Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
Attualità&Prodotti GRANDI LAVORI
VITALI VINCE LA CORSA CONTRO IL TEMPO A ORIO AL SERIO
Macchine&Componenti MOTORI
BOBCAT HA AVVIATO LA PRODUZIONE DI MOTORI SVILUPPATI INTERNAMENTE
Sollevamento&Noleggio HEAVY LIFTING & SALVAGE
LE GRANDI SFIDE DI MAMMOET IN ITALIA
681 anno LXIII 6_giugno 2014
WALKAROUND MIDIESCAVATORE CINGOLATO YANMAR SV100-2
All’avanguardia tecnologica dal 1964
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Una forza che cresce insieme alle aspettative di chi lavora: eccellenti doti di trazione, ottima resistenza all’usura, mescola resistente a tagli e urti, carcassa protetta egregiamente grazie ad uno strato multiplo di cinture metalliche, contenuto consumo di carburante e più lunga durata dello pneumatico. Earthmax rappresenta la sintesi della tecnologia radiale BKT nelle applicazioni Industriali & OTR: una scelta di valore, sviluppata per soddisfare i bisogni specifici degli operatori professionali. Pneumatici BKT Industriali & OTR: risposte innovative, in una gamma tra le più complete e competitive sul mercato.
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
ISSN: 0010 - 9665
SOMMARIO &Prodotti
Attualità 6
FORMAZIONE
28
Fiere di settore, accordi, logistica, saldatura laser, macchine movimento terra, cantieri, acciai, componenti
16
GRANDI LAVORI
22
In time Vitali ha vinto la sfida completando anzitempo l’adeguamento della pista di volo a Orio al Serio
Il nuovo Takeuchi TB290 scelto dalla Fratelli Mariani al lavoro
&Componenti
64
MMT
54
Coppia da record Le prime due rotary Liebherr LB 44-510 al debutto nel cantiere del FAIR a Darmstadt, Germania
Macchine
Motori... azione! Bobcat annuncia la produzione interna di motori e anticipa il lancio del nuovo mini E20
28
WALKAROUND
34
Cavallo vincente
PERFORATRICI
Pensare in grande A tu per tu con i vertici di CGT Edilizia. Presente e futuro dell’azienda secondo Enrico Oggionni e Francesco Cerizzi
MIDIESCAVATORI
58
L’accordo siglato dal Centro di Formazione e Ricerca Merlo e Volvo CE Italia
Notizie
STRATEGIE
L’unione fa la sicurezza
Midiescavatore cingolato Yanmar SV100-2
TRASPORTI ECCEZIONALI
70
L’arciere cavalca il vento Il nuovo adattatore per pale eoliche sviluppato dalla Scheuerle
58 NEL PROSSIMO NUMERO In prima linea sulla trincea d'asfalto di Expo 2015, abbiamo assistito al sollevamento dell'arco da 190 t di un ponte strallato, sulla tangenziale di Milano. Una luce metallica nella notte, sospesa a 12 m di altezza. Un’impresa di successo, l’ennesima portata a termine con la consueta maestria professionale dal team di Calabrese Autogrù con l’ausilio proverbiale delle due grandi Terex all terrain della flotta di noleggio. Due grandi protagoniste al servizio dei più grandi cantieri stradali della Penisola.
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&Demolizione
Riciclaggio 76
90
Il futuro è nella legalità Il settore ha bisogno della trasparenza per contrastare la crisi che in sette anni ha dimezzato la produzione
Notizie Sicurezza, interventi, attrezzature idrauliche, macchine SISTEMI ANTI-INQUINAMENTO
78
92
MOTORI
94
&Calcestruzzo
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
86
Comunione d’intenti La collaborazione tecnica tra Sandvik e Volvo Penta va consolidandosi. Mining visto come settore strategico
Cave
SISTEMI DI PESATURA
98
L’istituto pensante
La bilancia a passo... di carico L’ultima evoluzione del sistema di pesatura on board sviluppata da VEI si chiama Millennium 5
Il valore tecnologico e formativo della consulenza
6 G I UG NO 2014 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it
Notizie Perforatrici, dumper articolati, motorizzazioni, acquisizioni, marmo
Aria pulita Le soluzioni scelte e installate da Incofin per respirare sempre al meglio anche in cabina
ATECAP
681
REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Silvio Cocco, Antonio Fargas, Alberto Finotto, Gianenrico Griffini IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it
78
116
MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952
&Noleggio
Sollevamento 106
Notizie Piattaforme aeree, gru edili sollevamenti eccezionali, autogrù PIATTAFORME AEREE
110
Il Regno adesso è unito Hinowa ha presentato il nuovo asset di stabilimento e le novità di prodotto ad una selezione di clienti inglesi HEAVY LIFTING & SALVAGE
116 Tra i protagonisti del prossimo numero di COSTRUZIONI anche il polivalente Mecalac 8 MCR nella versione con il nuovo motore Deutz TCD 2.9 omologata Stage IIIB. Abbiamo seguito la macchina acquistata dall’impresa Luzzi Fabrizio al lavoro in provincia di Arezzo. La multifunzionale Mecalac ha dato prova delle sue doti in un cantiere edile residenziale utilizzando molteplici benne e attrezzature idrauliche.
Dal cielo spostiamo il tempo I grandi progetti di movimentazione e trasporto eccezionale secondo la filosofia di Mammoet Italy
STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini
perVoi
Provati
MERCEDES AROCS 4155AK
122
Una coppia infinita Il nuovo top di gamma degli offroad della Stella equipaggiato con il turboretarder Voith Viab
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
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IN COPERTINA
INSERZIONISTI
Protagonista della copertina di giugno è l’aeroporto bergamasco di Orio al Serio. Vitali si è occupata dei lavori di manutenzione straordinaria della pista e dell’ottimizzazione delle infrastrutture di volo, chiudendo il cantiere con un giorno di anticipo rispetto alla deadline prevista. “Complici” della buona riuscita, i numerosi escavatori New Holland all’opera.
9
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II Cop
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III Cop www.truckemotion.it
Aziende citate Almac ........................106 Bobcat ........................54 Bosch Rexroth ................7 Caterpillar ......................8 Cem ..........................108 Cgt ............................78 Cgt Edilizia....................16 Cte ............................106 Doosan ........................93 Fai Service ....................6
4 Costruzioni giugno 2014
Faro ............................15 Fercam ........................15 Genie Lift ....................108 Haulotte ......................12 Hinowa ......................110 Hitachi ........................13 Icofin ..........................78 Jcb ............................11 Kamaz........................107 Labelab........................76
Liebherr..................64-109 Mammoet ..............109-116 Man..............................7 Manitowoc Crane Group ................106 Maren Cmo ..................22 Mercedes Arocs ............122 Merlo ..........................28 Midi Europe ..................58 New Holland..............10-22 Palfinger Sany ..............107 Sandvik........................94 Scheuerle ....................70 Ssab ..........................13
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Takeuchi ......................58 Terex ..........................92 Terex Finlay ..................77 Terex Lift ....................108 Trevi ..........................92 Unieco ........................77 Usco ............................8 Vei ............................98 VF-Venieri ....................14 Vitali ..........................22 Volvo CE Italia............28-92 Volvo Penta ..................94 Yanmar ........................34
LA SOLUZIONE PERFETTA
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NEWS
&Prodotti
Attualità
U
corruzione. Come sono andati i fatti ormai è noto. Su queste pagine ci limitiamo a fare una sintesi. In sostanza sono scattate le manette per politici e funzionari
pubblici, dopo tre anni di indagini condotte dai magistrati che seguono il sistema di fondi neri, tangenti e false fatture su cui si sorreggeva il sistema di appalti collegati
Sosta ad hoc dei camionisti Dopo Villanova D’Asti, è la volta di Cuneo. Lì a maggio è stato aperto un nuovo Tracky Point di Fai Service, un’area dedicata alla sosta e al rifornimento dei camion, ma aperta a tutti, con vantaggi per tutti i clienti. Nel corso dell’inaugurazione sono intervenuti Fabrizio Palenzona, presidente Fai Service e vicepresidente Unicredit, Primo Santini, AD Fai Service, e Francis Cosio, direttore generale Fai Service. Ecco la posizione esatta del Tracky Point: uscita autostradale A33 Cuneo-Centro, frazione Ronchi, sulla sinistra dell’ingresso all’area fieristica MIAC.
6 Costruzioni giugno 2014
Direzione estero www.faiservice.it
na vera ondata ha travolto Venezia. Un’ondata di arresti. Dopo lo scandalo Expo, le cronache italiane (e quelle internazionali) tornano a parlare di
Emiliana Serbatoi, azienda specializzata nella produzione di soluzioni per lo stoccaggio dei liquidi, ha aderito a Unacea. “La nostra azienda ha intrapreso con convinzione e successo un percorso di internazionalizzazione”, dichiara Gianlauro Morselli, presidente di EMILIANA SERBATOI. “Il programma dei padiglioni nazionali promosso da Unacea nel settore delle macchine per costruzioni sono una buona opportunità per aiutare le piccole e medie aziende italiane ad affrontare il mercato mondiale”.
www.emilianaserbatoi.com
Mareggiata sul Mose
al M.O.S.E., la colossale opera (5 miliardi di euro) che entro il 2017 dovrebbere proteggere la città dall’acqua alta. Ben 35 le persone raggiunte dai provvedimenti cautelari a cui si aggiungono 100 indagati, tra addetti alle segreterie dei politici, imprenditori, dipendenti di aziende e cooperative che contribuivano alla spartizione degli appalti. Il caso Mose, oltre a rappresentare l’ennesima vergogna nazionale, apre un nuovo capitolo su Tangentopoli, che non interessa più solo la Lombardia. www.ansa.it
Acquisizioni strategiche uove acquisizioni in Africa e Sud America. E la crescita continua. Bosch Rexroth rafforza il proprio posizionamento in Africa acquisendo una partecipazione del 50% del suo partner di vendita Hytec Holdings, consociata interamente controllata dal Gruppo Tesuco. Hytec Holdings ha generato un fatturato di quasi 1 miliardo di rand (circa 63 milioni di euro) nel corso dell’anno fiscale 2013/2014 con circa 675 dipendenti. L’operazione, soggetta ad approvazione normativa, andrà a consolidare il posizionamento di Hytec come fornitore e produttore di componenti idraulici e di
N
automazione e soluzioni fluid power nel continente africano. Le 31 filiali di Hytec assicurano una presenza in Sudafrica, Ghana, Mozambico, Namibia e Zambia, fornendo a BOSCH REXROTH una solida base per espandere ulteriormente la propria rete nel Paese, che rappresenta un’area particolarmente strategica. Per quanto riguarda il Sud America, invece, il Gruppo rafforza la sua presenza nel mercato sudamericano con l’acquisizione della divisione idraulica di Maestranza Diesel, con sede a Santiago del Cile (l’operazione è soggetta all’approvazione finale da
parte delle autorità competenti). Con questa acquisizione Bosch Rexroth rafforza le sue attività come fornitore di servizi nel settore dell’automazione in
quella regione, in particolare per le mobile application, nell’ambito dei motori idraulici, pompe e valvole. www.boschrexroth.com
Novant’anni d’iniezione
ovanta candeline per il primo autocarro con iniezione diretta diesel, un nuovo processo che rese il motore diesel compatto e leggero, tanto da poter essere usato nelle vetture. Ecco una data che ha rivoluzionato la storia della meccanica: 12 marzo 1924. Quel giorno gli ingegneri Man Sturm e Wiebicke partirono dallo
N
stabilimento di Augusta per il loro viaggio verso Norimberga con un veicolo M.A.N.-Saurer. L’autocarro a pianale di 4 t era azionato da un motore diesel di prova che per la prima volta iniettava il carburante direttamente nei quattro cilindri. Con una potenza di circa 40 cv percorsero 140 km in cinque ore e mezzo. Quell’esperienza vede
l’esordio di una tecnologia che permise di costruire motori diesel economici e compatti. “Il primo Man con iniezione diretta diesel è stato una pietra miliare nella tecnologia dei motori”, spiega Bernd Maierhofer, direttore Ricerca e Sviluppo di MAN Truck & Bus. “La sua enorme portata si vede oggi: ogni moderno motore
diesel, per veicoli commerciali o per vetture, lavora con il principio dell’iniezione diretta. La sua derivazione più recente è l’iniezione Common Rail. La impieghiamo in tutti i motori diesel Man, e in questo modo siamo in grado di gestire in modo efficiente il processo di combustione nel cilindro”. www.man.eu
giugno 2014 Costruzioni 7
24-26 giugno, Buxton, Derbyshire United Kingdom Fiera internazionale cave, costruzioni, riciclaggio
Velocità
Fruibilità
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Completezza
GEOFLUID 2014
1-4 ottobre, Piacenza Perforazione e fondazioni
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22-25 ottobre, Bologna 50a edizione del salone dell’innovazione edilizia www.saie.bolognafiere.it
ECOMONDO 2014 5-8 novembre, Rimini 18a Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com
IMPORTANTE VENDITA ONLINE
Il Gruppo Usco è una realtà con oltre 25 anni d’esperienza nella commercializzazione e produzione di componenti per macchine movimento terra. Tra i prodotti Usco, quelli marchio ITR e TrackOne sono i più noti. Oggi l’azienda conta impianti produttivi in Italia, Stati Uniti, Cina e Corea. Il sito internet, oltre a presentare la natura e la storia dell’azienda, fa da vetrina a tutti i prodotti suddivisi nelle categorie: miscellanea, sottocarro, mini e cingoli in gomma, parti d’usura e altri. Per ogni categoria sono disponibili cataloghi pdf scaricabili. Di concezione razionale, il portale dell’azienda è disponibile in sei lingue e include anche un dizionario tecnico.
Un grande compatto
per conto di
UNICREDIT LEASING ITALY I varie località in Italia
6 GRU A TORRE incl. “FM Gru”, braccio utile 45 m, “F.lli Butti” (2008), braccio di 46 m, “San Marco” (2010), braccio di 50 m, “Benazzato” (2006), braccio di 40 m, “Raimondi” (2009), braccio di 51 m e “Potain” (2006), braccio di 28 m; terna “JCB” (2008); spargitore; biotrituratore “Gandini”; spazzatrice industriale “Dulevo”; 2 carriponte incl. “Tecno Impianti Sollevamento” e “GBS”; carrello elevatore elettrico “OM” (2007); compressori; generatori; trattamento acque, etc.; CHIUSURA: Lunedì 30 GIUGNO dalle ore 14.30 Visite: su appuntamento Troostwijk Srl
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8 Costruzioni giugno 2014
n escavatore short radius da 12,4 t di peso operativo, disponibile anche con lama. Questo in poche parole il nuovo nato di casa CATERPILLAR battezzato 311F RR che punta a soddisfare la richiesta di clienti che cercano prestazioni più elevate di un midiescavatore, ma con costi di gesione sempre contenuti. Sotto al suo cofano il nuovo motore 4 cilindri turbo C3.4B da 52 kW di potenza netta, conforme a tutti gli standard sulle emissioni EU Stage IIIB. Il 311F RR è dotato di funzioni che aiutano a contenere i consumi, tipiche di modelli più grandi, come l’arresto motore al minimo o la modalità Eco. Lo sbalzo posteriore torretta è di 1.750 mm e la torretta ruotata oltrepassa la sagoma del cingolo di soli 250 mm. www.cat.com - www.cgt.it
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IL SITO DEL MESE
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
ATTUALITÀ & PRODOTTI
HILLHEAD 2014
NEWS Successo annunciato all’1 al 4 ottobre 2014 si terrà alla fiera Piacenza Expo la ventesima edizione di Geofluid, la manifestazione fieristica internazionale specializzata nei settori delle perforazioni per ricerca, estrazione, trasporto dei fluidi sotterranei, perforazioni geotecniche e geognostiche, fondazioni speciali, “No-Dig” e costruzione di gallerie. A quattro mesi dall’apertura dei battenti l’organizzazione conferma che oltre il 90% degli spazi espositivi sono prenotati. L’organizzazione precisa inoltre che “tutte le più importanti aziende italiane ed estere del settore, tra cui
D
i costruttori di macchine perforatrici per pozzi e per pali, attrezzature per la geotecnica e le geognostica, hanno già confermato la loro partecipazione alla mostra piacentina dove proporranno, talvolta in
Sempre al lavoro.
anteprima assoluta, le loro ultime novità tecnicocommerciali”. Attualmente si sta definendo il programma di convegni e conferenze, da sempre uno dei punti di forza della manifestazione piacentina.
Segnaliamo che già da oggi è possibile registrarsi online sul sito internet di Geofluid e scaricare il pass d’ingresso per evitare code per l’accredito il primo giorno di fiera. www.geofluid.it
Nuovi rulli monotamburo: versatilità e performance impressionanti Questi nuovi rulli monotamburo mostrano la leadership BOMAG nel campo delle innovazioni. Perfetti per lavori cittadini, costruzione di terrapieni di piccole e medie dimensioni e sottofondi stradali, queste macchine eclettiche vengono apprezzate per la grande manovrabilità, soprattutto in cantieri urbani.
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Abbasso le emissioni! a serie 200 di New Holland Construction aggiorna le motorizzazioni per rispondere alle ultime normative in termini di emissioni, in base a fascia di potenza e mercato di
L
destinazione. Ad oggi i modelli omologati Stage IIIB (Tier 4F) sono gli L216, L218, L220 ed L230 tra i modelli gommati, mentre tra i cingolati segnaliamo il C238 (in foto). Diamo attenzione
Se vuoi voli Autore: Ivan Borserini Lingua: Italiano Editore: Casa Editrice la fiaccola srl Pubblicazione: maggio 2014 Pagine: 152 ISBN: 978-88-97212-04-1 Contatti: segreteria@fiaccola.it sevuoivoli@gmail.com
Casa Editrice la fiaccola srl LIBRI
ai due NEW HOLLAND di fascia superiore: la minipala compatta gommata L230 e il modello cingolato C238. Entrambe queste macchine montano il nuovo motore turbo FPT Industrial da 66 kW. Il motore da 3,4
litri di cilindrata eroga una coppia di ben 383 Nm ad appena 1.400 giri/motore, garantendo alle macchine una forza di spinta superiore del 13%. Queste macchine sono particolarmente efficienti nelle applicazioni più gravose grazie sia alla grande forza di strappo sia alla potenza idraulica assicurata. La minipala compatta L230 ha una capacità operativa nominale di 1360 kg, mentre il modello cingolato C238 di ben 1723 kg. Entrambi i modelli sono vertical lift con la soluzione del braccio brevettato Super Boom che permette di raggiungere altezza ai vertici della categoria e di caricare agilmente anche mezzi cavacantiere a 4 assi. www.newholland.com
Un racconto biografico, che si snoda in trent’anni di volontariato, fa compiere un viaggio all’interno del mondo della disabilità sportiva, con passione e sentimento, che l’autore ha vissuto in prima persona. L’incontro con i vari personaggi, campioni di sport e insegnanti di vita, permette di trasformare la mera conoscenza in vera amicizia. Idee e progetti sviluppati nel tempo appaiono ancora vivi e attuabili nella loro semplicità. Seppure risultino così logici hanno necessità di un motore che li sostenga: l’amore verso il prossimo!
Pronto soccorso
ei territorio di Serbia e Bosnia più di 50 persone sono rimaste uccise, e decine di migliaia sono state costrette ad abbandonare le loro case dopo una serie di massicce precipitazioni concentratesi in pochi giorni. JCB ha annunciato la donazione di due terne 3CX per contribuire alle imponenti operazioni di soccorso. La prima macchina è stata consegnata dal concessionario JCB bosniaco Terra BIH con il supporto dell’Ambasciata britannica presso la sede del concessionario a Sarajevo. Terra BIH ha garantito inoltre sia la formazione degli operatori delle terne 3CX sia i servizi di assistenza per le macchine in campo. “JCB ha una lunga tradizione negli aiuti ai paesi colpiti da catastrofi naturali - ha dichiarato il presidente JCB Lord Bamford. Le inondazioni nei Balcani hanno lasciato una terribile scia di distruzione, e mi auguro che le macchine inviate in Serbia e Bosnia contribuiranno al ritorno alla normalità il più rapidamente possibile.” www.jcb.com
N
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Tecnologia a 16 m Haulotte lancia la nuova gamma di piattaforme articolate HA16 RTJ. Progettate per l’impiego nei contesti più vari, vantano prestazioni fuoristrada degne di nota e un’elevata velocità di sollevamento per ridurre i tempi di manovra ensata per le applicazioni più varie fino a 16 m di altezza. HAULOTTE presenta la nuova gamma di piattaforme articolate HA16 RTJ, composta da tre modelli: HA16 RTJ con quattro ruote motrici, due ruote sterzanti, rotazione della torretta di 355°; HA16 RTJ O con quattro ruote motrici, due ruote sterzanti, rotazione della torretta di 355°, assale oscillante; HA16 RTJ PRO con quattro ruote motrici, quattro ruote sterzanti, rotazione continua della torretta a
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360°, assale oscillante e Activ’Shield Bar (solo per il mercato europeo). Le nuove nate sono state progettate per raggiungere le aree di lavoro più ardue, grazie a un migliore raggio di lavoro, allo sbraccio massimo di 8,30 m e una capacità di “scavalcamento” di oltre 7,65 m. Da segnalare la velocità di sollevamento (meno di 40 secondi), che consente di velocizzare i tempi di manovra. Altra peculiarità costruttiva è la proporzionalità e simultaneità dei movimenti: la nuova piattaforma Haulotte da 16 m è in grado infatti di eseguire contemporaneamente la prima sequenza, traslazione più sterzatura più rotazione torretta; la seconda sequenza, rotazione torretta più sollevamento braccio più sfilo telescopico più avanzamento jib. Le prestazioni fuoristrada, qualsiasi sia la tipologia di terreno, sono garantite da un’elevata altezza da terra (38 cm), alla capacità di affrontare pendenze fino al 40% e alle quattro ruote motrici di serie su tutti i modelli, equipaggiati con gomme piene più durevoli e rispettose dell’ambiente rispetto agli pneumatici
Concept modulare La nuova HA16 RTJ è una piattaforma completamente modulare: Haulotte, infatti, è l’unico produttore a proporre questa tipologia di soluzione, semplice ed economica da riparare, in quanto consente di sostituire il solo componente danneggiato invece di intervenire sull’intera piattaforma.
riempiti a schiuma. Le piattaforme Haulotte sono dotate di differenziale antislittamento permanente, caratteristica costruttiva che consente di distribuire uniformemente la potenza alle ruote. www.haulotte.it
www.canginibenne.com commerciale@canginibenne.com
Sinonimo di antiusura Nel nostro settore, il nome Hardox non ha bisogno di presentazioni. In effetti sono già passati 40 anni da quando la svedese SSAB ha sviluppato la prima lastra di lamiera antiusura battezzata Hardox.
www.hcme.com
“Quando il materiale fu lanciato nel 1974 come lamiera antiusura piegabile, fu l’unica lamiera al mondo che univa durezza e tenacità, utilizzabile anche come acciaio da costruzione” afferma Christer Offerman, uno degli specialisti di lamiera antiusura di SSAB (in foto). “Il successo arrivò immediatamente e da allora abbiamo ulteriormente sviluppato Hardox per fare in modo che rispondesse a requisiti sempre più esigenti. È proprio grazie a questo che Hardox è ancora oggi leader nel settore delle lamiere antiusura”. www.ssab.com
Arriva l’ibrido Hitachi Hitachi Construction Machinery anticipa l’arrivo del primo escavatore cingolato ibrido allineandosi alla diretta concorrenza giapponese con lo ZH210LC-5 ibrido. Per il nuovo HITACHI Zaxis-5 è annunciata la tecnologia TRIAS HX, che permette di ridurre fino al 31% il consumo di carburante e le emissioni di CO2, rispetto ad un Hitachi ZX210-3 in modalità P.
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
L’innovazione premia La giuria Samoter ha incoronato la ravennate VF-Venieri conferendole il Premio Internazionale Innovazione. Tra le ragioni principali del riconoscimento, la riduzione dei consumi energetici
iconoscimento per l’impegno. Lo scorso maggio, nel corso della manifestazione fieristica Samoter 2014, VF-Venieri si è aggiudicata il Premio Internazionale Innovazione. Il team Samoter e la giuria hanno conferito il premio a Filippo Muccinelli Venieri (nella foto a lato, il terzo da sinistra), direttore generale della società ravennate, per “L’impegno di una azienda italiana nel perseguimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici a parità di prestazione attraverso soluzioni innovative in vari ambiti. Le soluzioni presentate da Venieri si collocano nell’ambito di una immediata disponibilità al mercato di soluzioni commercializzabili”. Un
Tre linee prodotto Con uno stabilimento produttivo esteso su 70.000 m2 e con un’area coperta di 20.000 m2 (dove sono collocati i reparti produttivi e le postazioni polivalenti di montaggio, i reparti prototipi e i campi prova), VFVenieri vanta attualmente una gamma prodotto composta da tre linee: pale gommate, terne articolate e terne rigide. Negli ultimi anni, tra l’altro, l’azienda ha sviluppato una divisione appositamente dedicata al noleggio, che si rivolge non solo alle aziende edili, ma anche alle municipalità.
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14 Costruzioni giugno 2014
riconoscimento che esorta VF-VENIERI a proseguire nel percorso costante di innovazione. Ne ripercorriamo in breve le principali tappe storiche. La posa della prima pietra risale al 1948 quando
Ferdinando e Carlo Venieri costruirono la prima cingoletta, mentre nel 1953 fu inaugurato il nuovo stabilimento di produzione con approccio industriale. Tra le principali innovazioni lanciate lungo gli anni,
come prima azienda al mondo, ricordiamo: nel 1968 la trasmissione idrostatica nelle macchine movimento terra, nel 1999 la mini-terna elettrica, nel 2007 la pala caricatrice elettrica. www.vf-venieri.com
Scansione hi-tech Nuove frontiere per la scansione laser di pezzi e componenti con caratteristiche complesse. CAM2 Edge ScanArm ES abbina tutte le caratteristiche distintive e i vantaggi del braccio di misura CAM2 Arm a quelli di una sonda di scansione laser. A differenza di altri sistemi di scansione, il tastatore e la sonda laser possono digitalizzare in modo intercambiabile, quindi senza la necessità di rimuovere uno dei due componenti. Gli utenti possono misurare con precisione le caratteristiche geometriche con il tastatore e poi eseguire la scansione di sezioni che richiedono grandi volumi di dati. La sonda rappresenta un modo veloce ed efficace per eseguire le ispezioni e il reverse engineering di superfici e pezzi complessi, difficili da misurare con metodi a contatto. www.faro.com
A lezione di logistica orte aperte ai futuri ingegneri. Il nuovo Centro Logistico di FERCAM, a Bologna, ha accolto 12 studenti iscritti al terzo anno del corso di laurea in Ingegneria Industriale Meccanica, orientamento Logistica e Produzione, della Libera Università di Bolzano. L’obiettivo era far toccare con mano agli studenti tutte le problematiche legate alla logistica di magazzino, nonché presentare le attività svolte (sia warehousing che trasporto/hub) e illustrare concretamente l’approccio progettuale, dalla raccolta dati fino allo sviluppo di un progetto logistico con la definizione di costi e tariffe. www.fercam.com
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STRATEGIE ABBIAMO INCONTRATO I VERTICI DI CGT EDILIZIA PER CONOSCERE DA VICINO IL LORO OPERATO. ECCO COME VIVONO IL PRESENTE E VEDONO IL FUTURO DI DANIELA STASI
sinonimo di macchine compatte, per tutto il territorio nazionale e Malta. CGT Edilizia non è solamente un dealer CAT, bensì un vero faro per questo specifico segmento di mercato. A contraddistinguere la società, la qualità dei servizi di vendita, noleggio e assistenza tecnica, e l’ampiezza di gamma, con ben sette linee di prodotto per un totale di circa 50 differenti modelli, a partire dalla linea compatta Caterpillar (miniescavatori, terne, pale gommate compatte, skid-steer loader gommati e cingolati, rulli) al sollevamento materiali e persone, fino al settore energia. In totale sinergia con CGT, di cui condivide gli 80 anni
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di storia e l’anima commerciale, CGT Edilizia, grazie all’alta specializzazione nella linea compatta riesce a rispondere in modo snello, reattivo e flessibile alle richieste del mercato. E proprio per la peculiarità della gamma proposta, si rivolge a molteplici segmenti di mercato, dall’edilizia in senso stretto (come si può evincere dalla denominazione sociale), all’industria, al florovivaismo e alla manutenzione. Nelle pagine successive lasciamo la parola a Enrico Oggionni e Francesco Cerizzi, rispettivamente direttore generale e direttore commerciale, che ci illustrano le principali strategie e rivolgono lo sguardo al domani. RRST
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Direttore commerciale CGT Edilizia
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L’esigenza di creare questa società era proprio quella di essere completamente concentrati sulla Enrico linea compatta e di occuparsene a 360 gradi, dalla Oggionni vendita al noleggio, dall’usato all’assistenza tecnica. Direttore generale CGT Edilizia può contare infatti sull’esperienza delle CGT Edilizia persone che in CGT si occupavano di macchine compatte e su quella di Nolo Italia, che curava il noleggio di questa tipologia di mezzi. Attualmente stiamo investendo risorse ed energie per migliorare ulteriormente l’assistenza tecnica presso le filiali e i concessionari, proprio per innalzare il livello del servizio. Tra l’altro stiamo creando un bel differenziale rispetto ai noleggiatori puri: il noleggiatore in genere cura la manutenzione delle macchine della propria flotta, noi invece siamo in grado di offrire al cliente un servizio di assistenza anche per i mezzi di sua proprietà. Questo è un plus della nostra proposta noleggio. Oggigiorno c’è un’esigenza maggiore da parte dei clienti di non doversi occupare dei mezzi ma di occuparsi del lavoro, quindi noi siamo in grado di soddisfarli, con un servizio a tutto tondo, che spazia dalla manutenzione alla ricambistica ufficiale di numerosi marchi.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, ci sono ampliamenti in vista? Sì, di recente abbiamo acquisito un concessionario storico, Orlandi & Panzeri, diventato filiale di riferimento per la zona di Lecco e Como. La nostra è una rete mista, costituita da filiali distribuite nel Nord-Centro Italia e da concessionari, nel resto del territorio, da Firenze in giù. Questa tipologia di rete, ci consente di presidiare maggiormente il territorio, in modo più flessibile e diretto, anche nelle zone più remote. Il nostro obiettivo è incrementare la copertura dei concessionari, già ben capillare: il network di concessionari è nato in contemporanea al lancio della linea compatta CAT, pertanto oggi oltre un terzo dei nostri concessionari ha più di 10 anni di esperienza con noi. Ci consideriamo una delle reti più robuste e strutturate sul territorio e, sotto l’egida del marchio ‘The CAT Rental Store’, stiamo cercando di operare secondo dei parametri uniformi su tutto il territorio.
Quali le novità sul fronte noleggio? Insieme a Caterpillar stiamo formando i nostri concessionari sulla gestione del noleggio, sul modo di approcciarlo, su come si fa noleggio professionale ad alti livelli. La valenza di tale operato è duplice: da una parte consente di offrire un servizio sempre più di qualità, dall’altra di sviluppare un’attività (quella del noleggio) in grado di creare profitti.
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STRATEGIE
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Francesco Cerizzi
Nata nel 2010, CGT Edilizia si è posta sin da subito come punto di riferimento per le macchine compatte. Quali sono le peculiarità della vostra strategia commerciale?
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Negli ultimi anni abbiamo effettuato degli ingenti investimenti nel settore sollevamento (sollevatori telescopici Manitou sia in vendita che a noleggio, piattaforme aeree a noleggio dei marchi Genie, Haulotte, Socage, Hinowa), mentre di recente stiamo sviluppando il settore energia. Un altro comparto fortemente potenziato lo scorso anno è quello relativo alle attrezzature idrauliche sia per il settore stradale (frese) sia per il settore demolizione e riciclaggio, sempre più richieste a noleggio. Lavorando in stretta sinergia con CGT e col Gruppo Tesa, di cui facciamo parte, riusciamo a soddisfare così ogni esigenza della clientela, sia in termini di gamma, sia per l’elevata specializzazione del personale, formato appositamente su determinate linee prodotto.
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DISTRIBUZIONE CAPILLARE
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CAT Rental Store è un marchio che, nato negli USA all’inizio degli anni Duemila e poi diffusosi in tutto il mondo, denota il noleggio di macchine compatte Caterpillar. Grazie a una rete mondiale di oltre 1.400 dealer, è simbolo di un servizio di qualità. In Italia il logo campeggia ben visibile in tutte le 10 filiali CGT Edilizia e nei 40 concessionari affiliati al Gruppo (nell’immagine la distribuzione dei CAT Rental Store sul territorio nazionale). Nel complesso, la flotta noleggio conta 770 unità tra macchine compatte CAT, sollevatori telescopici, piattaforme aeree (semoventi, articolate, telescopiche, cingolate, autocarrate e scissor), gruppi elettrogeni e autocarri patente B, oltre a mezzi per la pavimentazione.
www.cgtedilizia.it
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STRATEGIE
FULL SERVICE Fiore all’occhiello della società è l’assistenza, grazie a tecnici qualificati e a officine mobili per interventi in cantiere. Tra i principali servizi: la ricambistica Caterpillar e Genie ma anche Manitou, Volvo, Komatsu, New Holland, JCB, Bobcat, Yanmar, Merlo, Dieci, Promove, Rotair e Atlas; le riparazioni di mmt e di mezzi per il sollevamento di tutti i marchi; tagliandi a prezzo fisso e check up gratuito per le compatte CAT. Si ricordano inoltre i kit di manutenzione disponibili per ogni modello per l’assistenza fai da te, la disponibilità di un’ampia gamma di attrezzature idrauliche (martelli, pinze, cesoie), abbattipolvere, motocarriole e cingoli in gomma per mini CAT. Infine segnaliamo i corsi di formazione tecnico-pratici sull’uso delle macchine movimento terra compatte, sollevatori telescopici e piattaforme aeree, per il rilascio del patentino.
SERVE ENERGIA? Tra i settori d’intervento di CGT Edilizia, come anticipato, si annovera quello dedicato all’energia, con vendita e noleggio di gruppi elettrogeni di potenza trifase fino a 250 KVA, oltre a torri faro per l’illuminazione di cantieri, scavi, gallerie ed eventi. Nel dettaglio, per quanto riguarda i gruppi elettrogeni, la società dispone di ben nove modelli Caterpillar, sia diesel sia benzina.
USATO, GARANTITO, CERTIFICATO “Macchine di cui fidarsi”. Recita così il claim della campagna di comunicazione di CGT Edilizia sul servizio di usato certificato, ossia un’ampia scelta di macchine usate o ex flotta noleggio vendute con garanzia. I clienti possono scegliere tra due formule: l’Usato Certificato CAT, che prevede la vendita di mezzi con un massimo di cin-
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que anni di vita o fino a 3.500 ore di utilizzo e Garanzia Caterpillar di sei mesi su trasmissione e idraulica; Usato Certificato CGT Edilizia, che riguarda i mezzi che hanno dai cinque ai dieci anni di vita o fino a un massimo di 6.000 ore di utilizzo e che include una Garanzia Caterpillar di tre mesi su trasmissione e sistema idraulico.
L’ADEGUAMENTO DELLA PISTA DI VOLO A ORIO AL SERIO È UN VERO VANTO PER VITALI, CHE È RIUSCITA A TERMINARE I LAVORI IN ANTICIPO. COMPLICI DELLA BUONA RIUSCITA, LE MMT NEW HOLLAND DI DANIELA STASI
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zazione delle infrastrutture di volo dell’aeroporto bergamasco. Protagonista assoluta, il Gruppo Vitali, commissionato dalla Sacbo (società che gestisce la struttura aeroportuale) di eseguire tutti i lavori. Tra le principali criticità, oltre ai tempi stretti, spiccava il fatto di dover eseguire gran parte dell’intervento con l’aeroporto aperto al traffico aereo: per minimizzare al massimo le interferenze con l’attività aeroportuale il lavoro è stato suddiviso in tre step, durante i primi due © Costruzioni
n intervento che ha fatto parlare di sé per l’ottima organizzazione e per l’eccezionale tempistica: i lavori, infatti, sono stati conclusi un giorno prima rispetto al previsto, dettaglio che nel nostro Paese fa decisamente notizia. Stiamo parlando del progetto ‘Orio al Serio’, ossia i lavori di manutenzione straordinaria della pista, delle vie di rullaggio (taxy way) e i nuovi raccordi B, C, D e F (della lunghezza complessiva di circa 3.000 m cadauno) e l’ottimiz© Costruzioni
G RANDI LAVORI
IN TIME
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Attualità&Prodotti
Le difficoltà operative dei lavori effettuati da Vitali a Orio al Serio erano evidenti. Due fasi su tre sono state eseguite con l’aeroporto aperto al traffico aereo.
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E245C, E215C, i miniescavatori E50B SR, E18 SR, E16B, le pale gommate W190 e W80, e un escavatore gommato. Il modello più presente era l’E385 C, sia nella versione con braccio monolitico, sia in quella con braccio triplice, prodotto nello stabilimento di San Mauro Torinese, così come il resto della gamma New Holland. COSTRUZIONI si è recata sul campo durante la seconda fase dell’intervento. Ecco a voi cosa ci ha colpito. RST © Costruzioni
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si è intervenuti nelle due testate della pista (500 m l’una), nel corso dell’ultimo nella parte centrale (i dettagli nel box “Pista completa in tre fasi”). Per quanto riguarda le macchine movimento terra, Vitali si è rivolta alla Maren CMO di Curno (BG), concessionario New Holland con cui l’impresa ha un rapporto ormai storico. Tra le macchine noleggiate e quelle acquistate, in cantiere, il colore giallo la faceva da padrone: erano attivi gli escavatori cingolati E485C, E385C,
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www.newholland.com
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E385C EL mono 35,55 t 12,8 t no benna/4,5 m 213 kW J08E-UV 7,684 l 6 112 x 130 mm 2.000 giri/min 8,67 m/s 4 convenzionale CR 2 electr. est. Doc + Dpf turbo after portata variabile 2 x 294 l/min LS negativo centro aperto 34,3 (37,8) MPa 3,3-5,6 km/h 10 rpm 4.050 mm 2.390 mm 6.550 mm 2.600 mm 6.770 mm n.d. 10.340 mm 7.160 mm 26.046 daN 25.343 daN 3.520 mm 3.000 mm 2.990 mm 600 mm 3.720-3.810 mm 2 x 160 Ah 70 A 580 l 413 (245) l
Prodotto e servizio, accoppiata vincente Il cantiere visitato testimonia come il binomio prodottoservizio risulti sempre trionfante. Al di là della qualità delle macchine utilizzate (in queste pagine focalizziamo l’attenzione sull’escavatore cingolato E 385 C), a emergere è l’alto livello dei servizi offerti dal concessionario, apprezzati da lungo tempo da Vitali. “Maren CMO è nostro concessionario storico”, commenta Marco Ferroni, Central North Italy sales manager CNH CE (nella foto, a sinistra, insieme a Marco Entrade, socio Maren CMO). “Sotto il profilo della copertura del territorio, della conoscenza tecnica del prodotto, delle performance e della profondità di gamma, è senz’altro tra i principali concessionari in Europa. Tra le loro qualità principali, la capacità di adattarsi alle richieste del mercato: buttandosi nel noleggio, per esempio, hanno avuto una grande intuizione e sono riusciti a contrastare le mareggiate del mercato”. © Costruzioni
G RANDI LAVORI
IL RE DEL CANTIERE New Holland Versione Peso operativo Cap. soll. 360°, 0h Variazioni /Distanza Potenza netta Motore (Hino) Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR - Ric. gas di scarico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione max (boost) Velocità traslazione Velocità rotaz. torr. Passo Carreggiata Braccio mono Penetratore Profondità di scavo Profondità al plinto Distanza scavo a terra Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Sbalzo post. torretta Largh. torretta Larghezza cingoli Suole Alt. braccio/cab Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema (serbatoio) idraulico
Attualità&Prodotti
NEWS
PISTA COMPLETA IN TRE FASI te di sistema di controllo satellitare. La produzione dello strato portante è stata effettuata da Vitali direttamente in cantiere grazie all’installazione di due moderni impianti in grado di produrre 300 m3 all’ora di misto cementato; ciò ha permesso di accelerare i tempi di esecuzione, di non gravare la viabilità ordinaria nei dintorni dell’aeroporto e anche di ridurre l’impatto ambientale. La produzione delle pavimentazioni bituminose di questa fase è stata eseguita direttamente negli impianti di produzione del Gruppo (Caponago e Ponte San Pietro), capaci di produrre 400 t di asfalto all’ora. La seconda fase, affrontata sempre con pista funzionante temporaneamente “accorciata”, ha interessato la parte opposta della pista (testata 28) dal 19 aprile per 24 giorni. Infine la terza e ultima fase, iniziata il 13 maggio e terminata l’ultimo giorno del mese, ha riguardato la parte centrale della pista, con l’aeroporto chiuso al traffico aereo. Le lavorazioni della seconda e terza fase erano le medesime della prima; è da tener conto però che l’ultima fase, riguardando la parte di pista dove transitano effettivamente gli aeromobili, era la più significativa. Oltre ai lavori descritti, sono state anche ottimizzate le infrastrutture di volo, con l’adeguamento di raccordi già esistenti e la creazione di un nuovo raccordo per collegare un piazzale realizzato ex novo.
www.vitalispa.it
In primo piano, l’escavatore cingolato E385C, tra gli attori principali del cantiere. Nelle foto in sequenza, la flotta New Holland al lavoro.
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Dall’8 marzo al primo giugno, 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Era questo il programma previsto per l’adeguamento della pista di volo di Orio al Serio. In realtà, grazie a un perfetto incastro e a un’attenta gestione delle varie fasi progettuali, Vitali è riuscita a battere il tempo. Vediamo nel dettaglio i vari step. L’8 marzo ha preso il via la prima fase, conclusasi il 26 aprile e affrontata interamente con l’aeroporto aperto con pista ridotta: in questo lasso temporale sono stati eseguiti i lavori nella testata 10 (verso Bergamo), nello specifico si è trattato della demolizione e della fresatura delle pavimentazioni bituminose preesistenti, della rimozione di cavidotti e luci pista e dell’asportazione del pacchetto di fondazione portante; si è poi provveduto alla realizzazione di nuovi cavidotti, nuovi impianti di drenaggio e trattamento acqua, un nuovo pacchetto di fondazione in misto cementato e nuove pavimentazioni bituminose, grazie all’impiego di materiali di ultima generazione (fibre, polimeri), che garantiscono la miscela a elevate prestazioni. Sono state inoltre posizionate le nuovi luci di pista a led (in totale, per l’intero lavoro, si contano circa 2.000 luci) ed è stata realizzata la nuova segnaletica orizzontale. Il tutto è stato programmato prendendo in considerazione l’utilizzo di macchine mmt e stradali dalla grande resa produttiva, dota-
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Nata nel 1961 come officina di riparazione per mmt, nel tempo, Maren è cresciuta diventando poi concessionario e noleggiatore di macchine movimento terra, edili e stradali. Dal 1990 grazie alla CMO, altra azienda del Gruppo, ha ampliato le sua attività anche nel campo compact-line e dei sollevatori telescopici. Si avvale di tecnici qualificati ed è organizzata sia per gli interventi presso le proprie officine sia con oltre 15 automezzi attrezzati per gli interventi in cantiere. Attiva in Lombardia, Ligura e Veneto per la vendita, in tutto il Nord Italia per il noleggio, Maren CMO è fedele al Gruppo CNH dal lontano 1982.
www.maren.it
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G RANDI LAVORI FEDELE AL MARCHIO
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In passato abbiamo già avuto esperienze in campo aeroportuale, occupandoci di diverse stabilizzazioni per le piste di volo di Cuneo e Malpensa. Nulla in confronto all’intervento eseguito a Orio al Serio: non solo per una questione di complessità (ci siamo occupati dell’intero lavoro), ma anche per i tempi ridotti e per l’esigenza di impattare il meno possibile con l’attività dell’aeroporto stesso. Per noi questo è un importante biglietto da visita. Nell’insieme, per la buona riuscita, è stata fondamentale anche la scelta dei fornitori, in primis Maren per la fornitura di macchine movimento terra, con cui collaboriamo dall’inizio della nostra storia. Siamo soddisfatti sia del servizio sempre efficiente, sia del prodotto, in particolare i nuovi escavatori New Holland Serie C si distinguono per i bassi consumi.
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Giuseppe Bonacina Direttore marketing Vitali
Giorgio Zanardi
Paolo Entrade Socio Maren CMO
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Vista la criticità dell’intervento, Vitali ha deciso di operare con mezzi New Holland, dei quali vengono apprezzati soprattutto le alte prestazioni, l’affidabilità e i ridotti consumi. L’allestimento delle macchine per il progetto ‘Orio al Serio’ è stato tra i più completi della nostra offerta: i mezzi sono dotati di aria condizionata, impianto idraulico per martello/pinza e kit per la movimentazione dei carichi sospesi. Grande attenzione è stata posta al servizio di manutenzione: considerata la tempistica particolarmente stretta, non era possibile perdere tempo per fermi macchine, quindi abbiamo fatto seguire ai nostri tecnici dei corsi di sicurezza per poter effettuare gli interventi direttamente all’interno dell’area aeroportuale. Abbiamo anche messo a disposizione del personale dedicato 24 ore al giorno per eventuali emergenze.
Francesco Tesio Italy, Central & Eastern Europe marketing manager CNH CE
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In cantiere, tra i modelli di escavatori cingolati New Holland più presenti, spicca l’E 385C che utilizza un motore common rail con tecnologia CEGR (Stage IIIB - Tier IV Interim). Sebbene sia equipaggiato con un propulsore tradizionale l’E385C è in grado, a detta dei nostri clienti, di consumare fino a 15 litri in meno all’ora rispetto ai concorrenti di maggior rilievo di questa categoria. Tali risultati sono stati ottenuti, oltre che per la presenza della nuova modalità ‘economy’, soprattutto grazie all’idraulica, un altro ‘plus’ di questo modello e più in generale della nostra intera gamma di escavatori. Questa macchina, infine, pur essendo possente nelle dimensioni, è una delle poche di questa categoria di peso a poter montare il braccio triplice: insomma, è massiccia ma si comporta come una compatta.
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Operatore Vitali
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UN ACCORDO PER OFFRIRE CORSI DI FORMAZIONE PER ESCAVATORI DI OGNI TIPOLOGIA E PALE GOMMATE DI MATTHIEU COLOMBO
ato nel 2005, il Centro di Formazione e Ricerca Merlo di San Defendente di Cervasca (CN) è ancora oggi una delle strutture di riferimento in Italia e, a differenza di quanto si possa immaginare, non eroga formazione solo per sollevatori telescopici. Nel solo 2013, il CFRM ha formato 2.148 persone, tra privati e aziende (647), e di queste soltanto il 5% ha meritato un certificato di avvenuta formazione per sollevatori telescopici e solo il 15% ha fatto il corso su macchine Merlo. La struttura creata dalla lungimirante realtà cuneese si è infatti specializzata in corsi per diverse tipologie di macchinari come piattaforme aeree, carrelli elevatori o macchine agricole. Per rispondere alla crescente domanda dei nuovi patentini obbligatori anche per operatori di macchine movimento terra, il CFRM ha siglato lo scorso dicembre un accordo con Volvo CE Italia, un costruttore di riferimento che da sempre promuove iniziative formative e il cui marchio è sinonimo di sicurezza passiva. RST
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IL CENTRO DI FORMAZIONE E RICERCA MERLO E VOLVO CE ITALIA HANNO SIGLATO
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L’UNIONE fa la sicurezza
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Per presentare alla stampa i corsi di formazione per macchine movimento terra in attuazione dell’Accordo Stato Regioni 2013, il CFRM e Volvo CE Italia hanno organizzato una sessione formativa “escavatori idraulici cingolati e gommati” per giornalisti. La nostra esperianza è stata molto positiva. Abbiamo soprattutto apprezzato la parte teorica, molto tecnica, puntuale e realizzata da chi conosce bene le macchine movimento terra. Altro punto di forza dei nuovi corsi nati dalla sinergia tra Volvo CE Italia ed il CFRM è senza dubbio l’ampia struttura progettata espressamente per ospitare corsi in aula e prove pratiche sul campo in assoluta sicurezza. I corsi per escavatori idraulici cingolari e gommati o per pale gommate hanno una durata minima di 8 ore e una massima di 16 ore, ma il CFRM è strutturato per rispondere anche alle specifiche esigenze delle aziende presso la propria sede, in tutta Italia e anche all’estero.
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FORMAZIONE
PATENTATI!
Attualità&Prodotti
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Paolo Peretti
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La nostra missione è formare per garantire l’utilizzo delle macchine in sicurezza. La sfida quotidiana è riuscire a farlo al meglio secondo i termini indicati dall’Accordo Stato Regioni. Come CFRM abbiamo iniziato a erogare corsi di formazione per macchine movimento terra nel corso del 2013 e, grazie all’accordo siglato con Volvo CE Italia, li abbiamo perfezionati ulteriormente e disponiamo di mezzi di ultima generazione.
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Direttore CFRM
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Elena Pallicelli Direttore Marketing Volvo CE Italia
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Volvo CE Italia è da sempre impegnata nella diffusione della cultura della sicurezza e del rispetto dell’ambiente. Abbiamo avviato questa sinergia con il CFRM perché la consideriamo una delle strutture più avanzate d’Italia e la collaborazione avviata ha dimostrato la grande esperienza e la serietà dell’intera squadra di istruttori dedicati alla formazione. Sono inoltre convinta che le macchine Volvo abbiano tutte le caratteristiche tecniche necessarie e il fascino necessario per coinvolgere al massimo gli operatori da formare.
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Da dicembre 2013 ad aprile 2014 Volvo CE Italia ha collaborato alla formazione degli istruttori e al perfezionamento dei corsi oggi disponibili. Le macchine attualmente in uso al CFRM sono di ultima generazione, in particolare: un midiescavatore ECR88 e una pala gommata articolata L25F. In termini di spazio, le macchine lavorano in aree distinte e parallele. I possessori di macchine Volvo hanno diritto a uno sconto del 20%.
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Volvo ECR88 o L25F
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DAL PIEMONTE FINO ALL’ESTERO CFRM è soggetto accreditato dalla Regione Piemonte per la formazione professionale continua. Il Centro ha iniziato a erogare corsi nel 2005 partendo dal Piemonte, diffondendo il suo operato in Italia e anche all’estero. Secondo l’accordo con Volvo CE Italia, il CFRM erogherà servizi formativi conformi all’Accordo Stato Regioni in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e, ove richiesto, anche su tutto il territorio nazionale. Obiettivo di CFRM è ampliare la copertura territoriale attivando centri di formazione affiliati sul territorio nazionale e internazionale. Il tutto con i tempi e i modi necessari per garantire sempre la massima qualità possibile.
È TUTTO CHIARO Coloro che frequenteranno i nuovi corsi per escavatori e pale gommate e conseguiranno l’abilitazione professionale (patentino) avranno in dotazione una documentazione completa a promemoria delle nozioni base di sicurezza da adottare sul lavoro. Assieme alla documentazione gererale, sarà consegnata anche la versione cartacea della formazione sia per escavatori idraulici sia per pale gommate. Entrambi questi documenti sono completi e di facile consultazione.
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A destra, il terreno dedicato ai corsi di formazione pratica per escavatori cingolati. Oltre alle aree dedicate allo scavo di trincee, sono stati realizzati percorsi per simulare l’utilizzo in pendenza degli escavatori.
A sinistra, il terreno dedicato ai corsi di formazione per pale gommate. Oltre a un cumulo di inerti per simulare prove di carico, il campo prevede tre vani di deposito materiale per simulare cicli di lavoro a V per sensibilizzare gli operatori ad avere la massima attenzione in retromarcia.
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Peso operativo 9,62 ton Motore Yanmar 4TNV98CT Potenza netta 51,7 kW
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WALKAROUND DI
MATTHIEU COLOMBO
YANMAR SV100-2
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GENETICAMENTE FUORICLASSE L’SV100-2 è oggi la massima espressione della filosofia Yanmar. Dotato di un motore turbo Stage IIIB ai vertici della categoria per potenza, il nuovo midiescavatore offre un equilibrio unico tra compattezza e prestazioni
I PLUS
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1
Lo Yanmar SV100-2 è un midiescavatore unico per il rapporto tra peso operativo, prestazioni e dimensioni ultra compatte.
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Il nuovo motore turbo a controllo elettronico Stage IIIB Yanmar eroga 51,7 kW a soli 2.100 giri/min. Velocità media del pistone di 7,70 m/s: affidabilità.
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Modalità Economy che abbatte i consumi carburante del 17% e ritorno al regime minimo per inattività di serie.
4 Raddoppio idraulico ViPPS e nuova
valvola solenoide antistallo per sfruttare sempre tutta la potenza motore.
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Prestazioni al top della categoria (forza di strappo, profondità di scavo al plinto) e massima stabilità con il carro ViCTAS.
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Nuova interfaccia operatore/macchina con monitor lcd che indica consumi carburante, manutenzioni e anomalie.
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Cabina di larghezza eccezionale, con climatizzatore di serie, supportata da 5 ammortizzatori misti gomma/olio siliconico. Meno rumore e vibrazioni.
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Visibilità ottimale grazie all’ampia vetratura della cabina e al montante posteriore posizionato dietro l’operatore. 5 retrovisori.
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Ben 9.160 daN di forza di trazione e cingoli più larghi della concorrenza a pari larghezza del carro.
10 Architettura compatta con esclusivo
flusso d’aria per il raffreddamento del vano motore/idraulica con ventola soffiante.
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Vanta il migliore rapporto tra prestazioni e ingombri e ruota in appena 3.440 mm senza nessuno sbalzo posteriore. La stabilità è massima grazie al carro ViCTAS Sbalzo posteriore torretta 1.330 mm
Raggio di rotazione frontale minimo (brandeggio) 2.110 mm
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Appena 170 mm di sporgenza posteriore
Zavorra supplementare da 400 kg disponibile
Visibilità molto buona a 360°
Carro ViCTAS asimmetrico 40/60 con linea d’appoggio sul cingolo spostata verso l’esterno (rullo doppia flangia)
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Carreggiata 1.870 mm
Larghezza massima 2.320 mm © Costruzioni
YANMAR SV100-2
Come fosse girosagoma
Versatilità short radius
Lo Yanmar SV100-2 ha la migliore forza di strappo tra i midi short radius entro le 10 t. La profondità massima di scavo è di ben 4.290 mm (al plinto è record di categoria con 3.870 mm) e l’altezza di carico di 5.140 mm è da riferimento
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Due vetri laterali scorrevoli
5 specchietti
VISIBILITÀ A 360°
Brandeggio destra 60° brandeggio sinistra 60°
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La torretta tanto compatta e l’ampia cabina con cristalli incollati (tecnica automotive) garantiscono una visibilità diretta molto buona, che sommata a quella dei 5 specchi retrovisori convessi, è nel complesso ottima.
PRESTAZIONI SENZA PARAGONI
• FORZA DI STRAPPO
6.850 daN
• FORZA DI PENETRAZIONE
4.670 Mpa
• CAPACITÀ SOLLEVAMENTO*
2.790 KG
Nota: 360°, distanza 3 m, al livello del suolo, con lama abbassata.
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Filtro aria ben accessibile
YANMAR SV100-2
Sistema per avvio motore con climi freddi Protezione termica Dpf Compensazione refrigerante
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Motore Stage IIIB
Filtro gasolio con separatore, spurgo, spia in cabina e reinnesco con pompa elettrica (nel tondo) La centralina elettronica ECU del motore è più grande rispetto a quella di generazione precedente ed è montata, con supporti elastici, su un nuovo sportello a bandiera fissato Turbo IHI con valvola Wastegate dietro alla cabina. In questa posizione è protetta da urti e vibrazioni.
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COMMON RAIL E 16 VALVOLE
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Le 4 valvole per cilindro migliorano la coppia a basso regime ottimizzano la combustione. L’iniezione è diretta Common rail e gestita elettronicamente.
AUTOPROTETTO Dei sensori rilevano scarsa pressione dell’olio motore o temperatura alta del refrigerante e, se necessario, l’ECU (centralina motore) riduce regime e potenza fino allo sparire dell’anomalia.
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GIÙ I CONSUMI! L’Auto Idle di serie riporta il regime motore al minimo se i manipolatori restano inattivi per 4 secondi. Appena si sfiorano i comandi il regime si alza nuovamente.
Egr raffreddato
EGR ESTERNO A CONTROLLO ELETTRONICO Sullo Yanmar 4TNV98CT il ricircolo dei gas di scarico è esterno e raffreddato. Grazie al controllo elettronico dell’attuatore tramite ECU, il ricircolo non è continuo ma avviene solo quando necessario. NUOVO COMMON RAIL Il motore Yanmar TNV98CT (qui in versione VBV) ha un nuovo sistema d’iniezione Common rail ad alta pressione: più efficienza carburante e meno consumi.
Controllo elettronico iniezione
Carburante ad alta pressione
40 Costruzioni giugno 2014
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MODALITÀ ECO Con una mappatura dedicata che modifica curva di coppia e regime i consumi calano del 17%.
“Rotaia” in pressione © Costruzioni
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© Costruzioni
Il nuovo motore Yanmar Stage IIIB è lo stesso del ViO80-1, ma in versione turbo. Abbatte le emissioni con soluzioni collaudate da escavatori da oltre 20 t. Eroga ben 51,7 kW a 2.100 giri/min
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Il più potente
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WALKAROUND
Sistema intuitivo Il sistema di abbattimento delle emissioni allo scarico Yanmar rigenera in modo passivo il Dpf, lo rigenera attivamente in automatico in base al livello d’intasamento rilevato e, solo se necessario, chiede l’attivazione manuale della rigenerazione
RIGENERAZIONE ATTIVA AUTOMATICA Ogni 100 ore circa
RIGENERAZIONE PASSIVA Con il normale utilizzo del midiescavatore e il raggiungimento della temperatura d’esercizio ottimale del motore, il Dpf si rigenera da solo in continuo senza elevare il regime motore.
(il tempo varia in base al livello di particolato presente nel Dpf rilevato dalla centralina motore ECU) avviene la rigenerazione automatica. In questo caso una minima iniezione di carburante a monte del Doc basta a elevare la temperatura del Dpf in modo che si rigeneri. Si può continuare a lavorare con la macchina come se nulla fosse ma, nel caso la macchina fosse in ambienti dove una temperatura elevata allo scarico è sconsigliabile, la rigenerazione si può interrompere e rinviare. Modulo silenziatore
Sensore differenziale di pressione che indica all’ECU il livello d’intasamento del Dpf
Dpf
Ingresso gas di scarico Iniezione carburante per indurre rigenerazione
Filtro antiparticolato (Dpf) Catalizzatore ossidante (Doc)
Doc
Dpf
Sensori pression e (intasamento)
Sfiato a terra per condensa o acqua piovana
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Modulo DOC-DPF dietro al motore. Accessibile da torretta
Richiesta rigenerazione Rigenerazione in corso
RICHIESTA DI RIGENERAZIONE MANUALE In seguito al ripetuto utilizzo della macchina senza l’entrata in temperatura del Dpf (lavori con frequente spegnimento della macchina, per esempio) l’elettronica segnala la necessità di eseguire la rigenerazione con una icona specifica (sopra, in verde) la cui comparsa è accompagnata da un segnale di allerta acustico. In questo caso la rigenerazione va eseguita a macchina ferma con leva di blocco alzata e motore acceso con potenziometrico al minimo. Per avviarla si deve premere il pulsante della rigenerazione (qui sopra) per almeno 3 secondi e la rigenerazione inizia. La durata è variabile ma in media richiede 25/30 minuti. giugno 2014 Costruzioni 41
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Doc
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Ventola soffiante
Aspirazione aria
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YANMAR SV100-2
L’immagine a destra evidenzia l’effetto della ventola soffiante e come il flusso caldo in uscita sia indirizzato verso l’alto.
Equilibrio unico Il midiescavatore SV100-2 unisce l’architettura classica dei girosagoma Yanmar a prestazioni da escavatore. Sul mercato non esistono concorrenti diretti. Si distingue perché unisce un peso operativo di 9,62 t ad uno sbalzo posteriore minimo, all’elevata potenza motore e alla forza di strappo di ben 6.850 daN TABILITÀ E PRESSIONE MINIMA Rispetto 1 S ai midiescavatori con peso operativo
Radiatore refrigerante
tra le 8,5 e le 10 t, l’SV100-2 è l’unico con cingoli larghi 485 mm. Grazie al disegno asimmetrico dei cingoli ViCTAS, non esiste carreggiata più larga (1.870 mm).
2 SERBATOI SUL LATO DESTRO Il serbatoio
plastico per il gasolio (115 l) ha permesso di ottenere un cofano laterale spiovente per favorire la visibilità. Tra gasolio e radiatori trova posto il serbatoio metallico dell’olio idraulico da 115 l.
Radiatore olio idraulico in parallelo
42 Costruzioni giugno 2014
3 FLUSSO ARIA ESCLUSIVO L’aria fresca
è aspirata dalla parte anteriore della torretta e con il suo passaggio forzato raffredda nell’ordine: distributore idraulico, pompe e il vano motore. La ventola plastica, a 7 pale, è soffiante.
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© Costruzioni
WALKAROUND
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re sato s a r g a in port
Qui sopra lo switch di settaggio della funzione accessoria: posizione a 2 vie oppure con una via “attiva” e la seconda in scarico al serbatoio. © Costruzioni
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Serbatoio gasolio plastico
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Bocchettone gasolio con griglia impurità e vasca salvagoccia
Scarico vasca in serbatoio
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L’allestimento di serie include, sotto al cofano destro, la pompa carburante elettrica della Piusi con stop automatico per troppo pieno A centro torretta c’é un pratico vano o aspirazione porta attrezzi con asola per lucchetto. a vuoto.
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Sportello per facilitare l’accesso alla batteria. Guarnizione e inclinazione contro l’acqua piovana
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dello Yanmar SV100-2 sono in metallo spesso e resistenti agli urti. Soltanto la cover dei serbatoi è in plastica in ragione del profilo a curvature molteplici. © Costruzioni
Chiave unificata per avvio, porta, cofano motore e serbatoi.
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FATTO PER DURARE A LUNGO Tutti i cofani
L’IMPIANTO ELETTRICO DA RECORD
• ALTERNATORE DA 80 A POTENZA AL TOP DELLA CATEGORIA • BATTERIA DA 92 Ah • CONNESSIONI IP 69 RESISTENTI A SOLVENTI IN PRESSIONE
80 A © Costruzioni
Sgancio rapido del polo negativo
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Fusibili protetti sotto sedile
L’idraulica a gestione elettronica permette il risparmio di carburante, mantenendo prestazioni di rilievo. Il raddoppio della portata è fatto con le due pompe maggiori. Ora anche la P3 è a portata variabile. Con l’Economy Mode i consumi calano del 17% rispetto allo standard
NUOVA CENTRALINA Il modulo di controllo elettronico dell’idraulica è posto sotto il sedile (in vano asciutto e protetto) e si interfaccia con l’ECU del motore.
FRUTTA TUTTA LA POTENZA 1 S Una nuova valvola solenoide collegata
alle pompe P1 e P2 e alle centraline elettroniche (idraulica ed ECU) permette una risposta pronta del motore (no cali di giri) e di sfruttarne tutta la potenza (antistallo).
© Costruzioni
© Costruzioni
YANMAR SV100-2
Elettroidraulica
EFFICIENZA VISIBILE Grazie al nuovo monitor Lcd in cabina si possono ora visualizzare i consumi orari della macchina suddivisi per giorno, mattino e pomeriggio.
2 DISTRIBUTORE VICINO ALLE POMPE
Questa disposizione riduce le perdite di carico idraulico e diminuisce la lunghezza necessaria di tubazioni ed il numero di giunti (meno componenti, maggiore affidabilità).
3 RADDOPPIO CON P2 SU P1
L’idraulica ViPPS è stata modificata per consumare meno. L’esclusivo raddoppio di portata garantisce movimenti contemporanei.
44 Costruzioni giugno 2014
A LED CONSUMANO MENO L’allestimento di serie prevede tre fari a led: quello integrato nel braccio e i due fari frontali di lavoro. È inoltre disponibile il “kit segnalazione” che include il girofaro arancione e un faro a led posteriore. I fari a led assorbono meno energia e durano più ore dei classici alogeni.
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WALKAROUND Raddoppio variabile Rispetto al classico ViPPS Yanmar i progettisti hanno modificato lo schema idraulico per contenere i consumi di carburante. Ora le pompe idrauliche a pistoni con portata variabile sono tre, montate in linea. La pressione massima dell’impianto è di 24,5 MPa
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P4 P3
LA STESSA EFFICIENZA Nel passato la sommatoria della P1 D portata idraulica ViPPS avveniva tra la pompa a portata fissa P3 e quella a portata variabile P2 quando la P3 non era impegnata per rotazione e brandeggio. Ora la sommatoria arriva dalla P2 sia per la P1 sul braccio, sia per la P3 sulla linea PTO.
P2
Il distributore a centro aperto è sotto al pianale, ben accessibile. È il primo componente a essere raffreddato dal flusso di raffreddamento forzato.
Schema idraulico TRASLAZIONE DX, BRACCIO E BENNA
P2
TRASLAZIONE SX, BRANDEGGIO, PENETRATORE PIÙ IL RADDOPPIO SU P1 (BRACCIO) E SU P3 (PTO)
P3
ROTAZIONE, LAMA E PTO
P4
SERVOCOMANDI
P1
P2
L’ECONOMY MODE CHE NON TAGLIA LA COPPIA Questa modalità di lavoro si attiva con un pulsante (a destra) che limita il regime massimo del motore. Rispetto alla modalità di lavoro standard dell’SV100-2, Yanmar dichiara un risparmio medio di carburante del 17%.
P3
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P1
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P4
Nuove valvole solenoidi “antistallo” che permettono di sfruttare tutta la potenza motore
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P4
FILTRO DEDICATO La pompa a ingranaggi dei servocomandi (P4) ha un filtro dedicato e ben accessibile.
giugno 2014 Costruzioni 45
Spazio al comfort Radio mp3 con presa aux e usb
Sedile Grammer di serie disponibile anche in skai
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Pannello fonoassorbente antiurto
Larghezza interna eccezionale di 1.100 mm
Auto avvolgente
Poggia polsi regolabili imbullonati
Sospensione pneumatica
SOLO
Regolazione consolle indipendente dal sedile Spazio manuale tecnico e fusibili con lucchetto
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Clima con doppio filtro estraibile (segnale sul monitor)
La cabina dell’SV100-2 è molto ampia, pressurizzata, climatizzata, confortevole. L’allestimento di serie include clima, sedile pneumatico e joystick proporzionali
GRANDE QUALITÀ La consolle di sinistra (sollevabile) e le cerniere della porta hanno ingrassatori per garantire funzionalità nel tempo. La plafoniera si accende con l’apertura della porta.
© Costruzioni © Costruzioni
A IN CABIN
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72 dB(A)
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Accesso facilitato da maniglia ergonomica e più lunga
750 mm
70% 30% nibile Sovrappo
Maniglia porta più ergonomica Montante disassato dietro la testa. Esemplare visibilità posteriore di 3/4
700 mm
Tergicristallo su pantografo - grande visibilità
Profilo antiscivolo integrato nella struttura
La cabina europea dell’SV100-2 rispetta gli standard ISO. Risponde quindi alle omologazioni ROPS (protezione in caso di ribaltamento macchina), FOPS 1 (protezione contro la caduta di oggetti dall’alto) e TOPS (protezione contro il rovesciamento laterale).
5 supporti cabina oleoviscosi
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Portata idraulica regolabile 6 bocchette aria multidirezionali
Elettroproporzionali per ausiliarie
Il silenzio è di serie LA CABINA È PRESSURIZZATA La pressione acustica interna alla cabina di 72 dB(A) è ottenuta con cristalli incollati, buone guarnizioni per porta e parabrezza, estesi rivestimenti interni e un’accurato lavoro di insonorizzazione e isolamento termico dei vani di motore e idraulica. Ventola clima termostatica
La grande novità in cabina è l’introduzione di un monitor Lcd (vedi pagina seguente) utile per monitorare le ore di lavoro, gli intervalli di manutenzione e lo stato di rigenerazione Acceleratore del filtro antiparticolato. ©C ostr uzio ni
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Climatizzatore di serie con tre velocità selezionabili. La ventola per il raffreddamento del condensatore è indipendente e termostatica (meno consumo carburante).
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Presa 12 V vicina a porta oggetti
A sinistra (sotto al sedile) una seconda presa 12 V per accessori esterni e lo stacco run/off di sicurezza per il motore.
© Costruzioni
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ROPS, FOPS 1 E TOPS
Porta documenti con lucchetto
Porta bottiglie
Nuovi supporti: poche vibrazioni e meno rumore
potenziometrico
Nuovo Lcd (diagnostica)
YANMAR SV100-2
Una nuova interfaccia MANUTENZIONE SOTTO CONTROLLO
© Costruzioni
© Costruzioni
La novità più evidente in cabina è il nuovo monitor Lcd integrato nella consolle. Con questa interfaccia si possono ad esempio visualizzare le scadenze di tutti gli intervalli di manutenzione (countdown delle ore operative), la temperatura del refrigerante motore, il livello carburante o dati sui consumi. Inoltre si visualizzano le ore in cui la macchina ha lavorato in ogni giorno dell’anno, suddivise tra mattino e sera (utile per i noleggiatori). Inoltre, il monitor “dà voce” alla centralina ECU che segnala quando è attiva la rigenerazione del Dpf o quando avviarla.
Eco
MANUTENZIONE A destra, dalla più vicina, la schermata generica “service”, quella dei progressivi indicatori di manutenzione e dei singoli progressivi dei liquidi resettabili.
48 Costruzioni giugno 2014
LAVORO A sinistra, dall’esterno pagina, la schermata principale con indicatore del consumo, quella del calendario e le ore operative di una giornata (mattino e pomeriggio).
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Passaggio tubi lineare protetto
WALKAROUND
Linee modulari (vite) e guide in gomma
© Costruzioni
Protezione cilindro braccio di serie
Gruppo brandeggio e base braccio in fusione
CIRCUITI IDRAULICI AUSILIARI
Tutti i punti d’ingrassaggio della macchina sono in posizione protetta.
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La doppia asola in testa al penetratore (sopra) sposta il punto di spinta del martinetto nel caso si montino attacchi rapidi o grandi attrezzature. In questo modo si proteggono cilindro braccio e cabina da contatti accidentali.
L’allestimento di serie include due linee idrauliche ausiliarie a portata regolabile con comandi proporzionali (trimmer sui manipolatori). A richiesta, si può avere una mezza linea supplementare per l’utilizzo di attrezzi con doppia alimentazione idraulica.
© Costruzioni
© Costruzioni
©
i on uzi str Co
A caratterizzare il carro dell’SV100-2 sono i cingoli con profilo asimmetrico che, a pari larghezza del carro, allargano la carreggiata utile e la stabilità laterale. Esclusivi cingoli larghi 485 mm e il passo più lungo della categoria garatiscono una pressione al suolo di soli 0,381 kg/cm2.
60%
40%
485 mm © Costruzioni
Cilindro lama ben protetto
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Robusta struttura sottocarro ad X
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I motori di traslazione Nabtesco assicurano una forza di trazione di ben 9.160 daN
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ELEVATA FORZA DI TRAZIONE
Tubazioni cilindro lama modulari (vite)
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YANMAR SV100-2
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Yanmar SV100-2 in numeri Peso Potenza Motore Yanmar Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR controllo elettronico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Profondità di scavo Prof. plinto Distanza di scavo a terra Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Velocità traslazione Velocità rotazione torretta Passo/lunghezza carro Rulli d’appoggio Larghezza sottocarro Larghezza suole Sbalzo posteriore torretta Scavo disassato (sx-dx) Lungh. trasporto (lama ant.) Altezza trasporto Lama (W-H) Sollevamento-abb. lama Sbalzo lama Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema/serbatoio idraulico
9,62 ton 51,7 kW 4TNV98CT VBV 3,18 l 4 98 x 110 mm 2.100 giri/min 7,70 m/s 4 conv CR multi esterno raffreddato Doc + Dpf - Stage IIIB turbo portata variabile 2 x 77,7 + 53,2 l/min convenzionale centro aperto 24,5 Mpa 4.290 mm 3.870 mm 7.060 mm 5.140 mm 6.850 daN 4.580 daN 2,5 - 4,4 km/h 9,1 m/s 2.370/3.070 mm 5 2.320 mm 485 mm 1.330 mm 60 - 60 ° 6.390 mm 2.810 mm 2.320 - 520 mm 520 - 460 mm 2.040 mm 1 x 92 Ah 80 A 115 l 115/60 l
©
Co str uz ion i
© Costruzioni
GARANZIA ESTESA A PIACERE Con il nuovo SV100-2 gli interventi d’assistenza e relative tempistiche non variano rispetto al SV100-1, ma bisogna avere un’attenzione in più per il filtro antiparticolato. Il Dpf richiede una pulizia professionale ogni 3.000 ore di lavoro, ma la sua sostituzione (unitamente al Doc) è necessaria soltanto ogni 9.000 ore. Alla garanzia standard di 1 anno sull’intera macchina si possono aggiungere le garanzie integrali Plus (2° anno e 2.000 ore, 2° e 3° anno e 3.000 ore, 2°, 3° e 4° anno e 3.500 ore) o i pacchetti Plus dedicati alla catena cinematica (3 anni o 3.000 ore, 3° e 4° anno e 3.500 ore). • CAMBIO OLIO MOTORE E FILTRO 250 ore • CAMBIO FILTRO GASOLIO 500 ore • CAMBIO FILTRO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • CAMBIO LIQUIDO REFRIGERANTE 1.000 ore • PULIZIA PROFESSIONALE DPF 3.000 ore • SOSTITUZIONE DOC + DPF 9.000 ore Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità la concessionaria Yanmar Construction Equipment Europe Canziani Macchine con sede a Saronno (VA).
www.yanmarconstruction.eu
C:L
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Mmt Bobcat ha sviluppato al suo interno tre nuovi motori. Presto in Italia il nuovo mini E20
Midiescavatori Il Takeuchi TB290 scelto dalla Fratelli Mariani. Tanta qualità e motore Isuzu Stage IIIB
Perforatrici La nuova maxi perforatrice rotary Liebherr LB 44 per la costruzione del FAIR
Trasporti eccezionali Il nuovo carrello autopropulso “Spmt” della Scheuerle studiato per pale eoliche
M MT
Motori...
AZIONE! DI MATTHIEU COLOMBO
Bobcat è l’unico costruttore di pale compatte a poter vantare oltre un milione di esemplari prodotti. L’importante traguardo è stato raggiunto nel 2014, mentre quello delle 500.000 unità nel 2007.
DOPO UN MILIONE DI PALE COMPATTE BOBCAT PRODOTTE, IL GRUPPO DOOSAN INFRACORE INVESTE PER VALORIZZARE ULTERIORMENTE IL MARCHIO. A BREVE I PRIMI TRE MOTORI, PROGETTATI E COSTRUITI INTERNAMENTE. ENTRO L’ANNO I NUOVI MINI E17, E19 ED E20 A COMPLETARE L’OFFERTA OSTRUZIONI è stata invitata allo stabilimento Bobcat di Dobris (Repubblica Ceca) per celebrare la milionesima pala compatta prodotta. Nel 2007, anno dell’apertura dello stabilimento ceco, gli skid Bobcat prodotti nel mondo erano arrivati a quota 500.000, ma l’aumentata capacità produttiva e le strategie commerciali dettate da Doosan Infracore, hanno portato ad una accelerazione della produzione. La grande notizia, però, è che Bobcat ha iniziato la produzione di motori con il proprio marchio e sviluppati internamente al Gruppo. Anche in questo caso, è stata messa a frutto l’esperienza specifica
C
54 Costruzioni giugno 2014
di Doosan Infracore, per realizzare tre nuovi propulsori turbo con iniezione common rail da 180 MPa: un 3 cilindri e due 4 cilindri, che rispettano lo Stage IIIB senza un filtro antiparticolato, con potenze comprese tra i 37 e i 74 kW. I tre nuovi motori segnano un salto generazionale passando al totale controllo elettronico. Dallo scorso ottobre diverse macchine equipaggiate con i nuovi D18, D24 e D34 sono già al lavoro negli Stati Uniti per i test finali. Guardando al futuro, immaginiamo che Bobcat possa allargare l’offerta di prodotto con acquisizioni che possano valorizzare sempre più il brand della Lince e garantire più strumenti alla rete vendita. RST
&Componenti
Macchine TRE NUOVI MOTORI SENZA DPF Per i nuovi motori Bobcat, Doosan Infracore ha investito circa 350 milioni di dollari, ampliando le potenzialità dello storico sito di Incheon, in Corea. Le nuove linee per lsa produzione di motori compatti Bobcat occuperanno una superficie di 140.000 m2 e avranno una potenzialità produttiva di 100 mila unità annue, ma per il primo anno la produzione prevista è di circa 60.000 unità.
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< D24
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ASSISTENZA E RICAMBI L’offerta di motori prodotti internamente con l’introduzione di una gestione elettronica esclusiva, porterà la rete d’assistenza Bobcat alla completa gestione delle macchine, senza dipendere da fornitori terzi. Inoltre, in futuro il costruttore potrà anche rispondere tempestivamente a rapide crescite di produzione.
SENZA FILTRO DPF Bobcat Cilindri Cilindrata Gestione motore Iniezione carburante Aspirazione EGR Sistema di post trattamento Conformità emissione
D18 3 in linea 1.794 cc
D24 D34 4 in linea 4 in linea 2.392 cc 3.409 cc Completamente elettronica Commmon rail ad alta pressione (fino a 180 MPa) Turbocompressore con intercooler e wastegate Sistema di ricircolo dei gas di scarico con raffredamento esterno Catalizzatore ossidante (Doc) Catalizzatore ossidante (Doc) + Riduzione catalitica selettiva (Scr) Stage IIIB UE Stage IV UE
La stampa specializzata internazionale ha potuto osservare per qualche istante il futuro miniescavatore girosagoma E20 che arriverà presto sul mercato italiano, seguito dai nuovi modelli E17 ed E19. A prima vista, l’E20 sembra pronto a dare del filo da torcere alla concorrenza entro le 2 t di peso operativo ponendosi come un vero girosagoma, con una abitabilità interna importante, una potenza di ben 13,9 kW, una profondità di scavo massima superiore alla media (2.600 mm) e una distanza di scavo massima di ben 4.300 mm. Come tutte le macchine concorrenti, l’E20 ha il carro allargabile idraulicamente. Al riguardo, segnaliamo le prolunghe lama ripiegabili sulla stessa. Nelle immagini si può inoltre notare la cinematica del braccio con cilindro di sollevamento posto sopra al monoblocco, come sugli attuali E8, E10, E14 ed E16. A nostro parere, in Italia l’E20 in versione tettuccio sarà preferito a quello con cabina.
Avamposto europeo Lo stabilimento Bobcat di Dobris compie 7 anni e, nel settore delle macchine compatte, resta un riferimento per tecniche di produzione, organizzazione e logistica. Oltre alla produzione, a Dobris è operativo anche il Bobcat Campus, una struttura con area demo dove i clienti della Lince e quelli Doosan possono provare tutta la gamma di macchine e che ogni anno forma circa 2.000 operatori. In parallelo a queste realtà sta inoltre sorgendo il Bobcat Innovation Centre (sotto), che in questo momento si presenta grande quasi quanto lo stabilimento principale. Al suo interno troveranno spazio entro l’anno: nuovi uffici e aree di ricerca e sviluppo, uno spazio coperto per garantire la piena produttività dello stabilimento, anche con condizioni meteo avverse (oggi freddo e neve limitano l’uso delle aree esterne), e una sala i n o zi © Costru per eseguire tutte le prove acustiche obbligatorie in ogni stagione.
© Costruzioni
© Costruzioni
© Costruzioni
© Costruzioni
M MT
ANTEPRIMA ASSOLUTA
© Costruzioni © Costruzioni
© Costruzioni
Nella sequenza foto, il nuovo E20 effettua una rotazione completa per evidenziare la sua natura di miniescavatore girosagoma. Con il carro allargato al massimo, anche il blocco del brandeggio alla base del braccio non oltrepassa la larghezza dei cingoli. Il lunotto curvo permette di ottimizzare l’abitabilità.
Jose Cuadrado
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Il nuovo miniescavatore E20 sarà prodotto nello stabilimento di Dobris, che attualmente produce circa 7.000 macchine all’anno. Dalle linee di produzione ceche escono sei modelli differenti di miniescavatori e nove modelli di pale compatte gommate e cingolate, distribuite in tutto il mondo. La progettazione e la produzione di motori Bobcat ha richiesto grandi investimenti da parte del Gruppo Doosan Infracore, ma siamo certi che, sul lungo periodo, porterà vantaggi a noi e ai nostri partner.
Vice presidente linea macchine compatte Bobcat
© Costruzioni
Fumata bianca per il neonato Bobcat E20. Abbiamo potuto osservarlo per soli due minuti. Arriverà presto in Italia.
© Costruzioni
© Costruzioni
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Anche a distanza abbiamo potuto notare il carro allargabile idraulicamente.
giugno 2014 Costruzioni 57
M IDIESCAVATORI
CAVALLO vincente
Takeuchi ha presentato nel 1971 il primo mezzo da scavo con brandeggio e torretta girevole a 360°. Da allora la qualità degli escavatori made in Japan Takeuchi è indiscussa anche per completezza di allestimento. Il nuovo TB290 non fa eccezione.
58 Costruzioni giugno 2014
&Componenti
Macchine
NEL SUO SEGMENTO IL TAKEUCHI TB290 SI DISTINGUE PER STABILITÀ, CARRO STRETTO DA 2.200 MM, BRACCIO TRIPLICE E POTENTE MOTORE ISUZU DA 3 LITRI DI MATTHIEU COLOMBO
a grande versatilità operativa unita all’idraulica potente e progressiva, la disponibilità del braccio posizionatore, la stabilità tipica degli escavatori con torretta tradizionale e l’equilibrio tra prestazioni e peso operativo della macchina sono le caratteristiche che hanno portato l’impresa Fratelli Mariani di Ravenna a scegliere il nuovo Takeuchi tra gli escavatori da 8-10 t. In realtà il nuovo TB290 da 8,63 t di peso operativo, discendente diretto dell’apprezzato TB290 Stage IIIA, ha molte altre frecce da portare al suo arco. COSTRUZIONI è andata in provincia di Imola per vedere la macchina impegnata nella manutenzione
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ordinaria dell’alveo di canali, una delle applicazioni tipiche eseguite dall’impresa ravennate che fa parte del consorzio Consar. Le caratteristiche cinematiche del braccio triplice e la grande stabilità del TB290 si adattano bene a questo tipo di applicazione; la Fratelli Mariani monta una prolunga braccio con testa trinciante per un peso complessivo dell’attrezzatura di circa 450 kg. In pratica, con il TB290 a bordo canale è possibile arrivare allo sbraccio massimo in tutta sicurezza e pulire in un solo passaggio l’intero alveo, richiamando l’attrezzo fino al cingolo della macchina. Di seguito, i punti di forza del nuovo Takeuchi. RST
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M IDIESCAVATORI
LA QUALITÀ SI VEDE ANCHE DAI DETTAGLI La cura maniacale dei dettagli che scongiurano nel tempo eventuali fermo macchina e la scelta di tecnologie che riducono i costi d’esercizio e manutenzione sono senza dubbio un segno di serietà costruttiva e di qualità. Nonostante l’architettura della torretta tradizionale, che comunque ha uno sbalzo mediamente superiore di soli 300 mm ai concorren-
TRIPLICE, ASSO NELLA MANICA
ti short radius, il TB290 è una macchina che guarda al futuro e innalza gli standard di riferimento. L’idraulica è tipica Takeuchi: una pompa LS a portata variabile fino a 160 l/min, più una fissa da 60 l/min, mentre il distributore è un centro chiuso con spole compensate in pressione. La pressione massima d’esercizio è di ben 270 MPa.
STAGE IIIB SENZA DPF Sotto al cofano motore c’è sempre il 3 litri turbo Isuzu, ma in versione Stage IIIB con controllo elettronico dell’iniezione common rail, egr esterno raffreddato e catalizzatore ossidante allo scarico (Doc); detto in altre parole, rispetta gli attuali limiti di emissioni senza bisogno di filtro antiparticolato e relativi costi di pulizia e sostituzione. La potenza massima netta di ben 52 kW è erogata a 2.000 giri/min; la velocità massima dei pistoni è tra le più basse in assoluto (affidabilità) con soli 6,99 m/s. La centralina ECU (foto nel tondo) è lontana da fonti di calore e montata su supporti elastici.
Il TB290 è uno dei pochi midiescavatori, con peso operativo tra le 8 e le 10 t, ad essere disponibile con braccio triplice. In versione posizionatore, la profondità di scavo massima è di 4.470 mm e quella al plinto di 4.015 mm. L’altezza massima ai denti benna è di 8.045 mm, mentre quella massimo di scarico è di 6.120 mm. Lo sbraccio massimo con benna standard è di 7.730 mm, ma con la testata trinciante della Fratelli Mariani si sfiorano i 9.000 mm.
CARRO DA 2.200 MM Il carro mediamente più stretto di 100 mm rispetto ai modelli dello stesso segmento permette di caricare facilmente il TB290 anche tra le sponde di un cassone allestito su veicolo industriale a tre assi.
&Componenti
Macchine
N UOVO MONITOR LCD A COLORI
Takeuchi lancia polvere negli occhi dei diretti concorrenti offrendo di serie sul TB290 un monitor LCD a colori degno di macchine di categoria superiore. Finalmente unâ&#x20AC;&#x2122;interfaccia operatore in linea con le prestazioni offerte dagli attuali midiescavatori. Pensando al comfort di bordo, segnaliamo il sedile ammortizzato, il climatizzatore automatico di serie (comandi manuali e ricircolo) e lâ&#x20AC;&#x2122;autoradio con ingresso aux e presa 12 V non distanti tra loro.
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Parte del consorzio Consar I fratelli Ezio e Giuliano Mariani lavorano nel settore mmt dal 1978 e hanno costituito l’attuale società nel 1995. L’area operativa spazia dalle province di Imola e Ravenna a quella di Ferrara. Oltre ad essere specializzati in movimento terra, i Mariani sono un riferimento anche per autotrasporto di macchine e inerti, manutenzione di canalizzazioni, frantumazione e riciclaggio. Il parco macchine conta escavatori dalle 8 alle 400 t di peso operativo, escavatori gommati, pale gommate articolate, mezzi da trasporto cava cantiere e diverse attrezzature idrauliche. L’impresa fa parte del consorzio Consar.
www.consar.it
RADIATORE GASOLIO Oltre al radiatore del refrigerante e dell’olio idraulico, raffreddati da una ventola soffiante, il TB290 ha anche il radiatore del gasolio per garantire sempre la massima efficienza.
DOPPIO FILTRO GASOLIO Prevenire è meglio che rimediare. Per questo Takeuchi ha scelto di montare ben due filtri del gasolio in alimentazione al common rail, entrambi con vasca trasparente e rubinetto di spurgo. La pompa travaso carburante elettrica è di serie.
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Ezio Mariani Titolare F.lli Mariani
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Questo è il primo Takeuchi che acquistiamo. Lo abbiamo da pochi mesi ma devo dire che la macchina piace molto. Certo, il marchio non ha bisogno di presentazioni, ma non avendone mai avute abbiamo dato fiducia alla concessionaria Romagna Macchine Service. Del TB290 apprezziamo la grande precisione operativa data dall’idraulica e la stabilità. Nella scelta della macchina il braccio posizionatore è stato determinante.
Michele Guzzo Direttore commerciale Midi Equipment distributore Takeuchi
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Oggi le imprese che acquistano macchine nuove puntano sulla qualità e sono attente a valutare bene i costi di gestione. Il nostro Takeuchi TB290 è senza dubbio un midiescavatore adatto a questo scenario commerciale, dato che rispetta gli standard Stage IIIB senza i costi di un filtro antiparticolato ed è proposto con un allestimento di serie davvero completo che include, tra l’altro, linee idrauliche ausiliarie proporzionali, pompa carburante elettrica, auto idle, kit sollevamento, quattro fari di lavoro.
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Da sinistra, Antonio Manetti, operatore della F.lli Mariani, gli operatori del Consar, Gianluca Costa e Luciano Boccalori, quindi l’imprenditore Ezio Mariani, Michele Guzzo di Midi Equipment e Michele Montalti della Romagna Macchine Service.
LAMA MOLTO ROBUSTA Larga 2.200 mm, esattamente come il carro, la lama ha una struttura scatolata molto robusta, il cilindro ben protetto ed è incernierato lontano da terra. La distanza da centro ralla alla lama è di ben 2.055 mm, il più elevato della categoria.
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PERFORATRICI
COPPIA
da record
LE PIÙ GRANDI E POTENTI PERFORATRICI ROTARY MAI UTILIZZATE IN GERMANIA, SONO LE PRIME DUE LIEBHERR LB 44-510. CON UNA FORZA DI 510 KNM ARRIVANO A 3 M DI DIAMETRO DI PERFORAZIONE E 92 M DI PROFONDITÀ UTILE DI MATTHIEU COLOMBO
Le prime due perforatrici rotary Liebherr LB44 sono state utilizzate nella costruzione di un acceleratore di particelle a Darmstadt in Germania.
&Componenti
Macchine
iebherr amplia la sua gamma di macchine per fondazioni speciali introducendo il modello top di gamma LB44-510 annunciato a Bauma 2013. I primi due esemplari della nuova ammiraglia sono stati scelti dall’associazione temporanea d’imprese FAIR Bohrpfähle, formata dalla Züblin Spezialtiefbau e dalla Max Bögl & Co. KG, per la costruzione di un acceleratore di particelle a Darmstadt in Germania. A far scegliere le nuove Liebherr sono state le loro caratteristiche tecniche e prestazionali idonee a garantire la produttività necessaria al cantiere, da oltre 200.000 m2 di superficie, per la stabilizzazione del sottosuolo mediante 1.400 pali di fondazione gettati in opera con una lunghezza compresa tra 40 m e 62 m. La stabilizzazione e il consolidamento del terreno sono funzionali alla costruzione del nuovo acceleratore di particelle internazionale FAIR (Facility for Antiproton and Ion Research) che sarà ultimato nel 2018. Si tratta di una struttura circolare, del diametro di 1,1 km, progettata per studiare il cuore dell’atomo, il suo nucleo e le particelle che lo compongono, come protoni e neutroni. Oggi fanno uso degli acceleratori anche ospedali e industrie elettroniche d’avanguardia e il FAIR prevede l’interesse di oltre 3.000 ricercatori provenienti da circa 50 paesi. RST
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PERFORATRICI
LA NUOVA AMMIRAGLIA DI NENZING La LB 44-510, con un coppia di 510 kNm, è la più grande e più potente perforatrice rotary mai prodotta da Liebherr. La nuova macchina da 170 t di peso operativo è stata progettata dallo stabilimento austriaco di Nenzing per lavorare in applicazioni Kelly eseguendo diametri di perforazione fino a 3 m e profondità di trivellazione massime di 92 m. Ad animare la maxi perforatrice è un motore Liebherr V8 da 505 kW, conforme agli standard antinquinamento Stage IIIB. L’innovativo gruppo di trivellazione BAT della nuova LB 44-510 offre una coppia di 510 kNm. Caratteristiche d’eccellenza di questa testa di rotazione idraulica Liebherr sono la regolazione automatica della coppia, l’ottimizzazione continua del regime di rotazione ed i quattro regimi di rotazione regolabili elettronicamente. Altri vantaggi assicurati da questo gruppo di trivellazione sono la semplicità d’installazione, la manutenzione estremamente ridotta e un’altissima efficienza.
TRASPORTO E ALLESTIMENTO VELOCI La perforatrice rotary LB 44-510, nonostante le sue dimensioni, si allestisce in poco tempo. L’attrezzatura si ripiega idraulicamente in posizione di trasferimento senza smontare alcun elemento per il trasporto da un cantiere all’altro. Anche in caso di smontaggio dell’attrezzatura, la LB 44-510 può essere resa operativa con un sistema che non richiede più tempo di quanto necessario per macchine più piccole. Nel cantiere del FAIR è stato possibile rendere operative le due LB 44-510 in sei ore. La semplicità di trasporto, inoltre, è garantita dallo smontaggio in singoli moduli con peso inferiore alle 40 t.
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GAMMA LB I
LB 16-180 LB 20-230 I LB 24-270 I LB 28-320 I LB 36-410 I LB 44-510 I
(50 t) (68 t) (76 t) (106 t) (121 t) (173 t) L’innovativo motore di perforazione BAT assicura eccellenti prestazioni. Le possibili applicazioni sono perforazioni con aste Kelly nonché diversi processi in continuo.
56 T DI FORZA Oltre alle perforazioni con aste Kelly, l’LB 44-510 è adatta anche per la tecnica mediante testa di perforazione doppia, elica senza fine e costipazione dinamica. Il potente sistema di tiro/spinta a fune, con una forza di trazione di 56 t, assicura l’utilizzo dell’intera lunghezza dell’asta. Questa caratteristica garantisce un ottimo rendimento associato ad una elevata affidabilità anche in presenza delle più difficili condizioni del suolo e di utilizzo.
Nella sequenza (sotto) la LB 44-510 della Max Bögl & Co. KG che esegue la perforazione e scarica il terreno scavato nella benna di una pala gommata. Nella foto di sfondo l’esemplare della Züblin Spezialtiefbauche esegue la stessa operazione.
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PERFORATRICI
PRODUTTIVITÀ Grazie alle efficienti e grandi perforatrici rotary Liebherr LB44-510, lo scavo può essere effettuato fino alla profondità finale massima (anche di 93 m) con il procedimento di perforazione a rotazione, in modo completamente intubato e senza l’ausilio di uno specifico macchinario. Grazie all'elevata coppia e alle forze di trazione enormi dell'LB 44-510, questo procedimento può essere realizzato per la profondità di 62m richiesta a Darmstadt.
Per il progetto FAIR è stimato l’utilizzo di circa 35.000 tonnellate di acciaio e ben 600.000 m³ di calcestruzzo.
PRESENZA DI FALDE FREATICHE Tutti i 1.400 pali sono realizzati con l’intubatura completa fino alla profondità finale, anhce superiore ai 60 m. Lo scavo è stato eseguito con la protezione di una tubazione preliminare durante il processo di perforazione, ma per contrastare gli alti livelli delle acque freatiche, durante le perforazioni è stato garantito un carico d’acqua costante. Sotto la composizione geologica del terrano al FAIR.
1,60 m
sabbia fine e limo
12 m 20 m
sabbia e limo sabbia
43 m 50 m
sabbia e argilla argilla
80 m
sabbia argillosa
gesso e marne
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&Componenti
Macchine
Johannes Rhomberg Product Manager Foundation Equipment Liebherr-Werk Nenzing
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Sino a oggi per l’armatura di pali come questi si dovevano utilizzare due escavatori a fune con impianto di intubamento abbinato, per garantire in modo sicuro le coppie necessarie e le forze di trazione in fase di estrazione della tubazione durante la gettata di calcestruzzo. Utilizzando una sola macchina come la LB 44-510 è oggi possibile incrementare significativamente la produttività di realizzazione dei pali a grandi profondità e velocizzare i tempi di cantiere.
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TRASPORTI ECCEZIONALI
L’ARCIERE
cavalca il vento
L’InterCombi SP solleva con agilità la pala eolica Vestas V126 durante le prove effettuate a Lem, in Danimarca, nella sede operativa di Wiesbauer, specialista della movimentazione industriale. Il manufatto, del peso complessivo di 13,6 t, può essere innalzato fino a un angolo massimo di 70° durante le operazioni di trasferimento.
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&Componenti
Macchine
COME UN’”ELSA ROTANTE” CHE TIENE BEN SALDA LA TRAIETTORIA DELLA SPADA, L’ADATTATORE PER PALE EOLICHE SCHEUERLE HA LA STESSA DINAMICA DI UN’IMPUGNATURA IN GRADO DI MANOVRARE 62 M IN PIENA SICUREZZA DI ALBERTO FINOTTO
ono i nuovi giganti dell’energia, esposti alle intemperie come moderni don Chisciotte che ormai hanno fatto pace con i mulini a vento. Le pale eoliche sono la croce e la delizia delle società di trasporto, impegnate a movimentarne la stazza considerevole con un’attenzione ingegneristica che diventa “maestria danzante” negli ultimi metri di tragitto, con la necessità di viraggi improvvisi e scarti millimetrici di fronte agli ostacoli costituiti da edifici, barriere artificiali oppure dagli alberi e da altri elementi di vegetazione. Ecco allora che don Chisciotte, oltre al “destriero” composto dagli irreprensibili carrelli modulari SPMT di Scheuerle, ha ottenuto in più il vantaggio del rivoluzionario adattatore per pale eoliche InterCombi SP. La seconda generazione di questo modulo di movimentazione a piastra rotante di Scheuerle (perfezionato ulteriormente rispetto alla prima serie) è in grado di affrontare percorsi in forte pendenza e strade tortuose, adattando la posizione delle pale da trasportare alle caratteristiche mutevoli del suolo. A un sistema di traslazione circolare integrato è affidata la rotazione della pala sul proprio asse longitudinale in modo da ottenere la minima resistenza al vento. RST
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TRASPORTI ECCEZIONALI
LASSÙ, IL CIELO È SERENO Durante ogni fase operativa, un sensore emette il segnale d’avviso che indica il superamento della velocità di vento massima consentita nel corso della movimentazione. Sempre a tutela della sicurezza, alcuni contrappesi a comando idraulico assicurano l’adattamento automatico del sistema InterCombi SP alle condizioni di suolo più difficili. Le caratteristiche dell’impianto rotante ne rendono altrettanto sicuro e versatile l’allestimento su veicoli a rimorchio come su moduli di trasporto ad autopropulsione (SPMT, Self Propelled Modular Trailers).
TORRI E PALE: LE DIMENSIONI CHE CONTANO Energia eolica, illimitata, pulita, alternativa. Facile a dirsi, certo, ma assai meno facile a farsi, dal momento che le problematiche logistiche e dinamiche contemplano soluzioni complesse da molti punti di vista. Quelle dello spostamento e della movimentazione delle pale eoliche sono ai primi
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posti nell’elenco delle problematiche da risolvere, insieme alle fasi di assemblaggio delle torri. L’altezza del sistema torrepala può superare i 150 m, per un diametro della torre variabile da 1 a 4 m e una “superficie spazzata” delle pale che va oltre i 110 m.
&Componenti
Macchine
MONTAGGIO A TEMPO (E MISURA) DA RECORD Le fasi di installazione della pala eolica Vestas da 62 m in assetto di trasporto prevede innanzitutto il suo aggancio al sistema InterCombi SP di Scheuerle (dotato di una piastra di adattamento a innesto rapido perfettamente compatibile con le diverse tipologie di pale prodotte attualmente dai diversi costruttori internazionali). Successivamente, la pala eolica, completa di piastra a innesto rapido, viene inserita nellâ&#x20AC;&#x2122;adattatore giĂ montato sul convoglio SPMT. Durata dellâ&#x20AC;&#x2122;operazione? Cinque minuti in tutto. Chapeau!
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CAVE
dâ&#x20AC;&#x2122;Italia
Cave
Calcestruzzo
Bitume
www.caveditaliaweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02 89421350 - e mail: marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com
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Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi
Cesoie
Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa
Green
Frantoi
Ferro
Idraulica Faccia piana
Decommissioning Polipi
microcariche
Attrezzature Sostenibile
Sicurezza
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Bonifiche e smaltimenti Il settore ambientale fa crescere, come sta dimostrando il nuovo assetto del Gruppo Unieco
Sistemi anti-inquinamento Il sistema di pressurizzazione e filtrazione per cabine distribuito da Incofin miete successi
NEWS
&Demolizione
Riciclaggio
L’ecocriminalità fa i numeri omi e numeri dell’illegalità ambientale in Italia. Legambiente ha presentato Ecomafia 2014, il dossier che monitora e denuncia la situazione sulla criminalità legata al settore ambiente. I numeri parlano da sé. Sono 29.274 le infrazioni accertate nel 2013, più di 80 al giorno, più di tre l’ora: il 25% ha interessato il segmento agroalimentare, il 22% la fauna, il 15% i rifiuti e il 14% il ciclo del cemento. Il fatturato ha sfiorato i 15 miliardi di euro grazie al coinvolgimento di ben 321 clan: la lieve flessione rispetto al 2012 (quando ammontava a 16,7 miliardi) è dovuta al calo degli investimenti a rischio. Rimane invariato il business illegale dei rifiuti
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anche i reati nel ciclo dei rifiuti (5.744, +14,3%), il 40% dei quali avviene nelle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso: Campania, Puglia, Calabria e Lombardia. Nel ciclo del cemento,
Tutti al mare! Un altro paradosso all’italiana. A Mortelle, frazione di Messina, un villaggio turistico è oggetto di un provvedimento di demolizione eppure, in previsione della stagione balneare, la struttura riapre i battenti. Malgrado le richieste di sanatoria avanzate dalla proprietà, i sopralluoghi hanno rilevato che un’area del villaggio è abusiva e insanabile. Sulla vicenda ha cercato di fare luce anche la magistratura, che ha chiesto al Comune di dare corso all’ordine di demolizione di tutti i fabbricati giudicati abusivi, non soltanti quelli della località Mortelle, a cominciare da quelli più ad alto impatto ambientale. Ma la vicenda suona surreale. Basti pensare che lo scorso anno la prefettura respinse l’ipotesi di ospitare in questo villaggio un gruppo di profughi, proprio perché la struttura risultava abusiva e pertanto non idonea. Sarebbe stata un’irregolarità... E intanto la demolizione può attendere... www.comune.messina.it
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infine, calano i reati: 5.511 nel 2013 (-12,7%), e crescono gli arresti (21), calano le denunce (7.155) e i sequestri (1.566); la Campania è la regione più colpita. www.legambiente.it
Conversazioni sostenibili Tematiche ambientali ad alto valore tecnico-scientifico affrontate su un palcoscenico particolare come il centro storico di Ravenna. È la carta d’identità di “Fare i conti con l’ambiente”, il festival ecologico nato sette anni fa per volontà di un gruppo di professionisti dell’ambiente, il network Labelab. Svoltosi a maggio, ha trattato diversi temi. Primo tra tutti, “La bonifica dei siti contaminati-strategie e sistemi europei a confronto per una nuova economia territoriale”, che ha presentato il new deal del recupero delle aree contaminate come motore degli investimenti. Tra i numerosi incontri organizzati, segnaliamo anche la conferenza sul trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto, durante la quale tecnici esperti hanno affrontato la problematica della dismissione dei 32 milioni di tonnellate di eternit presenti sul nostro territorio.
www.labelab.it
speciali, pari a 3,1 miliardi, e il fatturato dell’abusivismo edilizio, stabile a 1,7 miliardi. Ad aumentare sono state le denunce (28.360) mentre il numero degli arresti non varia (160). In incremento
Lavoratore infaticabile uovo vaglio mobile cingolato per impieghi gravosi. Si chiama 893 ed è l’ultimo nato in casa TEREX FINLAY: adatto al trattamento di detriti, terreni di superficie, sabbia, ghiaia, carbone, minerali e materiali inerti, e caratterizzato dalla configurazione modulare inclinata rivolta in avanti, vanta un piano superiore da 6,1 x 1,83 m e un piano inferiore da 5,5 x 1,83 m.
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A seconda dell’applicazione per cui viene impiegato, è possibile servirsi della regolazione idraulica per modificarne l’angolo del raggio di manovra tra i 14° e i 18°. Peculiarità della macchina, la capacità di sollevare idraulicamente il vaglio di 600 mm in corrispondenza dell’estremità di carico per fornire spazio libero extra per la sostituzione degli accessori nonché per gli interventi di manutenzione ordinaria del vaglio e il trasferimento dei materiali fini. www.terexfinlay.com
Crescere con l’ambiente Da un anno alcune attività del Gruppo Unieco, legate all’ambiente, sono state conferite a Unirecuperi. Nel dettaglio si tratta del Settore Smaltimenti, del Settore Bonifiche e del Settore Edilizia Ambientale. “È certamente un business molto specializzato, complessivamente in espansione, dove Unieco ha maturato know how, professionalità e tante esperienze”, spiega il direttore della Divisione Ambiente di Unieco, Stefano Carnevali (nella foto). Il primo bilancio dopo la trasformazione evidenzia al 31 dicembre 2013 ricavi totali per 34,6 milioni di euro. Il margine operativo lordo si attesta a 6,6 milioni, mentre l’utile netto è di 3,8 milioni. È notevolmente aumentato il patrimonio netto della società, che al termine dell’esercizio ammontava a circa 4,5 milioni di euro. Particolarmente significativo, il risultato ottenuto dal Settore Smaltimenti che ha generato ricavi per circa 21,3 milioni grazie all’intermediazione di circa 290.000 t complessive di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. www.unieco.it
Il nostro segreto. Consistenza.
CEMENT
CONSTRUCTION
PROCESS
NUCLEAR
TUNNELING
MINING
MENO RISCHI. PIU’ PRODUTTIVITA’. Con più di 6000 macchine in uso nel mondo, Brokk impone nuovi standard in soluzioni produttive nei progetti più ambizioni in qualsiasi sfida di demolizione. Mentre i metodi tradizionali non riescono a soddisfare gli standard e la concorrenza lotta per tenere il nostro passo, Brokk semplicemente finisce il lavoro più velocemente, in maniera sicura e con più risultati. Ecco perché Brokk è la macchina preferita per tanti progetti in tutto il mondo. Vedi l’intera gamma di macchine Brokk presso www.brokk.it Brokk ITALIA SRL | Via Regina Teodolinda 17, IT-22100 Como | Tel: +39 031-273 691 | Fax: +39 031-249-2399 | info@brokk.it | www.brokk.it
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SISTEMI ANTI-INQUINAMENTO
I sistemi di pressurizzazione e filtrazione cabine Brofil in Italia sono distribuiti in esclusiva da Incofin che a gennaio ha stretto un accordo con CGT per la fornitura, l’installazione e l’assistenza sul territorio nazionale.
ARIA pulita DI
DANIELA STASI
MANTIENE IN SOVRAPRESSIONE LA CABINA DELLE MACCHINE OPERATRICI TUTELANDO COSÌ LA SALUTE DEGLI OPERATORI. SI CHIAMA BROFIL ED È DISTRIBUITO IN ITALIA DA INCOFIN. CGT NE HA APPREZZATO LA FUNZIONALITÀ E HA SOTTOSCRITTO UN ACCORDO DI FORNITURA
i occupa di filtrazione da oltre 30 anni, prima in ambito motoristico poi per i segmenti più vari. Incofin vanta una lunga esperienza, suggellata dalla distribuzione in esclusiva per l’Italia della tecnologia olandese Brofil. Un biglietto da visita importante che ha permesso all’azienda di evolversi sempre di più. In sostanza si tratta di sistemi di pressurizzazione e filtrazione per le cabine di mezzi operanti in ambienti inquinati da gas e polveri, per mantenere un ambiente di lavoro salubre a salvaguardia dell'operatore e per la protezione della strumen-
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tazione e dell'impianto HVAC. Le applicazioni sono molteplici: discariche e centri di compostaggio (ammoniaca), cantieri di demolizione (amianto), settore agricolo (fitosanitari), estrazioni minerarie (polveri sottili), decontaminazioni (idrocarburi), porti (imbarco e sbarco di merci alla rinfusa). I sistemi Brofil stanno riscontrando un interesse crescente, così come dimostra l'accordo per la fornitura, l’installazione in cabina e l’assistenza sul territorio nazionale stipulato con CGT a gennaio di quest'anno. ST
I sistemi Brofil, equipaggiabili con filtri polveri o filtri a carboni attivi, sono pensati per svariate applicazioni, dalle discariche agli impianti di compostaggio, dalle bonifiche alle demolizioni, fino al settore agricolo e a quello portuale.
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SOTTO PRESSIONE
SISTEMI ANTI-INQUINAMENTO
Come funziona il sistema di pressurizzazione e filtrazione Brofil? La cabina viene mantenuta in sovrapressione (non entra aria dall’esterno se non attraverso il dispositivo Brofil) e l’aria in ingresso viene filtrata da filtri polvere assoluti (HEPA H13) e da filtri a carboni attivi (dedicati per ogni tipologia di gas/inquinante), in base al contesto in cui si va a operare. Il sistema elimina così sostanze e fumi nocivi fino a una dimensione delle particelle inferiore a 0,1 mg/m3. Brofil, infine, in base alla tipologia di macchina, viene montato sulla cabina, sul parafango o sul cofano posteriore del mezzo, ed è gestito dall'unità AOC destinata all’accensione del sistema e al controllo della pressurizzazione e della qualità dell’aria.
La tecnologia Brofil in genere viene montata sulla cabina, sul parafango o sul cofano posteriore, per essere gestita dall’unità AOC. È un sistema retrofit, ossia può essere installato in qualsiasi momento della vita del mezzo.
&Demolizione
Riciclaggio Sistema in evoluzione
I NNO ALLA SALUTE
I sistemi Brofil sono disponibili in cinque versioni, a seconda della qualità di trattamento da effettuare: esiste una configurazione adeguata a ogni esigenza, in funzione dell'inquinante presente sul luogo di lavoro. La tecnologia proposta da Incofin è comunque adattabile a ogni tipologia di macchina operatrice, dal sollevatore telescopico alla pala gommata. Novità 2014, l'aggiunta di un modulo capace di fornire una filtrazione ulteriormente migliorata, oltre a una nuova serie di controllori-display per tre livelli di installazione a bordo macchina: un grado base per il controllo della pressurizzazione con relativo allarme per mancata pressurizzazione; un livello intermedio con il controllo/allarme della pressurizzazione e dell’elemento inquinante; e, infine, il livello premium che prevede ulteriori parametri di analisi.
Come anticipato, gli ambiti applicativi per l'installazione del sistema Brofil sono numerosi. Al momento il segmento di mercato in cui è maggiormente conosciuto e diffuso è senz'altro quello del compostaggio, ma la richiesta di installazioni in cabina riguarda tutte le macchine che operano in presenza di polveri e altre sostanze nocive o tossiche. Ricordiamo tra l’altro che tale tecnologia è retrofit, ossia si può installare in qualsiasi momento della vita della macchina. Il Brofil, insomma, è un inno concreto alla salvaguardia della salute degli operatori.
- Riduzione delle malattie professionali - Diminuzione degli incidenti sul lavoro - Rispetto dei parametri di esposizione professionale (secondo il D.Lgs. 81/2008) - Osservanza della C152, Convenzione sulla sicurezza e l’igiene nelle operazioni portuali, e del D.M. 22/07/1991, Norme di sicurezza per il trasporto marittimo alla rinfusa di carichi solidi
UNDER CONTROL I filtri con cui viene equipaggiato il sistema Brofil, come detto, possono essere di due tipologie: polveri o carboni attivi. La prima richiede una sostituzione ogni sei mesi dall’installazione, la seconda ogni 13 settimane. In ogni caso il sistema elettronico presente in cabina indica la pressurizzazione della stessa: il primo indicatore di sostituzione del filtro è la difficoltà di pressurizzazione della cabina ovvero se in condizioni normali (porte e finestre chiuse) non viene raggiunto il valore di pressione minimo (mai sotto i 100 Pascal).
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Il contratto con un protagonista del mercato come CGT per noi rappresenta un notevole segnale di crescita. Oggi CGT è l’unico soggetto autorizzato all’installazione del sistema Brofil su macchine operatrici e al servizio di ricambi e manutenzione per gli stessi impianti in cabina. Altra grande soddisfazione è l’accordo di fornitura per dispositivi Brofil equipaggiati per la filtrazione delle polveri di amianto sottoscritto con un grande consorzio coinvolto nei lavori per l’Alta velocità a Genova, Milano e Torino: i mezzi all’opera sono sottoposti all’obbligo dell’installazione di filtri in Classe 2c EU3 (polveri sottili e velenose) e noi siamo intervenuti con la fornitura di Fabrizio sistemi di filtrazione e pressurizzazione rispondenti a queste Zaninello caratteristiche, da installare su sollevatori telescoResponsabile pici Dieci e su pale CAT, per un totale di 22 mezzi. vendite Incofin
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SISTEMI ANTI-INQUINAMENTO
I VANTAGGI
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&Demolizione
Riciclaggio
Trentenne con esperienza Nata nel 1981 nel settore della filtrazione motoristica, la lombarda Incofin ha allargato la propria offerta a numerose altre applicazioni con filtri avvitabili e a immersione per le diverse applicazioni: gasolio, olio, olio idraulico, aria, separatori aria-olio, depolverizzatori, filtri per colonnine di carburante, per compressori, eccâ&#x20AC;Ś Ultimo traguardo, lâ&#x20AC;&#x2122;ampliamento delle proprie conoscenze tecniche e dei propri servizi al settore dellâ&#x20AC;&#x2122;idropneumatica: dal 2008 è infatti distributore esclusivo per il nostro Paese di Stabilus, la prestigiosa azienda produttrice di molle a gas e ammortizzatori.
www.incofin.it
giugno 2014 Costruzioni 83
& Figli s.r.l. FABBRICAZIONE ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
0 0 5I 2 5 5 19 0 ANN
5 O L T R E ITA’ NEL QUAL
DI ENTO M A V E L SOL
Nella nostra gamma di produzione oltre agli ancoraggi per il sollevamento di manufatti prefabbricati in c.a. siamo in grado di fornire tutti gli accessori per il sollevamento e trasporto: tiranti in fune d’acciaio, tiranti in catena d’acciaio grado 8 e 10, sistemi di sollevamento in poliestere. Siamo inoltre, in grado di fornire qualsiasi tipo di fune in acciaio lucido, zincato o inoxidabile anche con i relativi accessori inox per scopi architettonici. Accessori come: ganci, grilli, carrucole, golfari, pinze per lamiere, profilati e cemento sia di produzione standard nazionali o internazionali che pinze e bilancini di sollevamento secondo le specifiche esigenze del cliente.
SEDE Via Poggio Bracciolini, 19/21- I-5O126 Firenze Tel. 055-683330/687637- Fax 055-6811887 E.mail- info@ceccantini.it STABILIMENTO Le Valli- I-50010 Troghi- Firenze Tel. 055-8307089
per maggiori informazioni sui cataloghi visitare il nostro sito www.ceccantini.it
&
Cave Calcestruzzo Alleggeriti
Riqualificazione
Pompe autocarrate
Messa in opera
Martelli demolitori Casseforme
Marmo
Additivi
Coltivazione Estrazione Slump
Spritz
Vagli
Cementi Sicurezza
94 98
Motori La sinergia tra Sandvik e Volvo Penta si consolida in ottica mining
Sistemi di pesatura Il nuovo Millennium 5 firmato VEI in servizio â&#x20AC;&#x153;a bordoâ&#x20AC;? di una pala gommata Volvo L180F
L’ISTITUTO PENSANTE
CUSTODI DEL per certificare
DOVE SI STA AVVIANDO LA CULTURA DEL CALCESTRUZZO?
CERTAMENTE VERSO LA CONSAPEVOLEZZA DI UNA CONOSCENZA TECNOLOGICA FONDATA SUL VALORE DELLA FORMAZIONE E DELLA RICERCA
86 Costruzioni giugno 2014
he significato può avere per noi la parola “consulenza”, al di là delle troppe accezioni generiche che non riescono a delinearne con precisione gli esatti confini e le possibili, utili prospettive? Per noi consulenza vuol dire riuscire a offrire un’autentica “educazione alla ricerca” a tutti coloro che ce lo chiedono, alle imprese e ai progettisti, ai responsabili delle grandi opere come ai fornitori di tecnologie e servizi. Fin dalla sua nascita IIC, l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, ha cercato di conferire a tutta la filiera del calcestruzzo committente, ai produttori di materie prime, dall’Ente all’operatore finale, un impulso di conoscenza che rinnovasse in modo decisivo le so-
C
luzioni tecniche e soprattutto l’abito fondamentale della “best practice” in cantiere. Considerando l’ambito in evoluzione degli additivi, ad esempio, l’impiego di compound inediti di ultima generazione (come la recentissima gamma Aeternum), ha conferito nuovo valore strutturale alle realizzazioni di tutti quegli operatori che richiedono una miscela totalmente impermeabile resistente alla compressione meccanica, con la capacità al contempo di fronteggiare le aggressioni chimiche e atmosferiche a cui sono sottoposte determinate infrastrutture sensibili (come gli alvei dei canali, delle vie d’acqua artificiali e, in generale, di tutte le opere destinate a sostenere l’impatto notevole dei servi-
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
Silvio Cocco Presidente I.I.C.
Valeria Campioni Vice presidente I.I.C.
Angelo Comendulli Geometra
Khalid Sheraz Geometra
PROGRESSO
Giuseppe Esposito Geometra
l’innovazione durevole zi di erogazione idrica). Le richieste di innovazione da parte delle imprese sono egualmente pressanti e riguardano gli ambiti più disparati. Vorremmo ricordare, ancora a titolo esemplificativo, la domanda di qualità che si evince dal settore delle pavimentazioni industriali, dove l’impiego di calcestruzzo post-teso, secondo una messa in opera scientifica e rigorosa è coessenziale al mantenimento strutturale e all’abbattimento di esigenze anche gravi di manutenzione straordinaria. La crescita culturale è il fulcro di tutta l’azione di IIC nei confronti di chi, nel suo lavoro, contempla davvero l’anelito al miglioramento, al progresso tecnico, alla qualità di un’offerta che non deve mai
sclerotizzarsi nella consuetudine più banale. Il nostro è un Paese destinato ad assolvere il ruolo di traghettatore di merci e servizi, con la creazione e lo sviluppo di sedi e impianti destinati alla logistica. L’implementazione del calcestruzzo post-teso serve proprio a corroborare le esigenze di prestazione e di mantenimento delle caratteristiche delle pavimentazioni “esigenti”, stressate da un passaggio frequente di veicoli per il trasporto di merci pesanti e di carichi enormi che mettono a dura prova l’integrità della superficie stessa. Le esigenze della ricerca si abbinano, per IIC, a un’altra istanza inderogabile: quella del controllo e della verifica permanente di qualità. A partire dall’analisi degli ag-
I.I.C. - via Sirtori, ZI - 20838 Renate (MB) - tel. 0362 918516 email iic@istic.it - www.istic.it
Gennaro Di Biccari Ingegnere
Andrea Garoia Geologo
Elena Campanale Geologo
Massimo Gelli Chimico
L’ISTITUTO PENSANTE gregati nei siti di estrazione, i nostri tecnici redigono rapporti completi e dettagliati, affiancando l’azienda costruttrice in tutte le fasi di progetto legate alle tipologie da realizzare. L’esempio della prefabbricazione industriale rende bene l’idea di uno scambio continuo di knowhow che fa maturare la concezione di nuovi prodotti sottoposti a test di efficacia e a prove specifiche. Le richieste attuali dell’industria, rivolte alla ricerca moderna sul calcestruzzo, fanno emergere sempre di più, come abbiamo avuto modo di sottolineare prima, la sua “durabilità”, la sua funzione di resistenza al degrado strutturale. Sono le stesse istanze prese in considerazione dalla normativa europea con l’adozione della UNI EN 206-1, concentrata soprattutto sulla stessa triade di proprietàcardine dei conglomerati: resistenza meccanica, impermeabilità e durabilità in relazione all’ambiente circostante. Tre punti irrinunciabili per un produttore che tenga con-
88 Costruzioni giugno 2014
to di un materiale ottenuto che contempli prerogative di tenacia di fronte alle sollecitazioni in esercizio, protezione dai contesti e dai fenomeni idrici e scongiuramento dell’erosione causata dalle circostanze atmosferiche. Che cosa determina allora una discriminante certa di qualità? Soprattutto la formazione professionale dei tecnici, o meglio dei tecnologi del nostro settore, identificati come figure fondamentali in grado di certificare la qualità di tutti i costituenti del calcestruzzo. L’impegno di IIC nelle scuole per geometri e nelle università, di cui testimoniamo continuamente la rilevanza e la cura assidua, è una pietra d’angolo della nostra missione. Conoscenza dei siti estrattivi, analisi attenta degli aggregati e delle miscele ma - non va dimenticato - anche considerazione attenta del progresso tecnologico applicato agli impianti nella direttrice di un’automazione sempre più elevata ed efficace e del recepimento - anche in Italia - degli indispensabili sistemi di mesco-
lazione previsti normalmente in tutti i paesi industrialmente e tecnologicamente avanzati. Quella della mescolazione del calcestruzzo è una delle battaglie di qualità e progresso che IIC, attraverso gli appelli del nostro presidente Silvio Cocco, ha fatto sua ormai da molti anni. La legge nazionale deve contemplare l’obbligo di previsione del mescolatore negli impianti oggetto di appalto. E qui torniamo all’inizio del ciclo, alla qualità indefettibile del calcestruzzo, con minori rischi di permeabilità del materiale agli agenti esterni per un valore incrementato, immediatamente riscontrabile dell’opera.
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
Il sistema-Paese è l’ultimo tassello di cui auspichiamo l’incastro puntuale nella sezione della serietà e del rigore. Se il calcestruzzo è una conquista di progresso irrinunciabile per l’industria delle costruzioni, allora la sua difesa e la protezione da qualsiasi turbativa politica e culturale deve costituire un baluardo di certezza basato sul diritto e sul-
la capacità di decisione legislativa. Nella falange che avanza a favore di questa nuova era di consapevolezza, noi di IIC ci siamo ancora come protagonisti irriducibii, in prima linea. Con il piglio dei combattenti più coraggiosi e indomiti per resistere, durare nel tempo e preservare lo scrigno di una conoscenza tecnica assoluta e inestimabile.
giugno 2014 Costruzioni 89
I N COLLABORAZIONE...
SETTE ANNI DI CRISI HANNO PIÙ CHE
IL FUTURO
è nella legalità LA PRODUZIONE DI CALCESTRUZZO S PRECONFEZIONATO. DIMEZZATO
UNA SITUAZIONE RESA PIÙ GRAVE DA OPERATORI CHE INFRANGONO LE REGOLE
ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio
Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it
90 Costruzioni giugno 2014
i sono svolti a Roma, nella Sala del Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, i lavori della sessione pubblica dell’Assemblea Ordinaria dei soci dell’Atecap nel corso della quale il presidente Silvio Sarno ha presentato i dati più significativi emersi dal Rapporto Atecap 2014 relativo al settore del calcestruzzo preconfezionato. In sette anni, dal 2007 al 2013, la produzione si è più che dimezzata (-56,26%) passando da 72,5 milioni di m3 del 2007 a 31,7 milioni di m3 del 2013. Il primo trimestre del 2014 si chiude per il settore ancora in negativo, -18,5% sul trimestre precedente e -15,3% rispetto allo stesso trimestre del 2013. Le previsioni per il 2014 non lasciano ben sperare; l’assenza di reali segnali di interruzione della tendenza recessiva fa stimare un ulteriore flessione del 9% circa della produzione di calcestruzzo preconfezionato, rinviando al biennio successivo 2015-2016 la tanto auspicata ripresa del settore, a tassi che dovrebbero oscillare tra il 4% ed il 6% annuo. Se il trend previsto per il 2014 verrà confermato, si perderanno infatti altri 2,8 milioni di m3 di produzione che in termini di fatturato corrispondono a 330 milioni di euro in meno. Sarebbero quindi a rischio chiusura altre 80 imprese del settore con una perdita occupazionale di 1.250 addetti e un flusso annuo di investimenti di 11,5 milioni di euro in meno. Considerate le caratteristiche dell’industria del calcestruzzo “pronto all’uso”, ne consegue una struttura del settore con un fortissimo eccesso di capacità produttiva e dunque l’urgenza non più rinviabile di affrontare e gestire un “problema di selezione” del mercato a favore di operatori corretti e qualificati. “L’Italia è il Paese dei non controlli. Basterebbe far rispettare le norme già in vigore per far rimanere sul mercato le imprese realmente qualificate e meritevoli, indipendentemente dalla loro dimensione aziendale. Non chiediamo risorse aggiuntive o nuove leggi; chiediamo normalità: che siano applicate le leggi che già ci sono”, ha affermato Silvio Sarno. Per analizzare le possibili soluzioni di intervento hanno partecipato al dibattito Vincenzo Bonifati, delegato Ance per la Legalità, Cono Federico, delegato Atecap per la Legalità, Rodolfo Girardi, presidente Federcostruzioni, Massimiliano Manfredi, della Commissione di inchiesta mafie e associazioni criminali, Massimo Sessa, presidente reggente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai Trasporti per il quale “la normativa italiana in materia è abbondante e spesso farraginosa. Il sistema dei controlli previsto dalle leggi in vigore deve essere sicuramente messo in atto, altrimenti accanto al precetto non vi è certezza della sanzione proprio per la mancanza di adeguati controlli. È dunque un problema di legalità che il Governo è disponibile ad affrontare”.
*Agriaffairres + MachineryZone ** Fon on Xit onte X i, gennaio 2014
ESCAVATORI Argenterio - 2000 - 1987 - 2000 € - 3939662415 (Brescia)
Liebherr - A900 - 2005 - 11400 h - 55000 € - +390356969165 (Bergamo)
Caterpillar - 950 G II - 2004 8361 h - 030 9973500 (Brescia)
PALE
Caterpillar - 950 j - 1975 - 7300 h - 16500 € - -3284770804 (Pisa)
Liebherr - A924B - 2006 - 14200 h - 80000 € - +390356969165 (Bergamo)
Caterpillar - 950G2 - 2003 11836 h - 51000 € - 0292364378 (Milano) Caterpillar - 950H - 2010 - 6300 h - 0161 966 391 (Biella) Caterpillar - 950H - 2009 - 8887 h - 94000 € - 0292364378 (Milano)
Caterpillar - M 315 - 1998 5348 h - 0564616753 (Grosseto)
Caterpillar - M322 CMH - 2006 9656 h - (Roma) Fiat-Hitachi - FH 115 - 1996 339-7182098 (Brescia) Fiat-Kobelco - E 145W Evolution - 2003 - 5200 h - -0434561070 (Pordenone) Hitachi - ZX130W - 2007 - 3900 h - 63000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo) JCB - 803 - 2006 - 1900 h 14500 € - 068887628 (Roma) JCB - JS175 - 2008 - 630 h 67000 € - 011.6989125 (Torino) Komatsu - PW110 - 2001 - 4160 h - 33000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo)
Caterpillar - D6B - 1966 - 13472 h - 11000 € - -0438 562084 (Treviso) Caterpillar - D6D VHP - 1991 10000 h - 33000 € - 0544 563304 (Ravenna)
Caterpillar - D7G - 1987 - 4498 h - 85000 € - 0544 563304 (Ravenna)
Case - 988 - 1998 - 10000 h 36000 € - 0523 613172 (Piacenza)
Caterpillar - M313D VA TVER 2011 - 1101 h - 85800 € - ESCAVATORE GOMMATO M313D VA TVER - 0267333251 (Milano)
Caterpillar - D5M XL - 2000 - 071 7925040 (Ancona)
Caterpillar - D6E SR - 1989 8000 h - 55000 € - 0544 563304 (Ravenna)
Atlas - 1305 - 2007 - 2500 h 50000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo)
Caterpillar - M312 - 2004 - 35000 € - escavatore 4x4 335343062 (Piacenza)
Caterpillar - D5M - 1999 16000 h - 45000 € - UNDERCARRIAGE 60% GOOD POWERSHIFT READY TO WORK - 0544 563304 (Ravenna)
Caterpillar - D8 - 1996 - 5000 h 017358318 (Cuneo)
Benati - 12SB - 1980 - 15000 h 15000 € - GOMME 60% PRONTA AL LAVORO READY TO WORK - 0544 563304 (Ravenna) Liebherr - A924C - 2009 - 9700 h - 95000 € - +390356969165 (Bergamo) Mecalac - 11CX - 1990 - 3500 h 11000 € - 089 76- 15-79 (Salerno) Mecalac - 714 MW2 - 2005 1800 h - 035373795 (Bergamo) New holland - MH 3.6 - 2007 2788 h - 56000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo) New holland - MH CITY - 2008 - 3500 h - 44000 € - 0432657281 (Udine) New holland - MHPLUS - 2007 7716 h - 36500 € - 0292364378 (Milano) New holland - MHPLUSC - 2006 - 5035 h - 11000 € - 0292364378 (Milano) O&K - MH CITY - 1995 - 11500 € - 339-7182098 (Brescia)
Komatsu - PW75R - 2000 3900 h - 27000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo)
Volvo - EW 180 C - 2007 - 5700 h - -0434561070 (Pordenone)
Komatsu - PW95 R - 1998 3800 h - 339 7312394 (Pavia)
Benati - 3.16 - 2002 - 2500 h - 16 T - 017358318 (Cuneo)
Benati - 19 SB - 1990 - 6800 € 339-7182098 (Brescia) Benfra - 315L - 1981 - 6000 h 6800 € - 051945793 (Bologna) Bobcat - S130 - 2008 - 280 h 13000 € - 0376 64 93 83 (Mantova) Caterpillar - 914G - 1996 - 3800 h - 035373795 (Bergamo) Caterpillar - 924 G - 2006 - 0733 818037 (Macerata)
Caterpillar - D9G - 1999 - 6000 h - -3409952695 (Prato) Caterpillar - 960 FH - 1997 8783 h - 42000 € - 069340850 (Roma) Caterpillar - 962 G - 2004 10000 h - 30000 € - Paolo Camacho Tel : +39 388 3029011 (Macerata)
Fiat Allis - AD10B - 1980 - 6000 h - -3409952695 (Prato)
Fiat Allis - fd 14 e - 1994 - -340 7747658 (Modena) Fiat Allis - Fiat Allis 8b - 1983 5000 h - (Ravenna)
Caterpillar - 924G - 2004 - 7499 h - 45000 € - 0292364378 (Milano)
Komatsu - D58E-1 - 1997 7644 h - 26000 € - Ropsa cab PAT Blade - -06-30310820 (Roma)
Caterpillar - 926 E - 1993 11000 h - 23000 € - Paolo Camacho Tel : +39 388 3029011 (Macerata) Caterpillar - 928G - 1998 - 7000 h - AIR CONDITONED START TO WORKS - 0544 563304 (Ravenna)
Caterpillar - D3 - 1970 - 6000 € 0731218922 (Ancona)
Caterpillar - 936 - 1987 689300 (Mantova)
Caterpillar - D5 017358318 (Cuneo)
Caterpillar - 950 - 1986 - 10000 h - 19000 € - Paolo Camacho Tel : +39 388 3029011 (Macerata)
Fiat - AD7 - 1970 - 0774.1906268 (Roma)
Fiat Allis - AD14 - 1984 - 2600 h -3409952695 (Prato)
BULLDOZER
Caterpillar - 924 G - 2004 - 0733 818037 (Macerata)
0376
Fiat - AD14B - 1989 - 11900 € 068887628 (Roma)
-
1980
-
Caterpillar - D5H XL - 1995 17000 h - 0532897889 (Ferrara)
MB Diffusion, società editrice dei siti www.machineryzone.com e www.agriaffaires.com Tél : 0033.1.60.87.11.60 - Fax : 0033.1.60.87.17.61 - Email : contact-it@machineryzone.com
Komatsu - D61 EX-15 - 2006 8982 h - 0564616753 (Grosseto) Liebherr - 734 XL - 2005 - 9900 h - lama angledozer terra 4000 mm, aria condizionata 0544.82426 (Ravenna) Liebherr - PR 732 BL - 2003 8000 h - Lama agricola, ripper. 0523 510891 (Piacenza)
NEWS
&Calcestruzzo
Cave
Capolavoro in Danimarca
A Volvo i dumper Terex Operazione conclusa per l’annunciata acquisizione della divisione dumper di Terex da parte di Volvo Costruction Equipment. La compravendita del comparto di macchine da trasporto per cava e miniera si è realizzata per una cifra pari a 160 milioni di dollari, riferita alla proprietà degli impianti produttivi di Motherwell, in Scozia e del 25,2% della holding NHL per produzione e vendita di dumper rigidi in Cina.
92 Costruzioni giugno 2014
www.marmomacc.com
A
per le fondazioni speciali e le opere di consolidamento del Cityringen Metro Project. L’opera di revamping della rete di
www.volvoce.com
lla base di tutto c’è stato l’appalto da 90 milioni di euro conquistato dal gruppo Trevi nell’estate del 2011
trasporto sotterranea di Copenaghen ha compreso 15,5 chilometri di nuove linee, 17 nuove stazioni, quattro punti di servizio e
21 cantieri con oltre 250 addetti al lavoro. Così, per due anni gli abitanti della capitale danese hanno potuto ammirare la sagoma delle numerose perforatrici idrauliche e delle idrofrese SOILMEC di ultima generazione dedicate ai muridiaframma di contenimento delle stazioni sotterranee. Macchine che hanno giocato un ruolo fondamentale nel successo realizzativo della grande infrastruttura di trasporto. Per celebrare la tecnologia made in Italy, la divisione Marketing del gruppo Trevi ha messo in rete un documentario di 11 minuti (scaricabile previa registrazione) che ripercorre i capitoli di un progetto straordinario portato a termine tra dimore di rilievo e palazzi storici, nel cuore di uno dei sistemi di mobilità più avanzati in Europa. www.trevispa.com
All’Italia i “mondiali” del marmo in Brasile Chissà chi vincerà i Mondiali di calcio in Brasile. Di certo, un primato il paese sudamericano già lo detiene, in rapporto all’Italia: è il primo mercato di riferimento per l’esportazione del made in Italy di macchine e attrezzature dedicate alla lavorazione del marmo. Nei primi nove mesi del 2013, ad esempio, l’export italiano ha realizzato un controvalore di oltre 77 milioni di euro, in crescita del 36,4% rispetto allo stesso periodo del 2012. A livello di macroaree, il Centro-Sud America è il terzo mercato mondiale (dopo l’Europa e l’Africa) per la diffusione delle nostre tecnologie lapidee con una quota vicina ai 122,5 milioni di euro per controvalore esportato tra gennaio e settembre 2013 (in avanzamento del 21,3% rispetto all’intervallo omologo del 2012). Nello stato di Espirito Santo molte imprese italiane sono proprietarie di cave e VERONAFIERE DO BRASIL oggi si occupa di seguirne le opportunità del mercato a venire, già sviluppate di recente verso l’America del Nord e la Cina.
Serie DA in scena uoco alle polveri sottili (nel senso dell’eliminazione efficace e definitiva) nei nuovi motori diesel che DOOSAN ha implementato sulle versioni attuali dei dumper articolati DA40 e DA30 nel rispetto delle normative Tier 4 Final/Stage IV. Rinnovati, oltre ai propulsori SCR Scania, anche le trasmissioni ZF e il differenziale posteriore potenziato per un consumo di carburante e un costo operativo ridotti, oltre alla maggiore capacità di trasporto, a una velocità più elevata e alla dotazione di un sistema di controllo e
F
gestione all’avanguardia. Le prove sul campo realizzate di recente, dopo il lancio dei nuovi dumper annunciato lo scorso gennaio, hanno evidenziato una riduzione significativa del costo operativo per tonnellata. I consumi medi del DA40 rilevano 17 l/ora di carburante (tra i valori migliori mai registrati da un dumper da 40 t) per una capacità di carico riscontrata maggiore del 10% rispetto a modelli comparabili sul mercato odierno. Le nuove trasmissioni ZF migliorano la trasmissione della potenza dal motore alle ruote, garantendo una trazione ottimale mentre il
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differenziale posteriore potenziato è in grado di ridurre i giri del motore aumentando ulteriormente la vita operativa della macchina. Altri plus?
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MOTORI
COMUNIONE
d’intenti
Il modello UH440i è la soluzione ideale per produttori di aggregati alla ricerca di un’unità di frantumazione secondaria interamente mobile ed estremamente flessibile. Sotto al suo cofano un motore Volvo Penta D13 da 315 kW di potenza. Di serie il sistema Sandvik ASRi (Automatic Setting Regulation).
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&Calcestruzzo
Cave
INIZIATA NEL 2011, LA COLLABORAZIONE TECNICA TRA VOLVO PENTA E SANDVIK CONSTRUCTION VA CONSOLIDANDOSI QUALE PARTE DI UNA STRATEGIA PIÙ AMPIA. L’ATTENZIONE PER IL MINING È MASSIMA DI ANTONIO FARGAS
llo scorso Conexpo Volvo Construction Equipment ha confermato il suo forte interesse per il settore estrattivo perché lo ritiene, a livello globale, strategico. Se la recente acquisizone dei dumper Terex da parte del gruppo svedese conferma il crescente investimento per questo settore, l’accordo di cooperazione che Volvo Penta ha siglato nel 2011 con Sandvik Mining and Construction ci aiuta a tracciare un vero e proprio percorso, trasversale al gruppo. Secondo Volvo, non c'è mai stato un momento più impegnativo per le aziende estrattive: le riserve non sono infinite e la percentuale di materiale utile estratto va a diminuire. Inoltre, volente o nolente, le aziende estrattive sono sempre più attente agli standard di sicurezza e salute dei loro operatori. Dal nostro punto di vista, prodotti come gli impianti di frantumazione mobile Sandvik UH440i, UJ440i o il caricatore da miniera Sandvik TH430, tutti motorizzti con un Volvo Penta D13, sono figli di una nitida sinergia. RST
A
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MOTORI
L’INNOVATIVO Un’altra macchina che testimonia la collaborazione con Volvo Penta è il nuovo frantoio mobile UH450E per cui Sandvik ha scelto un motore TAD1651GE che risponde agli standard Stage IIIB e serve ad alimentare il sistema di traslazione e frantumazione elettrico. Il TAD1651GE è un vero e proprio generatore di potenza fornito come power pack insonorizzato. Offre una potenza massima di 505 kVA a 1.500 giri/min. Questo modello introduce nella gamma dei frantoi Sandvik un nuovo concetto di potenza, nato su espressa richiesta della clientela.
GUARDA IL FRANTOIO SANDVIK UJ440I AL LAVORO
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C UORI SVEDESI ANCHE SOTTOTERRA Sandvik Mining ha scelto motori Volvo Penta Stage IIIB anche per i caricatori da tunnelling e da miniera. Oltre a ridurre emissioni e consumi, i nuovi motori permettono soprattutto di abbattere i costi di ventilazione forzata degli ambienti di lavoro sotterranei. I Penta, infatti, soddisfano lo standard delle emissioni Stage IIIB per gli ossidi di azoto (NOx) ed il particolato (PM). Per abbattere le emissioni gli ingegneri Volvo hanno introdotto la riduzione catalitica selettiva (Scr) associata ad un catalizzatore ossidante, evitando di utilizzare un filtro antiparticolato (Dpf) che, date le elevate temperature dâ&#x20AC;&#x2122;esercizio, non è mai apprezzato in ambienti chiusi. La ventilazione dei tunnel in miniera è un costo importante e, secondo il costruttore, il caricatore Sandvik LH514, ad esempio, permette di abbatterlo anche del 50%.
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SISTEMI DI PESATURA
La potente pala gommata L180F di Volvo staziona nella zona ovest della cava La Ginestra di Cernusco sul Naviglio (Mi), pronta a caricare sabbia e ghiaia sulle decine di camion in attesa nelle aree accessorie all’impianto. A questo “lavoratore instancabile” viene richiesta un’alta produttività, un rendimento sempre costante e, soprattutto, la precisione di conferimento più calibrata nel fornire al cliente la quantità di materiale effettivamente trasportabile dall’autocarro senza incorrere nel rischio di sanzioni e fermi amministrativi. Un sovraccarico imprevisto può causare il fermo amministrativo del veicolo e la sospensione dell’attività commerciale svolta dal fornitore in cava.
I diversi componenti del sistema di pesatura a bordo Millennium 5 di VEI, implementati sulla pala gommata Volvo L180F. L’impianto prevede l’installazione in cabina di un display per la gestione del carico e l’applicazione di alcuni sensori per il carico (in funzione della pressione di sollevamento del braccio), l’inclinazione e la chiusura della benna. In corrispondenza della parte anteriore del braccio, inoltre, è collocato il sensore senza contatto della zona di pesatura.
LA BILANCIA
a passo... di carico RISPARMIARE TEMPO E RISORSE QUANDO SI RIFORNISCE UN CAMION IN CAVA PUÒ DIVENTARE UNA SCIENZA ESATTA CON LA TECNOLOGIA DI PESATURA “ZERO DIFETTI” DEL SISTEMA MILLENNIUM 5 DI VEI DI ALBERTO FINOTTO
e pensate che la buona riuscita di un’impresa sia riconducibile, in ultima analisi, a una questione di misura, di esattezza, di equilibrio indefettibile delle quantità di lavoro distribuite, allora la storia che vi stiamo raccontando fa proprio al caso vostro. Il protagonista è un sistema d’avanguardia per la pesatura a bordo macchina, il Millennium 5 di VEI, installato su una pala gommata Volvo L180F di ultima generazione. La scelta di prevedere un controllo senza compromessi del carico, al momento di conferire la quantità di ghiaia, sabbia o inerti sul cas-
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sone del camion, è un’investimento che ha ripagato l’impresa in questione (una società primaria tra le cave della provincia di Milano) nei termini di un risparmio in ogni accezione: di tempo, di risorse e di logistica disponibile all’interno della cava o del sito produttivo. Senza contare il vantaggio della disponibilità dei dati produttivi e persino delle pesate parziali nel caso sia necessario interrompere l’operazione di carico. Così la precisione zero difetti ritorna a vantaggio del cliente “fino all’ultima bennata”. RST
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FORZA E MISURA
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Una prerogativa importante del sistema Millennium 5 è costituita dall’ottima visibilità (a colori) in qualsiasi condizione di luce e dalla perfetta integrazione ergonomica nello spazio della cabina, anche a fianco di un monitor o di un altro sistema-display. L’interfaccia intuitiva e la tastiera retroilluminata ne completano l’ottimo quadro di dotazione.
SISTEMI DI PESATURA
OK, IL PESO È (SEMPRE) GIUSTO Una generosa bennata della pala Volvo L180F affonda tutta la sua potenza di spinta nel “monte” di ghiaia depositato all’interno dell’impianto La Ginestra di Cernusco sul Naviglio (MI). Per soddisfare le richieste di fornitura specifiche dei vari clienti, l’operatore imposta la pesatura azzerando i dati delle sessioni operative precedenti sul sistema Millennium 5 (dopo aver svuotato la benna completamente). A questo punto, la macchina può procedere con una nuova operazione di carico, attivando la nuova sessione di pesatura e sommando le pesature parziali fino al raggiungimento di un totale massimo compreso nelle 25 t. Al termine della sessione, l’operatore può correggere l’eventuale sovraccarico del camion, eliminando la quantità in eccedenza.
Qui e... Ora Alla fine di una giornata di lavoro, al sistema Millennium 5 si può chiedere di assumere le funzioni del perfetto amministratore d’azienda, controllando, tra l’altro, la produzione effettuata e aggiornando la liste dei clienti e dei prodotti forniti. Il tracciamento dell’efficienza del carico e il trasferimento dei dati tramite supporto USB facilitano la gestione irreprensibile del lavoro secondo una gestione dei processi (con relativa stampa DDT) che contempla l’invio dei dati, in tempo reale, al sistema di fatturazione tramite tecnologia cellulare wireless. La consultazione si può realizzare agevolmente via web, confrontando i dati di carico e produzione anche con tablet e smartphone.
I RAGIONIERI? USB E SOFTWARE Quale potrebbe essere, infine, il pièce de résistance del sistema Millennium 5? Naturalmente il software di gestione dei carichi ipotweb.com, concepito sempre da VEI per generare vari tipi di rapporto in base alle esigenze dell’azienda. Tutte le informazioni, inserite in un database unico, possono essere esportate per analizzare i dati delle giacenze, le quantità vendute oppure la produttività di macchine che operano nella cava e negli impianti. I numeri di produzione e vendite sono collegabili al sistema di fatturazione e questo passo ulteriore del sistema riduce drasticamente i tempi di archiviazione. E per memorizzare i dati? VEI li fa leggere ed esportare in wireless da remoto oppure con una semplice chiavetta USB.
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Ogni fase di carico della pala Volvo L180F viene gestita dal sistema Millennium 5, sommando le quantità delle sessioni parziali fino a un massimo di 25 t complessive. I camion vengono così riforniti in modo esatto evitando problemi di ciclo sulla pesa a ponte ed eventuali sanzioni stradali per sovraccarico di materiale.
trollare la produttività delle macchine, in particolare attraverso la pesatura dei materiali caricati dalle pale gommate. L’implementazione degli impianti VEI sulla gamma Volvo CE ha costituito così il fiore all’occhiello dell’offerta optional della casa svedese per le imprese cavatorie che utilizzano, oltre alle pale gommate, anche dumper ed escavatori.
Quello tra VEI e Volvo CE Italia è un rapporto consolidato che si è intensificato ed è maturato sensibilmente con gli anni. Lo sviluppo decisivo di questa sinergia tecnologica è avvenuto nel corso degli anni Novanta, quando i clienti della filiale di casa nostra dell’Iron Mark hanno cominciato a richiedere una dotazione sempre più sofisticata di sistemi in grado di con-
Smart Solution “Il sistema Millennium 5 ci è stato proposto dalla filiale italiana Volvo CE che fornisce alla nostra flotta le pale gommate per il lavoro in cava. Avevamo espresso l’esigenza di gestire con maggiore efficacia il ciclo di fornitura dei materiali alle varie imprese che costituiscono il nostro parco clienti. In buona sostanza, volevamo eliminare o ridurre comunque al minimo il problema dei camion che tornavano all’impianto per ragioni di sovraccarico, causando notevoli perdite di tempo (e di denaro, naturalmente). Detto, fatto. Oggi, grazie all’installazione di Millennium 5, la nostra produttività ha ripreso il volo”. Giuseppe Sardi e Renzo Merlini titolari della società La Ginestra srl
I signori in posa plastica che vedete qui sotto rappresentano una formula di collaborazione riuscita e di successo nel nome della tecnologia al servizio del lavoro in cava. Da sinistra a destra, ve li presentiamo. Si tratta di Filippo Tallarini, impiegato di produzione della cava La Ginestra, dei titolari della stessa cava di Cernusco, Giuseppe Sardi e Renzo Merlini, di Walter Donadel, responsabile vendite per i clienti direzionali Volvo CE Italia e infine, di Stefano Bortoli, amministratore delegato di VEI Italia (parte di VEI Group) e guida preziosa alla tecnologia della pesatura a bordo di ultima generazione. Il rapporto di fiducia tra la filiale Volvo CE Italia di Carpiano, VEI Group di Sandrigo (VI) e La Ginestra costituisce una partnership di successo. La Ginestra, grazie a Millennium 5, ha incrementato fatturato e produttività giornaliera.
Con l’applicazione dei trasduttori di pressione il sistema esegue il controllo della mandata e della contropressione del pistone di sollevamento (1). Alla sommità del braccio, invece, è installato il sensore senza contatto che fornisce automaticamente, al sollevamento del braccio stesso, il peso del carico (2) che viene poi visualizzato in cabina (3). Altra cosa importante da sottolineare: a qualsiasi regime di accelerazione, il sistema fornisce sempre il peso corretto; il calcolo non viene minimamente influenzato dalla velocità di spinta o dalla rapidità carico impostata dall’operatore. Parlando dell’installazione, va evidenziata l’assoluta praticità di montaggio del sistema Millennium 5, con attacchi flangiati e nessuna esigenza di foratura dell’impianto idraulico o di altre modifiche sui componenti della pala.
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Facile... in 3 mosse!
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G LI ALFIERI DELLA PRODUTTIVITÀ
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SISTEMI DI PESATURA
IL SODALIZIO
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VOLVO L180F, UN MATTATORE SULLA SCENA nella tecnologia di queste macchine è rimasta la stessa. Parlndo delle applicazioni che abbiamo osservato a Cernusco, oltre alla grande efficacia del modulo Optishift, va rilevata l’utilità notevole della funzione RBB (Reverse By Braking), un sistema di frenata che “assiste” in modo efficiente la decelerazione durante i cicli di carico brevi.
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Si tratta di un campione autentico, un peso massimo che dà il meglio di sé in cava e nei grandi cantieri. La pala gommata Volvo L180F è una delle presenze più consuete (insieme alle “gemelle” L150 ed L120F) nei contesti heavy duty del settore Construction. La serie delle pale Volvo oggi è arrivata alla generazione G ma l’eredità dei valori contenuti
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b e w Il nuovo sito è online
www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel. 02 89421350 - fax 02 89421484 - email: abbonamenti@fiaccola.it - www.fiaccola.com
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Piattaforme aeree Hinowa ha ampliato lo stabilimento. Siamo andati a scoprire il suo Lean System
Heavy lifting & Salvage La filosofia dello specialista Mammoet declinata secondo tecnologia e creativitĂ italiane
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Sollevamento
Terrain di Russia
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Alto profilo ad Amsterdam La filosofia “Work becomes easy” pervade ogni angolo dell’Apex di Amsterdam e a diffonderla ci pensa il vento di novità portato da CTE. In fiera, oltre a una rappresentanza autorevole della gamma, viene annunciato il lancio imminente della nuova piattaforma autocarrata Multipurpose MP 30.20, di un’altra piattaforma urbana compatta e della nuova linea telescopica, sempre disponibile in tempi brevi. L’obiettivo-immagine delle nuove piattaforme CTE, inoltre, sarà perseguito con la collaborazione inedita della Scuola Italiana di Design.
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con uno sbraccio massimo di 40 m. In prima fila anche la Potain MDT 178 (gru edile a montaggio per elementi) dalle 8 t di capacità per 40 m di altezza operativa e 60 m di sbraccio, mentre la dedica alle autogrù ha evidenziato le prerogative della fuoristrada Grove RT550E e della all-terrain GMK5130, modello versatile a cinque assi dalle 110 t di capacità, con un braccio da 50,8 m. Durante la fiera è stato allestito, nell’ambito dello stand Manitowoc Crane Group, un punto di
all’industria. MANITOWOC CRANE GROUP ha sottolineato con forza il suo impegno assiduo alla fiera CTT di Mosca durante lo svolgimento della kermesse dal 3 al 7 di giugno, portando in scena una selezione dei modelli più rilevanti della serie di gru edili Potain (a torre e automontanti) e di autogrù fuoristrada e all-terrain del marchio Grove. In particolare, la postazione d’onore era riservata alla Igo 50, la gru più alta della linea automontante Igo, dalle 4 t di capacità per 23,2 m di altezza,
www.ctelift.com
na conferma della propria presenza nelle aree di mercato della Federazione Russa, con la mostra dei prodotti più diffusi nei cantieri residenziali, nelle grandi opere e nei servizi
informazione permanente sulle prerogative delle offerte di servizio Manitowoc Crane Care e Manitowoc Finance, con pacchetti speciali dedicati a tutti gli ospiti del CTT. www.manitowoccranes.com
La “forbice cingolata” e pensavate di aver visto ogni variante tipologica di piattaforme semoventi a pantografo, allora date uno sguardo all’ultima novità lanciata al Samoter da Almac, giovanissima realtà produttiva di Gualtieri (RE). Si tratta dello scissor Bibi630-L montato su carro cingolato, agile e leggero (solo 1,2 t di peso totale) per offrire un’altezza operativa fino ai 6,3 m. Il carro cingolato è variabile dagli 85 cm ai 115 cm. www.almac-italia.com
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In tre sull’autogrù empre dal CTT di Mosca, un’altra anteprima in grande stile esce dal cappello a cilindro dell’alleanza tra Palfinger e Sany. La presentazione del nuovo modello di autogrù SPC250 (con una capacità di sollevamento che culmina a 25 t) sancisce ufficialmente l’avvio dell’accordo di cooperazione della società cino-austriaca con KAMAZ, il più grande costruttore russo di autocarri per trasporto pesante. La nuova gru telescopica infatti è montata su un modulo Kamaz-65115 (6x4), con un’alternativa
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contemplata nell’allestimento Kamaz43118 (6x6). Con questa nuova alleanza, l’apertura al mercato della Federazione Russa rientra tra le strategie
più importanti del merger PALFINGER SANY, non solo per le autogrù telescopiche all terrain ma con un occhio lungimirante anche nel settore delle gru
fuoristrada (confernato dal lancio di successo, ancora a Mosca, ad aprile, della nuova SRC350C dalle 35 t di capacità). www.palfinger-sany.com
DOVE NESSUNO È MAI GIUNTO PRIMA
REACHING OUT | 1850SJ
RAGGIUNGI IN TOTALE SICUREZZA 58,5 METRI JLG VI PRESENTA IL PIÙ ALTO SEMOVENTE AL MONDO. Il nuovo 1850SJ ha più portata, migliore stabilità e maggiore raggio di lavoro di
qualsiasi sollevatore della sua classe. Con i suoi 58,5 m di altezza di lavoro e capacità in cesta di 450/230kg, il 1850SJ è il boom più potente del Industries (Italia) s.r.l. ogni sfida. Ultimo nato nella famiglia JLG delle attrezzature per il lavoro aereo. Scopri di più su www.jlgeurope.com. settore.InJLG grado di raccogliere
Via Po 22 | 20010 Pregnana-Milanese JLG IndustriesTel. (Italia) 02 9359 s.r.l. |5210 Via Po | www.jlgeurope.com 22 | 20010 Pregnana-Milanese | Tel. 02 9359 5210 | www.jlgeurope.com
Telescopic Boom Lift
esperienza e la capacità di investire nella logistica come settore fondamentale per l’attuale flusso di beni e servizi in Europa è un merito che va riconosciuto a un primattore come Mobi-Hub, capofila dei servizi di trasporto e movimentazione eccezionale con sede a Berlino. L’investimento nel futuro questa volta porta la sigla del più recente modello TEREX ad alta capacità (ben 1.200 t): l’autogrù all terrain AC1000 dotata di un braccio principale da 50 m (o, nella versione high performance, da 100 m) e
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valorizzata, oltre che dalle dimensioni compatte (solo 20,31 m di lunghezza complessiva), anche da un sistema di allestimento rapido del jib a volata variabile. Tutti questi benefit si sono rivelati utili all’azienda tedesca durante le operazioni di sollevamento e movimentazione di un silos del peso di ben 175 t e lungo 12 m, sulla banchina del porto di Borsighafen, nella località berlinese di Tegel. Frank Strempel, responsabile della divisione grandi gru di Mobi-Hub è ai settimi cieli: “Con una sola all terrain abbiamo portato a
Polivalenza di... Klaas La multifunzionalità è una vocazione e la facilità di allestimento in qualsiasi contesto di lavoro ne evidenzia la versatile dedica a qualsiasi impresa di manutenzione, montaggio o servizio, in ambito industriale come nel settore florovivaistico e nell’edilizia. Stiamo parlando della gru-piattaforma Klaas, marchio tedesco distribuito in Italia dalla CEM elevatori di Settimo Milanese. Tra i modelli disponibili, la gru autocarrata K27-35TS ad elevate prestazioni con braccio in alluminio contraddistinto da foratura laser per una contrapposizione ridotta al vento e una maggiore eficienza aerea.
www.cemelevatori.it
ATTUALITÀ & PRODOTTI
The Lifting Soloist
termine un’impresa di sollevamento che di solito richiede una gru dall’alto peso operativo a braccio tralicciato oppure l’azione combinata di due autogrù
telescopiche”. Se aggiungiamo i (soli) sette camion di supporto e l’allestimento in otto ore, il lifting masterpiece è servito. www.terexlift.com
Una suspense articolata Anteprima con sorpresa in occasione dell’Apex 2014 per Genie. Il costruttore di piattafome semoventi ha riservato alla fiera olandese l’anteprima di due nuovi modelli a braccio articolato. Al momento in cui scriviamo, il brand di casa Terex ha reso nota l’identità di una sola delle due novità: la Genie Z-62/40, erede diesel della Z-60/34, implementata con il sistema GENIE Fast Mast e in grado di lavorare per un ampio raggio d’azione a ingombri notevolmente ridotti. Il secondo modello, invece, verrà svelato in dettaglio solo durante lo svolgimento della fiera di Amsterdam e sarà l’“ariete di mercato” rivolto verso i paesi EMEA. Sarà fabbricato nello stabilimento di Umbertide (PG) - dove sono già realizzate le Z-45/25 e Z-51/30 - secondo specifiche progettuali che contemplano un’eccellente altezza operativa abbinata a caratteristiche di leggerezza e manovrabilità. Il suo ingombro contenuto ne esalta la vocazione al lavoro negli spazi a movimentazione inibita, come le aree aeroportuali, gli ambiti industriali e i grandi magazzini.
www.genielift.com
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Sollevamento&Noleggio
NEWS
Colonne d’Ercole l primato è di quelli ormai conclamati ma è sempre uno spettacolo tecnico di valore assoluto osservare la più grande gru cingolata (tra i modelli ad architettura convenzionale) LIEBHERR LR 13000 impiegata nell’area portuale di Bremerhaven. Sulla nave piattaforma “Aeolus”, con questo gigante del sollevamento, Mammoet ha installato le possenti colonne di sopraelevazione - le cosiddette jack-up-legs - ciascuna di 87 di lunghezza e con un peso di 940 t, utilizzando per la prima volta il braccio parallelo PowerBoom. La LR 13000 ha prelevato
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dalla chiatta di trasporto, con l’ausilio dell’imponente gru galleggiante Matador 3 l’impressionanante tubazione in acciaio. Per la collocazione in posizione verticale e durante l’intera operazione di carico, il paranco del gancio da 65 t, coadiuvato dai dispositivi di imbracatura, ha sollevato, con uno sbraccio di 23 m della LR 13000, un carico lordo di oltre 1.000 t. L’installazione nel grande e complesso impianto idraulico della nave piattaforma è durata circa quattro ore. Durante l’abbassamento, la tubazione è stata ruotata nella posizione corretta sempre con l’impiego di
paranchi dalle grandi dimensioni. Con il gruppo di sollevamento denominato JackingSystem, la nave “Aeolus” si solleverà in futuro ben sopra le onde, navigando in acque fino
a 45 m di profondità e, in qualità di piattaforma autosollevante, questo sistema potrà lavorare in modo indipendente a prescindere dalle condizioni del mare. www.liebherr.com
adesso è unito DI
ALBERTO FINOTTO
IN OCCASIONE DELL’IMPORTANTE VISITA DELLA DELEGAZIONE INGLESE ALLA SEDE DI NOGARA IL COSTRUTTORE VENETO CONFERMA LA SUA FORZA DINAMICA SUL MERCATO MONDIALE
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Dante Fracca Presidente e AD di Hinowa Spa
Il mio rapporto di lunga data con Hinowa e con il suo fondatore, Dante Fracca, è per me motivo di crescita professionale, di orgoglio e di sicurezza nella qualità di un prodotto unico. Le piattaforme aeree cingolate progettate e prodotte da Hinowa costituisono uno standard operativo di riferimento per un grande distributore indipendente come IAPS. Parliamo di fiducia reciproca, di stima, di opportinità di mercato per una tipologia dedicata al sollevamento di persone che è stata recepita molto bene dai nostri clienti. Soprattutto la linea LightLift, con la sua versatilità operativa valorizzata dall’opzione propulsiva Lithium ION adatta all’imJim Daintith piego negli interni, è diventata un must per CEO di IAPS Group (concessionario Hinowa noleggiatori e imprese che si affidano United Kingdom) a noi da anni.
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L’orizzonte internazionale ha sempre rappresentato la prospettiva privilegiata di Hinowa. Siamo un’impresa italiana che dell’autonomia produttiva ha sempre fatto il proprio vanto e il punto di forza di una filosofia aziendale senza compromessi. Abbiamo investito nel modulo Lean System per accrescere la qualità dei nostri processi e consegnare ai nostri clienti macchine ‘zero difetti’, in grado di operare senza problemi nelle più diverse situazioni operative. Innovazione, intuito e investimenti mirati hanno conquistato le più importanti realtà mondiali delle costruzioni e del sollevamento. JLG e Kubota hanno affidato a noi la realizzazione di alcune linee di prodotto strategiche e la nostra autorevolezza ormai è definitiva.
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PIATTAFORME AEREE
IL REGNO
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Sollevamento
e vedete in parallelo, le due “creature aeree” LightLift di Hinowa, la fortunatissima 17.75 e la sorella maggiore 20.10. E l’ascesa parallela delle due piattaforme semoventi cingolate mai potrà essere metafora più azzeccata di quello che è accaduto negli ultimi anni a Hinowa e a IAPS, azienda modello in terra veneta la prima, importante merger del noleggio indipendente anglosassone in decisa accelerazione di mercato la seconda. All’inizio di giugno la casa di Nogara (VR) ha ospitato una delegazione di noleggiatori e clienti del Regno Unito, capitanata da Jim Daintith, CEO di IAPS. Scopo della visita, un momento di workshop approfondito da prove sul campo con l’obiettivo di far conoscere le potenzialità dell’ultima generazione di piattaforme-ragno progettata da Hinowa secondo i dettami di una versatilità d’uso contemplata nella dotazione di un motore termico e di un’alternativa di alimentazione con batterie al litio dall’autonomia elevata. Affidabilità concreta, lontana dagli azzardi e vicina all’esperienza: la scelta costruttiva di Hinowa è molto precisa e si tiene lontana da qualsiasi record di “leggerezza” strutturale della lamiera che possa compromettere la solidità dell’impianto aereo. Innalzando, ancora, la “quota della serietà”. RST
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PIATTAFORME AEREE
CICLO VIRTUOSO Attraverso sei stazioni di assemblamento, il Lean System di Hinowa contempla il montaggio progressivo della piattaforma aerea. Partendo dal carro cingolato preassemblato, il ciclo procede con l’installazione della torrretta e degli stabilizzatori idraulici. Con il progredire dei passaggi di stazione in stazione, si prevedono le diverse personalizzazioni della piattaforma, con la dotazione di motorizzazioni alternative (compreso il sistema di alimentazione Lithium ION). L’attuale serie di piattaforme aeree Hinowa è composta da sette modelli, tutti dotati del sistema di comando remoto brevettato IIIS. L’implementazione dell’innovativa dinamica Performace oggi è prevista per i due modelli LightLift 17.75 e LightLift 20.10, mentre per l’intera gamma è possibile prevedere l’opzione di propulsione a batteria Lithium ION.
SILENZIO, QUI SI... INNOVA! L’implemenatzione di batterie al litio attraverso il sistema Lithium ION rappresenta l’idea opzionale più interessante offerta da Hinowa ai propri clienti, che si tratti di piccole imprese di manutenzione o di aziende proprietarie delle più ampie flotte di piattaforme a noleggio. La possibilità di lavorare nell’ambito di spazi sensibili per l’inquinamento acustico e atmosferico, oppure all’interno degli edifici è ulteriormente semplificata dalla rapidità di ricarica del pacco batterie (due ore e mezza per un ripristino funzionale all’80%) e dall’estesa autonomia operativa (sei ore continue, movimentando solo la parte aerea; due ore e mezzo con la movimentazione combinata dei cingoli). Il vano che alloggia le batterie è costituito da un contenitore d’acciaio chiuso ermeticamente e installato al posto del motore termico.
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LA PIÙ DOTATA DELLA CLASSE Il modello “best seller” LightLift 17.75 Performance IIIS è un compendio del ciclo tecnologico Hinowa applicato alla gamma attuale di piattaforme aeree semoventi cingolate. Il sistema IIIS di comando a distanza prevede la stabilizzazione automatica della macchina alla semplice pressione di un pulsante, il movimento morbido del joystick per lo sviluppo della parte aerea e la pressione ulteriore di un altro pulsante per la destabilizzazione automatica. L’accezione Performance si riferisce invece all’impianto idraulico rinnovato per favorire velocità e proporzionalità di sviluppo del pantografo e alla dotazione di un jib rotante dinamico a sostegno della navicella dai 230 kg di capacità, in grado di lavorare in ogni condizione operativa per tutta l’area di lavoro.
La sequenza del Lean System adottato da Hinowa nel processo produttivo dello stabilimento di Nogara (VR). Il nuovo metodo di lavoro è in grado di velocizzare i tempi di consegna, escludendo ogni margine di errore nel montaggio e nella predisposizione delle macchine.
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LA SQUADRA ROSSA La gamma di piattaforme cingolate Hinowa, nelle serie GoldLift e LightLift, copre un range di altezze operative dagli 8 ai 23 m, mentre i minidumper (altra specialità primaria di Hinowa per i settori dell’edilizia, dell’agricoltura e della manutenzione del verde) comprendono vari modelli dai 500 kg alle 2,5 t di capacità, con una dotazione di ben 23 accessori intercambiabili. La produzione di sottocarri prevede un compendio di capacità dagli 800 kg alle 30 t. Altri prodotti di casa: i carrelli elevatori cingolati da 2 t di capacità operativa, il transporter cingolato TX 2500 e il minitrattore cingolato Doc trak.
Durante la “giornata inglese” dedicata da Hinowa ai clienti del Regno Unito sono entrati in campo i “campioni nazionali” della produzione attuale: le piattaforme LL17.75, LL2010 e LL2312, il TraXporter TX2500 e il nuovo dumper cingolato Doc trak 37.10. Una breve introduzione tecnica ha fatto da prologo all’evento, mentre l’ufficio tecnico ha mostrato al pubblico degli ospiti gli ultimi aggiornamenti all’avanguadia dedicati al software di progettazione.
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Sollevamento Nogara Open Space
L’area totale sulla quale è insediato il polo produttivo e gli headquarters Hinowa, a Nogara, conta oltre 90.000 m2 di superficie. Ultimamente, la quota dello stabilimento coperto è stata incrementata di 7.000 m2, passando da 13.000 m2 a oltre 20.000 m2. I nuovi spazi attualmente sono adibiti a zona di prova e collaudo, deposito macchine di nuova produzione e centro di formazione tecnica per clienti e operatori. La storia di Hinowa è sempre stata legata al territorio di Nogara, cittadina a 30 chilometri dal centro di Verona. Il primo nucleo dello stabilimento è stato edificato nel 1987, anno di fondazione dell’azienda, e successivamente il complesso è stato ampliato con significativi incrementi della metratura utile soprattutto a partire dal 2003, anno di esordio dell’azienda nella produzione di piattaforme aeree semoventi su cingoli. Risale al 2010 un’altra decisa espansione della fabbrica, prima del recentissimo revamping.
Unità per 5 La produzione Hinowa può contare su cinque divisioni di fabbrica: Montaggio, Sottocarro, Verniciatura, Escavatori, Minidumper e Piattaforme. Le ultime due divisioni sono valorizzate dall’adozione del già citato modulo di processo Lean System (che comprende verifiche step by step in corso di lavorazione ogni 20 minuti). La divisione piattaforme, attualmente la più strategica per gli sviluppi di mercato, è coadiuvata da un’area testing, dal comparto di ricondizionamento piattaforme usate e da un magazzino ricambi completo con una larga disponibilità delle spare parts più richieste dalla clientela. I dipendenti al lavoro nella struttura di Nogara sono circa 120, 70 dei quali addetti alla produzione.
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H EAVY LIFTING & SALVAGE
DAL CIELO spostiamo il tempo DI
ALBERTO FINOTTO
LA FILOSOFIA DI UN PROTAGONISTA DEI GRANDI PROGETTI DI MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO ECCEZIONALE TROVA IN ITALIA UNO DEI SUOI PUNTI DI FORZA PER TECNOLOGIA E CREATIVITÀ
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Sollevamento
ella schiera dei giganti del sollevamento c’è posto anche per un grande campione italiano. Il suo nome è quello di Mammoet Italy e non indica solo l’identità di una flilale nostrana che rimanda a un gruppo globale, attivo in tutto il mondo nel campo dell’Heavy Lifting e del Salvage. Piuttosto indica uno stile inimitabile, un modulo operativo d’eccellenza che ha trovato nell’Italia uno dei suoi punti di forza, un cardine progettuale e di esecuzione che risulta insostituibile nell’economia generale di un servizio worldwide. L’ultima testimonianza di un marchio di fabbrica assolutamente made in Italy è costituita dall’operazione di recupero (tuttora in corso) dei sette natanti che da anni “riposavano” adagiati sui fondali dell’Arsenale di Augusta, un sito strategico di cui la nostra Marina Militare vuole con forza e al più presto, il pieno recupero funzionale. Sempre ad Augusta, poi, sarà di scena la stupefacente gru tralicciata su cingoli Terex-Demag CC12600, in grado di esprimere una capacità di 1.600 t a 12 m di altezza. Quella che per anni ha detenuto il record della gru cingolata più grande al mondo verrà impiegata a breve nelle operazioni di revamping della raffineria ExxonMobil che costituisce il cuore economico della cittadina siciliana e di tutta la provincia di Siracusa. Ma il prestigio di queste due commesse tecnologiche rappresenta solo la punta dell’iceberg nei programmi di Mammoet Italy, sempre coordinati e seguiti in sinergia con la missione globale di un gruppo industriale sempre in viaggio di servizio attraverso gli oceani di ogni continente. ST
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L’INCEDERE MAESTOSO Il progetto Gorgon, uno dei più ambiziosi piani di sfruttamento energetico offshore di gas naturale mai concepiti al mondo, ha coinvolto Mammoet Italy nel progetto di trasporto eccezionale dei cinque immensi moduli-turbina realizzati negli stabilimenti GE-Nuova Pignone fino al porto di Carrara, prima del trasferimento via mare in Australia. Per il convoglio delle turbine lungo un tragitto programmato che ha attraversato parte del centro abitato della città toscana, nei primi mesi dell’anno, Mammoet ha impiegato, per ognuno dei cinque manufatti - del peso ciascuno di 3.000 t per 60 m di lunghezza - ben 144 assi di carrelli SPMT (Self Propelled Modular Trailers) di fabbricazione Schuerle. Lungo il percorso di 1,5 km, gli operatori Mammoet sono riusciti a ridurre i tempi di percorrenza a sole tre ore e mezza.
SULLA STRADA MAESTRA La sinergia tra imprese ad alto valore tecnologico è il fulcro del grande contributo dato dall’industria italiana al progetto Gorgon per l’estrazione di gas naturale al largo delle coste occidentali australiane. Il montaggio “a terra” dei moduliturbina, negli stabilimenti GE (General Electric)-Nuova Pignone di CarraraAvenza, ha costituito il prologo al più grande trasporto su strada urbana mai realizzato nel nostro paese. Per coprire la distanza tra il polo produttivo e la banchina del porto di Carrara è stato necessario rafforzare la struttura portante del ponte che attraversa il fiume Carrione e spostare (temporaneamente e in modo assolutamente non invasivo) alcuni manufatti stradali lungo il tragitto. L’impresa complessiva, iniziata all’inizio di ottobre del 2012, si è conclusa nei primi mesi di quest’anno.
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Uno degli impressionanti moduli-turbina destinati al progetto Gorgon, movimentati da Mammoet con l’impiego di quattro treni SPMT (Self Propelled Modular Trailers) da 36 assi l’uno. Il percorso di 1,5 km è stato coperto in sole tre ore e mezza di percorrenza.
Filosofia d’azione Lo sforzo di Mammoet è quello di mantenere inalterato, nella riduzione dei tempi di intervento, il livello di qualità e di sicurezza del proprio lavoro, ottimizzando la Contractibility in settori strategici come quello petrolchimico o della generazione di energia. In pratica, il concetto essenziale dell’heavy lifting e dell’heavy transport tiene conto di uno studio scientifico della logistica, basato sul fatto che i tempi di costruzione a terra, in vista del successivo sollevamento, snelliscono notevolmente gli intervalli di cantierizzazione dell’opera, nello sforzo di portare in quota il meno possibile il personale operativo, movimentando, piuttosto, i grandi moduli infrastrutturali già completati nel loro impianto essenziale.
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Sicurezza del personale e delle aree coinvolte nelle operazioni di movimentazione, reattività nei cicli di intervento, riduzione dei tempi di svolgimento e dell’impatto ambientale sul territorio circostante. Questi principi costituiscono i pilastri su cui si basa ogni nostra impresa. Pilastri di un successo importante come quello del grande progetto Gorgon, di cui siamo, con orgoglio, tra i principali artefici di un capitolo fondamentale nella logistica dell’heavy transport.
Alberto Galbiati CEO di Mammoet Italy e di Mammoet Algery
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Arco d’azione In alto, un sistema di carrelli SPMT impiegato per il trasporto di un reattore testimonia la vocazione di Mammoet per il montaggio di grandi strutture industriali. “Scongiurare i tempi lunghi di un fermo-impianto, programmare la movimentazione e il sollevamento, coniugare sicurezza e qualità delle fasi di intervento. Le priorità di Mammoet sono le stesse del grande cliente industriale”, dichiara Alberto Galbiati.
I L TIRO VINCENTE Un altro peso massimo Mammoet in azione: la gru cingolata Liebherr LR11350 mentre solleva l’antennascudo del Sardinia Radio Telescope, nell’entroterra della provincia cagliaritana. L’operazione, tra le più importanti nel recente background di Mammoet Italy, si è conclusa alla fine dell’estate 2012. Insieme al sollevamento della copertura del nuovo Stadio Delle Alpi di Torino, questo progetto rimane tra gli esempi illuminanti dell’innovazione operativa introdotta da Mammoet nell’heavy lifting. Le modalità di intervento si basano sulla programmazione ingegneristica di sollevamenti a singolo tiro con l’ausilio di Lattice Boom Cranes o di Ring Cranes allestite secondo parametri di rapida messa in opera per una logistica “ad espansione limitata”.
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Sollevamento
ESPERIENZA WORLDWIDE Nella sequenza di immagini in alto, insieme al modulo dell’operazione Gorgon, altri due momenti importanti dell’attività internazionale di Mammoet, nell’ambito privilegiato dell’industria e della generazione di energia. La tutela ambientale è un altro punto di merito nella filosofia operativa Mammoet e comprende le più rigorose procedure di bonifica dei manufatti movimentati e delle macchine coinvolte nelle fasi di trasporto all’interno di siti protetti. La formazione degli operatori segue procedure altrettanto rigorose di upgrading delle competenze, secondo un modulo di condivisione di esperienza che trasforma ogni staff di intervento in un “collettore di certificazioni” di qualità per l’heavy lifting and transport.
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ABBIAMO GUIDATO IN CAVA IL MODELLO AL TOP DELLA GAMMA OFFROAD DELLA STELLA. ASSO NELLA MANICA LA FRIZIONE CON TURBORETARDER CHE PERMETTE DI SFRUTTARE TUTTA LA COPPIA MOTORE
UNA COPPIA infinita DI
GIANENRICO GRIFFINI
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M ERCEDES AROCS 4155AK
Uno spaccato del sistema Viab turboretarder firmato Voith posto tra motore termico e trasmissione del Mercedes Arocs 4155 AK 8x8 provato.
Provatiper Voi
on una gamma da cantiere hi-tech nuova di zecca, Mercedes-Benz affronta la sfida posta dal mercato italiano dei mezzi dâ&#x20AC;&#x2122;opera che, purtroppo, si mantiene ben lontano dalle cifre pre-crisi. La Stella ha fatto provare in cava nei dintorni di Verona, in concomitanza con il Samoter, i modelli di punta della serie Arocs e il Fuso Canter a trazione integrale (vedi Costruzioni n.680, maggio 2014, pag 122). Il ruolo di protagonista è spettato al top di gamma Arocs 4151 AK, un mezzo dâ&#x20AC;&#x2122;opera 8x8, dotato di frizione con turboretarder, chiamata da Voith Viab. A differenza dei convertitori idraulici tradizionali, questo sistema non moltiplica la coppia motrice in ingresso in fase di spunto. Serve, invece, per trasmettere, senza nessuna usura del disco frizione, il momento torcente, sfruttando al massimo la coppia generata dal propulsore nelle partenze in salita (o nel caso di uno stop&go sui gradienti accentuati) a pieno carico. Ma il turboretarder può essere utilizzato anche come rallentatore primario, in sostituzione di uno tradizionale integrato al cambio, con una potenza frenante massima di ben 350 kW. RST
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M ERCEDES AROCS 4155AK
La dinamica di guida del 4155AK resta la medesima degli Arocs 8x8 confermando stabilità e doti dinamiche rassicuranti anche a pieno carico.
CARTA D’IDENTITÀ Mercedes Motore Cilindrata Potenza nominale Coppia massima Cambio Omologazione Serbatoio (AdBlue) Lung. complessiva Passo Ptt
Arocs 4155AK 8x8 OM 471 12,8 litri 375 kW 2.500 Nm @ 1.100 giri/min Cambio G 330-12/11,63-0,77 Euro VI 290 (25) l 8.790 mm 4.850 mm 40.000 t
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Provatiper Voi Come funziona L’efficacia del dispositivo turboretarder Viab della Voith, attivabile anche durante le manovre in retromarcia, dipende dal grado di riempimento del circuito idraulico. Nelle partenze sui gradienti accentuati, la strategia di guida del 4151 AK prevede, in sequenza, l’attivazione (tramite la leva multifunzione sul lato destro del piantone dello sterzo) del programma off-road del cambio automatizzato Powershift di terza generazione. Poi, premendo brevemente il pulsante per le manovre a bassa velocità (posto sul cruscotto) si accelera il riempimento parziale del turboretarder prima di affrontare la salita. Infine si attivano, se necessario, i bloccaggi dei differenziali (prima i longitudinali, poi i trasversali).
L’ACCOPPIATA È VINCENTE Sul 4151 AK è montato il propulsore Om 471 da 12,8 litri di cilindrata da 375 kW (510 Cv) e 2.500 Nm di coppia massima a 1.100 giri. Per sfruttare al massimo l’azione del turboretarder è sufficiente mantenere il motore fra i 900 e i 1.200 giri. Oltre questo regime, il dispositivo si disinserisce automaticamente, lasciando la trasmissione della coppia motrice al solo disco frizione. In discesa, il retarder primario è messo in funzione mediante la leva che attiva anche il freno motore potenziato da 400 kW dell’Om 471.
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la forza del gruppo
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