..................95 Hiab ..............................110 Hitachi ............................66 Indeco ..............................62 Iveco ..............................116 Kamaz ............................116 Komatsu ............................8 Liebherr............................94 Linden Comansa..................95 Mammoet Italy....................15 Mapei ..............................88
Mercedes-Benz..................122 Nissan..............................14 Om Still ............................97 Palfinger ..........................98 Peri ................................84 Powerscreen ......................83 Scuola 626 ........................23 Siggi Group........................18 Terex ..............................96 Tractebel Engineering Italia ....54 Tyrolit ..............................56 Vdo ................................13 Washtru ............................11
NEWS
&Prodotti
Attualità
Meno per l’export
econdo quanto emerge dal Monitor commercio estero del Construction equipment outlook realizzato da UNACEA e Prometeia, le esportazioni di macchine per costruzioni tra gennaio e novembre del 2013 hanno raggiunto i 2.196 milioni di euro. Si tratta di una netta flessione del 4,7% rispetto a quanto verificatosi nello stesso periodo del 2012. Non tutte le categorie merceologiche hanno subito la flessione nel
perforazione (10,1%) e di macchinari per il calcestruzzo (4,5%). Negative invece le esportazioni di macchine e attrezzature per il movimento terra (meno15,8%) e di macchine per la preparazione degli inerti (meno 6,5%).
commerciale del comparto cede il 3,5%, mantenendo un avanzo di 1.823 milioni di euro. Dal punto di vista geografico, cresce l’export verso i mercati africani (18,4%), il Nord America (6,3%) e l’Asia (5%). Negative invece le esportazioni verso
Le importazioni (373 milioni di euro) sono calate del 10,2% rispetto a quanto registrato nel 2012, mentre la bilancia
l’Europa occidentale (meno 10,3%), orientale (meno13,9%) e l’ America latina (meno 8,3%). www.unacea.org
Punta al Nord Brammer ha reso noto di aver proceduto all’acquisito Lonne Holding AS (“Lonne”) da Credo Invest e Terje Lonne. Lonne, importante azienda di distribuzione di prodotti industriali per OEM e MRO, è presente in Norvegia e in Svezia ed è attiva anche in Finlandia e Danimarca e i principali prodotti trattati sono motori, inverter, cuscinetti e trasmissioni di potenza.
6 Costruzioni marzo 2014
www.brammer.biz
medesimo modo. Continua infatti la buona prestazione dell’export di gru a torre (15,6%), di macchine per la
http://openxcplatform.com
S
Vittoria senza traffico Ford apre agli sviluppatori di software la ‘Traffic Tamer App Challenge’, una sfida per la creazione di un’app capace di ridurre le congestioni del traffico. Il programma premierà gli sviluppatori che realizzeranno la più convincente e innovativa app di bordo in grado di affrontare le sfide della mobilità urbana interfacciandosi con la piattaforma ‘open source’ FORD OpenXC. Lo standard OpenXC permette di accedere a più di 20 flussi di dati prodotti dal computer di bordo, come le coordinate GPS o lo stato di fari e tergicristalli. Queste informazioni possono essere utilizzate dalle app per fornire al guidatore o ai sistemi di guida automatica dettagli sulle condizioni della strada, del meteo o della rete dei trasporti.
NEWS Si fa sempre più Eco È ormai una realtà ben definita quella del nuovo Fuso Canter. Motore e driveline rinnovata, tanti allestimenti, forza di trazione da vendere. E con il pacchetto Ecofficiency è ancora più efficiente ed ecologico
Efficienza Blue Dietro al concetto di Ecofficiency si cela un intero pacchetto di misure che si compone di una pressione di iniezione più elevata per una combustione an-
cora più efficiente del carburante, olio motore a bassa viscosità per ridurre l’attrito interno al motore, un giunto elettromagnetico, sistema di raffreddamento ottimizzato, sistema start/stop per il motore, una nuova configurazione dei rapporti al ponte, pneumatici con bassa resistenza al rotolamento a norma Euro VI e minori perdite per attrito nel cambio nella modalità di innesto manuale.
Due alberi a camme in testa con una robusta trasmissione a catena, quattro valvole per cilindro, sistema di iniezione common rail, turbocompressore a gas di scarico con turbina a geometria variabile: la motorizzazione del Fuso Canter rappresenta da sempre uno dei suoi principali punti di forza.
on 140.000 esemplari venduti in tutto il mondo, il Fuso Canter è il best-seller mondiale tra gli autocarri leggeri e di gran lunga il veicolo industriale di maggior successo di DAIMLER Trucks, e con la nuova generazione ha ottime chance di migliorare ulteriormente questa straordinaria posizione sul mercato.
C
Già conforme alle severe norme antinquinamento Euro VI ed Euro 5b+, Canter incrementa ulteriormente le prestazioni ed è ancora più efficiente ed ecologico: una rivoluzione che porta il nome di Ecofficiency. Inoltre, sono disponibili nuove interessanti varianti di modelli e ulteriori equipaggiamenti per la sicurezza. Euro 5b+ per le
versioni leggere fino a 6,0 t di peso totale a terra, Euro VI per quelle pesanti: il Fuso Canter va verso il futuro con un doppio passo. L’ambizioso obiettivo di sviluppo della nuova generazione è di ridurre notevolmente i consumi nonostante l’aumento di peso dovuto all’inasprimento dei valori limite di emissione. www.daimler.com
marzo 2014 Costruzioni 7
4 - 8 marzo Las Vegas Salone internazionale delle mmt www.conexpoconagg.com
SMOPYC 2014 1-5 aprile Saragozza Fiera internazionale delle costruzioni www.smopyc.es
SAMOTER 2014 8-11 maggio Verona Triennale macchine movimento terra www.samoter.com
CARRARA MARMOTEC 2014 21-24 maggio Carrara Fiera internazionale Marmi Tecnologie Design www.carraramarmotec.com
WWW.KOMATSU.IT Da alcuni giorni, il volto online di Komatsu in Italia si è completamente rinnovato. Nota per la costante evoluzione tecnologica delle proprie macchine, l’azienda persegue l’obiettivo dell’innovazione anche nel suo approccio comunicativo e, di fronte a uno scenario giorno dopo giorno sempre più multicanale, davanti all’impazzare dei social media e dell’amore per la brand experience, Komatsu ha optato per presentarsi online in una diversa e più avanzata modalità. Oltre a presentare un’attuale veste grafica il nuovo sito www.komatsu.it è stato infatti progettato per permettere una fruizione più semplice e completa.
Gala in giardino a visita del GaLaBau 2014 è d’obbligo per tutti gli allestitori di parchi e giardini che desiderano informarsi di prima mano sugli ultimi sviluppi nel mercato degli apparecchi ricaricabili. Il salone leader europeo dell’allestimento di giardini e aree verdi, nonché della manutenzione e realizzazione di campi sportivi, impianti da golf e campi da gioco aprirà le sue porte dal 17 al 20 settembre 2014. Al Messezentrum Nürnberg (Centro Esposizioni Norimberga) il pubblico professionale riceverà una panoramica completa sugli ultimi modelli di macchine
L
8 Costruzioni marzo 2014
utensili azionate da batterie ricaricabili (seghe a catena, motofalciatrici, soffiafoglie, tagliasiepi, tosaerba, decespugliatori, svettatoi,
ecc.) e potrà altresì provarle direttamente sul posto. Da anni il dialogo pratico tra utenti e produttori in piacevole atmosfera fa del GALABAU un apprezzato incontro di settore.
Il GaLaBau è integrato in modo ottimale dalle due sezioni speciali PLAYGROUND e Deutsche Golfplatztage (dedicata ai campi da golf) che, con la loro proposta, si
rivolgono ai gestori di strutture ricreative, campeggi e scuole materne, nonché ai responsabili della realizzazione, della manutenzione e del management di campi da golf. Al GaLaBau 2014 si attendono oltre 1.150 espositori e più di 62.000 visitatori professionali. www.galabau-messe.com
IL SITO DEL MESE
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
ATTUALITÀ & PRODOTTI
CONEXPO CON-AGG 2014
Attualità&Prodotti
Vent’anni di dune inque camion da corsa e due veicoli di supporto, tutti equipaggiati con pneumatici Goodyear,
C
hanno affrontato quella che è forse la sfida più dura per qualsiasi veicolo nel mondo: il leggendario rally Dakar.
NEWS
I veicoli, equipaggiati con pneumatici GOODYEAR ORD, hanno coperto circa 9.200 km in 13 giorni in alcune delle strade più impegnative del Sud America, tra cui la traversata delle Ande. I Daf appartengono ai due team olandesi XDakar e Team GINAF Rally Power. Tutti i veicoli erano equipaggiati con pneumatici Goodyear 375/90R22.5 ORD per fornire la trazione e l’affidabilità necessaria ad affrontare i terreni più accidentati. I due camion XDakar erano entrambi dei Daf CF sottoposti a una scrupolosa preparazione. Del team anche due veicoli di supporto Daf CF. Durante l’evento, i
camion di servizio dovevano arrivare al punto di sosta successivo, prima dei camion che gareggiano, per essere pronti a fornire loro assistenza appena giungono alla fine della tappa. Ginaf, che ha sede nei Paesi Bassi, è un produttore di veicoli pesanti specializzati. La partecipazione di Ginaf alla Dakar e al rally Parigi Dakar, risale al 1993. Per l’edizione 2014 della Dakar, il Team Ginaf Rally Power ha iscritto tre camion da corsa identici; anch’essi montavano pneumatici Goodyear 375/90R22.5 ORD. Hanno corso con i numeri di gara 511, 514 e 524. www.goodyear.eu
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Multifunzione impugnabile ewalt amplia la gamma XR Brushless con un nuovo utensile multifunzione dedicato al taglio, levigatura, raschiatura e rimozione di materiali. Si tratta di un attrezzo utilissimo in diverse applicazioni professionali: ristrutturazione, taglio e levigatura infissi, tagli in cartongesso per inserimento prese e canaline, tagli di pavimentazioni in legno, rimozione sigillanti, taglio di fughe e piastrelle, ristrutturazione di imbarcazioni. Grazie alla tecnologia BRUSHLESS, il nuovo utensile multifunzione DEWALT è
D
dotato di un motore senza spazzole che consente di sfruttarne tutte le potenzialità. Spazzole e collettore subiscono forti attriti che comportano una manutenzione costante, se non la regolare sostituzione delle parti compromesse. L’assenza di spazzole comporta la massima affidabilità perché il motore diventa più resistente e una maggiore autonomia dovuta alle migliori prestazioni della batteria. In più, la mancanza di attriti, disturbi
elettrici e surriscaldamento rende il motore molto più efficiente e l’efficienza aumenta la vita utile del prodotto. In più, sono presenti il blocco dell’accensione, un interruttore ergonomico a doppia presa per il
Idraulica da sfilata
osch Rexroth protagonista al carnevale di Rio de Janeiro con i suoi sofisticati sistemi idraulici al servizio della parata
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10 Costruzioni marzo 2014
organizzata dalla scuola di samba “Portela”. Per la prima volta il leader tecnologico BOSCH REXROTH è stato interpellato dalla scuola di
samba per dare un forte contributo di originalità e innovazione e per rendere più sicuri ed efficienti i meccanismi che hanno accompagnato la parata di tutti i protagonisti della scuola di samba che da quasi un anno si allenano per offrire uno spettacolo di livello mondiale. Le scuole di samba sono i
controllo della velocità variabile in ogni situazione ed impugnatura, l’aggancio e sgancio rapido degli accessori e un efficace sistema di aspirazione per la pulizia della zona di taglio. www.dewalt.it
veri artefici del grande interesse mondiale per il carnevale di Rio e quest’anno la “Portela” ha deciso di competere contro le altre scuole, per aggiudicarsi l’amore del pubblico e della giuria, con il ritmo, le coreografie, i meravigliosi costumi, ma anche con la moderna tecnologia del sistema idraulico Rexroth utilizzato all’interno del carro per creare effetti spettacolari. Il gruppo tedesco espone a Conexpo 2014 con tutta la gamma Mobile, incluse pompe, pistoni assiali e motori idraulici. www.boschrexroth.com
Lavaggio a domicilio
4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi
stata presentata la nuova gamma Washtru, il primo sistema di lavaggio mobile plug&play per veicoli da lavoro omologati per la circolazione stradale (sia per il trasporto e movimentazione merci sia per il trasporto passeggeri). Per il lancio ufficiale, l’azienda produttrice M. Live ha scelto l’Interporto di Parma. Pine Cesura
È
e Andrea Montoli, rispettivamente direttore tecnico e direttore commerciale di M. Live, hanno mostrato al pubblico e alla rete vendita le caratteristiche tecniche e il funzionamento dell’innovativo impianto, in un’area demo allestita per l’occasione. Interamente prodotto in Italia con tecnologia italiana, e distribuito in esclusiva per il territorio nazionale dalla cremonese Polis Environment System, il sistema WASHTRU ottempera alle normative vigenti in materia di sicurezza stradale e tutela ambientale, ed è completamente mobile: è fornito in un container che serve sia per il trasporto che come struttura definitiva. All’arrivo nel sito dove deve essere utilizzato (azienda di trasporti, cantiere, discarica, azienda agricola, allevamento), basta collegare acqua ed elettricità e Washtru è pronto a entrare in azione. Il sistema è infine full eco-friendly: dotato di un impianto autonomo di riciclo dell’acqua di lavaggio, infatti, non necessita di un depuratore. www.washtru.com
Backeye® 360 NUOVO sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º Backeye® 360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.
Immagine reale prodotta da Backeye® 360
brigade-elettronica.it Chiamate lo +39-055-245943 oppure visitate il vostro fornitore di fiducia
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Mission possible Procedono i preparativi per SMOPYC 2014 di Saragozza. Il Salone vedrà la partecipazione delle principali associazioni di settore, impegnate in una serie di attività collaterali tra cui l’organizzazione di missioni commerciali inverse provenienti da mercati internazionali Alle missioni commerciali di Smopyc saranno invitati distributori, importatori, rappresentanti e produttori provenienti da Paesi come Messico, Uruguay, Guatemala, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Marocco, Brasile, Ecuador, Indonesia, Malesia, Federazione Russa, Bielorussia, Turchia e molti altri.
12 Costruzioni marzo 2014
ome già avvenuto nelle precedenti edizioni, SMOPYC 2014 sarà sostenuta dalle più importanti associazioni e aziende del settore, le quali contribuiranno al successo di questo Salone con la loro partecipazione attiva. Le associazioni stanno definendo il calendario di incontri,
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convegni, conferenze tecniche e presentazioni di prodotti che costituiranno il programma di eventi collaterali alla fiera. Un ruolo rilevante è dato alle missioni commerciali inverse destinate agli acquirenti internazionali in visita al Salone. Queste missioni sono tradizionalmente
organizzate da ANMOPYC, l’Associazione Spagnola dei Fabbricanti di Macchinari per Edilizia, Opere Pubbliche e Industria Estrattiva. Sia l’Organizzazione dell’evento che le associazioni sono al lavoro per un obiettivo comune: dare nuovo vigore al settore in questi tempi di crisi e aiutare le aziende ad attuare e migliorare le proprie strategie di internazionalizzazione. Le missioni commerciali inverse sono uno strumento che rafforza la vocazione internazionale di SMOPYC: l’obiettivo principale di queste missioni inverse, organizzate da ANMOPYC, è quello di promuovere sui mercati internazionali i macchinari spagnoli per edilizia, opere pubbliche e industria estrattiva e di offrire agli acquirenti invitati l’opportunità di incontrare i produttori spagnoli, di conoscere i loro stabilimenti e di visitare SMOPYC. Le aziende invitate provengono da Paesi che offrono molte opportunità commerciali. www.feriazaragoza.es
NEWS L’usato Doc nche quest’anno il mondo dei trasporti e della logistica si incontra in occasione del TRASPO DAY 2014, che dal 6 al 9 marzo riunisce al Polo Fieristico di Pastorano (Ce) i principali operatori del settore. Mercedes Benz è presente con uno spazio espositivo dedicato all’usato garantito, firmato TRUCKSTORE, offrendo ai visitatori l’opportunità di conoscere valori e servizi della più grande rete europea di commercializzazione di veicoli usati plurimarca, con più di 2.000 veicoli in offerta ed oltre 30 centri in Europa. I centri TruckStore, oltre a commercializzare veicoli di ogni marca, offrono un’ampia gamma di servizi: leasing, buy-back, servizi finanziari, permuta, ripristini ed allestimenti anche su richiesta, disbrigo delle pratiche per l’esportazione, certificazione e sigillo di qualità. Grazie alla sinergia con l’intero network, qualora il veicolo scelto non sia disponibile presso il TruckStore più vicino, viene avviata una ricerca che coinvolge tutti i Centri europei. Se il veicolo è presente in una qualsiasi altra struttura in Europa, viene prontamente trasferito al centro al quale si è rivolto il Cliente. www.truckstore.com
LE PRESTAZIONI
A
non vanno mai in vacanza
Non solo crono DO e Continental Truck Tires, partecipano all’edizione 2014 di TraspoDay. In esposizione, presso lo stand VDO, i visitatori possono toccare con mano il nuovo tachigrafo digitale DTCO 2.1 Active, con tutto il mondo delle App che vi ruota intorno, e le soluzioni telematiche di gestione flotta. VDO propone una gamma completa di prodotti: soluzioni telematiche e di data management in risposta a esigenze diverse, rivolte a padroncini e flotte di ogni dimensione in conformità agli obblighi di legge. Soluzioni che permettono di scaricare i dati tachigrafici da remoto, localizzare i propri mezzi, pianificare viaggi e percorsi da seguire, comunicare tramite messaggistica con i propri autisti e ricevere, elaborare e valutare i consumi di carburante e altre informazioni tecniche del veicolo (dati FMS/CAN-bus). Alla manifestazione viene inoltre presentato Proviu ASL360; si tratta di un nuovo sistema di visione 3D a 360 gradi, che elimina i punti ciechi, che semplifica le manovre e rende maggiormente sicura ed agevole la guida di chi sta al volante di bus, mezzi pesanti e veicoli industriali speciali, anche cava cantiere. www.it.vdo.com
V
Scoprite le prestazioni Provate le prestazioni dei motori John Deere. Coppia elevata e rapidità di risposta ai bassi regimi garantiscono OŤHIƟFLHQ]D H OŤDIƟGDELOLW¢ GL RJQL YRVWUD applicazione. JohnDeere.com
marzo 2014 Costruzioni 13
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Muso piatto al rinnovo Un frontale tutto nuovo, più tecnologia e motori più leggeri e economici. Sono tante le novità per il camioncino urbano di Nissan che si rinnova da un lato ma che mantiene inalterate le doti di maneggevolezza e compattezza senza eguali del predecessore issan continua nell’aggiornamento della sua gamma di veicoli commerciali a cabina avanzata e dopo l’NT500 ha presentato il restyling dell’NT400 Cabstar, il più leggero dei camioncini del marchio nipponico, partner di lavoro pensato quando serve maneggevolezza e portata. Le modifiche apportate al nuovo NT400 Cabstar sono state sia estetiche sia
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Cuore nuovo Il motore da 3,0 l da 150 Cv viene sostituito con il più leggero 2,5 l da 146 Cv Euro5b+, migliorando così i consumi di circa il 15% e allungando gli intervalli di manutenzione da 30 a 40 mila km. La gamma del Nuovo Nissan NT400 Cabstar conta su quattro classi di peso: 2,8, 3,3, 3,5 e 4,5 t di MTT, le ultime due con ruote gemellate e tre passi. Le classi di potenza sono tre: 122, 136 e 145 CV, i cambi a 5 e 6 rapporti.
14 Costruzioni marzo 2014
sostanziali. In primo luogo è stato adottato il Nissan Family Feeling avvolgendo lo stemma in un design a V della calandra per uno stile più dinamico e moderno. Sempre dal punto di vista estetico, oltre alla nuova griglia, in linea con il resto della Gamma, il nuovo NT400 CABSTAR adotta un vetro trasparente, e non più arancio, per gli indicatori di direzione integrati nel gruppo fari anteriore. Gli specchi retrovisori sono ora più piccoli e integrano anche essi gli indicatori di direzione. All’interno cambiano i tessuti di rivestimento, mentre si fa più tecnologico l’approccio alla guida. Fa il suo debutto, infatti, un nuovo display multifunzione integrato nel cruscotto che permette di controllare il livello dell’olio, i consumi medi e istantanei, i chilometri percorsi, i tempi di percorrenza e segnala il
momento della manutenzione. Assieme a questo si può contare su un nuovo sistema audio con bluetooth e porta USB e AUX-IN posizionate direttamente sulla plancia. www.nissan.it
L’ultimo atto di un successo issione compiuta. Mammoet Italy ha completato con pieno successo il piÚ grande trasporto su strada mai effettuato in Italia, trasportando gli ultimi due della serie di 5 moduli industriali giganti realizzati da GE Oil&Gas Nuovo Pignone nel cantiere di Carrara-Avenza per il Progetto Gorgon di estrazione di gas naturale offshore sulle coste australiane. Il quarto ed il quinto modulo sono stati portati da MAMMOET ITALY dal cantiere al porto di Marina di Carrara su 1,5 km di viabilità ordinaria. I moduli sono stati poi caricati su di una nave speciale per il viaggio di 15.000 km sino a Barrow Island, sede finale dell’impianto che verrà realizzato collegando i cinque moduli. Mammoet Italy ha ricevuto il contratto per il trasporto dei moduli industriali nel 2010 ed ha effettuato il trasporto del primo nell’ottobre del 2012, del secondo e del terzo nel corso del 2013 e ora degli ultimi due. www.mammoet.com
L’AFFIDABILITA’
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giorno dopo giorno
Serve efficienza logistica ex sottosegretario Bartolomeo Giachino, attuale responsabile nazionale trasporti e logistica di F.I., ha apprezzato in modo particolare l’intervento del Presidente di Confindustria Squinzi secondo cui realizzando quattro corridoi europei che si incroceranno nella Pianura Padana il nostro Paese riacquisterà la centralità nella logistica mediterranea verso Europa e Africa. Nella attesa della realizzazione delle reti Ten-T è possibile però efficientare il sistema logistico del nostro Paese affrontando le tematiche dei porti, degli interporti, dei controlli doganali, sanitari nei porti, nella definizione del contratto franco destino, nella riforma dell’autotrasporto con un disegno unitario. Un disegno unitario discusso e confrontato con gli operatori logistici del nostro Paese che sono i primi a pagare le conseguenze della inefficienza del nostro sistema logistico che anche Assolombarda valuta in circa cinquanta miliardi di Euro. www.ansa.it
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Ancora più globale ncora una volta, a BAU 2015 circa 2.000 espositori da tutto il mondo presenteranno soluzioni per architettura, materiali e sistemi. Oltre alla tradizionale suddivisione per prodotti, materiali e temi, BAU 2015 consolida l’approccio orientato alle soluzioni, collocando le aziende espositrici nelle aree dedicate ai settori applicativi nei quali offrono soluzioni. Piastrelle e ceramiche saranno al centro del salone, mentre la chimica per edilizia avrà un’area dedicata nella parte Est del quartiere espositivo. Tutto secondo tradizione
A
nel settore Pietre/Terre, che si presenta su un’area di 22.000 metri quadri nei padiglioni A1 e A2, e comprende gres, pietra calcarea, calcestruzzo, BIMS, fibra-cemento, intonaci, massetti, materiali fonoassorbenti e termoisolanti. Il padiglione B6 diventa così disponibile per ospitare le categorie di chimica per edilizia e utensili per edilizia. Le aziende del settore illustreranno come la loro gamma completa di soluzioni (dagli isolanti agli intonaci, dalle vernici alle colle) possa essere utilizzata
per la realizzazione di facciate e interni. Le aziende di chimica per edilizia condivideranno il padiglione A6 con le
pavimentazioni. Nel 2015 il settore BAU IT occuperà quasi interamente il padiglione C3, direttamente accessibile dall’ingresso Nord, consolidando il suo ruolo di principale vetrina europea di informatica per l’edilizia. www.bau-muenchen.com
la soluzione nel drenaggio! Da sempre Varisco offre agli operatori del drenaggio e delle installazioni wellpoint la più vasta gamma di soluzioni: pompe autoadescanti fino a 12” vuotoassistite, pompe centrifughe con girante aperta 4” e 6” dry prime con cabina di insonorizzazione, pompe sommergibili in alluminio fino a 8”, impianti wellpoint con punte filtranti e tubazioni in tecnopolimero.
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e recentissime prove sul campo realizzate con le nuove macchine Tier 4/Stage IV Final di DOOSAN CONSTRUCTION EQUIPMENT hanno evidenziato valori di efficienza nei consumi e nella capacitĂ di trasporto e una riduzione significativa del costo operativo per tonnellata dei dumper articolati DA40 e DA30. La versione Tier 4/Stage IV Final del DA40, collaudata con un nuovo sistema di controllo e gestione che sarĂ presto lanciato da Doosan, ha evidenziato consumi medi pari a 17 l/ora. Si tratta di un ulteriore miglioramento rispetto ai livelli giĂ eccellenti offerti dalle macchine DA40 T4i che hanno consentito a questi dumper di mettere in difficoltĂ la concorrenza sui mercati mondiali con prestazioni fino al 15% superiori e, in alcuni
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casi, capacità di carico del 10% maggiori (secondo quanto dichiarato da Doosan). Il dumper articolato Doosan DA40 unisce a consumi di carburante contenuti ai vertici della categoria una velocità massima pari a ben 58 km/h. La capacità del cassone è stata portata a 24,4 m³ e il carico utile raggiunge ora le 40 t metriche senza portellone, con un incremento di oltre il 15% rispetto al precedente modello Doosan MT41. Velocità e capacità di carico superiori contribuiscono anch’esse alla riduzione del costo operativo per tonnellata, consentendo ai clienti maggiori profitti nelle attività estrattive in cave e miniere e nelle applicazioni di movimento terra. Tutti i dumper articolati Doosan dispongono di snodo di articolazione posizionato dietro la ralla per assicurare un’omogenea ripartizione dei pesi anche in caso di massima sterzata. Questa caratteristica, associata a un carrello tandem posteriore a oscillazione libera, garantisce il costante contatto con il suolo della trazione integrale a 6 ruote, per una distribuzione omogenea della potenza e ottime prestazioni di guida sui terreni difficili. La combinazione dello snodo di articolazione anteriore, dell’esclusivo carrello tandem e del telaio posteriore spiovente garantisce capacità di disimpegno sui terreni accidentati e poco compatti ai vertici della categoria, evitando la necessità di ausili elettronici come il controllo della trazione. www.doosanequipment.eu
EFFICIENZA
Inarrestabili al top
c consolidata aanno dopo anno
6FRSULWH L EDVVL FRVWL GL JHVWLRQH Migliorate la vostra produttivitĂ con i motori -RKQ 'HHUH &RVWUXLWL SHU GXUDUH QHO WHPSR vi garantiranno intervalli di manutenzione piĂš estesi e minore frequenza di rifornimento. JohnDeere.com
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Attualità&Prodotti
NEWS
Ultra portatile management, produzione industriale e ricostruzione degli incidenti. L’ultra-portatile Focus3D X 130 consente di misurare in modo rapido, semplice e preciso oggetti ed edifici, acquisendo, per esempio, i dati di facciate architettoniche, strutture complesse, impianti produttivi, componenti di grandi dimensioni. Unendo la più alta precisione di scansione a vera mobilità e semplicità d’uso, il nuovo dispositivo garantisce affidabilità e
assima potenza, design compatto e flessibilità per l’esecuzione di scansioni laser sia indoor che outdoor. Queste le peculiarità del Focus3D X 130, l’ultimo laser scanner nato in casa Cam2, parte del GRUPPO FARO TECHNOLOGIES. Grazie a un range di scansione che raggiunge i 130 metri, il nuovo laser scanner è ideale per applicazioni di scansione a media distanza nei settori architettura, BIM, ingegneria civile, facility
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flessibilità e permette la visualizzazione in tempo reale dei dati registrati. Con il ricevitore GPS integrato, lo scanner è capace di correlare le singole scansioni nella fase di post-elaborazione. Altri plus: il laser di classe 1 “eye safe” per una maggiore sicurezza, il touchscreen semplice da usare, l’autonomia della batteria fino a 4,5 ore. “Il peso ridotto, le dimensioni compatte e le funzionalità di storage con SD card, rendono lo scanner veramente mobile. Offriamo questo livello di qualità a condizioni che sono certamente uniche sul mercato”, dichiara Ralf Drews, Managing Director di Faro Europe. www.faro.com/focus
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
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diverse esigenze degli operatori. È l’impegno di SIGGI GROUP, che ha di recente rinnovato la
linea di abbigliamento professionale Siggi HiTech, capi multiprotettivi e ad alta visibilità, dotati di bande retroriflettenti secondo le normative. Tra le novità 2014, la polo a mezza manica, la felpa e il giubbino in softshell,
tutti disponibili nelle due versioni colore giallo e arancione e nelle taglie dalla S alla XXXL. Si tratta di capi che ampliano le possibilità di vestire in sicurezza, nelle più diverse situazioni climatiche o in presenza di escursioni termiche diurne. Non è tutto: per le temperature più rigide e per esigenze di multi protezione dpi (contro l’esposizione al calore, spruzzi di liquidi chimici e cariche elettrostatiche) Siggi Group presenta il nuovo giaccone MultiPro, che abbina ai requisiti protettivi certificati uno stile casual capace di rendere il capo, seppur altamente tecnico, anche esteticamente attuale. www.siggigroup.it
L’UNICA ALTERNATIVA AD UNA E210PXJ
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Edifici intelligenti al 20 al 22 novembre 2014, nel nuovo padiglione della Fiera del Levante di Bari, l’appuntamento sarà con la seconda edizione di Proenergy, l’evento professionale di informazione e formazione dedicato all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili. La manifestazione è pensata con la formula della fieraconvegno, con l’obiettivo di dare alle aziende un contatto diretto con i visitatori e un ruolo più attivo nell’aggiornamento e nella formazione degli operatori.
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“Le manifestazioni fieristiche rappresentano per le aziende un importante strumento di promozione”, spiega Emilio Bianchi, direttore di Senaf, società che da oltre 30 anni si occupa dell’organizzazione di fiere. “Sono le stesse aziende ad affermarlo ma è importante fare una considerazione. Rispetto al passato cambiano infatti le funzioni e le metodologie di ingaggio con i visitatori: si passa dalla sola esposizione di prodotti alla partecipazione a vere e proprie sceneggiature in cui le aziende diventano attori della formazione e crescita dei visitatori, promuovendo nel contempo i propri prodotti e i propri servizi. Ed è su questi presupposti che nasce il format della fiera convegno. Proenergy ha potuto cogliere i benefici di un evento che va oltre la semplice esposizione, in cui l’attenzione si sposta sull’aggiornamento e sulla formazione professionale e dove le aziende hanno un ruolo attivo. I risultati positivi della precedente edizione dimostrano che la strada che abbiamo intrapreso è quella corretta”. www.proenergybari.it
FORMAZIONE
E VOI SIETE (in) formati? DOPO ANNI DI TIRA E MOLLA, DA MARZO 2013 LA FORMAZIONE DI OPERATORI DI MACCHINE E ATTREZZATURE È OBBLIGATORIA E LE SANZIONI SONO AUMENTATE FINO AL 1.000%.
FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE CON SCUOLA 626 IN COLLABORAZIONE CON SCUOLA 626, A CURA DI MATTHIEU COLOMBO
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Attualità&Prodotti
NEWS
ipercorriamo rapidamente il percorso legislativo che ha reso obbligatoria la formazione dei conducenti di macchine operatrici. Il nuovo corso ha avuto inizio il 22 febbraio 2012, quando la Conferenza Stato-Regioni ha approvato un accordo, in attuazione del D.Lgs. 81/08, che individua le attrezzature di lavoro per cui è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le coordinate essenziali al riconoscimento di questa abilitazione. L’Accordo Stato-Regioni, questo il nome ufficiale, definisce infatti i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi e i requisiti minimi di validità della formazione da erogare agli operatori. Tale accordo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 marzo 2012 con entrata in vigore a 12 mesi. Per condurre macchine e attrezzature da cantiere, da marzo 2013 è obbligatorio avere un attestato di abilitazione specifico per ognuna di queste categorie: piattaforme aeree di lavoro elevabili, gru a torre, gru autocarrate, gru mobili (autogrù), carrelli elevatori semoventi, trattori agricoli o forestali, macchine movimento terra e pompe per calcestruzzo autocarrate. Per ottenere le singole abilitazioni è necessario frequentare corsi di formazione e adScuola 626, destramento dalla durata obbligaè riconosciuta toria variabile da un minimo di come soggett otto ore a un massimo di sedici o accreditato d formatore ella Regione a seconda della tipologia e delEmilia-Roma la complessità delle differenti g n a www.scuola6 2 6 .c macchine o attrezzature. In ogni o m info@scuola6 26.com caso, tutte le abilitazioni devono poi essere aggiornate ogni cinque anni partecipando a specifici corsi di aggiornamento della durata minima di quattro ore. L’Accordo individua anche i soggetti che possono erogare la formazione. A differenza del passato, oggi le aziende distributrici, produttrici, noleggiatrici e utilizzatrici di macchine e attrezzature non possono erogare questa formazione, a meno che non siano direttamente accreditate a questo scopo dalla Regione di competenza. E per chi è già in possesso di un attestato di avvenuta formazione precedente? Al riguardo, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha recentemente chiarito che “la formazione pregressa ha validità a decorrere rispettivamente dalla data di aggiornamento e dalla data di verifica finale dell’apprendimento”. In sostanza, anche chi è in possesso di certificati di avvenuta formazione precedenti l’Accordo Stato-Regioni, attestanti la partecipazione a corsi che non rispecchiano la normativa attuale (ad esempio corsi da 4 ore o comunque inferiori al minimo richiesto per ogni macchina, corsi senza prova pratica...), non può considerarsi in regola. RRST
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FORMAZIONE
Sopra, nella sequenza, diversi momenti di formazione pratica dei corsi di Scuola 626. Sullo sfondo un’istantanea del corso per gru mobili.
QUALI SONO GLI OBBLIGHI FORMATIVI Oggi possiamo dire pressoché completo il dispositivo legislativo riguardante gli obblighi formativi dei datori di lavoro nei confronti dei propri dipendenti. In particolare se facciamo riferimento agli articoli 37 e 73 del Dlgs. 81/08 che, grazie agli Accordi della Conferenza Stato-Regioni firmati il 21 dicembre 2011 e il 22 febbraio 2012, includono contenuti, modalità e indicazioni formative. È stata, infatti, definita la durata della formazione minima per lavoratori, preposti e dirigenti; sono state individuate le attrezzature di lavoro per le quali gli operatori incaricati all’uso devono avere una specifica abilitazione; è stato stabilito chi sono i soggetti che possono somministrare questa formazione; è stato deciso che tutta questa formazione necessita di un aggiornamento periodico. Infine sono stati indicati i criteri che qualifica-
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no i docenti dei corsi di formazione in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Adesso, al dispositivo normativo sulla formazione deve corrispondere un impegno di tutti i soggetti aziendali per favorirne in maniera efficace lo sviluppo e l’applicazione, nella consapevolezza che attraverso la formazione si possono e si devono raggiungere risultati importanti sul versante della prevenzione degli infortuni. Ovviamente questa non è la sola condizione. L’impresa, nel suo complesso, deve essere orientata in termini positivi alla sicurezza e alla prevenzione, altrimenti gli effetti di una buona formazione rischiano di essere sacrificati a una quotidianità tutta improntata a una logica del profitto esclusivamente fine a se stesso.
NEWS PER QUALI OPERATORI È NECESSARIA L’ABILITAZIONE? • Di seguito riportiamo l’elenco di macchine e attrezzature per le quali è richiesta l’abilitazione degli operatori • (art. 72 comma 5 D.lgs 81/08) e il numero minimo di ore • di formazione obbligatoria teorica e pratica. • • Piattaforme aeree di lavoro mobili elevabili 8 / 10 / 12 ore • Gru a torre 12 / 14 / 16 ore • Gru mobili (autogrù) 14 / 22 ore TUTTI • Gru per autocarro 12 ore
Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo* 12 / 16 / 20 ore Trattori agricoli o forestali 8 / 13 ore Macchine movimento terra** 10 / 16 / 22 / 28 / 34 ore Pompe autocarrate per calcestruzzo 14 ore Note: *(a braccio telescopico, carrelli industriali semoventi, sollevatori/elevatori semoventi, telescopiI DETTAGLI ci rotativi); **(escavatori idraulici, escavatori a fune, pale caricatrici, terne...).
SUL SITO W EB
SCUOLA626.CO
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Morti bianche. Sapere è prevenire Nel 2013 sono morte sui luoghi di lavoro 571 persone. Nei primi 16 giorni del 2014 ne sono morte 18. All’11 febbraio (data in cui stiamo scrivendo) le morti bianche sono già salite a 40. Essere coscienti del fenomeno e a conoscenza dei fatti, a nostro parere, aiuta a prevenire possibili situazioni di lavoro a rischio. Per questo vi segnaliamo la pagina web dell’Osservatorio Indipendente di Bologna - morti sul lavoro, sempre aggiornata e senza fini di lucro.
cadutisullavoro.blogspot.it
NON SAPETE COSA SIA LA FORMAZIONE? AVETE TEMPO UN ANNO... Gli Accordi della Conferenza StatoRegioni prevedevano dei tempi per mettersi in regola con gli obblighi formativi. In prima istanza, per i datori di lavoro che non avevano fatto fare la formazione obbligatoria ai propri dirigenti e preposti, il termine ultimo era slittato all’11 giugno 2013 (prima era il 12 marzo 2013). I datori di lavoro che non hanno mai fatto fare,
o non sono in grado di documentare, la formazione dei propri addetti che usano macchine e attrezzature di cantiere, hanno tempo fino al 12 marzo 2015 per far frequentare corsi specifici ai propri addetti. Se, invece, sono in grado di documentare una formazione pregressa, sempre entro la data del 12 marzo 2015, devono far frequentare agli addetti i previsti
corsi di aggiornamento. Come si vede, le novità non mancano. Al fine di evitare le salate sanzioni per mancata formazione (riportiamo gli incrementi in tabella) è importante e urgente che i datori di lavoro effettuino un vero e proprio check-up dello stato formativo dei propri dipendenti e si attivino in fretta per adeguare i rispettivi curriculum alle nuove normative.
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FORMAZIONE
ado Scuola 626 è in gr e di accompagnarese operatori e imprensione di qualsiasi dim lungo percorsi ti formativi dedica
LE SANZIONI AUMENTATE FINO AL 1.000% Prima dell’approvazione del Decreto Legge “destinazione Italia”, gli operatori che lavoravano senza attestato rischiavano l’arresto da 3 a 6 mesi o una sanzione da 2.500 a 6.400 euro. Ora sono state introdotte novità importanti in materia di vigilanza sulla regolarità del lavoro e, in particolare, delle sanzioni D.lgs 81/08 che si trovano nel DL 145/2013 detto “destinazione Italia”, pubblicato sulla G.U. n. 300 del 23/12/2013. Come tutti i decreti Legge, il DL 145/2013 è già operativo dal 24/12 ma dovrà essere convertito in legge entro 60 gg altrimenti decade (mentre scriviamo il termine non è ancora decorso). Di seguito indichiamo le novità di maggior rilievo oggi in vigore e che dovrebbero essere confermate il 24/2/2014: - aumento del 30% delle sanzioni connesse alla revo-
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ca del provvedimento di sospensione dei lavori di cui all’art 14 d.lgs 81/08. Ricordiamo che l’art 14 d.lgs 81/08 si applica per impiego di lavoratori irregolari nella misura di oltre 20% nonché di gravi e reiterate violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, elencate nell’allegato I; - aumento del 1000% delle sanzioni (non è un errore, sanzioni decuplicate) in caso di altre violazioni in materia di orario di lavoro (superamento dell’orario massimo medio settimanale di 48 ore, mancato rispetto del riposo settimanale, mancato rispetto del riposo giornaliero); - assunzione di 250 nuovi ispettori del lavoro per esercitare attività di contrasto al lavoro sommerso e irregolare e di prevenzione in ambito sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.
Sopra, diverse fasi dei corsi dedicati agli operatori di macchine movimento terra.
NON TUTTI POSSONO ESSERE FORMATORI
A sinistra, nella sequenza, alcuni momenti formativi per gru mobili, sollevatori telescopici e trattori agricoli o forestali.
Perché il nuovo sistema funzioni a dovere, è necessaria una selezione delle figure abili a diventare formatori per la salute e la sicurezza sul lavoro. Anzitutto si sono definiti i livelli minimi necessari di competenza, esperienza e professionalità. Con questo obiettivo, l’articolo 6 del Dlgs. 81/08 ha istituito la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il 18 aprile 2012, questa Commissione ha deliberato le linee guida e il 6 marzo 2013 il Governo ha firmato il decreto con i criteri stabiliti dalla Commissione. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 marzo 2013 con entrata in vigore a un anno dalla pubblicazione. In sostanza, si considera qualificato il formatore/docente che possiede il “prerequisito”, uni-
tamente ad almeno uno dei criteri sotto elencati. Il prerequisito è il livello di istruzione posseduta, che non può essere inferiore al diploma di scuola secondaria di secondo grado. I cinque criteri riguardano sinteticamente ulteriori titoli di studio, percorsi formativi e relative attestazioni di frequenza, precedente esperienza come docente nelle materie di pertinenza, esperienza lavorativa o professionale coerente con le tematiche oggetto delle docenze, svolgimento di ruolo di Rspp o Aspp, e altri. Al fine di mantenere la qualificazione, il formatore sarà tenuto con cadenza triennale a frequentare corsi, seminari, convegni specialistici per almeno 24 ore complessive; dovrà inoltre effettuare un numero minimo di 24 ore di attività di docenza, sempre nei tre anni.
È bene specificare che tali criteri non riguardano la figura del formatore-docente per le attività di addestramento. Per il formatore docente di deve fare riferimento a “personale con esperienza professionale pratica, documentata, almeno triennale, nelle tecniche di utilizzazione delle attrezzature” (vedi Accordo CSR 22/02/2012 - Allegato A, p.2.1). Portiamo ad esempio la Scuola 626 Reggio Emilia con cui COSTRUZIONI collabora sin dal 2005. La Scuola diretta da Giovanni Bertolini e dalla figlia Cecilia in tutti questi anni ha sempre redatto un proprio albo interno dei formatori accreditati ed ha adottato criteri di selezione dei propri collaboratori docenti sempre più elevati. Non a caso, tutti i docenti di Scuola 626 soddisfano già i requisiti richiesti per legge.
STRUTTURE PROVVISIONALI
EFFICIENZA a portata di tutti
QUESTO L’OBIETTIVO DI CONDOR, RAGGIUNTO GRAZIE ALL’AMPIA GAMMA E ALLA COMPLETEZZA DEL SERVIZIO. CE L’HA SVELATO IL DIRETTORE COMMERCIALE ESTERO, MAURO GUARNACCIA DI DANIELA STASI
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Attualità&Prodotti Nell’immagine di sfondo, le torri di puntellazione Multicom di Condor utilizzate per la Brebemi. Nella sequenza, dall’alto: la cassaforma Omni per ringrosso pilastri in un cantiere a Salerno, la medesima cassaforma per pile e pulvino impiegata nei lavori per lo svincolo autostradale Avellino-Salerno, il ponteggio Multicom utilizzato per la ristrutturazione del Parlamento di Belgrado, le torri di sostegno Multicom per la nuova stazione marittima a Salerno firmata da Zaha Hadid, torri Multicom e casseforme circolari Radius per il nuovo sistema Radar FADR ubicato all’interno del sedime dell’Aeronautica Militare Italiana in una zona dell’aeroporto di Crotone, torri Multicom e ponteggio a telaio per l’edificio Crescent a Salerno su progetto di Ricardo Bofill, e infine cassaforma Comax per il Royal Palace di Riyadh, in Arabia Saudita.
al 1980 coniuga un’ampia offerta di prodotti con un servizio completo, affidabile ed efficiente. Condor, con sede a Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, è specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di ponteggi, casseforme (per pareti e speciali), solai, blindaggi, strutture di sostegno, oltre che di strutture per eventi e spettacolo, quali tribune, palchi e coperture. Gli stabilimenti della società ospitano impianti progettati dal team di tecnici Condor, reparti di carpenteria di precisione, magazzini per il prodotto finito e per semilavorati. L’azienda inoltre vanta una gestione totale della qualità dell’acciaio prodotto grazie al suo impianto di profilatura dei coils di Nocera Inferiore (SA). Nelle pagine successive, l’intervista al direttore commerciale estero, Mauro Guarnaccia, che ha illustrato le peculiarità dei prodotti e dei servizi offerti. RRST
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STRUTTURE PROVVISIONALI
Ing. Mauro Guarnaccia Direttore commerciale estero Condor
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La vostra offerta è molto eterogenea (dalle casseforme ai ponteggi, dai blindaggi alle tribune); qual è la gamma che attualmente state spingendo di più a livello commerciale? I sistemi che stanno trovando attualmente largo riscontro presso i nostri clienti sono i sistemi di casseratura leggera per pareti e per solai oltre le torri di puntellazione Multicom che rappresentano il vero prodotto civetta della nostra vasta gamma. Nell’ambito del settore stradale stiamo registrando un sempre maggiore apprezzamento del sistema Omni che, interamente pre-assemblato nei nostri stabilimenti, prevede la combinazione di travi in legno GPH20, correnti in acciaio e pannello multistrato. Robusto e prestante è particolarmente indicato per la realizzazione di pulvini e di getti a geometria complessa con finiture speciali del calcestruzzo. Se dovesse descrivere l'intera gamma specificando tre caratteristiche, quali indicherebbe? Elevata qualità a prezzi concorrenziali, progettazione e assistenza on-site a supporto delle esigenze dei clienti. La sicurezza, l’affidabilità e l’efficienza delle lavorazioni in cantiere devono essere degli attributi alla portata delle tasche dei nostri clienti con cui in genere stabiliamo rapporti che vanno oltre la singola fornitura. Il nostro team di ingegneri, che somma l’esperienza pluriennale nel settore di alcuni alla dinamicità derivante da un’età media di 30 anni di altri, opera generalmente a stretto contatto con i tecnici dei clienti al fine di ottimizzare tempi e costi delle singole fasi di lavorazione del cantiere. Per quanto riguarda il servizio post vendita, quali sono le vostre peculiarità principali, cosa vi contraddistingue e vi differenzia rispetto ai vostri concorrenti? A seguito di ogni fornitura sia in Italia che all’estero forniamo sup-
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porto tecnico costante sia telefonico sia on-site attraverso i nostri tecnici e ingegneri pronti a soddisfare qualsiasi richiesta derivante dalla progettazione esecutiva e dalla posa in opera dei sistemi. Un plus particolarmente apprezzato dai nostri clienti consiste nella rapidità delle consegne, resa possibile dal dipartimento logistico. Condor fornisce inoltre ai suoi clienti più fidelizzati il suo software per il disegno e la progettazione assistita di ponteggi, casseforme e strutture di sostegno in ambiente Autocad. Grazie a questo software è possibile ottenere rendering 3D particolarmente utili nella gestione logistica delle attrezzature sul cantiere e nella redazione di Piani Operativi e PIMUS. Vi occupate anche di noleggio? Se sì, in questo specifico segmento, quali sono i vostri plus? Forniamo servizi professionali di noleggio delle nostre attrezzature in Italia e nei Paesi in cui siamo presenti con strutture logistiche dirette ovvero di nostri partner distributivi. I nostri plus risiedono principalmente nella gamma completa di sistemi che copre qualsiasi esigenza, dai ponteggi ai sistemi di casseratura più complessi. Altri vantaggi non meno apprezzati sono la competitività della nostra offerta in termini economici, la rapidità delle consegne, l’assistenza a 360° dalle prime fasi di progettazione dell’opera fino al cantiere. In riferimento sia al noleggio sia alla vendita, quali sono le soluzioni dedicate alla gamma ponteggi e quali dedicate alle casseforme? Le soluzioni tecniche proposte dipendono in larga parte dalle esigenze dei clienti. Quelle maggiormente richieste nell’ambito dei
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ponteggi sono le torri scala e i piani di carico per i cantieri di nuove realizzazioni. Le strutture di sostegno Multicom e le casseforme modulari Comax sono le soluzioni che hanno attualmente maggiore riscontro sul mercato. Molto spesso ci troviamo di fronte a progetti in cui le nostre soluzioni devono integrarsi con le attrezzature di proprietà dell’impresa. In questi casi il nostro ufficio tecnico lavora a soluzioni che ottimizzino il parco attrezzature esistente garantendo allo stesso tempo il rispetto dei tempi di consegna dell’opera oltre che la perfetta compliance alle normative sulla sicurezza. Case histories particolarmente interessanti in cui i nostri sistemi di casseforme e ponteggi sono stati utilizzati con successo sono la Stazione Marittima e il Crescent a Salerno, la realizzazione di un tratto importante della Brebemi, il Royal Palace a Riyadh in Arabia Saudita, il nuovo parlamento di La Valletta a Malta e la ristrutturazione del Parlamento di Belgrado, in Serbia.
Qual è l'obiettivo primario delle vostre attuali strategie commerciali? Espandervi in segmenti di mercato finora non frequentati o attuare un'espansione in aree geografiche non ancora raggiunte? Vista l’attuale situazione economica l’obiettivo primario è sicuramente quello di consolidare la nostra presenza nelle aree geografiche in cui siamo presenti. Il 2014 sarà l’anno dell’ingresso del gruppo in India e Sud America grazie alla firma di importanti accordi commerciali con operatori locali. Inoltre la differenziazione dei mercati non distoglie l’attenzione dell’azienda nei confronti della ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e sistemi che consentano un incremento della sicurezza del lavoro in cantiere e che non vadano a discapito dell’economicità e dell’efficienza. La nostra mission è rendere la sicurezza e l’efficienza un plus a portata di tutti gli operatori dell’edilizia e non un lusso che solo poche grandi aziende possono permettersi.
A livello di strategia commerciale, a quali segmenti di mercati vi rivolgete? Edilizia residenziale, industriale, infrastrutturale e settore energetico/oil and gas. Segmenti in cui forniamo direttamente contractor, imprese di costruzioni e distributori.
Per quanto concerne la produzione, dove sono ubicati i vostri stabilimenti produttivi? Tre stabilimenti produttivi in Italia per un totale di 110.000 mq (due in Campania e uno in Piemonte), quattro magazzini (Lecco, Castel San Giorgio, Sarajevo e Belgrado), diversi uffici di rappresentanza (Bucarest, Jeddah, Mosca e Algeri).
Il vostro fatturato è determinato più dal mercato italiano o da quello estero? I mercati esteri rappresentano, a oggi, il vero motore trainante del nostro fatturato e dei nostri investimenti. Più di un terzo del fatturato del gruppo è dato principalmente dall’export in Medio Oriente, Africa, Centro ed Est-Europa e Russia. Il mercato domestico purtroppo risente ancora oggi del grosso clima di incertezza economica e politica.
Infine, quali sono i criteri di selezione delle vostre materie prime? La certificazione ISO e gli standard qualitativi prescritti dalle numerose certificazioni internazionali di cui l’azienda dispone, ci impongono una severa politica di prequalificazione e selezione dei nostri fornitori. Total Quality Management e Lean Production sono i criteri a cui ispiriamo il nostro processo di selezione dei fornitori.
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STRUTTURE PROVVISIONALI
ESPERTI DI CANTIERE Oltre che sul prodotto, Condor investe molto sul servizio. Al di là dell’assistenza in cantiere e del noleggio, l’azienda infatti propone anche le attività di consulenza progettuale e tecnica, di formazione e di redazione delle relazioni strutturali (relazioni di calcolo e verifiche strutturali) per offrire tutti i dati necessari per la gestione in sicurezza del cantiere. Il servizio di progettazione, in particolare, è attuato da un team di ingegneri qualificati e non si limita alla realizzazione di un mero progetto strutturale, ma è finalizzato a offrire soluzioni in grado di garantire l’efficienza
L’azienda in un click La logica dell’innovazione continua è messa in pratica in ogni sua possibile declinazione, quindi non solo nello sviluppo dei prodotti ma anche nel modo di relazionarsi coi clienti. Da qualche mese Condor sfoggia un sito web completamente rinnovato, sia nella grafica sia nei contenuti. L’obiettivo principale è fornire informazioni chiare agli utenti con contenuti sempre aggiornati, gallerie fotografiche e descrittive dei progetti seguiti e con la possibilità di sfogliare tutti i cataloghi aziendali. È prevista anche la possibilità di entrare in live chat con un tecnico. Per stare al passo coi tempi, l’azienda salernitana inoltre ha rafforzato la sua presenza su Facebook, Twitter, Youtube, Linkedin, Google+ con aggiornamenti in tempo reale sulle attività della società in Italia e all’estero.
www.condor-group.it
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delle varie fasi del progetto e di risparmiare tempo e materiale. Ai clienti, tra l’altro, vengono forniti anche i pdf dell’intero progetto, l’elenco dettagliato dei prodotti e degli accessori da utilizzare, manuali tecnici e autorizzazioni ministeriali.
Soluzioni intelligenti avvicinano il nostro futuro
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2JQL PDFFKLQD PRELOH SHU PRYLPHQWDUH FDULFKL KD ELVRJQR GL IXQ]LRQDOLWj VSHFLÀFKH per il tipo di lavoro che è chiamata a svolgere: sollevare, ruotare, depositare o semplicemente spostarsi nell’area di lavoro. Di questo si occupano gli specialisti Rexroth, che, grazie agli azionamenti ed ai controlli elettroidraulici dei sistemi Rexroth, garantiscono l’accuratezza dei movimenti macchina, l’ottimizzazione dei consumi e l’assistenza in tutto il mondo. 5H[URWK RΝUH XQD WHFQRORJLD LQQRYDWLYD SURGRWWL DΟGDELOL H VROX]LRQL VYLOXSSDWH SHU VRGGLVIDUH le esigenze dei costruttori di macchine e utilizzatori delle stesse.
The Drive & Control Company Bosch Rexroth S.p.A. S.S. Padana Superiore 11, n. 41 - 20063 Cernusco s/N MI www.boschrexroth.it/mobilehydraulics
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Rops Fops
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motori attrezzature CFA
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rulli compattatori Sicurezza micropali
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Motori Nell’anno degli Euro 6, il ciclo diesel del futuro secondo Cummins
Dumper articolati Il Cat preferito dagli italiani diventa Serie C. Tutto nuovo, ha motore Stage IV
Perforazione Per rispondere alle esigenze di un cliente, Bauer innova con il controllo remoto
Motori Gli ultimi propulsori per macchine da costruzione made in FPT Industrial
MOTORI
Un Isb 6.7 Euro 6. Nella pagina accanto, in basso da sinistra, un motogeneratore, il dispositivo d’espansione per il recupero del calore residuo e il sistema di post trattamento per gli Euro 6.
THE DAYafter 36 Costruzioni marzo 2014
&Componenti
Macchine
È L’ANNO DEGLI EURO 6 MA CUMMINS PENSA GIÀ AL FUTURO DEL CICLO DIESEL CHE PASSA DA IBRIDAZIONE E RECUPERO DEL CALORE DI CRISTIAN FURINI
er i costruttori di motori automotive il “PostEuro 6” è già iniziato da tempo, malgrado siano passate solo alcune settimane dall’entrata in vigore della nuova normativa antinquinamento nella Ue che coinvolge anche i truck cava-cantiere. Cummins, player a livello globale con oltre un milione di motori (tra diesel e gas) venduti lo scorso anno in tutto il mondo, guarda a due obiettivi. Da un lato, implementare le soluzioni per le prossime fasi dell’Euro 6, come il controllo più restrittivo del filtro antiparticolato (fine 2014) e il monitoraggio di qualità più consumi dell’urea (2015). Dall’altro, sviluppare le tecnologie motoristiche in funzione delle normative nordamericane (quelle europee sono ancora in fase di definizione) Epa 2014-2017. Che prevedono una riduzione dei consumi di gasolio e delle emissioni di anidride carbonica (CO2) dei mezzi pesanti compresa fra il 7 e il 20% nel periodo 20142017, rispetto ai livelli 2010. Sono target molto impegnativi, che richiedono soluzioni su misura per le diverse missioni di trasporto. RST
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EFFETTO BOILER Secondo Cummins, nelle applicazioni da distribuzione la soluzione ottimale è costituita dall’ibridizzazione della catena cinematica, con l’abbinamento di un motogeneratore a un diesel Euro 6. Il tutto permette di ottenere risparmi di carburante pari al 12% circa. Per i trasporti a lunga distanza, una delle soluzione più efficaci (5% di riduzione dei consumi) sta nel recupero del calore residuo del motore, sfruttando il ciclo Rankine. Dove la potenza generata dall’espansione dei gas viene poi convogliata al volano del propulsore.
Catalizzatore per l’ammoniaca Gas Miscelatore Catalizzatore Scr in uscita Dosatore Catalizzatore Scr AdBlue
Filtro antiparticolato
Gas in entrata Catalizzatore ossidante
DUMPER ARTICOLATI
FLAT NOSE generation ue anni fa abbiamo visitato gli stabilimenti Cat di Peterlee, nel Regno Unito, per svelarvi i nuovi dumper articolati Caterpillar 735B, 740B e 740B Ejector, con rispettive capacità di 32,7 e 38 tonnellate e motorizzazioni Stage IIIB. I modelli più compatti e “italiani” 725 e 730 erano però rimasti a listino con le collaudate versioni Stage IIIA grazie alla flexibility concessa ai costruttori per un numero limitato di macchine. Ora arriva la nuova generazione di dumper Serie C, che porta al debutto i modelli 725C, 730C e 730C Ejector con motorizzazione in linea con le normative sulle emissioni Stage IV grazie a catalizzatore ossidante, filtro antiparticolato e tecnologia Scr (urea). L’estetica e la tecnica dei neo arrivati derivano da quella dei modelli Serie B a cui manca solo l’iniezione d’urea per diventare anch’essi Stage IV. La grande novità è che il 725C non è più un 730 depotenziato (i due modelli condividevano il motore C11 Acert) e con portata inferiore, ma un modello ben distinto. Ora il 725C è animato da un C9.3 Acert tarato a 234 kW, mentre il 730C da un C13 Acert da 274 kW. RST
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&Componenti
Macchine
SALTO IN AVANTI. I “PICCOLI” ARTICOLATI CAT PASSANO DA MOTORI STAGE IIIA A STAGE IV. IL 730C AUMENTA LA PRODUTTIVITÀ DEL 16% ANCHE GRAZIE AL CONTROLLO DELLA TRAZIONE COMPLETAMENTE AUTOMATICO DI MATTHIEU COLOMBO
In Italia il 730 è il dumper articolato Cat più richiesto. Nella sequenza fotografica, alcuni dettagli del nuovo modello C.
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DUMPER ARTICOLATI
PIÙ M3 PER LITRO DI CARBURANTE A Peterlee non si sono certo limitati ad allargare il cofano anteriore per fare spazio alle tecnologie antinquinamento. Diciamolo chiaramente, i Cat Serie C sono completamente nuovi e possono dirsi evoluzione dei precedenti. Tutto è stato migliorato, a partire dal telaio anteriore che ora si chiude con una traversa anteriore che sembra un paraurti, fino al cassone ridisegnato, passando per il telaio posteriore tutto nuovo. Rispetto ai 725 e 730 di generazione precedente, Cat annuncia per i nuovi modelli una produttività rispettiva superiore del 10 e del 16%, una potenza più elevata del 5 e del 16% e consumi carburante inferiori del 5% per il 725C con motore da 9,3 litri ed in linea con il passato con il 730C con motore da 13 litri. Anche il rapporto peso/potenza è migliorato: più 4% per il 725C e più 14% per il 730C.
C UORI DIFFERENTI Al posto del C11 Acert, ora girano due nuovi sei cilindri turbo. Il 725C punta sul downsizing con il C9.3 Acert, che per intenderci è il motore montato dalle pale gommate 966K, 972K e sul dozer D7E, mentre il 730C punta in alto con il C13 Acert (in foto) che troviamo ad esempio sulla pala 980K o sull’escavatore 349E. L’obiettivo dei progettisti era aumentare potenza netta, coppia motrice contenendo i consumi di carburante nonostan-
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te le tecnologie per abbattere le emissioni allo scarico. Basti dire che il 730C ha una coppia motrice massima di ben 2.120 Nm a 1.200 giri/min, ovvero superiore del 41% rispetto al modello precedente.
&Componenti
Macchine
GUARDA IL VIDEO DE I
CAT SERIE C
IL 730C È UN PASSO AVANTI Oltre a differenziarsi per i motori, i nuovi 725C e 730C montano diverse trasmissioni e sistemi di controllo della trazione. Sul 725C poco è cambiato: la trasmissione è la collaudata TH31, il retarder è uguale, mente il traction control è sempre manuale con blocco di assali e differenziali. Altra musica per il 730C che ha la nuova trasmissione CX31 (in foto) a gestione elettronica, caratterizzata da cambi marcia più dolci e veloci per garantire una potenza costante e più elevata (31,5%) alle ruote. La rivoluzione è nel nuovo controllo della trazione completamente automatico che lavora calcolando anche l’angolo di sterzo per ridurre il consumo dei pneumatici. Infine è stato rivisto anche il sistema retarder che ora risponde molto più rapidamente agli input dell’operatore ed ha una potenza frenante superiore del 60% permettendo di ridurre sensibilmente l’usura dei freni.
Con la rigenerazione attiva automatica il lavoro non si ferma mai Per rispondere all’omologazione Stage IV, i nuovi dumper abbattono il particolato e gli NOX con un modulo CEM (il Doc più Dpf firmato Cat), sistema NRS e catalizzazione se-
lettiva con iniezioni di Urea. La rigenerazione attiva del filtro è totalmente automatica, proporzionale al grado d’intasamento raggiunto e si può continuare a lavorare. È possibile rinviarla manualmente, ma anche attivarla manualmente in ogni momento. Se si disattiva volutamente l’automatismo (per condizioni di lavoro particolari) il sistema suggerisce all’operatore di eseguirla con molteplici segnali.
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DUMPER ARTICOLATI
CABINA DA GRANDE
Rispetto ai modelli precedenti
La nuova cabina certificata Rops Fops è la stessa montata dai modelli maggiori 735B e 740B. La scaletta d’accesso con corrimano è ben concepita. All’interno lo spazio non manca e il conducente può trovare la posizione di guida ideale grazie al sedile a sospensione pneumatica ed al volante regolabile in altezza e profondità. Più piccolo, ma non sacrificato, il sedile del passeggero. Come sui veicoli stradali, il parabrezza è stratificato per garantire la massima sicurezza, mentre gli altri vetri sono azzurrati.
Modello 725C 730C
Potenza massima +5% (234 kW) +16% (274 kW)
Completamente ridisegnati anche i cassoni, ora caratterizzati da un nuovo profilo delle sponde interne che trattiene meglio il carico. La capacità è aumentata del 4% circa, mentre l’utilizzo profuso di acciaio 450 Brinell incrementa la resistenza all’usura del 12%.
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Coppia Traction Capacità motrice control +41% Sempre manuale +4,5% +21% Ora automatico +3,5%
Produttività +10% +16%
Per migliorare la visibilità dell’operatore, il numero degli specchietti (a richiesta riscaldabili) è aumentato, la telecamera posteriore è collegata a un nuovo monitor hd a colori e nuovi fari di lavoro a Led. A richiesta anche lampeggianti a Led.
&Componenti
Macchine
Il concetto delle sospensioni dei dumper articolati Cat non varia. Quelle posteriori hanno una geometria adattata al nuovo telaio posteriore, mentre all’anteriore è confermato lo schema a tre punti con sospensioni olio/azoto.
...E IL CRUSCOTTO RADDOPPIA Una volta saliti a bordo la differenza con i 725 e 730 precedenti è ancora più evidente. Il cluster assomiglia a quello di un cavacantiere duro e puro, ma è completo come quello di un truck stradale. Di fronte al pilota c’è il classico quadro strumenti che integra agli strumenti analogici un monitor digitale, ma la
grande novità è più a destra, dove trova posto un grande monitor hd a colori. Questa nuova interfaccia macchina/operatore permette di controllare modalità operative, modificare impostazioni, controllare il climatizzatore, visionare la ripresa della telecamera posteriore, visualizzare le statistiche operative e verificare manutenzione e diagnosi della macchina.
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PERFORAZIONE
Per gli impianti di perforazione Premium Line, battipali e gru cingolate da Bauer Maschinen è disponibile un tablet PC integrato. Grazie ad App Bauer specifiche, si possono gestire le funzionalità delle macchine, consultarne il sistema diagnostico ed accedere direttamente al catalogo Ricambi & Servizi on-line.
BAUER HA IDEATO UNA TECNOLOGIA PER REALIZZARE PALI PER LE FONDAZIONI DI UN SISTEMA CHE PRODUCE ENERGIA CON I FLUSSI DELLA MAREA IN SCOZIA DI MATTHIEU COLOMBO
MAREA E G PS La BSD 3000 (a sinistra un suo rendering) è stata utilizzata due volte al giorno, durante quell’ora in cui la marea inverte il suo moto (un ciclo dura circa 24 ore) ed è quindi più calma. La perforazione è stata sempre possibile, anche con mare mosso, grazie alla tecnologica nave di supporto caratterizzata da un sistema di propulsione che permette di mantenere delle coordinate Gps ben precise.
Sotto al livello
DEL MARE fruttare il flusso e il riflusso della marea per produrre energia elettrica. Per lavorare a questo progetto di energia rinnovabile e costante, Bauer ha realizzato nel 2011 un sistema idraulico di perforazione che si può calare sui fondali marini e gestire da una nave. Il committente era il centro di sperimentazioni European Marine Energy Centre (EMEC) con sede alle Orkney Islands, nel Mare del Nord, al largo della Scozia. La fornitura è stata garantita dalla Bauer Renewables con il supporto del reparto tecnico tedesco Bauer Spezialtiefbau. Per eseguire dei pali per fondamenta su cui fissare le turbine degli impianti di produzione energia, il grup-
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po Bauer ha progettato in pochi mesi la BSD 3000, la cui sigla è acronimo di Bauer Seabed Drill. Ideata a partire da ottobre 2010, la nuova macchina è una perforatrice idraulica che si cala sui fondali marini ed è gestita idraulicamente da una nave. Utimata nei primi mesi del 2011, la macchina è stata trasportata da Amburgo fino al porto inglese di Scrabster dove è stata poi unita alla nave portante. Il primo impianto per produrre energia elettrica con il moto della marea è stato realizzato con un palo di fondazione da 2 m di diametro con punto di scavo iniziale a 37 m di profondità. La turbina è stata posizionata a 12 m sotto il livello del mare. RST
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MOTORI
In queste foto la struttura compatta del nuovo FPT R22. Per garantire un adeguato emissionamento a norma è stato realizzato un modulo di post trattamento basato su DOC e PFF. Per garantire una perfetta conversione del particolato in ogni genere di condizioni, il PFF è stato abbinato con un esclusivo sistema di gestione del motore.
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&Componenti
Macchine
CAVALLI
a stelle e strisce OLTREOCEANO FPT INDUSTRIAL PRESENTA GLI ULTIMI PROPULSORI PER MACCHINE DA COSTRUZIONE E LE PROPRIE SOLUZIONI IN MATERIA DI EMISSIONI
ONEXPO-CON/AGG FPT a Las Vegas rappresenta la vetrina ideale per FPT Industrial, per esporre la sua gamma completa di soluzioni per macchine da costruzione. Con una famiglia che comprende sei famiglie di motori, FPT Industrial esporrà l’ultimo propulsore del proprio portafoglio di prodotti, l’R22. Con una potenza che va da 33 a 52 kW e una coppia di 250 Nm, il compatto ed efficiente tre cilindri, con cilindrata di 2.2 litri, è stato sviluppato con un partner di lunga data, VM Motori, e amplia l’offerta di FPT nel settore delle piccole cilindrate per appli-
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DI CRISTIAN FURINI
cazioni cava cantiere. L’R22 è un propulsore personalizzabile a seconda delle esigenze dei clienti e adatto ad equipaggiare macchinari per costruzioni come mini pale compatte e mini escavatori, è dotato di sistema di iniezione Common Rail e turbocompressore con after-cooler e valvola waste gate. Caratterizzato da costi operativi estremamente contenuti, l’R22 presenta intervalli di manutenzione fino a 600 ore e rispetta le normative Tier 4B/Stage IIIB. Altra novità di rilievo mostrata alla kermesse statunitense sarà rappresentata dai nuovi gruppi per la Power Generation per ogni applicazione. RST
UN POST SEMPRE PERFETTO Per questo motore, che ha una potenza inferiore ai 56 kW, FPT Industrial ha sviluppato una soluzione per il trattamento dei gas di scarico che non richiede attività di manutenzione e garantisce al contempo il raggiungimento dei livelli di emissione richiesti. Questa soluzione prevede l’utilizzo sia del DOC (Diesel Oxidation Catalyst) che di un PFF (Partial Flow Filter - Catalizzatore di Ossidazione del Particolato), contenuto all’interno di un convertitore integrato. Quando il motore lavora a normali temperature superiori ai 240°C, il PFF ossida il particolato (PM) che viene rigenerato passivamente dal biossido di azoto (NO2). Tuttavia, se operante a temperature inferiori, a differenza del filtro DPF, che viene ampiamente utilizzato nei motori al di sotto dei 56 kW, il PFF non si ostruisce di particolato ed evita un incremento di contropressione, oltre a non richiedere alcuna rigenerazione attiva.
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MOTORI
Flauto made in Italy L’R22 adotta Common Rail di ultima generazione da 1.600 bar. Unitamente all’utilizzo di una specifica architettura del cielo del pistone, ciò permette un’ottimizzazione del processo di combustione, con conseguente riduzione dei consumi e miglioramento della performance. Per assicurare che il combustibile sia completamente miscelato con l’aria, evitando così l’arrivo di combustibile non bruciato sulle pareti del cilindro, viene utilizzata una camera di combustione a doppio profilo rientrante, che crea due distinti vortici nel cielo del pistone.
L’EGR SUPERFLUO
MODULARITÀ: UN MUST
Per il raggiungimento dei livelli di emissione Tier 4B/Stage IV, FPT Industrial è uno dei pochi ad offrire una soluzione di post-trattamento dei gas di scarico che non necessita di manutenzione e che utilizza, nei motori medi e pesanti, esclusivamente l’SCR, senza alcun sistema EGR. Il brevettato sistema High Efficiency SCR (HI-eSCR) riduce il particolato nel motore, migliorando al tempo stesso l’efficienza, l’affidabilità e i costi di gestione e abbattendo i livelli di ossidi di azoto (NOx) di più del 95%. Dal 2005 ad oggi FPT Industrial ha prodotto più di 400.000 motori dotati del sistema SCR e utilizzati per differenti applicazioni industriali.
Per recepire al meglio le nuove normative Tier 4B/Stage 4, FPT Industrial fornisce sistemi di post-trattamento estremamente flessibili per quanto riguarda l’aspetto dell’installazione. Grazie all’assenza dell’EGR, le soluzioni offerte da FPT Industrial permettono ai clienti di utilizzare gli stessi sistemi di raffreddamento già in uso nei motori Tier 4A; ciò consente loro di risparmiare sui costi, sul peso e sullo spazio ed è in netto contrasto con le soluzioni che utilizzano invece l’EGR. Inoltre, FPT Industrial offre in pronta consegna ai propri clienti fino a trenta differenti configurazioni di sistemi di post-trattamento per ogni livello di potenza.
SOLUZIONI DA TOP LEVEL ll nuovo R22 è il motore più compatto nel proprio segmento e adotta un sistema di iniezione Common Rail e turbocompressore con aftercooler e valvola waste gate. Tra i principali plus del nuovo propulsore c’è la manutenzione semplice su un solo lato del motore con intervalli fino a 600 ore. Tra le specifiche tecniche c’è l’utilizzo di punterie idrauliche e di una copertura metallica anti-rumore posizionata nella parte anteriore, che ne minimizzano la rumorosità. Ampia possibilità di personalizzazioni grazie a una vasta scelta di opzioni, quali ventola, alternatore e opzioni di interfaccia trasmissione, differenti motorini di avviamento e pdp.
&Componenti
Macchine
SPECIFICHE DELL’R22 Architettura Iniezione Aspirazione Valvole per cilindro Cilindrata Cilindrata unitaria Alesaggio x corsa Corsa / alesaggio Rapporto di compressione Potenza Coppia Peso a secco Intervallo di manutenzione Dimensioni (l/l/a)
3 cilindri in linea Common Rail, fino a 1.600 bar Waste Gate 2 2.227 cm3 0.742 cm3 94 x 107 mm 1.14 17.5:1 45 - 71 hp / 33 - 52 Kw 160 - 250 Nm 210 kg 600 h 519 mm / 524 mm / 723 mm
Adatto per l’uso su macchinari con un peso lordo da 1.6 a 3.1 t, l’R22 ha un’architettura in linea con due valvole per cilindro e un turbo a geometria fissa con aftercooler e valvola Waste Gate in grado di erogare una coppia fino a 250 Nm.
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MOTORI
La nuova gamma Power Generation di FPT Industrial presenta un aumento di potenza fino al 20% rispetto a quella precedente; i nuovi motori offrono inoltre un rapporto potenzacilindrata ai massimi livelli sulle configurazioni da 120 kW e 300 kW, con un aumento fino all’11% rispetto alla media della concorrenza.
Generazione promettente Dell’offerta di FPT Industrial presentata a Las Vegas una novità interessante riguarda G-Drive e gruppi elettrogeni standard e rental, che coprono tutti i principali campi di applicazione, quali ad esempio i servizi di emergenza e auto-generazione, oltre a gruppi speciali, impianti e servizi post-vendita. La linea di prodotti è articolata sulle Serie F5, NEF e Cursor, con potenze da 30 a 500 kVA. È inoltre disponibile un’ampia offerta di configurazioni personalizzate, che comprendono gruppi elettrogeni chiusi o aperti ed equipaggiati con telai, alternatori e pannelli di controllo. Le principali caratteristiche e benefici dei motori per applicazioni PG riguardano il lay-out estremamente compatto con facile accesso ai punti di manutenzione e con porte impermeabili all’acqua e anti-polvere, i costi operativi più contenuti a potenza continua, gli intervalli di cambio olio al vertice della categoria. Tutti i sistemi di generazione vengono specificamente sviluppati per operare in condizioni climatiche estreme parallelamente ad un un costante focus sulle tematiche ambientali, che li rende conforme alle normative in materia di emissioni senza compromettere le performance.
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Le cesoie della serie CS sono la soluzione ideale per i moderni cantieri di demolizione industriale – che richiedono notevoli forze di taglio, anche ad altezze importanti – e per i professionisti del riciclaggio di rottami e materiali ferrosi. Rotazione continua, cilindro protetto, valvola moltiplicatrice di velocità, lame intercambiabili: tutta l’esperienza e la qualità di un leader internazionale in un purissimo concentrato di tecnologia innovativa e affidabile. Trevi Benne, la massima espressione della potenza.
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demolition
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Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi
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Consulenza ambientale Ecoman è appena nata ma vanta una lunga esperienza, grazie alle competenze dei soci
Attrezzature idrauliche Dal braccio posizionatore alla piĂš piccola tra le cesoie. Vi presentiamo le novitĂ Indeco
Escavatori cingolati Il primo Hitachi ZX470LCH-5 europeo al lavoro in una demolizione a Monaco di Baviera
NEWS
&Demolizione
Riciclaggio
Waste to energy
www.tractebel-engineering-gdfsuez.com
L
termovalorizzazione stanno assistendo a una forte domanda da parte delle regioni con un’elevata densità di popolazione ma una superficie limitata, come l’Europa e l’Asia. I prossimi impianti di valorizzazione energetica dei rifiuti saranno costruiti in Europa centrale e dell’Est (in particolare Polonia), Regno Unito, Cina ed India. “La disponibilità limitata di terreni per le discariche e la crescente consapevolezza del pubblico sulla tematica del riciclo hanno accresciuto l'interesse per le energie rinnovabili. Allo stesso tempo, i rifiuti solidi urbani (RSU), che sono caratterizzati da un elevato potere calorifico, sono stati identificati come un vettore energetico interessante”, dichiara
Monika Chrusciak, analista di Frost & Sullivan. “Ciò crea delle opportunità per gli operatori del mercato, per offrire soluzioni WTE innovative ed economicamente convincenti e rispondere ai volumi sempre crescenti di rifiuti solidi urbani a livello globale”. Anche le normative ambientali stanno contribuendo a far crescere il mercato della valorizzazione energetica
Al servizio dell’Onu Un campo modulare, standardizzato ed energeticamente sostenibile ed autosufficiente, al servizio delle missioni delle forze di pace delle Nazioni Unite di Brindisi (UNLB) nel mondo. Questo l’innovativo progetto realizzato da Tractebel Engineering Italia, la società appartenente al gruppo GDF SUEZ e specializzata nella fornitura di soluzioni tecniche per i settori Power, Industry e Oil& Gas. Situata nelle vicinanze dell'Aeroporto militare “O.Pierozzi”, la base logistica UNLB è una delle più importanti sedi al mondo dell’ONU. Il campo realizzato è stato concepito in modo tale da poter essere installato in differenti condizioni climatiche (umido, caldo e temperato) e si ispira a principi di efficienza energetica.
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dei rifiuti. I Paesi sviluppati, che hanno introdotto strategie e incentivi coerenti, hanno assistito a una forte espansione. I Paesi in via di sviluppo invece sono privi di norme efficaci per una gestione sostenibile dei rifiuti. Inoltre, solitamente utilizzano soluzioni di interramento a basso costo per gestire i volumi eccessivi di rifiuti solidi urbani. www.environmental.frost.com
Tracciabilità in Campania Novità sostanziale per il sistema dei rifiuti nella regione Campania. Da marzo il Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) diventa operativo per i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi, per i Comuni e per le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio campano. Nonostante l'approvazione del “Decreto Milleproroghe” abbia generato notevole confusione negli operatori del settore in merito a una proroga dell’operatività del Sistri, la data fissata al 3 marzo resta invariata. In realtà il Decreto introduce una sola novità rispetto al quadro normativo precedente: sposta dall’1 agosto al 31 dicembre 2014 il termine del cosiddetto “Doppio regime”.
www.solveconsulting.it
a transizione da carbone ed energia nucleare alle fonti rinnovabili dà slancio al mercato degli impianti di valorizzazione energetica dei rifiuti (waste-to-energy o WTE). Mentre gli impianti WTE in alcune aree geografiche sono già ben sviluppati e in corso di modernizzazione per conformarsi agli standard locali per le emissioni, altre regioni hanno appena incominciato a installarli e a conquistare l’interesse degli investitori. Una nuova analisi di FROST & SULLIVAN intitolata “Global Waste to Energy Plant Market” rileva che il mercato ha prodotto entrate per 17,98 miliardi di dollari nel 2012 e stima che questa cifra raggiungerà quota 28,57 miliardi di dollari nel 2016. Le soluzioni di
NEWS
Russo, che ha delega per il Mezzogiorno, Taranto può “candidarsi quale porto italiano più idoneo ed estremamente più economico rispetto ad altri, in quanto può ospitare la nave Costa Concordia
senza particolari lavori di adeguamento infrastrutturale (che sarebbero invece necessari in porti più vicini al luogo dell’affondamento della nave)”. La richiesta di attenzione rivolta al Presidente non nasce da convenienze economiche e di spazio, che pur sono oggettive, ma dalla gravissima crisi in cui l’economia e la vita sociale della città riversano a seguito delle note vicende industriali e ambientali, a cui si è aggiunta anche la congiuntura negativa dei traffici portuali. La lettera, infine, auspica la speranza che l’attenzione del Presidente della Repubblica su questo problema possa suscitare il dibattito pubblico. www.assologistica.it
elementi strutturali; il posizionamento rapido e preciso è garantito dalla rotazione a 360 gradi. Tenendo conto che le macchine Brokk lavorano a controllo remoto, l'operatore può posizionarsi lontano da qualsiasi caduta
di materiali, in totale sicurezza. Post demolizione, la macchina Brokk e la pinza selezionatrice G50 agevolano le operazioni di raccolta del materiale di risulta. www.brokk.com
Demolizione a Taranto? ppello alla Presidenza della Repubblica. Lo scorso febbraio, in una lettera ufficiale al Presidente Giorgio Napolitano, Assologistica ha rappresentato la
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possibilità e opportunità di effettuare le operazioni di demolizione della nave Costa Concordia nel porto di Taranto. Come sottolineato nella lettera dal Vicepresidente Assologistica, Giancarlo
Per interventi soft R O TA
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l Conexpo con un selezionatrice G50, bagaglio carico ideale per O N I S T G di novità. demolizioni leggere, Brokk è approdata a soprattutto Las Vegas con all’interno di numerose nuove strutture. L’attrezzatura attrezzature, da abbinare ai è compatibile con i modelli robot radiocomandati da BROKK 60, 100, 160 e demolizione del marchio 260. Caratterizzata da una svedese. ganascia mobile e una fissa, Segnaliamo, tra le tante, la il modello G50 può pinza demolitirce afferrare saldamente
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Diamanti in galleria
Le attrezzature Tyrolit per il taglio a filo diamantato al lavoro nell’intervento di adeguamento del Gran San Bernardo. Tra le macchine all’opera, la centralina idraulica PPH40 RR
Nelle immagini, le attrezzature Tyrolit durante l’intervento all’interno del Gran San Bernardo.
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rotagoniste dei lavori di adeguamento di uno dei trafori alpini più importanti d’Europa. Stiamo parlando delle attrezzature TYROLIT per il taglio a filo diamantato, al lavoro all’interno del tunnel del Gran San Bernardo. È in corso infatti la realizzazione di un innovativo tunnel di soccorso, un’opera che rappresenta non solo il maggiore impegno economico per gli anni a
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venire dell’intera struttura, ma soprattutto una scelta volta a garantire una sempre più elevata affidabilità e sicurezza nella gestione della galleria. Nel dettaglio, dopo aver realizzato una nuova Galleria di Servizio e Sicurezza (GSS), tramite l’uso di una TBM, l’opera è entrata in una nuova fase di notevole complessità, consistente nella realizzazione dei varchi di comunicazione fra il tunnel
principale e la galleria di servizio, che avrebbe comportato l’esecuzione di 23 aperture della sezione di 3,5x3,5 metri. L’opzione di utilizzare tecniche tradizionali di demolizione è stata scartata per le vibrazioni e per la particolare geometria richiesta dal progetto per le volte dei varchi di comunicazione. È stata così adottata una tecnica di intervento mista, consistente nella preventiva esecuzione di una serie di tagli a filo diamantato per l’intero contorno della sezione di ognuna delle vie di accesso in modo da desolidarizzarle, per poi procedere alla successiva demolizione con attrezzature idrauliche senza alcun
rischio di trasmetterne le vibrazioni alla struttura della galleria. In questa fase sono risultate decisive le attrezzature Tyrolit fornite all’impresa esecutrice, la Edil3Tre di Vigliano Biellese (BI): una centralina idraulica PPH40 RR che azione la macchina a filo FT, oltre alle attrezzature necessarie per i carotaggi richiesti per il passaggio del filo diamantato. www.tyrolit.com
*Agriaffaires + Machi achi chiner i yZ Zone ** Fonte Xiti, genna aio 201 13 Caterpillar 323DLN 2008 - 7900h
Volvo L330E 2005 - 11700h
Case 580 LE 1997 - 3800h
Komatsu D51 2008 - 3761h
Bomag BW80ADS 2005 - 1034h - 1,6t
Hyster H7.00 XL 2005 - 3300h - 7t - 5,4m
Mercedes-Benz MERCEDES 41.44 2007 - 38000 km
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CONSULENZA AMBIENTALE
GIOVANE
con esperienza
febbraio ha debuttato ufficialmente Ecoman– Ecological Management, società di consulenza nel settore ambientale al servizio sia delle aziende private sia degli enti pubblici. Nata nel 2013 come spin-off dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, collabora intensamente con il Dipartimento di Scienze della Terra, della Vita e dell’Ambiente del medesimo ateneo: Ecoman opera attraverso una sede legale situata a Urbino
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e due sedi operative, una presso l’Università di Urbino, l’altra a Roma. Pur essendo una start-up, la struttura operativa della nuova realtà può contare su un team di specialisti con esperienza pluriennale nel proprio settore di competenza: chimici, ingegneri ambientali, giuristi, geologi, biologi, ecologi e naturalisti, che lavorano a stretto contatto per garantire un approccio multidisciplinare nella gestione integrata delle criticità ambientali. RST
&Demolizione
Riciclaggio
NATA COME SPIN-OFF DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO, ECOMAN OFFRE SERVIZI DI CONSULENZA NEL SETTORE AMBIENTALE, FORTE DELL’ESPERIENZA PLURIENNALE DI SPECIALISTI DI
DANIELA STASI
Approccio integrato Ecoman è in grado di intervenire su una vasta gamma di problematiche ambientali: autorizzazione integrata ambientale (AIA); procedure di bonifica; gestione dei rifiuti; clima ed energia; qualità dell’aria; gestione e qualità delle acque; modellistica ambientale; responsabilità ambientale; inquinamento del suolo; igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro; modelli organizzativi e codici etici coerenti con il D.Lgs. 231/01; verifica dell’efficacia e della correttezza degli aspet-
ti ambientali dell’advertising. Grazie a una convenzione esclusiva con il Laboratorio dell’Università degli Studi di Urbino, è inoltre in grado di offrire alle aziende un’ampia serie di analisi chimiche. Si precisa che l’attività analitica non rappresenta una funzione sconnessa dalle mansioni svolte, ma supporta tutte le altre attività di consulenza ambientale, secondo un approccio integrato che vuole essere tra i principali punti di forza della società.
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CONSULENZA AMBIENTALE
IL TEAM Lo staff di Ecoman è composto dai seguenti professionisti: Gaetano Cecchetti, già professore ordinario di Chimica dell’ambiente dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”; direttore del Dipartimento di Scienze della Terra, della Vita e dell’Ambiente della stessa università; già Consulente del Ministero dell’Ambiente. Enrico Rolle, già professore ordinario di Ingegneria Sanitaria-Ambientale presso la facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; direttore del Dipartimento Idraulica, Trasporti e Strade della medesima università; esperto del Ministero dell’Ambiente. Mario Beccari, già professore ordinario di Impianti e Processi industriali dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; direttore del Dipartimento di Chimica della stessa università; esperto del Ministero dell’Ambiente. Maria Balsamo, professore ordinario di Zoologia; presidente del corso di laurea magistrale in Ecologia dei cambiamenti climatici dell’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”. Mario Zunino, professore ordinario di Zoologia dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”; Visiting Professor dell’Universidad de la Frontera di Texuco (Cile); Co-Tutor dottorato e master “Istituto de Ecologia” di Xalapa (Messico); Co-Tutor dei dottorati CIBIO con l’Universidad di Alicante (Spagna) e Universidade do Mato Grosso (Brasile). Riccardo Santolini, ricercatore confermato presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” nell'ambito dell'ecologia applicata, della valutazione di impatto ambientale e della pianificazione territoriale; presidente della Società Italiana di Ecologia del Paesaggio. Paolo Cecchetti, docente di Diritto dell’ambiente dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Claudio Stanzani, svolge attività di studio, formazione e consulenza in materia di strategie d’impresa, politiche ambientali e di sviluppo ecosostenibile, sia a livello nazionale che internazionale.
&Demolizione
Riciclaggio BONIFICHE E DINTORNI Come anticipato, tra le attività svolte da Ecoman si annovera quella di consulenza per la bonifica di siti inquinati. Nel dettaglio, offre un servizio che, a partire dalla caratterizzazione ambientale dell’area, passando per l’analisi di rischio, giunge all’individuazione delle metodologie di intervento e bonifica ottimali, programmandone la realizzazione e supervisionando tutte le fasi del processo, operative e burocratiche. Le attività riguardano: la progettazione di indagini di caratterizzazione e due di-
ligence; indagini di campo (soil gas, camere di flusso, sondaggi, perforazioni, prove di pompaggio); ricadute sulla componente biotica dei sistemi; progettazione degli interventi di messa in sicurezza di emergenza e bonifica; progettazione dei recuperi ambientali e delle opere di mitigazione e compensazione. La società, inoltre, fornisce consulenza per problematiche connesse con la presenza di materiali contenenti amianto (MCA): realizza piani di lavoro e pro-
grammi d’intervento, operazioni di stoccaggio, confezionamento, trasporto e smaltimento del rifiuto secondo la legislazione vigente, monitoraggi ambientali per il controllo di fibre aerodisperse durante operazioni di bonifica condotte mediante allestimento di cantieri confinati. Ricordiamo che per quanto riguarda questo ambito, Ecoman ha curato le procedure di caratterizzazione e di bonifica dell’area dismessa dell’Acciai Speciali Terni a Torino.
Nella foto di sfondo, una sonda cingolata a carotaggio continuo a rotazione/rotopercussione impiegata per indagini geognostiche. Nelle immagini a lato, da sinistra: Paolo Cecchetti, Mario Beccari, Enrico Rolle, Gaetano Cecchetti e Riccardo Santolini.
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ATTREZZATURE IDRAULICHE
BRACCIO di ferro 62 Costruzioni marzo 2014
&Demolizione
Riciclaggio
NEGLI ULTIMI MESI INDECO HA PRESENTATO DIVERSE NOVITÀ. SU PIÙ FRONTI. DAL BRACCIO POSIZIONATORE ALLA PIÙ PICCOLA TRA LE CESOIE, FINO A UN NUOVO MARTELLO DEMOLITORE DI
DANIELA STASI
innovare la propria gamma con costanza. Un must per Indeco che, anno dopo anno, continua a lanciare sul mercato non solo nuovi modelli di attrezzature più che collaudate, ma anche nuove tipologie di prodotti. È il caso del braccio posizionatore IBS, prodotto e commercializzato già da qualche anno da Indeco Nord America e Indeco Australia e destinato ora a diffondersi su altri mercati. Montato in prossimità delle bocche dei frantoi viene impiegato per la riduzione di massi di grandi dimensioni che potrebbero bloccare lʼattività del frantoio, garantendo così la continuità del lavoro. I bracci posizionatori, caratterizzati da un particolare design e prodotti con acciai speciali ad alta resistenza, garantiscono elevate affidabilità e produttività, anche grazie all’Analisi agli Elementi Finiti (FEA) che, attraverso verifiche strutturali e di stress, permette di testare e migliorare il prodotto prima che venga avviata la produzione. RST
R Nelle immagini di queste pagine, il braccio posizionatore IBS firmato Indeco: montato in prossimità delle bocche dei frantoi, è utilizzato per la riduzione di massi di grandi dimensioni che potrebbero bloccare l’attività del frantoio.
ATTREZZATURE IDRAULICHE
LA PICCOLA DI CASA Nel 2013 la gamma Indeco si è arricchita anche di una nuova cesoia, la ISS 10-20, che, pensata per escavatori da 10 t, con un peso di 1.800 kg e una forza massima in punta di 65 t, è la più piccola tra quelle realizzate dall’azienda. L’elevata forza di taglio è data da alcune caratteristiche costruttive: il duplice sistema di incisione; i quattro coltelli in acciai speciali, reversibili e intercambiabili; il doppio sistema guida dei coltelli; la ganascia profonda e i lunghi coltelli; il sistema di regolazione del registro di taglio. Anche questo modello vanta i medesimi plus di tutte le cesoie Indeco: la valvola di rigenerazione che rende più rapido il movimento a vuoto della ganascia velocizzandone l’apertura e la chiusura; il sistema di pivotaggio particolarmente robusto che mantiene le ganasce allineate nel tempo evitando lo svergolamento; il grande cilindro idraulico, realizzato su esclusivo progetto Indeco, che fornisce la necessaria forza in ogni condizione di lavoro.
www.indeco.it
Garanzia di sicurezza e produttività Il braccio posizionatore IBS presenta varie peculiarità. Tra le principali: cilindri idraulici, progettati e sviluppati dall’ufficio tecnico Indeco su specifiche tecniche esclusive, sono sovradimensionati per garantire massima potenza ed efficienza idraulica; la capacità di rotazione disponibile in tre diverse tipologie a seconda dell’area di lavoro da coprire (360° con ralla di rotazione girevole e motore idraulico, 180° con speciale attuatore idraulico o 150° con pistoni idraulici laterali); kit di lubrificazione automatica per braccio e martello che, comprendente una centralina di pompaggio programmabile, delle tubazioni e delle connessioni al martello e al braccio, permette di ottimizzare la quantità di gras-
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so consumata e di evitare i fermi macchina per l’ingrassaggio da parte dell’operatore; tre possibili articolazioni che consentono di incrementare l’area di lavoro quando il martello è in posizione verticale e raggiungere posizioni difficoltose sotto la base di montaggio; il sistema di controllo con valvola elettroidraulica proporzionale, per utilizzare il braccio posizionatore in sicurezza dalla cabina, in due diverse modalità: telecomandato, con un cavo lungo fino a 90 m, e radiocomandato tipo wireless fino a 30 m. Da segnalare anche le valvole anticaduta e controllo movimento, montate sui cilindri per bloccare l’eventuale discesa del braccio.
&Demolizione
Riciclaggio AD HOC DEI MERCATI EMERGENTI
genti, si colloca nella gamma tra l’HP 2500 e l’HP 3000, ed è pensato per macchine operatrici da 16 a 28 t. Tra le innovazioni, il design della carcassa, rinforzata in modo da resistere anche agli
stress più duri. Qui di seguito le principali caratteristiche: peso di 1.690 kg, diametro utensile di 135 mm, energia per colpo 3.650 joule, numero colpi al minuto da 400 a 870.
Nella foto di sfondo la nuova cesoia ISS 10-20, immortalata nello stand Indeco all’ultima edizione del Bauma. Pensata per escavatori da 10 t e con un peso di 1.800 kg, è la più piccola tra le cesoie realizzate dall’azienda.
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© Costruzioni
Altra novità in casa Indeco, l’HP 2750, ultimo nato nella gamma di demolitori idraulici dell’azienda. Progettato per alcuni mercati emer-
ESCAVATORI CINGOLATI
ANOMALIA
bavarese DI
MATTHIEU COLOMBO
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&Demolizione
Riciclaggio
MONACO DI BAVIERA STA VIVENDO UN BOOM EDILIZIO IMPORTANTE. L’IMPRESA B TRINKL, SPECIALIZZATA IN DEMOLIZIONI IN AMBITO URBANO PER DARE NUOVO VALORE ALLE AREE, SI È AGGIUDICATA IL PRIMO HITACHI ZX470LCH-5 EUROPEO a capitale della Baviera è la città più densamente popolata dell’intera Germania con 1.400.000 abitanti a cui, secondo gli esperti, si aggiungeranno 200.000 nuovi residenti entro il 2030. Questo porta inevitabilmente al crescere della domanda di case in area urbana e al salire delle valutazioni immobiliari. Negli ultimi due anni i prezzi degli appartamenti a Monaco di Baviera sono infatti aumentati fino al 17%. In questo contesto, data la mancanza di nuovo spazio edificabile, gli imprenditori edili
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sono alla ricerca di aree da riqualificare, convertire e valorizzare con nuove strutture progettate e costruite secondo i più moderni principi di sostenibilità energetico-ambientale. Ad avere la peggio sono le costruzioni tipiche della ricostruzione avvenuta nel secondo dopoguerra, che ormai sono totalmente integrate nel tessuto urbano, degradate e richiedono costi di ristrutturazione troppo importanti. Tra le imprese di demolizione che si stanno distinguendo in questa fase, segnaliamo la tedesca B Trinkl che di recente ha eseguito una delicata opera di demolizione nel quartiere English Garden, non distante da una scuola, per fare spazio al “Park Avenue”, un nuovo palazzo da 7 piani e 23 appartamenti di lusso. RST
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ESCAVATORI CINGOLATI
GEMELLI SIAMESI Per fare spazio al progetto Park Avenue, la B Trinkl doveva demolire un palazzo costruito in parallelo a uno identico che, al contrario, doveva rimanere in piedi. I due palazzi erano caratterizzati da una struttura continua con un solo muro di separazione (che per eseguire i lavori è stato irrobustito ad hoc con piastre d’ancoraggio). L’impresa ha pianificato la demolizione in due fasi. In una prima, il nuovo escavatore da demolizione Hitachi ZX470LCH-5 è stato utilizzato per eseguire la demolizione sovraterra, mentre in una seconda fase, pianificata ad agosto durante la pausa scolastica per non disturbare il vicino istituto di formazione, è stata eseguita la demolizione delle fondamenta unendo la tecnica della demolizione meccanica a quella della demolizione controllata per separare le fondamenta degli edifici.
Grazie al comfort gli operatori della B Trinkl lavorano meglio L’impresa tedesca ha dichiarato di aver scelto un Hitachi Serie 5 anche per il comfort garantito agli operatori. La nuova cabina certificata Rops/Fops, in versione LCH è inclinabile verso l’alto di ben 30° e monta di serie una struttura esterna rinforzata con griglia Fogs (parte superiore apribile a libro per garantire una uscita di sicurezza). All’interno non manca il monitor Lcd a colori che permette tra l’altro di selezionare le modalità operative, monitorare la diagnostica dell’escavatore, gestire il climatizzatore e la radio (mp3) o memorizzare ben 11 attrezzature idrauliche.
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Riciclaggio IL NUOVO HITACHI DA DEMO Modello ZX470LCH-5 Potenza massima 270 kW (362 Hp) Peso operativo 55.700 - 63.200 kg Peso attrezzature compatibili 2.500/3.000/4.500 kg Altezza max con braccio da 25 m 25.060 mm Altezza max con braccio da 27 m 27.050 mm Altezza max con braccio monoblocco 11.140 mm Altezza max con braccio due pezzi 14.600 mm
CONSUMI IN CALO DEL 13% Lo ZX470LCH-5 high reach demolition con braccio da 25 m è progettato partendo dalla robusta base del nuovo Zaxis 470 Serie 5 ed ha quindi un motore che rispetta gli standard Stage IIIB. Si tratta di un sei cilindri Isuzu (AL-6UZ1XZSA-01) da 9,8 litri, turbo vgt, common rail con ricircolo dei gas raffreddato e modulo di trattamento dei gas di scarico con Doc e Dpf. La potenza massima erogata è di 270 kW a 2.000 giri/min, mentre la coppia massima è di 1.435 Nm a 1.500 giri/min. Hitachi dichiara consumi inferiori del 13% rispetto allo ZX470-3 paragonando il nuovo Power mode al precedente HP mode.
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ESCAVATORI CINGOLATI PULITO&SICURO L’Hitachi ZX470LCR-5 high reach demolition è omologato Stage IIIB ed ha un filtro antiparticolato. Grazie a questo ottiene più facilmente i permessi per lavorare nel centro di Monaco di Baviera. Un altro punto a favore del nuovo Hitachi è l’estrema cura nel favorire l’accessiblità per i controlli tecnici, quotidiani e non, in tutta sicurezza. Al riguardo segnaliamo le generose pedane laterali e i parapetti anticaduta.
30 ESCAVATORI DA 22 A 85 T L’impresa B Trinkl vanta una lunga esperienza nel settore dei cantieri e delle demolizioni. Oggi l’azienda è guidata dai fratelli Florian e Baldur Trinkl, ma la “BK” fu fondata da loro nonno negli anni Sessanta. Le prime demolizioni importanti realizzate sono state quelle funzionali all’evoluzione urbana portata dai Giochi Olimpici di Monaco del 1972. Da allora la BT è cresciuta e oggi conta ben 125 dipendenti che sommati ai collaboratori formano una squadra tecnica di ben 240 persone. Florian segue la parte operativa e di pianificazione lavori, mentre
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Riciclaggio
Qui sopra lo ZX470LCH allestito con il braccio monolitico. Da questa prospettiva a tre quarti posteriore, si vede bene la particolare conformazione della griglia di protezione anteriore della cabina estesa verso l’alto.
Da sinistra, Florian Trinkl dell’impresa BT, in cantiere con Peter Nagl della concessionaria Hitachi Kiesel.
Florian Trinkl Responsabile operativo B Trinkl
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Baldur è amministratore della società. La flotta di mezzi operativi è composta da differenti macchine movimento terra e truck. Le macchine da demolizione hanno peso operativo compreso tra 22 e 85 t, mentre gli escavatori a braccio lungo sono cinque. Negli ultimi anni la B Trinkl è arrivata a chiudere tra i 50 e i 70 lavori all’anno. Nel 2013 ha eseguito diverse operazioni in ambito residenziale come quella dell’area Park Avenue (15.000 m3) e il lavoro più grande è stato quello di demolizione di una ex caserma militare da 400.000 m3.
Abbiamo scelto il nuovo Hitachi ZX470LCH-5 high reach demolition per le caratteristiche tecniche idonee alle nostre esigenze di cantiere. Avevamo già un nuovo ZX210LC-5, sin da subito apprezzato dai nostri operatori per il comfort e il design. Dal nostro punto di vista, Hitachi ha offerto il miglior pacchetto globale ed è stato uno dei pochi produttori ad offrire una macchina con braccio da demolizione e motore omologato Stage IIIB con filtro antiparticolato. Quest’ultima caratteristica, è importante per ottenere i permessi di lavoro in ambito urbano. Il primo cantiere dello ZX470LCH-5 è stato quello della demolizione funzionale alla costruzione del Park Avenue. L’operatore André Niejaki ne ha apprezzato subito stabilità, velocità, precisione operativa, mentre noi i consumi di carburante.
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0E RYSZE KIRIVE^MSRI HM JVERXSM E GSRS 7ERHZMO WIVMI ', ', I ', Look unico Non necessitano uso di resine Compatti, ad alte prestazioni, alta efficienza, alta riduzione del materiale Sistema computerizzato di gestione ASRi2 compreso nella dotazione standard Alloggiamento motore a regolazione idraulica Motori IE3 Valvola di scarico come sistema di protezione da ferro vagante Punti di sollevamento ben definiti per maneggiare i componenti pesanti con estrema sicurezza Le prestazioni aumentano...i consumi e l’impatto ambientale diminuiscono
SANDVIK ITALIA S.p.A. - CONSTRUCTION Via Varesina, 184 - 20156 Milano TEL. +39 02 30705.1 FAX +39 02 30705.279 smc@sandvik.com www.construction.sandvik.com
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Additivi e malte Mapei rigenera un viadotto fabbricato nel 1972 e usurato dal tempo e dal meteo
I N COLLABORAZIONE...
CALCESTRUZZO ...UNA SCELTA SOSTENIBILE E SICURA. ATECAP HA INAUGURATO IL 2014 CON UN FOCUS GROUP DEDICATO ALL’UTILIZZO DELLE PAVIMENTAZIONI IN CALCESTRUZZO IN GALLERIA
ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Giancarlo Sirchia Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio
Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it
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in galleria... a serie di “Eventi Atecap 2014” si è aperta il 30 gennaio con un Focus Group dedicato all’utilizzo del calcestruzzo in galleria. Prendendo spunto dalla recente esperienza del Quadrilatero, dove in galleria si stanno realizzando pavimentazioni in calcestruzzo, si è voluto creare un momento di confronto su un tema di grande interesse per il settore. Gli spunti per la discussione sono stati forniti da alcuni interventi introduttivi. Alberto de Vizio, direttore Atecap, ha inquadrato l’evento nel panorama associativo mentre Michela Pola (Atecap) ne ha sintetizzato il contesto normativo europeo che, con la Direttiva 2004/54/CE, impone requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della Tern (Trans european road network). È stato poi Sergio Vivaldi (Colabeton) a raccontare l’esperienza del cantiere, descrivendone le fasi di lavorazione, dal controllo del materiale alla realizzazione del sottofondo e alla messa in opera dei due strati di calcestruzzo che costituiscono la pavimentazione stradale, momenti che hanno richiesto la massima cura e soprattutto la stretta cooperazione fra i diversi operatori coinvolti. Un aspetto sul quale Vivaldi ha concentrato l’attenzione è stato quello delle prove di accettazione del calcestruzzo, più specifiche e più numerose rispetto a quelle minime imposte dalle norme. A Francesco Biasioli, segretario generale dell’Associazione europea dei produttori di calcestruzzo preconfezionato (Ermco), è stato affidato il compito di porre l’attenzione sugli input provenienti dall’Europa dove le strade in calcestruzzo sono una realtà da tempo, e in particolare dal Belgio che, con 40 anni di esperienza, è uno dei Paesi che ha scelto il calcestruzzo come soluzione ottimale per le pavimentazioni stradali. Diversi sono stati gli aspetti sui quali si è animato il dibattito. La necessità di massima sinergia fra le diverse fasi di realizzazione per la buona riuscita dell’opera ha portato alla scelta di un unico soggetto, il produttore, quale responsabile della fornitura del calcestruzzo e della posa in opera della pavimentazione. L’esperienza Quadrilatero ha fornito importanti elementi per la valutazione costi/benefici dell’utilizzo del calcestruzzo per la pavimentazione stradale in galleria: è emerso che, al contrario di quanto si fosse sempre affermato, il costo iniziale di realizzazione sia confrontabile con quello relativo ad altre soluzioni. E il vantaggio economico non è rilevabile solo a lungo termine, ma anche nell’immediato. La maggiore criticità riscontrata ha riguardato la normativa tecnica in materia di strade in calcestruzzo, che in Italia non è ancora chiara e definita, sia in termini di materiale che di prestazioni minime da garantire. Questo aspetto, oltre alle difficoltà superabili che si possono generare nella definizione di un capitolato, si ripercuote anche sul profilo delle responsabilità al momento dell’entrata in esercizio dell’infrastruttura. Il tema del calcestruzzo in galleria ha suscitato un interesse anche maggiore delle aspettative e merita sicuramente ulteriori riflessioni.
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L’ISTITUTO PENSANTE
In azienda per ap ...A scuola p L’IIC È TRA I SOCI DELLA FONDAZIONEGREEN, UNA NUOVA SCOMMESSA PER LA FORMAZIONE TECNICA. FUSSE CHE FUSSE LA VOLTA BONA... hi legge questa testata, ben conosce l’impegno dell’IIC, sin dalla sua fondazione, nel promuovere l’incontro (di più, il raccordo forte e tangibile) tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro. Un impegno che da concettuale-teorico si è fatto man mano sempre più concreto, anche grazie all’incontro tra il presidente dell’Istituto, Silvio Cocco, ed Enrico Danili, dirigente scolastico dell’IIS Virgilio Floriani di Vimer-
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cate (MI) e dell’ITCG Achille Mapelli di Monza. Dalla loro collaborazione sono nati numerosi progetti: dall’idea di costituire all’interno di Villa Greppi a Monticello Brianza (LC) un centro di formazione tecnica in materia di edilizia sostenibile (progetto purtroppo mai realizzato per questioni di carattere politico) alla realizzazione dei corsi per tecnologo del calcestruzzo in vari istituti tecnici per geometri.
Fil rouge di tale progettualità, la volontà di professionalizzare il corso di studi accorciando le distanze e i tempi tra scuola e mondo del lavoro: ricordiamo, a tal proposito, che nel 2011 Cocco e Danili hanno preso parte alla visita al Parlamento Europeo con una delegazione della Regione Lombardia, proprio per confrontarsi con le autorità e gli esperti del settore della formazione, anche al di fuori dei confini nazionali.
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
prendere... er lavorare
Silvio Cocco Presidente I.I.C.
Valeria Campioni Vice presidente I.I.C.
Angelo Comendulli Geometra
Khalid Sheraz Geometra
Giuseppe Esposito Geometra
Gennaro Di Biccari Ingegnere
La partnership ha portato inoltre all’organizzazione del convegno dal titolo “Certificazione competenze aggiuntive” (primavera 2012, ITCG Mapelli), a cui hanno partecipato, oltre a rappresentanti del mondo imprenditoriale, anche esponenti del mondo politico, tra cui Valentina Aprea, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, e Alessia Mosca, membro della Camera dei deputati XVI Legislatura.
Continuità progettuale La necessità di entrare nel mondo del lavoro con dignità, di arrivare all’impresa con capacità di fare, espressa da Silvio Cocco durante il convegno menzionato, qualche mese fa è stata fatta sua da Valentina Aprea. Come? Promuovendo la costituzione della FondazioneGreen, “Energia Ambiente ed Edilizia Sostenibile”, una scuola di alta specializzazione tecnologica in grado di attuare ITS (Istituti Tecnici
Corrado Tomassini Collaboratore
Massimo Gelli Chimico
I.I.C. - via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) tel. 0362 918516 email iic@istic.it - www.istic.it
L’ISTITUTO PENSANTE
Una scuola per i tecnici del futuro Si chiama FondazioneGreen “Energia Ambiente ed Edilizia Sostenibile”, ha sede nella provincia di Monza e Brianza ed è una scuola di alta specializzazione tecnologica per formare i tecnici del futuro. Promossa da Regione Lombardia, conta 32 soci fondatori tra scuole, enti e imprese di diverse province del territorio lombardo (Milano, Monza e
Superori). Di questa nuova realtà fa parte come socio fondatore anche l’IIC (dettagli nel box sopra). Precisiamo che è stato costituito anche un PTP (Polo Tecnico Professionale) con i medesimi soci fondatori più altri soggetti. Fiducia e speranza Il PTP e l’ITS rappresentano quindi il punto di arrivo di un percorso formativo prefigurato dall’IIC
Brianza, Lecco e Bergamo). In sostanza, propone ITS biennali gratuiti strutturati in 2.000 ore di corso, laboratori e visite didattiche, stage e diploma di valore europeo. Gli ITS proposti sono due: uno finalizzato al conseguimento del titolo in “Tecnico superiore per la gestione e la verifica di impianti energetici”, l’altro in “Tecnico superiore per il rispar-
mio energetico nell’edilizia sostenibile”; entrambi sono percorsi post-secondari (in base al DPCM del 25 gennaio 2008) che si sviluppano dentro un sistema di formazione parallelo all’università. Il primo anno di corso avrà inizio a ottobre 2014 e terminerà a luglio 2015; a seguire prenderà il via il secondo.
già negli anni precedenti: corsi che daranno la possibilità ai giovani di qualificarsi con le competenze necessarie nelle diverse realtà del lavoro; corsi che interesseranno le realtà produttive che hanno la necessità di freschezza professionale. “Ora che la fondazione è stata costituita, entrano in gioco la speranza e la fiducia”, commneta Enrico Danili. “La speranza che ci possa es-
sere un incontro tra le richieste e le aspettative del mondo della realizzazione (rappresentato dal lavoro) e le risposte dell’apprendimento formale (rappresentato dalla scuola). La fiducia sta nel rapporto tra i soci che hanno dato vita alla fondazione. Le reti, infatti, sono tanto preziose quanto fragili perché c’è sempre il rischio che le relazioni diventino interessate e le speranze si irrigidiscano, sfocino nella burocrazia e si trasformino in un sistema che non produce ma che si
I SOCI FONDATORI: IMPRESE, SCUOLE, ENTI IIS Virgilio Floriani E.C.FO.P. Monza e Brianza Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per le Tecnologie della Costruzione (ITC-CNR) Afol Monza Brianza Consorzio Desio e Brianza ITCG Achille Mapelli ITIS A. Einstein IIS Ipsia Monza I.T.G.S. G. Guarenghi I.T.C.G. G. Maggiolini IIS Badoni -
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Sede associata ITG Bovara Punto Ambiente srl Altec sas MP Impianti srl Eurom srl Tagliabue spa RSE spa Provincia di Monza e Brianza Comune di Monza Comune di Lissone Comune di Vimercate Esem - Ente Scuola Edile Milanese Scuola Edile di Bergamo
Espe Lecco Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Monza Brianza Confindustria Monza e Brianza ETAss srl Univerlecco Istituto Italiano per il Calcestruzzo Collegio Geometri e Geometri Laureati di Bergamo Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Milano Collegio Geometri e Geometri Laureati di Monza e Brianza
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
chiude, si auto preclude la possibilità di espandersi. Quindi i 32 soci dell’ITS riusciranno a stare insieme in modo che nessuno prevalga sull’altro con i suoi giochi? Riusciremo come partner a stare uniti senza scivo-
Non è un paese per vecchi Aggiunge Silvio Cocco: “Per esempio, nel consiglio d’indirizzo s’intravede già un eccesso di presenze (22 realtà su 32 soci) che esprimono difficoltà di essere al servizio con la propria individualità. Ci si augura non siano solo individualità che si fanno vedere senza poi essere concretamente presenti. Mi piacerebbe rimarcare inoltre lo sbilanciamento nella fondazione tra gli enti, le associazioni, la scuola e le aziende: l’intento è di portare il mondo del lavoro nella scuola e dall’elenco dei soci è semplice constatare che il mondo del lavoro è ben poco rappresentato. La FondazioneGreen potrebbe cambiare lo stato delle cose, potrebbe diventare davvero un
Nelle due foto sopra, il dirigente scolastico Enrico Danili insieme al presidente dell’IIC Silvio Cocco durante la visita al Parlamento Europeo. Nelle altre immagini, alcune tra le iniziative formative e di confronto proposte dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo nelle scuole.
lare in situazioni in cui la gerarchizzazione prevalga sulla condivisione e la responsabilità non si faccia mettere sotto da una sorta di supremazia di chi fa rispetto a chi avrebbe dovuto fare insieme? Sono queste le domande su cui ci si è interrogati nella fase di scelta delle strutture interne alla FondazioneGreen”.
esempio positivo e concreto di una buona pratica formativa. Potrebbe essere una buona occasione per l’Italia per non diventare un paese per vecchi. Ma non vecchi d’età, vecchi di testa, chiusi, incapaci di assorbire il nuovo dal terreno sociale e professionale. In questo caso, però, che si raccolga dagli alberi antichi una sapienza mai finita”.
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NEWS
&Calcestruzzo
Cave
Usa in blocco
Coppa di marmo Al via la terza edizione di “Paesaggio, architettura e design litici”, il Premio biennale per le Tesi di Laurea ideato e organizzato da Veronafiere in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Verona. Il concorso si inserisce all’interno delle attività culturali della 49a edizione di Marmomacc, realizzate con l’obiettivo di promuovere una consapevole cultura della pietra tra architetti, ingegneri, designer e produttori del settore lapideo. In particolare, il premio intende contribuire a incoraggiare nei futuri professionisti un corretto approccio ai materiali litici, alla loro conoscenza e al loro impiego. La cerimonia di premiazione si svolgerà nell’ambito della 49a Marmomacc, in programma a Verona dal 24 al 27 settembre.
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mondo per l’industria lapidea italiana dei lavorati. Con StonExpo/Marmomacc Americas, Veronafiere presidia questa piazza fondamentale, accompagnando le aziende nella ricerca di importanti commesse ed esportando know how tecnico grazie ai corsi di formazione di Marmomacc Stone Academy. E dopo il successo di Las
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C
stato di salute della filiera dell’edilizia negli Stati Uniti è confermato dai dati più recenti sull’export italiano di marmo e pietra naturale: nei primi dieci mesi del 2013 sono stati spediti oltreoceano prodotti finiti e lavorati pari a 298 milioni di Euro, in crescita del 29% sul 2012 (fonte Osservatorio Marmomacc su base Istat). Migliora la performance tricolore anche per macchine e attrezzature per l’estrazione e lavorazione del marmo, con gli Stati Uniti quinto importatore, con un controvalore di 41 milioni di Euro nel terzo trimestre 2013, in salita del 9% sull’anno precedente. “Gli Usa – commenta Ettore Riello, presidente di Veronafiere - rappresentano per volume d’affari il primo mercato di sbocco al
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ontinua la corsa del mercato delle costruzioni a stelle e strisce: il numero delle nuove unità abitative è in aumento costante da 27 mesi e l’avvio di progetti residenziali - secondo le previsioni dell’Associazione nazionale dei costruttori Usa (NAHB) - sarà superiore del 25% rispetto al 2013. Segnali positivi, nella giornata inaugurale della nona edizione di StonExpo/Marmomacc Americas, la più importante fiera del Nord America dedicata al settore marmolapideo, organizzata a Las Vegas (a inizio anno) da Hanley Wood in collaborazione con Veronafiere e con la partecipazione di Confindustria Marmomacchine. Il buono
Vegas, quest’anno l’appuntamento replica anche nella East Coast, a Miami Beach dal 19 al 22 ottobre”. StonExpo/Marmomacc Americas, insieme a Surfaces, la prima esposizione americana dedicata a pavimentazioni e superfici, ha visto nel 2013 la partecipazione di 700 aziende e 28.000 visitatori. www.veronafiere.it
Mescolatori in Unacea Eurostar Concrete Technology si associa a Unacea. L’adesione dell’azienda friulana specializzata nella produzione di mescolatrici planetarie fa crescere la rappresentanza di Unacea della componente dei macchinari per il calcestruzzo e apporta nuove energie alla campagna sulla sensibilizzazione all’uso del mescolatore in Italia. Dichiara Mario Zaccaron, amministratore unico della società: “La nostra è una giovane azienda, con personale di esperienza e una forte specializzazione di prodotto. Costruiamo mescolatrici planetarie per molteplici industrie e le nostre macchine sono presenti in tutto il mondo. EUROSTAR CONCRETE TECHNOLOGY viene fondata nel 1999 a Pavia di Udine; nei suoi stabilimenti, cresciuti negli anni fino a 11.000 mq, produce mescolatrici planetarie e rispettivi accessori per l’industria del cls.
NEWS Successo di mezza età enito Fracca, Presidente della Fraste, fonda la sua azienda nel 1964, dando così inizio alla sua attività nel settore delle costruzioni meccaniche. Poco dopo viene realizzata la prima macchina perforatrice. Fu questo l’inizio dell’attività nel settore della perforazione dell’azienda veneta. A quei tempi l’industria della perforazione era ancora tradizionale e legata alle trasmissioni meccaniche; con l’uso dell’oleodinamica applicata alle perforatrici, FRASTE fu senza dubbio fra i pionieri della moderna perforazione.
l’obbiettivo di renderlo più scorrevole e facile da consultare; più adatto alla rapida ricerca di ogni tipo di macchina perforatrice. Tra le peculiarità della nuova vetrina web la ricca sezione delle informazioni generali
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Nell’anno del 50° Anniversario della fondazione, oltre ad una gamma di prodotti tecnologicamente avanzatissima Fraste presenta un nuovo sito web: www.fraste.com. Il sito è stato completamente rinnovato ed aggiornato con
nella barra superiore, i video macchine perforatrici Fraste con gli ultimi cantieri su scala mondiale, tutte le possibilità applicative delle perforatrici (pozzi acquiferi, geotecnica, geotermia, fondazioni, esplorazione mineraria) e le ultime notizie riguardanti l’azienda. www.fraste.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Eleganza da vendere Inventato e prodotto da DuPont, Corian è un composito avanzato per superfici da arredamento e architettura che offre prestazioni e grande versatilità progettuale utilizzabile per diverse applicazioni ziende, architetti, designer e consumatori alla ricerca di soluzioni per superfici ad alte prestazioni eleganti, affidabili e igieniche declinate in colori scuri per i loro prodotti, progetti, creazioni e interni, oggi hanno una nuova possibilità. Nell’ambito della sua iniziativa di crescita pluriennale “Endless Evolution”, DUPONT ha creato ancora una volta un nuovo superiore standard nel campo dei materiali avanzati
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per superfici per il design d’interni e per l’architettura. I laboratori di ricerca e sviluppo di DuPont hanno sviluppato un’innovativa tecnologia produttiva, la DeepColour Technology* (domanda di brevetto depositata) che consente di creare superfici solide in toni scuri in grado di offrire colori più profondi, intensi e durevoli, migliorate prestazioni di resistenza al deterioramento, e di ottimizzare le operazioni di termoformatura, giunzione e rifinitura.
La DeepColour Technology* è stata utilizzata da DuPont per produrre quattro toni di nero: DuPont Corian Deep Nocturne, un classico nero corvino, super-versatile e solido; DuPont Corian Deep Anthracite, un nero brillante immerso in micro riflessi d’argento; DuPont Corian Deep Black Quartz, un paesaggio nero infinito, bilanciato da una vivida serie di granelli avorio; DuPon Corian Deep Night Sky, il nero di mezzanotte con una galassia di particelle traslucenti. I quattro colori di DuPont Corian realizzati con la DeepColour Technology sono disponibili sui mercati di Europa, Medio Oriente e Africa già a partire dallo scorso febbraio. corian.it
Un nuovo guerriero tutto nuovo modello Warrior 2100 di Powerscreen, il vaglio con una marcia in più in termini di produttività, efficienza e tempi operativi. È dotato di tecnologia Triple Shaft (triplo albero), introdotta per la prima volta nel modello Warrior 2400 e ormai diffusa e apprezzata in tutto il mondo. La tecnologia Triple Shaft, esclusiva dei vagli heavy-duty Powerscreen, è progettata in modo da rendere il modulo di vagliatura di 4,8 x 1,5 m. L’estrema accelerazione della vagliatura assicura al modello Warrior 2100 un vantaggio competitivo rispetto in applicazioni di sgrossatura di materiali particolarmente collosi. Con ampiezze e accelerazioni superiori rispettiva-
È
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ANNIVERSARY
the power of sustain.ability .ability mente a 16 mm e 6 g, il vaglio con tecnologia Triple Shaft presenta un rendimento più elevato in quanto a rimozione e frantumazione di materiali argillosi. L’elevata altezza di stoccaggio è una caratteristica di serie in tutti i trasportatori mentre il telaio sollevabile e l’opzione nastro trasportatore laterale telescopico assicurano ulteriori notevoli vantaggi. Il modello Warrior 2100 è dotato di trasportatore di coda lungo che permette l’alimentazione da un impianto secondario senza richiedere la realizzazione di gradini in numerose applicazioni. Tra le caratteristiche incluse volte a semplificare la manutenzione, vi sono la funzione di sollevamento del modulo vagliatura e la possibilità esclusiva di sollevare il trasportatore di raccolta. Il design ottimizzato dello scivolo con l’estrattore sotto il piano riduce la possibilità di fuoriuscite e di accumulo di materiali pericolosi in prossimità della macchina. Il Warrior 2100 vanta una notevole mobilità, con un sistema a cingoli a due velocità incluso nella dotazione standard. www.powerscreen.com
MOVIMENTO TERRA
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PERFORAZIONE
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CASSEFORME
Per il Midfield Terminal dell’aeroporto di Abu Dhabi, Peri ha garantito la sua consulenza tecnica fornendo una soluzione chiavi in mano con sistemi di casseforme e ponteggi.
AEROPORTO 84 Costruzioni marzo 2014
&Calcestruzzo
Cave
OLTRE 6.000 CASSEFORME PERI PER LA COSTRUZIONE DEL MIDFIELD TERMINAL, L’ANIMA DELL’AEROPORTO INTERNAZIONALE DI ABU DHABI CHE SARÀ PRONTA NEL 2017 no dei progetti di costruzione oggi più importanti negli Emirati Arabi è quello del Midfield Terminal Complex (MTC) dell’aeroporto internazionale di Abu Dhabi. Il nuovo terminal dell’aeroporto in fase di costruzione tra le piste Nord e Sud, avrà una struttura ad X con ben sette livelli e una superficie interna totale di ben 700.000 m². Al Midfield Terminal Building potranno fare riferimento ben 65 aeromobili di grandi dimensioni in contemporanea, come ad esempio, gli Airbus A380. La consegna lavori è prevista per il 2017, anno in cui si stima un flusso passeggeri annuo di ben 30 milioni. Il sistema di smistamento dei bagagli sarà il più grande del mondo. Attualmente lavorano in cantiere in media 12.000 operai al giorno, ma durante i turni di lavoro più affollati le persone coinvolte in contemporanea arrivano ad essere ben 17.000. Ogni giorno vengono gettati più di 1.000 m³ di calcestruzzo e quelli previsti per l’intero progetto sono circa 700.000 m³ a fronte di circa 200.000 t di acciaio. RST
U
DI
MATTHIEU COLOMBO
da record
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CASSEFORME
A sinistra, il rendering di come sarà il nuovo terminal di Abu Dhabi a lavori ultimati.
COME 10 CAMPI DA CALCIO REGOLAMENTARI La competenza tecnica e la consulenza garantiti da Peri sono stati essenziali per rispettare il breve periodo di costruzione imposto dal committente, ma anche la rapida fornitura di casseforme e ponteggi sono stati strategici. Nei primi 18 mesi sono state fornite ben 6.200 casseforme per una superficie teorica totale di 65.000 m2 che corrispondono a circa 10 campi da calcio regolamentari. Per il montaggio delle
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casseforme sono stati utilizzati oltre 60.000 telai impilabili PD 8 come supporto alle casseforme. Il sistema PD 8 è un’impalcatura a torre di sostegno adatta a sopportare carichi fino a 62 kN per montante, anche su considerevoli altezze. I componenti sono gli stessi della configurazione a tavolo per solai. Segnaliamo inoltre la versatilità degli elementi PD8 che possono anche essere assemblati in orizzontale.
&Calcestruzzo
Cave
TECNOLOGIA PROTAGONISTA Protagonista in cantiere sono anche le casseforme per pareti Liwa, movimentabili senza gru. Presentato per la prima volta al Bauma 2010 l’innovativo sistema è composto da 5 differenti misure di elementi a telaio con cui è possibile casserare praticamente pareti di qualsiasi geometria e anche travi ribassate e piedritti. Il sistema Liwa è stato integrato con un angolo in alluminio con cerniera, una robusta morsa per il collegamento standard degli elementi a telaio e un attacco per puntelli di stabilizzazione; quest’ultimo permette il loro collegamento agli elementi a telaio quando questi sono utilizzati sia in posizione verticale sia in orizzontale.
MODULARI PER OGNI GEOMETRIA Oltre alle casseforme per gettare i solai, gli ingegneri Peri hanno sviluppato anche una soluzione completa di casseratura per pareti e colonne. Per realizzare pilastri in cemento armato da 1 m per 2,50 m, il costruttore ha suggerito il sistema di colonne Vario GT 24 e quello SRS caratterizzato da molteplici elementi. Vario GT 24 è una cassaforma per pareti, compo-
sta con travi, che risolve tutte le geometrie e si adatta a tutte le situazioni; i suoi componenti di collegamento permettono di ottenere casseforme di qualunque geometria e dimensione. Le Vario sono un tipo di cassaforma personalizzabile, che dà beneficio economico perché è composta da elementi di produzione standard assolutamente modulari.
TECNOLOGIE LA SQUADRA MAPEI RIGENERA UN VIADOTTO FABBRICATO NEL 1972. UN INTERVENTO STRATIFICATO PER SALVARE LA STRUTTURA E COMBATTERE L’USURA DEL TEMPO siamo al chilometro 414+490 dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria in prossimità di Bagnara Calabra (RC). Lì, senza quasi accorgersene si cavalca un viadotto da record: è tuttora il ponte ad arco portale più alto d’Europa con i suoi 248 m di altezza dal fondo valle. Per la sua realizzazione, tra il 1968 e il 1972, lavorarono tre diverse imprese e squadre di carpentieri, saldatori, strutturisti e geometri. Nel 2009 l’infrastruttura è stata sottoposta a un importante azione di ripristino. Tanti gli interventi volti a prolungare la vita utile della struttura, soprattutto per garantire la permanenza dei parametri di sicurezza di una arteria tanto delicata e decisiva per la viabilità della regione. Tra i numerosi partner, per un’intervento tanto articolato, non poteva mancare Mapei. Di fondamentale importanza infatti i trattamenti basati sulla gamma calcestruzzo del gruppo meneghino. Particolarmente delicati quelli sulle grandi pile cave di cls armato che sostengono l’opera, effettuati con i sistemi consigliati da Mapei in coordinamento con ANAS, progettista e impresa. RST
S
Un quarantenne
A NUOVO 88 Costruzioni marzo 2014
DI
CRISTIAN FURINI
Prima di ogni intervento su strutture “delicate” come viadotti è la corretta valutazione delle parti fondamentali e del degrado su di esse. Si parte dall’ispezione visiva che individua le cause evidenti dell’ammaloramento quali l’intensità della circolazione, l’ambiente aggressivo, i fattori climatici, i carichi eccessivi o gli urti occasionali.
LE ANALISI PRELIMINARI I NTERVENIRE PER CURARE L’intervento di Mapei non è, ovviamente lasciato al caso o improvvisato. Ha come base un protocollo di intervento su questa tipologia di strutture, che per anni hanno dovuto e dovranno sopportare grossi cicli di carico dovuti al traffico, fenomeni alluvionali, agenti atmosferici, e vari gas presenti nell’aria. Questo vuol dire che la loro conservazione e, nei casi peggiori, anche la loro sicurezza statica, viene messa in serio pericolo. Bisogna poi considerare il tipo e l’entità del traffico, parametri che in 40 anni sono fortemente peggiorati. Inoltre la realizzazione è stata effettuata con materiali non sufficientemente adatti agli standard attuali o, nel peggiore dei casi, in economia.
Gli impalcati stradali subiscono sopra a tutte le altre cause, gli effetti dovuti agli agenti atmosferici e quelli dovuti alla presenza di acqua in genere. Le acque meteoriche, più o meno inquinate, molte volte caricate dalla presenza di sali antigelo, sono molto aggressive sul calcestruzzo, così come i cicli termici all’interno sia della giornata che nelle diverse stagioni. Il degrado del calcestruzzo si manifesta in molti modi, con lo sgretolamento progressivo delle parti superficiali, con la corrosione dei ferri di armatura e la conseguente formazione di ruggine, con il rigonfiamento della parte corticale del calcestruzzo, ecc. Il degrado si manifesta oltre che per svariate cause anche in tempi molto differenti, per questo motivo la valutazione deve essere fatta periodicamente e in modo rigoroso su tutte le parti dell’opera, così da individuare le operazioni di manutenzione sia ordinaria che straordinaria.
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TECNOLOGIE
Le metodologie standard per il ripristino di ponti e viadotti di Mapei prevedono la preparazione del sottofondo, la protezione dei ferri d’armatura, il posizionamento della nuova armatura, il ripristino del cls con malte tissotropiche, con malte colabili e con leganti cementizi. Infine la rasatura delle superfici e la loro protezione e decorazione.
CONTRO LE FALLE L’intervento sulle pile (altezza 130 m) ha riguardato innanzitutto il ripristino del calcestruzzo ammalorato sulle superfici interne. Le pile sono state oggetto di restauro corticale: dopo la preparazione del supporto e stato applicato Mapegrout 430. Mescolato con il 17,5-18,5% di acqua, si trasforma in una malta molto lavorabile, di consistenza tissotropica, facilmente applicabile su superfici verticali senza bisogno di casserature fisse. È stato applicato con intonacatrice su supporti solidi privi di parti incoerenti, ruvidi e precedentemente saturati a rifiuto con acqua. Con Mapegrout 430 si è effettuato un ripristino sotto i 35 mm di spessore in una sola mano.
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L’INTERVENTO SULLO SFASSALÀ Periodo di costruzione Intervento Mapei Progettista Consulenti Committente Impresa Direttore lavori Impresa di posa Coordinamento Mapei
1968-1972 2009-2012 IN.CO Ingegneri Ingg. Silvano Zorzi, Lucio Lonardo, Sabotino Procaccia ANAS SpA Consorzio Impregilo SpA Condotte d’acqua SpA Cilento Ingegneria Srl Mosconi Srl Pasquale Zaffaroni, Achille Carcagnì, Fiorella Rodio, Federico Laino, Michele Malvasi, Luigi Calogiuri, Giovanni Rinaldi, Mapei SpA
&Calcestruzzo
Cave LO SCUDO PER IL PONTE Dopo l’intervento con Mapegrout 430, le superfici ripristinate e rasate sono state quindi protette con due mani di Elastocolor Pittura che si usa per la protezione di superfici in calcestruzzo ed intonaco cementizio dagli agenti aggressivi presenti nell’atmosfera. Il prodotto forma, a essiccamento avvenuto, una pellicola molto elastica, impermeabile all’acqua, ma permeabile al vapore ed assicura nel contempo alle strutture trattate anche un gradevole aspetto estetico. Grazie alle sue caratteristiche elastiche, Elastocolor protegge ed impermeabilizza le strutture in calcestruzzo ed intonaco che presentano microfessurazioni facendo da ponte con uno strato resistente e continuo. Sul viadotto il prodotto è stato applicato a spruzzo in un’unica mano.
Barriere esterne Sulle superfici esterne invece è stato applicato un vero e proprio rinforzo strutturale: dopo la pulizia delle superfici mediante idroscarifica per eliminare il calcestruzzo ammalorato, l’intervento è proseguito con un aumento della sezione resistente con Mapegrout Easy Flow additivato con Mapecure Sra. Il prodotto è stato scelto perchè contiene inibitori di corrosione ed è rinforzato con fibre sintetiche in poliacrilonitrile, resistente ai solfati. Si tratta di una malta monocomponente tissotropica fibrorinforzata, a ritiro compensato e resistente ai solfati, particolarmente indicata per il ripristino di strutture in calcestruzzo mediante intonacatrici.
Ottimo per le torri Mapegrout Easy Flow è particolarmente indicato per il ripristino a spruzzo di strutture in calcestruzzo dove, per le caratteristiche dell’opera (altezza rilevante delle strutture da ripristinare come pile di viadotti). Per migliorare l’espansione all’aria durante i primi giorni di stagionatura, come anticipato, il prodotto viene additivato con lo 0,25% di Mapecure Sra. Si tratta di uno speciale additivo liquido in grado di ridurre il ritiro idraulico e la formazione di microfessurazioni. Riporti del prodotto di spessore superiore a 3 cm devono essere eseguiti solo dopo aver posizionato una rete metallica elettrosaldata con maglia di almeno 10x10 cm e diametro di 5 mm e aver irruvidito la superficie del calcestruzzo, avendo cura di applicare un copriferro minimo di 2 cm.
L’ELASTICO ADDOSSO
Il ciclo è stato completato prevedendo l’applicazione di 2 mm di Mapelastic Guard ad alto grado di protezione ai cloruri e alla carbonatazione. Si tratta di una malta cementizia bicomponente elastica pensata per la protezione delle grandi opere in calcestruzzo soggette ad elevate sollecitazioni. Lo spessore minimo di applicazione è di 2 mm per strato. L’applicazione è avvenuta a spruzzo con intonacatrice con un consumo di circa 2,2 kg/m² per mm di spessore. La malta si mantiene elastica in tutte le condizioni ambientali. Inoltre è completamente impermeabile e resistente ad una pressiona atmosferica di 1,5 bar.
marzo 2014 Costruzioni 91
TECNOLOGIE
Quasi inossidabile Mapei ha anche proposto di applicare su una zona circoscritta e monitorabile una metodologia innovativa per implementare la durabilità dell’intervento: sono stati infatti utilizzati gli anodi di zinco Mapeshield I per la protezione galvanica dei ferri d’armatura dalla corrosione. È composto da anodi di zinco puro rivestiti da una speciale pasta conduttiva, per la protezione catodica galvanica dei ferri d’armatura dalla corrosione nelle strutture nuove o da ripristinare. Gli anodi sono utilizzati nelle strutture dove c’è o si può facilmente sviluppare corrosione interrompendone l’avanzare.
SQUADRA D’INTERVENTO Il livello di protezione garantito da Mapeshield I è in funzione del numero di anodi utilizzati e della densità di armatura nella struttura. Grazie alle connessioni metalliche presenti, l’installazione sui ferri di armatura è molto semplice e veloce. Una volta installati, grazie alla differenza di potenziale dei due metalli, lo zinco contenuto si consumerà mantenendo le armature pulite e protette nel tempo. Tra i prodotti Mapei impiegati ricordiamo Planicrete, Malech, Resfoam 1KM, Resfoam 1KM AKS, Mapeflex PB 27, Primer PU 60, Mapeplast SF, Primer P. Ogni intervento è a sé e comprende diversi tipi di prodotti, tutti adatti a raggiungere lo scopo, la scelta dipende dalle esigenze della committenza, dagli spessori da ripristinare e dal tipo di cantiere.
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Sollevamento Noleggio
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Assicurazioni
Cesoie
Piattaforme
Garanzie Contratti
Martelli demolitori
Gru
Flotte
Autogr첫 Casseforme
Idraulica Ponteggi Tecnologia
Generatori
Movimento terra Servizi
Sicurezza
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Piattaforme aeree Quattro nuove Palginger nel parco nolo della lodigiana Tecnostrutture
Servizi Il presidente di Cofiloc Ivano Buso ci ha spiegato come andare controtendenza
Gru idrauliche I primi tre modelli della nuova serie X di Hiab, creata ascoltando pi첫 di 1.500 voci
NEWS
&Noleggio
Sollevamento
Festa grande
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Amburgo: con un carico massimo di 750 t (con raggio di 3 m), la nuova macchina è andata a espandere la flotta aziendale. Il mezzo si
Verso la Turchia Per allargare il parco macchine, la turca HMF Makina ha stretto un accordo commerciale per la distribuzione delle piattaforme aeree Airo. Le prime macchine proposte sono state la V 9 E, piccola elettrica verticale con uno sbraccio di circa 3 m; la X10 EW verticale elettrica da 10 m d’altezza con una portata di 500 kg, e la X 12 EW da 12 m. Tra gli altri modelli richiesti da HMF, spiccano la X 12 RTD, verticale diesel da 12 m; le X 10 EN e X 12 EN, verticali elettriche della versione “stretta” rispettivamente da 10 e da 12 m in soli 90 cm di larghezza e, infine, la A 15 JE articolata elettrica da 15 m.
montaggio di turbine eoliche a Stößen - Teuchern, vicino a Lipsia. Oltre a celebrare l'arrivo della sua nuova gru, lo scorso novembre, KnaackKrane ha festeggiato anche il suo 50esimo anniversario. Da quando ha aperto i battenti nel 1963, l'azienda, che ora opera in tutta Europa, è rimasta fedele al suo slogan: “nessuno è più veloce”. Con la sua attuale forza lavoro di 100 persone, Knaack-Krane offre soluzioni su misura per ogni tipo di trasporto pesante e di lavoro con le autogrù. Queste le parole con cui l’azienda spiega la propria filosofia aziendale: “Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri clienti mezzi per il sollevamento di alta qualità. E la sicurezza è al primo posto in tutto ciò che facciamo”. www.liebherr.com
www.airo.it
n’autogrù all-terrain LTM 1750-9.1 firmata Liebherr è stata consegnata di recente all’impresa tedesca KnaackKrane, con sede ad
distingue perché è in grado di trasportare il braccio telescopico completo su strada. Inoltre richiede tempi di allestimento particolarmente brevi. Quando la LIEBHERR LTM 1750-9.1 giunge in cantiere con il suo braccio telescopico e gli stabilizzatori anteriori, la gru può montare autonomamente gli stabilizzatori posteriori, senza l’ausilio di un’altra gru, grazie alla stabilizzazione addizionale opzionale che si trova sulla parte posteriore del veicolo. “La nuova autogrù Liebherr ci permetterà di entrare in mercati completamemte nuovi”, così Knaack Krane spiega la sua decisione di acquistare la LTM 1750-9.1. Dopo la consegna dallo stabilimento di produzione, il mezzo è stato subito messo alla prova, utilizzandolo nel
Il mondo nolo ad Amsterdam Appuntamento a giugno (dal 24 al 26), ad Amsterdam, con l’ERA Convention 2014 e l’International Rental Exhibition, le due iniziative annuali promosse dall’ERA, European Rental Association. Precisiamo che l’International Rental Exhibition, unica fiera europea dedicata al noleggio, si svolgerà in contemporanea con Apex, la manifestazione fieristica dedicata alle piattaforme aeree.
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Vi aspettiamo ad
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dal 24 al 26 giugno ad Amsterdam Indoor Area Stand 540
ZED 20.2 HV
Intervento “da gara” Il “Miravalle” di Montevarchi (AR), con 44 anni di attività alle spalle, è considerato il tempio italiano del motocross. Da ottobre 2013 a febbraio, è stato oggetto di un corposo intervento di restyling, effettuato da Bemat Impianti, che si è avvalsa della fornitura a noleggio di un midi JCB 8080 equipaggiato con martello demolitore, impiegato per lo sbancamento di numerosi volumi di terra, e di un escavatore JCB JS 235, sempre con martello. Protagonista del nolo, la toscana Edilrental, parte del Gruppo Venpa3. www.gv3.it
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er promuovere la competitività della Colombia e migliorarne le infrastrutture, il locale Governo ha approvato la realizzazione di 11 strade. Tra queste spicca la “Route of the Sun”, un’autostrada lunga di 1.071 km che avvicinerà le città dell'interno, compresa la capitale Bogotà con Barranquilla, uno dei principali porti dei Caraibi. Il progetto, uno dei più ambiziosi in America Latina, ha un budget di oltre 2.500 milioni di dollari e ridurrà il viaggio in auto tra le due città da 18 a 10 ore. L’impresa esecutrice della prima sezione (la più corta ma la più complessa), l’Helios Consortium, per la costruzione di ben sette ponti utilizza sei gru a torre LINDEN COMANSA: una 21LC400 da 18 t, due 21LC210 da 18 t, una LC5211 da 5 t, due 10LC140 da 8 t. www.comansa.com
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La strada del sole
PRESTAZIONI: altezza 20m · sbraccio max 9,2m · portata max 300kg
DESIGN PULITO: cavi e catenarie interni al braccio per evitare danni durante il lavoro.
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Prodotta e consegnata La britannica NMT Crane Hire ha introdotto nel parco nolo la prima gru multistrada Terex Explorer 5800, che va a sostituire il modello AC 200-1. La versatilità e la manovrabilità tra i plus del nuovo mezzo
la prima gru multistrada Terex Explorer 5800 al mondo. Ed è stata consegnata all'azienda specializzata in noleggio gru e sollevamenti pesanti NMT Crane Hire con sede a Bedfordshire, nel Regno Unito. Lanciata lo scorso anno, la gru Explorer (classe di capacità 220 tonnellate), va ad arricchire la flotta della società britannica, cliente TEREX che utilizza già numerose gru del medesimo marchio, dal modello City da 30 t alla AC350 da 350 t. La nuova arrivata sostituirà la gru Terex® AC 200-1 dopo un onorato periodo in servizio, nell'ambito di un programma di investimento continuo di NMT. Con un carro a cinque assi, quattro ruote sterzanti, solo
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13,2 m di lunghezza e 3 di larghezza, la prima gru Explorer 5800 è stata configurata con una trasmissione 10x8x10 e un braccio in cinque sezioni lungo 70 m. “Quale cliente Terex di lunga data siamo lieti di essere la prima azienda a trarre vantaggio da questa nuova gru Terex”, commenta Mark Ambridge, amministratore delegato di NMT. “Per i nostri clienti è importante che la flotta NMT disponga sempre dei modelli più avanzati e della migliore tecnologia del settore e non c'è dubbio che la gru Explorer risponda a entrambi questi requisiti. I feedback ricevuti finora fanno intravedere un roseo futuro: ottima manovrabilità, facilità d'uso e notevoli capacità di
Sotto i riflettori Fondata nel 1976, l'azienda del Bedfordshire prende il nome dalle iniziali dei fratelli Nick, Mark e Tim Ambridge, NMT. Operativa in tutto il Regno Unito e Irlanda, l'azienda è specializzata in noleggi di gru multistrada e trasporti pesanti e gode di un'ottima reputazione grazie al suo servizio personalizzato, all'attenzione per la sicurezza e alla professionalità che mette in campo in tutti i progetti seguiti. L'azienda, tuttora a conduzione familiare, vanta un'ampia presenza nel settore cinematografico e televisivo. Attualmente è in fase di apertura il suo nuovo deposito nella zona occidentale di Londra.
sollevamento. Anche le sue formidabili doti di versatilità ci hanno piacevolmente sorpresi”. Il contrappeso di 70,2 t può essere allestito automaticamente. Inoltre, 18,7 t di contrappeso possono essere trasportate con la gru secondo la normativa inglese STGO e per ottimizzare il trasporto nessun componente aggiuntivo della gru è più largo di 2,5 m. La gru include una prolunga del braccio principale di 21 m, in due pezzi, e vanta stabilizzatori con un'apertura di 8,4 m e quattro posizioni che ne aumentano la versatilità. Da sottolineare il concetto del motore singolo: alimentata da uno Scania da 405 kW conforme Euromot 4/Tier 4F, la gru utilizza la tecnologia di gestione del motore più recente per ottimizzare le prestazioni sia su strada che durante i sollevamenti. www.terex.com
Sollevamento&Noleggio
NEWS
I primi esemplari
onsegnati i primi esemplari dei nuovi RX 70-80 firmati Om Still. Socar, concessionaria ufficiale dell’azienda per le province di Brescia e Cremona, ha consegnato
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due RX 70-80 a Lgh, la holding creata dalle aziende municipalizzate di Cremona, Pavia, Lodi, Rovato e Crema per la gestione di servizi sul territorio. Impiegati negli impianti di Coccaglio (BS)
e Fombio (LO) di Linea Ambiente, società del gruppo Lgh che si occupa della gestione degli impianti di smaltimento, recupero e trattamento dei rifiuti, le due macchine OM STILL sono studiate
per garantire una movimentazione rapida ed efficiente attraverso un mix ottimale di potenza, precisione, ergonomia, compattezza e sicurezza. Fiore all’occhiello di questi nuovi modelli è la “powerline” che, combinando i motori industriali ad alte prestazioni alla collaudata trazione diesel-elettrica, rende possibili ritmi di lavoro sostenuti e bassi consumi. Tra l’altro, l'accelerazione e la frenata sono entrambe gestite attraverso il pedale dell’acceleratore: se l’operatore toglie il piede dall’acceleratore, il veicolo viene infatti frenato elettricamente. www.om-still.it
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PIATTAFORME AEREE
POKER
di articolate DI
MATTHIEU COLOMBO
IL NOLEGGIATORE TECNOSTRUTTURE DI FOMBIO (LO) HA AMPLIATO LA SUA FLOTTA CON QUATTRO NUOVISSIME AUTOCARRATE ARTICOLATE PALFINGER PATENTE B DA 20 M
PASSO CORTO, MACCHINA COMPATTA
2.500 mm
Rispetto alla maggior parte delle piattaforme autocarrate patente B oggi sul mercato, le nuove articolate P200A Smart e P240A Smart progettate da Palfinger Platform Italy privilegiano la compattezza in termini di lunghezza del veicolo allestito, a fronte di una altezza massima in trasferimento di 2.890 mm. L’allestimento è studiato per veicoli patente B come ad esempio il Nissan Cabstar con passo da soli 2.500 mm (la maggior parte delle concorrenti piattaforme sono realizzate sul passo 3.400 mm) per una lunghezza dell’intero allestimento di appena 5.390 mm. L’agilità su strada, garantita da un diametro di sterzata decisamente inferiore, è evidente.
&Noleggio
Sollevamento
e macchine e attrezzature da cantiere non sono come le automobili che, quando l’economia tira, vengono scelte sia per ragioni emotive sia per ragioni pratiche. In realtà poco ci manca, perché anche tra gli addetti ai lavori esistono preferenze che vanno oltre la razionalità, ma di fatto una macchina operatrice deve soprattutto essere razionale, soddisfare esigenze ben precise, garantire prestazioni ed essere affidabile. Se poi chi acquista è una società di noleggio, allora la semplicità d’uso e di manutenzione non può venire meno. Lo sa bene la lodigiana Tecnostrutture, specializzata in noleggio di macchine e attrezzature da lavoro, che alla fine del 2013 ha scelto di acquistare 4 piattaforme articolate P200A Smart completamente nuove, realizzate a partire da un foglio di carta bianca dalla neonata Palfinger Platform Italy che, come si intuisce dal nome, ha radici estremamente solide e, ve lo garantiamo, una grande esperienza nel settore. ST
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In alto le quattro Palfinger P200A Smart sul piazzale della Tecnostrutture. Le macchine sono molto richieste e per fotografarle tutte assieme abbiamo approfittato di una giornata di maltempo.
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PIATTAFORME AEREE
SEMPLICE, ROBUSTA E STABILE A chi conosce il settore delle PLE, basta dire che l’amministratore delegato di Palfinger Platform Italy è Paolo Balugani, per fare capire qual’è il background tecnico culturale dell’azienda e l’esperienza trentennale da cui è nata. Forte del noto marchio austriaco, che sino a oggi non aveva in gamma piattaforme autocarrate così compatte, e dell’organizzazione globale del Gruppo, Balugani ha puntato a sviluppare due progetti: quello di una autocarrata telescopica in versione da 14 e 18 m e quello di una articolata in versione da 20 e 24 m. Questi modelli “patente B” sono stati concepiti per essere prima di tutto facili da utilizzare, molto stabili e rassicuranti e per garantire al contempo prestazioni elevate nel tempo. Nessuna ricerca di prestazioni estreme con allestimenti ultra leggeri, quindi, e nessun limitatore di carico (se non nella versione da 230 kg in cesta o a richiesta), ma macchine robuste ideali per il noleggio.
C ESTA IN ALLUMINIO, DOPPIO ACCESSO E “SCALA REALE”
La cesta è totalmente realizzata in alluminio ed ha due caratteristiche salienti: la base di forma esagonale e il doppio accesso. Come si vede dalle immagini, si può salire in cesta dal lato della macchina con una scala a gradini sfalsati e antiscivolo realizzati in modo esemplare (foto a sinistra), oppure dalla parte posteriore del cesto appoggiando a terra il rullo in teflon di fine braccio ed estraendo il gradino (foto in alto a destra). Un altro dettaglio importante è la rotazione con sistema tradizionale con martinetto e ruota a cremagliera che permette all’operatore in cesta di mantenere la propria posizione anche facendo forza su di un elemento esterno alla cesta. L’allestimento di serie della macchine prevede la presa di corrente 220 V in cesta.
Acciai di prima qualità e ben collaudati Le piattaforme Palfinger sono interamente progettate e sviluppate in Italia. Sin dalla creazione della specifica di prodotto, fino alla realizzazione dei test di simulazione a fatica per l’intero ciclo di vita del prodotto, passando per la costruzione dei prototipi. Per quanto riguarda l’effettiva produzione dei componenti strutturali e delle carpenterie, alcuni elementi sono
realizzati direttamente dagli stabilimenti del gruppo Palfinger (ad esempio gli elementi a sei pieghe e martinetti idraulici), mentre altri sono forniti da specialisti italiani. Per unire robustezza dei bracci e stabilità operativa, Palfinger Platform Italy ha preferito scegliere acciai ad alta resistenza ed elevato limite di snervamento, ma ben collaudati in anni d’esperienza, come il Domex e il Weldox.
&Noleggio
Sollevamento
La “piastrina” parla chiaro. Le Palfinger Platform Italy hanno sangue italiano, anzi, modenese.
A sinistra, il pannello di selezione e controllo delle modalità operative con pulsante d’arresto d’emergenza. Sopra la chiave, un pulsante per testare il corretto funzionamento del sistema.
Nella sequenza, da destra: il braccio telescopico di sezione esagonale con pattini d’usura in teflon e registri a vite. Si notano poi le curate finiture del pantografo che garantiscono la distribuzione uniforme del carico.
SBRACCIO EFFETTIVO La stabilizzazione ha uno schema ad A dalla larghezza contenuta in appena 2.580 mm. Questo permette di stabilizzare vicino ad eventuali ostacoli e sfruttare l’effettivo sbraccio orizzontale della macchina. Inoltre, le torrette degli stabilizzatori sono basse e non possono entrare in collisione con la parte aerea che, a sua volta, non può collidere con la cabina.
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PIATTAFORME AEREE
LE DUE NUOVE ARTICOLATE Modello Altezza operativa massima Altezza massima piano cesta Carico in cesta (doppia area) Altezza max sbraccio orizzontale Sbraccio massimo Largh. stabilizzazione massima Lunghezza totale su Cabstar Altezza (chiusa) su Cabstar passo 2.500 Dimensioni cesta
P200A Smart 19,8 m 17,8 m 200 kg 9m 8,4 m 2.580 mm mm 5.390 mm 2.890 mm 1.400x850x1.100 mm
P240A Smart 23,2 m 21,2 m 230 (80) kg 9m 10,2 m 2.580 mm mm 5.390 mm 2.890 mm
www.palfingerplatformsitaly.it - www.tecnostrutturesrl.eu
Anche il controtelaio ed il pianale sono ben rifiniti. In alto i comandi degli stabilizzatori e bolla protetti da uno sportello con chiusura a chiave. Appena sotto il serbatoio dell’olio idraulico realizzato su misura dell’allestimento.
DETTAGLI CHE CONTANO Oltre ai particolari studiati per garantire elevati standard di sicurezza, sono curati anche gli aspetti pratici. A destra la cassetta porta attrezzi ermetica e il doppio porta piastre.
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&Noleggio
Sollevamento
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Per guadagnare la fedeltà della clientela, una società di noleggio di macchine e attrezzature da lavoro deve sempre avere la macchina giusta al momento giusto. È un principio banale, ma molto difficile da realizzare. Il “segreto” è avere molte macchine a noleggio, ma non troppe; trovare l’equilibrio per soddisfare la domanda dell’area servita. E proprio per trovare il giusto equilibrio, oggi siamo portati a valutare l’apertura di un ulteriore punto noleggio. Un altro elemento importante è trovare collaboratori di valore con cui fare squadra. Emanuele, ad esempio, è uno dei fuoriclasse dell’equipe Tecnostrutture. Io non ho una preparazione tecnica, ma negli anni ho imparato a “sentire” le macchine. Le piattaforme Palfinger mi hanno convinto per robustezza e semplicità.
Antonio Bertuzzi
Emanuele Corradi
Presidente e amministratore Tecnostrutture
Responsabile noleggio Tecnostrutture
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Lavoro per Tecnostrutture da cira 10 anni e assieme ad Antonio abbiamo dato vita a un servizio semplice ed efficace, senza mai seguire la politica del prezzo più basso ma quella della qualità più elevata e della consulenza tecnica garantita al cliente. Questo, a mio parere, ci ha permesso di fidelizzare clienti esigenti che apprezzano la nostra serietà e l’affidabilità delle macchine. Oggi siamo anche in grado di offrire un servizio di formazione per fare conseguire i nuovi patentini per le categorie di macchine che noleggiamo. In parallelo abbiamo anche uno spazio per la vendita di articoli per la protezione individuale e di attrezzi e articoli funzionali ai tipici lavori dei nostri clienti.
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U NA CRESCITA FATTA DI CORAGGIO E STRATEGIA Le origini della società di noleggio Tecnostrutture di Fombio (LO) risalgono al 2005 quando Antonio Bertuzzi ed altri soci si affacciarono a questo settore acquistando la prima macchina da noleggiare: una piattaforma autocarrata da 20 m! Da allora la società non ha mai smesso di crescere grazie alla determinazione e alla lungimiranza dell’imprenditore Bertuzzi, che alla fine del 2008 ha avuto il coraggio di rilevare la società con due nuovi soci, nonostante l’inizio di una crisi del settore edilizio fosse evidente. Con il 2009 il parco macchine è cresciuto come non mai aprendosi ad ogni tipo di piattaforma ed al movimento terra. Negli ultimi 5 anni, il segreto della Tecnostrutture è stato quello di sapere diversificare il tipo di clientela e garantire sempre un servizio inappuntabile con mac-
chine pulite e affidabili. Oggi il parco macchine dell’azienda conta ben 120 unità tra cui: 15 piattaforme aeree autocarrate, 5 scissor, 3 ragni, 3 semoventi articolate, 9 sollevatori telescopici di cui 5 rotativi, una gamma di gruppi elettrogeni da 3 a 250 kW, delle pompe idrovore, due camion con gru e circa 80 macchine movimento terra tra mini e midi escavatori cingolati (da 0,9 a 150 t), skid gommati e cingolati e terne.
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SERVIZI
AVANZATA arancione DI
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DANIELA STASI
&Noleggio
Sollevamento Nella foto di sfondo, alcune mmt della flotta Cofiloc. Nella sequenza a sinistra, un esempio dei mezzi presenti nel parco nolo, dal dumper betoniera alle gru edili, fino alle piattaforme autocarrate.
olo puro, per lo più a freddo, senza sconfinamenti nella vendita, se non dell’usato e di dpi col marchio aziendale. Questa la carta d’identità di Cofiloc, azienda trevigiana specializzata nel noleggio di mezzi per il sollevamento e movimento terra, oltre ad autocarri, a una grande varietà di attrezzature per il mondo dell’edilizia (i dettagli sul parco nolo nel box “Dalle mmt agli autocarri”), per un totale di 3.200 mezzi distribuiti tra la sede centrale e le filiali, ciascuna dotata di una propria officina interna. Il Gruppo prosegue la sua espansione territoriale, graduale e continua, che ora l’ha portato fino in Lombardia. Suo fiore all’occhiello, il servizio completo ed efficiente, con interventi in cantiere tempestivi e di qualità. Ricordiamo, tra l’altro, che Cofiloc sponsorizza il Benetton Rugby Treviso. Ragioni di tale scelta? La condivisione degli stessi valori, quali la grinta, la forza e la determinazione, valori che caratterizzano l’identità dell’azienda. ST
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COFILOC CONTINUA A ESPANDERSI. ABBIAMO CHIESTO AL PRESIDENTE, IVANO BUSO, QUAL È LA RICETTA PER ANDARE IN CONTROTENDENZA RISPETTO AL MERCATO
Nelle foto altre macchine e attrezzature disponibili nel parco Cofiloc. Dall’alto: escavatori cingolati, trincia forestali, pale gommate. Una flotta versatile in grado di soddisfare un’utenza differenziata.
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SERVIZI
40 MEZZI DAGLI STATES...
Il parco nolo di Cofiloc è in costante rinnovamento. Tra gli ultimi ingressi si annoverano ben 40 mezzi Jlg, tra piattaforme telescopiche, articolate, scissor e ragni, acquistati nel corso del 2013. “Il pluriennale rapporto tra Jlg e Cofiloc si alimenta dello scambio reciproco di informazioni e suggerimenti per il miglioramento di entrambe, sia sul prodotto che sul servizio”, commenta Nicola Pontini, sales manager Jlg per il Nord Est. “Condividiamo la stessa filosofia e in questo momento difficile di mercato, entrambe abbiamo puntato sulla qualità, uscendone rafforzate e vincenti”. Insomma, un investimento sostanzioso per una continua innovazione.
...e 50 dal Sol Levante Al di là del sollevamento, l’azienda di Treviso prosegue a investire anche nel segmento mmt. Un esempio? L’acquisto di 50 nuove macchine Yanmar da 8 a 85 q, che va a consolidare una partnership iniziata 12 anni fa quando l’azienda trevigiana, prima in Italia, introdusse gli escavatori compatti giro sagoma. Una collaborazione duratura grazie all’ampia gamma di modelli contraddistinti da un’elevata affidabilità, alle numerose innovazioni brevettate, all’assistenza tecnica e ai continui corsi di aggiornamento tecnico-commerciali. L’introduzione dei modelli più recenti del costruttore giapponese, rispecchia il modo di operare di Cofiloc: i nuovi escavatori, infatti, ne sostituiscono altri ancora efficienti, per dare alle imprese la garanzia di poter noleggiare sempre macchine di ultima generazione: affidabili, sicure, performanti e, inoltre, in linea con le normative europee sulle emissioni dei gas e il rispetto dell’ambiente.
&Noleggio
Sollevamento
A SCUOLA DI SICUREZZA Operativa, parzialmente, con l’entrata in vigore dell’accordo Stato-Regioni, la sede della Cofiloc School sarà terminata nei prossimi mesi a San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso. Si tratta di un centro di eccellenza dedicato alla formazione di tutti coloro che operano nei settori dell’edilizia, del movimento terra e del sollevamento. Obiettivo principale, trasmettere le conoscenze (teoriche e pratiche) per garantire la sicurezza del lavoro in cantiere. I corsi sono tenuti da istruttori certificati, dall’esperienza consolidata. La scuola supporterà non solo le imprese, ma anche gli enti, le associazioni (Confartigianato, Confcommercio, Confederazione Italiana degli Agricoltori, Unindustria) e le società specializzate nella formazione, mettendo a disposizione aule, supporti multimediali, macchine, campo prova e mensa.
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SERVIZI
DALLE MMT AGLI AUTOCARRI Il parco nolo Cofiloc comprende una larga varietà di macchine. Si va dal movimento terra e relative attrezzature (micro-mini-midi escavatori, escavatori cingolati e gommati di taglia pesante, minipale gommate e cingolate, pale gommate, dumper, pinze frantumatrici, martelli demolitori, battipali e costipatori idraulici, trincia, pinze per movimentazione e demolizione, etc...) alle gru edili (gru idrauliche, automontanti a funi, a torre, speciali per centri storici, idrauliche automontanti, mini gru cingolate, semoventi motorizzate radiocomandate), dai sollevatori telescopici fissi e rotativi e piattaforme aeree (a pantografo elettriche e diesel, a braccio articolato elettriche e diesel, tipo ragno, autocarrate, a braccio telescopico) alla compattazione e calcestruzzo (rulli, dumper betoniera autocaricanti, piastre vibranti). E ancora: autocarri, prodotti per energia e illuminazione, aria compressa, abbattimento polveri e odori, oltre ad attrezzature varie (seghe, carotatrici, centraline idrauliche, motopompe, deumidificatori professionali).
PARCO ONLINE Rinnovato di recente, il sito web Cofiloc dimostra la volontà dell’azienda di stare continuamente al passo coi tempi. Contraddistinto da una grafica intuitiva e pulita, offre ai visitatori la possibilità di conoscere l’azienda in modo semplice e diretto. I contenuti, suddivisi in varie sezioni (azienda, assistenza, formazione, usato, news, etc...), sono esaustivi. Alla
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voce “noleggio” è possibile reperire i dati di tutte le macchine presenti nel parco, suddivise per area di riferimento, con la possibilità di scaricarne la scheda tecnica, di verificarne la disponibilità e di richiedere il preventivo. Da segnalare anche la sezione “shop”, una vetrina di dispositivi di protezione individuale e di abbigliamento a marchio Cofiloc, acquistabili direttamente online.
www.cofiloc.com
Carlo e Ivano Buso (rispettivamente primo e terzo da sinistra) insieme ai giocatori del Benetton Rugby Treviso.
Presidente Cofiloc
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Negli ultimi anni Cofiloc ha conosciuto un notevole ampliamento che ha portato la società a espandersi anche a Nord Ovest. Ci spiega l’evoluzione del gruppo? Oltre alla sede centrale di San Biagio di Callalta, dove è nato il Gruppo, abbiamo altre 10 filiali, l’ultima delle quali, in termini di apertura, è quella di Bellusco (MB), attiva col nostro marchio in seguito all’acquisizione della Nolven. Attualmente siamo presenti in quattro regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lombardia. Dal 2009 a oggi, quindi in tempi di congiuntura economica negativa, abbiamo aperto una filiale all’anno. Ultimo traguardo, la Cofiloc School, nei pressi della sede centrale. Dai risultati ottenuti, sembra che Cofiloc sia in controtendenza rispetto all’andamento del mercato in generale, e anche di quello del noleggio. Quale è la vostra ricetta? Abbiamo puntato tutto sulla qualità del prodotto e del servizio.
Per quanto riguarda il servizio, qual è il vostro fiore all’occhiello? Le nostre filiali sono tutte autonome, in grado di supportare ogni richiesta da parte dei clienti, sia per quanto riguarda le tipologie di macchine, sia per quanto riguarda il servizio di assistenza. Possiamo contare su tecnici formati costantemente dalle case costruttrici nel corso di ogni anno. Inoltre ogni qualvolta una macchina rientra dal noleggio, viene effettuata una manutenzione particolarmente accurata e completa: grazie a questa attenzione, l’assistenza esterna è ridotta al minimo. Altro nostro vanto è la garanzia di intervento per l’assistenza in cantiere entro le 24 ore, se tale termine non viene rispettato, sostituiamo direttamente il mezzo. In sintesi, il cliente che si rivolge a Cofiloc generalmente non è alla ricerca del prezzo migliore, ma di un servizio particolarmente efficiente e di macchine sicure e produttive.
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Ivano Buso
È un impegno molto complesso da attuare e portare avanti: anche in momenti di mercato sfavorevole, abbiamo continuato a investire circa sette milioni di euro all’anno per il rinnovo del parco macchine, che è sempre più eterogeneo. Tengo a precisare che il criterio di scelta dei mezzi è l’affidabilità e non certo il basso costo; inoltre, in genere collaboriamo con gli stessi costruttori e tale rapporto permette uno scambio di idee, di suggerimenti utili anche per migliorare l’aspetto manutentivo. Puntare sulla qualità e sul modo di operare è stato premiante e ci permette di guardare al futuro con più tranquillità.
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G RU IDRAULICHE
GUARDA IL VIDEO DELLE HIAB
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LE PRIME 3 110 Costruzioni marzo 2014
&Noleggio
Sollevamento
utte le macchine operatrici si evolvono per soddisfare le esigenze della clientela e rispondere a nuove applicazioni, è normale. Inoltre, negli ultimi decenni, la loro progettazione è stata anche influenzata da normative imposte sia per ridurre il loro impatto ambientale al minimo sia per elevare gli standard di sicurezza. Nel caso delle gru idrauliche le normative che hanno cambiato di più le carte in tavola sono la “Direttiva Macchine” (direttiva del Parlamento europeo 2006/42/CE) e la conseguente applicazione delle norme europee UNI EN 12999 ed EN280. In particolare, per i progettisti di queste macchine la sfida più grande è stata di interpretare l’insieme di regole definite in sede europea per realizzare sistemi di controllo della stabilizzazione e farlo in modo che fossero compatibili con le macchine in produzione. Superata questa fase, il costruttore svedese Hiab, parte del gruppo Cargotec, si è impegnato a raccogliere le opinioni di circa 1.500 clienti su durata, prestazioni e facilità d’uso delle loro macchine. In seguito, Hiab ha preso il coraggio a due mani e riprogettato una nuova generazione di gru partendo da un foglio di carta bianca. I primi tre modelli della “X generation” adatti al mercato europeo sono la X-Duo 178, la X-HiDuo 188 e la X-HiPro 192. La più semplice X-CLX 178, priva di raffinati controlli elettronici, è infatti dedicata ad altri mercati. ST
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HIAB HA AVUTO L’UMILTÀ DI METTERE IN DISCUSSIONE LA COLLAUDATISSIMA GAMMA DI GRU DANDO VOCE A OLTRE
1.500 CLIENTI. NE SONO NATI I PRIMI 3 MODELLI DELLA NUOVA SERIE X. IN ITALIA DA APRILE DI
In alto un allestimento tipico dei mercati del Nord Europa che vede una X-HiPro 192 allestita in coda ad un autotelaio.
MATTHIEU COLOMBO
della nuova specie marzo 2014 Costruzioni 111
G RU IDRAULICHE
COMPLETAMENTE NUOVE Le gru idrauliche articolate Hiab X-Duo 178, X-HiDuo 188 e X-HiPro 192 nascono da un unico progetto e vanno a sostituire i modelli della serie XS 166. Completamente ridisegnate in ogni parte strutturale, le prime gru rappresentanti la nuova serie X di Hiab sono caratterizzate da bracci dai profili molto puliti, senza nessuna tubazione idraulica esposta. A proposito di idraulica, tutto è stato rivisto per ottenere sì prestazioni fluide e precise, ma anche per contenere i consumi di carburante ottimizzando il rendimento termodinamico dell’impianto. Il nuovo distributore idraulico, lavora con tubazioni di diametro differente, raccordi ottimizzati, nuovi supporti e valvole limitatrici di pressione calibrate e programmate per scongiurare l’accumulo di calore eccessivo e qualsiasi tipo di vibrazione.
In alto una foto ufficiale Hiab che sottolinea la capacità di caricare e scaricare carichi al di sotto del livello degli stabilizzatori. La gru in azione è una nuova X-HiDuo 188.
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&Noleggio
Sollevamento
DESIGN OTTIMIZZATO Tutto cambia. Dagli stabilizzatori, ottimizzati per unire la giusta flessibilità alla massima resistenza e sicurezza, fino al disegno degli sfili a profilo poligonale autocentrante, passando bielle di nuovo disegno che estendono l’arco operativo. In particolare, la nuova geometria delle bielle, che non scendono mai al di sotto del pacco sfili, minimizza il rischio di urti accidentali con la gru stessa. Inoltre, le nuove Hiab introducono soluzioni studiate per proteggere e prolungare la durata di vita dei componenti soggetti a normale usura, ma anche per garantire la massima efficienza nel tempo dei componenti elettronici ed idraulici.
Prestazioni elevate e maggiore versatilità d’utilizzo “I nostri clienti lavorano nei settori più disparati richiedendo diverse caratteristiche delle gru”, constata Leif Törnblom, Product Manager della Hiab per le gru di media classe, “ma tutti esigono velocità operativa, precisione e capacità di sollevamento, ossia le tre linee guida del progetto che ha portato alla produzione dei nuovi modelli”. Con l’introduzione dei modelli X-Duo 178, X-HiDuo 188
e X-HiPro 192, Hiab ha migliorato l’estensione e la capacità di sollevamento, l’apertura degli sfili telescopici che ha una velocità doppia rispetto ai modelli precedenti, mentre se si sceglie un allestimento con le doppie bielle (di serie sulla 192) il secondo braccio si inclina in negativo favorendo le operazioni di carico/scarico all’interno di capannoni industriali e consentendo una maggiore verticalizzazione.
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G RU IDRAULICHE I PRIMI MODELLI EUROPEI DELLA SERIE X Modello Hiab X-Duo 178 Hiab X-HiDuo 188 Hiab X-HiPro 192
Capacità massima soll. 16 tm 17,2 tm 18 tm
Numero sfili braccio 1-6 1-6 1-6
Antenna jib disponibile
Sbraccio massimo (jib) 17,4 m 17,4 m 17,4 m (n.d.)
Angolo di rotazione 415° 415° 415°
TUTTE DISPONIBILI DA 1 A 6 SFILI
ALLESTIMENTO FACILITATO
Le tre nuove gru idrauliche articolate sono caratterizzate da una struttura derivante dallo stesso progetto di base, ma si differenziano tra loro per allestimento idraulico, il livello di gestione elettronica ed alcune parti dei bracci. I tre modelli si possono configurare, in base alle proprie esigenze, con secondo braccio da 1, 2, 3, 4, 5 o 6 sfili. Per i modelli X-Duo 178 e X-HiDuo 188 allestiti con 1, 2, 3 e 4 sfili, le bielle sono previste solo tra colonna e braccio, mentre a partire dal 5 sfilo si hanno le doppie bielle che permettono l’inclinazione in negativo del secondo braccio. Le doppie bielle sono sempre di serie sulla top di gamma XHiPro 192 che è tra l’altro l’unica disponibile con antenna jib. www.hiab.com
Nel riprogettare le gru idrauliche della serie X, Hiab ha tenuto conto delle dimensioni degli autotelai più diffusi in Europa per facilitare l’allestimento su truck e riducendo i tempi d’installazione. Ad esempio servono per unire la gru all’autocarro, ad esempio, servono ora meno tiranti, mentre la maggiore estensione degli stabilizzatori di serie rende superflua l'installazione di modelli maggiorati. Tra gli accorgimenti, segnaliamo il nuovo serbatoio dell’olio idraulico integrato nella torretta.
TUTTO SOTTO CONTROLLO Per le gru della serie X sono disponibili i collaudati radiocomandi XSDrive. In alternativa alla classica versione a leve proporzionali (a destra), si possono scegliere due versioni joystick con due o tre manipolatori. Tutti i radiocomandi trasmettono agli operatori informazioni sullo stato operativo della gru in tempo reale tramite 14 spie led.
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SPECIALE DAKAR 2014
I BISONTI al fotofinish DI
CRISTIAN FURINI
TONNELLATE DI POLVERE A queste difficoltà si sono aggiunte la lunghezza delle prove speciali, passate dai 3.500 chilometri del 2013 agli oltre 5.000 di quest’anno (con percorrenze giornaliere di 600-800 chilometri), e le condizioni di gara. Che hanno alternato tratti desertici, polvere impalpabile come talco e capace di ridurre a zero la visibilità e pietraie letali anche per i pneumatici tassellati da off-road duro. Fin dalla prima settimana di gara la selezione è stata spietata: al bivacco di Salta per il giorno di riposo, risultavano ancora in gara 52 truck sui 70 partiti da Rosario.
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rima della partenza, in quel di Rosario (Argentina), molti si aspettavano una gara a due fra lo squadrone della Kamaz e il team IvecoDe Rooy-Petronas. Nessuno, però, avrebbe immaginato un finale così a Valparaiso (Cile). Lì, il russo Andrey Karginov sul Kamaz 4326 s’è imposto per poco più di tre minuti all’olandese Gerard De Rooy su Iveco Powerstar, dopo una corsa durissima di oltre 9 mila chilometri, oltre 5 mila dei quali di prove speciali, fra Argentina, Bolivia e Cile. Gli altri concorrenti hanno fatto da contorno a questo duello. I distacchi ac-
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cumulati oscillano, infatti, dall’ora e 34 minuti di Nikolaev, sempre su Kamaz piazzatosi al terzo posto, alle quasi 8 ore del decimo in classifica, Vila Roca su Iveco Trakker Evolution 2. L’edizione 2014 del rally sudamericano è stata la più dura di sempre. Una valutazione confermata anche da Gianenrico Griffini, giornalista di Vie&Trasporti, che ha raccolto le impressioni di Andrey Karginov e Gerard De Rooy. Proibitive sono state le condizioni di tutta una gara che ha messo alle corde gli equipaggi e a dura prova le prestazioni dei motori. RST
DOPO OLTRE 9.000 KM DI CORSA, ANDREY KARGINOV COL KAMAZ VINCE IL RALLY SUDAMERICANO Lo Zar al volante I primi passi come pilota Andrey Karginov li ha mossi, come tutti i componenti del Kamaz-Master team, sul kartodromo di Naberezhnye Chelny, città industriale 1.200 chilometri a est di Mosca, nel Tatarstan. Lì c’è la fabbrica storica della Kamaz, il principale costruttore di camion pesanti della Federazione Russa. E lì si trova il quartier generale della squadra corse - il Kamaz Master team - dove nascono, crescono e vengono forgiati i piloti, i meccanici e i navigatori.
CON TRE MINUTI DI VANTAGGIO SULL’IVECO
POWERSTAR DI GERARD DE ROOY marzo 2014 Costruzioni 117
SPECIALE DAKAR 2014
Figlio d’arte - il padre Jan ha vinto la Dakar in terra d’Africa nel 1987 Gerard De Rooy, 33 anni di Eindhoven (Olanda), è l’erede della tradizione familiare di pilota di camion da rally. La sua prima Dakar arriva a 22 anni, nel 2002, quando corre su un Daf in coppia con Jan, classificandosi al sesto posto. Nel 2003, gareggia per la prima volta nel rally da solo. La consacrazione arriva con la Dakar 2012, che Gerard vince con l’Iveco Powerstar a cabina arretrata, aggiudicandosi anche cinque tappe.
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RITMO AL CARDIOPALMA In classifica generale, la svolta del rally si è avuta all’undicesima tappa. A causa di una foratura Gerard De Rooy, fino ad allora leader della gara con 7 minuti di vantaggio sul diretto avversario Karginov, ha accumulato un ritardo di 12 minuti. E il russo della Kamaz si è insediato in vetta, mantenendo il primato fino al termine della Dakar sul traguardo di Valparaiso. Di rilievo le novità tecniche introdotte sui camion al vertice della classifica. L’Iveco Powerstar di De Rooy montava un Cursor 13 da 900 Cv e 3.800 Nm di coppia, con alcuni componenti mutuati dalle versioni Euro 6.
DAL DESERTO ALLA STRADA
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Della tecnica Iveco anche il monoblocco rinforzato e irrigidito e il sistema d’iniezione common rail, con una pressione massima di polverizzazione del gasolio di 2.200 bar. I Kamaz, per la prima volta nella storia della Dakar, hanno abbandonato in parte il tradizionale V8 Yaroslav 17,2 litri. Tre dei camion della squadra corse russa ma non quello del vincitore Karginov - adottavano, infatti, un V8 modificato da 16,2 litri di produzione Liebherr. Lo scopo è quello di anticipare i tempi, provando sul campo i motori tedeschi prima che il regolamento tecnico del rally imponga il limite di cilindrata di 16,5 litri a partire dal 2016.
SPECIALE DAKAR 2014
IL PRIMI DIECI TRUCK IN CLASSIFICA L’edizione 2014 della Dakar verrà ricordata come la più dura di tutti i tempi. Gli organizzatori lo avevano promesso e hanno mantenuto la parola. Nel rally di quest’anno la percorrenza delle ‘prove speciali’ si è allungata da 3.500 a 5.200 chilometri e si è corso ad altitudini record di quasi 4 mila metri. Con ovvi problemi di perdita di potenza per i motori e di mal d’altura per gli equipaggi. A ciò si è aggiunto il caldo torrido e una gran quantità di polvere impalpabile come talco - che gli arabi chiamano fesh-fesh - nella quale i veicoli affondano sollevando un’enorme nube che avvolge tutto, riducendo a zero la visibilità. Infine, le spine dei cactus, che a volte hanno danneggiato o addirittura forato le coperture.
Posizione Numero di gara 1 506 2 501 3 500 4 549 5 545 6 504 7 507 8 510 9 508 10 516
Equipaggio
Costruttore
Karginov-Mokeev-Devyatkin De Rooy-Rodewald-Colsoul Nikolaev-Rybakov-Yakovlev Sotnikov-Mizyukaev-Aferin Shibalov-Amatych-Khisamiev Loprais-Pustejovsky-Bruynkens Stacey-Ruf-Der Kinderen Kuipers-Torrallardona-Van der Vaet Van Vliet-Klein-Pronk Vila Roca-Colomé Roqueta-Van Eeerd
Kamaz Iveco Kamaz Kamaz Kamaz Tatra Iveco Man Man Iveco
...GLI ALTRI AL TRAGUARDO Fra gli altri concorrenti della Dakar, da segnalare la buona prestazione di Ales Loprais al solito su Tatra, giunto al sesto posto con un distacco di oltre cinque ore da Karginov. Nella top ten anche due Man TgS 480, classificatisi in settima e ottava posizione, con ritardi però di sei e sette ore rispetto al vincitore. Da segnalare anche il Man TgS 480 di Van Vliet (giunto al nono posto), il Ginaf X2222 dell’olandese Van Ginkel (511) e (con il 518) l’Hino 500 del giapponese Sugawara, veterano della Dakar.
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Tra le tappe più dure molti ricordano quella da Chilecito a Tucumán. Fin dall’inizio, il tracciato si è rivelato molto impegnativo. C’è chi è rimasto bloccato fra le dune e chi per la rottura di un semiasse, è stato costretto a viaggiare con solo tre ruote motrici a velocità ridotta su una superficie estremamente soffice.
M ERCEDES -B ENZ SLT
La sigla SLT è l’abbreviazione di SchwerLast-Transporter, ovvero veicolo per trasporti pesanti. La progettazione è stata guidata dalla divisione CTT (Custom Tailored Trucks) della fabbrica di Molsheim (Francia), in stretta collaborazione con il reparto Sviluppo Veicoli Industriali di Stoccarda.
L’eccezionale sartoriale Mercedes-Benz produce il nuovo SLT in una vasta gamma di versioni. Quella di maggiore spicco, sotto ogni aspetto, è l’Actros SLT con sospensioni pneumatiche e dotata delle spaziose cabine GigaSpace e BigSpace da 2.500 mm di larghezza. L’Arocs SLT con sospensioni meccaniche, realizzato sulla base dell’Arocs Grounder, è disponibile oltre che con la cabina BigSpace anche con la cabina StreamSpace da 2.300 mm di larghezza. L’Actros SLT con sospensioni pneumatiche è disponibile nelle varianti 6x4, passo 3.400 mm o 4.000 mm e SLT 8x4, passo 4.000 mm. L’Arocs SLT con sospensioni meccaniche è disponibile nelle varianti da 6x4 a 8x8 con passo che spaziano da 3.300 a 4.850 mm.
IN TRE TARATURE Potenza 380 kW (517 CV) a 1.600 giri/min 425 kW (578 CV) a 1.600 giri/min 460 kW (625 CV) a 1.600 giri/min
Coppia massima 2.600 Nm a 1.100 giri/min 2.800 Nm a 1.100 giri/min 3.000 Nm a 1.100 giri/min
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QUANDO TIRA ARIA pesante...
SONO L’HIGH-TECH PER COMPITI GRAVOSI DEL COSTRUTTORE TEDESCO: ECCO GLI AFFASCINANTI TRATTORI STRADALI HEAVY ACTROS E AROCS SLT DI
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CRISTIAN FURINI
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a Stella fa ancora centro e lo fa in maniera “eccezionale”. Mercedes-Benz Trucks completa la sua squadra, il nuovo trattore stradale pesante SLT rappresenta il coronamento della sua gamma di veicoli industriali appena rinnovata per l’introduzione della norma sui gas di scarico Euro VI, composta da Actros, Arocs, Antos e Atego. Si chiama SLT, e si propone come lo specialista di alto livello per compiti gravosi, con un peso complessivo dell’autoarticolato che tocca le 250 t. Tutto è pensato in grande a partire dalla cabina di guida, con postazione di lavoro funzionale e zona giorno confortevole, e la maxi-motorizzazione OM 473 MercedesBenz da 460 kW. Cambio a 16 marce, frizione con Turbo Retarder, un sistema unico nel suo genere in fase di spunto e frenata, torre di raffreddamento di nuova concezione, un concentrato di tecniche speciali per i trasporti eccezionali. Ma soprattutto, per ogni evenienza, ralla scorrevole, due ganci di traino rinforzati per le emergenze. RST
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VIVO IN CABINA Le cabine di guida dei trattori stradali pesanti fungono sia da postazione di lavoro che da zona giorno. Se da un lato qui si lavora altamente concentrati al volante in condizioni particolarmente impegnative, dall’altro nello stesso ambiente si devono trascorrere lunghi periodi di sosta in modo confortevole, quando ad esempio a causa delle dimensioni del carico o del percorso prestabilito il trasporto si può effettuare soltanto di notte, negli orari di minore traffico, e quindi bisogna effettuare le pause di giorno. I progettisti dell’SLT, per questo motivo, hanno attinto alla vasta gamma di cabine dei modelli Actros e Arocs, scegliendo tre spaziose varianti per i trasporti di linea. Mercedes-Benz offre l’Actros SLT con sospensioni pneuma-
tiche in abbinamento alle cabine GigaSpace e BigSpace da 2.500 mm di larghezza. Ma è soprattutto la cabina GigaSpace a sorprendere per la sua abbondanza di spazio. Un’altezza interna fino a 2,13 m, un’ampia libertà di movimento e uno straordinario volume di stivaggio sono solo alcune delle sue doti. La postazione di lavoro e la zona giorno, sull’Actros SLT, sono chiaramente separate. I materiali pregiati, piacevoli e luminosi degli interni testimoniano che un ambiente funzionale può anche essere accogliente.
GRAN CUORE TEDESCO A portarsi sulle spalle i gravosi carichi ci pensa il sei cilindri in linea OM 473 Mercedes-Benz. Grazie alla sua elasticità e forza di trazione, infatti, è stato adottato a bordo dell'SLT senza modifiche. La parametrizzazione individuale, al contrario, viene effettuata attraverso i programmi di marcia disponibili. Con i suoi dati tecnici, ovvero 15,6 l di cilindrata, fino a 460 kW (625 Cv) di potenza e coppia massima di 3.000 Nm, l’OM 473 è in grado di garantire quella riserva di coppia fondamentale per un trasporto a bassa velocità, anche su percorso con numerosi stop&go.
La trazione dal ponte Gli assali motore dell’SLT sono costituiti da assali a gruppi epicicloidali esterni sovradimensionati. Il rapporto di trasmissione standard corrisponde a i=5,333. Per i resistenti pneumatici 315/80 R 22,5 utilizzati per gli assali motori, questo si traduce in un regime del motore di 1.490 giri/min ad una velocità di 80 km/h. Di conseguenza l’SLT è configurato per un’elevata forza di trazione. Ulteriori rapporti al ponte, con uno spettro compreso fra i=4,833 e i=6,0, consentono un adeguamento preciso dell’SLT ai desideri di ciascun acquirente e delle sue esigenze di impiego. Gli assali motori sono predisposti per un carico sugli assi tecnicamente ammesso di 16 t. 14. 2.1 4 th ee nd
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Le doti di “tiro” del nuovo SLT sono rappresentate anche dalla robusta “spina dorsale” basata su un telaio rinforzato. A seconda della versione, la larghezza del telaio è pari a 834 mm con longheroni da 8 mm di spessore (Actros SLT con sospensioni pneumatiche) o a 744 mm con longheroni da 9 mm (Arocs SLT con molle paraboliche). I longheroni non sono saldati, ma realizzati in acciaio a grana fine lavorato a freddo.
CHIAMATEMI “IL MOLLEGGIATO” Gli assali posteriori dell’Actros SLT sono dotati di sospensioni pneumatiche di serie, caratterizzate dal sistema a quattro soffietti già collaudato sull’Actros stradale. Abbinato all’ampio telaio, questo sistema assicura una buona tenuta di strada, facilita le operazioni di carico e scarico, riduce la rumorosità a veicolo vuoto e, non meno importante, aumenta il comfort di marcia, soprattutto su fondo sterrato. L’Arocs SLT generalmente fornito con sospensioni paraboliche che interessano tutti gli assali. A seconda del tipo di impiego, queste sospensioni possono essere dotate di diversi pacchetti di molle.
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Altra peculiarità da “eccezionale” è data dai diversi tipi di ralle, a richiesta dotate di un dispositivo di scorrimento con lo scopo di ottimizzare il carico per asse a seconda della situazione. Per gli interventi di traino e di spinta - ad esempio nel caso di un convoglio di trattori stradali pesanti - il nuovo SLT può essere dotato di supporti per ganci rinforzati, sia anteriormente che posteriormente. In questo caso si utilizza la ralla tipo Rockinger 56 E.
UN ROBOTIZZATO STELLARE La trasmissione è affidata al cambio G 280-16 Mercedes con comando automatico del cambio PowerShift, l’unico cambio automatizzato a 16 marce adottato su un trattore stradale pesante. Per l’impiego a bordo dell’SLT, i progettisti hanno rinforzato il cambio, permettendogli di trasmettere pienamente la coppia massima di 3.000 Nm. Le 16 marce a graduazione ravvicinata assicurano in ogni momento la disponibilità del rapporto di innesto più adatto. Dalla gam-
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ma dei rapporti di trasmissione, compresi fra 11,7 nella prima marcia e 0,69 nel rapporto più elevato, risulta un’ampia spaziatura pari a 16,96. Presenta modalità di marcia “heavy”. In questo caso i punti di innesto sono spostati ancora più in alto, i cambi marcia hanno luogo con estrema rapidità secondo la coppia richiesta al momento, mentre le marce di norma non vengono saltate. In questo modo l’SLT può gestire una partenza a pieno carico su pendenze del 10%.
LA POTENZA CHE NON SI VEDE
A DOPPIO “TURBO”
L’iniezione del nuovo SLT è affidata al sistema common rail flessibile con amplificatore di pressione X-Pulse. La pressione massima di circa 900 bar nel collettore comune viene amplificata nei singoli iniettori fino a 2.100 bar. L’X-Pulse adegua l’iniezione in modo continuo e individuale per ogni cilindro secondo le attuali condizioni di esercizio del motore. Oltre a regolare i tempi, la portata, il numero delle iniezioni e la relativa pressione, è possibile anche modulare ogni singolo processo. Non solo. Sull’SLT è stato inserito il Turbocompound, una seconda turbina, collocata a valle del turbocompressore a gas di scarico, che sfrutta la temperatura residua dei gas di sca-
Nell’SLT un must è la frizione dotata di Turbo Retarder. Questo dispositivo coniuga le funzioni di una frizione di avviamento idrodinamica e di un retarder in un unico componente. Ha struttura più compatta rispetto a quella degli altri sistemi di avviamento, oltre ad avere il vantaggio di risultare più leggera e di fungere al tempo stesso da rallentatore. Nella frizione con Turbo Retarder, la girante della pompa e quella della turbina sono contrapposte una di fronte all’altra, senza entrare in contatto. La girante mobile della pompa si trova sul lato del motore, mentre quella della turbina è disposta sul lato del cambio. La trasmissione della coppia motrice fra le giranti avviene senza usura, tramite un olio per cambi automatici.
rico dopo che hanno attraversato il turbocompressore. La potenza viene trasmessa attraverso un albero e una frizione idrodinamica a un treno di ingranaggi, per poi arrivare direttamente all’albero motore.
Guida di classe I modelli Actros SLT e Arocs SLT, sono dotati di un cruscotto ergonomicamente evoluto e progettato in base alle esigenze del conducente, con strumenti dall’ottima leggibilità, un display a colori informativo e un volante multifunzione. Comandi e vani portaoggetti sono disposti a portata di mano dell’autista. Il sedile di guida a sospensione pneumatica Comfort convince per l’ampio piano di seduta e lo schienale con sistema di
adattamento all’altezza delle spalle. Il sedile dispone inoltre di ampie possibilità di regolazione. A richiesta, i sedili a sospensione pneumatica Comfort e climatizzati possono essere dotati di una funzione di massaggio.
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