Costruzioni 680 maggio 2014

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Casa editrice la fiaccola srl

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

Attualità&Prodotti RILIEVI TERRESTRI IL MONITORAGGIO PER CAVE E CANTIERI SECONDO SINECO

Riciclaggio&Demolizione ESCAVATORI CINGOLATI IL VERSATILE CAT 314E L CR IN OSPEDALE

Sollevamento&Noleggio MINIGRÙ

LA JEKKO SPX1040 EVITA L’ELITRASPORTO PER UN CARICO DA 900 KG

680 anno LXIII 5_maggio 2014

WALKAROUND ESCAVATORE CINGOLATO LIEBHERR R 922 NLC


4QFDJBM TJUVBUJPOT

DBMM GPS :BONBS TPMVUJPOT 1VS FTTFOEP VOB NBDDIJOB MFHHFSB F GBDJMNFOUF USBTQPSUBCJMF JM 7J0 DPO J TVPJ LH EJ QFTP PQFSBUJWP DBCJOB EJ HVJEB F DJOHPMJ JO HPNNB ร VO NJOJ FTDBWBUPSF JEFBMF QFS UVUUJ DPMPSP DIF EFWPOP PQFSBSF JO TQB[J BOHVTUJ QVS OFDFTTJUBOEP TUBCJMJUร QPUFO[B OPODIร VOB DBQBDJUร EJ MBWPSP EJ VOB NBDDIJOB QJรก QFTBOUF & VOB NBDDIJOB TFO[B TQPSHFO[B QPTUFSJPSF DIF TQPTB QFSGFUUBNFOUF MF TVF EJNFOTJPOJ DPNQBUUF DPO QPUFO[B F WFSTBUJMJUร

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PNEUMATICI INDUSTRIALI & OTR BKT. QUALITÀ SORPRENDENTE

Una forza che cresce insieme alle aspettative di chi lavora: eccellenti doti di trazione, ottima resistenza all’usura, mescola resistente a tagli e urti, carcassa protetta egregiamente grazie ad uno strato multiplo di cinture metalliche, contenuto consumo di carburante e più lunga durata dello pneumatico. Earthmax rappresenta la sintesi della tecnologia radiale BKT nelle applicazioni Industriali & OTR: una scelta di valore, sviluppata per soddisfare i bisogni specifici degli operatori professionali. Pneumatici BKT Industriali & OTR: risposte innovative, in una gamma tra le più complete e competitive sul mercato.

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27 - 30 Maggio; Hall 3.0 - Stand 3B40


Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

ISSN: 0010 - 9665

SOMMARIO &Prodotti

Attualità 6

RILIEVI TERRESTRI

24

Fiere di settore, accordi, export, bilanci, traguardi, joint venture, premiazioni

14

&Componenti

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In buone acque Xylem Water Solutions Italia protagonista a Sottomarina

ESCAVATORI CINGOLATI

50

Valore al vantaggio La copertura Keder XL di Layher protagonista al Firenze Fiera Congress and Exibition Center

WALKAROUND

30

L’impresa Cazzaro ha acquistato 8 nuovi New Holland

Macchine

COPERTURE MOBILI

18

L’Italia che avanza

SOLLEVAMENTO ACQUE

Lezioni alla Croce Rossa Scuola 626 ha erogato corsi di formazione anche al corpo militare della Croce Rossa

ESCAVATORI CINGOLATI

56

Presentiamo il sistema di monitoraggio per cave e cantieri Mobile laser scanning terrestre

Notizie

FORMAZIONE

Il laser che fa la differenza

L’escavatore cingolato Liebherr R922 NLC

L’ibrido da primato

SMOPYC 2014

Siamo andati a Civitavecchia per vedere al lavoro un Komatsu HB215LC-1. I consumi calano davvero

50

68

Un altro mondo Lo Smopyc di Saragozza, Spagna, visto da COSTRUZIONI

56 NEL PROSSIMO NUMERO Il nuovo Accordo Stato/Regioni, entrato in vigore il 12 marzo 2013, prevede una specifica abilitazione professionale per gli operatori delle macchine movimento terra. VOLVO CE ITALIA e l’ente accreditato CFRM (Centro Formazione e Ricerca Merlo) hanno siglato un accordo per erogare servizi formativi per pale gommate ed escavatori cingolati nelle regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.


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&Demolizione

Riciclaggio 78

94

Concrete Safety sicurezza al primo posto

Notizie

In primo piano al Samoter, la sicurezza sul lavoro nel settore del preconfezionato

Sicurezza, interventi, associazioni, attrezzature, macchine ESCAVATORI CINGOLATI

82

Abilità chirurgica

96

CEMENTO

100

&Calcestruzzo

ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

AUTOBETONIERE

104

Energia al calcestruzzo Cifa presenta la prima autobetoniera plug-in ibrida allestita su autotelaio Man

Dieci anni di impegno nella formazione di tecnologi per il calcestruzzo

104

Vanto italiano Italcementi firma un nuovo materiale sviluppato per la realizzazione di Palazzo Italia a Expo 2015

Cave

L’istituto pensante

Notizie Mercato, export, escavatori cingolati, cementi, casseforme, perforatrici

Un Cat 314E L CR Armofer tra i protagonisti del cantiere dell’Ospedale San Gerardo di Monza

90

ATECAP

680

5 MAGG IO 2014 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Silvio Cocco, Antonio Fargas IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it

122

MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it

&Noleggio

Sollevamento 112

Notizie Piattaforme aeree, gru idrauliche sollevamenti eccezionali, autogrù MINIGRÙ

116

Orgoglio tricolore La Jekko SPX1040 della PmP Noleggi scongiura l’utilizzo dell’elitrasporto in cantiere

perVoi

Provati Abbiamo visto all’opera le prime due grandi perforatrici rotary Liebherr LB 44-510 impegnate nella costruzione di un acceleratore di particelle a Darmstadt in Germania. La nuova LIEBHERR è stata progettata per garantire diametri di perforazione fino a 3 m e profondità di trivellazione massime di ben 92 m in applicazione Kelly.

FUSO CANTER

122

Offerta integrale Con l’ottava generazione del Canter arriva una versione da 8,55 t. Confermata la variante 4x4

Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440

Casa Editrice

la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484

COSTRUZIONIWEB.COM

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IN COPERTINA

INSERZIONISTI 97

www.betonblock.com

95

www.mantruckandbus.it

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7

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info@midiequipment.it

110

www.gv3.it

115

www.hillhead.com

IV Cop www.teknachem.it

10

www.volvoce.it

47

www.machineryzone.it

III Cop www.truckemotion.it

II Cop

www.yanmar.eu

Aziende citate Armofer ............................82 Berti ................................73 Beton Eisaack ..................105 Betonrossi ........................98 Bini Gru ............................80 Bkt ..................................74 Bobcat..............................72 Bronto Skylift......................74 Buzzi Unicem......................96 Cams ..............................72 Carmix ............................72 Case CE ............................98 Cazzaro ............................56 Cgt ..................................82 Cibsa ..............................72

Cifa................................104 Cnh ..................................6 Co.Ed.Mar. ........................62 Cte ................................114 Cts ................................114 Doka ................................99 Doosan ............................73 Effer ..............................112 Elsa ..................................7 Espi ..............................112 Eurocomach ......................72 Fpt Industrial......................12 Fuso Canter ......................122 Global Parts ........................8 Gsr ................................113

Nuova prospettiva. Sulla prima pagina della rivista vi presentiamo il cantiere visto da un operatore che lavora con il nuovo escavatore cingolato Liebherr R 922 NLC. Questo mese, il tedesco made in France è protagonista del nostro WalkAround.

Harsco ..............................6 Hidromek ..........................71 Hinowa ............................74 Italcementi ......................100 Jekko..............................116 Komatsu ..........................50 Layher..............................18 Liebherr ......................30 - 99 Linde ................................9 Linde Hydraulics ................12 Liugong ............................13 Maie ................................56 Mammoet ........................113 Man ..............................104 Manitowoc Crane Group ......112 Mercedes Benz ..................74 Metso ..............................13 Movimek ..........................71 New Holland ......................56

Phoenix Int. ....................114 PmP Noleggi ..............11 - 116 Powerscreen ......................79 Rodar ..............................70 Safond-Martini....................78 Sandvik ............................97 Scuola 626 ........................14 Sennebogen ....................112 Sineco..............................24 Takeuchi ..........................75 Terex ..............................113 Trevi Benne........................72 Varisco Pompe....................73 Vf Venieri ..........................72 Vtn Europe ........................70 Wacker Neuson ........12 - 75 - 79 Xylem Water Solutions Italia ..............12 - 62 Yanmar ............................71



NEWS

&Prodotti

Attualità

Strade a chilometro zero

Sumitomo sceglie Fabbrica Italia CNH Industrial ha sottoscritto un impegno di accordo con Sumitomo Construction Machinery (società della galassia Sumitomo Heavy Industries) per realizzare gli escavatori cingolati progettati dal costruttore giapponese nel range dalle 13 alle 35 t, a partire dalla metà del 2016. Il rapporto di fornitura per know-how tecnologico e componenti, tra CNH e Sumitomo, dura ormai dal 1992 e da tempo si è concentrato soprattutto sulla costruzione (da parte del partner nipponico) dei modelli di escavatori dalle 7 alle 80 t. La notizia è stata accolta con favore dagli osservatori economici nazionali per le positive ricadute produttive sul complesso CNH di San Mauro Torinese.

6 Costruzioni maggio 2014

di “consegna” della manifestazione, fissata nell’aprile del prossimo anno). Un nodo critico esemplare è senza dubbio quello della bretella RhoMonza che funge da raccordo tra la rete

www.harsco-i.it

S

recente storia economica. L’Expo 2015, alla fine, non ce la farà a rispettare tutti i suoi impegni e resta da capire soltanto quanta parte dei progetti previsti sulla carta rimarrà disattesa negli effetti finali (cioè, alla data

www.cnhindustrial.com

e le inchieste giudiziarie mostrano uno scenario già di per sé abbastanza impietoso, neppure il tempo ormai è galantuomo con l’evento più controverso e tormentato della nostra

autostradale e l’area espositiva di Fieramilano. I progetti sottoposti al vaglio degli amministratori locali rischiano di arenarsi sulla sabbia dei ricorsi amministrativi, dopo la chiusura del tavolo tecnico sul potenziamento del percorso di 9,2 km che attraversa il territorio provinciale dei comuni di Bollate, Novate Milanese, Paderno Dugnano, Cormano e Baranzate. I risultati della discussione progettuale ha visto svanire come neve al sole il progetto di interramento dell'opera mentre la facoltà di scelta dei tecnici di Serravalle e Regione Lombardia si è espressa a favore della (criticata) realizzazione di una carreggiata sopraelevata protetta da barriere antirumore a parziale riduzione dell'impatto ambientale sui quartieri residenziali. www.provincia.milano.it

La sfida è uno sguardo dal ponte Un viadotto lungo 20 km rappresenterà sempre un banco di prova estremo per ogni impresa di grandi costruzioni. In Algeria, è in dirittura d’arrivo la nuova linea ferroviaria ad alta velocità Oued Tlelat–Tlemcen che nei 132 km di percorso, comprende proprio quei 20 km sospesi che hanno sfidato un protagonista come HARSCO sul fronte delle soluzioni tecniche. A fianco dell’impresa Rizzani de Eccher, è stato implementato un sistema di sostegno del pulvino con piattaforme a regolazione idraulica e un carro per la sponda della soletta di impalcato. La realizzazione del viadotto ha richiesto oltre 1.200 m di pile.


Export, Messico e... novelties Governo e Regioni in sinergia sul terreno fertile del Centroamerica. Per favorire l’espansione della nostra industria meccanica, un finanziamento da 500 milioni di euro

S

individuare le potenzialità di penetrazione delle nostre imprese, la predisposizione di piattaforme B2B, l’organizzazione di visite aziendali, partecipazioni fieristiche, azioni mirate di incoming e lo studio di fattibilità per la creazione di un centro servizi post vendita nella zona centrale del Bajio. Il primo risultato concreto? 500 milioni di euro dal governo messicano per il finanziamento dei primi progetti di insediamento avviati dalle nostre pmi. Sarà il primo passo di un progetto che coinvolgerà in prima battuta la Regione Emilia-Romagna, in virtù di contatti già intrapresi da tempo con l’Ambasciata messicana in Italia.

Che (Super)combinazione Una macchina utensile “a portata di mano” per le riparazioni in cantiere? Chiedete a chi ne ha avuto la necessità e ne ricaverete probabilmente una menzione molto particolare per la Supercombinata brevettata da Evangelista Russo, patron dell’aziendalaboratorio di invenzioni Elsa di Sellia Marina (Cz). L’alesatrice portatile in grado di eseguire anche riporti di saldatura è disponibile oggi anche nella più recente versione Compact con il modello versatile SC1 40/1 dedicato soprattutto al mercato internazionale.

L’eccellenza del made in Itay? Per il governo messicano passa attraverso la qualità manifatturiera delle nostre aziende meccaniche. I contatti con enti locali come la Regione Emilia-Romagna oggi producono le prime opportunità concrete: imprese.regione.emilia-romagna.it

www.elsa.com

e le proposte degli analisti di mercato puntano su rotte ormai consuete, gli scenari che integrano le prospettive del ministero dell’Industria con i programmi di promozione e sostegno all’economia locale delle regioni Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto oggi indicano una nuova meta di sviluppo: il Messico. L’internazionalizzazione del paese centroamericano (membro del NAFTA) e le opportunità conseguenti per l’export del made in Italy sono al centro del progetto interregionale Mecamex, Meccanica italiana per il Messico. Il programma degli interventi prevede alcune iniziative di indagine per

maggio 2014 Costruzioni 7


3-7 giugno, Mosca 15a mostra internazionale di macchinari e tecnologie per le costruzioni

Velocità

Fruibilità

www.ctt-moscow.com

Completezza

HILLHEAD 2014

24-26 giugno, Buxton, Derbyshire United Kingdom Fiera internazionale cave, costruzioni, riciclaggio www.hillhead.com

GEOFLUID 2014 1-4 ottobre, Piacenza Perforazione e fondazioni www.geofluid.it

SAIE 2014 22-25 ottobre, Bologna 50a edizione del salone dell’innovazione edilizia www.saie.bolognafiere.it

Grafica

Download

WWW. GLOBALPARTS.IT L’azienda livornese, specializzata in ricambi d’usura e sistemi di depurazione per macchine movimento terra, ha fatto le cose per bene con la predisposizione di un sito che si distingue nel modo più brillante per impianto e semplicità di consultazione. La sezione prodotti, a esclusione dei denti per benne, è in progress, con le pagine ancora in costruzione, ma l’impianto è assolutamente adeguato a una futura proficua consultazione per tipologia e marchio commercializzato. Nel sito sono presenti anche News e conteuti Video&Foto, con le novità selezionate dai settori dei componenti e delle attrezzature per il cantiere.

IL SITO DEL MESE

MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI

ATTUALITÀ & PRODOTTI

CTT 2014

la soluzione nel drenaggio! Da sempre Varisco offre agli operatori del drenaggio e delle installazioni wellpoint la più vasta gamma di soluzioni: pompe autoadescanti fino a 12” vuotoassistite, pompe centrifughe con girante aperta 4” e 6” dry prime con cabina di insonorizzazione, pompe sommergibili in alluminio fino a 8”, impianti wellpoint con punte filtranti e tubazioni in tecnopolimero.

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T IAMO PROGET UIAMO R T S O C & ZATURE Z E R T T A 53 RIANTI A V 0 0 5 IN 1

Sollevano il... trofeo a gamma di carrelli retrattili R14-R20, prodotta da LINDE, ha vinto il premio della sicurezza nella sua gamma assegnato dalla Fork Lift Truck Association (FLTA). Gli Awards for Excellence assegnati dalla FLTA premiano i migliori risultati nell’ambito dell’ingegneria e del design, nell’ottica di diffondere degli standard di eccellenza. La gamma R14 - R20 Reach Truck, lanciata da Linde nel 2013, si è aggiudicata il riconoscimento in virtù di effettive innovazioni a vantaggio della sicurezza e del comfort dell’operatore. Le linee del nuovo carrello sono infatti particolarmente compatte, a favore della maneggevolezza e della conseguente rapidità di svolgimento delle operazioni. Siamo nell’ambito dei carrelli retrattili, utilizzati sia per il trasporto delle merci sia per lo stoccaggio in altezza; con l’utilizzo di questi mezzi si possono portare le merci fino a 13 m di altezza, aumentando lo spazio a disposizione. Le condizioni dell’operatore hanno naturalmente un peso rilevante nell’efficienza del lavoro, quindi le migliorie volte a ridurre lo stress assumono un’importanza strategica in qualsiasi ambito operativo del carrello retrattile. www.linde-mh.it

L

Moscow - Russia - 3-7 June 2014

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La testata trinciante TC è realizzata con doppia scocca per aumentare la resistenza agli urti. È dotata di traslazione laterale meccanica o idraulica opzionale, di sistema flottante verticale e adattamento al piano orizzontale di ±10°. Monta valvole by pass e regolatrici di flusso e coltelli a y con intermedio di serie. Necessita del terzo tubo di drenaggio. Necessita del terzo tubo per il drenaggio.

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Trasmissione diretta

cambio di tecnologie e alleanza produttiva. PMP Industries ha siglato un accordo strategico con LINDE HYDRAULICS in virtù del quale potrà aggiungere alla propria gamma di prodotti le tipologie riferite alle pompe a pistoni assiali per circuito aperto e ai sistemi di controllo e distribuzione. Linde completerà invece le sue linee con le specialità PMP che riguardano i motoriduttori (comando cingolo, comando ruota, rotazione torretta) e i motori idraulici a cartuccia. Fulcro del sodalizio, tra i gruppi industriali di Coseano (UD) e Aschaffenburg, la tecnologia Load Sensing (LSC) impiegata per le valvole di distribuzione Linde, valorizzata dall’abbinamento con i motoriduttori PMP per applicazioni speciali. Entrambe le aziende sfrutteranno le rispettive reti di vendita in Europa e nelle aree internazionali in via di sviluppo. www.pmp-industries.com

www.jcb.com

S

Una splendida annata La congiuntura economica ancora claudicante non scalfisce minimamente il rendimento da record di JCB. Quello del 2013 infatti si rivela come il terzo bilancio consuntivo più brillante della sua lunga storia produttiva. I 383,7 milioni di euro su base EBITDA non sfigurano minimamente al confronto con la stagione straordinaria del 2012 (culminata a 447,4 milioni). Le vendite di macchine realizzate lo scorso anno presentano un risultato altrettanto lusinghiero, con 66.227 unità realizzate di poco inferiori alle 69.250 dell’anno precedente.


a marche de palais si è svolta l’8 maggio, in occasione del Samoter di Verona. FPT Industrial è stata insignita del titolo di Diesel of the year 2014 per il nuovo motore Cursor 16, campione propulsivo dalle dimensioni contenute (corpo di un 13 l con performance di un 18 l). Con una cilindrata di 15,9 l a sei cilindri in linea, il motore sarà disponibile nelle versioni a turbo singolo e a doppio stadio. Conforme alle normative Tier 4 Final/Stage IV, il Cursor 16, con quattro valvole per cilindro, può sviluppare una potenza fino a 570 kW con una coppia

L

massima di 3.320 Nm a 1.500 rpm nella versione con turbo a singolo stadio e fino a 630 kW con una coppia massima di 3.500 Nm a 1.400 rpm nella versione con turbo a doppio stadio. Il Cursor 16 è il primo motore di FPT INDUSTRIAL con la testa cilindri in Compact Graphite Iron (CGI), materiale techno dall’elevata resistenza termica e meccanica. I progettisti FPT hanno reso più efficiente il processo di combustione,

Motore, (costip)Azione! Dal Light Equipment di alta fascia Wacker Neuson arriva l’ultima generazione di vibrocostipatori con motore a scoppio WM80 a due tempi dotato di convertitore catalitico, per una corrispondenza perfetta alle normative sulle emissioni. Due serbatoi separati per il carburante e l’olio (con dispositivo di spegnimento proteggi motore, in caso di mancanza del lubrificante) e nessuna necessità di premiscelazione: con queste caratteristiche, i nuovi modelli BS-2i arrivano al limite da primato delle 100 ore lavorative per intervallo di riempimento-olio. Il solido design del serbatoio con tappo a profilo basso è un dettaglio di affidabilità che si abbina idealmente al sistema filtrante “low manutention”, con effetti esponenziali sulla longevità operativa dei costipatori Wacker Neuson. Il sistema di filtrazione dell’aria a quattro fasi raggiunge una notevole capacità grazie all’applicazione di un prefiltro a ciclone in grado di catturare le particelle di grandi dimensioni e del filtro ausiliario (sempre a quattro fasi) a inibizione della polvere in entrata durante la sostituzione del filtro stesso. www.wackerneuson.it

12 Costruzioni maggio 2014

implementando pistoni in acciaio per ottenere una pressione massima sul cilindro e accrescere la potenza propulsiva con una significativa riduzione di emissioni del particolato.

Valorizzato dall’adozione della tecnologia HIeSCR, il Cursor 16 è stato sviluppato dai team Ricerca & Sviluppo di Torino e di Arbon e sarà prodotto nello stabilimento FPT Industrial di Bourbon Lancy. ww.fptindustrial.com

Arriva il “dreno” ad alta velocità Nati per “fare i duri”, gli ultimi modelli di pompe da drenaggio Flygt 2800 proposti da XYLEM rappresentano la dedica più efficace alla marcia a secco. Motori ad alta efficienza in classe H, ampio volume d’olio nel serbatoio, una valvola d’aria per lo smaltimento del calore generato, costituiscono una carta d’identità completata dai segni articolari del sistema DuraSpin™ (girante e coperchio di aspirazione con scanalature in abbinamento funzionale per tenere le particelle abrasive lontano dal collo della stessa girante), della realizzazione della girante in Hard-Iron™ (ghisa al cromo molto resistente all'abrasione) e dal sistema SpinOut™ di protezione della tenuta esterna con espulsione delle particelle abrasive.

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

Il Cursor degli eventi


Attualità&Prodotti

NEWS

La Cina in... Lokotrack

approdo è riuscito perfettamente. Ora si parte con l’esplorazione approfondita di un mercato (esteso) ancora tutto da scoprire. La joint-venture tra LiuGong e Metso Corporation (realizzata nella forma societaria di LIUGONG

L’

METSO Construction Equipment Co. Ltd., con sede a Shanghai) è un’interessante fusione tra l’annosa esperienza tecnologica di Metso nel settore delle unità mobili per frantumazionee vagliatura su cingoli e le notevoli capacità

industriali e commerciali del gruppo LiuGong, con una serie di strutture produttive affiancate dalla formidabile rete di concessionari che annovera oltre 900 punti di vendita in tutta la Cina. La prima strategia che verrà perseguita dal nuovo

merger sarà quella di produrre versioni locali dei modelli Lokotrack di Metso; il primo “parto produttivo” è previsto per questa estate 2014, con una macchina che porterà l’egida abbinata del marchio LiuGong Metso. “Questa joint-venture costituisce la risposta reattiva alla rapida diffusione dei frantumatori e dei vagliatori mobili nel mercato cinese”, ha dichiarato Joao Ney Colagrossi. “L’alleanza con LiuGong è il primo passo verso la realizzazione di uno standard commisurato alle esigenza del mercato locale, orientato soprattutto all’ambito minerario e delle grandi costruzioni infrastrutturali. www.metso.com


FORMAZIONE

LEZIONI

per la Croce Rossa IN COLLABORAZIONE CON SCUOLA 626, A CURA DI MATTHIEU COLOMBO

LA FORMAZIONE DI OPERATORI PER MACCHINE E ATTREZZATURE È OBBLIGATORIA DA OLTRE UN ANNO.

SCUOLA 626 È STRUTTURATA PER OFFRIRE CORSI DI FORMAZIONE A IMPRESE, PRIVATI E ISTITUZIONI.

TRA QUESTE, ANCHE IL CORPO MILITARE DELLA CRI, CHIAMATO A SVOLGERE OPERAZIONI ANCHE INTERNAZIONALI 14 Costruzioni maggio 2014

er condurre macchine e attrezzature da cantiere, da marzo 2013 è obbligatorio avere un attestato di abilitazione specifico per ognuna di queste categorie: piattaforme aeree di lavoro elevabili, gru a torre, gru autocarrate, gru mobili (autogrù), carrelli elevatori semoventi, trattori agricoli o forestali, macchine movimento terra e pompe per calcestruzzo autocarrate. La Scuola 626 di Montecchio Emilia (RE) è specializzata nell’erogare i corsi di formazione e addestramento dalla durata obbligatoria variabile da un

P


Attualità&Prodotti

NEWS

Oltre a formare grandi e piccole imprese, Scuola 626 garantisce istruzione anche a corpi istituzionali. Sopra, uno dei gruppi formati come parte del corpo militare per la Croce Rossa Italiana.

Morti bianche. Sapere è prevenire Da inizio 2014 al 19 maggio, i morti per infortunio sul luogo di lavoro dichiarati in Italia sono 209, ossia +6,9% rispetto al 2013.

cadutisullavoro.blogspot.it

minimo di otto ore a un massimo di sedici ore a seconda della tipologia e della complessità delle differenti macchine o attrezzature. Eroga inoltre i corsi d’aggiornamento obbligatori ogni 5 anni per tutte le abilitazioni. In particolare, Suola 626 è direttamente accreditata dalla Regione Emilia Romagna per erogare formazione riconosciuta dall’attuale normativa. Con la nuova legge, infatti, le aziende distributrici, produttrici, noleggiatrici e utilizzatrici di macchine e attrezzature non possono più erogare questa

formazione, salvo che non siano direttamente accreditate a questo scopo dalla Regione di competenza. Nelle pagine seguenti riportiamo la testimonianza di un corso che Scuola 626 ha garantito al corpo militare per la Croce Rossa Italiana, chiamato a utilizzare macchine movimento terra per affrontare emergenze come i soccorsi successivi a calamità naturali, ma anche per predisporre campi di assistenza per militari in Paesi dove l’esergito italiano è presente. RRST

maggio 2014 Costruzioni 15


A sinistra, Silvia Bottazzi, responsabile marketing di Scuola 626 con il Maresciallo Maggiore Luigi Merlo.

Luigi Merlo

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Maresciallo Maggiore corpo militare CRI

Siamo corpo militare per la Croce Rossa Italiana e svolgiamo servizio in ambito sia civile sia militare. Quindi svolgiamo operazioni all’estero, in Paesi come Iran, Iraq e Afghanistan, ma ci occupiamo anche di emergenze nazionali. Siamo un reparto sanitario e logistico e per questo dobbiamo fare i corsi di abilitazione all’utilizzo di macchine movimento terra e carrelli elevatori. Il nostro gruppo conta diverse persone, tutte volontarie, che svolgono altri lavori al quotidiano. Tra noi abbiamo, ad esempio, autisti, rappresentanti di commercio o insegnanti. Nel momento in cui l’ispettorato organizza i corsi vengono emessi dei precetti di richiamo alle armi, in modo da poter permettere a tutto il nostro personale di partecipare alle attività necessarie alla formazione sull’utilizzo in sicurezza dei macchinari e dei dispositivi necessari alla nostra attività. Relativamente al corso di 4 giorni organizzato da Scuola 626, i nostri ragazzi sono rimasti molto soddisfatti sia degli istruttori che hanno fornito spiegazioni chiare e complete sia delle macchine messe a disposizione.

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Scuola 626, è riconosciuta atore come soggetto formgio ne Re lla de to ita accred na ag Emilia-Rom www.scuola626.com info@scuola626.com

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Frequentare questo corso è stato molto utile per noi, perché ci ha dato modo di accrescere competenza, professionalità e sicurezza operativa. Devo dire che abbiamo trovato degli ottimi docenti, chiari nelle spiegazioni e che ci hanno chiarito i tanti dubbi che avevamo in merito sia alle normative sulla sicurezza sia sull’utilizzo delle macchine. Vorrei sottolineare l’attenzione e l’interesse che ha saputo suscitare durante il corso il docente


Attualità&Prodotti

NEWS

PER QUALI MACCHINE SERVE L’ABILITAZIONE? Di seguito riportiamo l’elenco di macchine e attrezzature per le quali è richiesta l’abilitazione degli operatori (art. 72 comma 5 D.lgs 81/08) e il numero minimo di ore di formazione obbligatoria teorica e pratica. • Piattaforme aeree di lavoro mobili elevabili 8 / 10 / 12 ore • Gru a torre 12 / 14 / 16 ore

• Gru mobili (autogrù) 14 / 22 ore • Gru per autocarro 12 ore • Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo* 12 / 16 / 20 ore • Trattori agricoli o forestali 8 / 13 ore • Macchine movimento terra** 10 / 16 / 22 / 28 / 34 ore • Pompe autocarrate per calcestruzzo 14 ore

TUTTI I DETTAG

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SUL SITO W EB SCUOLA626.CO M

Note: *(a braccio telescopico, carrelli industriali semoventi, sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi); **(escavatori idraulici, escavatori a fune, pale caricatrici, terne...).

Giuseppe Nardiello Sergente corpo militare CRI

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Maresciallo corpo militare CRI

Giovanni Bertolini, che ci ha insegnato come utilizzare le macchine con esempi pratici dimostrando la sua esperienza ventennale. Oggi ci possiamo dire pronti all’utilizzo delle macchine di movimento terra per affrontare emergenze.

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Gianfranco Licata

Del corso di formazione della Scuola 626 mi sono piaciute soprattutto le ore di teoria in aula, coinvolgenti grazie ai tanti esempi fatti per spiegare al meglio quali sono le operazioni da eseguire per utilizzare le macchine in sicurezza. Non avevo mai utilizzato una macchina movimento terra e mi ha sorpreso poi la varietà di macchine e modelli messi a disposizione: pale gommate, escavatori e terne. Ho avuto modo di ampliare il mio bagaglio di nozioni, soprattutto per far fronte alle necessità che si potrebbero presentare come volontario in situazioni d’emergenza. Quando interveniamo come CRI dobbiamo soddisfare i bisogni primari di persone che si trovano in uno stato di estremo disagio creando campi di soccorso nel minor tempo possibile ma lavorando comunque in estrema sicurezza. Ora mi sento preparato all’uso di macchine operatrici.

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DANIELA STASI

Nelle foto la copertura Keder XL di Layher allestita per il rifacimento del teatro all’aperto del Centro dei Congressi di Firenze. Ben visibili i binari, che permettono lo scorrimento della copertura stessa, in modo da agevolare le operazioni in cantiere.

VALORE © Costruzioni

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al vantaggio © Costruzioni

COPERTURE MOBILI

CONSENTE DI LAVORARE IN CONDIZIONI METEOROLOGICHE AVVERSE. DI PIÙ: PROTEGGE IL CANTIERE E LE STRUTTURE OGGETTO DELL’INTERVENTO. QUESTI ALCUNI PLUS DELLA COPERTURA KEDER XL DI LAYHER. LI ABBIAMO TOCCATI CON MANO A FIRENZE


NEWS © Costruzioni

Attualità&Prodotti

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Il Palazzo dei Congressi è stato oggetto di lavori di ristrutturazione: in particolare, Cenci Costruzioni Edili ha eseguito la manutenzione e il riordino dell’estradosso dell’auditorium, ossia il teatro all’aperto posizionato sopra l’auditorium stesso. I lavori, commissionati dal Comune di Firenze, sono stati effettuati con l’ausilio della copertura Keder XL e del ponteggio Allround di Layher che, forniti a noleggio e montati da Edilcomit, hanno protetto il cantiere dalle intemperie e quindi velocizzato i tempi dell’intervento. ST © Costruzioni

irenze Fiera Congress and Exhibition Center, il quartiere congressuale-espositivo del capoluogo toscano, è composto da tre strutture adiacenti l’una all’altra, ubicate nel cuore cittadino tra il centro storico e i viali di circonvallazione. Nei tre edifici è rappresentata la storia di Firenze: si spazia infatti dalla cinquecentesca Fortezza da Basso, gioiello dell’architettura militare del Rinascimento, al Palazzo dei Congressi, ospitato nell’ottocentesca Villa Vittoria, fino al Palazzo degli Affari risalente agli anni Settanta.


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COPERTURE MOBILI

Intervento outdoor

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La ristrutturazione del teatro all’aperto del Palazzo dei Congressi, in grado di ospitare varie tipologie di eventi, ha previsto lo smantellamento completo dei gradoni e della copertura pre-esistenti, il rifacimento con relativa impermeabilizzazione della copertura e la nuova configurazione degli spazi, ora archittetonicamente integrati con l’ambiente circostante (è stata modificata la pendenza, sono stati realizzati una nuova pavimentazione e dei gradini con finitura in acciaio spazzolato). L’Impresa Cenci di Lastra a Signa (FI), al secondo posto tra le imprese edili più antiche d’Italia, si è occupata di tutte le fasi lavorative.


Attualità&Prodotti

NEWS

Auditorium protetto Allround. Per meglio distribuire l’eccessivo carico trasmesso dalla struttura alla soletta sottostante, si è poi preferito aggiungere due ulteriori strutture di appoggio della copertura (in totale cinque file di ponteggio, per uno scarico dei pesi di 500 kg/mq in tutta la struttura). Nel complesso la Keder XL allestita nella fiorentina Villa Vittoria misurava 45,8 m di larghezza e 23,2 m di lunghezza; il ponteggio laterale Allround invece era lungo 41,2 m e presentava un’altezza di 5,5 m.

“COPERCHIO” EXTRA LARGE La copertura utilizzata è la nuova versione XL del modello Keder, prodotto da diversi anni da Layher: ne rappresenta l’evoluzione, sono stati modificati il colmo e il profilo del traliccio, sono stati rinforzati gli elementi modulari e la parte superiore del binario, e dà la possibilità di arrivare a una luce di 38 m e di avere dei carichi notevoli. La Keder XL inoltre consente di realizzare coperture in tre configurazioni: base, media ed heavy, a seconda degli elementi di controventatura posti tra una capriata e l’altra. Gli elementi modulari sono in alluminio, mentre i teli sono in PVC fissati ai binari dei tralicci di capriata. Il sistema di scorrimento (due dettagli nelle foto sotto) permette di movimentare la copertura con estrema facilità: la carrucola presenta due elementi verticali che semplifica le operazioni di movimentazione, le ruote nere permettono lo scorrimento longitudinale, mentre le ruote metalliche assorbono le differenze di parallelismo dei ponteggi, quindi consentono il movimento trasversale.

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www.layher.it

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Per i lavori di rifacimento della copertura dell’Auditorium e quindi dell’intero teatro all’aperto (immerso in un lussureggiante giardino secolare), l’impresa esecutrice è ricorsa al noleggio di opere provvisionali targate Layher. La scelta è ricaduta sulla nuova Keder XL per via della luce della copertura richiesta e dell’ampia area di lavoro da proteggere: in grado anche di scorrere su un apposito sistema di rulli e binari, Keder XL è stata appoggiata su tre strutture di sostegno, due laterali e una centrale, realizzate con il ponteggio multidirezionale


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Roberto Vesentini Direttore generale Layher

Marco Rabazzi Responsabile commerciale Edilcomit

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Le opere provvisionali Layher sono state una manna per questo cantiere: l’alternativa sarebbe stata realizzarne una in carpenteria o in tubo e giunto, quindi molto più pesante e più vincolante per la quantità maggiore di appoggi a terra. La tipicità architettonica del teatro all’aperto (per esempio con diverse pendenze) ha richiesto una cura meticolosa sia nella progettazione delle strutture di sostegno, sia nell’allestimento: ringrazio l’ufficio tecnico Layher e l’ingegnere Claudio Neri dello Studio Neri, che si è occupato del calcolo statico, in tal caso fondamentale per un montaggio rigoroso.

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Teresa Maietta Direttore vendite Layher

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La copertura Keder XL, che per luci elevate come quella del cantiere fiorentino richiede una gru per il montaggio, sta avendo richieste crescenti. In generale la versatilità delle nostre coperture, permette di impiegarle nei contesti più vari, dal rifacimento del tetto di un edificio residenziale alla ristrutturazione di monumenti di pregio storico-artistico. Già solo il fatto di poter lavorare quando il meteo non lo consentirebbe, è considerato sempre più un vantaggio. Inoltre la qualità dell’intervento stesso ne giova, per via della protezione della struttura oggetto dei lavori. Più si conosce un sistema di questo tipo, e più gli si dà valore.

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COPERTURE MOBILI

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Per questo cantiere la copertura era fondamentale, perché sotto la zona interessata dai lavori è ubicato l’auditorium (che ha continuato a ospitare congressi anche durante i lavori). La Keder XL, dalle dimensioni notevoli, ha permesso di coprire tutto il teatro all’aperto (diametro di 42 m); il multidirezionale Allround ha consentito di realizzare una struttura di sostegno il meno Simone Cenci ingombrante possibile. Il sistema scorrevole inoltre ha permesso di intervenire con la gru in modo preciso: spostando la Amministratore copertura siamo riusciti a posizionare il mezzo in modo e direttore tecnico ottimale, riducendo notevolmente i tempi. Cenci Costruzioni Edili


Attualità&Prodotti

NEWS

Di generazione in generazione Muratore a secco. Da allora, ha sempre operato in maniera continuativa nel settore edile, realizzando opere di nuova costruzione, ristrutturazione e restauro di edifici pubblici, privati e di culto. Il portfolio lavori è decisamente corposo e comprende opere pubbliche, ospedaliere, interventi di edilizia residenziale, restauri monumentali, oltre a opere di bonifica da amianto.

Full service made in Tuscany La senese Edilcomit (www.edilcomit.it) è attiva da 30 anni nella vendita, nel noleggio e nell’assistenza di macchine e attrezzature edili e stradali. È specializzata nella consulenza, nella progettazione e nell’installazione di linee vita, ponteggi con sistema a telaio prefabbricato e multidirezionale, coperture provvisorie e gru edili. Per quanto concerne il noleggio, si occupa di tutti gli step operativi: dal sopralluogo preventivo in cantiere, al calcolo strutturale, al montaggio. Grande attenzione è posta alla consulenza, per un servizio su misura.

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Iscritta nel “Registro delle Imprese Storiche Italiane” tenuto dalle Camere di commercio di Italia, l’Impresa Cenci Costruzioni Edili è attiva da due secoli a Firenze e dintorni. La ditta esisteva già nel 1818, anno in cui Pasquale Cenci, fratello dell’avo diretto degli attuali rappresentanti della famiglia, chiese ai Signori Gonfalonieri e Priori della Comunità di Lastra a Signa il riconoscimento di Perito e Maestro

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R ILIEVI TERRESTRI

IL LASER che fa la differenza IL “MOBILE LASER SCANNING TERRESTRE” È UN RAFFINATO SISTEMA DI MONITORAGGIO INDICATO PER CAVE E CANTIERI. È STATO UTILIZZATO NEI CANTIERI DELLA BREBEMI PERMETTENDO DI FARE UN “BILANCIO DELLE TERRE” RILEVANDO, AD ESEMPIO, LA RISPONDENZA TRA I VOLUMI DI TERRA ESTRATTI E QUELLI UTILIZZATI GIUSEPPE MASTROVITI INGEGNERE SERGIO ROSSI E LUCA FAVAGROSSA DIREZIONE COMMERCIALE SINECO

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Attualità&Prodotti e infrastrutture e la gestione della mobilità sono certamente una priorità per la Lombardia. Il Progetto BreBeMi (www.brebemi.it) nasce verso la fine degli anni ’90 come risposta a un bisogno locale di mobilità lungo la direttrice che collega il sistema metropolitano di Milano con una delle principali zone produttive italiane localizzata nell’area di Bergamo e Brescia. Questa sarà la prima autostrada europea costruita interamente con capitali privati e si è aggiudicata due premi europei per il miglior project financing nelle infrastrutture (“PFI Awards” di Thomson Reuters e “Project Finance Deals of the year”). Il tracciato ha uno sviluppo di circa 62,1 km. Partendo da Brescia, l’opera interseca il futuro Raccordo Autostradale Ospitaletto-Montichiari e fino alla barriera di Castrezzato sarà a circolazione libera con svincoli intermedi per l’accesso alla viabilità locale.

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NEWS

Successivamente, il tracciato prosegue a tre corsie per senso di marcia in stretto affiancamento alla linea ferroviaria Alta Velocità Milano-Verona (tratta Treviglio-Brescia), fino a interconnettersi con la futura Tangenziale Est Esterna di Milano. In questo tratto sono previsti 6 caselli completamente automatizzati (Chiari, Calcio-Antegnate, Fara OlivanaRomano di Lombardia, Bariano, Treviglio Est-Caravaggio, Treviglio Ovest-Casirate d’Adda). La nuova autostrada sarà attraversata, mediamente lungo tutto l’asse, da flussi giornalieri di traffico pari a circa 40.000 veicoli all’apertura e quasi 60.000 veicoli a regime. BreBeMi in numeri: 6,8 milioni di ore/anno di viaggio risparmiate; 5 province e 43 comuni interessati; 5 parchi; 62,1 km di autostrada; 17,5 km di viabilità di connessione e 17 km di viabilità compensativa. Sul totale, risultano riqualificate circa 17 km di strade. RRST

Nell’immagine di sfondo, il chilometro zero del tracciato della BreBeMi.

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R ILIEVI TERRESTRI L’ESIGENZA E LA SCELTA TECNOLOGICA La necessità di garantire un controllo efficace delle varie attività costruttive legate alla formazione dei rilevati stradali, sia da un punto di vista qualitativo che di tutela dell’ambiente, aveva posto la concessionaria nella condizione di dover definire un sistema metodologico per il monitoraggio periodico dei volumi di materiale movimentato sia dall’esterno che all’interno del cantiere e in particolare dei volumi estratti dalle cave di approvvigionamento e di quelli posti in opera. Il fine era di accertarsi, mediante misurazioni accurate e ripetibili, che tutti i materiali estratti dalle cave prescelte per l’approvvigionamento degli inerti fossero poi effettivamente utilizzati e posti in opera per la realizzazione del corpo stradale, così che, tramite un vero e proprio bilancio delle terre, si potesse escludere l’eventuale impiego di materiali non autorizzati. Dopo uno studio accurato sulle diverse metodologie di rilievo, l’attenzione era ricaduta su quelle che utilizzavano la tecnologia del “laser scanning”, le uniche in grado di acquisire misure in grande quantità, in tempi relativamente ristretti e con precisioni adeguate allo scopo.

Venivano successivamente analizzate e poste a confronto, sia da un punto di vista tecnico sia economico, le tecnologie di rilievo laser scanner aereo e terrestre, quest’ultimo sia in modalità statica che dinamica. Dalle analisi effettuate, la scelta finale è ricaduta sul “Terrestrial Mobile Laser Scanning”. In effetti, questa metodica di rilievo consente di acquisire molte più misure di una tecnologia tradizionale, con tendenza al continuo rispetto al discreto. Il vantaggio dell’acquisizione senza soluzione di continuità si sposa, tra l’altro, con l’assoluta comparabilità della precisione e accuratezza con quelle ottenibili con rilievi topografici tradizionali. Quale esecutore del servizio veniva individuata, dopo un’indagine di mercato, la società di ingegneria Sineco di Milano (www.sinecoing.it), accreditata alla norma UNI‐EN 17025 per i rilievi laser 3D, che ha contribuito in partnership con la canadese Optech, alla realizzazione del primo prototipo di laser scanner mobile e, successivamente, è stata la prima realtà al mondo a dotarsi, nel 2008, di un sistema laser scanner mobile completamente ingegnerizzato denominato “Lynx Mobile Mapper”.

LA STRUMENTAZIONE LYNX MOBILE MAPPER Il Lynx Mobile Mapper è un laser scanner di ultima generazione, appositamente progettato e ottimizzato per utilizzo su veicolo, grazie al quale è stato possibile effettuare in Italia le prime applicazioni di “laser scanning” dinamico in ambito stradale e territoriale. Permette di effettuare in modo rapido misure georiferite per mezzo di un sistema di navigazione POS LV 420 Applanix, con precisione paragonabile a quella topografica, alla frequenza di oltre 400.000 punti al secondo, ottenendo “Nuvole di Punti” 3D descrittive dell’infrastruttura e di tutto l’ambiente nell’intorno di 200 m. L’acquisizione dell’infrastruttura e del territorio circostante si basa su un semplice principio fisico: una sorgente emissiva proietta nel suo intorno raggi laser che, colpendo la materia al contorno, vengono da essa riflessi e captati da un ricevitore. Nota la velocità della luce e il tempo trascorso tra emissione e ricezione, il sistema misura la distanza del punto e, quindi, integrando

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questa informazione con quella derivante dal sistema POS del veicolo, ricava, istante per istante, le coordinate WGS84 di ogni singolo punto colpito dai raggi laser. Il Lynx utilizza due sensori lidar che, ruotando a una velocità di 12.000 rotazioni al minuto e con frequenza di acquisizione di 200 kHz, consentono di effettuare misure con densità di punti variabile da 1.000 a 4.500 punti a m2 di superficie in funzione della velocità con cui si esegue il rilievo. Altra caratteristica fondamentale del sistema è che i laser installati sono di Classe 1 e dunque garantiscono la totale sicurezza alla vista, consentendo ciò di poter operare anche in contesti antropizzati quali ambiti urbani, siti produttivi, ecc. Dalla nuvola di punti 3D, via post‐processing, è possibile estrarre sezioni, profili trasversali e longitudinali, ricavare modelli DTM, calcolare volumi ed effettuare misure con precisione sub‐centimetrica di ogni dettaglio stradale e territoriale.


Attualità&Prodotti

Sopra, tre immagini delle cave BreBeMi. Dall’alto: i siti di Castrezzato (BS), Covo (BG) e Cassano d’Adda (MI). Sotto, un momento di rilievo Gps-barimetrico.

Sopra, la monografia di un GCP. Nella pagina a sinistra la mappa del tracciato BreBeMi con evidenziati tutti i raccordi futuri e le uscite bidirezionali.

Siti monitorati e metodologia del rilievo

Il sistema Lynx Mobile Mapper di Sineco

Per quanto riguarda i siti delle cave estrattive, essi risultavano essere tre e in particolare: la Cava BS1bis di Castrezzato, la Cava MI1 di Cassano d’Adda e la Cava BG3 di Covo, per un’estensione complessivamente dell’area di scavo di circa 38,00 Ha. Per quanto riguarda le aree di cantiere relative all’asse autostradale, esse sono state individuate e suddivise in: • Cantiere 1: asse autostradale, da pk 0+000 a pk 15+000; • Cantiere 2: asse autostradale, da pk 15+000 a pk 35+000; • Cantiere 3: dell’asse autostradale, da pk 35+000 a pk 48+915; • Cantiere 4: comprendente la SP 103 Cassanese da pk 0+000 a pk 6+800; la SP 14 Rivoltana da pk 0+000 a pk 6+700 e la Variante di Liscate da pk 0+000 a pk 4+600 e altri lotti esterni all’asse autostradale vero e proprio in provincia di Brescia; per un totale di circa 67,0 km di asse stradale.

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R ILIEVI TERRESTRI

La cava di Castrezzato (BS) visualizzata in tridimensione con una nuvola di punti laser 3D. Seguono, nella pagina di destra: l’elaborazione del piano quotato e le curve di livello dello stesso sito estrattivo ed i profili longitudinali elaborati in seguito ai rilievi trimestrali.

ESECUZIONE DEI RILIEVI

POST PROCESSING DELLE “N UVOLE DI PUNTI” 3D Dalle relazioni tecniche consegnate da Sineco si è potuto evincere come, a campagna del rilievo ultimata, i dati acquisiti sono stati estratti dal sistema e tramite applicativo si è proceduto alla ricostruzione del tracciato georiferito compiuto dal veicolo durante il rilievo. Integrando i dati GPS con i dati della piattaforma inerziale (IMU) e dell’odometro (DMI) e utilizzando un filtro di “Kalman”, veniva garantita continuità alla traiettoria e ricavata la SBET (Smoothed Best Evaluation Trajectory). Successivamente alla definizione della traiettoria, è stato condotto il processing dei dati laser integrandoli con le informazioni sul posizionamento del veicolo, ottenendo così come risultato la “Point Cloud” georiferita. Una volta generata la “Point Cloud” si è proceduto all’appoggio a terra utilizzando i GCP (Ground Control Point). La precisione ottenuta è stata centimetrica e rispondente così alle richieste del monitoraggio. Il processamento dei dati è avvenuto tramite routine finalizzate all’estrazione automatica e semi‐automatica delle “feature” di interesse che, nel caso oggetto del servizio, sono consistite nella determinazione del piano quotato e del modello digitale a curve di livello per le tre cave estrattive e, per il tracciato autostradale, nella determinazione del piano quotato, del profilo longitudinale e delle sezioni trasversali significative.

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Per quanto riguarda le cave estrattive, il rilievo è stato svolto percorrendo con il veicolo Lynx Mobile Mapper il bordo perimetrale dell’area e la superficie interna, seguendo percorsi non necessariamente regolari in modo da ricoprire l’intero sedime della cava. Nel caso della Cava BG3 di Covo e della Cava MI1 di Cassano, dove si è verificata la presenza di acqua, il rilievo laser scanner Lynx è stato integrato con un rilievo GPS‐batimetrico del fondale mediante interfometria multibeam. Per quanto riguarda invece i cantieri stradali, l’acquisizione si è svolta percorrendo con il Lynx Mobile Mapper la sommità del rilevato e, ove necessario, il piede del rilevato stesso. Attività propedeutica al rilievo laser è stata la materializzazione a terra di punti di controllo GCP (Ground Control Point) necessari per effettuare l’appoggio a terra di precisione delle nuvole di punti generate dal rilievo laser. In accordo al cronoprogramma dei lavori e alle WBS, sono state programmate e realizzate cinque campagne di rilevamento, di cui la prima (condotta sull’intero tracciato autostradale e sulle n° 3 cave) avente lo scopo di definire lo “stato zero” del cantiere e le successive quattro - a cadenza trimestrale - realizzate contemporaneamente sulle cave e sulle porzioni di cantiere sottoposte a lavorazione.


Attualità&Prodotti

NEWS

Determinazione dei volumi

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Per quanto riguarda i siti delle cave estrattive, essi risultavano essere tre e in particolare: la Cava BS1bis di Castrezzato, la Cava MI1 di Cassano d’Adda e la Cava BG3 di Covo, per un’estensione complessivamente dell’area di scavo di circa 38,00 Ha. Per quanto riguarda le aree di cantiere relative all’asse autostradale, esse sono state individuate e suddivise in: • Cantiere 1: asse autostradale, da pk 0+000 a pk 15+000; • Cantiere 2: asse autostradale, da pk 15+000 a pk 35+000; • Cantiere 3: dell’asse autostradale, da pk 35+000 a pk 48+915; • Cantiere 4: comprendente la SP 103 Cassanese da pk 0+000 a pk 6+800; la SP 14 Rivoltana da pk 0+000 a pk 6+700 e la Variante di Liscate da pk 0+000 a pk 4+600 e altri lotti esterni all’asse autostradale vero e proprio in provincia di Brescia; per un totale di circa 67,0 km di asse stradale.

L’esperienza svolta ha permesso di confermare la validità della scelta di BreBeMi nel ricorrere al “Mobile Laser Scanning” terrestre quale sistema metodologico per il monitoraggio continuo dei volumi di materiale estratti dalle cave di approvvigionamento e di quelli posti in opera. In effetti, ciò è stato possibile grazie alle caratteristiche intrinseche di questa tipologia di rilievo che sono riconducibili alla rapidità di acquisizione, precisione, alta densità di punti di misura e flessibilità di utilizzo. Tramite un vero e proprio bilanciamento delle terre, BreBeMi ha potuto quindi controllare la rispondenza tra i volumi estratti con quelli effettivamente utilizzati per la realizzazione del corpo stradale, escludendo così l’eventuale impiego di materiali non autorizzati o, addirittura, inquinanti. Il territorio, la tutela dell’ambiente e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse si confermano essere per BreBeMi elementi significativi e imprescindibili a cui rivolgere una qualificata e costante attenzione nelle attività di costruzione e gestione autostradale.

L’immagine a sinistra rappresenta il piano quotato dell’intero tracciato (nella parte alta) ed il dettaglio della tratta evidenziata in giallo con una nuvola di punti 3D.


Peso operativo 21,35 ton Motore Liebherr D834 A7 Potenza netta 105 kW


WALKAROUND DI

MATTHIEU COLOMBO

R 922


I PLUS

di

Nuovo motore Stage IIIB senza filtro 1 antiparticolato o tecnologia Scr. Nessun costo di manutenzione in più. Rispetto al modello precedente 2 la cilindrata cala del 28% e la potenza è invariata. Velocità pistone più bassa della categoria: affidabilità.

Modalità Economia ottenuta senza tagli 3 di potenza ma con gestione elettronica integrata di idraulica e motore. Idraulica intelligente a controllo elettronico 4 integrale (rotazione inclusa), con impianto positive control. Gruppo radiatori ben realizzato e ventola 5 idrostatica termocontrollata elettronicamente: riduce i consumi. Cabina confortevole, con monitor touch 6 screen di ultima generazione e dettagli degni di un’auto di fascia alta. Componenti progettati e costruiti 7 da Liebherr per il movimento terra. Massima affidabilità ed efficienza. Il migliore e più potente impianto elettrico 8 della categoria per garantire partenze con ogni clima e affidabilità dell’elettronica. Disponibilità della versione NLC con carro 9 da 2.500 mm di larghezza e della configurazione con braccio posizionatore. Impianto d’ingrassaggio automatico 10 di serie per garantire longevità dell’attrezzatura e affidabilità nel tempo.

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NUOVO EQUILIBRIO ...EFFICIENTE L’escavatore R906 si evolve in R922 e diventa Stage IIIB. Costruzioni lo ha passato alla lente scoprendo una raffinata gestione meccatronica integrata. Costi di gestione in calo maggio 2014 Costruzioni 33


Il motore dell’R922 è un 4 cilindri Stage IIIB da 4,58 litri di cilindrata e 105 kW a 1.800 giri/min. Nessun Dpf o Scr. Rispetto al motore dell’R906 la potenza non varia, ma la cilindrata cala del 28% e la velocità lineare del pistone scende a 7,5 m/s: meno consumo, meno emissioni, bassi costi di manutenzione e affidabilità ancora superiore.

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CONSUMA POCO L’R922 punta sul “downsizing” del motore ma senza rinunciare a potenza e affidabilità. La cilindrata passa da 6,36 a 4,58 litri

ULTRA AFFIDABILE Il motore D834 A7 associa la cilindrata più bassa, alla minore velocità lineare del pistone della categoria. Longevità indiscussa

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COMMON RAIL FINO A 200 MPA

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706 NM A 1.400 GIRI/MIN L’elevata

Si passa dalle pompanti individuali ad un CR Bosch che varia la pressione da 160 a 200 MPa ottimizzando la combustione. coppia motore è disponibile anche in modalità di lavoro Eco Mode

Centralina Egr

© Costruzioni

Smart power © Costruzioni

Testata monoblocco Egr esterno raffreddato

L’EGR FUNZIONA SOLO QUANDO NECESSARIO

Il motore è un Liebherr D834 A7 assemblato nello stabilimento di Bulle (Svizzera). I più attenti notano subito l’assenza delle caratteristiche testate singole per ogni cilindro. Si tratta infatti di un quattro cilindri sviluppato in sinergia con MAN, costruttore leader che ha una grande esperienza nel costruire truck e motori con emissioni contenute. L’Egr a controllo elettronico, ricircola i gas di scarico (raffreddandoli) solo quando necessario per ottimizzare l’efficienza. Questo permette, tra l’altro, di mantenere un regime minimo di rotazione a soli 800 giri (consumo).

Egr esterno raffreddato

Sensori temperatura e pressione aria da Egr Protezione girante calda turbo

Ari ac om pre ssa ve rso int erc oo ler

Aspirazione aria

Vapori olio filtrati e reinmessi

Pressostato “salva turbo”per evitare fuorigiri della girante

© Costruzioni

LIEBHERR R 922 NLC

Protezione calore


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WALKAROUND Centralina (e software) Liebherr lontana da calore e montata su supporti elastici

In evidenza • RITORNO AL REGIME MINIMO AUTOMATICO

Supporti elastici

• SPEGNIMENTO REGOLABILE L’R922 ha di serie un sistema di spegnimento automatico del motore regolabile dalla cabina (da 2 a 30 min). Calano i consumi e gli intervalli di manutenzione sono calcolati su ore di lavoro effettive.

Piastra radiante

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• SPEGNIMENTO SALVA TURBO Prima di spegnere un motore turbo è bene farlo girare al minimo. L’R922 ha un timer per regolare lo spegnimento motore dopo l’estrazione della chiave d’accensione.

Stage IIIB • SENZA FITRO ANTIPARTICOLATO • SENZA SISTEMA SCR CON UREA

Dpf disponibile

• DPF OPZIONALE PER APPLICAZIONI E REGOLAMENTAZIONI SPECIALI

© Costruzioni

• CON CATALIZZATORE OSSIDANTE

Doc

LAVORA FINO A 35° DI PENDENZA Il motore D834 A7 assemblato nello stabilimento di Bulle si distingue anche per una coppa dell’olio profondissima. Il 4 cilindri non ha problemi di lubrificazione fino a ben 45° d’inclinazione. Ben oltre il limite di 35° che Liebherr indica per l’R922.

© Costruzioni

Coppa dell’olio profonda ben 300 mm

Filtro vapori olio

© Costruzioni

© Costruzioni

TURBO FISSO E RECUPERO VAPORI Il turbo a geometria fissa è protetto in ogni modo: Vapori valvola wastegate per evitare picchi di pressione, in aspirazione lubrificazione tra le due giranti, reimmissione vapori Olio in coppa oleosi a monte della girante fredda e timer di spegnimento motore per lubrificazione prima dell’arresto giranti.

4 supporti elastici motore

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Radiatore gasolio

Condensatore del climatizzatore incernierato

Intercooler aria-aria del turbo

Radiatore refrigerante

Radiatore olio idraulico

Impianto da manuale Micro griglie esterne e cofani con guarnizioni di qualità

© Costruzioni

Il nuovo cofano ad “ala di gabbiano” dà accesso al vano anche in spazi ristretti. Condensatore clima e radiatore gasolio sono montati su un supporto apribile. Tutti i radiatori sono separati e liberi di dilatarsi senza rischio di cricche. Fatto per durare

Ventola idrostatica

© Costruzioni

Moduli radianti ben separati

Valvola solenoide di controllo

© Costruzioni

Il gruppo radiatori è raffreddato da una ventola plastica aspirante ad 11 pale ben protetta. L’azionamento è idrostatico (reversibile a richiesta), ma controllato elettronicamente (solenoide), quindi funziona solo quando necessario riducendo consumi di carburante ed emissioni acustiche. 36 Costruzioni maggio 2014

© Costruzioni

VENTOLA IDROSTATICA TERMOSTATICA

Supporti elastici bidirezionali di tutti i radiatori © Costruzioni

© Costruzioni

Radiatore olio idraulico


by

WALKAROUND

Elettronica dedicata Anche le componenti elettroniche, oggi più importanti che mai, sono realizzate da Liebherr espressamente per applicazioni movimento terra © Costruzioni

Centraline protette e su supporti elastici

Quadro elettrico con fusibili principali

Presa diagnostica accessibile da terra

Stacca batterie FUSIBILI DI SICUREZZA Per scongiurare sbalzi di tensione dannosi per l’impianto (avviamenti d’emergenza), l’R922 ha due fusibili da 400A e 100A. Lo stacca batterie (in vano sotto chiave) può essere bloccato con lucchetto.

Connettori IP69 resistenti ad acqua e solventi in pressione

© Costruzioni

Cablaggi protetti da robuste maglie termorestringenti

Nel nuovo Liebherr R922, l’elettronica è fondamentale per ottenere il perfetto equilibrio tra prestazioni, consumi di carburante, efficienza operativa e comfort. Il nuovo impianto Liebherr è in grado di incrociare le informazioni rilevate dai moduli di controllo di motore, distributore idraulico, motore di rotazione e sensori di posizione del braccio.

© Costruzioni

Supporti cablaggi curati e riposizionabili

CERVELLI COORDINATI CAN BUS

IL MIGLIORE E PIÙ POTENTE IMPIANTO ELETTRICO DELLA CATEGORIA

+27%*

• BATTERIE 2 X 180 AH

+ 33%*

• MOTORINO D’AVVIAMENTO POTENTE RISPETTO ALLA CILINDRATA 5 KW

CABLAGGI BEN POSIZIONATI E RESISTENTI AL LAVAGGIO CON ACQUA E SOLVENTI IN PRESSIONE

• FUSIBILI PERIFERICI IN CABINA

© Costruzioni

...del potente alternatore

© Costruzioni

Tensionamento automatico cinghia...

• IMPIANTO A NORMA IP69

110A

* Nota: rispetto al precedente modello Liebherr R906

Schema fusibili in cabina con icone

© Costruzioni

• ALTERNATORE DA 110A

maggio 2014 Costruzioni 37


io L’olio B nche arriva a h* a 8.000

PRECISO E REATTIVO L’impianto, con distributore a centro aperto, è positive control: azionando i manipolatori si invia il segnale contemporaneamente a distributore e pompa di riferimento. L’elettronica controlla con elettrovalvole: la rotazione, il cambio marce, le pompe a portata variabile e lo sfilo dei martinetti di sollevamento braccio (per limitarne l’altezza operativa). 2 pompe Liebherr parallele (2x190 l/min) a controllo “positivo” elettronico

Prese di pressione circuiti

Elettro valvole solenoidi proporzionali

Filtro aria doppio stadio

Filtro remoto dell’olio motore (500 ore)

Pompa (l’unica non Liebherr) circuiti aux

Giunto elastico tra pompe (calettate al motore) e serbatoio olio

*Nota: l’olio idraulico si cambia ogni 3.000 h o, con analisi e cambio filtro ogni 1.000 h, si arriva a 6.000 h. Se si sceglie l’olio Bio, gli intervalli sono rispettivamente di 4.000 o 8.000 h.

© Costruzioni

Pompa ventola idrostatica

SARACINESCA IMPIANTO IDRAULICO Ruotando la leva azzurra (foto a destra) si isola il serbatoio dell’olio idraulico. In caso di emergenze o manutenzioni straordinarie, questo accorgimento permette rispettivamente di limitare le perdite d’olio e di eseguire lavori meccanici senza dover svuotare l’intero impianto, ma preservando il 60% del liquido nel serbatorio.

38 Costruzioni maggio 2014

© Costruzioni

Il nuovo impanto idraulico è calibrato perfettamente sulle esigenze dell’R922. Al posto dei 500 litri di olio idraulico dell’R906, ora se ne hanno 360 (-28%). Inoltre il diffuso controllo elettronico permette all’impianto di garantire una portata proporzionale alla potenza richiesta

© Costruzioni

LIEBHERR R 922 NLC

Idraulica intelligente


by

WALKAROUND

© Costruzioni

Motore di rotazione

Distributore a centro aperto

IL CONTROLLO DEL FLUSSO IDRAULICO è gestito elettronicamente e permette notevoli economie di carburante. In sostanza, la pompa ha una portata sempre proporzionale alla velocità di rotazione richiesta per la torretta ed evita trafilamenti in fase d’avvio. Inoltre, l’elettronica permette di regolare dalla cabina il freno di rotazione. Scarichi olio con valvole ecologiche (rilascio a vite) © Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

DELLA ROTAZIONE

A

A

DOPPIO SCOMPARTO E MAXI FILTRO Il serbatoio dell’olio idraulico (foto sopra) ha una capacità di 229 litri complessivi ma è caratterizzato da due scomparti verticali (destro/sinistro) comunicanti. La parte sinistra è quella di ritorno ed è caratterizzata da un maxi filtro che occupa tutta l’altezza A , mentre la parte destra è quella di alimentazione e rifornimento.

© Costruzioni

GASOLIO RAFFREDDATO E FILTRATO Tutte le tubazioni gasolio rivestite in treccia metallica

Tappo con chiave e filtro rifornimento

Botola rimozione depositi impurità

Presenza acqua segnalata in cabina

© Costruzioni

© Costruzioni

Scarico gasolio con valvola ecologica

GASOLIO A BASSO TENORE DI ZOLFO La pompa di rifornimento è opzionale. Liebherr lascia la scelta al cliente e tra le opzioni c’è anche un bocchettone wiggins per rifornimenti rapidi in stile Formula 1! Oltre al filtro interno al serbatoio, ci sono un filtro esterno ed un secondo esterno con spurgo acqua (segnale in cabina) e vaschetta trasparente.


© Costruzioni

+ 6% DI FORZA DI SOLLEVAMENTO RISPETTO ALL’R904 F F

F

Limitatore corsa cilindri regolabile

Kit sollevamento (valvole anticaduta) e attacco rapido Likufix a richiesta

F © Costruzioni

LIEBHERR R 922 NLC

Circuito ausiliario di serie (es: martello)

Martinetti prodotti da Liebherr a Kirchdorf con steli saldati per frizione: resistenza e allineamento perfetto

Parti in fusione Tubazioni idrauliche inossidabili e montate con supporti elastici F

Retrocamera integrata e protetta

Un italiano vero La cultura Liebherr della realizzazione di macchine e versioni speciali per soddisfare esigenze specifiche porta l’R922 ad esistere in versione NLC, con carro largo 2.500 mm e suole da 500 mm. Si possono poi avere suole da 600 o 750 mm, anche sui carri larghi SLC e LC. Su questi ultimi carri sono ora disponibili anche suole da 900 mm per avere pressioni al suolo minime

A richiesta + 4 t con la stessa sagoma


by

WALKAROUND Anche triplice

© Costruzioni

Anche il braccio posizionatore è una richiesta tipica dei clienti italiani. Come per il monoblocco, questo braccio è progettato e realizzato interamente nello stabilimento Liebherr di Colmar

© Costruzioni

VALVOLE ANTICADUTA E GANCI Il kit sollevamento prevede le valvole anticaduta sui martinetti di braccio e bilanciere e ganci di sollevamento in testa al braccio.

1 guida cingolo di serie (+2 opt)

© Costruzioni

TENSIONATORE MAGGIORATO

LIKUFIX Oltre all’attacco rapido per attrezzature, Liebherr offre il sistema LikuFix che include le connessioni rapide idrauliche e il riconoscimento dell’attrezzo tramite microchip (regolazione automatica di portata e pressione). © Costruzioni

Ingrassaggio manuale del tensionatore su ruota folle

8 rulli d’appoggio INGRASSAGGIO AUTOMATICO DI SERIE L’ingrassaggio dei componenti è fondamentale a preservare la durata della macchina. Per Liebherr l’ingrassatore è considerato indispensabile, quindi, di serie.

Attacco rapido © Costruzioni

© Costruzioni

oltrepassare i 2.550 mm di larghezza c’è la versione NLC. La struttura del sottocarro è realizzata con acciai di spessore superiore alla media di categoria. I pattini a tre costole sono da 220 mm e il passo maglia di 195 mm. I motori di rotazione sono realizzati dalla stessa Liebherr e scalano la marcia in automatico grazie al controllo elettroidraulico.

© Costruzioni

CARRO NLC Per non

Ganci a norma ISO 15818

Sistema Likufix

maggio 2014 Costruzioni 41


2.650 mm

Tipico accesso alla torretta Liebherr © Costruzioni

LIEBHERR R 922 NLC

Lo sbalzo posteriore più compatto della categoria

Tutto Liebherr

Chi fa da sé fa per tre. Per il costruttore tedesco questo modo di dire è un credo. Liebherr è storicamente nota perché progetta e costruisce tutti i componenti ad hoc

PROGETTATI PER IL MOVIMENTO TERRA I componenti principali dell’R922 sono sviluppati dalla stessa Liebherr con caratteristiche specifiche. Nessun componente adattato o da testare, ma elementi di provenienza certa che elevano l’affidabilità globale della macchina. Segue, il dettaglio degli stabilimenti in Germania e Svizzera: • BIBERACH AN DER RISS (D) ralle di rotazione, trasmissioni idrauliche, macchine elettriche, sistemi di comando elettrici;

COFANI IN DICICLOPENTADIENE A DUE STRATI Sia il cofano motore sia i due innovativi cofani laterali, con apertura assistita ad ala di gabbiano, sono in robustissima fibra plastica ed hanno al loro interno pannelli fonoassorbenti di qualità e fissati con viti. Tutto è fatto per durare a lungo nel tempo.

Insonorizzante cofano fissato con viti

• KIRCHDORF AN DER ILLER (D) cilindri idraulici; • LINDAU (D) sistemi elettronici hardware e software;

• BULLE (CH) motori diesel e a gas, motori e pompe idrauliche, tecnologie idraulica di comando, ripartitori di coppia.

42 Costruzioni maggio 2014

Estesi dettagli dei bracci in fusione

© Costruzioni

© Costruzioni

Carpenterie prodotte internamente

© Costruzioni

Saldature uniformi fino alla fine

© Costruzioni

• ETTLINGEN (D) componenti di rotazione per sfruttare le macchine nel tempo con il supporto del costruttore;

L’ARTE DI LAVORARE L’ACCIAIO Altro che stabilimento d’assemblaggio, alla Liebherr di Colmar si costruiscono escavatori dalla A alla Z, partendo da lastre d’acciaio.


© Costruzioni

Controllo esclusivo Le modalità di lavoro non corrispondono a mappature che tagliano potenza e curva di coppia, ma sono ottenute con regolazioni elettroniche incrociate di idraulica e motore. In E si sfrutta tutta la coppia

S SENSIBILITÀ Idraulica progressiva

e regime massimo di 1.630 giri/min

E ECONOMIA Meno emissioni e consumi. Massima efficienza “meccatronica”

P POTENZA Regime motore a 1.780 giri/min P+ POTENZA MASSIMA Fino a 1.830 giri/min

PERFETTO Liebherr ha introdotto per primo il touch screen. L’R922 monta un sistema di seconda generazione con una risoluzione elevata e un ottimo contrasto.

DA FUORISERIE L’R922 permette di visualizzare temperatura e pressione di olio e liquido di raffreddamento. C’é il voltmetro.

RETROCAMERA L’immagine della retrocamera è sempre buona, anche in controluce (foto). Presente nella home page, si può ingrandire.

MANUTENZIONE Gli intervalli di manutenzione sono monitorati e l’operatore può visualizzare tutte le singole scadenze.

RITORNO AL MINIMO REGOLABILE Oltre allo spegnimento del motore, si può regolare il tempo dell’auto idle in base ad esigenze o abitudini.

DIARIO DI BORDO La schermata info evidenzia i tempi per ogni modalità di lavoro, ma anche i tempi d’azione dei manipolatori o il regime minimo.

CONSUMO MEDIO La macchina misura il consumo in tempo reale e indica il consumo medio e i litri di carburante residui.

10 ATTREZZATURE Si possono memorizzare 10 attrezzature idrauliche con relativa portata e pressione.

ESCLUSIVO La velocità del tergicristallo si può regolare dal monitor garantendo sempre la massima visibilità.

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

PRIMA CLASSE Dal monitor touch screen si regola anche il clima, come su un’auto di lusso. Notare le funzioni ricircolo ed economia.

maggio 2014 Costruzioni 43


71 dB(A)

Superficie tersa notevole (pantografo)

IN CABIN A

Pulsante accensione Start/Stop

mm 800

mm 940

za rez ile b ara vab e p solle con n o rzi e to re Po ribile cchet perio ap a pa la su el qu

Cabina ROPS ISO 12117-2 A richiesta: griglia di protezione intergrale, griglia anteriore FGPS, griglia superiore FOPS

Top comfort

TECNOLOGIA LED DISPONIBILE

MENTALITÀ AUTOMOTIVE È evidente, nelle cabine degli escavatori stanno arrivando le tecnologie tipiche delle migliori auto. All’R922 non mancano: monitor touch screen, climatizzatore automatico con sensori per rilevare la direzione d’irradiamento solare, sedile climatizzato, fari a Led a richiesta. Manca solo il collegamento bluetooth del telefono con gestione dei contenuti e delle chiamate dal monitor della macchina.

© Costruzioni

Rispetto all’R906 Advanced la cabina non cambia, ma resta una delle migliori del settore. Per avere il massimo, richiedete il sedile Premium

• 2 FARI ALOGENI DI SERIE Sono i fari ai lati del parapioggia/sole (foto sopra)

• OPZIONE 4 FARI ALOGENI © Costruzioni

LIEBHERR R 922 NLC

SOLO

AMPIO VANO Alle spalle del sedile c’è un ampio vano chiuso. Sopra un piano d’appoggio, uno scomparto porta documenti e porta bottiglia.

In questo caso i fari di lavoro diventano due per lato

• OPZIONE FARI A LED In versione 2 o 4 fari, la tecnologia Led aumenta la luminosità ed abbassa i consumi energetici


© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

PARABREZZA A SCOMPARSA La parte inferiore del parabrezza non si deve movimentare a mani libere. Si apre verso l’interno e si sovrappone a pacchetto alla parte superiore che poi scorre sotto al tetto.

Cristallo superiore stratificato

Parabrezza a scomparsa

Guide cristallo inferiore

1.520 mm

Lavavetri fuori cabina (no vapori)

Doppia maniglia d’accesso interna

© Costruzioni

© Costruzioni

4 SUPPORTI ELASTICI La cabina è collegata alla torretta tramite 4 supporti ammortizzanti viscoelastici.

© Costruzioni

© Costruzioni

1.030 mm

ATTENZIONE AI DETTAGLI A destra, il testimone che accende la plafoniera all’apertura della porta. Le cerniere della porta con specifico ingrassatore.

REGOLAZIONI DEL SEDILE INFINITE

• IN PIÙ CON IL PREMIUM Sospensione elettropneumatica regolabile, climatizzazione attiva dello schienale, ammortizzazione per le basse frequanze.

Air © Costruzioni

Sospensione pneumatica autoregolante, schienale con aerazione passiva con carboni attivi, ammortizzazione longitudinale, inclinazione piano di seduta regolabile.

Disponibile cintura a 4 punti

© Costruzioni

• SEDILE COMFORT DI SERIE

DOPPIO STADIO Il filtro aria per l’abitacolo ha dimensioni superiori alla media di categoria ed include una parte ai carboni attivi. Lo si estrae dall’esterno.

maggio 2014 Costruzioni 45


LIEBHERR R 922 NLC

Liebherr R 922 NLC in numeri Versione NLC Peso operativo 21,4 ton Capacità sollevamento (360°, 0h) 4,7 ton Variazioni-dist. sollevamento no benna/4,5 m Potenza netta 105 kW Motore (Liebherr) D834 A7 Cilindrata 4,58 l Cilindri 4 Alesaggio x corsa 108 x 125 mm Regime di taratura 1.800 rpm Velocità del pistone 7,50 m/s Valvole per cilindro 2 Distribuzione conv. Iniezione common rail Fasi d'iniezione fino a 5 EGR electr ext Trattamento gas di scarico DOC (opt Dpf) Alimentazione turbo after Pompe var Portata 2 x 190 l/min Regolazione pompa LS pos Distributore a cassetti c c press comp Pressione (max) 35 Mpa Velocità traslazione 3,2 - 5,5 km/h Velocità rotazione torretta 11 rpm Passo 3.650 mm Carreggiata 2.000 mm Braccio monoblocco 5.400 mm Penetratore di riferimento 2.400 mm Profondità di scavo 6.200 mm Profondità scavo al plinto 4.800 mm Distanza scavo a terra 9.450 mm Altezza di carico 6.350 mm Forza strappo alla benna 14.900 daN Forza penetrazione 11.600 daN Sbalzo posteriore torretta 2.650 mm Larghezza torretta 2.540 mm Larghezza cingoli 2.500 mm Suole 500 mm Lunghezza trasporto 9.300 mm Altezza braccio/cab 3,1/3,05 mm Batteria 2 x 180 Ah Alternatore 110 A Serbatoio gasolio 373 l Serbatoio idraulico (sistema) 360 (229) l

www.liebherr.com

Antenna LiDAT Plus

CALANO I COSTI DI MANUTENZIONE In questa versione da 105 kW, il nuovo motore D834 A7 è Stage IIIB senza Dpf o Scr. Rispetto al precedente motore la cilindrata è calata del 28%. Inoltre l’impianto idraulico è stato ottimizzato riducendo il serbatoio da 500 a 360 litri. Se poi si sceglie l’olio bio e si fanno anailisi ogni 1.000 ore, il cambio olio è previsto a 8.000 ore. Rispetto al passato, lo spegnimento automatico del motore regolabile dall’operatore, oltre a far risparmiare carburante, permette di far girare il contaore solo quando si lavora. L’R922 ha tutte le carte in regola per avere costi di manutenzione inferiori all’R906. Il sistema LiDAT Plus di trasmissione dati Gps/Gprs di serie, permette di monitorare da remoto, in tempo reale, il nuovo R922.

• CAMBIO OLIO MOTORE 500 ore • FILTRO OLIO MOTORE 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO fino a 6.000* ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO BIO fino a 8.000* ore • CAMBIO REFRIGERANTE 6.000 ore GUARDATE IL VIDEO DEDICATO ALL’ESCAVATORE LIEBHERR R922 * Nota: intervallo con analisi dell’olio idraulico ogni 1.000 ore (a partire da 3.000 ore)


Più di

*Agriaffaires + Machi achi hineryZo h y ne ** Fonte Xiti, gen e na aio 2014

Più di

265 000*

7,8 milioni*

Caterpillar - 323DSA 2007 - 6478 h

Fiat Hitachi - FR100 1997 - 7300 h

JCB - 2CX 2009 - 124 h

JKomatsu - D41P.6 1998 - 7000 h - 125 CV

Locatelli - Gril 8700T 2014 - 68 T - 32 m

Hyster - H 5.00 XM 2004 - 5 T - 5,1 m

Iveco - 120E23 2001 - 200000 km

Daf - CF 85.410 2001 - 265017 km

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TAKEUCHI

La rete commerciale di professionisti, a vostra disposizione con 30 Concessionari Ufficiali, è in grado di offrirvi informazioni tecniche e consigli adeguati a scegliere il macchinario adatto alla vostra impresa. La vasta gamma di escavatori da 8 a 160 q. copre qualsiasi soluzione di cantiere. Presso tutti i concessionari Takeuchi® è possibile trovare un’ampia gamma di ricambi originali subito disponibili. La rinomata qualità ed affidabilità degli escavatori Takeuchi® rende il prodotto la scelta ideale per l’impresa moderna. MIDI EQUIPMENT SPA | Via Pacinotti 19 - 37135 Verona (Italy) - T +39 045 8230542 - F +39 045 8206070 - info@midiequipment.it


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Macchine Componenti trasmissioni

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Movimento terra pneumatici

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Rops Fops

Perforazione

Consolidamento

assali

motori attrezzature CFA

Ricambi

rulli compattatori Sicurezza micropali

M

56

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Escavatori cingolati Abbiamo visto al lavoro l’escavatore ibrido Komatsu. L’ha acquistato la SIAD

Escavatori cingolati La scelta dell’impresa Cazzaro, specializzata nella realizzazione di reti gas

Sollevamento acque Le pompe Xylem Water Solutions Italia protagoniste a Sottomarina

Smopyc 2014 Chi la dura la vince. Vi raccontiamo come è andata la fiera spagnola


ESCAVATORI CINGOLATI

a SIAD Autotrasporti e Scavi di Civitavecchia si è aggiudicata il primato in innovazione per la scelta dell’escavatore ibrido Komatsu. L’impresa, che ben conosce il prodotto Komatsu, ha scelto di acquistare l’innovativo HB215LC-1, nonostante il carro largo 2.980 mm, per sostituire un navigato PC2408 NLC impiegato soprattutto per la movimentazione di carbone in porto. In particolare, la nuova macchina servirà periodicamente la centrale Enel TNV di Civitavecchia; un’applicazione pressoché stazionaria in cui il recupero energetico che deriva dalla rotazione torretta porta benefici evidenti in termini di consumo carburante. Dato che il lavoro in porto è ciclico, la SIAD utilizza l’HB215LC-1 anche nella vicina cava Fiorotta ai Sassicari di Civitavecchia. COSTRUZIONI è andata a vedere l’ ibrido al lavoro. RST

L

50 Costruzioni maggio 2014

L’IBRIDO


&Componenti

Macchine

È COME SE AVESSE IL KERS DELLE FORMULA 1. L’HB215LC-1 SCELTO DALLA SIAD RECUPERA L’ENERGIA DALLA FRENATA TORRETTA, LA TRATTIENE, QUINDI LA RILASCIA PER AIUTARE IL MOTORE TERMICO A SODDISFARE LA RICHIESTA IDRAULICA. I CONSUMI CALANO FINO AL 25% DI MATTHIEU COLOMBO

A differenza degli altri escavatori cingolati Komatsu destinati ai mercati europei, l’HB215LC-1 è prodotto negli stabilimenti giapponesi. I componenti ibridi sono garantiti 5 anni o 10.000 ore.

da primato


ESCAVATORI CINGOLATI

GENERA ENERGIA IN FRENATA DI ROTAZIONE

Motore/generatore di rotazione

BOOST ELETTRICO Il motore di rotazione è elettrico (non idraulico) e genera energia in fase di frenata. Questa energia è trasmessa al modulo accumulatore ultra-capacitor che include un inverter per trasformare l’energia alternata (AC) prodotta in rotazione a quella continua (DC) necessaria al motore elettrico da 44 kW posto tra motore termico e pompe idrauliche. Il motore Komatsu 4 cilindri da 104 kW lavora quindi in serie con quello elettrico per alimentare l’idraulica.

Sul PC210-8 Komatsu monta un motore 6 cilindri da 6,7 litri di cilindrata. Grazie alla potenza elettrica supplementare, all’ibrido HB215LC-1 basta il parco 4 cilindri da 4,46 litri dei PC160 e PC190. In futuro sarà disponibile anche in versione Stage IIIB con catalizzatore ossidante, ma sempre senza filtro Dpf.


&Componenti

Macchine

TECNOLOGIA COLLAUDATA L’escavatore cingolato Komatsu HB215LC-1 è una macchina ibrida di seconda generazione. Sostituisce infatti il modello PC200-8 Hybrid da qualche anno commercializzato in alcuni mercati extra europei. Attualmente gli escavatori ibridi Komatsu al lavoro nel mondo sono quasi 2.500, di cui 1.400 nel solo Giappone. Un altro Paese dove la macchina è stata commercializzata sin da subito è la Cina, seguita dagli Stati Uniti. Tutte queste macchine sono collegate direttamente a Komatsu tramite il sistema di trasmissione dati Komtrax di serie e ad oggi nessun esemplare ha mai avuto problemi. Il Komatsu HB215LC-1 Hybrid è stato quindi sviluppato sulle basi di una tecnologia collaudata e i suoi componenti ibridi sono garantiti 10.000 ore o 5 anni. Rispetto a un escavatore cingolato tradizionale Komatsu da 210 quintali, l’HB215LC-1 Hybrid ha un motore di cilindrata inferiore del 30%, ma offre pari prestazioni, riducendo al contempo i consumi di carburante e l’impatto ambientale. In applicazioni di scavo tradizionali, ossia in cui si scava e si utilizza la rotazione della torretta per caricare un camion, Komatsu dichiara che la tecnologia ibrida consente di risparmiare mediamente il 25% di carburante e di ridurre di un quarto le emissioni medie di CO2.

COME FUNZIONA L’IBRIDO GIAPPONESE Il sistema ibrido del nuovo HB215LC-1 Hybrid è costituito da un motore elettrico di rotazione Komatsu che funziona anche da generatore di corrente, dal nuovo condensatore Komatsu Ultra Capacitor (in foto) e da un motore 4 cilindri turbodiesel da 104 kW. Come funziona il sistema? In poche parole l’energia cinetica della frenatura torretta generata nelle rotazioni viene trasformata in energia elettrica AC, che attraverso un inverter diventa DC e viene canalizzata e immagazzinata nel supercondensatore. L’energia catturata è quindi rilasciata, anche istantaneamente, per alimentare il motore elettrico che aiuta quello termico in accelerazionequando il carico idraulico lo richiede. L’energia elettrica non è quindi immagazzinata in classiche batterie, come avviene su alcune autovetture ibride, ma nel suddetto condensatore che permette di riutilizzarla già dal ciclo di lavoro successivo.


ESCAVATORI CINGOLATI

U N’AZIENDA ESTRATTRICE SPECIALIZZATA IN OPERE PORTUALI, GRANDI LAVORI E DEMOLIZIONI La SIAD Autotrasporti e Scavi è una società nata nel 1994 sulla base di una grande esperienza nel settore estrattivo. Attualmente questa realtà, con sede a Civitavecchia, coltiva il sito estrattivo di calcare “Fiorotta” (parte dell’ex sito Italcementi dei Sassicari per anni collegato al porto di Civitavecchia con teleferica). Per differenziare la propria attività e rispondere in modo professionale e tecnico ad esigenze locali, SIAD si è specializzata sia nella realizzazione di opere portuali (ripristino e ampliamento delle banchine) sia nella movimentazione di carbone e ceneri per Enel Produzione, all’interno della centrale TNV di Civita-

vecchia. Il portfolio dell’impresa unisce committenti di primo piano come, per esempio, la Saipem, a cui l’impresa ha garantito la fornitura di materiale lapideo per la costruzione di un oleodotto offshore. Tra le demolizioni eseguite negli anni, la più impegnativa è stata probabilmente quella per implosione dell’ex Mulino Assisi, nel Comune di Civitavecchia. Merita menzione anche la demolizione della centrale Enelpower di Fiumaretta, realizzata in Ati con il Consorzio CO.ME.T. SIAD ha inoltre le carte in regola per eseguire lo smaltimento ed il recupero dei materiali inerti lapidei provenienti dalle demolizioni e costruzioni.

La prima testimonianza italiana “La macchina è rapida ma anche molto progressiva ed ha prestazioni in linea con il PC240-8 che utilizzavo prima” - spiega il giovane operatore della SIAD Manuel Palumbo. “Durante la rotazione si sente il regime motore che cala e poi riprende non appena si aziona il braccio, ma questo in termini di potenza non si avverte. Una volta abituato l’orecchio al nuovo ‘ritmo’ si apprezzano i consumi. Nell’applicazione portuale in cui il 240 consumava 14 litri/ora, l’ibrido consuma anche 10 litri/ora. Sul 240 avevo l’avambraccio da 2.400 mm - continua Manuel mentre l’HB215LC-1 monta il 2.900 che si rivela più adatto alla movimentazione di carbone in porto. Con il carro largo la stabilità è davvero notevole”.

54 Costruzioni maggio 2014


&Componenti

Macchine Nella foto da sinistra: Cristiano Menichelli, responsabile commerciale GIS area Roma, Gabriele De Amicis, presidente SIAD, Daniele Vescovi, sales area manager Komatsu, Francesco Grassi, amministratore della concessionaria GIS, Andrea De Amicis, responsabile cave e parco macchine SIAD e Paolo Danieli, product manager Komatsu per il mercato italiano.

Gabriele De Amicis

c

Abbiamo scelto di acquistare un escavatore ibrido sia perché Presidente CdA crediamo nell’innovazione e in Komatsu sia SIAD Autotrasporti e Scavi per una questione di attenzione per l’ambiente ed immagine. Il valore dell’HB215 lo vedremo con il passare del tempo. Per il futuro le sfide non ci mancano. Oltre a nuovi lavori d’ampliamento al porto di Civitavecchia siamo in gara per la realizzazione di nuove banchine nei porti di Tripoli e Bengasi (Libia). Inoltre, nella nostra area sembrano finalmente avviati i lavori per la costruzione dell’autostrada che unirà Civitavecchia a Cecina (LI) e della bretella che unirà Civitavecchia a Viterbo, proseguendo per Orte verso l’A1. Con queste prospettive è importante scegliere macchine e partner di prim’ordine.

c

Qualità garantita e finanziata La GIS di Fondi (LT) è stato per anni un concessionario di riferimento per il marchio Komatsu e, con l’introduzione della nuova organizzazione distributiva in Italia, è stata selezionata come uno dei sei distributori ufficiali. GIS, fondata da Giovanni Grassi negli anni Settanta e oggi guidata da Francesco Grassi, rappresenta Komatsu per il Lazio e l’Abruzzo e distribuisce la gamma di macchine compatte Komatsu Utility nella provincia di Roma. L’azienda, specializzata nella vendita di macchine nuove, usate e nel noleggio, garantisce ai propri clienti assistenza su tutto il territorio nazionale e offre soluzioni come pacchetti d’assistenza, anche integrati con soluzioni finanziarie studiate ad hoc per i singoli clienti. Le soluzioni Komatsu Finance, ad esempio, sono state scelte da SIAD che abitualmente non dilaziona l’acquisto dei propri macchinari.


ESCAVATORI CINGOLATI

La storia dell’impresa Cazzaro aiuta a ripercorrere quella delle macchine movimento terra Fiat. Per la sede di Zero Branco (TV) sono passati macchine marchiate Simit, Fiat, Fiat Allis, Fiat Hitachi, Fiat Kobelco, quindi New Holland. Dal 1992, il concessionario MAIE affianca la Cazzaro per soddisfare esigenze oerative e garantire consulenze di prodotto.


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Macchine

L’ITALIA che avanza

L’IMPRESA TREVIGIANA CAZZARO HA ESPERIENZA DA VENDERE, IN PARTICOLARE NELLA REALIZZAZIONE E POSA DI RETI ACQUA E GAS. OGGI LE SUE MACCHINE LAVORANO ANCHE NEI CANTIERI DI EXPO 2015 DI MATTHIEU COLOMBO

oraggio, determinazione, ingegno, trasparenza, stabilità familiare e umiltà. Questi gli ingredienti chiave del successo dell’impresa Cazzaro, oggi vero e proprio riferimento in IItalia nel settore della posa di sottoservizi, come nella costruzione di infrastrutture e realtà industiali o di logistica. Tra i lavori di rilievo che impegnano oggi la Cazzaro, vi sono la costruzione dei gasdotto che unirà Verona, Brescia, Cremona e Bergamo con circa 240 km di rete, la realizzazione dei corsi d’acqua perimetrali all’area espositiva di Expo 2015 con le relative canalizzazioni e infine la bonifica e la successiva ultimazione dell’Autoparco di Scorzè (VE) che avrà una superficie coperta di circa 25.000 m2. Adriano Cazzaro ha accompagnato COSTRUZIONI proprio nel cantiere dell’Autoparco, dove l’azienda ha dimostrato tutto il suo valore, eseguendo i lavori a regola d’arte. In questi cantieri, le macchine New Holland sono protagoniste. Otto quelle acquistate nel 2013, per una testimonianza di qualità sul campo. RST

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ESCAVATORI CINGOLATI

PIENAMENTE SODDISFATTI DELL’SCR Per un’azienda che conta 62 dipendenti e 100 unità tra macchine movimento terra e attrezzature, la nostalgia e i buoni ricordi non bastano a rinnovare la fiducia in un costruttore per oltre mezzo secolo. Caratteristiche come produttività e affidabilità sono elementi di valutazione basilari, tanto quanto i valori di consulenza e assistenza garantiti da un concessionario come MAIE. La famiglia Cazzaro (declinata tutta al maschile per cinque fratelli e ben nove nipoti) ha sempre rinnovato una piccola parte del parco macchine ogni anno.

AUTOPORTO DI SCORZÈ Abbiamo visitato il futuro Autoporto di Scorzè di proprietà dall’azienda logistica Scarpa (C.S.T. con sede a Noale). Il cantiere ha alle spalle una storia travagliata: partito nel 2008, si è presto fermato perché le imprese coinvolte avevano interrato rifiuti contenenti amianto. La proprietà si è quindi rivolta alla Cazzaro che, dopo aver eseguito tutte le bonifiche necessarie, ha ottenuto i permessi per portare a termine la realizzazione dell’Autoparco a cui sarà anche dedicata un’uscita autostradale del nuovo tratto Passante della A4. Il nuovo centro logistico e direzionale da 25.000 m2 coperti è oggi pressoché ultimato. L’impresa Cazzaro ha risposto in tempi brevi alle specifiche di progetto ed ha anche affrontato modifiche sostanziali in corso d’opera come, ad esempio, la realizzazione di spazi di stoccaggio per merci fresche e congelate (con una temperatura garantita fino a -40°C).

Dopo due anni di riflessione e un 2012 in ripresa, nel 2013 Cazzaro ha ordinato otto nuovi escavatori in cambio di quattro permute. I modelli scelti (motorizzati Stage IIIB/Tier 4 i): un E140C SR, un E215C, tre E245C, un 305C e due E385C. A Scorzè abbiamo visto al lavoro l’E215C, un E245C e l’E305C, con propulsori FPT a tecnologia SCR addizionati con urea. L’impresa ha “vinto” la diffidenza per l’urea con i truck e oggi è molto soddisfatta per i consumi di carburante contenuti, la manutenzione semplificata e la produttività.


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VINCE PER VERSATILITÀ E PRECISIONE Degli otto nuovi New Holland acquistati da Cazzaro quasi la metà sono E245C con carro NLC e braccio posizionatore. L’impresa riconosce a questo modello la massima versatilità operativa, notevoli doti di produttività e un’idraulica progressiva quanto affidabile. COSTRUZIONI ha visto un E245C di Cazzaro impegnato a realizzare la canalizzazione perimetrale dell’Autoporto di Scorzè, lungo la SS551 Treviso-Padova. La macchina, guidata da un sistema di controllo laser, ha dato prova di sensibile controllabilità e grande precisione operativa.

Un fornitore di soluzioni, anche finanziarie Dopo anni sul mercato, Cazzaro è ben nota ai vertici CNH. Dai primi anni Novanta, la concessionaria di riferimento dell’impresa è la MAIE di Ravenna e in particolare la filiale di Limena (PD). Negli anni, la concessionaria New Holland ha affiancato la Cazzaro nello scegliere le macchine in base alle esigenze operative in evoluzione. Nel 2013, per la prima volta, Cazzaro ha ritenuto interessante l’acquisto delle macchine con un pacchetto CNH Capital che include coperture assicurative estese.


Grande fermento nei cantieri della futura area espositiva di Expo 2015 (foto principale e sopra in sequenza), dove Cazzaro lavora per la coop Viridia di Settimo Torinese. L’impresa trevigiana è incaricata della realizzazione del corso d’acqua perimetrale all’area e dei relativi canali di alimentazione ai padiglioni. In questo caso la grande sfida è quella di rispettare le tempistiche di cantiere nonostante condizioni atmosferiche avverse e imprevisti.

SOLUZIONI A 360° Negli anni Sessanta la famiglia Cazzaro aveva un ascendente agricolo e offriva un servizio conto terzi con trattori e mietitrebbie. Presto è seguita la specializzazione in sbancamenti e movimento terra. Da allora il portfolio lavori è cresciuto a dismisura così come la loro importanza. Oggi il 60% delle opere eseguite da Cazzaro sono di posa gasdotti, una specializzazione per cui l’azienda ha progettato e costruito attrezzature idrauliche uniche che servono da spingitubo con trivella integrata. Oltre ai gasdotti, l’impresa esegue edilizia industriale, realizza infrastrutture, cura progetti di regimazione delle acque, consolidamento e demolizione; una su tutte, quella dell’ex fornace di Noale portata a termine anche con un E305 con attrezzatura da oltre 20 m d’altezza operativa.

L’esecuzione di consolidamenti e la posa di palancole è una delle attività eseguite dalla Cazzaro. Si tratta di una specializzazione nata come appendice a quella della posa di condutture gas. L’azienda ha in flotta un E305C con braccio lungo che monta sia posapalancole sia attrezzature idrauliche come cesoie e pinze.

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Nonostante il momento non sia facile per il nostro settore, la nostra impresa resta in carreggiata. Il nostro segreto, se così vogliamo dire, è la fiducia guadagnata con clienti del calibro di Snam, la competenza maturata in anni di posa di gasdotti, acquedotti e linee elettriche, nonché lo sviluppo di tecniche e soluzioni operative esclusive. L’avere avuto la forza di investire nel progetto e nella costruzione di macchinari unici come la Nuova Brunello oggi ci premia.

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Adriano Cazzaro

Si chiama Nuova Brunello ed è una spingitubo idraulica con trivella incorporata che serve per aprire la strada ai gasdotti in ambienti particolari, come sotto i tratti autostradali e ferroviari. Prodotta in due esemplari, la Nuova Brunello è stata progettata e prodotta dalla stessa Cazzaro. Come dire: quando l’ingegno diventa valore aggiunto.

presidente di Cazzaro Spa

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Da sinistra: Massimo Cesarotto, agente della MAIE di Limena (PD), Guglielmo Perona, sales area manager New Holland, Adriano Cazzaro, Mauro Pasinato, area manager della MAIE di Limena (PD) e Alessandro Cazzaro.

Sono anni che rinnoviamo la fiducia agli escavatori New Holland e ancor prima FK, FH, Fiat Allis, Simit... L’affidabilità e le prestazioni delle macchine sono tutto, ma anche avere un rapporto diretto con la Casa costruttrice ha la sua importanza per affrontare emergenze e imprevisti. Data la varietà di lavori che affrontiamo, configuriamo le macchine perché siano il più versatili possibile. Il braccio posizionaAlessandro tore, ad esempio, per noi è Cazzaro una priorità anche su modelli responsabile operativo grandi come l’E305C. Cazzaro Spa


SOLLEVAMENTO ACQUE

IN BUONE acque

DI DANIELA STASI

LE POMPE SOMMERGIBILI E AUTOADESCANTI XYLEM WATER SOLUTIONS ITALIA PROTAGONISTE DELL’INTERVENTO DI SOSTITUZIONE E POTENZIAMENTO DELL’IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO ACQUE A SOTTOMARINA DI CHIOGGIA


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ottomarina, frazione di Chioggia (VE), collegata a essa da un ponte, è una rinomata località turistica, grazie anche alla sua spiaggia lunga sei chilometri. Proprio per la peculiare conformità del territorio, è soggetta al problema dell’acqua alta, così come la vicina Venezia. Come soluzione, tempo fa, fu realizzato un impianto di sollevamento delle acque, che riceve sia le acque nere (quelle provenienti dal sistema fognario) sia quelle meteoriche. Di recente, il

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Nella foto di sfondo la pompa Godwin CD 250 con portata di 200 l/s e motore Perkins da 4 cilindri, fornita a noleggio da Xylem Water Solutions Italia per la gestione dell’emergenza acqua alta durante i lavori all’impianto di sollevamento acque a Sottomarina di Chioggia (VE). Nella sequenza, l’installazione all’interno dell’impianto stesso delle pompe sommergibili Flygt NP 3301 LT 620 con portata di 500 l/s cadauna e potenza nominale 55 kW.

Magistrato alle Acque di Venezia ha commissionato alla Nuova Co.Ed.Mar. per conto di Veritas, ente gestore dell’impianto, le opere di sostituzione e di potenziamento delle pompe sommergibili installate all’interno dell’impianto stesso. L’impresa ha optato per l’impiego di macchine firmate Xylem Water Solutions Italia, avvalendosi del servizio offerto dalla filiale di Saonara (PD). Nelle pagine successive i dettagli dell’intervento e della fornitura. RST

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Macchine


Il lavoro effettuato dalla Nuova Co.Ed.Mar. non era una semplice sostituzione delle pompe preesistenti e delle relative tubazioni: oltre all’installazione di nuove macchine, infatti, l’azienda ha provveduto a incrementare la sezione dei tubi di scarico, a migliorare la funzionalità e la longevità dell’impianto (creando dei setti di divisione tra la zona di intervento delle pompe acque nere e quella in cui operano le pompe per le acque meteoriche). L’impianto è stato adeguato anche sotto il profilo elettrico: il numero delle pompe, rispetto a prima, è rimasto invariato (sono sempre sette), ma dai 27 kW di quelle precedenti si è passati ai 55 kW di quelle attuali.

In generale, si è trattato di un intervento molto complesso, soprattutto perché l’insieme dei lavori sono stati eseguiti con l’impianto funzionante. Come si è proceduto? Essendo impossibilitati a creare un invaso provvisionale, è stato realizzato un bypass fognario: intervenendo sui pozzetti, sono state convogliate le acque nere con l’ausilio di pompe provvisorie collegate a quadri di alimentazione separati. Si è reso anche necessario intercettare in laguna le eventuali venute d’acqua, con l’intervento di sommozzatori che andavano a tappare le tubazioni d’uscita e quindi creavano i presupposti per procedere coi lavori.

I MPIANTO DI SOLLEVAMENTO, QUESTO SCONOSCIUTO…

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Oggetto dell’articolo è un impianto di sollevamento acque. Vediamo di cosa si tratta: in sostanza è un sistema idraulico che protegge dalle acque alte, costituito da pompe che, in caso di piena, spingono l’acqua al di fuori delle zone abitate. È un impianto misto, ossia è munito sia di pompe dedicate alla raccolta delle acque di scarico della fognatura, sia di pompe di dimensioni più elevate per la raccolta dell’acqua in casi eccezionali.

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Le pompe Flygt sostituite dopo circa 20 anni di onorato lavoro all’interno dell’impianto di sollevamento di Sottomarina.

Gianluigi Guizzardi Diego Galiazzo

Responsabile tecnico Nuova Co.Ed.Mar.

Sales engineer Xylem Water Solutions Italia

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Oltre alle pompe installate nell’impianto, abbiamo noleggiato quelle provvisionali, per garantire il funzionamento dell’impianto anche nel caso si verificassero eventi meteorici straordinari ed episodi di acqua alta: quindi abbiamo fornito pompe sommergibili ma anche pompe autoadescanti carrellate di emergenza che, in caso di innalzamento della laguna, assicurassero lo scarico normale. A livello di servizio di consulenza, per supportare l’intervento, già in fase di progetto siamo riusciti a dimensionare le pompe più idonee al tipo di lavoro.

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Il rapporto con la Xylem Water Solutions Italia è più che consolidato, iniziato molti anni fa si è rafforzato nel corso degli anni. La scegliamo come fornitore di pompe per tutte le tipologie di lavori che andiamo a realizzare. Per noi la collaborazione con i suoi tecnici-commerciali è fondamentale perché sia in fase di progettazione sia in fase esecutiva sono sempre in grado di fornire una consulenza tecnica di alto livello, consigliandoci i prodotti più idonei per un determinato lavoro. Insomma è un rapporto fiduciario storico: ogni qualvolta abbiamo bisogno, il centro di assistenza di Padova è sempre disponibile, e per noi è un dettaglio di primaria importanza, perché per il nostro settore la pompa è emergenza.

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SOLLEVAMENTO ACQUE

PIÙ CHE UN INTERVENTO, UNA VERA SFIDA


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Macchine Fornitura mista

nuove pompe, costituito da una Flygt CS 3085 con portata di 30 l/s e potenza di 2 kW, due Flygt CS 3201 con portata di circa 200 l/s e potenza nominale di 22 kW e una Flygt NS 3301 con portata di 300 l/s e potenza di 45 kW. Infine per la gestione dell’emergenza acqua alta sono state noleggiate tre ITT Wellpoint MOD BWV 250 con portata di 160 l/s, motore Perkins da 3 cilindri e una Godwin CD 250 con portata di 200 l/s e motore Perkins da 4 cilindri.

www.xylemwatersolutions.com © Costruzioni

Qui di seguito i dettagli della fornitura (riguardante sia la vendita sia il noleggio) da parte di Xylem Water Solutions Italia alla Nuova Co.Ed.Mar. per l’intervento a Sottomarina. Le pompe acque nere/grigie sono state vendute: nello specifico si è trattato di sette Flygt NP 3301 LT 620 con portata di 500 l/s cadauna e potenza nominale 55 kW (quattro impiegate nel cantiere in località Campo Traghetto e tre nel cantiere Mosella). Xylem ha provveduto inoltre al noleggio per bypass fognario usato durante la modifica del pozzetto e l’installazione delle

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La nostra filiale serve tutta l’area del nord Italia ma considerato che il noleggio della nostra tipologia di macchine vive spesso di emergenza e necessita di risposte rapide, abbiamo deciso di rafforzare la presenza locale nella zona nord-ovest: di recente abbiamo concluso accordi commerciali con quattro rental partner individuati come nostre officine autorizzate, ai quali forniremo una flotta che servirà per coprire quel territorio. Nostro fiore all’occhiello, oltre alla qualità dei nostri prodotti, è la manutenzione, puntuale e rigorosa che consente di consegnare pompe sempre efficienti. Inoltre ciò che ci contraddistingue dai competitor è la nostra competenza tecnica, già nella fase di progettazione dell’impianto: non si noleggia una semplice pompa ma un intero impianto, quindi per fornire soluzioni è fondamentale conoscere le esigenze concrete del cantiere, a partire dalla tipologia del terreno in cui si opera. Non forniamo solo macchine ma ci mettiamo al servizio dei nostri clienti.

Responsabile reparto Dewatering Xylem Water Solutions Italia

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SOLLEVAMENTO ACQUE

Simone Zanessi

ESPERTI IN LAGUNA Sorta nel Secondo Dopoguerra a Sottomarina di Chioggia, la Nuova Co.Ed.Mar. iniziò a operare nell’ambito delle sistemazioni fluvio-marittime e nel trasporto di inerti, utilizzando piccoli mezzi navali nella laguna di Venezia e sui fiumi Adige e Brenta. Nell’ultimo decennio ha esteso la propria attività a tutto il territorio nazionale, dotandosi di un parco mezzi e di attrezzature all’avanguardia e affiancando ai settori tradizionali altri campi di attività. In particolare, si occupa di costruzioni marittime e fluviali, bonifiche e opere speciali. Opera quasi esclusivamente per committenti pubblici con mezzi navali di proprietà, idonei alla navigazione nazionale e internazionale e con natanti di piccole dimensioni per le lavorazioni in acque lagunari e fluviali. Tra le numerose opere realizzate, ricordiamo quelle per la regolarizzazione delle maree alle bocche di porto al Lido di Venezia, la configurazione delle foci dei fiumi Brenta e Adige, lavori di rimozione del fango dalla baia di Plomin (Croazia) e successiva costruzione del porto.

www.coedmar.it


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Il cantiere di Sottomarina, come anticipato, è stato seguito dalla filiale di Saonara (PD), uno dei due centri polifunzionali rental e service Xylem Water Solutions Italia (l’altro è situato a Pomezia, in provincia di Roma, dedicato al centro-sud Italia e alle isole). La sede padovana serve l’area nord:

con un organico di sette persone si occupa sia di noleggio sia di manutenzione e assistenza, con uno staff di ben cinque tecnici in grado di assistere i clienti direttamente in cantiere. La flotta nolo conta circa 200 macchine, tra pompe sommergibili e motopompe

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FLOTTA ASSORTITA, SERVIZIO COMPLETO

(con motore diesel), oltre a impianti Wellpoint per il drenaggio della falda e a tutti gli accessori a corredo delle pompe, dalle tubazioni ai quadri elettrici. Tra i clienti principali: imprese di costruzioni e specializzate in lavori infrastrutturali, municipalizzate e protezione civile.


SMOPYC 2014

UN ALTRO mondo uest’anno la manifestazione di settore che batte bandiera spagnola nulla aveva a che vedere con le due passate edizioni. Come annunciato, i grandi costruttori non erano presenti. Espositori che in passato avevano padiglioni interi hanno fatto un passo indietro netto. Al contrario, costruttori importanti come Yanmar, Wacker Neuson e Hidromek hanno dimostrato coerenza partecipando con misura e raccogliendo i pochi frutti maturi. In totale i marchi rappresentati in fiera erano 720. Lo sappiamo tutti, in Spagna il residenziale e la costruzione di infrastrutture sono esplosi in pochi anni trainando lo sviluppo di reti di distribuzione molto strutturate e di flotte di noleggio poi rivelatesi decisamente sovradimensionate. Oggi, che non si registra domanda di alloggi e che lo Stato invita a completare o eliminare le costruzioni non ultimate, le attività che danno un poco di ossigeno al settore sono la ristrutturazione di spazi nei centri urbani piÚ grandi, la manutenzione dei sottoservizi, i lavori di regimazione delle acque e, a medio termine, il settore del riciclaggio. Nelle pagine seguenti vi raccontiamo il nostro Smopyc 2014: una fiera nazionale a cui abbiamo visto pochi visitatori europei, ma alcuni ospiti di Nord Africa e Medio Oriente interessati allo sviluppo di reti commerciali. RST

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Macchine

POCHI, MA BUONI. GLI ESPOSITORI E I VISITATORI CHE CREDONO NEL FUTURO A BREVE TERMINE DEL MERCATO SPAGNOLO E DEI PAESI LIMITROFI SI SONO INCONTRATI A SARAGOZZA

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DI MATTHIEU COLOMBO

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La pulsantiera degli escavatori Hidromek è d’ispirazione automotive.

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La Rodar SA è un concessionario di componenti per macchine movimento terra e attrezzature idrauliche per movimentazione, riciclaggio e demolizione. Tra i marchi distribuiti, VTN Europe era protagonista sullo stand con benne vaglianti, benne frantoio, pinze e con la maxi cesoia idraulica CI3000 protagonista allo scorso Bauma. Secondo Roberto Potoc della Rodar SA, attualmente in Spagna si eseguono bonifiche e la domanda di riciclaggio del ferro non manca. Lavori in cui le cesoie si distinguono sono, ad esempio, quelli di demolizione di navi dismesse nei cantieri navali. Per nuovi lavori di demolizione bisognerà attendere ancora.

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DI FERRO SI VIVE

Da sinistra: Antonio Vaccaro, Marketing manager di VTN Europe e il responsabile vendite del concessionario Rodar SA, Roberto Potoc.


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Uno dei costruttori che non hanno voluto tirarsi indietro

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sto. Tra i contatti inaspettati, quello di un potenziale distributore Yanmar per il Marocco”. “Nel 2013 il mercato delle macchine compatte in Spagna - spiega Kraemer - ha dato piccoli ma costanti segni di ripresa che, in base alle nostre stime, diventeranno più consistenti nel 2014. Oggi Yanmar ha in Spagna una quota di mercato del 15% nella categoria dei miniescavatori”.

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“Non è tempo di piangere, ma di trovare soluzioni”. Queste le parole di Uwe Kraemer, Area sales manager Yanmar per Spagna e Portogallo (in foto). “Noi siamo contenti di avere partecipato perché abbiamo conosciuto nuovi clienti che desiderano investire. E oggi la cosa più difficile non è più la trattativa sul prezzo o la disponibilità della macchina ma, appunto, trovare il cliente giu-

BASATA IN SPAGNA CON AMBIZIONI ITALIANE

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Il costruttore di macchine movimento terra turco Hidromek continua a crescere e sviluppare macchine con componentistica di buon livello: motori Isuzu, componenti idrauliche Bosh Rexroth... Tra gli escavatori esposti sullo stand, la nostra attenzione è stata attirata dal 220 in versione “italiana” ossia con carro stretto NLC. Non a caso Hidromek ha da poco siglato un accordo con la Movimek di Treviglio (BG) per la commercializzazione delle sue macchine in Italia. Il costruttore sta inoltre sviluppando ex novo una gamma di 5 pale gommate, con capacità benna da 1,5 m3 a 5,5 m3, che potrebbe già essere presentata a Intermat 2015. Alla gamma si aggiungono poi i grader prodotti negli stabilimenti tailandesi Mitsubishi acquistati da Hidromek alla fine del 2013, assieme al reparto di progettazione con sede in Giappone.


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R ICICLARE, PRIMA DI TUTTO Il Gruppo Cibsa, basato a Barcellona, è concessionario per Catalunya e Aragon per diversi marchi italiani come Cams, Carmix, Eurocomach e VF Venieri (per questo marchio copre tutto il territorio spagnolo). Oltre a questi offre Ausa, Amman, Hitachi e Vandel. Il CFO del Gruppo Cibsa, Sànchez Carrera, è prudente nel valutare una ripresa a breve termine, ma afferma di veder crescere l’interesse dei clienti per il riciclaggio di materieli in sito. Non è quindi un caso se in fiera è stato formalizzato nero su bianco l’acquisto dell’impianto mobile di frantumazione e riciclaggio Cams UTM 1500-2 esposto.

I prodotti della gamma Bobcat erano rappresentati dal concessionario JRA Maquinaria. Erano esposti diversi skid della nuova Serie 400.

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Da sinistra: Joan Baptista Sànchez Carrera, CFO del concessionario Cibsa e Andrea Trentini, Responsabile tecnico commerciale di Cams.

La Trevi Benne esponeva un frantumatore rotante della serie FR tramite il concessionario BYG con sede a Barcellona.


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La forza di far valere la qualità

Tra i presenti, anche l’italiana Berti che in Spagna è particolarmente apprezzata per il rapporto qualità/prezzo.

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L’italiana Varisco esponeva la motopompa silenziata della serie Muteline Duo modello ZD 6-250 (in foto) con motore Perkins 404D-22 Stage IIIA. Adatta ad applicazioni come abbassamento di falda, drenaggio e gestione delle emergenze, il modello ZD 6-250 ha una pompa centrifuga “Z” a girante aperta (passaggio dei corpi solidi) e da un separatore in cui l’aria può separarsi dal liquido ed essere aspirata da una pompa per vuoto (depressore). Questo rende possibile sia l’innescamento automatico sia l’aspirazione di notevoli quantità d’aria. Questo permette di innescare e mantenere sotto vuoto un sistema wellpoint, oppure di drenare a fondo uno scavo senza disinnescare il gruppo.

La Maquinza Maquinaria, concessionario multimarca e noleggiatore, esponeva macchine Manitou appena prodotte, ma anche una Doosan DL450 “chilometro zero”.

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La bandiera del costruttore di pneumatici BKT era tenuta alta dal dealer San Jose Neumaticos y Accessorios di Madrid. Anche in Spagna l’attuale obiettivo è di far conoscere la nuova gamma di prodotti OTR. I prodotti che si vendono di più sono quelli dedicati ai rich stickers.

L’unico costruttore di truck presente era Mercedes-Benz che esponeva tutta la gamma di veicoli commerciali 4x4. Non mancava la star del momento, ovvero il cavacantiere Arocs, ma era in versione 6x4 (vedi foto di sfondo) e non 8x4 come da tradizione italiana. In fiera esponeva un noleggiatore a caldo di piattaforme aeree per grandi altezze nato nel 2010. La sede della giovane società Darsa Elevation è nell’entroterra tra Barcellona e Vàlencia. La macchina esposta era una Bronto Skylift S70 XDT. La gamma di prodotti Hinowa era esposta dal concessionario AP Aerial Platform con sede a Fernando de Henares, Madrid. Oltre alle piattaforme articolate autocarrate ed ai ragni marchiati sia Hinowa sia JLG, il dealer esponeva anche la gamma dei dumper cingolati Traxporter.


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LA FIRMA DEL CONTRATTO

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Allo stand del distributore Takeuchi Huppenkothen (con sede in Austria, ma che copre anche il mercato spagnolo) abbiamo visto in pochi minuti due trattative di vendita. Una di queste si è conclusa con una proposta d’acquisto firmata per un TB285. Il cliente, che ha preferito non dirci il suo nome, ha una azienda specializzata nella manutenzione di sottoservizi nell’area di Vàlencia. Il prodotto lo conosceva già, dato che il nuovo TB285 andrà ad affiancare un modello identico.

U NA NOVITÀ ASSOLUTA

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Si tratta della nuova pala gommata articolata WL34 prodotta in Germania a Diemelsee-Flechtdorf. I dati tecnici del nuovo modello non sono disponibili, ma noi immaginiamo sia un modello con benna standard da 0,5 m3. Il motore è un Perkins 404 D-22 da 35,7 kW a 2.600 giri/min. © Costruzioni

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A Conexpo abbiamo assistito alla presentazione di una nuova gamma di skid steer loader firmata Wacker Neuson, dedicata al solo mercato americano. L’unica novità assoluta per l’Europa era il nuovo escavatore gommato EW100. Allo Smopyc abbiamo però scoperto un’altra novità assoluta.


Massima flessibilità applicativa

Adattabilità per tutti i piani vaglianti

Facilità di manutenzione

Vagli Sandvik serie SC Massima versatilità Da più di 140 anni, Sandvik investe molto sulla ricerca e lo sviluppo per rendere i propri clienti sempre più produttivi. La nuova generazione di vagli Sandvik deriva da questa esperienza, da alta ingegneria, da materiali tecnologicamente avanzati e da metodi di produzione moderni. Grazie ad un design modulare dei piani, i nuovi vagli SC danno al cliente una grande flessibilità di utilizzo, per una varietà di applicazioni di classificazione ottenibili a fronte di brevi fermate

SANDVIK ITALIA S.p.A. - CONSTRUCTION Via Varesina, 184 - 20156 Milano TEL. +39 02 30705.1 Fax +39 02 30705.279 smc.it@sandvik.com www.construction.sandvik.com

per manutenzione e senza, soprattutto, costose modifiche. Grazie ad una attenta scelta di materiali e all’aggiunta di molte componenti, la longevità della macchina è stata considerevolmente aumentata, migliorate le sospensioni e ridotto il livello di rumore. I vagli Sandvik SC sono senza dubbio un grosso passo verso la versatilità. E siamo solo all’inizio.


&

Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi

Cesoie

Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa

Green

Frantoi

Ferro

Idraulica Faccia piana

Decommissioning Polipi

microcariche

Attrezzature Sostenibile

Sicurezza

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Attrezzature L’Italia della demolizione idraulica al centro del gruppo costituito dal CECE

Escavatori cingolati Un “bisturi in cantiere” per il CAT 314E L CR in azione all’ospedale San Gerardo di Monza


NEWS

&Demolizione

Riciclaggio

I confini di un rischio controllato a sicurezza prima di tutto, scritta nero su bianco in modo esatto ed efficace. I fattori di rischio e le modalità corrette di prevenzione costituiscono il contenuto principale di un’interessante pubblicazione dal titolo “Guida per la sicurezza in edilizia” elaborata con il concorso di Inail Sicilia, del Coordinamento regionale dei CPT (Comitati paritetici territoriali) della stessa Regione, del CPT-ESE (Ente sicurezza edile) di Messina e del CPT di Torino. I fattori di rischio e le misure preventive da adottare comprendono il trattamento di tutte le fasi individuate per le attività di demolizione, alla

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Demochirurghi al centro del paese È stato presentato alla cittadinanza, nel mese scorso, il piano demolizioni dell’area ex Star-Black&Decker di Civate, in provincia di Lecco. Il complesso degli stabilimenti (in dismissione ormai da anni) si trova proprio nel centro del paese e le operazioni preliminari di recupero hanno previsto, nel corso del 2013, una consistente opera di bonifica degli edifici attuata dall’impresa specializzata SAFOND-MARTINI in stretta collaborazione con il Comune di Civate e con la società di ingegneria Tecno Habitat, incaricata della direzione dei lavori. Alla conclusione della prima fase di risanamento ambientale dall’amianto e dagli altri materiali pericolosi (con lo sgombero delle macerie e degli elementi di risulta), seguono ora le attività di demolizione (già in corso) che dovrebbero proseguire in modo continuativo per due mesi. Nella prima fase, sono stati demoliti gli edifici limitrofi al cortile interno. A breve, le operazioni riguarderanno invece il fronte-via del Crotto.

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la rimozione di materiali e strutture, i rafforzamenti, i puntellamenti e lo sgombero delle macerie. In particolare, viene evidenziata la centralità del

piano di sicurezza (POS) in relazione a tecnica di demolizione, attrezzature impiegate e opere di consolidamento strutturale. www.cpt.me.it

“Attrezzati” per contare in Europa L’Europa delle macchina da costruzione oggi parla un po’ di più in... italiano. Il CECE, l’associazione che raggruppa i produttori di settore del Vecchio continente ha creato al suo interno il gruppo rappresentativo dei costruttori di attrezzature idrauliche da demolizione. Ai nomi di Arden Equipment, Atlas Copco, Caterpillar, FRD, Montabert, NPK, Okada, Sandvik, Socomec, Soosan, Tabe e Toku, si affiancano in forze le nostre realtà primarie di Indeco, Simex e VTN. Lo sviluppo di attrezzature sempre più silenziose, la revisione di normative specifiche per il settore e la compilazione di statistiche sul mercato internazionale dei martelli idraulici e delle principali attrezzature da demolizione costituiranno gli argomenti del primo tavolo di discussione previsto dal neo-comitato.

www.cece.eu

preparazione delle aree all’impiego di macchine e impianti speciali fino alla predisposizione e alla messa in opera di ponteggi e piattaforme, passando per


Telescarico... in tre mosse

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opzioni di lavoro. Nella modalità “benna”, ad esempio, il braccio telescopico si ritrae automaticamente durante l’abbassamento per ottenere la massima forza di spinta e

Imparare con un film rimo premio nella sezione Documentari nell’ambito dell’8a edizione del Concorso il corto.it. Se l’è aggiudicato Ecoman - Ecological Management, società di consulenza nel settore ambientale che offre un servizio integrato e multidisciplinare rivolto ad aziende private ed enti pubblici. Nel corso della cerimonia di premiazione, tenutasi a Roma, questo importante riconoscimento è stato assegnato a “Il ruolo delle nuove generazioni nella raccolta differenziata” di Davide Iannuzzi, cortometraggio sviluppato da Ecoman su incarico del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. L’opera rappresenta un innovativo progetto di educazione ambientale, finalizzato a rendere consapevoli le nuove generazioni sulla necessità di una corretta gestione dei rifiuti. www.ecoman.uniurb.it

P

di strappo. In funzione “forche” la macchina esegue autonomamente i movimenti telescopici, mentre la piastra del cambio rapido si sposta in alto e in basso lungo una linea

verticale. Una sincronia dinamica che rende più rapida e sicura, ad esempio, la collocazione di manufatti anche negli spazi operativi più ristretti. www.kramer-online.com

Vaglio universale a Hillhead Polivalente, compatto, valorizzato da una notevole mobilità in cantiere, il nuovo vaglio sgrossatore Powertrak 750 di POWERSCREEN farà il suo ingresso solenne al Hillhead di Buxton (stand L10, dal 24 al 26 giugno). Caratterizzato da una struttura robusta progettata appositamente per applicazioni heavy duty come la frantumazione di rocce e il trattamento di materiali di risulta e rifiuti edili, il Powertrack 750 dimostra la sua versatilità e la sua potenza in applicazioni altrettanto efficaci di vagliatura fine, come nella lavorazione di materiali prodotti dal frantoio oppure nel trattamento del terriccio.

www.powerscreen.com

l riciclaggio in Kramer Werke non riguarda certamente l’ambito delle idee, ma solo la puntuale declinazione del progetto che riguarda la nuova serie di sollevatori telescopici concepiti per l’industria dei servizi. Il marchio della galassia WACKER NEUSON ha presentato di recente, in contemporanea, tre nuovi sollevatori telescopici contraddistinti dalle sigle 4407, 5507 e 5509, per un range della capacità di carico da 4,3 t a 5,5 all’altezza operativa compresa tra i 7 e i 9 m. Si tratta di un’ulteriore evoluzione in senso Utility per questa categoria di macchine sempre più adatte alle lavorazioni nel settore del recycling, in virtù del sistema di sovraccarico Smart Handling per diverse

maggio 2014 Costruzioni 79


NAD: Massaia lascia Improvviso cambio al vertice NAD (l’associazione che raccoglie le principali imprese italiane di demolizione). Il presidente Maurizio Massaia ha rassegnato le dimissioni nel corso dell’ultimo consiglio direttivo, a causa di “importanti e pressanti impegni aziendali”. L’elezione del prossimo presidente dell’associazione sarà all’ordine del giorno del prossimo consiglio direttivo, per espressa richiesta dello stesso Massaia. Nel frattempo, sarà Giuseppe Panseri (Past President prima dello stesso Massaia) ad assumere gli incarichi ad interim che riguardano l’amministrazione ordinaria delle attività che fanno capo a NAD. Ogni decisione per la futura carica è rinviata alle prime settimane di giugno.

80 Costruzioni maggio 2014

I “demolition robot” sono tra noi Non è fantascienza, anche se può sembrarlo guardando il video realizzato per i nuovi modelli DXR dei robot da demolizione Husqvarna. Questi modelli cingolati dotati di un comando a distanza - distribuiti dalla BINI GRU di Bentivoglio (BO) -, sono equipaggiati con un braccio fisso per diverse estensioni operative, carro di larghezza contenuta (a 78 cm) per consentire un agile passaggio anche negli ambienti chiusi più angusti, stabilizzatori fissi, lame apripista orientabili ed estansibili con funzioni stabilizzatrici. Il telecomando è dotato di joystick indipendenti e interfunzionali tra loro, per un sistema completato da un display a colori di 3,5 pollici e tecnologia Bluetooth. Il modello più compatto è il DXR140 (di soli 960 kg, con una potenza elettrica di 15 kW) mentre la serie di cinque modelli (con gli intermedi DXR250, 270 e 300) culmina con il top di gamma DXR310, dal motore elettrico di 22 kW.

Recupero di mercato ommesse per 20 miloni di euro e azioni tecnologiche in ascesa per il gruppo emiliano Unieco, attraverso l’attività in ripresa della sua partecipata Unirecuperi. I lavori acquisiti dalla società riguardano il revamping dell’impianto Acea di Orvieto per il trattamento/recupero rifiuti e compostaggio di qualità, e la bonifica dell’area ex Fiat Avio di Torino, per conto della Regione Piemonte. Il primo incarico riguarda la realizzazione di una sezione di cogenerazione per la struttura di Orvieto già esistente, mentre la bonifica torinese è preliminare alla successiva trasformazione urbana della zona industriale. A metà giugno è prevista l’assemblea dei soci UNIECO per confermare il proseguimento del piano di riassetto societario e per conferire nuovo impulso al piano di sviluppo già delineato dalle previsioni di budget del gruppo. Il presidente di Unieco Mauro Casoli ha confermato “i segnali positivi” di ripresa sul mercato nazionale dei servizi ambientali. www.unieco.it

C

www.binigru.it

L’intervento era di quelli più attesi dal territorio del basso varesotto ma da pochi giorni le aree delocalizzate nelle vicinanze dell’aeroporto Malpensa sono finalmente oggetto di un atto definitivo di riqualificazione. La convenzione siglata in Regione Lombardia con i sindaci dei comuni di Ferno, Lonate Pozzolo e Somma Lombardo (Varese) ha destinato alle opere di demolizione 3,9 milioni di euro ricavati dal fondo di rotazione per la mitigazione ambientale di Malpensa. L’elenco degli immobili già definito in precedenza potrà essere modificato in base alle nuove esigenze del territorio. Una conferenza dei servizi oppure uno strumento normativo equivalente (su proposta della stessa Regione Lombardia) verranno istituiti quanto prima, di concerto con le amministrazioni locali, per ridurre al minimo i tempi delle diverse autorizzazioni in modo da avviare i lavori di demolizione degli edifici entro la fine del 2014. www.regione.lombardia.it

www.nad-italia.it

ATTUALITÀ & PRODOTTI

Malpensa si riqualifica


Soluzioni intelligenti avvicinano il nostro futuro

}

2JQL PDFFKLQD PRELOH SHU PRYLPHQWDUH FDULFKL KD ELVRJQR GL IXQ]LRQDOLWj VSHFLĂ€FKH per il tipo di lavoro che è chiamata a svolgere: sollevare, ruotare, depositare o semplicemente spostarsi nell’area di lavoro. Di questo si occupano gli specialisti Rexroth, che, grazie agli azionamenti ed ai controlli elettroidraulici dei sistemi Rexroth, garantiscono l’accuratezza dei movimenti macchina, l’ottimizzazione dei consumi e l’assistenza in tutto il mondo. 5H[URWK RÎťUH XQD WHFQRORJLD LQQRYDWLYD SURGRWWL DÎźGDELOL H VROX]LRQL VYLOXSSDWH SHU VRGGLVIDUH le esigenze dei costruttori di macchine e utilizzatori delle stesse.

The Drive & Control Company Bosch Rexroth S.p.A. S.S. Padana Superiore 11, n. 41 - 20063 Cernusco s/N MI www.boschrexroth.it/mobilehydraulics

Perfetto


© Costruzioni © Costruzioni

chirurgica DI

DANIELA STASI

FORTE DELLA SUA LUNGA ESPERIENZA, ARMOFER È STATA © Costruzioni

SCELTA PER I LAVORI IN CORSO ALL’OSPEDALE SAN GERARDO DI MONZA. UNA COMPETENZA RAFFORZATA DAL TALENTO DEL CAT 314E L CR Ospedale San Gerardo di Monza rappresenta un presidio sanitario di eccellenza per tutto il territorio brianzolo: dallo scorso settembre è oggetto di un corposo intervento di potenziamento, ampliamento e ristrutturazione, che andrà a determinare un nuovo assetto dell’intera struttura ospedaliera. Dettaglio fondamentale è la continua operatività dei reparti, dei servizi e degli ambulatori, sempre aperti per l’intero periodo dell’intervento. Obiettivo dell’associazione temporanea di imprese esecutrice dei lavori, la società consortile Sangeco (soci costruttori: CMB, UNIECO, CEIF e MACO), è quindi l’ottimizzazione dei tempi, per fare in modo che le varie tipologie di interventi possano susseguirsi efficientemente le une alle altre. Un esempio di tale efficienza è dato dai lavori di demolizione eseguiti da Armofer Cinerari Luigi di Siziano (PV): protagonista in cantiere l’escavatore cingolato Cat 314E L CR, al lavoro in livrea rossa. ST

L’

© Costruzioni

ESCAVATORI CINGOLATI

ABILITÀ

Il Cat 314E L CR in livrea Armofer al lavoro nel cantiere dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Il raggio compatto per operare in spazi ristretti si rivela essenziale.


&Demolizione Š Costruzioni

Riciclaggio

maggio 2014 Costruzioni 83


ESCAVATORI CINGOLATI

© Costruzioni

CANTIERE SOTTO CONTROLLO

Tra i numerosi interventi in programma per l’ampliamento dell’Ospedale San Gerardo, è prevista anche la realizzazione di quattro nuovi corpi scale e ascensori, da innestare nel corpo principale. Per agevolare tale operazione, nei punti di contatto tra i nuovi corpi e quelli già esistenti, si sono rese necessarie opere demolitive. A effettuarle, come anticipato, è Armofer che si sta avvalendo di un parco macchine composto da due mini e tre escavatori e della presenza di cinque operatori. Visto il contesto operativo decisamente peculiare - all’interno di un ospedale - si tratta di un intervento delicato e complesso, soprattutto per i numerosi vincoli imposti in termini di rumorosità e vibrazioni. Precisiamo che la scelta è ricaduta su Armofer, proprio per la sua lunga esperienza di interventi in contesti altamente vincolati, quali quelli urbani, archeologici e storici.

Grande in spazi piccoli Armofer ha deciso di acquistare il Cat 314E L CR per farlo lavorare in profondità sulle fondazioni (al momento della nostra visita in cantiere la macchina era posizionata a 6 m, a fine lavori raggiungerà i 13 m): la macchina, dotata di lama e di griglia di protezione sulla cabina, nello specifico, è impiegata nella demolizione delle pareti verticali (equipaggiata con pinza da 15 q), nella movimentazione dei materiali da risulta e nella demolizione secondaria (con frantumatore). Considerato lo spazio di lavoro ridotto in cui deve operare, è stata scelta per il suo raggio compatto: se ruotato di 90 gradi e in caso di lavoro laterale, il contrappeso del 314E L CR supera di soli 5-6 cm la larghezza massima del cingolo. Grazie ai collegamenti integrati, è possibile rimuovere il contrappeso in modo semplice e sicuro, per una manutenzione agevole.

L’IDRAULICA IN PRIMA LINEA Il nuovo 314E L CR è dotato di motore Cat C4.4 Acert da 67 kW (Stage IIIB). L’impianto idraulico è load sensing con distributore a centro aperto. Il circuito ausiliario è concepito per garantire prestazioni elevate con qualsiasi attrezzatura idraulica. L’elevata controllabilità dell’attrezzo e la velocità operativa sono ottimizzate dalla rigenerazione elettrica sui cilindri

84 Costruzioni maggio 2014

del braccio: in sostanza durante l’abbassamento del braccio stesso si attiva il ricircolo del flusso di olio che scorre dalla testa del cilindro del braccio all’estremità dello stelo. La rigenerazione idraulica permette, a pari prestazioni, di ridurre la domanda d’olio alle pompe; per conseguenza il regime motore è inferiore, così come i consumi di carburante.


&Demolizione

Š Costruzioni

Riciclaggio

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ESCAVATORI CINGOLATI

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Ogni qualvolta i cantieri lo richiedano, Armofer acquista macchine nuove per operazioni specifiche. È il caso del Cat 314E L CR, ordinato a CGT apposta per questo cantiere e allestito davvero in tempi record: dalla stipula del contratto alla consegna del mezzo sono passate poche ore, dopodiché abbiamo provveduto (nella nostra officina interna) alla brandizzazione con il colore rosso del nostro marchio. In sostanza, dall’acquisto all’arrivo in cantiere sono passate circa 48 ore. CGT ha recepito la nostra urgenza ed è riuscita a consegnarci il mezzo con una rapidità eccezionale.

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Vittorio Bargellini Responsabile cantiere Armofer

© Costruzioni

Massimo Civardi Operatore mmt Armofer

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Il 314E L CR si sta comportando in modo ottimale. Tra i suoi vanti principali, sono sicuramente da mettere in evidenza la precisione e la fluidità dei movimenti. I comandi sono morbidi e molto intuitivi, i joystick si possono regolare verso destra e sinistra in base alle preferenze personali. La cabina è spaziosa e confortevole, dotata di climatizzatore automatico con sette bocchette dell’aria con ventilazione filtrata. Da segnalare anche l’ottima visibilità e il monitor LCD sul quale è possibile visualizzare le immagini della telecamera posteriore integrata.

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86 Costruzioni maggio 2014


&Demolizione

Riciclaggio

IL COMPATTO DELLA FLOTTA ARMOFER Caterpillar Versione Peso operativo Cap. soll. 360°, 0h Variazioni /Distanza Potenza netta Motore (Caterpillar) Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR - Ric. gas di scarico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione max Velocità max traslazione Velocità rotaz. torr. Passo Carreggiata Braccio Penetratore Profondità di scavo Profondità al plinto Distanza scavo a terra Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Sbalzo post. torretta Largh. torretta Larghezza cingoli Suole Lunghezza trasporto Alt. braccio/cab Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema (serbatoio) idraulico

314E LCR Blade 15,3 ton 3,8 lama giù ton 600 no benna/4,5 m 67 kw Cat C4.4 ACERT 4,4 l 4 105 x 127 mm n.d. n.d. 4 conv CR 4 electr ext DOC + DPF p inj turbo after var 2 x 127 l/m LS neg o c conv 30,5 MPa 5,4 km/h 11,5 rpm 3.040 mm 1.990 mm M 4.650 mm 2.800 mm 5.750 mm 5.090 mm 8.490 mm 7.030 mm 8.500 daN 6.000 daN 1.490 mm n.d. 2.490 mm 500 mm 8.010 blade mm 3.030/2.810 mm n.d. 80 A 178 l n.d.

© Costruzioni

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maggio 2014 Costruzioni 87


& Figli s.r.l. FABBRICAZIONE ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO

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Nella nostra gamma di produzione oltre agli ancoraggi per il sollevamento di manufatti prefabbricati in c.a. siamo in grado di fornire tutti gli accessori per il sollevamento e trasporto: tiranti in fune d’acciaio, tiranti in catena d’acciaio grado 8 e 10, sistemi di sollevamento in poliestere. Siamo inoltre, in grado di fornire qualsiasi tipo di fune in acciaio lucido, zincato o inoxidabile anche con i relativi accessori inox per scopi architettonici. Accessori come: ganci, grilli, carrucole, golfari, pinze per lamiere, profilati e cemento sia di produzione standard nazionali o internazionali che pinze e bilancini di sollevamento secondo le specifiche esigenze del cliente.

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Cemento Italcementi lascia il segno all’Expo 2015 con la creazione di un nuovo materiale

Autobetoniere Si chiama Energya ed è la prima autobetoniera plug-in ibrida ideata da Cifa su autotelaio Man


L’ISTITUTO PENSANTE

IL CEMENTO 2004-2014: DIECI ANNI DI FORMAZIONE DEDICATI ALLA FIGURA DI TECNOLOGO DEL CALCESTRUZZO SVOLTI IN LOMBARDIA NELLE SEDI DEGLI ISTITUTI PER GEOMETRI.

È L’IMPEGNO CONTROCORRENTE DI IIC PER LE NUOVE GENERAZIONI

della speranza I corsi organizzati da IIC (nel corso di un decennio che ricorre proprio in questo 2014), sostenuti da professionisti attivi nel mondo delle cementerie, delle cave e delle centrali di betonaggio, hanno costituito un bagaglio di esperienze da trasmettere a tutti quegli studenti che ricercano le competenze necessarie per diventare autentici “attori” nel mondo delle costruzioni. Tutta la conoscenza indispensabile per essere in grado di scegliere e controllare i prodotti di composizione delle diverse qualità di calcestruzzo secondo le norme vigenti, si è abbinata alla capacità di documentarne le caratteristiche nelle fasi di progetto, di posa in opera e di collaudo. Ogni ciclo di lezioni ha permesso agli studenti di acquisire competenze che risulteranno utili a un ingresso nel mondo del lavoro con la massima professionalità otteL’unione fa la forza: il gruppo numeroso degli studenti che hanno partecipato ai corsi IIC, seguendo un percorso coerente con le necessità e le competenze del mondo del lavoro nel settore del calcestruzzo.

90 Costruzioni maggio 2014

nibile da una formazione adeguata. Una preparazione che diventa oltremodo preziosa per coloro che, con le più diverse motivazioni, hanno interrotto il corso degli studi prima di ottenere il diploma superiore, oppure per tutti quei giovani che hanno proseguito il loro percorso formativo con l’università. Questi ultimi hanno potuto ricavare dai corsi IIC quegli elementi di preparazione che hanno facilitato il loro percorso terminale del ciclo di studi, permettendo a molti, successivamente, di aggiungere al loro background di ingegneri progettisti la più autentica e profonda conoscenza del calcestruzzo.


I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

Silvio Cocco Presidente I.I.C.

Valeria Campioni Vice presidente I.I.C.

Angelo Comendulli Geometra

Khalid Sheraz Geometra

Giuseppe Esposito Geometra

IL SASSO NELL’OCEANO I corsi IIC sono stati valorizzati dalla lungimiranza delle persone che all’interno delle istituzioni scolastiche ci hanno affiancato e sostenuto durante questo lungo percorso. Alla nostra iniziativa non sono mancati gli avversari ma chi ci ha contrastato ha ottenuto il solo risultato, semmai ce ne fosse stato bisogno, di convincerci ancor di più che era-

vamo sulla strada giusta. Vorrei aggiungere, inoltre, che i nostri corsi non hanno beneficiato di alcun intervento economico pubblico ma si sono giovati solo della forte volontà di chi ha creduto in questa iniziativa, riuscendo ad avvicinare il mondo del lavoro al mondo della scuola; di chi, umilmente, ha saputo riconoscere che la sola preparazione scolastica non è più sufficiente al mondo

Gennaro Di Biccari Ingegnere

Andrea Garoia Geologo

Elena Campanale Geologo

Massimo Gelli Chimico

I.I.C. - via Sirtori, ZI - 20838 Renate (MB) - tel. 0362 918516 email iic@istic.it - www.istic.it


L’ISTITUTO PENSANTE

del lavoro e non è più sufficiente agli stessi giovani che cercano di avvicinarsi con efficacia a questo stesso mondo, soprattutto in un momento particolare di incertezza sulle prospettive della nostra Italia manifatturiera. Abbiamo gettato un sassolino nell’oceano con la presunzione che ci si accorgesse anche altrove di quanto stavamo facendo, con la speranza che il nostro fare costituisse una minuscola traccia da seguire per realizzare finalmente quell’anticamera propedeutica alle professioni che tanto manca al nostro Paese. Così non è stato: evidentemente per qualcuno è preferibile continuare a riempire pagine e pagine di discussione sterile sulla necessità

92 Costruzioni maggio 2014

di coniugare scuola lavoro, senza mai fornire soluzioni o proposte concrete. IL CORAGGIO DI UNA SCELTA Quando il mondo del lavoro si farà sentire veramente? Quando finalmente si deciderà a denunciare gli enormi sprechi di denaro e risorse destinati ad alimentare pseudo-istituti di formazione completamente inutili? Quando prenderà coscienza che solo all’interno di esso si potranno costruire quelle figure professionali e quelle conoscenze che continuano a mancare ancora oggi al suo interno? Quando capirà che intervenendo direttamente potrà azzerare i costi della formazione e ottenere tutte le risorse umane che necessitano ai diversi settori produttivi, riconsegnando una vera opportunità di vita attiva ai giovani, insieme alla chiave per risolvere la crisi economica epocale che ci attanaglia? Comunque sia, la serenità e la gioia che sgorga da una giornata

Ai giovani bisogna infondere fiducia: il loro avvenire non si costruisce sulla formazione inutile ma sull’onestà di chi ha davvero qualcosa da insegnare

(Silvio Cocco, presidente IIC)

di fine corso passata in cementeria ci dà nuova forza per proseguire sul percorso iniziato, e chissà che il sassolino gettato dieci anni fa non diventi un masso enorme che provochi tanti grandi cerchi nel mare dell’indifferenza. Questa serenità e gioia che ricaviamo dalle cose fatte bene ci spinge a ringraziare ancora una volta tutte quelle persone che sostengono la nostra iniziativa anche solo con un sorriso di incoraggiamento, siano essi del mondo della scuola (accordandoci il privilegio di svolgere il nostro impegno di “educatori empirici”), siano essi


I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

L’interesse, il confronto con la pratica, l’ingresso in azienda. Grazie alla disponibilità delle società Colacem e Holcim, i giovani iscritti ai corsi IIC hanno potuto osservare lo stato dell’arte di un comparto in costante evoluzione.

del mondo del lavoro (sostenendoci economicamente e consentendoci il privilegio di usufruire dei loro stabilimenti produttivi per il nostro compito formativo). MENZIONI SPECIALI Vorrei riservare infine una nota di ringraziamento del tutto particolare al signor Giovanni Colaiacovo della Colacem, alla direzione generale delle Cementerie

Holcim; a Francesco Rocca della Società Cave Rocca, ai presidi Enrico Danili dell’Istituto Mapelli di Monza e Anna Grazia Gatta dell’Istituto Cattaneo di Milano, alle professoresse Francesca Curti e Antonella Bartoletti dell’Istituto Carlo Cattaneo e al professor Pietro Colurci dell’Istituto Mapelli che quest’anno ci sono stati particolarmente vicini.

maggio 2014 Costruzioni 93


I N COLLABORAZIONE...

CONCRETE SAFETY

sicurezza al 1° posto A S 2014 S V A L AMOTER

TECAP E ERONAFIERE HANNO PROMOSSO LA CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL SETTORE DEL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO

ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Giancarlo Sirchia Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio

Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it

94 Costruzioni maggio 2014

i è conclusa con un successo importante sul fronte della partecipazione e degli stimoli tematici la seconda edizione di Concrete Safety, la manifestazione organizzata nell’ambito del Samoter 2014 da Atecap e Veronafiere allo scopo di promuovere la sicurezza sul lavoro nel settore del calcestruzzo preconfezionato. “Il tema della sicurezza è di centrale importanza per la nostra Associazione”, ha dichiarato il presidente di Atecap, Silvio Sarno. “Si tratta di un punto imprescindibile nell’ambito delle professioni che riguardano il calcestruzzo preconfezionato, un nodo di confronto legato ai concetti di qualità, affidabilità e legalità delle imprese. L’Atecap si batte ormai da anni per far sì che sul mercato si impongano esclusivamente quelle imprese che operano da sempre in modo corretto, riservando investimenti sensibili per allinearsi alle norme vigenti e per garantire una qualità d’eccellenza al prodotto e ai cicli di processo che ne definiscono la realizzazione. La soluzione che proponiamo oggi al Governo è quella di un rafforzamento dei controlli a livello capillare sul territorio: una tematica che sarà al centro della nostra prossima assemblea pubblica, con il titolo ‘L’Italia dei non controlli’, che si terrà a Roma il prossimo 3 giugno”. Gli argomenti fondamentali discussi a Verona nel corso del Concrete Safety sono stati vari e di grande interesse. La manifestazione si è aperta trattando i diversi aspetti della progettazione che riguarda la sicurezza nei cantieri complessi. Attraverso l’esperienza concreta del Quadrilatero, i rappresentanti di Valdichienti hanno illustrato come sicurezza e legalità debbano viaggiare sempre in parallelo nelle grandi opere pubbliche. Con il contributo di Inail e del Cpt di Verona, il convegno “I costi della mancata sicurezza” ha concluso i lavori della prima giornata. Il tema è stato di grande impatto se si pensa che il costo medio di un infortunio (dati Inail) si aggira sui 43.000 euro l’anno, di cui il 70% a carico delle imprese, mentre il costo totale degli infortuni e delle malattie professionali si attesta attualmente alla quota impressionante di 43,8 miliardi di euro. La seconda giornata del Concrete Safety (organizzata in collaborazione con Formedil e l’Ente Scuola Edile Veronese) è stata incentrata sulla formazione specialistica per gli operatori. Il corso ha permesso ai partecipanti di ottenere alcuni dei crediti formativi per il conseguimento del patentino obbligatorio riservato agli operatori pompisti. La presentazione dell’indagine svolta da Atecap su impianti e mezzi d’opera - alla presenza del presidente dell’associazione Silvio Sarno - ha chiuso i lavori della seconda giornata del Concrete Safety. La tavola rotonda, che ha visto tra i protagonisti alcuni dei principali produttori di mezzi e impianti per la lavorazione del calcestruzzo, tutti associati Atecap (Euromecc, Le Officine Riunite-Udine, Simem), oltre alla presenza di Alberto De Vizio, direttore di Atecap, ha costituito un momento di condivisione e discussione dei dati emersi dalla ricerca, con spunti di riflessione e ipotesi di lavoro per il futuro. La manifestazione ha visto anche la collaborazione, per gli eventi formativi, di Formedil (l’Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia) e dell’Ente Scuola Edile di Verona.



NEWS

&Calcestruzzo

Cave

Pietra d’angolo in Qatar

a rotta del Medio Oriente è ancora una direttrice privilegiata nell’orizzonte della pietra naturale made in Italy. Il risultato dei 13,3 milioni di euro in controvalore a inizio 2014 (+6,3% nel confronto con il gennaio dello scorso anno), conferisce a questa area di mercato il primato di destinazione dell’export nazionale di marmi e graniti. I mercati dell’area

L

Sul fronte della conformità europea sono diverse le norme pubblicate nei primi mesi del 2014 relative al settore generale e alle opere in calcestruzzo. Da menzionare soprattutto la nuova norma UNI EN 206 (“Calcestruzzo - Specificazione, prestazione, produzione e conformità”), pubblicata il 20 febbraio scorso sul sito UNI, in lingua inglese. La norma UNI EN 206: 2014 rinvia alle disposizioni complementari contenute nel documento di applicazione nazionale UNI 11104 che va considerato parte integrante di applicazione in Italia della norma stessa nell’ambito del calcestruzzo strutturale.

96 Costruzioni maggio 2014

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UNI EN 206 integrata

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del Golfo hanno assorbito, nel 2013, materiali lapidei lavorati e semilavorati per 242 milioni di euro, per una

crescita del 13,7% rispetto ai 213 milioni realizzati l’anno precedente. La nuova Mecca è il Qatar, con

le esportazioni di pietra naturale dal nostro Paese aumentate dai 15,7 milioni di euro del 2012 ai 45,6 milioni del 2013, in virtù di una crescita esponenziale delle costruzioni legate a eventi internazionali (i Mondiali di calcio del 2022) e a grandi infrastrutture di collegamento. E proprio l’Italia, a maggio, è stata protagonista assoluta al Qatar Stone Tech 2014 di Doha con una collettiva aziendale organizzata da MARMOMACC in collaborazione con Marmomacchine. I protagonisti? Bagnara Nikolaus, Breton, De Franceschi Marmi, Mec, La Borghigiana, MarmiCarrara, Gmm, Colombo & C., Berti Sisto & C., Industria Pietra Serena, P-Porfidi, Innova Stone, Gmc, con l’aggiunta della realtà aziendale Kamen Pazin dalla Croazia. www.marmomacc.com

Un trimestre in corsa Il resoconto intermedio di gestione per BUZZI UNICEM rileva nel primo trimestre dell’anno vendite di cemento e calcestruzzo preconfezionato superiori al 2013 rispettivamente del 15,2% e del 19,9%. La ripresa dell’attività edilizia in Europa e soprattutto negli Stati Uniti ha spinto i ricavi netti dell’azienda alla quota di 496,4 milioni di euro, in deciso avanzamento sui 444,9 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso. Il margine operativo lordo di 10,3 milioni (nel 2013 si è registrata una perdita di 8,5 milioni) fa ben sperare per un 2014 in sensibile miglioramento sui risultati operativi del precedente esercizio.


Al tavolo della conoscenza nche quest’anno l’interesse della proposta di Sandvik Italia non mancherà di creare spazi di confronto tecnico sugli argomenti più attuali nell’ambito delle opere di consolidamento e

A

fondazione speciale. Il “SANDVIK Construction Seminar 2014” organizzato per il prossimo 26 giugno nella sede della filiale di Milano, in via Varesina, è un compendio di moderne prospettive su un panorama

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di progetti vasto e diversificato. Nel settore delle macchine mobili da frantumazione, il costruttore svedese mostrerà le prerogative in opera del frantoio a cono e del mulino ad asse verticale,

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analizzando un impianto già in attività sul territorio milanese. Il campo della perforazione riserva invece il primo piano tecnologico al consolidamento di versanti instabili attraverso l’impiego di chiodi autoperforanti. Il focus sullo scavo meccanico sarà incentrato sull’analisi operativa della fresa MT720 nei micascisti e gneiss dell’alta Valtellina. Tunnelling (infilaggi in avanzamento con jumbo) e Raiseboring costituiranno altrettante disamine sull’avanguardia delle perforazioni nel sottosuolo. L’economia d’impresa? Se ne parlerà per attrezzature e ricondizionamenti. www.sandvik.com

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

L’impronta dello scultore icuro, robusto, stabile nel lavoro su pendenze molto pronunciate, dotato di una cabina in grado di offrire un’ampia visibilità operativa. Sono alcune delle caratteristiche che hanno fatto assurgere l’escavatore CASE CX470C ad artista “scultore” delle montagne di Botticino Mattina (Bs), fonte d’origine imperitura di uno dei marmi più pregiati al mondo. Ad assistere la Cooperativa Valverde nella scelta della macchina più adatta alla coltivazione in cava del Marmo Botticino Classico, la concessionaria Maren-CMO di CurnoTreviolo, in provincia di

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Bergamo, che ha convinto il suo cliente storico della bontà di una scelta senza compromessi. Potenza e alta portata del circuito idraulico ausiliario consentono all’escavatore Case l’impiego di 10 attrezzature

Il dreno veloce o conosciamo da poco più di un anno ma se abbiamo percorso qualche tratto di strada in sua compagnia, abbiamo già

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imparato ad apprezzarne l’affidabilità e la sicurezza che è riuscito a infondere a noi automobilisti in ogni situazione. Stiamo parlando

alternative per un vantaggio di produttività notevole e continuativo. Il CX470C ha convinto poi per le sue dimensioni contenute; gli escavatori che operano nelle cave di Botticino devono potersi muovere

del “compagno di viaggio” Drainbeton di BETONROSSI, il calcestruzzo drenante e fonoassorbente dalla caratteristiche versatili e di notevole lavorabilità. L’apprezzamento delle imprese va di pari passo con i risultati di prestazione al suolo per una serie infinita di applicazioni: parcheggi,

agevolmente negli spazi ristretti riservati alla coltivazione del marmo. La Cooperativa Valverde titolare di una delle cave più proficue della zona, estesa per 35.000 m2 e capace di fornire oltre 30.000 tonnellate all’anno di materiale prezioso - sta perseguendo una politica di riduzione dell’impatto ambientale provocato da queste lavorazioni intensive. La scelta del Case CX470C ha soddisfatto in modo mirato anche questa esigenza ecologica, evidenziando le caratteristiche di emissioni inquinanti ridotte al minimo con riguardo sia allo scarico nell’atmosfera, sia alla rumorosità prodotta nel sito di coltivazione. www.casece.com

piazzali di sosta, aree pedonali, piste ciclabili, pavimentazioni stradali; percorsi per impianti sportivi, strade secondarie e, in generale, tutte le opere che richiedono l’adozione di un prodotto dal più alto grado di drenaggio per regolarizzare con efficacia indefettibile il deflusso delle acque piovane. La posa in opera testimonia la malleabilità della miscela cementizia, la resistenza ai carichi e, non da ultimo, la resa estetica (per più tonalità cromatiche) di Drainbeton. Il calcestruzzo stradale progettato e realizzato da Betonrossi consente di drenare fino a 40 l/m2 d’acqua al secondo, senza compromettere comunque i valori di resistenza alla compressione, a 28 giorni, per valori superiori ai 25 MPa. www.betonrossi.it


Pompa fast track

alla fucina LIEBHERR, un’anteprima d’eccezione arriva direttamente dalla recente kermesse americana di Conexpo 2014. Si tratta della pompa cingolata per calcestruzzo THS 110 DK, dedicata alle necessità di spostamento frequente in cantiere. La notevole flessibilità operativa è favorita, oltre che dall’implementazione del carro cingolato, anche dal controllo remoto con radiocomando. L’operatività della pompa si applica alla realizzazione di pali trivellati per una profondità superiore ai 25 m, in sinergia parallela all’avanzamento nel suolo dell’utensile di perforazione. La capacità di getto (lato asta) è di 102 m3/h. www.liebherr.com

4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi

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Un sostegno... alla Chiesa Un valore storico-artistico (la Chiesa Copta di Mestre) incontra il valore tecnologico di un’eccellenza nel campo delle soluzioni di casseratura. Il cantiere di restauro della basilica ortodossa fa capo a Euro Costruzioni che ha scelto DOKA come collaboratore principe (e partner di noleggio) nelle opere in calcestruzzo. Tutte le cupole, le mezze cupole e le strutture portanti sono state gettate in opera secondo un piano di lavoro a getti programmati. Un dettaglio tecnico? Gli elementi di casseratura per la grande cupola centrale, con pannello Dokaplex su griglia di cassero Top 50 a doppia centina. www.doka.com

Backeye®360 NUOVO sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.

Immagine reale prodotta da Backeye®360

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ITALIANO

ITALCEMENTI FIRMA UN NUOVO MATERIALE SVILUPPATO PER LA REALIZZAZIONE DI PALAZZO ITALIA A EXPO 2015. È L’INNOVATIVO CEMENTO BIODINAMICO I.ACTIVE BIODYNAMIC DI

DANIELA STASI

xpo 2015 negli ultimi tempi è protagonista delle pagine di quotidiani e periodici per i ben noti fatti di attualità. Qui ne parliamo in altri termini. Vogliamo evidenziare infatti l’impiego di un materiale innovativo sviluppato da Italcementi per la realizzazione di Palazzo Italia, l’edificio che rappresenterà il cuore dell’omonimo Padiglione nel corso dell’esposizione. Il progetto architettonico a cura dello studio Nemesi & Partners prevede la realizzazione di una struttura complessa, che richiama nel suo aspetto esteriore e in alcuni spazi interni le forme di una foresta ramificata. L’intera superficie esterna e parte degli interni saranno costituiti da pannelli di cemento biodinamico i.active Biodynamic, realizzati con tecnologia Styl-Comp (realtà specializzata nell’ingegnerizzazione, produzione e montaggio di manufatti architettonici e strutturali a base cementizia su disegno), utilizzando il nuovo materiale concepito in i.lab, centro di ricerca e innovazione di Italcementi. RST

© Moreno Maggi

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© Mario Carrieri

C EMENTO

Vanto


&Calcestruzzo

© Nemesi&Partners

© Nemesi&Partners

© Nemesi&Partners

Nella foto di sfondo il render di Palazzo Italia, che verrà realizzato con il nuovo cemento biodinamico sviluppato da Italcementi appositamente per Expo 2015. Nella sequenza, da sinistra: l’installazione alta oltre sei metri che riprende il segno grafico della struttura esterna del Padiglione Italia per Expo 2015 (esposta all’Università degli Studi di Milano), la sua lavorazione presso la Styl-Comp e, a seguire, altri render di Palazzo Italia.

© Nemesi&Partners

Cave


C EMENTO BIO E DINAMICO Concepito appositamente per Palazzo Italia, il cemento biodinamico i.active Biodynamic presenta proprietà fotocatalitiche: a contatto con la luce del sole, il principio attivo TX Active brevettato da Italcementi e contenuto nel materiale, permette di “catturare” alcuni inquinanti presenti nell’aria, trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog. La malta, inoltre, prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali. Caratteristica saliente del nuovo prodotto, come si intuisce dal nome stesso, è la dinamicità, ossia una fluidità che consente la realizzazione di forme complesse come quelle dei pannelli di Palazzo Italia. Grazie alla sua particolare lavorabilità, i.active Biodynamic può penetrare nei casseri, progettati uno a uno e realizzati da Styl-Comp fino a formare il disegno finale del pannello. i.active Biodynamic, infine, presenta caratteristiche di lavorabilità e resistenza elevate, se messo a confronto con le malte classiche: da quanto dichiarato dall’azienda, ha una fluidità iniziale maggiore di tre volte (300 mm contro 100 mm), è due volte più resistente alla compressione (oltre 60 MPa a fronte di 30 MPa) e due volte più resistente alla flessione (oltre 10 MPa a fronte di 5MPa). www.italcementi.it

102 Costruzioni maggio 2014


&Calcestruzzo

Cave

Carlo Pesenti

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Dalla medaglia d’argento all’Esposizione Universale del 1867 di Parigi, passando per il successo internazionale del Padiglione Italiano in cemento trasparente simbolo di Expo 2010 di Shanghai, per arrivare al nuovo cemento biodinamico che caratterizzerà Palazzo Italia all’Expo 2015 di Milano: Italcementi è di nuovo protagonista di un’Esposizione Universale grazie ai suoi prodotti innovativi. Performance e soluzioni che, dando corpo alla qualità architettonica e ingegneristica che il nostro Paese è in grado di esprimere, contribuiscono alla realizzazione delle strutture simbolo di più di un Expo. Da Parigi, a Shanghai, a Milano, la ricerca italiana vince di nuovo.

Consigliere delegato di Italcementi

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LA PELLE DI PALAZZO ITALIA

Nella foto la lavorazione del cemento biodinamico.

9.000 m2 di superficie esterna 900 pannelli tra piani e curvi 600 casseri piani e 300 casseri angolari, tutti diversi 4 per 4,2 m la dimensione tipica dei pannelli 10.560 le ore di ricerca dedicate al progetto 15 i ricercatori coinvolti nella messa punto del nuovo prodotto 2.000 le tonnellate di cemento biodinamico utilizzate

maggio 2014 Costruzioni 103


AUTOBETONIERE

ENERGIA al calcestruzzo DI

DANIELA STASI

104 Costruzioni maggio 2014 © Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni


&Calcestruzzo

ABBIAMO TOCCATO CON MANO LA PRIMA AUTOBETONIERA PLUG-IN IBRIDA ALLESTITA SU AUTOTELAIO MAN. A CONCEPIRLA CI HA PENSATO CIFA, A TESTARLA L’ALTOATESINA BETON EISACK

© Costruzioni

© Costruzioni

Cave

Nelle foto Energya, l’autobetoniera plug-in ibrida di Cifa immortalata in un cantiere residenziale di Ortisei, in Val Gardena, e presso la sede di Beton Eisack.

rtisei, in provincia di Bolzano, è la località più rinomata e più densamente popolata della Val Gardena. COSTRUZIONI si è recata sul posto per vedere il prototipo della prima autobetoniera plug-in ibrida targata Cifa, in uso da Beton Eisack di Chiusa (BZ) e al lavoro in un cantiere residenziale nel pieno centro della cittadina. Si chiama Energya e si differenzia da una betoniera tradizionale per il sistema di messa in rotazione del tamburo, basato su un motore elettrico a induzione (anziché su un impianto idraulico), alimentato dalla corrente fornita da un pacco batterie agli ioni di litio. Tra i plus principali, l’abbattimento in modo sostanziale dei consumi di gasolio, delle emissioni inquinanti generate durante il mescolamento del calcestruzzo e della rumorosità (durante la fase di carico del calcestruzzo: 4 dB in meno rispetto a una betoniera standard dotata di presa di forza, 10 dB in meno rispetto a una betoniera standard con motore ausiliario; durante la fase di scarico: 10 dB in meno rispetto a una betoniera standard dotata di presa di forza). Energya presenta un autotelaio targato Man: l’esemplare visto all’opera è montato su un TGS 41.440 8x4. RST

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© Costruzioni

AUTOBETONIERE

R ICARICABILE IN TRE MODI Energya è una macchina ibrida di tipo plug-in, le cui batterie possono esssere ricaricate in tre modi: collegandosi alla rete elettrica mediante una presa a 380 Volt, utilizzando un sistema di ricarica veloce realizzato dalla stessa Cifa, oppure affidandosi a un generatore alimentato dal motore diesel del camion che permette il funzionamento della betoniera anche a batterie scariche. Nel primo caso, il tempo di ricarica è di circa quattro ore, mentre nel secondo si riduce a 18 minuti. Il mezzo è anche dotato di KERS (Kinetic Energy Recovery System - Sistema di Recupero dell’Energia Cinetica), il sistema che durante la fase di decelerazione dell’automezzo permette il recupero di energia. Ricordiamo che

Cifa per gli accumulatori ha previsto una garanzia estesa di cinque anni, per il tamburo di quattro anni. Per monitorare e gestire le funzioni della betoniera, infine, sono previste due interfacce di controllo: una è posizionata nella cabina di guida e una nella sezione posteriore del veicolo.

DA 8 E 9 M3 Energya è disponibile in due modelli: E8, con capacità nominale di 8 m3, ed E9 da 9 m3. La tara della E8 è di 4.320 kg, mentre quella della E9 si attesta sui 4.570. Qui di seguito i dati tecnici della versione E9, vista al lavoro: 9 m3 di capacità nominale, 15,9 m3 di volume geometrico, diametro 2.300 mm, lunghezza totale 7.655 mm. La potenza del motore elettrico è di 75 kW. Per le sue peculiarità, Energya è ideale per le imprese di costruzioni che devono operare in aree urbane o in ambienti chiusi, dove è necessario limitare la rumorosità e le emissioni inquinanti. www.cifa.com

Realtà storica in Alto Adige Nata oltre 30 anni fa, Beton Eisack è tra le principali realtà in Alto Adige nella produzione e fornitura di calcestruzzo in tutte le classi di resistenza ed esposizione. L’azienda si occupa anche di altre attività edili: esecuzione di lavori di scavo e di demolizione, edilizia sotterranea, rac-

106 Costruzioni maggio 2014

colta, smaltimento e riciclaggio di materiali edili, servizi di trasporto di materiali e macchinari edili, vendita di sabbia, ghiaia e pietrisco. Beton Eisack conta circa 100 collaboratori e sette filiali tra Vipiteno e Bolzano. www.beton-eisack.it


&Calcestruzzo

© Costruzioni

Da sinistra: dettagli del gruppo di batterie agli ioni di litio che alimentano il motore elettrico a induzione su cui si basa il sistema di messa in rotazione del tamburo di Energya; il sistema di ricarica veloce delle batterie stesse.

© Costruzioni

Nelle foto sotto, dall’alto: l’interfaccia di controllo per monitorare e gestire costantemente ogni funzione della betoniera; il motore elettrico di emergenza che va attivato nel caso in cui non funzioni il sistema elettrico; nelle due ultime immagini, un disegno e un render di Energya.

© Costruzioni

Cave


© Costruzioni

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Marco Marozzi

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Il prototipo visto in cantiere è azionato da un motore Euro 5, ma gli esemplari che saranno messi in vendita saranno equipaggiati da propulsori Man Euro 6, in grado di raggiungere la coppia massima già a 930 giri e mantenerla costante fino ai 1.400. Da mettere in evidenza in particolare il design frontale e la possibilità di avere (su richiesta) una mascherina con due griglie, una larga, ideale per la circolazione su strada, e una molto fitta, che si stacca in modo agevole, ideale per il cantiere e le strade sterrate, utile a prevenire la rottura dei fari in seguito all’impatto con i sassi.

Coordinatore prodotto Man

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© Costruzioni

AUTOBETONIERE

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Alessandro

Cifa dopo aver prodotto e venHopkins duto circa 56.000 betoniere nel Product manager corso della sua storia, ha ideato Energya, la Cifa prima autobetoniera plug-in ibrida, risultato dello sforzo di alcuni anni in collaborazione con il Politecnico di Milano. Non appena l’autobetoniera raggiunge il cantiere, il motore del camion viene spento, pertanto si azzerano totalmente le emissioni: il tamburo viene fatto girare dall’energia elettrica. Decisamente contenuta anche la rumorosità, l’unico rumore che si avverte è quello della ghiaia che si muove all’interno del tamburo. Precisiamo che il gruppo batterie se viene caricato tramite l’energia elettrica presente in cantiere o nell’impianto di betonaggio, oppure tramite il sistema frenante, non necessita mai di essere caricato tramite il motore del camion.


&Calcestruzzo

Christian Auer

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© Costruzioni

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Siamo stati selezionati da Cifa e Man per provare la nuova autobetoniera Energya, per testarne sul campo le reali potenzialità. Abbiamo iniziato a renderla operativa lo scorso settembre e l’abbiamo impiegata negli usi comuni che in genere espletano le autobetoniere tradizionali, portandola a un regime standard. Nei mesi abbiamo segnalato le diverse migliorie da adottare, e man mano si è arrivati a un prodotto da lanciare sul mercato. A test ultimato ne prevedo l’acquisto: siamo convinti la green economy rappresenti il futuro, quindi meglio giocare in anticipo.

Titolare Beton Eisack

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© Costruzioni

Cave


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Heavy lifting Mammoet installa una copertura rivoluzionaria sul reattore di Chernobyl

Minicranes Abbiamo seguito al lavoro la Jekko SPX1040C della PmP Noleggi


NEWS

&Noleggio

Sollevamento

Best seller all terrain a celebrazione dei campioni di serie GMK ha raccolto vertici e maestranze del brand Grove di MANITOWOC CRANE GROUP nello stabilimento di Wilhelmshaven, in Germania per un evento incentrato sulle vendite della gru numero 200 per il modello GMK6300Ls e della numero 50 per l’esemplare GMK6400s. Il successo commerciale di queste due tipologie allterrain premia l’elevato standard di innovazione raggiunto dalla serie. In particolare la Grove GMK6300Ls, dalle 300 t di capacità, conferma il primato del braccio più lungo nella categoria di appartenenza, con un’estensione telescopica massima fino a 80 m, mentre la GMK6400s arriva a un’altezza

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Fondamenta d’accordo La Espi Engineering di Castelfranco Emilia (Mo) aggiunge alla sua tradizione di revamping per gru cingolate la distribuzione nazionale del marchio Sennebogen per le linee di prodotto HD Cranes, cingolate tralicciate, telescopiche e Multicranes. L’accordo di concessione con il costruttore tedesco si è avviato a partire dallo scorso mese di marzo.

www.espisrl.com

operativa di 60 m che può essere incrementata fino a 134 m con l’inserimento di un jib telescopico, offrendo prerogative di prestazione mai tentate da altre allterrain a sei o sette assi presentate di recente sul mercato. La vocazione internazionale delle due gru è testimoniata dalla

diffusione della GMK6300Ls in ben 27 paesi per tutte le aree continentali impegnate da grandi opere infrastrutturali. Allo stesso modo la versatile GMK6400s è presente nei più importanti cantieri industriali e residenziali in Francia,

Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Danimarca, Russia, Nuova Zelanda e Stati Uniti. La GMK6400s, in particolare, è all’origine del conferimento a Manitowoc Crane Group del prestigioso riconoscimento Innovation Manufacturer 2013 dell’ESTA. www.manitowoccranes.com

Academy in... Progress La primavera della formazione EFFER è appena cominciata. Si tratta della nuova stagione di formazione tecnica che l’Academy dell’azienda riserva alle proprie officine autorizzate. Prevede quest’anno tre cicli di aggiornamento, con i corsi Progress dedicati al nuovo sistema di controllo elettronico implementato sulle gru, seguiti da lezioni incentrate sull’oleodinamica per applicazioni mobili e sul distributore Hawe & Danfoss in Can Bus.

www.effer.com


NEWS Arco di trionfo a “tabula rasa ecologica” rappresentata dal sito radioattivo di Chernobyl ha aggiunto un nuovo capitolo tecnologico alla storia delle grandi strutture di sicurezza ambientale. L’autore (premiato con l’ESTA Innovation Award 2014) risponde al nome autorevole di MAMMOET, protagonista mondiale dei progetti per grandi sollevamenti e trasporti eccezionali: è sua l’idea del Remote controlled skinning, sistema di posizionamento

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progressivo delle sezioni modulari che compongono l’NSC (New Safe Confinement), il “guscio” di isolamento del reattore nucleare danneggiato dal gravissimo incidente del 1986. Gli elementi ad arco della copertura - realizzati in due sezioni separate, assemblate ciascuna da tre segmenti componibili saranno collocati a protezione del reattore dopo le operazioni di sollevamento, con l’ausilio di 106 skid shoes della capacità singola di 703 t. Il profilo ellittico delle due skid track (con un’angolazione di 45°)

Prêt à Porter tilmente, potrebbe costituire da sola una professionalità multitasking per ogni impresa di servizi che preveda del personale al lavoro in quota. Negli effetti, la nuova piattaforma E140P di GSR da 13,2 m è un’autentica “lepre” per ogni flotta di noleggio. Allestita su Piaggio Porter (ma disponibile anche in versione fuoristrada su pick-up), l’autocarrata compatta, per soli 1,6 m di larghezza, ha uno sbraccio di ben 6 m. www.gsrspa.it

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favorisce il trasferimento graduale degli elementi ad arco sulle fondazioni che sostengono la copertura stessa dell’impianto, mentre il funzionamento sincronizzato dello skidding system è in

grado di scongiurare qualsiasi rischio di stress strutturale durante le operazioni di sollevamento e posa dei manufatti di copertura del reattore. www.mammoet.com

Controvento ad alta quota Nella Valle De Los Vientos, in Cile, il gigante d’acciaio dal braccio tralicciato è al servizio della triade di turbine che compongono il parco eolico di Alto Baguales, in grado di fornire 2 MW di capacità energetica alla regione di Antofagasta, nella parte settentrionale del paese. Il profilo rilevante della gru cingolata Terex CC2800-1 NT (537 t di capacità per 150 m di atezza massima) si staglia maestoso durante le operazioni di montaggio condotte dallo specialista dei sollevamenti industriali Gruas Burger per conto di Enel GreenPower. Il sistema di pale contribuirà a incrementare il monte energetico di 90 MW attualmente in erogazione nel territorio. www.terex.com


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Il container delle idee i si può fare proprio di tutto, senza limiti alle necessità di spazio e di impiego più flessibili e disparate. I container modulari BOX4IT proposti dalla Phoenix International di Genova, sono serviti, per esempio, a “comporre” addirittura un polo sportivo a Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia. www.box4.it

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Nel cielo d’Olanda i stanno preparando grandi cose per la nuova edizione dell’Apex ad Amsterdam, in programma dal 24 al 26 di giugno. La risposta alla kermesse dei Paesi Bassi dedicata all’aerial work può contare su oltre 100 espositori e sulla partecipazione di tutti i maggiori costruttori europei di piattaforme aeree per ogni tipologia di prodotto, dai modelli autocarrati alle linee semoventi e cingolate (l’Italia sarà presente in forze con protagonisti del calibro di CTE, Socage, Merlo, Easy Lift, Imer, Comet, Multitel Pagliero e CMC). La scelta della sede di Amsterdam (con 21.000 m2 di area espositiva), dopo 17 anni di ospitalità a Maastricht, è coerente con il notevole sviluppo dei servizi di accesso in quota nella capitale olandese. www.apexshow.com

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Il ruolo di rappresentanza ufficiale è toccato a Transtec, partner commerciale di CTE in terra croata anche per il marchio Effer. Il gruppo di Rovereto (Tn) ha consolidato così la sua presenza sulla scena delle esposizioni internazionali, partecipando alla fiera Kamion&Bus di Pojatno, vicino a Zagabria. Nell’occasione, il focus promozionale ha visto in primo piano la piattaforma articolata su autocarro ZED 21 JH, campione da 20,7 m della gamma CTE.

114 Costruzioni maggio 2014

impresa è di quelle che, alla fine, “guardano il mare” come solo le grandi conquiste possono consentire allo sguardo di un leader. La CTS di Roncalceci (Ra) ha conquistato il privilegio poche settimane fa, con il trasporto eccezionale, il sollevamento e la movimentazione di tre componenti per la produzione di metanolo, destinati alla nuova struttura industriale della Kaveh Methanol Company a Bandar Dayyer, nel sud dell’Iran. I manufatti, del peso di 240, 340 e 1.250 t, sono stati trasferiti all’inizio di maggio dallo stabilimento della Simic (produttrice degli apparati) fino al porto di Marghera (Ve) con l’ausilio di un sistema di carrelli SPMT, prima di essere collocati su una chiatta e infine imbarcati. www.ctstrasporti.it

L’

www.ctelift.com

Ambasciatori in terra croata

Giganti di passaggio



M INIGRÙ


&Noleggio

Sollevamento

ORGOGLIO tricolore e minigrù cingolate con braccio telescopico della Jekko sono apprezzate in tutto il mondo. Per il costruttore italiano, parte del Gruppo Ormet, uno dei mercati più dinamici è senza dubbio quello statunitense, a cui segue quello europeo dove cresce sempre di più la cultura delle macchine compatte con alte prestazioni di sollevamento. L’Italia non fa eccezione. L’azienda PmP Noleggi di Pradamano (UD) ha introdotto nella sua gamma la prima minigrù Jekko nel 2010 con il modello SPD260CD-M da 7 m di altezza massima e dal limite di portata a 1.200 kg; nel 2012 ha affiancato la SPD360CPA da 13 m, con capacità di 1.800 kg. Quest’anno il noleggiatore friulano ha aggiunto all’offerta di servizio il top di gamma Jekko SXP1040 dai 16 m di vertice operativo per 4.000 kg di portata massima. COSTRUZIONI ha visto in azione la nuova ammiraglia della flotta PmP a Lignano Sabbiadoro (VE), impegnata nel sollevamento di un vetrocamera dalle dimensioni record: lunghezza 4.500 mm, altezza 1.800 mm e peso di 900 kg, incluso il cavalletto per il trasporto e la movimentazione. ST

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LE MINIGRÙ JEKKO SONO COMPLETAMENTE PROGETTATE E REALIZZATE IN ITALIA. APPREZZATE IN TUTTO IL MONDO, PUNTANO SU ALTE PRESTAZIONI, COMPATTEZZA E VERSATILITÀ DI

MATTHIEU COLOMBO


M INIGRÙ

MADE IN COLLE UMBERTO La minigrù Jekko SPX1040 è stata lanciata nel 2011. Progettata da Ormet, questa macchina arriva a 4.000 kg di portata massima, con un braccio telescopico da 16 m di altezza operativa (estensibile a 23,5 aggiungendo il jib tralicciato con prolunga sfilabile). Tutte le componenti strutturali, inclusi gli stabilizzatori, sono realizzate in Italia con acciai specifici e selezionati. In particolare, per il braccio telescopico a sezione esagonale viene utilizzato la qualità Domex 700 di SSAB. Lo stesso jib tralicciato inclinabile a 25°, con prolunga, è prodotto negli stabilimenti Ormet. Anche la gestione elettronica e il sofware di lavoro sono sviluppati in fabbrica.

Sotto al quadro comandi, sono a portata di mano due attacchi rapidi che permettono di alimentare l’impianto idraulico della SPX1040 con un gruppo esterno ad alimentazione elettrica. Una soluzione per lavorare senza problemi anche in ambienti chiusi.

IDRAULICA A CONTROLLO ELETTRONICO L’impianto idraulico della macchina ha una pompa a portata variabile e un distributore load sensing a controllo elettronico (notare i solenoidi nella foto) con valvole compensate in pressione. Questo permette di eseguire simultaneamente quattro operazioni senza cali di prestazione. Nei passaggi più stretti si può, ad esempio, azionare in contemporanea la traslazione e la rotazione della torretta.

118 Costruzioni maggio 2014

A comando risponde Il quadro di controllo della SPX1040 è completo di monitor LCD e realizzato con componenti heavy duty adatti alle condizioni di cantiere. La macchina lavora con rete Can Bus ed è gestita tramite un radiocomando bidirezionale Scanreco (con mini LCD integrato) dotato di due batterie: una di queste è in carica permanente non lontano dal quadro comandi. Quando si utilizza il radiocomando, lo scomparto di controllo sul corpo della macchina si può chiudere - lasciando accessibile, ovviamente, il fungo di emergenza.


&Noleggio

Sollevamento

STABILIZZAZIONE E AREE DI LAVORO La SPX1040 controlla elettronicamente l’effettivo sfilo di ogni singolo stabilizzatore e la sua pressione a terra. In base a questi dati, l’elettronica sceglie in automatico la migliore tabella di carico e una delle otto aree di lavoro disponibili. La macchina è sempre progressiva nei movimenti e avvicinandosi ai limiti di carico, allerta l’operatore rallentando i movimenti. Le manovre di rientro sono sempre possibili. L’operatore può inoltre limitare l’area di lavoro per evitare, ad esempio, il contatto accidentale con linee elettriche.

maggio 2014 Costruzioni 119


Il verricello può essere montato sopra il braccio (nell’immagine, sono evidenti i supporti) oppure in coda, allo scopo di contenere l’altezza in soli 1.975 mm (nella versione a carro allargabile, il limite si incrementa a 2.050 mm).

Durante la costruzione di un nuovo complesso residenziale, un vetrocamera da 4.500 mm di lunghezza, 1.800 mm di altezza e circa 800 kg di peso si è rotto poco tempo dopo la posa. Data l’accessibilità ridotta dell’edificio, l’unica soluzione possibile per sostituire il vetro, oltre all’elitrasporto, era l’utilizzo di una minigrù. L’esperienza e la competenza della PmP Noleggi, costituita da Maurizio Paravan e da suo figlio Marco, sono state fondamentali per la riuscita dell’operazione.

LA SPX1040 DI PMP Modello SPX1040 Altezza operativa (telescopico) 16 m Altezza operativa massima (jib) 23,5 m Carico massimo 4.000 kg Dimensioni (L/l/h) 5.300 x 1.400 x 1.975 mm Area di stabilizzazione 4.000 x 4.000 mm Peso operativo 6.300 kg

www.jekko.it - www.pmpnoleggi.com

120 Costruzioni maggio 2014


&Noleggio

Sollevamento

PICK AND CARRY CON CARRO ALLARGABILE Grazie al carro di traslazione allargabile idraulicamente la Jekko SPX1040 varia la larghezza massima da 1.450 mm a 2.050 mm. La portata massima della minigrù su cingolo culmina a 2 t. A carro retratto, può sollevare solo in assetto anteriore o posteriore, mentre a carro allargato la torretta ha la facoltà di ruotare il carico a 360°.

I L NUOVO TOP DI GAMMA Al Conexpo di Las Vegas, Stati Uniti, Ormet ha presentato una nuova Jekko che ruberà il titolo di top di gamma alla SPX1040, ampliando il range operativo della serie. La futura ammiraglia si chiama SPX1275, contempla una capacità massima di sollevamento da 7.500 kg e un braccio alla ragguardevole altezza operativa massima di 28 m.


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GIANENRICO GRIFFINI

OTTAVA GENERAZIONE PER IL FUSO CANTER CHE ESTENDE LA GAMMA CON LA VERSIONE DA 8,55 T.

DISPONIBILI DUE VERSIONI 4X4 otorizzazioni ecologiche con omologazioni Euro 5b+ o Euro VI, un inedito modello da 8,55 tonnellate di peso totale, pacchetto Ecoefficiency per ridurre i consumi di gasolio fino al 9% e alcuni allestimenti chiavi in mano disponibili di fabbrica: sono queste le principali novità di prodotto del Fuso Canter 2014, che si propone di rinnovare quest’anno i successi commerciali del 2013, quando ne sono state collocate sul mercato oltre 140 mila unità in tutto il mondo. E che il Canter sia un veicolo multiruolo apprezzato nel tempo dagli utilizzatori lo testimoniano anche gli oltre 3,8 milioni di esemplari venduti dall’anno del suo debutto, il 1963, a oggi. Giunto all’ottava generazione, il leggero giapponese assemblato per l’Europa a Tramagal, in Portogallo, punta prima di tutto sulle motorizzazioni green. Lo fa con una doppia strategia antinquinamento, in funzione del peso di riferimento: ricircolo dei gas (Egr), catalizzatore ossidante e filtro antiparticolato esente da manutenzione per i mezzi fino a 2.380 chili, cui si aggiunge il catalizzatore Scr per quelli sopra i 2.840 chili di peso. RST

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Provatiper Voi

Il nuovo Fuso Canter 6C18D 4x4 ha una motorizzazione da 129 kW ed è disponibile in versione cabina singola o doppia.


FUSO CANTER

UN MOTORE, TRE LIVELLI DI POTENZA L’unità di base è sempre il collaudato quattro cilindri in linea da 3 litri di clinidrata di Fiat Powertrain con sistema d’iniezione common rail (200 MPa di pressione massima) e turbo a geometria variabile (Vgt). Tre i livelli di potenza disponibili: 96 kW (130 Cv), 110 kW (150 Cv) e 129 kW (175 Cv). La coppia massima raggiunge, rispettivamente, 300, 370

e 430 Newtonmetro. Il motore è abbinato a un cambio meccanico a cinque marce sui camion da 3.500 a 7.500 kg di peso totale a terra. Sul nuovo Canter da 8.550 kg, invece, è standard l’automatizzato Duonic a 6 marce con doppia frizione. Il Duonic è disponibile come optional sugli altri veicoli della gamma.

IL 4X4 SUPERA PENDENZE FINO AL 60% Il Canter non è solo un veicolo da appoggio al cantiere. All’occorrenza se la cava bene anche in fuoristrada, come dimostrano le varianti 4x4 a cabina semplice o doppia offerte sul mercato da primavera 2012. I modelli a trazione integrale da 6.500 kg di peso totale a terra, designati con la sigla 6C18, sono equipaggiati con la motorizzazione Euro VI top di gamma da 129 kW (175 Cv) a 3.500 giri/min, con una coppia massima di 430 Newtonmetro nell’intervallo da 1.600 a 2.860 giri/min. La trazione 4x4 è inseribile a veicolo fermo, azionando un pulsante posto sul cruscotto. Per le missioni off-road più impegnative, oltre alla trazione integrale, è possibile attivare il demoltiplicatore delle marce. Anche in questo caso, l’inserimento (o il disinserimento) del dispositivo possono avvenire solo a veicolo fermo. Rispetto alle versioni stradali 4x2, il 4x4 è caratterizzato da una maggiore altezza libera dal suolo (320 mm, anziché 219), da un angolo d’attacco di 35° (sui 4x2 è di 18°) e da uno di uscita di 24° (11° sui trazione solo posteriore).

124 Costruzioni maggio 2014


Provatiper Voi Con o senza tecnologia Scr L’adeguamento dei motori alle normative antinquinamento Ue ha seguito due direzioni, secondo la massa di riferimento dei veicoli. Su quelli fino a 2.380 chili di peso in ordine di marcia (inclusi i 75 del conducente e il serbatoio di carburante pieno al 90 per cento) i propulsori sono conformi alla direttiva Euro 5b+ (l’Euro 6b entrerà in vigore a settembre 2016). Per i camion oltre i 2.840 kg, invece, le emissioni dei motori rientrano nei limiti della normativa Euro VI. Si considerano, cioè, i grammi di inquinanti prodotti per chilowatt di potenza generata. Diverse sono quindi le soluzioni tecnologiche adottate dai progettisti. Nel primo caso, l’abbattimento degli inquinanti è affidato al ricircolo dei gas di scarico (Egr), a un catalizzatore ossidante e a un filtro antiparticolato privo di manutenzione. Sui Canter oltre il 2.840 kg, invece, viene aggiunto un catalizzatore Scr con dosatore di urea (il serbatoio di AdBlue è da 12 litri) a valle del motore. In entrambi i casi, il propulsore è il noto 3 litri a quattro cilindri in linea di Fiat Powertrain.

Il posto guida con il cruscotto e l’abitacolo in versione omologata per tre persone.

maggio 2014 Costruzioni 125


FUSO CANTER

Il nuovo Fuso Canter è stato presentato in Portogallo, Paese in cui viene prodotto per i mercati dell’Europa occidentale. Sullo sfondo la versione 4x4 che rispetto a quella standard ha una luce a terra di 320 mm, anziché 219. L’angolo d’attacco è di ben 35°, mentre quello d’uscita di 24°.

Giù i consumi! Per tenere sotto controllo i consumi di gasolio, il Canter è dotato di serie del pacchetto Ecoefficiency, che comprende: il sistema start-stop del propulsore durante le soste nel traffico, l’olio motore a bassa viscosità, rapporti al ponte lunghi e pneumatici a bassa resistenza di rotolamento (previsti solo per i modelli sopra i 6.000 chilogrammi. Con queste soluzioni e con l’aumento a 2.000 bar della pressione d’iniezione (pari a +25%), si ottengono, secondo i dati preliminari diffusi dalla Casa costruttrice, risparmi di gasolio fino al 9 per cento, rispetto alle motorizzazioni Euro V di analoga potenza. Invariati rispetto al passato gli intervalli di manutenzione, che prevedono un cambio olio ogni 40 mila chilometri (o ogni 12 mesi).

126 Costruzioni maggio 2014


Provatiper Voi C’È ANCHE L’IBRIDO DIESEL-ELETTRICO (NON 4X4) Si chiama 7C15 Eco Hybrid la versione ibrida diesel-elettrica del Canter. Entrato in produzione di serie nel 2012, il 7C15 da 7.500 chilogrammi di peso totale a terra è adesso equipaggiato con un motore termico Euro VI di 3 litri di cilindrata (lo stesso montato sui Canter tradizionali) da 110 kW (150 Cv). Il propulsore è abbinato in parallelo a un motogeneratore sincrono a magneti permanenti da 40 kW di potenza. La coppia di picco è, invece, di 200 Newtonmetro. Completano la catena cinematica il cambio automatizzato Duonic a doppia frizione e un pacco batterie agli ioni di litio raffreddato ad aria, del peso di 63,5 kg. Gli accumulatori, posti in un involucro fra gli assi sul lato sinistro dell’Eco Hybrid (foto sotto), fungono da polmone energetico: in fase di lancio forniscono corrente al motore elettrico, mentre in frenata immagazzinano l’energia prodotta dal generatore (frenata rigenerativa). Con la driveline ibrida, lungo percorsi urbani, si ottengono risparmi di carburante fino al 23%.

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