Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
SIMULATORE VALORE AGGIUNTO AI PERCORSI FORMATIVI
Macchine&Componenti PALE GOMMATE COME FUNZIONA LA ZW220HYB-5 IBRIDA DI HITACHI
Riciclaggio&Demolizione BENNE VAGLIATRICI SIMEX COMPLETA L’OFFERTA INNOVANDO
Sollevamento&Noleggio PIATTAFORME AEREE LA SOCAGE FORSTE 54TJJ DELLA C.MONGUZZI
691 anno LXIV 6_giugno 2015
30 BRAND DIVENTANO UNO: MASTER BUILDERS SOLUTIONS
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
ISSN: 0010 - 9665
SOMMARIO &Prodotti
6
22
Notizie
26
SSAB Italia ha celebrato i suoi primi 20 anni d’attività in grande stile
Progetto profetico
ESCAVATORI
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Appetite for destruction Due nuovi Volvo da demolizione progettati e costruiti internamente
Maestosa commessa per Pilosio
26
16 &Componenti
Punta di diamante Il Rental Service di Tyrolit. Flessibilità lunga 24 mesi
Risparmio al futuro Tutto quello che sappiamo sulla nuova Hitachi ibrida con benna da 3,3 m3. Fino al 26% in meno di carburante
STRUTTURE PROVVISIONALI
SERVIZI
50
PALE GOMMATE
Notizie Acquisizioni, curiosità, attrezzature, elettroutensili professionali, escavatori
&Componenti
La forza di un primato
Macchine
46
Macchine
ACCIAI
19
Nel centro del mirino La nuova pala gommata articolata compatta elettrica è già in vendita
Normative, componenti, manifestazioni, novità dal web, semirimorchi, inaugurazioni
16
&Demolizione
Riciclaggio
WACKER NEUSON WL20e
Attualità
PNEUMATICI
32
Pit stop d’innovazioni Il costruttore indiano BKT ha presentato a Parigi nuovi modelli della gamma OTR All Steel ESCAVATORI CINGOLATI
34
Stella Italia Alcuni costruttori tolgono dal listino gli escavatori da 20 t di peso operativo con carro stretto. Doosan presenta il nuovo DX235NLC-5 Stage IV
simulatore 38 Ilcome strumento di formazione
52 NEL PROSSIMO NUMERO Costruzioni è stata invitata ai Kundentage dello stabilimento Liebherr di Ehingen, ossia le giornate che l’azienda dedica ogni tre anni ai clienti di tutto il mondo e durante le quali anticipa le future novità. Durante l’edizione 2012 (foto sotto) è stata presentata la nuova cingolata LR13000 da 3.000 t di capacità massima che per l’occasione ha sollevato 1.430 t ottenute con una serie di gru: LR11350, LR1350/1 ed LTR1100 che a sua volta ha sollevato un modellino di LG1750 (scala 1:50) e uno di LTM1045 (scala 1:87).
54
Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web
ESCAVATORI
Stabilità e sicurezza attiva
74
Notizie Sistemi protezione solai, betoniere, autobetoniere, celebrazioni
Il nuovo Liebherr R960 Demolition innova con il sistema di controllo LDC
EVENTI ESCAVATORI
56
76
Deus ex mac(c)hina
Concreto come l’amore Passione e calcestruzzo in una pellicola. Con una morale assoluta
L’escavatore radiocomandato e customizzato JCB a Birmingham
CONSOLIDAMENTI BENNE VAGLIATRICI
60
78
Innovazione da vagliare
I prodotti Torggler per consolidare e prevenire la carbonatazione
La nuova VSE 40 Simex ci ha colpito per le soluzioni tecniche
SISTEMI DI GESTIONE
&Calcestruzzo
82
Cave
Mescolare per credere Le pavimentazioni in cls delle gallerie della nuova SS 77 della Val di Chienti
RIVESTIMENTI
86
Vestito impenetrabile L’X Plaster W-System ripristina le facciate con la massima solidità
ATECAP
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Check up di produttività Tutto sotto controllo con il sistema Concrete Total Management
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
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Rinascita a prova di sisma
All’insegna della sostenibilità ESCAVATORI CINGOLATI
L’associazione al convegno Ermco
54
92
La legge della stabilità Nel bacino del Marmo Botticino Classico lavora un Case CX470C HD
&Noleggio
Sollevamento 100
Notizie Autogrù, gru, piattaforme aeree PIAFFAFORME AEREE
104
Libertà fuori schema HA20 RTJ, una sfida multiapplicazione SISTEMI DI PESATURA
106
L’asso nella manica Millennium5 di VEI dà il giusto peso alla produttività. Efficienza migliorata PIATTAFORME AEREE
110
L’arco del campione Una Socage ForSte 54TJJ è entrata nella flotta della brianzola Monguzzi SERVIZI
116
Squadra di soluzioni La divisione noleggio di Tecnostrutture apre una filiale a Lodi
perVoi
Provati Abbiamo in agenda la visita allo stabilimento Manitou di Castelfranco Emilia. In quest’occasione saranno annunciate novità di prodotto alla stampa internazionale. L’attenzione sarà incentrata sulla gamma MHT, su novità dedicate al mondo delle miniere e sul modello MHT 14350.
SEMIRIMORCHI
122
Alta portata, basso profilo Il Vario T2E-S3F/21 firmato Doll USATO
124
Il truck è OK per... L’usato Iveco offerto dalla Casa madre ora si chiama OK Trucks
691
6 G I UG NO 2015 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Fabrizio Apostolo, Silvio Cocco, Gianpaolo Delbosco, Antonio Fargas, Alberto Finotto, Andrea Nucci, Giovanni Gaslini, Gianenrico Griffini, Edoardo Rea IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Silvana Galia amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
COSTRUZIONIWEB.COM
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m niweb.co costruzio
www.master-builders-solutions.basf.it
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www.betonblock.com
III Cop www.minitop.it
1
www.bkt-tires.com
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www.machineryzone.it
www.sandvik.com
srl
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www.brigade-elettronica.it
11
direzione@sinetix.org
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www.canginibenne.com
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www.takeuchi-italia.it
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www.ceccantini.it
IV Cop
www.teknachem.it
101
www.haulotte.it
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www.variscospa.com
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www.jcb.com
Aziende citate Ateikon ........................82 Bianchi Industrial..............6 Bkt ........................15 - 32 Böcker ........................102 Boels ........................102 Bosch ......................7 - 48 Brigade Elettronica ........103 C. Monguzzi ................114 Case............................92 Cifa ............................74 Comer Industries ............10
4 Costruzioni giugno 2015
IN COPERTINA
PARTNER
II Cop
Cooperativa Valverde ......92 Doll ..........................122 Doosan ..................34 - 46 Effer ............................10 Edil Ciesse ....................65 Gaz ..............................9 Haulotte ......................104 Hitachi ........................26 Idrotech........................75 Ironplanet ....................13 Iveco..........................124
È da diversi anni che nelle fiere di settore i costruttori leader dedicano una piccola parte dell’area espositiva ai simulatori di lavoro e regolarmente questi strumenti richiamano l’attenzione dei più giovani, come se fossero un semplice gioco. I simulatori più diffusi sono quelli con funzioni virtuali da escavatori. Volvo CE Italia e AiFOS (articolo a pagina 38) ci hanno dimostrato come un simulatore avanzato come quelli dei giorni nostri sia uno strumento ultratecnologico che può garantire un valore aggiunto reale nell’ambito di un programma di formazione, ma anche un supporto tecnico all’educazione di tutti gli operatori, anche dei più esperti, per migliorare produttività e abbattere i consumi di carburante.
Jcb..........................9 - 56 Jlg ............................100 Kässbohrer ....................14 Komatsu ......................49 Liebherr ................54 - 101 Lino Sella ....................74 Liugong ........................7 Mammoet ....................103 Marangoni ....................11 Maren-Cmo ..................97 Mb Cruscher ..................47 Montabert ....................46 Omg ............................68 Palfinger ....................100
Peri ............................74 Pilosio ........................19 Ruredil ........................86 Simex ..........................60 Socage ......................110 Ssab............................16 Tecnostrutture ..............116 Terex..........................100 Terex Finlay ..................47 Torggler........................78 Tyrolit ..........................50 Vei ............................106 Volvo Ce..................35 - 52 Wacker Neuson ..............22
FORMA PERFETTA? OTTIENILA, GESTISCILA, SFRUTTALA Immagina di essere in grado di regolare il tuo frantoio senza fermare la produzione. Se questo è ciò che ti interessa, pensa ad un frantoio con sistema di controllo intelligente che ti permetta di ottimizzare in qualsiasi momento quantità, distribuzione e forma del prodotto finale. Infine pensa ai benefici che tutto questo può portare alla tua attività. Scopri tutti i vantaggi dell’ultima generazione di frantoi a cono Sandvik visitando il sito: www.sandvik.com/CH500
Sandvik Italia SpA – Divisione Construction Via Varesina, 184 – 20156 Milano Tel. +39-02307051 Email: smc.it@sandvik.com
NEWS
&Prodotti
Attualità
Edilizia, un bonus per la salvezza
S
l’edilizia, indicate dal Cresme come assolutamente necessarie al mantenimento del tessuto imprenditoriale dell’edilizia. Il Centro
www.hbc-gruppobianchi.com
Il nome del futuro Nel nome dell’armonizzazione tra la filosofia industriale e la specializzazione sui componenti, dal primo giugno la realtà di Bianchi Cuscinetti cambia la propria ragione sociale in Bianchi Industrial. Bianchi Cuscinetti, azienda del Gruppo fondato nel 1921, ha saputo ampliare negli anni la propria gamma di prodotti, dal cuscinetto volvente ai sistemi lineari e al power transmission, estendendo lo stesso business model anche alle aziende controllate nella penisola iberica, in Francia, nel Regno Unito e in Germania.
6 Costruzioni giugno 2015
raggiunto il traguardo dei 56 miliardi. Numeri che sono alla base di una mozione per confermare gli sgravi fino al 2020, estendendone la quota per l’efficienza energetica del 65%, con un bonus del 50% per l’edilizia. La decisione in questo senso seguirebbe una logica naturale, dal momento che, secondo i rilievi statistici Cresme, sono sempre più gli italiani che richiedono soluzioni abitative ecocompatibili e sostenibili sotto il profilo del risparmio energetico. La discussione in Parlamento sarà decisiva e “calda”, dal momento che qualsiasi decisione dovrà confrontarsi con la legge di Stabilità. www.cresme.it
Contro i graffiti Con la soddisfazione riservata alle cause per cui battersi con forza, il 18 maggio scorso è stato sottoscritto nella sede di Ca' Farsetti, il Protocollo d'intesa per la pulitura delle facciate dai graffiti, tra Ance Venezia, Comune di Venezia, ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Soprintendenza alle Belle arti e paesaggio per Venezia e Laguna e associazione Masegni & Nizioleti Onlus. All’iniziativa hanno aderito imprese di restauro e realtà specializzate negli interventi su immobili sottoposti a vincolo.
www.ance.it
i è dimostrato uno strumento fondamentale per la sopravvivenza di un intero settore. Stiamo parlando delle detrazioni fiscali per
ricerche ha calcolato che nel 2014 ci sarebbero stati 16 miliardi di fatturato e 159.000 posti in meno, sulla base dei rilievi contenuti nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate. In base alla documentazione raccolta, nel biennio 2013-2014, ben 28,4 miliardi di euro sono riconducibili agli investimenti generati dai bonus fiscali per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico. Prendendo in considerazione l’intero quadriennio 2011-2014, la somma degli investimenti perduti si sarebbe incrementata a 47,1 miliardi. Con 3,3 milioni di richieste di agevolazione nel biennio 2013-14, gli investimenti nell’edilizia hanno
Avamposto R&D stato inaugurato a Liuzhou il nuovo Research & Development Centre del gruppo LiuGong, destinato a condurre una ricerca ancora più mirata su prodotti e soluzioni tecnologiche all’avanguardia per il comparto delle mmt. La nuova sede LiuGong copre un’area di oltre 120.000 m2 di cui 22.000 riservati agli uffici e 100.000 dedicati all’area test, con un centro per prototipi, sette laboratori e un campo prove. 1.200 gli ingegneri al lavoro con il beneficio di strumentazioni ad alta tecnologia per test e sperimentazioni. “Ricerca e Sviluppo
È
costituiscono il fulcro del futuro LIUGONG. Crescere tecnologicamente è una priorità per noi”, ha dichiarato Zeng Guang’an, presidente del gruppo LiuGong. “Questa nuova struttura rivela il nostro sforzo nell’investire sempre di più nell’innovazione di prodotto e di processo, per rendere il marchio LiuGong protagonista di primo piano nelle competizioni del mercato”. La costruzione del centro R&D di LiuGong è iniziata nel 2013 e ha messo in campo un investimento di 43,4 milioni di dollari. Il nuovo centro si occuperà di ricerca e
Exploit italiano el 2014 Bosch ha conseguito in Italia un fatturato di 1,8 miliardi di euro, registrando una variazione
N
percentuale positiva di circa il 6% rispetto al 2013. La crescita si riferisce a tutti i settori di riferimento dell’attività
prove sulle principali linee di prodotto di LiuGong (tra cui pale gommate, escavatori, grader). Uno dei primi progetti da attuare riguarda le prove sugli ultimi modelli della serie H di caricatori gommati. Il supporto di
training sulla realtà virtuale applicata al testing e al design industriale costituirà la direttrice di sviluppo dell’attività di progettazione avanzata del nuovo centro di Liuzhou. www.liugong.com
BOSCH. Il settore Mobility Solutions ha registrato una crescita significativa del proprio volume di affari. Un risultato che deriva dal business legato sia a componenti e tecnologie sia a quello relativo a ricambi e attrezzature per officine. In crescita anche il fatturato del segmento Industrial Technology Bosch Rexroth, società del Gruppo fornitrice di applicazioni e sistemi per l'industria con grandi progetti nel settore offshore, complesse piattaforme di testing e linee complete di automazione. Valori in crescita si sono ottenuti complessivamente anche nel settore Energy and Building Technology. Nell'area di business delle
tecnologie costruttive Bosch Security Systems è riuscita a cogliere alcune opportunità derivanti da Expo 2015 incrementando volume e fatturati, la divisione ha fornito sistemi di video sorveglianza, rilevatori antincendio e altoparlanti. Per quanto riguarda l'area Bosch Energy and Building Solutions Italy, i risultati segnano un +30% di vendite, mentre la Divisione Termotecnica ha subito una flessione a causa della crisi del settore. Sempre nel 2014, lo stabilimento Bosch di Bari, il più grande del gruppo in Italia, è stato insignito dalla European Foundation for Quality Management del prestigioso Excellence Award 2014. www.bosch.it
giugno 2015 Costruzioni 7
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
ATTUALITÀ & PRODOTTI
BAUMA CONEXPO AFRICA 2015 15-18 settembre, Johannesburg Fiera internazionale di macchine e i veicoli per le costruzioni e le miniere www.bcafrica.com
BICES 2015 22-25 settembre, Beijing Fiera internazionale delle macchine per le costruzioni www.e-bices.org
TRUCKEMOTION/ VANEMOTION 25-27 settembre, Monza Evento nazionale riservato al mondo del veicolo industriale www.truckemotion.it
CONEXPO LATIN AMERICA 2015 21-24 ottobre, Santiago Fiera internazionale delle macchine e attrezzature per le costruzioni
Passaggio in India ntro il 2019 il mercato indiano delle macchine per costruzioni crescerà di quasi il 50%. La previsione elaborata da Off-Highway Research, la società di ricerche economiche specializzata nel mercato di settore, dà la misura del nuovo clima di crescita e spiega bene la spinta di Confindustria Modena, Veronafiere-Samoter e Unacea per organizzare la partecipazione collettiva di un gruppo di aziende italiane a Excon, la principale fiera di macchine per costruzioni dell'Asia meridionale, a Bangalore dal 25 al 29 novembre 2015. La scorsa edizione della manifestazione ha raccolto oltre 700 espositori su una superficie di 200.000 m2 con la partecipazione di sette padiglioni internazionali e di oltre 28.000 visitatori. www.samoter.it
E
www.conexpolatinamerica.com
Orizzonti di ripresa o scorso anno Nord America ed Europa sono stati i mercati più dinamici per le macchine da cantiere e nel 2015 gli osservatori del settore si aspettano una conferma di questo trend. Anche per questo motivo il settore delle macchine per l’edilizia e le costruzioni procede con ottimismo, nonostante le
L
incertezze politiche, verso l’appuntamento del prossimo anno con
Bauma. La prossima edizione avrà luogo dall’11 al 17 aprile 2016, come sempre nel centro fieristico di Monaco di Baviera.
mercato edile in crescita e una domanda solida, non solo in Europa. Negli Stati Uniti, nel 2014 i costruttori europei hanno incrementato il loro
Le associazioni del settore vedono attualmente buone prospettive per l’industria delle macchine per le costruzioni in tutto il mondo. Una fase positiva per un
fatturato del 19% circa. Uno dei motori della crescita sono le imprese che noleggiano macchine per le costruzioni, zoccolo duro dei clienti americani. www.bauma.de
Nuovi dealer
4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi
n nuovo, importante e prestigioso concessionario (presente sul mercato da tre generazioni) entra nella rete dei dealer JCB. Si tratta dell’azienda Dalla Vecchia Fabrizio, storica realtà attiva nel territorio veneto con una sede centrale, tre filiali, tra le quali quella completamente rinnovata di Legnago (VR), e un organico di 45 addetti. La recente inaugurazione della nuova filiale è stata l'occasione per festeggiare i 50 anni di attività e
U
Backeye®360 presentare ai clienti il nuovo partner per il mondo dell'agricoltura, ma anche del settore Construction, e la sua ricca gamma di modelli. Sugli scudi ovviamente la gamma di movimentatori telescopici JCB Agri, la più venduta al mondo. www.jcb.it
What's next? La russa Gaz, parte del gruppo Basic Element, presenta la nuova famiglia di veicoli Ural Next. Il nuovo prodotto Gaz, in vendita dalla seconda metà del 2015, amplia l'offerta della gamma Next, iniziata nel 2013 con il lancio del GAZelle. Mantenendo i tradizionali vantaggi firmati Ural (elevate capacità di mobilità off road e alta funzionalità), il nuovo veicolo si dimostra più confortevole e a basso consumo di carburante. Risultato raggiunto grazie all'adozione del nuovo motore YaMZ-536, offerto con tarature di potenza di 240, 285 e 312 cv. www.basel.ru.com
NUOVO sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.
Immagine reale prodotta da Backeye®360
brigade-elettronica.it Chiamate lo +39-055-245943 oppure visitate il vostro fornitore di fiducia
Web e dintorni
SITO DEL MESE
Velocità Fruibilità Completezza Grafica Download
www.effer.com
Effer ha cambiato forma e sostanza al proprio sito web. Le nuove pagine presentano in modo chiaro ed efficace i vantaggi delle gru in gamma e le possibili applicazioni. Il sito, di ultima generazione e ottimizzato per una consultazione da tablet e smartphone, è impreziosito di nuove sezioni. Per esempio in quella denominata “Rivenditori” ogni dealer ha una pagina dedicata dove poter inserire immaini delle sedi, dello staff e anche presentazioni delle loro attività e servizi. Nella sezione “Prodotti” sono disponibili tutti gli infotech di ogni singolo modello, mentre dalla home page si può accedere direttamente alle diverse applicazioni per le gru. Non manca un blog dedicato, “Effer World”, dove è possibile leggere le news aggiornate sull’azienda, che quest'anno compie mezzo secolo.
Più comunicazione Si chiama my.comerindustries.com ed è la nuova intranet aziendale di Comer Industries. Il portale migliora la comunicazione interna e la condivisione delle informazioni sul lavoro, favorendo gli scambi tra le persone con strumenti social. Concepito per permettere il dialogo in tempo reale tra l’azienda e le oltre 1.000 risorse, è supportato da strumenti di networking come, per esempio, Yammer, chat, blog tematici, sondaggi rapidi.
LA PAGINA FACEBOOK DI TEREX, UNA FONTE DI NOTIZIE FRESCHE
LE GRANDI OPERE IMPREGILO NEL PALMO DELLA MANO CON LA NUOVA APP
CARMIX PLUS, LA REALTÀ AUMENTATA IN UN’APP
10 Costruzioni giugno 2015
PER UN’AZIENDA IN PERFETTA FORMA Gestione economica aziendale G Analisi finanziaria, economica e patrimoniale della situazione aziendale G Gestione della situazione di ricollocamento e/o riorganizzazione del personale dipendente
Per “momenti” duri Marangoni ha lanciato una nuova gamma di pneumatici per macchine movimento terra, progettati espressamente per essere impiegati nelle cave. Si tratta dei pneumatici Marix con profilo MADN e misure 775/65R29 e 875/65R29, realizzate con tecnologia Recaflex e costituite da battistrada E4 più spesso e dai modelli L4. Questo nuovo profilo, impiegabile su camion con cassone ribaltabile e pale caricatrici, mostra una buona trazione e un’elevata resistenza al taglio e alla frammentazione durante le operazioni. Inoltre, il battistrada si pulisce automaticamente ed è talmente solido da garantire al profilo stabilità anche su terreno fangoso e forza su rocce e terreni impervi. Il prodotto è il risultato di una collaborazione stretta tra il centro ricerca e sviluppo MARANGONI e i suoi clienti: tutto è stato appositamente progettato e applicato seguendo le specifiche esigenze individuali. Del resto, il settore delle applicazioni in cava è in continua evoluzione; Marangoni ha quindi intenzione di rafforzare la sua offerta sviluppando pneumatici che incontrino i bisogni degli utilizzatori più esigenti. Con il nuovo profilo per pneumatici Marix, Marangoni intende garantire elevata qualità, performance efficienti e riduzione dei costi, proponendosi come una valida alternativa al mercato low-cost asiatico. Per migliorare ulteriormente la qualità del prodotto, inoltre, nello stabilimento di Rovereto, in provincia di Trento, è stata installata una nuova macchina per identificare eventuali difetti, sia in partenza, sia al termine del test. www.marangoni.com
Marketing G Supporto per attività di marketing G Organizzazione di convegni e di eventi G Realizzazione di mini siti e di web-video Sicurezza negli ambienti di lavoro G Nomina del responsabile esterno del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) G Stesura del documento valutazione rischi (DVR) Sorveglianza Sanitaria G Nomina del medico competente G Esecuzione delle visite mediche e accertamenti diagnostici direttamente in loco Formazione G Formazione dei lavoratori G Corsi di Primo Soccorso e Antincendio G Corsi modulabili secondo le diverse esigenze aziendali Altri servizi G Bandistica regionale G CAF in loco
srl
direzione@sinetix.org
DIVENTA NOSTRO FA N SU FACEBO OK!
Costruzioni
Costruzioni
9 giugno alle ore 16.03
21 maggio alle ore 15.03 -
#Magna Tyres presenta il suo nuovo brand #MTP
#Bosch lancia la nuova #fondina portautensili
Il più piacente
Il più letto
Il post con più mi piace
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Costruzioni
Costruzioni
15 giugno alle ore 11.54 -
27 maggio alle ore 12.50 -
#Leca Laterlite svela il segreto del #PadiglioneItalia
La copertina di #Costruzioni colleziona successi
La più curiosa
La preferita
Una notizia di attualità utile e interessante
La foto più cliccata!
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12 Costruzioni giugno 2015
Attualità&Prodotti
NEWS
Sbarco in Africa a più importante piattaforma nel settore della compravendita e delle aste online di macchine operatrici e attrezzature per le costruzioni, IRONPLANET, è tornata a far parlare di sé per la partnership con la DTP Terrassement in Gabon, stato dell'Africa Centrale. Ma vediamo chi è la nuova alleata del Gruppo: DTP Terrassment è una divisione di Bouygues Construction specializzata in progetti infrastrutturali, voluta dal Ministero dei Lavori Pubblici, delle Autostrade, delle Costruzioni e della Città
L
per ristrutturare e rimodernare la più importante strada del Gabon, la NdjoleMedoumane, che si estende per 47 km tra le foreste equatoriali. Il progetto è stato avviato nel 2011 per creare un collegamento tra le città di Ndjole e Medoumane, attori fondamentali dello sviluppo economico del Paese. Per massimizzare la produttività, DTP Terrassement ha richiesto un mezzo per scaricare la sua flotta di 300 macchine in momenti diversi. IronPlanet si è mostrata l’alleata ottimale: è senza
dubbio la più equipaggiata e pronta ad affrontare le sfide del continente nero, portatore anche di un nuovo possibile mercato
per la compravendita in tutto il mondo. Insomma l'Africa non smette mai di stupire. www.ironplanet.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Novità... “eccezionali” ue le novità di prodotto di KÄSSBOHRER nel comparto dei semirimorchi a pianale ribassato per il trasporto di carichi eccezionali. Il K.SLL.P 2 a due assi posteriori e il K.SLL.P 3 a tre assali, in entrambi i casi con sistema di sterzatura idraulico. Il primo modello è caratterizzato da una culla di 6,75 m di lunghezza, può essere dotato di due estensioni di 5 metri di lunghezza ciascuna, che si aggiungono all’estensione standard di 4,6 metri. In configurazione
D
14 Costruzioni giugno 2015
Kässbohrer presenta due nuovi semirimorchi a pianale ribassato per il trasporto di carichi pesanti, il K.SLL.P 2 a due assi posteriori e il K.SLL.P 3 a tre assali. Entrambi sono dotati di sistema di sterzatura idraulico e possono essere equipaggiati di estensioni extra Modelli Numero di assali Sistema di sterzatura Altezza pianale Lunghezza standard culla Lunghezza estensione Numero estensioni Lunghezza estensione extra Lunghezza max culla
completamente estesa, il semirimorchio ha un piano di carico di 21,35 m di lunghezza, con un carico utile di 18 t. Le tre
K.SLL.P 2 2 Idraulico 350 mm 6.750 mm 4.600 mm 2 5.000 mm 21.350 mm
K.SLL.P 3 3 Idraulico 325 mm 7.900 mm 5.400 mm 1 3.000 mm 16.300 mm
estensioni sono connesse tra loro mediante i perni su entrambi i lati. Il secondo modello è dotato di un pianale
standard di 7,9 m di lunghezza, con 325 mm di spessore, può essere equipaggiato di un’estensione di 3 m di lunghezza che porta a 16,3 m la lunghezza totale della culla in configurazione totalmente estesa. L’altezza utile da terra del pianale può essere variata agendo sulle sospensioni idrauliche posteriori. www.kaessbohrer.com
Attualità&Prodotti
Che spettacolo! o show americano Monster Jam di nuovo in Europa per bissare il successo dello scorso anno. Lo spettacolo è sempre affiancato da Bkt, sponsor tecnico ufficiale di pneumatici grazie a un accordo che lo lega, fino al 2018 e in via esclusiva, a Feld Motor Sports, organizzatore della manifestazione. I monster truck eseguono acrobazie, salti, gare a tempo: uno show molto impegnativo anche per gli pneumatici, sottoposti a incredibili sollecitazioni. Motivo per cui BKT ha progettato uno speciale pneumatico, il Bkt Monster Jam Tire. www.bkt-tires.com
NEWS
Valvole in mostra
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Soddisfazione per la prima edizione di IVS Industrial Valve Summit, la nuova manifestazione internazionale dedicata alla filiera delle valvole industriali, svoltasi a maggio a Bergamo. Oltre 150 le aziende partecipanti, con oltre 6.000 m2 di superficie occupata. Protagonisti i più importanti rappresentanti della filiera della valvole industriali e delle soluzioni di flow control a livello mondiale. Vincente anche la decisione di organizzare la kermesse a Bergamo, grazie alla vicinanza geografica con uno dei centri nevralgici del settore che raggruppa più di 10.000 addetti. www.industrialvalvesummit.com
LA FORZA di un primato
PARTNER INDUSTRIALE, VEICOLO DI NUOVE SOLUZIONI, CONSULENTE NEI PROGETTI PIÙ INNOVATIVI. LA “CATTEDRALE DELLA TECNOLOGIA” DEDICA LA GIUSTA CELEBRAZIONE AI PRIMI 20 ANNI DI SSAB IN ITALIA DI ALBERTO FINOTTO
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Attualità&Prodotti
NEWS Un brindisi trionfale per oltre 90 invitati alla festa del ventennale di SSAB in Italia. Il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano ha concesso il prestigioso Spazio Polene a una celebrazione in grande stile dedicata alla filiale di Ghedi (BS) del produttore mondiale di acciai altoresistenziali. Un’occasione di ricorrenza offerta dall’edizione 2015 della fiera Made in Steel.
on poteva che essere una cornice d’eccezione a ospitare la celebrazione dei primi 20 anni di SSAB in Italia. Lo Spazio Polene del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano ha accolto il 21 maggio scorso più di 90 ospiti per una kermesse che ha voluto sottolineare, anche nell’immagine, la forza industriale di un gruppo integrato e coerente anche nei moduli della comunicazione e della filosofia di prodotto. Alla suggestiva scenografia ha fatto da complemento l’ironia e la comicità di un cabarettista di rango come Diego Parassole, mattatore di Zelig e moderatore discreto dell’intervista a due voci che ha riunito sullo stesso palco Marco Multari, attuale am-
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ministratore delegato di SSAB Italia, e Rinaldo Baldi, primo CEO dell’azienda e attuale Vice President Sales EMEA & APAC-SSAB Special Steels. Non è mancato naturalmente lo spazio doveroso dedicato al nuovo acciaio Strenx, specialità assoluta riservata alle applicazioni industriali che richiedono spessori sottili e performance al vertice per categorie di prodotto altrettanto sofisticate. “La centralità del cliente, la vicinanza ai costruttori e la filosofia irreprensibile di servizio occupano da sempre il centro dell’attività di SSAB in Italia”, ha dichiarato Marco Multari. “Non siamo semplici fornitori, siamo partner di innovazione per un futuro industriale dove la ricerca e l’avanguardia delle soluzioni occupano sempre il centro delle strategie. RRST
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Weldox e Domex, nelle serie SSAB, e Optim nella gamma Ruukki) riservata alle applicazioni che richiedono un alto grado di resistenza e leggerezza strutturale. www.ssab.com
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Posso dire con la più forte convinzione che il cliente, per SSAB, è da sempre al centro delle strategie industriali e degli sforzi di ricerca. La nostra struttura di Ghedi si conferma come unico centro di servizio integrato e specializzato per la lavorazione e la distribuzione degli acciai altoresistenziali nel nostro paese. La filosofia adottata nel rapporto con i costruttori che si rivolgono a noi è quella della partnership: consulenti e progettisti dell’acciaio, non semplici fornitori. Questa forza costituirà sempre il nostro impegno primario per l’industria nazionale.
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EVENTI
GALASSIA D’ACCIAIO La struttura di SSAB Italia a Ghedi (BS), creata nel 2005, oggi si avvale dell’integrazione dei prodotti del costruttore svedese con la gamma di acciai altoresistenziali che deriva dalla recente acquisizione del marchio Ruukki. Le specialità offerte da SSAB in Italia riguardano le qualità Hardox (lamiere antiusura per maggiore portata e resistenza dei prodotti), Docol (acciaio per l’industria automobilistica), Toolox (acciaio pretemprato per utensili), Greencoat (acciaio preverniciato per un’edilizia sostenibile) e la novità più recente Strenx (che sostituisce le qualità
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Marco Multari amministratore delegato SSAB Swedish Steel Spa
NEWS STRUTTURE PROVVISIONALI
Attualità&Prodotti
PROGETTO profetico DI DANIELA STASI
COMMESSA DA 30 MILIONI DI EURO PER PILOSIO. SE L’È AGGIUDICATA PER L’ESPANSIONE DELLA MOSCHEA DEL PROFETA ALLA MEDINA, IN ARABIA SAUDITA. NUMERI DA CAPOGIRO, SOLUZIONI TECNICHE DA MANUALE
ppena è girata la voce, ne abbiamo parlato (Costruzioni di maggio, pag. 6). Ma la notizia merita un approfondimento, pertanto eccoci qui. Ci stiamo riferendo alla maestosa commessa acquisita da Pilosio per l'ampliamento della Moschea del Profeta alla Medina, in Arabia Saudita, la più importante nella storia dell’azienda friulana per volumi e per valore economico. “Questa commessa riguarda solo la prima fase del progetto, che avrà uno sviluppo importante per noi almeno fino al 2020”, spiega Dario Roustayan, CEO di Pilosio. “Dopo l’aeroporto di Jeddah e le commesse alla Mecca, per la nostra azienda il mercato saudita si dimostra ancora una volta il più importante”. La fornitura Pilosio, che si esaurirà in questa prima fase a fine 2015, prevede la vendita di strutture di sostegno realizzate con il sistema multidirezionale MP e casseforme modello P300, per l’esecuzione di una parte dei solai della struttura che avrà una metratura totale di circa 650.000 m2. RRST
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STRUTTURE PROVVISIONALI
UNA “CASA” PER PIÙ DI UN MILIONE DI FEDELI Il progetto di ampliamento della Medina, intitolato “Madina Haram Expansion”, è tra i più significativi nel settore delle costruzioni a livello mondiale per i prossimi anni. Gli interventi non riguardano solo l’espansione della Moschea del Profeta e della piazza antistante, che permetteranno di ospitare 1,2 milioni di fedeli, ma anche lo sviluppo dell’Al-Ruwaq, il plesso che circonda la moschea costituito da infrastrutture ed edifici. I numeri sono da capogiro: i lavori dureranno almeno fino al 2020 per un investimento stimato in 115 miliardi di dollari, due milioni di m2 di superficie coinvolta per un totale di otto milioni di m3 di calcestruzzo.
Ground zero e oltre La sezione di progetto di cui si occupa Pilosio riguarda una superficie complessiva di 400.000 m2; l’attuale zona di interesse è di circa 20.000 m2 con livello di fondazione tipico a -15,8 m s.l.m. L’attrezzatura richiesta serve per il getto del piano denominato “ground zero” a quota 0 m e di quello sottostante interrato a quota -5,15 m. Pilosio ha predisposto un ufficio tecnico dedicato esclusivamente al progetto, che ha lavorato in totale sinergia con lo staff del cliente in loco. Nello specifico, particolare attenzione è stata posta nei confronti della velocità di montaggio e smontaggio e dei sistemi di movimentazione delle strutture temporanee di sostegno per garantire una gestione ottimale di tutte le fasi costruttive, limitando i costi e reimpiegando in più fasi l’attrezzatura acquistata. Lo studio ha richiesto diversi studi di fattibilità; sono stati organizzati anche corsi di formazione tecnica e realizzati mock-up (pre-montaggio delle strutture) in loco.
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Attualità&Prodotti SHORING… Come anticipato, il progetto prevede il getto del solaio a quota 0 m e successivamente quello a quota sottostante -5,15 m. Le alternative tecniche proposte da Pilosio consistevano nella realizzazione di una griglia di torri di sostegno (dimensioni tipiche 1 x 1,5 m per un'altezza media di circa 15 m) da realizzare con il sistema Simplex o multidirezionale MP oppure con l'utilizzo combinato dei due sistemi. La scelta finale è ricaduta sull'utilizzo dell’MP per la sua maggiore flessibilità di installazione in aree con particolari restrizioni geometriche e su fondazioni con diversi livelli di imposta (capacità portante richiesta: circa 50 kN/piede, comunque garantita da tutti e tre i sistemi). Ecco i dettagli: ogni singola torre MP è stata pensata come suddivisibile in almeno due parti in altezza (la parte sovrastante può essere rimossa mediante traslazione lasciando il sistema di supporto già nella configurazione finale per accogliere il getto del secondo solaio a livello -5,15 m); l’assemblaggio completo delle torri MP può essere realizzato sia in opera sia in un’area dedicata (in questo secondo caso, le torri vengono spostate e collocate nella posizione finale con l’impiego di gru). Una volta realizzato il getto, le torri possono essere smontate in opera oppure ricollocate singolarmente o a gruppi in aree adiacenti (lo spostamento avverrà mediante un sistema di ruote da fissare alla base della torre sulle quattro colonne). Infine per contenere il getto delle travi ribassate da 3 m di altezza presenti nei due solai, si è optato per l’utilizzo di casseforme standard P300 con appoggio direttamente sulle torri MP.
…R ESHORING La ripuntellazione del solaio a quota 0 m si è resa necessaria per trasferire il carico gravante dei solai sovrastanti sulle fondazioni palificate posizionate a quota -15,8 m. La soluzione tecnica adottata prevede ancora l'uso del sistema multidirezionale MP configurato in modalità alta portata: la nuova torre MP HD è stata ottenuta accoppiando e collegando tra di loro
con elementi standard, 16 montanti per ogni colonna della torre fino a raggiungere la portata minima desiderata (nel caso specifico si raggiunge la considerevole portata di 600 kN a colonna). Le torri finali così ottenute sono state poi collocate in corrispondenza dei carichi agenti, svincolando il solaio da qualsiasi sollecitazione.
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WACKER N EUSON WL20e
NEL CENTRO
DEL MIRINO ABBIAMO AVVISTATO UNA PALA GOMMATA TUTTA ELETTRICA. NESSUN MOTORE TERMICO, BATTERIE ON DEMAND DI MATTHIEU COLOMBO
n’innovazione può dirsi tale se sconvolge gli schemi, se garantisce un valore aggiunto. La nuova pala gommata articolata compatta Wacker Neuson WL20e non ha un motore termico, ma garantisce tutta la produttività che ci si aspetta da un caricatore con benna da 0,2 m2 di capacità. L’innovazione è nella propulsione totalmente elettrica che caratterizza la gamma ECO del costruttore. La WL20e si attacca alla spina (alimentazione da 230 o 400 V) e con le batterie cariche alimenta un motore elettrico per la traslazione e uno per azionare l’impianto idraulico. R ST
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CHE CARICO! La versione “e” della WL20 pesa 2.300 kg e il suo carico di ribaltamento alla massima articolazione è di 1.416 kg, ossia circa 200 kg in più rispetto alla WL20 diesel.
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A PIENI POLMONI Accanto alla WL20e non sono presenti gas di scarico. Il costruttore dichiara un calo delle emissioni di CO2 complessivo del 43%. In calo drastico anche le emissioni acustiche.
www.wackerneuson.it
DOPPIO MOTORE... ...ma elettrico. Le batterie alimentano un’unità elettrica che assicura la trasmissione di potenza alle ruote, mentre il secondo fa lavorare le pompe idrauliche.
COMPATTISSIMA La WL20e è alta appena 2.190 mm e grazie all’assenza di gas allo scarico è ideale per lavorare in interni (ambito industriale o agricolo) o nei centri urbani con le normative più stringenti.
Attualità&Prodotti
NEWS
ANTEPRIMA ASSOLUTA La WL20e è stata presentata lo scorso aprile all’Intermat 2015 di Parigi. Garantisce le stesse prestazioni della sorella diesel WL20, anch’essa con benna da 0,2 m3.
SPINA E VIA L’autonomia della WL20e è di cinque ore di lavoro costante, il che equivale a dire una convenzionale giornata di lavoro. Se il cliente ha esigenze differenti può ordinare un doppio pacco di batterie per alternarle o anche batterie con prestazioni inferiori. Il costruttore dichiara fino al 50% di risparmio dei costi di alimentazione rispetto alla versione diesel.
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Peso operativo macchina 1.770 kg
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Macchine Componenti trasmissioni
aste
Movimento terra pneumatici
idraulica
Rops Fops
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motori attrezzature CFA rulli compattatori
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Pale gommate Tutto quello che sappiamo dell’innovativa pala ibrida Hitachi costruita a Ibaraki
Pneumatici Nuovi disegni, nuove carcasse e nuove misure. Le novitĂ BKT per il movimento terra
Escavatori cingolati I coreani Doosan passano allo Stage IV e non si dimenticano dell’Italia. Arriva un nuovo NLC
Formazione Il simulatore Volvo EXC come strumento di formazione tecnica nei nuovi corsi AiFOS
PALE GOMMATE
RISPARMIO al futuro
DI
MATTHIEU COLOMBO
Il nuovo treno ad alta velocità Hitachi E7 series della Hokuriku Shinkansen che dalla primavera 2015 unisce le città di Nagano e Kanazawa in Giappone. Per il costruttore giapponese la gestione dell’energia elettrica non ha segreti.
&Componenti
Macchine
HITACHI PRESENTA LA PRIMA PALA GOMMATA DA PRODUZIONE IBRIDA. PRONTA ALLA VENDITA IN GIAPPONE, LA ZW220 HYB-5 CONSUMA FINO AL 26% IN MENO DI UNA ZW220-5, RIDUCE LE EMISSIONI E LA PRESSIONE ACUSTICA IN CABINA DI 5 dB(A)
In queste pagine la ZW220HYB-5 è in azione presso il sito di trattamento rifiuti della società Mitsui-Shuji Corporation a Chiba in Giappone.
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PALE GOMMATE
itachi ha progettato, sviluppato e testato la prima pala gommata da produzione ibrida. Attualmente al lavoro in Giappone, ha mosso l’interesse dei clienti europei più attenti ai consumi e all’immagine della loro azienda. L’innovativo modello ibrido si chiama ZW220 HYB-5 ed è prodotto nello stabilimento HCM Ryugasaki Works a Ibaraki, in Giappone. Il Gruppo Hitachi ha alle spalle una grande esperienza nella trasformazione dell’energia elettrica in moto. Citiamo, ad esempio, i treni ad alta velocità giapponesi Shinkansen sviluppati anche da Hitachi (vedi foto nella doppia pagina precedente) o il dumper rigido EH5000AC-3 con trasmissione con motori elettrici asincroni. Anche nel caso della nuova pala gommata la trasmissione è garantita da motori elettrici ma sincroni e comandati tramite inverter. I principali vantaggi annunciati dal costruttore per la ZW220 HYB-5 sono il consumo di carburante ridotto fino al 26% rispetto alla ZW220-5 con trasmissione powershift, costi di manutenzione inferiori, rumorosità contenuta, migliore controllabilità operativa ed efficienza migliorata. ST
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&Componenti
Macchine COME FUNZIONA LA NUOVA IBRIDA? Sotto al cofano posteriore, in posizione classica e longitudinale, c’è sempre un motore termico ma al posto del 6 cilindri Cummins QSB6.7 della Zw220-5 il costruttore annuncia un 4 cilindri (potrebbe essere l’Isuzu 4HK1 da 5,19 litri). Quest’unità, invece di essere flangiata a una trasmissione meccanica, alimenta un generatore di elettricità che è poi canalizzato a due
inverter montati in serie e collegati a un condensatore di energia. Gli inverter, in base alla gestione elettronica della potenza, alimentano due motori di trasmissione elettrici posti in prossimità dell’assale anteriore e di quello posteriore. Il modulo condensatore, accumula inoltre l’energia generata dai movimenti in retromarcia della pala gommata.
Traslazione indipendente dalla movimentazione di braccio e benna La traslazione e i movimenti operativi idraulici di braccio e benna sono tutti alimentati elettricamente e questo ha permesso di rendere indipendenti le richieste di potenza per la traslazione e quelle per l’utilizzo dell’attrezzo e il solleva-
mento dei bracci. In fase di carico, ad esempio, il motore aumenta automaticamente il regime in funzione del carico richiesto, senza che l’operatore debba premere il pedale dell’acceleratore.
PALE GOMMATE
ANCHE I COSTI CALANO Non conoscendo il prezzo di listino della macchina non si possono fare calcoli per capire in quanto tempo si riesce a rientrare della differenza di costo tra una ZW220-5 e una ZW220HYB-5. Una cosa, però, è certa. Ovvero che i conti non vanno fatti soltanto calcolando il risparmio in termini di carburante non consumato, ma anche in termini di costi di gestione e manutenzione inferiori a fronte di prestazioni simili se non superiori. Questo perché componenti elettrici come il generatore e i motori di traslazione sono pressoché esenti da manutenzione. Inoltre i freni di servizio richiedono minore manutenzione in ragione del sistema automatico di frenata che permette di affrontare discese a velocità costante senza frenare.
Il condensatore è sotto al pianale destro della cabina, proprio dietro agli adesivi riportati qui a lato. Sotto di lui trova posto il secondo inverter, mentre il primo dello schema in serie è montato sotto alla pedana sinistra della macchina.
Al momento dell’accelerazione, la pala gommata utilizza sia l’energia prodotta dal generatore sia quella disponibile nel condensatore. Più energia elettrica è disponibile meno carico è richiesto al motore termico. La gestione del sistema è totalmente elettronica e automatica.
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&Componenti
Macchine
Nella prima foto da sinistra è indicato il motore che aziona l’assale posteriore con due frecce rosse e, con frecce azzurre, i supporti elastici a doppio effetto del modulo che contiene il secondo inverter. Nella foto più vicina si intravede il motore elettrico sincrono che aziona l’assale anteriore.
GUARDA LA ZW220 HYB-5
IN AZIONE
c Proprietario della Mitsui-Shoji Corporation
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Masaru Yamaoka
Abbiamo testato a lungo la pala ibrida Hitachi. Ai nostri operatori è piaciuta la sua efficienza al lavoro e la silenziosità. Ovviamente abbiamo apprezzato i consumi di carburante realmente contenuti. Inoltre, una macchina di questo tipo ha anche un’immagine eco friendly e per la nostra azienda anche questo conta. Penso proprio che la ZW220HYB-5 sarà il nostro prossimo acquisto.
Nelle immagini a destra alcuni degli schemi tecnici estratti dal filmato di presentazione che fanno ben comprendere la disposizione dei componenti.
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d’innovazioni
I NUOVI MODELLI EARTHMAX CHE BKT HA PRESENTATO IN ANTEPRIMA A INTERMAT 2015, SONO GIÀ DISPONIBILI DI
MATTHIEU COLOMBO
EARTHMAX SR51 È il nuovo modello dedicato alle pale gommate ed è disponibile solo come L-5 e cut resistant. Il suo punto di forza è senza dubbio il rapporto tra resistenza e prestazioni in termini di trazione. La sua vocazione è la vita da cava. Disponibile come 17.5 R 25, 20.5 R 25 e 23.5 R 25.
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PNEUMATICI
PIT STOP
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&Componenti
Macchine ontinua con decisione la scalata di BKT alle quote di mercato nel segmento degli OTR radiali. Questa linea di prodotto, battezzata Earthmax e caratterizzata da resistenti carcasse All Steel, rappresenta oggi circa il 14% della produzione “verde”. Alla fiera francese il costruttore indiano ha presentato in anteprima al settore movimento terra e delle costruzioni gli annunciati modelli
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EARTHMAX SR47 Novità assoluta, questo pneumatico è stato sviluppato nella misura 24.00 R 35, dedicata ai dumper rigidi. Già nella versione standard (classe E-4) è caratterizzato da una resistenza molto elevata e adatta alle cave di roccia. È anche disponibile nella versione CRC cut resistant.
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EARTHMAX SR41 Tra i radiali All Steel del costruttore è un must. Progettato per rispondere alle esigenze dei dumper articolati, garantisce trazione elevata, stabilità e una notevole resistenza all’usura. Oltre alla 26.5 R 25 è disponibile la 29.5 R 25. Entrambe le misure in versione standard o cut resistant.
Earthmax SR47, Earthmax SR51 ed Earthmax SR53. I tre nuovi modelli affiancano l’apprezzato Earthmax SR41 per dumper articolati disponibile in versione standard o cut resistant (resistente ai tagli) presentato a Parigi nella misura 29.5 R 25. Oggi BKT è presente in 130 Paesi, conta circa 7.000 dipendenti e con una gamma di oltre 2.300 prodotti, nel 2014 ha fatturato 780 milioni di dollari. ST
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EARTHMAX SR53 Questo radiale All Steel è disponibile solo in classe L-5, cut resistant e con fianchi rinforzati. È la versione heavy duty da miniera dell’SR51 (in grande a sinistra). Si monta su cerchi da 25 pollici ed è disponibile nelle misure 17.5, 20.5 e 23.5. Non teme surriscaldamenti e il battistrada è disegnato per non trattenere corpi estranei.
La tipica misura per autogrù multistrada è disponibile nella gamma BKT con il nuovo modello Airomax AM27 omologato per una velocità massima di 80 km/h. La struttura, resistente ai carichi più importanti, è realizzata con cinture a più tele d’acciaio. Il disegno del battistrada favorisce trazione e manovrabilità. L’AM27 si può anche ricostruire. © Costruzioni
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Un 445/95R25 tutto nuovo
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BKT È IN PRIMA LINEA IN 130 PAESI
NOVITÀ SU TUTTA LA LINEA PER I CINGOLATI DOOSAN CHE CON LA SERIE 5 PASSANO ALLO STAGE IV SENZA FILTRO. TORNA IL BEST SELLER DX235NLC-5 DISPONIBILE ANCHE CON BRACCIO TRIPLICE ANTONIO FARGAS
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ESCAVATORI CINGOLATI
STELLA Italia
Tra i modelli Serie 3 il DX235NLC non era stato contemplato e gli italiani potevano continuare ad acquistare il modello con motore Stage IIIA rinunciando però alle migliorie in termini di comfort, prestazioni e al monitor lcd a colori di generose dimensioni. Con l’arrivo della generazione 5, la versione NLC, con larghezza di trasporto di 2.540 mm è tornata a listino.
&Componenti
Macchine utta colpa (o merito) delle normative sulle emissioni. Doosan ha appena terminato di completare la sua gamma di macchine Serie 3, caratterizzate da motori Stage IIIB, ma riparte subito con la Serie 5 per soddisfare lo Stage IV. A cavalcare la nuova onda d’innovazione sono ben 7 modelli: DX235NLC-5, DX255LC-5, DX300LC-5, DX340LC-5, DX380LC-5, DX420LC-5, DX490LC5 e DX530LC-5. A questi si aggiunge anche il modello con torretta compact radius DX235LCR-5. Tutti i nuovi modelli abbandonano il trattamento delle emissioni allo scarico con filtro antiparticolato e
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riescono a rispettare i limiti in vigore con il ricircolo dei gas di scarico raffreddato combinato alla catalisi selettiva riduttiva con iniezioni di urea. Per i modelli fino a 25 t di peso operativo arriva il motore Doosan DL06 in versione K, mentre tra le 30 e le 40 t il costruttore segue la strada delle pale gommate con il sei cilindri Scania DC9, così come per i modelli oltre le 40 t che montano lo Scania DC13. Come avrete capito dal titolo, secondo noi il modello destinato ad avere più successo in Italia è il DX235NLC-5 con carro stretto che semplifica le pratiche per il trasporto su strada e ne abbatte i costi. ST
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I Serie 5 sono sviluppati sulla base progettuale dei Serie 3, quindi condividono i medesimi componenti strutturali. L’evoluzione è comunque di sostanza. Ancora di più per il nostro DX235NLC5 dato che il modello precedente era il Serie 1 Stage IIIA. La potenza netta massima del motore cresce del 10% e arriva a 121 kW erogati a 1.800 giri/min, ovvero 100 giri/min più in basso. Inoltre la coppia motore cresce del 13%. Il costruttore dichiara una capacità di sollevamento superiore del 5% (e la forza del modello precedente era già superiore alla media di categoria), una forza di trazione in crescita del 10% (arrivando a valori tra i migliori della sua classe) e una forza di penetrazione superiore dell’8%. La pressione acustica in cabina si allinea ai valori dei concorrenti più blasonati con 69 dB(A) dichiarati in cabina. Prima erano 72.
Ora anche con controllo remoto Il monitor lcd a colori ed alta risoluzione non cambia e i comandi restano tradizionali (non touch screen) ma l’elettronica è ancora più avanzata e integra nuove funzionalità come il Trip Meter Setting che permette il monitoraggio dei consumi giornalieri dalla cabina. È stato poi ottimizzato anche lo Smart Power Control che regola il caruzioni © Cost rico del motore termico in base alla regolazione delle pompe idrauliche. Tra le novità anche il sistema di monitoraggio remoto, diagnostica e trasmissione dati CoreTMS.
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I GRANDI PASSANO A SCANIA
DX300LC-5 con Scania DC9
ESCAVATORI CINGOLATI
PIÙ PRESTAZIONI E COMFORT
&Componenti
Macchine NOVITÀ ANCHE PER LA RETE ITALIA
DX490/530LC-5 con Scania DC13
nuova sede milanese sono a disposizione dei clienti DMO. Quadri ha le carte in regola per offrire un servizio di assistenza, ricambi e noleggio di primo livello e si unisce alla già importante squadra DMO che oltre al quartier generale a Russi (RA), ha sede in provincia di Bologna e conta su circa 40 officine autorizzate in grado di coprire con efficienza e tempestività le regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto per i marchi Doosan e Bobcat e Friuli per il marchio Bobcat.
DX420LC-5 con Scania DC13
DX340/380LC-5 con Scania DC9
DMO, il concessionario del nord Italia per Doosan e Bobcat, ha migliorato la presenza sul territorio siglando una partnership con Quadri Veicoli Industriali. L’azienda con sede a Cambiago, in posizione fronte autostrada A4 tra Milano e Bergamo, è diventata sub-dealer Doosan e Bobcat per la provincia di Milano. Nella foto (sotto, al centro) la stretta di mano tra Gabriele Silvagni di DMO, Giuseppe Quadri e Umberto Quadri. L’officina da 3.000 m2 e il piazzale di 16.000 m2 della
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FORMAZIONE
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FORMATORI MBRE E 15 SETTE
CORSO OPERATORI E 30 SETTEM BRE
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&Componenti Grande valore Macchine
AGGIUNTO AIFOS GUARDA AVANTI OFFRENDO CORSI DI FORMAZIONE PER ESCAVATORI CINGOLATI CON L’AUSILIO DEL SIMULATORE DI
MATTHIEU COLOMBO
ealtà simulata, formazione vera. All’Associazione italiana Formatori e Operatori della Sicurezza sul lavoro hanno immaginato il valore aggiunto che un simulatore di macchine movimento terra avrebbe potuto dare ai loro percorsi formativi conformi all’accordo Stato-Regioni del 22/2/2012. L’idea originale è stata di Paolo Carminati, consigliere nazionale AiFOS, e ha trovato il supporto del segretario generale Francesco Naviglio. Oggi, in collaborazione con Volvo CE Italia, che fornisce un simulatore Oryx modello Volvo EXC 5.0, l’Associazione è pronta a erogare corsi per operatori di escavatori presso la sede di Brescia. Lo scorso 28 maggio, Costruzioni ha seguito a Brescia il convegno “Operatori del futuro - Il simulatore per la formazione delle attrezzature”. I temi affrontati ci hanno confermato che questa tecnologia all’avanguardia non può sostituire integralmente le macchine per formare correttamente un professionista. Ma abbiamo immaginato quanto possa essere utile, sicuro, sostenibile e pratico utilizzare questi strumenti per preparare i soggetti a usare le macchine con cognizione di causa. I primi corsi di formazione per operatori di escavatori con parte teorica, pratica con simulatore e fase finale in campo prove presso una cava, si terranno il prossimo settembre nel palazzo CSMT presso l’Università degli Studi di Brescia (sono aperte le iscrizioni online su aifos.org). ST
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L’utilizzo del simulatore nei percorsi formativi AiFOS è iniziato con il simulatore Volvo EXC 5.0 che replica il lavoro con escavatori cingolati.
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ESCAVATO CINGOLATI RI
I simulatori non sono un gioco e l’operatore deve percepire l’instabilità delle macchine per riconoscere le situazioni di pericolo. Per questo, un raffinato sistema di sospensioni elettroattuate riproduce le vibrazioni che si sentono sugli escavatori.
SCELTO DA AiFOS Quando si immagina un simulatore per macchine movimento terra si pensa subito a quello per escavatori. Forse perché sono i più diffusi. Quelli realizzati dalla svedese Oryx si distinguono per la qualità dei materiali e l’accuratezza dei software. Basti dire che per la versione Volvo EXC 5.0 che presentiamo in questa pagina le condizioni operative riprodotte per gli utenti sono ben 34 e che, all’interno di ogni situazione di lavoro, gli scenari variano infondendo una reale sensazione di casualità. La risoluzione delle immagini è molto elevata, mentre i comandi sono proprio quelli Volvo.
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REALTÀ AUMENTATA Con questo termine s’intende l’arricchimento della percezione sensoriale tramite supporti tecnologici. La nuova frontiera è integrare i monitor dei simulatori con occhiali supertecnologici.
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Oryx realizza anche simulatori per Volvo Trucks e per Volvo Bus. La guida su strada viene riprodotta in ogni dettaglio così come le sensazioni di guida.
&Componenti
Macchine
PALE GOMM ATE NON POTEVA MANCARE Per Volvo le pale gommate sono il prodotto di punta. Promuovere le macchine garantendo anche supporti di formazione dedicati è strategico. Oltre che per i neofiti, il simulatore Volvo WLO è indicato anche per operatori esperti. In particolare, per favorire il passaggio dallo sterzo classico a quello elettrico e contrastare le vecchie abitudini. Questi simulatori non insegnano solo a lavorare in sicurezza ma anche a migliorare l’utilizzo delle macchine per contenere i consumi di carburante ed elevare la produttività. Non solo formazione, quindi, ma anche supporto e didattica.
MUST VOLVO Gli elementi strutturali del simulatore per pale gommate WLO sono in parte condivisi con quelli del modello EXC. Cambiano ovviamente i comandi e le condizioni operative replicate sono frutto di un software ancora più elaborato.
Unico nel suo genere
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Anche i dumper articolati sono un prodotto faro della gamma di macchine movimento terra Volvo e a un neofita la loro guida può sembrare semplice, soprattutto con il cassone non carico. L’investimento per realizzare un simulatore dedicato a questo tipo di prodotto sottolinea la grande attenzione alla sicurezza tipica Volvo e l’esigenza di formare operatori a livello globale, anche nei Paesi emergenti.
CHE INCLINAZIONE! La versione Oryx per dumper è senza dubbio la più suggestiva visto che si ha letteralmente la sensazione di salire in cabina e che gli ammortizzatori simulano inclinazioni da capogiro.
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L’Associazione italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro è una realtà sindacale datoriale e professionale (in base all’art. 39 della Costituzione) che rappresenta aziende e singoli formatori uniti allo scopo di garantire il lavoro in sicurezza con supporti preventivi. Presente a livello nazionale, AiFOS garantisce servizi sia di formazione sia di consulenza per tutti gli ambiti legati alla sicurezza sul lavoro. I corsi per macchine operatrici sono l’evoluzione più recente di un istituto d’esperienza e d’innovazione, come dimostra la scelta di introdurre i simulatori nei percorsi formativi.
PIÙ INFO
RG SU AIFOS.O
DALL’AULA AL LABORATORIO L’AiFOS ha sede all’interno del palazzo CSMT presso l’Università di Brescia. Oltre ad aule attrezzate per la parte teorica dei corsi, soci e allievi ospiti hanno a disposizione un ampio spazio chiamato “Laboratorio della Sicurezza”, riconosciuto da Regione Lombardia come centro di formazione d’eccellenza. All’interno del laboratorio sono ricreate condizioni e ambienti per promuovere e “costruire” la sicurezza sul lavoro in modo attivo, coinvolgendo i partecipanti in prima persona in ambiti che vanno dal lavoro in quota a quello in ambienti confinati.
Meno costi di manutenzione Usura macchina inferiore
EFFICIENZA REALE
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FORMAZIONE
SICUREZZA A 360°
42 Costruzioni giugno 2015
Velocità maggiore, efficienza Costi di produzione inferiori
Consumo
Il valore aggiunto che i simulatori Meno carburante sviluppati dal lavoro sinergico di Oryx emissioni inferiore e Volvo CE hanno portato a termine è evidente. Lo strumento non eleva solo il grado di sicurezza attiva, ma educa ogni operatore al corretto utilizzo di macchine operatrici. Il software, molto sofisticato, permette di migliorare il comportamento degli operatori, ottimizzare il rendimento delle macchine, la produttività e riducendo al contempo i costi vivi (manutenzione e carburante).
L’ESPERIENZA ODEBRECHT
Niclas Olovsson
Consigliere naz. AiFOS
Key account manager Oryx
Roberto Catana
Elena Pallicelli
Formatore qualificato AiFOS
Direttore marketing Volvo CE Italia
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Non sono un dipendente AiFOS ma offro loro la mia esperienza nella formazione di operatori. A dire il vero in principio ero scettico sull’utilità del simulatore per formare uomini che devono lavorare sul campo. Mi sono ricreduto perché queste tecnologie permettono di maturare un’esperienza tecnica e pratica prima di “accendere il motore”. Si arriva sulle macchine più preparati e la sicurezza in fase formativa è più elevata.
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Francesco Naviglio Segretario generale AiFOS
Per Volvo CE la sicurezza ha un valore pari alla produttività che una nostra macchina può garantire. Al riguardo, investiamo risorse per far comprendere agli imprenditori e operatori italiani quanto la formazione sia importante sia per prevenire situazioni di pericolo sia per migliorare l’efficienza di ogni singola macchina. Il nuovo simulatore avanzato Volvo ECX rispecchia tutte
Per noi la sicurezza sul lavoro è una filosofia di vita e garantiamo percorsi formativi per prevenire infortuni da molti anni. L’idea di utilizzare un simulatore per formare operatori di macchine movimento terra è venuta al collega Paolo Carminati e si è dimostrata un valido complemento ai percorsi di formazione offerti. In Svezia i simulatori sono già utilizzati negli istituti professionali, sarebbe interessante introdurli anche nei corsi scolastici per geometri.
le caratteristiche dei nostri escavatori e grazie alla tecnologia avanzata permette di migliorare il lavoro di operatori esperti portandoli a essere di primo livello. La formazione tramite simulatore è ormai un metodo ben collaudato per Volvo. Ha un immediato effetto positivo sulle abilità dei partecipanti ed è un ritorno sull’investimento veloce e sicuro.
I SIMULATORI ORYX NEL MONDO
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Paolo Carminati
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L’impresa globale di origini brasiliane Odebrecht ha formato i suoi operatori impiegati nei cantieri e nei siti estrattivi del Sud America grazie al supporto del dealer Volvo CE Grupo Tracbel che ha fornito 14 simulatori allestiti in singoli rimorchi itineranti. I risultati riscontrati dall’impresa sono sorprendenti: • Costi di formazione inferiori del 62% (paese emergente, operatori tabula rasa) • Tempi di formazione inferiori del 20% • Consumo carburante delle macchine operatrici in calo del 10% • Produttività superiore del 5% • Meno danni alle macchine operatrici
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Guida CAVE d’Italia Una Guida ai siti censiti con l’indicazione di Comune, località, nome e indirizzo della società esercente, tipologia o categoria del materiale cavato.
con tutti i siti per la produzione di bitume e calcestruzzo preconfezionato Prenota la tua copia: abbonamenti@fiaccola.it
www.caveditaliaweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 | 20123 Milano | Tel.02 89421350 | abbonamenti@fiaccola.it | www.fiaccola.com
&
Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi
Cesoie
Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa
Green
Frantoi
Ferro
Idraulica Faccia piana
Decommissioning Polipi
microcariche
Attrezzature Sostenibile
Sicurezza
Servizi Flessibilità a portata
50 52 54 56 60
di mano con il servizio nolo Tyrolit Rental Service
Escavatori Da 3 a 4 ore di allestimento per i nuovi cingolati EC380EHR ed EC480EHE Stage IV
Escavatori Il nuovo Liebherr R960 Demolition manda in pensione l’R954C e innova con l’LDC
Escavatori Importanti i contributi del modello JCB radiocomandato e customizzato
Benne vagliatrici Innovative le soluzioni tecniche del nuovo modello VSE 40 Simex al lavoro nel modenese
NEWS
&Demolizione
Riciclaggio
Cessione per l’integrazione
U
R come cantiere Sensibilizzare il settore dell'edilizia sulla sostenibilità in cantiere incentivando “Riduzione”, “Raccolta”, “Reimpiego”, “Recupero” e “Riciclo” dei materiali. Questo l’obiettivo di “R come Cantiere”, l'iniziativa Saie, realizzata in collaborazione con la società Fe.Da. Una serie di approfondimenti prima e durante la manifestazione, che si terrà dal 14 al 17 ottobre a Bologna, tratteranno le tematiche connesse alla demolizione selettiva e qualificata, alla selezione differenziata, allo stoccaggio, al trasporto, al rispetto delle norme e alle soluzioni tecniche innovative. Per definire il programma, esperti del settore si sono confrontati in una tavola rotonda organizzata da Fe.Da e Saie in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Arpa e BolognaFiere.
www.saie.bolognafiere.it
46 Costruzioni giugno 2015
validi gli accordi di fornitura con Montabert per i prodotti a marchio Bobcat e Doosan, in modo da garantire continuità nel livello di servizi e qualità proposti ai concessionari. Per quanto riguarda Montabert, ricordiamo che alla scorsa edizione di Intermat ha presentato numerose novità. Prima tra tutte, il sistema antisismico BRV, il dispositivo elettronico brevettato che permette di migliorare la sicurezza ambientale tramite la regolazione della potenza del martello in base alle vibrazioni generate. Altra novità lanciata a Parigi il perforatore idraulico polivalente HC95, con cui il brand ha intenzione di rafforzare la propria posizione in questo specifico mercato. www.montabert.com www.doosanequipment.com
Discariche in pellicola Una storia di giornalismo svolto con coscienza. Un racconto sull’attuale e veritiera gestione dei rifiuti in Italia. “Nomi e cognomi”, film di Sebastiano Rizzo, esplora la storia di Mimmo, giornalista del Sud che, dopo aver fatto carriera a Milano, torna nella sua terra d'origine per dirigere un quotidiano locale. Mimmo scrive ciò che vede e racconta sempre la verità. Anche quella di una discarica che contamina il terreno con sostanze tossiche. La pellicola indaga tematiche, considerate spesso tabù nel cinema italiano. Ed è un inno agli uomini che tengono la schiena dritta.
Fonte: ansa.it
na cessione che strizza l’occhio al futuro. La notizia è ufficiale: Doosan ha ceduto il 100% delle quote di Montabert a
Joy Global, uno dei principali fornitori mondiali di attrezzature, sistemi e servizi per l'industria mineraria con circa 14.000 dipendenti in 20 Paesi, quotato alla borsa di New York. La decisione è stata presa perché i prodotti e le attrezzature Montabert si integrano con l’attività principale di Joy Global: progettazione, produzione, distribuzione e assistenza di attrezzature a grande produttività per il settore minerario. MONTABERT avrà così l'opportunità di lavorare per un'impresa di livello mondiale, presente in tutte le principali regioni minerarie del pianeta; DOOSAN, d'altro canto, potrà focalizzarsi sempre più e meglio sulle opportunità di crescita commerciale in Europa, Medio Oriente e Africa. Tuttavia, restano
Ecomondo in Sudafrica o scorso maggio, Ecomondo, la più importante fiera italiana dedicata all’ambiente, è volata in Sudafrica, dove ha curato la nuova sezione Waste&Recycling Africa in occasione del Salone della tecnologia industriale Indutec. “Accanto all’area espositiva, abbiamo portato a Johannesburg il ‘sapere italiano’ sull’ambiente, proponendo un calendario di convegni con l’illustrazione delle best practice del nostro Paese”, spiega Alessandra Astolfi (nella foto), project manager di Ecomondo. “Autorevoli relatori hanno proposto contenuti sulla gestione dei rifiuti nelle grandi città, i sistemi di gestione dei rifiuti biodegradabili e il processo del riuso, la gestione del rifiuto organico, il recupero delle plastiche e le potenzialità della bioplastica”. www.ecomondo.com
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Raccolti e recuperati ltre 45 milioni di kg di pfu (penumatici fuori uso) raccolti e avviati al recupero, +6% rispetto al 2013. Questo il principale dato emerso dalla seconda edizione dell’Annual Report di EcoTyre, il consorzio primo in Italia per numero di soci (oltre 400) e secondo per quantitativi di pfu gestiti. Il rapporto contiene tutti i dati, relativi alla raccolta, ordinaria e straordinaria e all’avvio al corretto recupero di pfu, e una fotografia delle iniziative di sensibilizzazione che il consorzio ha messo in campo nell’ultimo anno in tutta Italia. I dati confermano il trend di crescita dei primi tre anni di attività. www.ecotyre.it
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Compatta e agile Negli scorsi numeri vi abbiamo parlato delle nuove benne frantoio, ma le novità in casa MB Crusher non si esauriscono a quella specifica gamma. A Intermat, infatti, l’azienda ha lanciato anche la nuova benna vagliante MB-LS140, per minipale dalle 2,6 t e terne. Progettata in Italia nello stabilimento produttivo MB di Fara Vicentino (VI), ha un peso di 0,45 t, dimensioni particolarmente compatte (1.420 x 1.380 mm x 875 mm di altezza) e una capacità di carico di 0.50 m3. www.mbcrusher.com
Guida strategica uova carica tra le fila di Terex Finlay. Rik Kiddle (nella foto) è stato nominato global business development e direttore commerciale della società: sarà responsabile della guida strategica e della crescita del business, per incrementare la quota di mercato e individuare nuove opportunità a livello globale. Già responsabile per lo sviluppo della gamma Wastemaster di JCB, Kiddle ha tra gli obiettivi anche quello di far crescere la rete di concessionari Terex Finlay nel mondo. www.terex.com
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giugno 2015 Costruzioni 47
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Professionalità al diamante La divisione Elettroutensili Professionali di Bosch lancia una soluzione completa per fori di carotaggio. Le nuove carotatrici sono due, entrambe pensate per ottenere elevati diametri nel calcestruzzo e nella muratura
ovità nella gamma Bosch Elettroutensili Professionali. È nato il nuovo sistema di foratura al diamante, una soluzione completa per fori di carotaggio nel calcestruzzo e nella muratura, anche con grandi diametri. Il sistema, caratterizzato dall'elevata flessibilità offerta dalla completa gamma di accessori, comprende le carotatrici GDB 180 WE Professional e GDB 350
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WE Professional e i castelli di supporto GCR 180 Professional e GCR 350 Professional. Il modello GDB 180 WE Professional, con i suoi soli 5,2 kg di peso e il motore da 2.000 Watt con ingranaggi a due velocità, è pensato per diametri di foratura fino a 180 mm. L'utensile si può utilizzare a guida manuale o con il castello di supporto GCR 180 Professional,
Potenza e controllo Altra novità da Bosch. Il Gruppo sostituisce i modelli precedenti con una nuova generazione di mar-
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consentendo di lavorare vicino alle pareti grazie all'angolo ridotto. La GDB 350 WE Professional è concepita per grandi diametri di foratura, fino a 350 mm: grazie ai suoi 3.200 Watt, l'utensile è particolarmente efficiente e può essere impiegato in combinazione con il castello di supporto GCR 350 Professional. Entrambi i modelli BOSCH dispongono di
telli perforatori a batteria da 36 Volt: GBH 36 V-LI Plus Professional, con mandrino SDS-plus, e GBH 36 VF-LI Plus Professional, con mandrino autoserrante intercambiabile. Rispetto ai modelli precedenti, i martelli perforatori si distinguono per maggiore potenza, nuove funzioni comfort, sistema di ammortizzazione delle vibrazioni e maggiore durata della carica. Come dimostrano appositi test dell'SLG Prüf-und Zertifizierungs (istituto indipendente per collaudi e certificazioni), entrambi i martelli consentono un maggiore avanzamento nella foratura e sono più veloci rispetto agli utensili a filo comparabili nella classe di peso da 3 kg. Durante forature di confronto, eseguite nel calcestruzzo con corona a forare da 68 mm e funzione di percussione, il GBH 36 VF-LI risulta più veloce di circa il 35% sui tempi medi di realizzazione dei fori.
ingranaggi con lubrificazione a bagno d'olio, della carcassa in alluminio pressofuso e di un cavo flessibile e resistente alla rottura. La GDB 350 WE Professional offre anche una pompa per l'olio supplementare, in questo modo gli ingranaggi possono essere completamente immersi nel bagno d'olio anche nelle forature in verticale. La dotazione di entrambi gli utensili è completata infine da avviamento dolce, indicatore elettronico di sovraccarico, interruttore di protezione PRCD e frizione di sicurezza. www.bosch.it
Riciclaggio&Demolizione
NEWS
chiamata a sostituire il PC450LC-8, ha un peso operativo che varia da 55.750 a 65.950 kg. Il peso più basso è quello in allestimento per lo scavo con primo braccio (due
altezze intermedie permette di montare attrezzature idrauliche fino a 5 t di peso raggiungendo uno sbraccio di oltre 11 m, mentre in configurazione da 28 m, il peso dell’attrezzatura può
Sua altezza fa la differenza nel medio Fresco di fabbrica, il PC490LC-10 HRD non è ancora stato fotografato al lavoro. Prende il posto del PC450LC-8 HRD. Oltre al braccio da 28 m d’altezza, è ora disponibile per altezze intermedie e attrezzature da 5 t a debuttato a Intermat 2015 il primo escavatore Komatsu Serie 10 da demolizione. Dopo due anni e mezzo di sviluppo, ora il PC490LC-10 HRD è a listino e offre anche ai clienti “demo” i vantaggi della generazione Stage IIIB: dalla cabina più confortevole alla gestione idraulica controllata
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elettronicamente passando per la nuova interfaccia intelligente che suggerisce agli operatori come migliorare la propria produttività. Tutte caratteristiche importanti ma che per clienti che “guardano in alto” passano in secondo piano rispetto alle nuove configurazioni braccio disponibili. La nuova macchina,
sezioni fisse) tipo boomerang o dritto, per altezze massime rispettive di 10,6 e 13,4 m. Poi si passa al nuovo allestimento per lavori ad altezze intermedie, sempre con braccio in due parti fisse montate a boomerang o dritte, per altezze massime di 14,6 e 17,4 m. Infine si arriva ai 28 m d’altezza massima. Il nuovo allestimento per
Nasce in Komatsu UK Il nuovo escavatore da demolizione PC490LC-10 HRD è completamente prodotto nello stabilimento inglese di Komatsu. Non solo, è stato sviluppato appositamente per il mercato europeo, in particolare per rispondere alle esigenze operative emergenti della clientela come quella di montare grandi attrezzature per lavorare ad altezze tra i 10 e i 20 m. Nello stesso stabilimento sono prodotti anche gli HRD PC290LC/NLC8 e PC350LC/NLC-8.
arrivare a 3,35 t a uno sbraccio di 16,5 m. La cabina è inclinabile di 30 gradi, ha una protezione superiore e una frontale apribile a libro per favorire la pulizia del parabrezza. Il vetro superiore è antisfondamento a norma EN356 Classe P5A. Per chi fosse interessato anche al motore possiamo dire che sotto al cofano gira un KOMATSU SAA6D125E6A, ossia il 6 cilindri da 11 litri in versione con turbina Vgt, Egr e filtro antiparticolato con rigenerazione passiva (senza Scr) che rispetto alla versione Stage IIIA consuma il 5% in meno di carburante. Di serie il sistema di monitoraggio manutenzione EMMS, il Komtrax e il programma Komatsu Care. www.komatsu.eu
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SERVIZI
Punta
DI DIAMANTE
Z ERO PENSIERI Durante i 24 mesi di contratto, Tyrolit si impegna a svolgere la consueta manutenzione delle attrezzature, compresa l’eventuale sostituzione. Nel canone di noleggio sono inclusi inoltre altri servizi, quali: corsi di formazione tecnica, commerciale, legale e di marketing sulla gestione dell’attività di noleggio; supporto alla comunicazione nei punti noleggio mediante materiale informativo, depliant e dispense personalizzate; piani di comunicazione con i media e manualistica di gestione del servizio; presenza costante della rete di assistenza Tyrolit per informazioni e help desk; fornitura di un software specifico per la gestione dell’attività di noleggio; contratti legali aggiornati alle normative vigenti pronti all’uso.
50 Costruzioni giugno 2015
&Demolizione
Riciclaggio
ECCO A VOI TYROLIT RENTAL SERVICE, IL SERVIZIO DI NOLEGGIO FIRMATO DALLA CASA AUSTRIACA CHE PREVEDE UN CONTRATTO DELLA DURATA DI 24 MESI.
FLESSIBILITÀ A PORTATA DI MANO DI
DANIELA STASI
ormula semplice e innovativa, che non prevede l’immobilizzo di capitali per l’acquisto e la gestione del parco macchine da parte di chi dà a nolo. Si chiama Tyrolit Rental Service ed è il nuovo servizio di noleggio proposto dall’austriaca Tyrolit. Come funziona? Si sottoscrive un contratto di noleggio “aperto”, della durata di 24 mesi, per tipologie di prodotto che possono riguardare i settori del taglio, del carotaggio e della demolizione leggera. Al termine del periodo, Tyrolit ritirerà le attrezzature e, in caso di proseguimento dell’accordo, le sostituirà con modelli nuovi: gli esemplari ritirati, una volta rigenerati, entreranno a far parte del parco mezzi con la funzione di macchine sostitutive. Questi modelli quindi restano di proprietà Tyrolit. Il servizio è rivolto ai distributori di materiali edili e di piccole macchine per il cantiere, ferramenta professionali, distributori di materiale elettrico e idrotermosanitario e naturalmente ai noleggiatori. RST
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DEMOLIRE CON UN PESO PIUMA La prima sega a muro idraulica è stata creata da Tyrolit Hydrostress nel 1983, seguita poco dopo dalla prima sega compatta automatica. Ecco ora un altro primato, la sega a muro più leggera al mondo, la WSE811***, con una profondità di taglio fino a 315 mm: con la testa di taglio, l’unità di controllo e l’azionamento integrati in un unico sistema, ha una potenza mas-
sima di 9 kW a 16 A per un peso di soli 25,4 kg, ed è in grado di operare con un singolo alimentatore e una singola connessione acqua. La WSE811*** è azionata dal sistema brevettato P2 drive, ad alta frequenza: i magneti permanenti integrati riducono il calore e la velocità del motore, diminuendo lo sforzo dei componenti e quindi le esigenze di manutenzione.
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ESCAVATORI
APPETITE for destruction I NUOVI CINGOLATI EC380EHR E EC480EHR STAGE IV SI POSSONO GIÀ ORDINARE. DAL CARRELLONE ALL’INIZIO LAVORI RICHIEDONO SOLTANTO DA 3 A 4 ORE D’ALLESTIMENTO DI
GIAMPAOLO DELBOSCO
ostruiti per demolire. Questo è il motto dei nuovi escavatori Serie E Volvo high reach che vanno a sostituire le stesse macchine di generazione D. In gamma arrivano gli EC380EHR ed EC480EHR, mentre fa un passo indietro l’EC700CHR. Fermo restando che per i cingolati standard, a partire dall’EC220E, è disponibile il demolition package. Gli EC380EHR ed EC480EHR sono completamente nuovi e non dei Serie D con motore Stage IV. Nel complesso il peso operativo dei due modelli cresce circa di 3 t e l’altezza massima operativa fino a 3 m. Ora i bracci disponibili, realizzati negli stabilimenti Volvo come quelli delle macchine da scavo, arrivano ad altezze di 21 o 32 m. Il 380 può lavorare con attrezzature idrauliche fino a 3 t di peso, mentre il 480 fino a 3,5 t. Completamente nuova la cabina inclinabile, protetta con roll bar integrale esterno FOG, caratterizzata da un livello di comfort superiore e dal display lcd più grande. Un sistema elettronico di sicurezza segnala quando la macchina si avvicina al carico operativo massimo. RST
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52 Costruzioni giugno 2015
&Demolizione
Riciclaggio
STRUTTURA DA DURI, ANIMA MULTITASKING I nuovi EC380EHR e EC480EHR confermano la progettazione modulare dell’attrezzatura ultra high reach che permette di alternare la configurazione massima con bracci/avambracci standard per essere utilizzati come normali escavatori. È inoltre disponibile un braccio dritto. In questo modo i due model-
li possono garantire il ritorno dell’investimento fatto in tutte le fasi del cantiere e anche quando non ci sono progetti di demolizione con altezze e sbracci importanti da portare a termine. L’elettronica permette di memorizzare fino a 20 attrezzature idrauliche con relativi parametri di portata e pressione.
DUE NUOVI DEMO SERIE E Macchine da demolizione high reach Peso operativo* Peso operativo (con attrezzatura da scavo) Altezza massima al perno Sbraccio massimo Peso massimo attrezzatura idraulica** Angolo operativo massimo Inclinazione massima cabina
kg kg m m kg
EC380EHR 51.440 46.360
EC480EHR 64.020 57.115
23,06 14,49 3.000 20° 30°
28,14 16,09 3.500 15° 30°
*il peso operativo può variare in base alle configurazioni per i singoli mercati ** dipende dalla configurazione della macchina
Sullo sfondo il nuovo EC380EHR allestito con attrezzatura da 23 m d'altezza misurata al perno. Il sistema d’abbattimento polveri è integrato nel braccio.
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ESCAVATORI INNOVATIVO Il sistema LDC pensato e sviluppato da Liebherr si gestisce tramite il touch screen a colori in cabina. Questo permette all’operatore di vedere rappresentata in tempo reale la posizione del braccio montato e visualizzare le manovre che il sistema riconosce come pericolose perché mettono in crisi la stabilità della macchina. L’elettronica limita infatti sia i movimenti delle singole sezioni del braccio (sensori d’angolazione) sia la rotazione della torretta.
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GUARDA L’ASSEMBL AGGIO DELL’R960
&Demolizione
Riciclaggio
STABILITÀ
e sicurezza attiva IL NUOVO ESCAVATORE LIEBHERR R960 DEMOLITION PRENDE IL POSTO DELL’R954C ED È DISPONIBILE CON BRACCIO DA 24 E 34 M. INNOVA CON IL SISTEMA DI CONTROLLO LDC DI
MATTHIEU COLOMBO
a gestione elettronica integrata arriva anche sulle macchine da demolizione ed eleva drasticamente gli standard di sicurezza anche nelle condizioni operative più rischiose, ovvero quando si decostruisce in altezza. Il primo esemplare “intelligente” è il nuovo R960 Demolition costruito a Colmar (F) che porta al debutto il sistema Liebherr Demolition Control (LDC). Questo modello sostituisce in gamma la versione demo dell’R954C offrendo prestazioni ancora migliori e consumi di carburante più contenuti, ma in termini di produttività è sempre l’LDC a fare la differenza perché permette di raggiungere zone di lavoro inesplorate in tutta sicurezza. RST
RICONOSCE LE ATTREZZATURE IN AUTOMATICO Il nuovo sistema Liebherr Demolition Control è completamente integrato con l’elettronica dell’R960. La macchina riconosce il tipo di braccio montato e adegua le prestazioni idrauliche per conseguenza.
FINO A 3,5 T IN PUNTA
drata e 240 kW di potenza. In base all’allestimento, il suo peso operativo varia da 88.600 a 93.500 kg. Nella foto in basso (da sinistra) un dettaglio della sottozavorra addizionale, il sottocarro heavy duty allargabile e la cabina inclinabile e protetta da rollbar integrale.
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L’R960 Demolition non è un 954 con LDC, ma una macchina riprogettata facendo tesoro di tutta l’esperienza maturata con i clienti in cantiere. Tra le novità, la cabina di nuova generazione che aumenta sicurezza passiva e comfort e il motore Liebherr D936A7 da 10,5 litri di cilin-
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ESCAVATORI
DEUS EX 56 Costruzioni giugno 2015
&Demolizione
Riciclaggio
UN ESCAVATORE CINGOLATO RADIOCOMANDATO E REALIZZATO SU MISURA DA JCB, È STATO RISOLUTIVO NELLA DEMOLIZIONE ALL’INTERNO DELLA NUOVA STAZIONE DI BIRMINGHAM DI
DANIELA STASI
sempre una questione di causa ed effetto, di principio e conseguenze, di origine e risultati. Sempre. Anche nella case history che vi stiamo per illustrare. La stazione di Birmingham New Street, la più grande dei tre principali scali ferroviari che servono la città e l’ottavo più trafficato del Regno Unito, è oggetto di un significativo intervento di riqualificazione e ampliamento. Il progetto include anche opere di demolizione di alcune delle strutture preesistenti, effettuate dalla storica Coleman & Company con l’impiego di un escavatore interamente radiocomandato allestito su misura da JCB: in tal modo i lavori vengono svolti in totale sicurezza e senza interrompere le attività della stazione. Basti dire che nel biennio 2014/2015 è prevista la demolizione di 6.000 t di calcestruzzo armato e l’abbattimento di alcune strutture particolarmente impegnative, come le travi della vecchia copertura che arrivano a pesare fino a 80-90 t per una larghezza di 2,5 m e uno spessore di 1,5 m. E basti aggiungere, dettaglio fondamentale, che tali operazioni si svolgono all’interno di un sito in pieno esercizio, al di sotto di una nuova struttura in acciaio del costo di diversi milioni di sterline. L’uso della macchina firmata JCB è stato assolutamente risolutore: il peso contenuto ha consentito di non gravare sulle strutture orizzontali dell’edificio, mentre l’elevata potenza idraulica ha permesso di utilizzare la pinza demolitrice da 4 t. Al momento, l’escavatore sta lavorando su turni di 20 ore giornaliere alla demolizione delle travi e di parte degli orizzontamenti in calcestruzzo armato esistenti. I particolari nelle pagine successive. RST
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ESCAVATORI TAILOR MADE Di questa macchina avevamo già fatto cenno in una news pubblicata su Costruzioni di aprile (pag. 63). Eccoci ora con maggiori dettagli. Frutto della collaborazione tra Coleman Engineering Services, il rivenditore JCB Gunn e la divisione JCB Heavy Products di Uttoxeter, Staffordshire, l’escavatore cingolato da 21 t combina la torretta del modello JCB JS190 con il carro e i cingoli in gomma del modello JS220LC. Il risultato è una macchina in grado di svolgere compiti specifici in un ambiente ad alto profilo di rischio. Un mezzo che per i prossimi otto mesi sarà impegnato a Birmingham e che poi affronterà altri interventi di demolizione di elevata complessità.
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PIÙ GRANDE E CON UN NUOVO VOLTO Già oggetto negli anni Sessanta di un intervento di ricostruzione, la New Street Station è attualmente al centro di un progetto che prevede la riorganizzazione della struttura, la creazione di una nuova facciata e un grande atrio di ingresso. Dopo tre anni di lavori, nel 2013 è stata aperta al pubblico la parte interessata dalla prima fase del programma di rinnovamento, mentre il completamento è previsto per la fine del 2015, quando le dimensioni della New Street Station saranno più che triplicate. Considerata l’ingente mole di traffico gestita quotidianamen-
te dalla stazione (140.000 persone al giorno), non era possibile chiuderla. Questo fattore, chiaramente, ha reso l’intervento ancora più complesso.
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Riciclaggio
Controllo remoto Sul mezzo JCB è stato implementato un sistema di controllo remoto che consente all'operatore di pilotare la macchina da una piattaforma aerea posizionata al di sopra delle strutture da demolire, per avere una visuale ottimale dell’area operativa. Una recinzione laser a infrarossi integrata limita il funzionamento della macchina all’interno di
un perimetro predefinito. L'escavatore è inoltre equipaggiato di illuminazione a led per la visione notturna, sistema di sicurezza per il carburante, braccio triplice, controllo di sicurezza del raggio di lavoro, sistema antincendio automatico a bordo, filtro polveri a bordo e arresto di emergenza.
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DA VAGLIARE SIAMO ANDATI NEL MODENESE A VEDERE LA NUOVA BENNA VAGLIATRICE VSE 40 DI SIMEX.
A COLPIRCI, LE SOLUZIONI TECNICHE ADOTTATE, COME LA REGOLAZIONE IDRAULICA DELLA PEZZATURA DIRETTAMENTE DALLA CABINA
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B ENNE VAGLIATRICI
Innovazione
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Riciclaggio na produzione ben definita, un servizio solerte e una notevole capacità di posare lo sguardo altrove, sfoderata non appena la situazione economica italiana ha iniziato a singhiozzare. È la fotografia a colori di Simex. Istantanea di una realtà che dall’Emilia-Romagna è riuscita a espandersi in altri mercati, anche geograficamente o culturalmente lontani come il Giappone e l’Iran, new entry 2015. Rimanendo entro i confini nazionali, siamo andati a Magreta di Formigine, nel modenese, presso l’impianto di trattamento e recupero di rifiuti edili di Inerti Pederzona, per vedere al lavoro una delle più recenti novità di gamma, la benna vagliatrice VSE 40, noleggiata dal concessionario Edil Ciesse. E siamo rimasti colpiti dalle sue innovative soluzioni tecniche tecniche e dalla sua capacità di vagliare agilmente tipologie differenti di materiali. Nelle pagine successive vi illustriamo i perché di tale scelta. RST
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LA GAMMA VSE
COMANDI IN CABINA
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La VSE 40, così come la sua sorella minore VSE 30, è una benna vagliatrice a tre alberi rotanti (il modello VSE 30 ne ha due). Ciò che la caratterizza e la distingue dai modelli concorrenti è la possibilità di cambiare la pezzatura idraulicamente direttamente dalla cabina e in modo rapido, grazie a un comando che consente di distanziare o riavvicinare gli alberi, in maniera tale che il materiale vagliato sia più fine o più grossolano, con un’escursione di 30 mm (40 mm per la VSE 30). Da evidenziare che i tamburi sono costituiti da elementi romboidali con dischi di diverso diametro, la cui velocità periferica differisce in maniera significativa, generando un’elevata vorticosità del materiale da vagliare: a giovarne è la produttività, sensibilmente incrementata. Ricordiamo inoltre che gli elementi vaglianti sono facilmente sostituibili. Le vagliatrici Simex, infine, sono a forma di benna standard per una maggiore semplicità di caricamento del materiale, quindi di facilità d’uso.
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B ENNE VAGLIATRICI
La geometria costruttiva della VSE Simex consente di sostituire gli utensili in modo agevole (foto a sinistra): svitando una semplice vite, si aprono due semi-flange e si può sfilare il singolo elemento, senza dover intervenire su tutto l’albero. La vagliatrice è inoltre dotata di un meccanismo brevettato che consente di regolare idraulicamente la pezzatura del materiale: un comando elettrico (foto a destra) permette di regolare la distanza degli alberi direttamente dalla cabina.
Modelli Peso escavatore Larghezza Capacità Area di vagliatura Peso N° alberi di vagliatura Escursione alberi Portata olio richiesta Pressione olio richiesta
www.simex.it
VSE 30 16-28 t 1.650 mm 0,85 m3 0,95 m2 1.790 kg 2 40 mm 150-200 l/min 250-200 bar
VSE 40 24-40 t 1.600 mm 1,40 m3 1,2 m2 2.400 kg 3 30 mm 170-220 l/min 250-200 bar
&Demolizione
Riciclaggio Fabio Righi
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Operatore mmt Inerti Pederzona
Federico Tamburri Direttore commerciale Simex
Renato Cremaschi Socio Edil Ciesse
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Il riciclaggio dei materiali è uno dei settori a cui stiamo puntando maggiormente, sia in Italia che all’estero. In particolare la provincia di Modena, grazie all’operato del nostro dealer Edil Ciesse, è l’area italiana dove sono vendute più benne frantumatrici. E non è un caso che la benna vagliatrice, new entry della nostra gamma, sia in prova proprio in questa zona. Le dimostrazioni e i test organizzati da Edil Ciesse ci hanno permesso di poter sviluppare e migliorare l’attrezzatura in cantieri vicini alla nostra sede; avere un feedback diretto dai nostri clienti, è stato davvero fondamentale per la crescita del prodotto.
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Dà il suo meglio con il materiale misto
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AL DI QUA E AL DI LÀ DEI CONFINI
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Come detto, Simex continua a crescere ed è riuscita ad affermarsi nel mercato internazionale delle attrezzature idrauliche con la creazione di una solida rete di dealer. Negli ultimi due anni, inoltre, è tornato nuovamente alla ribalta anche il mercato italiano, con numerose vendite della fresa, da sempre modello di punto dell’azienda emiliana, e dell’escavatrice a routa, pensata per realizzare scavi a sezione obbligata di piccola larghezza per la posa di sottoservizi; per esempio è impiegata per creare le trincee per interrare le fibre ottiche.
Inerti Pederzona, cosa ne pensa della vagliatrice Simex: “Si tratta di un’attrezzatura di ultima generazione molto utile sia nei cantieri sia negli impianti come il nostro, perché consente di separare il materiale misto da demolizione e costruzione in modo agevole. Adattandosi velocemente alla macchina operatrice, inoltre, consente di abbattere i tempi morti”. © Costruzioni
© Costruzioni
Inerti Pederzona, nata nel 2000 dalla collaborazione di due storiche cooperative di autotrasporto modenesi e sviluppatasi notevolmente negli anni in cui erano attive le opere per l’alta velocità, si occupa della lavorazione e commercializzazione di inerti e recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione. Abbiamo chiesto a Massimo Damiani (nella foto sotto), responsabile di produzione di
&Demolizione
Riciclaggio
© Costruzioni © Costruzioni
Sorta nel 1994 dall’esperienza di quattro soci, Edil Ciesse si occupa di vendita, noleggio, ricambi e assistenza tecnica (con officina interna e un furgone attrezzato) di macchine e attrezzature per l’edilizia nelle province di Modena, Parma e Reggio Emilia. Oltre a Simex, la società rappresenta diversi brand, tra i quali Komatsu, di cui è dealer in esclusiva per Modena e provincia dal 1996, Turbosol, Atlas Copco, Bomag, Pilosio e Varisco. “La nostra filosfia commerciale è quella di rappresentare pochi marchi, tutti di primaria importanza, con cui abbiamo un rapporto longevo e fidato”, spiegano all’unisono i soci Renato Cremaschi e Davide Corsini, nella foto a destra insieme a Federico Tamburri di Simex. “Con Simex per esempio collaboriamo da diversi anni, facciamo conoscere le loro attrezzature mediante prove dirette in cantiere, modalità che consente al cliente di toccare con mano le potenzialità della loro gamma”.
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I L TERRITORIO È NELLE LORO MANI
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Cave Calcestruzzo Alleggeriti
Riqualificazione
Pompe autocarrate
Messa in opera
Martelli demolitori Casseforme
Marmo
Additivi
Coltivazione Estrazione Slump
Spritz
Vagli
Cementi Sicurezza
75 78 82 86
Attrezzature Gli impianti di nebulizzazione Idrotech compiono 20 anni. Un successo a misura di cliente
Consolidamenti Da Torggler lâ&#x20AC;&#x2122;efficacia di Antol CLS System per strutture antisisma
Sistemi di gestione Tecnologia full control nel software Optimate di Ateikon ed Elettrondata
Rivestimenti
X Plaster W-System presenta la rivoluzione Ruredil e Bekaert per interventi di conservazione
Mescolare per credere alla qualità del calcestruzzo FABRIZIO APOSTOLO
© Val di Chienti SCpA
L’Istituto pensante
DI
1. Tratto pavimentato in cls di una delle gallerie della SS 77.
Dal dibattito, portato avanti da anni dall’IIC, a una prima significativa applicazione - anche sul suolo italiano - di calcestruzzo prodotto con impianti dotati di miscelatori, forniti dall’associata OMG. Quella riguardante le pavimentazioni (in cls) delle gallerie della nuova SS 77 della Val di Chienti invenzione del fuoco. Geniale spartiacque tra ere. Ma anche, impiegando un’immagine più consona alla modernità, l’uovo di Colombo. Tanto da essere “cucinato” ovvero, uscendo dalla metafora, impiegato - da un lato nei Paesi più avanzati, laddove la qualità è obiettivo primario, e dall’altro in quelli in via di sviluppo o in cerca di “boom”, pensiamo per esempio alla Cina o ad alcuni paesi africani, dove la qualità deve abbinarsi alla produttività e, possibilmente, al risparmio in termini di rifacimenti e tempo, che vuol dire anche da quelle parti denaro. Stiamo parlando, per venire al dunque, dell’utilizzo del pre-
L’
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mescolatore o, meglio, mescolatore, nella produzione del calcestruzzo. Il “fuoco”, insomma, nella cucina delle costruzioni cementizie. In Italia, terra di mezzo di gioie e dolori, il suo uso nelle centrali di betonaggio risulta decisamente limitato, abitudine che da una parte ha innescato (Oltrealpe) persino qualche leggenda metropolitana e dall’altro (a casa nostra) ha aperto da qualche anno, un capitolo di serie e approfondite riflessioni. Entrambi questi aspetti (partiremo dal secondo) sono stati toccati recentemente dall’ingegner Marco Nicoziani, di Officine Meccaniche Galletti, nel corso di un seminario dedicato alle pavimentazio-
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I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
I.I.C. - via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) tel. 0362 918516 email iic@istic.it www.istic.it 2
ni in post-tensione organizzato dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, presieduto dal geometra Silvio Cocco, con la collaborazione di Tekna Chem e Tensofloor, presso il polo laboratoriale, produttivo e anche, non dimentichiamolo, formativo di Renate Brianza. “Anche e soprattutto in tempi di crisi - ha detto il manager di OMG, storico associato IIC - consideriamo determinante per il mercato puntare su soluzioni innovative, che garantiscano l’alta qualità del risultato finale del processo costruttivo”. “Incrementare la qualità del calcestruzzo - ha aggiunto - è infatti fondamentale per renderlo da un lato più competitivo e, dall’altro, aumentare la fiducia degli utilizzatori finali. Al raggiungimento di questo obiettivo concorrono gli strumenti messi a disposizione dall’industria, come per esempio il mescolatore, a nostro avviso non solo utile ma necessario”. La metodologia produttiva, adeguatamente sostenuta dalla tecnologia, diventa così fondamentale, in particolare in contesti dove i volumi in gioco sono elevati (con conseguenti rilevanti quantitativi di materiale) e le tempistiche estese: “Le prestazioni del materiale devono essere garantite, così come la durabilità delle opere, in prospettiva”. Passando quindi alle “leggende metropolitane”, eccone una raccolta da COSTRUZIONI nel corso del seminario di Renate: “Oltreconfine - ha detto ancora Marco Nicoziani - è difficilmente concepibile una produzione di calcestruzzo senza l’utilizzo del mescolatore. Alcuni clienti africani, addirittura, ci hanno chiesto se in Italia avessimo delle autobetoniere speciali, con impianti di mescolazione al loro interno…”.
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2. Da sinistra: Marco Nicoziani di OMG con Silvio Cocco, presidente IIC. 3. Prima pagina dello studio IIC del 2008 sulla premiscelazione.
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4. Esempio di confronto dry-wet: resistenza a compressione a 28 gg di un cls Rck 50. 5. Mescolatore a turbina.
Dalla teoria alla (buona) pratica Mescolatore, dunque, questo sconosciuto. Almeno nella Penisola per eccellenza. O, quantomeno, semplicemente optional. Continuare a considerarlo tale però è emerso a Renate - non giova a quella cultura della qualità del costruire che IIC diffonde da tempo, in quanto la costanza del processo si deve accompagnare all’omogeneità del materiale. Tempo fa lo stesso Istituto, proprio con la collaborazione di OMG e il patrocinio di Atecap, Ucomesa e Anima, aveva realizzato un’indagine sulla pre-mescolazione, o mescolazione vera e propria (il titolo: “Studio sulle differenze qualitative tra il calcestruzzo preconfezionato mediante premiscelatore wet e mediante carico diretto in autobetoniera dry”), che aveva dimostrato che da una betoniera caricata con materiale
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non pre-mescolato si possono prelevare tipologie di calce© Val di Chienti SCpA struzzo anche molto diverse tra loro, mentre utilizzare il mescolare porta ad avere un risultato più coerente e costante: il calcestruzzo tornerebbe così a essere quella pietra nidita che ritorna pietra di cui diceva Pier Luigi Nervi. Nonostante le quantità e diversità degli ingre7 dienti di partenza e i tempi lun© Val di Chienti SCpA ghi del cantiere. Guardando a quanto accaduto di recente, tuttavia, nel cuore della nostra Penisola, ci siamo imbattuti in una best practice che rappresenta un unicum non solo per il suo fine - il calcestruzzo su strada - ma anche per uno dei mezzi per raggiungerlo: il me8 scolatore. Si tratta del Maxilotto © Val di Chienti SCpA 1 della nuova SS 77 “della Val di Chienti”, opera a cura del Quadrilatero Marche-Umbria e del consorzio Strabag, CMC, GLF e Consorzio Stabile Centritalia. Tra gli aspetti più innovativi, proprio l’impiego del cls per la realizzazione delle pavimentazioni stradali delle gallerie superiori ai 1.000 m. La tratta in questione, di circa 35 km di lunghezza, conta 14 gallerie di cui ben 10 sono state pavimentate con il calcestruzzo. Nel gennaio di quest’anno sono stati aperti al traffico i primi 9 km dell’arteria e con essi i primi due tunnel con pavimentazione “chiara”, tra cui la Galleria Varano, 3.464 m, la più estesa dell’intervento. 6
6. Uno degli impianti del cantiere Quadrilatero. 7. Prove sul campo. 8. Posa e lisciatura del calcestruzzo.
Qualità e durabilità Il calcestruzzo, dunque, dalle pareti è passato alla superficie carrabile. Una sfida ingegneristica per il nostro Paese, un’attività che ha dovuto necessariamente presupporre l’uso delle migliori tecniche
70 Costruzioni giugno 2015
e tecnologie. Tra queste, accanto alle macchine (quelle per la stesa portate in Italia da Strabag con il suo marchio specializzato Heilit+Woerner), ecco gli impianti di produzione del Consorzio San Francesco (Colabeton, Calcestruzzi e Metelli), dotati di mescolatori OMG. Ne ha parlato all’ultimo MADE expo, tra gli altri, l’ingegner Sergio Vivaldi, di Colabeton, illustrando gli aspetti tecnici legati proprio alla produzione del calcetruzzo per questo intervento infrastrutturale. La quantità totale è risultata pari a 2.300.000 m3, mentre “tutti gli impianti - ha detto Vivaldi - erano muniti di premiscelatore”. Decisamente rigorosi e articolati sono stati quindi i controlli su tutti gli aspetti della produzione dei materiali (aggregati, cemento, additivi): dall’identificazione da parte del produttore alla qualificazione di un ente terzo, fino all’accettazione in cantiere dalla DL e alle verifiche della marcatura CE o degli attestati di qualificazione. La best practice “Quadrilatero” è stata oggetto, negli ultimi anni, di seminari specializzati e visite tecniche. Tra i fattori ricorrenti emersi: la buona collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nell’“impresa”, dalla committenza ai progettisti, dai costruttori ai partner tecnologici con le relative tecnologie. Tra queste, una menzione particolare va proprio al miscelatore, determinante, a detta di molti addetti ai lavori, per la realizzazione di quel particolare impasto e per questo da tenere in considerazione anche per impieghi futuri. Perché in grado, fanno sapere da OMG, di dar vita “a una malta omogenea con risparmi di cemento a parità di resistenza e di emissioni di CO2, di riduzioni di tempi di posa in opera con valori di permeabilità e conseguente durabilità del calcestruzzo che sono ben lungi da quelli ottenuti con il carico delle autobotti”.
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All'insegna della
SOSTENIBILITÀ SI È CONCLUSO VENERDÌ 5 GIUGNO A ISTANBUL IL XVII CONGRESSO ERMCO, L'ASSOCIAZIONE EUROPEA DEL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO DI CUI FA PARTE ANCHE L’ATECAP INSIEME ALL’ANCE
ATECAP Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it Twitter: @atecap.it
72 Costruzioni giugno 2015
a partecipazione dell’Atecap ai lavori del Congresso Ermco è stata l’occasione per condividere l‘esperienza italiana e per confrontarsi, sia a livello europeo che internazionale, con operatori provenienti da realtà in alcuni casi molto diverse. Il tema sul quale si è concentrata maggiormente l'attenzione dei diversi relatori è stato quello della sostenibilità, che sembra essere il principale motore dell'innovazione nel settore. In questo filone si è inserito anche uno dei due interventi presentati da Atecap, dedicato allo studio LCA (Life Cycle Assessment) che l'Associazione ha affidato all'Università Federico II di Napoli. Il secondo contributo ha invece avuto come oggetto la pavimentazione in calcestruzzo recentemente realizzata nelle gallerie del Maxilotto 1 del Quadrilatero Umbria-Marche. Nello specifico, il documento dal titolo "Life Cycle Assessment (LCA) of residential buildings: a comparison between reinforced concrete, steel and wood structures" ha catturato l'attenzione dei presenti soprattutto per l'elemento di novità e per i positivi risultati a supporto delle caratteristiche di sostenibilità del calcestruzzo, mentre per l’altro documento “Concrete pavements in tunnels: a sustainable choice” le riflessioni si sono soffermate sulla potenziale ricaduta di mercato di una soluzione ancora poco diffusa in molti Paesi europei. A dare voce all'Associazione sono stati i due consiglieri Marco Borroni e Giuseppe Marchese che hanno illustrato rispettivamente lo studio LCA e l'esperienza del Quadrilatero. Molti altri spunti interessanti sono emersi nel corso dell'evento, che ha visto susseguirsi numerosi interventi sia da parte dei membri dell'Ermco che dei rappresentanti dei Paesi extraeuropei invitati. La sostenibilità, come accennato in precedenza, è stata al centro della maggior parte degli interventi. Si è posta particolare attenzione ad esempio ai temi del riuso all'interno del processo produttivo, della durabilità, dell'utilizzo di materiali provenienti da riciclo. Ampio spazio è stato dedicato, inoltre, alle realizzazioni in calcestruzzo che contribuiscono al progresso della società civile aumentando le garanzie di sicurezza per la popolazione, migliorandone le condizioni di vita, favorendo lo sviluppo economico. In questo contesto si sono inserite le esperienze relative al terzo ponte sul Bosforo e al progetto di espansione del Canale di Panama, nonché alle diverse soluzioni per la realizzazione di strade in calcestruzzo (lastre non armate JPCP - Jointed Plain Concrete Pavement - in galleria, Roller Compacted Concrete per le autostrade, aggregati esposti per migliorare la superficie e così via). "La crisi che ha colpito la maggior parte dei Paesi Europei non è finita e produce ancora pesanti ripercussioni sull'industria delle costruzioni e sul suo indotto. In questo scenario buio l'unico raggio di luce sembra comparire qui in Turchia". Queste le parole del presidente dell'Ermco Stein Tosterud in apertura dei lavori. Il Congresso ha infatti rappresentato anche un'occasione per conoscere più da vicino l'attuale sviluppo del mercato turco, oggi al primo posto nella produzione europea di calcestruzzo preconfezionato.
L
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Daewoo - Truck Plus 1.9D - 2000 - 100000 Km - Pick-up - 4x2 0761435386 (Viterbo) Fiat - doblò - 2010 - 127000 Km - Furgone con tetto rigido - NC 5491 € - 0533 312724 (Ferrara) Fiat - DOBLO'' - 2011 - 75000 Km - Furgone con tetto rigido - NC 080 4898453 (Brindisi) Fiat - DUCATO - 2013 - 87251 Km - Furgone con tetto rigido - NC 14000 € - 392 9475 584 (Ancona) Fiat - DUCATO FURG 2,0 115 CV CH1 28Q.LI - 2015 - 1 Km - NC - NC - 16800 € - 0975352250 (Potenza) Fiat - DUCATO mAXI - 2014 70621 Km - Furgone con tetto rigido - altro - 17000 € - 392 9475 584 (Ancona) Fiat - SCUDO - 2008 - 105912 Km - Altri - NC - 8500 € - 0932/959275 (Siracusa)
Caterpillar - m322D MH - 2010 6014 h - 0292364378 (Milano)
Fiat - SCUDO FURGONE 2.0 mJ 2011 - 132186 Km - Furgone con tetto rigido - NC - 5000 € - SCUDO FURGONE 2.0 mJT 16V 120C -0267333374 (Milano)
Caterpillar - m325CLMH - 2005 14346 h - 54000 € - 0292364378 (Milano)
Ford - Transit - 2001 - 192000 Km - NC - NC - 3800 € - 3200204739 (Latina)
Colmar - 401 - 2000 597038 (Brescia)6014 h -
Ford - Transit - 2010 - 125393 Km - NC - NC - 0733 656763 (Macerata)
0365
Doosan - DX 160 W - 2010 3652 h - 335 8015115 (Brescia)
Ford - TRANSIT 100 S COIBENTATO - 1995 - NC - NC - 2049 € - 3487359302 (Como)Furgone con tetto rigido -
NEWS
&Calcestruzzo
Cave
Protezione senza confini
Una betoniera in valigia La storica e versatile realtà industriale Lino Sella, dedicata alle betoniere e alle attrezzature per la produzione di calcestruzzo nell’edilizia, incrementa la promozione della sua serie recente di betoniere portatili (tre modelli: S 150 Tipo S1000, Junior e Senior). Si tratta di macchine smontabili e ultracompatte che possono essere riposte in piccoli spazi, all’interno di un pratico contenitore, leggere e facili da assemblare.
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a solai, pareti, scale di edifici e per una protezione efficace dei bordi liberi di qualsiasi costruzione in c.a. in opera, prefabbricata o in acciaio. Prokit EP 110 è conforme alla norma EN 13374. Con solo due tipi dimensionali di grigliato di
L’ecosostenibilità in galleria www.cifa.com
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Europe), si è concentrata particolarmente sul sistema Prokit, sviluppato per la protezione dei bordi e implementato con parapetti a barriera interamente in acciaio. In virtù di una gamma completa di accessori, il sistema è adatto
www.linosella.com
el novero delle tecnologie Peri, l’attenzione del pubblico di Intermat 2015 (che ha potuto approfondire le specialità del gruppo all’interno della Hall 7 dedicata alla prima edizione del World of Concrete
protezione, un solo tipo di montante, un attacco per parete e uno per solaio è possibile utilizzare il sistema in modo flessibile senza dover ricorrere ad alcuna progettazione. Inoltre l’ampio passo tra i montanti di 2,4 m, permette di risparmiare manodopera. Utilizzando la prolunga del montante è possibile incrementare l’altezza della protezione passando da quella standard di 1,1 m a 1,75 m. In aggiunta, il numero ridotto dei componenti di sistema semplifica il montaggio, lo stoccaggio e la logistica. I parapetti a barriera Prokit sono utilizzabili anche in combinazione con i sistemi di casseforme e impalcature PERI. Le tradizionali tavole parapetto in legno sono quindi sostituite dal grigliato di protezione PMB. Oltre a essere acquistabile, il sistema è completamente noleggiabile per una protezione a costi contenuti. www.peri.it
Esordio d’eccezione per Energya, la prima autobetoniera ibrida plug-in progettata da CIFA. A Sigirino, in Svizzera, nella galleria di base del Ceneri, parte della Nuova Ferrovia Transalpina (NFTA), Energya è stata impiegata in una delle tante ramificazioni del tunnel e trasferita fino all’impianto di produzione del calcestruzzo per raggiungere il punto di carico. Durante il percorso di 5 km, il tamburo ha miscelato una qualità di calcestruzzo composta da fibre antincendio fino alla zona di pompaggio, dove ha scaricato il materiale nella tramoggia di una pompa carrellata. La pompa, tramite una tubazione, lo ha spinto fino ai casseri per il rivestimento delle pareti e della calotta.
20 anni di successo in una nuvola Una celebrazione doverosa per il marchio Idrotech creato da Idrobase Group e dedicato agli impianti di nebulizzazione per il cantiere, l’industria e il settore estrattivo. Una strategia di prodotto a misura del cliente internazionale
n cliente, un mercato. Questa mission accompagna da sempre Idrotech. La società ha festeggiato i vent’anni di attività del marchio che Idrobase Group ha ideato per rispondere alle specifiche esigenze di costruttori, importatori e distributori di impianti di nebulizzazione
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professionali per acciaierie, centrali elettriche, miniere, aziende di costruzione di strade e gallerie, allevamenti e serre. Gli impianti Idrotech sono rigorosamente made in Italy e funzionano tramite ugelli nebulizzanti che immettono nell’aria finissime particelle di acqua pressurizzata (8-15 micron) fino a 120 bar creando un effetto nebbia che consente di abbattere polveri, controllare temperature, neutralizzare odori, raffrescare, umidificare, disinfestare, nonché creare giochi scenografici.
Gli impianti di nebulizzazione industriale IDROTECH sono stati implementati in ogni continente. Una selezione di queste realizzazioni è
stata inserita nel Misting Book, una suggestiva raccolta fotografica e descrittiva degli impianti Idrotech nel mondo. www.idrotech.com
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EVENTI
LA BATTUTA DA RICORDARE “Quando il mio palazzo sarà costruito, sarà alto 55 piani e peserà 2 milioni e 523mila tonnellate. Il mio palazzo altererà la falda freatica, schiaccerà la roccia, sarà visibile a 20 miglia di distanza. Al tramonto proietterà un’ombra di oltre un miglio. Ora, se il calcestruzzo nelle fondamenta del mio palazzo non è quello giusto, se si sposta anche di mezzo pollice, appaiono le crepe. E se appaiono le crepe, poi si allargano e si allargano e alla fine poi crolla tutto! Fai un piccolo errore Donal, solo un piccolo errore e il mondo ti crolla addosso. Hai capito Donal? Ora chiama Stafford per il calcestruzzo e digli una sola parola: C6. Il calcestruzzo dev’essere C6”.
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&Calcestruzzo
Cave
PASSIONE E CALCESTRUZZO, UNA SORPRESA CHE COMMUOVE GLI SPETTATORI. CON LA FORZA DI UNA MORALE ASSOLUTA DI ALBERTO FINOTTO
CONCRETO come l’amore e conseguenze dell’amore nulla possono contro la passione per il... calcestruzzo. Non mettetivi a ridere, è una cosa seria e riguarda il prezioso contenuto artistico di un film molto applaudito dalla critica e dal pubblico più sensibile alle novità. Uscito alla fine dell’anno scorso e da qualche mese disponibile anche in DVD, “Locke”, opera inglese scritta e diretta dal regista inglese Steven Knight, si risolve in un lungo piano sequenza “on the road” (negli effetti, un’operazione di montaggio raffinatissima) dove il protagonista Ivan Locke (nell’interpretazione straordinaria di Tom Hardy) vive un’autentica odissea telefonica ed esistenziale. Capo cantiere per un imminente getto di calcestruzzo (“Il più importante d’Europa”, come si apprende dal dialogo), rinuncia a dirigere l’operazione e perde il lavoro. Deve risolvere una grave situazione familiare, riconoscere una paternità imprevista. Ma il calcestruzzo è passione e responsabilità: al telefono, Locke istruirà il suo assistente Donal per guidare con successo il getto. Vincendo la sua sfida con il destino grazie alla sua forza d’animo e a un’etica professionale senza compromessi. RST
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CONSOLIDAMENTI
SONO PASSATI GIÀ TRE ANNI DAL TERREMOTO IN EMILIA. NON SONO TRASCORSI INVANO. OGGI IL CALCESTRUZZO CONTRASTA LE CALAMITÀ DI ANDREA NUCCI
RINASCITA
a prova di sisma a prevenzione dei terremoti, all’indomani della calamità che ha colpito l’Emilia nel 2012, si è trasformata in una scelta di adeguamento costruttivo che ha coinvolto coscienziosamente i proprietari degli edifici e gli amministratori locali. Nei campi del modenese, molte attrezzaie in calcestruzzo, per le conseguenze del sisma e a causa del fenomeno della carbonatazione, avevano necessità urgenti di ripristino strutturale; il contributo di prodotti ad alta tecnologia per il consolidamento e la prevenzione della carbonatazione (conformi alla normativa UNI EN 15049, messi a punto nei laboratori Torggler Chimica) è risultato fondamentale. Un intervento realizzato a Novi di Modena ha previsto una fase preliminare di monitoraggio e demolizione dei supporti ammalorati. In seguito, la scelta dei prodotti Torggler relativi al sistema Antol CLS System e l’esecuzione accurata delle lavorazioni ha riguardato non solo le parti visibilmente degradate ma anche le sezioni in apparenza sane ma, in realtà, compromesse seriamente da una carbonatazione avanzata del calcestruzzo. In sintesi, un intervento chirurgico e di alta specializzazione per un territorio finalmente sicuro, solido e ancora produttivo. RST
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&Calcestruzzo
Cave
Nucleo di rinforzo La scelta di montare un’armatura metallica all’esterno della sezione originale di tutti i pilastri per ottenere il rinforzo strutturale previsto dal progettista, ha fatto sì che il successivo betoncino ad alta resistenza non pesasse solo sulla superficie del cls, ma si legasse all’elemento esistente in modo da creare un corpo unico e solidale. La fase preliminare dell’intervento ha previsto la rimozione meccanica dal sottofondo delle parti in calcestruzzo ammalorato che non erano più solidali alla struttura in cemento armato. I ferri d’armatura affioranti sono stati puliti (portati a bianco) dalla ruggine e trattati con Antol CLS System Ferri 1K, malta resinata monocomponente di Torggler per il trattamento anticorrosivo dei ferri d'armatura.
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CONSOLIDAMENTI
I “PILASTRI” PER
DURARE
I prodotti protagonisti nel recupero dell’attrezzaia di Novi di Modena, le malte cementizie Antol CLS System Ferri 1K e Antol CLS System Strutturale. La prima specialità Torggler consiste in una malta resinata per il trattamento anticorrosivo dei ferri d’armatura, in grado di costituire una barriera alla CO2 per tutti gli elementi metallici di rinforzo negli interventi di ripristino del cls armato. La seconda è una malta premiscelata tixotropica dedicata ad applicazioni di ricostruzione e ripristino strutturale di elementi come travi, pilastri o comunque strutture in cls e cls armato contraddistinte da resistenze meccaniche elevate.
RISTRUTTURANTE IN 2 TEMPI Seconda fase di lavorazione per il ripristino strutturale dell’attrezzaia. Dopo aver mescolato la polvere solo con il quantitativo d'acqua sufficiente a ottenere un impasto denso e cremoso, Antol CLS System Ferri 1K è stato applicato in due mani successive ( a due ore circa di distanza l’una dall’altra). Una volta picchettate tutte le superfici (allo scopo di migliorare ulteriormente l'adesione della malta) e predisposte tutte le armature aggiuntive del caso, è stato applicato un rinzaffo d’aggancio mescolando Antol CLS System Strutturale e Neoplast Latex opportunamente diluito in acqua nei rapporti volumetrici 1 a 2. Su questo rinzaffo, rassodato ma non completamente indurito, si è poi applicato ancora Antol CLS System Strutturale, la malta Torggler già menzionata con funzioni strutturali, fibrorinforzata e di colore grigio (del tipo CC e classe R4 secondo la UNI EN 1504-3).
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&Calcestruzzo
Cave
Conclusione dell’intervento. Dopo una prima mano di Antol CLS System Monorasante, non appena la superficie si è asciugata si è passati alla seconda mano dello stesso prodotto. La superficie ottenuta, quindi, è stata facilmente levigata con un frattazzino di spugna per ottenerne l’uniformità.
Nella fase finale dell’intervento, una volta che il riporto ha raggiunto le caratteristiche meccaniche finali (di prassi si considerano 28 giorni di maturazione), per ottenere un aspetto gradevole e continuo, si è proceduto all’applicazione a spatola americana di Antol CLS System Monorasante, una malta cementizia fina premiscelata, resinata e fibrorinforzata.
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SISTEMI DI GESTIONE
CHECK UP
di produttività DI ALBERTO FINOTTO
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&Calcestruzzo
Cave Dal produttore al cliente, seguendo tutto il percorso del calcestruzzo preconfezionato. Così l’impresa può incrementare la redditività in tempi di crisi, adeguando la propria attività alle potenzialità del sistema Optimate concepito da Ateikon con Elettrondata.
INFORMATICA E AUTOMAZIONE SI SONO ALLEATE PER CREARE UN SISTEMA MIRATO AL CONCRETE TOTAL MANAGEMENT IN TUTTE LE FASI DI TRASPORTO, FORNITURA E PRODUZIONE ome è possibile migliorare in modo decisivo la filiera che porta il calcestruzzo dal produttore al cliente? Il quesito se lo devono essere posti con la massima ambizione Ateikon ed Elettrondata, quando hanno cominciato a pensare a Optimate. Oggi questa soluzione è una realtà concreta, sotto gli occhi degli osservatori e delle realtà economiche del settore che hanno potuto testarne le notevoli qualità anche in occasione del World of Concrete Europe di Parigi. Optimate consiste in un sistema di gestione concepito secondo dinamiche specifiche di integrazione per il settore del calcestruzzo preconfezionato. Il sistema nasce in questo momento particolare del mercato per ri-
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spondere a una congiuntura difficile, con il calo generale della domanda, la diminuzione dei quantitativi ordinati e la richiesta di una sempre maggiore qualità dei prodotti. La risposta di Ateikon ed Elettrondata con Optimate? Impianti collegati alle centrali operative tramite connessioni ad alta affidabilità, per un completo controlllo da remoto di tutte le fasi che vanno dalla ricezione dell’ordine alla consegna del prodotto. Una sintesi dei benefit di Optimate comprende informazioni gestionali, situazione finanziaria dei clienti, attività degli impianti, posizione e stato degli automezzi, il tutto costantemente visualizzato dagli operatori in tempo reale. ST
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A DEGUAMENTI E “DISPATCHING” PER
RENDERE AL MASSIMO
La prima implementazione del sistema Optimate di Ateikon ed Elettrondata, è stata realizzata in Italia per un ciclo industriale che comprendeva una centrale di controllo e cinque impianti di produzione. Le fasi di implementazione hanno richiesto, nell’ordine, la creazione di un’infrastruttura di comunicazione, l’adeguamento dell’automazione di impianto e degli automezzi, il set up delle nuove componenti del sistema informativo, lo sviluppo dei connettori con i database e le applicazioni legacy, l’istruzione e il training on the job degli operatori, personalizzazioni sulla base del business specifico dell’azienda, configurazione e taratura del sistema di ottimizzazione delle consegne, estensione del sistema Optimate a tutte le aree operative dell’azienda. L’implementazione di Optimate ha individuato la figura chiave del “dispatcher”, con esperienza nella gestione di impianto e attitudine a gestire i clienti e i responsabili di cantiere.
Monitoraggio totale on the road I veicoli adibiti al trasporto del calcestruzzo preconfezionato, con Optimate hanno a disposizione una vera e propria rete che consente il monitoraggio continuo dei parametri di funzionamento dell’automezzo e dei parametri caratteristici del prodotto trasportato. Le informazioni raccolte sul campo vengono trasmesse in continuo alle centrali operative, insieme alla posizione del veicolo. L’automazione è in grado di garantire i più elevati livelli di affidabilità anche in ambienti e condizioni aggressive dal lato delle sollecitazioni ambientali.
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&Calcestruzzo
Cave
I vantaggi di Optimate per il personale commerciale delle imprese di calcestruzzo è quello di poter accedere al sistema con un profilo specifico e di ottenere una visione completa e aggiornata dell’andamento degli ordini (numero e quantità ordinate, solvibilità e ogni eventuale specifica). In questo modo, si possono formulare offerte mirate, definire livelli di importanza differenti cliente per cliente, fornire risposte immediate sull’andamento delle consegne.
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R IVESTIMENTI
VESTITO
impenetrabile DI ALBERTO FINOTTO
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&Calcestruzzo
Cave
Tra le opzioni disponibili del sistema di rivestimento X Plaster W-System, l’impresa ha privilegiato la tipologia BM, di particolare pregio ed efficacia nelle applicazioni in esterno. Le facoltà traspiranti e antiumidità di X Plaster W-System BM sono conferite alla struttura di rivestimento da una membrana che fa passare il vapore ma resta impermeabile all’acqua.
SI CHIAMA X PLASTER W-SYSTEM ED È UN SISTEMA UNICO, IN GRADO DI REALIZZARE FACCIATE INEDITE E DELLA MASSIMA SOLIDITÀ. PER OTTENERE, IN PIÙ, UNA LEGGEREZZA CHE RESISTE AL TEMPO n albergo concepito come una dimora d’eccellenza, per un’ospitalità di alto livello. Avanguardia tecnologica, impianti domotici, ventilazione meccanica controllata, soluzioni di geotermia e pannelli fotovoltaici. A Borgo Valsugana, nel cuore del Trentino, i proprietari hanno pensato a un intervento rivoluzionario che ha previsto la sopraelevazione di un fabbricato in calcestruzzo già esistente. La scelta del progettista (MGE Project) è stata quella di realizzare un cappotto di rivestimento abbinato alla novità X Plaster W-System sviluppata dalla collaborazione tra Ruredil e Bekaert. Il
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sistema consiste in un pannello formato da una rete metallica denominata Stucanet (e fornita da Bekaert), in cui è intessuto un foglio di cartone che ha la funzione di far aderire la malta in fase plastica e di favorire l’aggrappo tra i fori alla rete metallica in fase indurita. La malta impiegata è la specialità da intonaco Plasterwall di Ruredil, ultraleggera e fibrorinforzata. Oggi, quello di Borgo Valsugana è il primo intervento in Italia per l’implementazione di X Plaster WSystem in una struttura abitativa dai contenuti innovativi, realizzata totalmente in legno. RST
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R IVESTIMENTI
LEGNO PER
BIO -EDILIZIA
L’albergo di Borgo Valsugana presenta, da un’estensione in pianta di 500 m2, lo sviluppo di una struttura mista con telaio in legno lamellare e pannello in X-Lam. Entrambi i materiali hanno la funzione di sopraelevare i due piani del fabbricato sottostante in calcestruzzo. L’X-Lam è un pannello in legno massiccio a strati incrociati, caratterizzato da una notevole resistenza bidirezionale antisismica alle sollecitazioni e rappresenta una soluzione di
Il cuore inossidabile Il sistema di isolamento a cappotto prescelto per l’intervento sulla facciata esterna della struttura in sopraelevazione (fino a metà della parte superiore dell’edificio) ha contemplato l’applicazione di uno strato spesso 16 cm in fibra di legno. In successione, sul cappotto, è stato installato il sistema X Plaster WSystem BM. Il pannello Stucanet, leggero (il peso è solo di 1 kg/m2) e dalla notevole resistenza alla trazione è costituito da una rete di fili saldati di acciaio al carbonio con protezione di zinco. La rete Stucanet garantisce un ottimo ancoraggio meccanico per la malta da intonaco Plasterwall e riduce il rischio di fessurazioni superficiali. X Plaster W-System può essere utilizzato anche in versione senza cartone, come rete a elevata prestazione per il ripristino strutturale di parti in calcestruzzo.
notevole interesse nel segno della sostenibilità, della sicurezza e della leggerezza dell’impianto edile (nello specifico, 6.000 m3 di struttura eretta in 12 giorni dal lavoro di tre sole persone). Il rivestimento X Plaster W-System implementato successivamente è il naturale complemento a un’opera unica nel suo genere, che segue la direttrice di una bioedilizia a basso impatto ambientale.
&Calcestruzzo
Cave
La versione Stucanet BM adottata per la parete esterna ha previsto, in abbinamento al foglio di cartone preforato, una membrana traspirante impermeabile allâ&#x20AC;&#x2122;acqua. La membrana fuoriesce nella parte superiore (lato lungo) e sul bordo sinistro (lato corto) del pannello, facilitando, nella sovrapposizione, la continuitĂ dello schermo impermeabile.
La preparazione in cantiere di Plasterwall, la malta da intonaco prodotta da Ruredil, a base di legante naturale pozzolanico (quindi, leggerissima e ideale per completare lâ&#x20AC;&#x2122;impianto X Plaster WSystem).
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R IVESTIMENTI
Foto di gruppo per lo staff dell’intervento a Borgo Valsugana. Da sinistra: Pier Paolo Fumagalli, Sales & Marketing Manager Building Products di Leon Bekaert (filiale italiana del gruppo); Carlo Luisi, direttore vendite di Ruredil; Arturo Fronza, agente Ruredil per la provincia di Trento; Giacomo Voltolini, titolare dello Studio Tecnico Associato MGE Project e responsabile di progetto.
SISTEMA
DI CREATIVITÀ
Sotto il profilo architettonico, X Plaster W-System esalta il design creativo e la libertà. Consente di realizzare volumi intonacati tridimensionali di qualsiasi forma sia in interno che in esterni. È consigliato per l’intonacatura di archi, volte e pareti inclinate, finiture sotto tetti spioventi, controsoffitti, applicazioni tridimensionali decorative in contesti residenziali e non (ristoranti, alberghi), nelle installazioni espositive e per la realizzazione di creazioni inventive in musei o parchi ricreativi. Leggero da movimentare, flessibile, sagomabile, è ideale per realizzare superfici curve e volumetrie che richiedono piegature e adattamenti di vario genere.
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&Calcestruzzo
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SOLUZIONE IN POSA Il pannello X Plaster W-System può essere montato su travetti di sostegno (metallici o lignei) nel realizzare intonaci distaccati dal supporto originario per motivi di ventilazione (pareti ventilate), isolamento termico (cappotto termico) o per scelta architettonica. I travetti possono anche risultare “autoportanti”, per realizzare divisori in struttura metallica e rivestimento cementizio. X Plaster W-System consente poi una finitura accurata e resistente in funzione della malta utilizzata. L’intonaco Plasterwall che riveste il sistema X Plaster WSystem va posato in due mani successive a distanza di circa due-tre ore per circa 12-15 mm l’una, con un consumo di circa 0,9 kg/m2/mm di polvere e un peso di malta fresca pari a circa 1,1 kg/m2/mm.
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© Costruzioni
ESCAVATORI CINGOLATI
HA LE SPALLE LARGHE Il Case CX470C LC della Cooperativa Valverde movimenta e si confronta con blocchi di marmo che pesano tra le 18 e le 20 t. Le perfette condizioni della macchina dopo oltre un anno di lavoro la dicono lunga sulla professionalità dell’operatore.
LA LEGGE 92 Costruzioni giugno 2015
&Calcestruzzo
IL CX470C LC CHE LAVORA NELL’AREA STORICA DEL MARMO BOTTICINO CLASSICO È TARGATO COOPERATIVA VALVERDE. È STATO SCELTO PER LA RICONOSCIUTA COMPETENZA DELLA MAREN-CMO
© Costruzioni
Cave
DI MATTHIEU COLOMBO
erché un escavatore possa avvicinarsi ai fronti di coltivazione del Marmo Botticino Classico, la massima stabilità operativa è condicio sine qua non. Non possono poi venir meno la robustezza strutturale della macchine e la forza di trazione. Per la Cooperativa Valverde è altresì di primaria importanza un elevato standard di sicurezza attiva e passiva a protezione di tutti i soci che lavorano in cava. La scelta di un escavatore cingolato è poi vincolata in termini di peso operativo dagli spazi disponibili ridotti, dettati dalle specifiche tecniche di coltivazione funzionali alle caratteristiche e alla qualità del materiale. La classe di macchine ideale è quella del 48-50 t di peso operativo. Poco più di un anno fa i soci hanno votato per l’acquisto di un Case CX470C LC riconoscendo come caratteristica d’importanza primaria l’assistenza garantita dal concessionario Maren-CMO (Centro Macchine Operatrici) di Treviolo (BG). Dopo un anno e mezzo di lavoro sul campo come estensione meccanica dell’esperienza del socio Ernesto Damonti, il 470 espressamente allestito con pattini a doppia costola, soddisfa per la sua stabilità e la produttività. In termini di sicurezza sono apprezzate la cabina Rops/Fops, la robusta sovrastruttura perimetrale integrale di protezione OPG livello 2 e le due telecamere (posteriore e lato destro) che trasmettono le immagini sul monitor in cabina anche contemporaneamente. RST
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della stabilità giugno 2015 Costruzioni 93
In un contesto operativo come quello del bacino di produzione del Marmo Botticino Classico, dove si estende la cava della Cooperativa Valverde, le macchine operatrici devono prima di tutto essere affidabili nel tempo, avere prestazioni all’altezza del lavoro e proteggere gli operatori. L’avanguardia tecnologica è certo apprezzata ma spesso passa in secondo piano. Al contrario, più a valle, presso il cantiere, la Cooperativa Valverde valorizza in prima persona il materiale cavato con innovativi processi robotizzati di lavorazione e resinatura delle lastre. A questo è associato il tradizionale processo di catalisi naturale eseguito secondo la tradizione. Questa miscela di avanguardia industriale e rispetto delle tradizioni permette di valorizzare al meglio il pregiato Botticino Classico e di ottimizzare i tempi di lavorazione, ma anche di ridurre le emissioni e tutelare la salute dei soci responsabili di questi processi.
VENTOLA REVERSIBILE La ventola di raffreddamento è azionata idraulicamente. La regolare inversione del senso di rotazione permette di liberare i gruppi radianti dalle sottili polveri derivanti dal taglio in cava dei blocchi grezzi. © Costruzioni
ESCAVATORI CINGOLATI
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TRADIZIONE E AVANGUARDIA
&Calcestruzzo
Cave ADATTIVA ED EMISSIONI CONTENUTE
Il CX470C LC ha il motore con la cilindrata più contenuta della categoria. È un 6 cilindri Isuzu da 245 kW di potenza massima netta a 1.800 giri/min che garantisce consumi di carburante contenuti in proporzione alla produttività. Grazie alla
gestione elettronica del motore integrata a quella dell’idraulica, la funzione Auto varia la curva di potenza in tempo reale e in base alle singole funzioni idrauliche richieste. La norma Stage IIIB è rispettata adottando Cegr e Dpf allo scarico.
Costi di gestione in calo
5 MODI DI FARE ECONOMIA
Il sistema Idle Shut Down per lo spegnimento automatico del motore dopo 5 minuti al regime minimo (regolabile fino a 10 min) è parte dell’allestimento di serie. Questo fa risparmiare carburante e costi di manutenzione (le ore operative registrate ai fini delle manutenzioni sono solo ore di lavoro reale). In caso d’inattività dei manipolatori per 5 secondi l’Auto Idle riporta il regime a 1.200 giri/min.
1) Boom Economy Control Calo regime motore di 100 giri/min durante l’abbassamento del braccio. Non in funzione SP 2) Spool Stroke Control Regolazione automatica delle spole in operazioni di scavo e livellamento. Più controllo e meno consumi 3) Swing Relief Control Controllo del flusso idraulico per la rotazione 4) Automatic Economy Control A manipolatori fermi da 5 secondi il flusso idraulico diminuisce e il regime cala di 50 giri/min senza calo di prestazioni. Non in funzione SP 5) Idle Shut Down Spegnimento automatico del motore dopo alcuni minuti al minimo (tempo regolabile da monitor)
© Costruzioni
POTENZA
SEMPRE TUTTO SOTTO CONTROLLO Sul grande monitor lcd a colori in cabina, sono proiettate le immagini delle due telecamere (posteriore e lato destro) in contemporanea. La sicurezza è in primo piano. Inoltre il monitor offre all’operatore informazioni su stato d’utilizzo, consumo carburante (istantaneo, medio e storico), manutenzioni da eseguire e funzioni diagnostiche integrate.
© Costruzioni
In sequenza, dall’alto, uno scorcio del bacino di produzione del Marmo Botticino Classico, il CX470C LC all’opera e il piazzale di scarico con il carroponte del cantiere della Cooperativa.
© Costruzioni
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IL CASE CX470C IN NUMERI
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Versione Peso operativo Cap. soll. 360°, 0h Variaz./Distanza Potenza netta Motore (Isuzu) Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione Egr Trattamento allo scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Velocità traslazione Velocità rotaz. torr. Passo Carreggiata Braccio Penetratore Profondità di scavo Prof. plinto Dist. scavo a terra Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Sbalzo post. torr. Largh. torretta Larghezza cingoli Suole Lungh. trasporto Alt. braccio/cab Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema/serbatoio idraulico
LC 49,3 19,03 4,5 245 AL6UZ1X 9,84 6 120 x 145 2.000 giri/min 9,67 4 Camme in testa Common rail multi raffreddato esterno Dpf + Doc VG turbo after variabile 2 x 364 LS neg Centro aperto 34,3 3,2 - 5,3 9 4.400 2.390 var 2.890 M 7.000 3.380 7.570 n.d. 11.740 7.890 27.000 22.900 3.730 3.060 2,99 var 3,49 600 12.030 3.650/3.590 2 x 128 50 650 460/n.d.
ton ton m kW l N° mm m/s
l/min
Mpa km/h rpm mm mm mm mm mm mm mm daN daN mm mm mm mm mm mm Ah A l l
&Calcestruzzo
Francesco Tesio
Paolo Entrade
Maurizio Fraboni
Marketing manager Italia e Centro Est Europa di Case
Socio Maren-CMO
Ufficio acquisti Cooperativa Valverde
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Cooperativa Valverde è nata nel 1981 dall’unione di specialisti del settore della produzione, dell’estrazione e della trasformazione della pietra. Commercializziamo nel mondo solo Marmo Botticino Classico in lastre, blocchi grezzi e marmette. La nostra tecnica di lavorazione delle lastre ci permette di valorizzare al massimo la materia prima già pregiata e di mettere in risalto la qualità del bacino di produzione. La produzione media annua della Cooperativa Valverde è di 30.000 t anno e 100.000 lastre. Oggi anche una realtà come la nostra deve ottimizzare la gestione dei costi e assicurarsi una continuità produttiva. Per questo motivo la scelta delle macchine operatrici è delicata e strettamente connessa alle strutture che in seguito ci garantiscono l’assistenza tecnica. Negli anni la concessionaria Maren-CMO della famiglia Entrade si è distinta per la qualità dei servizi offerti.
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© Costruzioni
Cave
Oggi la Cooperativa Valverde conta 35 soci di cui 20 operativi in cava, 11 in cantiere e 4 negli uffici. Una prerogativa della Valverde è la lavorazione in loco del materiale. Attiva da oltre 30 anni, l’azienda è cresciuta seguendo una filosofia di continua e progressiva valorizzazione dell’unicità del marmo estratto ed è socio fondatore del Consorzio Produttori Marmo Botticino Classico nato nel 1987.
www.coopvalverde.it
© Costruzioni
UNA SQUADRA DI 35 SOCI
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2015 NOLEGGIO GUIDA AL
La prima Guida italiana di tutti i noleggiatori, divisi per regione e provincia e per tipologia merceologica
NUOVA E N EDIZIO 2015
www.costruzioniweb.com Per informazioni: tel. 02 89421350 - abbonamenti@fiaccola.it Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 | 20123 Milano | Tel.02/89421350 | e mail marketing@fiaccola.it | www.fiaccola.com
Sollevamento Noleggio
&
Assicurazioni
Cesoie
Piattaforme
Garanzie Contratti
Martelli demolitori
Gru
Flotte
AutogrĂš Casseforme
Idraulica Ponteggi Generatori
Tecnologia
Movimento terra Servizi
Sicurezza
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Gru cingolate Il sistema Litronic aggiornato con le funzioni Vertical Line Finder e Horizontal Load Path
Piattaforme aeree Modello semovente al top per Haulotte, la nuova HA20 RTJ con talento off-road
Sistemi di pesatura I carrelli che salvano i costi nel material handling grazie al Millennium5 di VEI
Piattaforme aeree Sbraccio di versatilitĂ : una Socage 54TJJ per la flotta Monguzzi
NEWS
&Noleggio
Sollevamento
Energia Ultraboom
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una piattaforma aerea che stabilisce uno standard tecnologico nei servizi di sollevamento. Il modello 1850SJ unisce infatti un alto grado di prestazioni a un impianto strutturale estremamente agile ed
essenziale. Lo sbraccio orizzontale di 24,38 m, l’altezza massima che culmina a 56,56 m e il jib
www.terex.com
Explorer in Repubblica Ceca Una predilezione che diventa alta fedeltà, quella del noleggiatore di servizi con gru Mròzek, autentica istituzione del settore in Repubblica Ceca. La presenza in flotta del marchio TEREX, con cinque modelli già operativi, è stata ulteriormente rafforzata dal recente acquisto dell’autogrù AC 100/4L e soprattutto della grande all terrain Explorer 5800. La vendita è stata realizzata dal dealer Terex per la Repubblica Ceca e la Slovacchia Isos Trade
100 Costruzioni giugno 2015
telescopico che consente di operare in un’area di lavoro di oltre 82 m3, compongono un quadro di prerogative d’eccezione
Sollevare a cuor leggero Una nuova generazione di gru è arrivata sul mercato internazionale, con tutta la forza d’impeto della ricerca Palfinger. Il modello d’avanguardia lanciato dalla casa austriaca si chiama PK 165.002 TEC 7, si tratta di una gru installabile su autocarri con PTT da 32 t e rappresenta un traguardo importante sul fronte della leggerezza strutturale. La capacità massima di sollevamento della gru (equipaggiata con Power Link) è di 125 tm.
www.palfinger.com
poco più di due mesi dall’accordo tra JLG Italia e Fimi (con sede a San Benedetto del Tronto) per conquistare una maggiore penetrazione del marchio di PLE semoventi nel centro–sud, una delle nuove piattaforme Ultraboom 1850SJ ha trovato subito un ruolo preminente nella flotta Grandi Sollevamenti e Servizi di Civitavecchia. La macchina nei prossimi mesi sarà impiegata all’interno della centrale termoelettrica a carbone Enel di Torrevaldaliga Nord. L’attuale impianto, che sostituisce quello precedente a olio combustibile, è tra i più avanzati al mondo per efficienza e prestazioni e rappresenta un cantiere ideale per le operazioni di
per l’utilizzatore. La velocità della 1850SJ per raggiungere la massima altezza è notevole e anche per l’estensione e la ritrazione degli assi è sufficiente all’operatore solo un minuto. www.jlg.com
Il pieno controllo e dinamiche di controllo delle gru cingolate Liebherr oggi possono avvalersi di un nuovo dispositivo in grado di aumentarne le possibilità di gestione operativa. Si tratta della versione aggiornata del già noto sistema Litronic, incrementato nelle sue prerogative tecnologiche con le funzioni Vertical Line Finder e Horizontal Load Path. La prima funzione favorisce la perfetta verticalità di risalita della fune dopo il carico e assiste l’operatore nello sforzo di evitare deviazioni laterali della fune stessa causate da una distanza troppo ampia tra
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l’operatore e la fune durante la fase di sollevamento, oppure da un centro gravitazionale asimmetrico della gru. La funzione Horizontal Load
Path invece è dedicata alle operazioni di traslazione del carico, per gestire lo spostamento con precisione anche negli
angoli ciechi. Controllo semplice con pulsanti sul joystick e display in cabina. www.liebherr.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Scalata italiana l nostro paese come mercato maturo, in grado di valutare le qualità tecnologiche delle macchine a vantaggio del cliente. Le parole di Alexander Böcker, Chairman della società di Werne, qualificano immediatamente l'impegno di BÖCKER in Italia e fanno comprendere la mission della filiale italiana guidata da Andreas Sparrer. La sede di Nogarole Rocca, in provincia di Verona, a fine maggio ha costituito il palcoscenico di un evento celebrativo per i 25 anni del marchio tedesco in Italia. La manifestazione ha preso opportunamente le sembianze di una piccola fiera, un'occasione
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di incontro con le imprese del settore specialmente quello edile - a cui mostrare le molteplici prerogative di macchine e tecnologie. Per il mercato italiano assumono particolare importanza gli elevatori inclinati (le scale) che rappresentano una vera e propria alternativa di sollevamento. Le gru Easy Line sono invece presentate come modello di ingresso nel comparto edile grazie a ottime prestazioni e a un vantaggioso rapporto qualità/prezzo. Durante la festa di fine maggio è stata presentata in anteprima una macchina espressamente realizzata per le necessità del cliente
Ai piani più alti oels Noleggio ha introdotto nella propria flotta un nuovo modello di elevatore Geda per merci e persone (tipo 500Z/ZP SL). Si tratta di una macchina che rappresenta per il cliente Boels un’integrazione alla gamma attuale di montacarichi del parco noleggio. Per fornire un esempio, se il cliente doveva trasportare in un cantiere oggetti di peso notevole, come lastre di cartongesso o solette di copertura, il peso lo obbligava a noleggiare un elevatore più grande e molto più caro, e per di più assai più
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nazionale. Si tratta del modello Junior HD 24/0-7 cingolato, un elevatore in grado di raggiungere i 24 metri di altezza massima con uno sbraccio di circa 18 metri a 35° di inclinazione del pacco scala. www.boecker-group.com
ingombrante. Con il nuovo elevatore per merci e persone di Geda, questa spesa non è più necessaria. L’elevatore 500Z/ZP SL serve ottimamente in situazioni in cui lo spazio disponibile è ristretto e si ha bisogno di una piattaforma grande. In virtù dell’investimento realizzato, BOELS è in grado di fornire quindi elevatori compatti e sicuri, di notevole capacità, con una tariffa attraente. Con una lunga piattaforma di 3,2 m, capacità di carico di 850 kg oppure fino a cinque persone, e un’altezza operativa fino a 100 m, gli elevatori Geda
soddisfano le necessità di numerose applicazioni di servizio in cantiere. Attivissima da più di ottant'anni, Geda è un'azienda consolidata nel settore europeo degli
elevatori. Boels collabora con Geda da più di vent’anni, in un rapporto solidamente fondato sulla fiducia reciproca. www.boels.com
Sollevamento&Noleggio
“Equipo” di peso a filiale di Mammoet negli Stati Uniti ha portato a termine il progetto pluriennale di trasporto e sollevamento pesante delle componenti utilizzate per l’espansione e l’ammodernamento della raffineria Reficar a Cartagena in Colombia. Il progetto, che ha avuto
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inizio nel 2011 con l’assegnazione del contratto, ha comportato oltre mille operazioni singole di trasporto e sollevamento, delle quali 150 hanno interessato carichi superiori a 100 tonnellate. Il progetto ha richiesto pianificazione e
Sguardo d’acciaio isa è un’azienda di riferimento per la logistica di acciaierie e siti produttivi. Presente in alcuni dei più importanti complessi siderurgici e portuali italiani, dallo scorso ottobre ha avviato una lunga collaborazione con Cogne Acciai Speciali. Per incrementare i flussi produttivi, Cisa ha progettato, con Industrie Cometto, un nuovissimo straddle carrier per il trasporto dell’acciaio, in due prototipi denominati MTH 30. Tra i dispositivi di sicurezza dello straddle carrier va segnalato un allarme acustico da 112
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decibel per la retromarcia e l’esclusivo Backeye 360, entrambi di BRIGADE ELETTRONICA. Se il primo è un requisito standard, il secondo è un innovativo sistema che
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coordinamento rigorosi per rispettare le tempistiche di costruzione, e per garantire la massima efficienza Mammoet ha agito da contractor principale gestendo tutti i trasporti via terra, le spedizioni e i sollevamenti in sito. Nel periodo di picco del progetto MAMMOET ha fornito 121 gru, con capacità compresa tra 8 e 1.350 tonnellate. Tra gli altri equipaggiamenti
speciali forniti si possono ricordare 154 assi di carrelli SPMT (Self Propelled Modular Trailers), 48 linee di carrelli modulari convenzionali e un sistema di sollevamento a cavalletto (gantry) da 900 tonnellate di portata. Il personale diretto di Mammoet al lavoro sul sito contava su 150 unità, provenienti da tutto il mondo. www.mammoet.com
consente di eliminare completamente gli angoli ciechi, riunendo in un’unica immagine, la ripresa a 360 gradi di 4 telecamere da 187°. Nella MTH 30, Backeye 360 è coadiuvato da due telecamere inferiori che si attivano con la cloche per verificare la corretta presa
dei tubi.Anche per queste telecamere Cisa ha scelto i modelli 800C Elite, che si caratterizzano per alta impermeabilità, riscaldamento automatico integrato, Led infrarossi utili in condizioni di luminosità molto scarsa, vibrazioni meccaniche 20G, resistenza termica da -30 a 80 gradi, sensore giorno/notte, audio. www.brigadeelettronica.it
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PIATTAFORME AEREE
LIBERTÀ
fuori schema NON È UNA SEMOVENTE PER OPERATORI ORDINARI. COSÌ ROBUSTA, DINAMICA E ORIENTATA AL FUORISTRADA, LA NUOVA HA20 RTJ È UNA SFIDA MULTIAPPLICAZIONE DI EDOARDO REA
i alza la quota e si elevano anche le ambizioni della serie HA RTJ di Haulotte. La nuova linea di piattaforme aeree semoventi articolate per il cantiere, lanciata un anno fa dal costruttore francese con la HA16 RTJ, ha inaugurato in diretta da Parigi (palcoscenico: Intermat 2015) il vertice attuale da 20,6 m di altezza operativa, la piattaforma HA20 RTJ. L’evidenza riporta l’intenzione progettuale di Haulotte: una macchina dal profilo robusto, con una struttura realizzata in materiali ad alta resistenza alla fatica e alla corrosione e la previsione di protezioni sulle zone più sensibili del carro e della parte aerea. La dinamica della semovente HA20 RTJ impressiona per la velocità di sviluppo (completamente estesa in soli 48 secondi) e la proporzionalità di movimento. In cesta (modulare), joystick ergonomico, vano porta oggetti e protezione antischiacciamento ACTIV’Shield Bar. ST
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104 Costruzioni giugno 2015
&Noleggio
Sollevamento
Nata per una resistenza off-road La struttura che facilita l’apertura e l’accesso insieme al dimensionamento standard delle cofanature rappresenta l’elemento cardine per una manutenzione agevole delle parti motore e dell’impianto idraulico implementati sulla piattaforma HA20 RTJ. Sempre nel novero delle soluzioni che semplificano gli interventi di ripristino sui componenti del nuovo modello semovente Haulotte, il telaio che sostiene il power pack del motore e che può essere ruotato all’esterno della sagoma. Per il carro, va sottolineata la maggiore altezza da terra del mercato (38 cm), e la prerogativa di superare pendenze fino al 40% e con quattro ruote motrici (gomme piene) di serie su tutti i modelli HA RTJ per conferire più stabilità, sicurezza e dinamismo nelle fasi di trasferimento fuoristrada della piattaforma.
Le prestazioni della piattaforma Haulotte HA20 RTJ alzano il tiro del confronto sul mercato delle semoventi articolate nel range 14-20 m. Lo sbraccio orizzontale della parte aerea arriva all’estensione notevole di 12,2 m e la capacità dinamica del jib rotante consente le più complesse lavorazioni.
TECHNO-DOTAZIONI I plus che valorizzano ulteriormente la nuova HA20 RTJ di Haulotte riguardano la tecnologia applicata per la diagnostica della macchina e la sicurezza dell’operatore. Per il primo aspetto, il software Haulotte Diag implementato su interfaccia wireless VCI (Vehicle Console Interface) controlla in remoto le problematiche di funzionamento della piattaforma. Il sistema Activ’Shield Bar invece avverte l’operatore del pericolo di schiacciamento e gli permette di mettersi in salvo tramite un safety gap. L’allarme acustico presiede alla limitazione dei movimenti, permettendo solo l’inversione-discesa della PLE.
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SISTEMI DI PESATURA
L’ASSO
nella manica
106 Costruzioni giugno 2015
&Noleggio
Sollevamento
Un magazzino senza problemi di gestione ma non solo. Con il sistema di pesatura Millennium5 l’attività di Edilfloor può controllare anche le percentuali di scarto degli impianti di lavorazione, contribuendo a correggerne e aumentarne l’efficienza. Il sistema di VEI monitora in continuo i flussi dei materiali sia dal lato delle forniture esterne, sia da quello della produzione interna (tessuti non tessuti che escono dalla lavorazione e quantità stoccate a magazzino in rotoli e pacconi, per un peso delle superfici di tessuto da 60 g/m2 a 1.000 g/m2).
NELL’ANALISI DEI COSTI PER RILANCIARE L’EFFICIENZA MILLENNIUM5 DÀ IL GIUSTO PESO ALLA PRODUTTIVITÀ DI ALBERTO FINOTTO
esperienza è quella che conta, quando si tratta di gestire un’azienda specialstica secondo i canoni di una logistica ordinata e senza imprevisti. L’Edilfloor di Sandrigo (VI) è un’impresa che ha alle spalle oltre 35 anni di attività specializzata nel settore geotessile. Il segmento produttivo dei tessuti non tessuti per l’industria, l’ingegneria civile e l’agricoltura prevede notevoli quantità di ordini che devono essere evasi adottando un modello di operatività quotidiana intensa e irreprensibile. Per questo sui carrelli frontali impiegati nel material handling di Edilfloor è stato implementato il sistema Millennium5 di VEI, in grado di pesare in continuo il carico effettivo di portata. Così in azienda si risparmia tempo, migliorando la gestione dei fornitori, dei prodotti consegnati al cliente e della merce destinata al magazzino. ST
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Strumento aggiornabile e intuitivo, il Millennium5 concepito e prodotto da VEI (l’azienda specializzata in sistemi tecnologici di pesatura con sede a Sandrigo, dove si svolge anche l’attività di Edilfloor) si presenta come un perfetto controller della movimentazione. Previene il sovraccarico del carrello e massimizza il carico in portata. Il sistema identifica il carico stesso per cliente, prodotto movimentato, sito di mobilitazione e macchina operatrice. Millenniun5 fornisce all’impresa, a fine operazione, report produttivi (anche per date selezionate), storico dei carichi, liste dati di gestione.
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SISTEMI DI PESATURA
MANAGER DI RENDIMENTO
Lo staff Edilfloor che ci ha accolto in azienda. Da sinistra: Giulio Stefani, responsabile vendite Edilizia; Elia Campagnolo, in campo nel ruolo di operatoredimostratore; Rinaldo Campagnolo, presidente di Edilfloor; Chiara Campagnolo, Business Manager.
108 Costruzioni giugno 2015
&Noleggio
Sollevamento
Lo stoccaggio a magazzino dei rotoli (confezionati in macropacchi) è una delle operazioni che richiede a Edilfloor la massima organizzazione. Con il sistema Millennium5, i rotoli vengono pesati in continuo, a bordo macchina, con un risparmio fondamentale nei tempi di movimentazione.
Gravità... sul risparmio Edilfloor per il settore geotessile produce confezioni di prodotto in rotoli da 6 m assemblati in macro-pacchi e stoccati nei depositi aziendali che hanno una disponibilità complessiva di spazio per circa 6.000 m2 (che corrispondono al 60% dello spazio totale dell’azienda). L’implementazione del sistema Millennium5 ha permesso a Edilfloor di ovviare alla dotazione di una pesa a terra orizzontale e di realizzare, al contempo, la pesatura in continuo dei materiali movimentati con il carrello. In questo modo l’azienda, a consuntivo, ha a disposizione il report delle quantità di materiale movimentate effettivamente dagli addetti nei vari periodi dell’anno e può tenere sotto controllo in modo preciso i costi di gestione, migliorando i flussi interni.
del campione LA FORSTE 54TJJ STUPISCE CON UNO SBRACCIO DA RECORD CHE GARANTISCE MASSIMA VERSATILITÀ NELLE LAVORAZIONI STRAORDINARIE IN QUOTA DI ALBERTO FINOTTO
© Costruzioni
PIATTAFORME AEREE
L’ARCO
110 Costruzioni giugno 2015
&Noleggio
Sollevamento
a polivalenza è sempre il fulcro attorno a cui ruotano le prestazioni richieste da un’impresa “quotata” a una piattaforma aerea di fascia alta. Il gioco di parole non sembri casuale: la C. Monguzzi di Monza è dal 1954, anno della sua fondazione, un’autentica istituzione locale nel settore delle lavorazioni edili in quota e la scelta recentissima di una Socage ForSte 54TJJ per la flotta proprietaria risponde appieno alle esigenze multifunzionali di un’attività varia e intensa. Lattoneria, rifacimento di coperture, installazione di linee vita, smaltimento di eternit in quota, noleggio a caldo rappresentano un campo di prova impegnativo per qualsiasi macchina mobile. La ForSte 54TJJ, con il particolare impianto del suo braccio telescopico, è dotata di un doppio jib d’eccezione da 14 m + 2,5 m (snodabili); praticamente un braccio secondario vero e proprio per questa PLE dai 54 m di altezza massima, una prolunga multifunzionale che consente a chi lavora in alto operazioni a scavalco estremamente flessibili anche in contesti di intervento sotto capriata e sottoponte. Lo sbraccio è addirittura prodigioso: 40 m in laterale, per una capacità massima di 600 kg (sei operatori più gli attrezzi). Le prime uscite della 54TJJ sotto l’egida della C. Monguzzi hanno già sorpreso committenti e osservatori tecnici. A partire dal poco spazio che occorre a questo campione Socage per il piazzamento più sicuro ed efficace. ST
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STABILITÀ INTELLIGENTE Nella sequenza fotografica in alto si può osservare uno dei valori principali della ForSte 54TJJ: il sistema di stabilizzazione a più aree che permette all'operatore di scegliere tra diverse opzioni di piazzamento, tenendo conto dello spazio (anche molto esiguo) a disposizione dell’autocarro. Le traverse stabilizzatrici posteriori della ForSte 54TJJ sono composte da una coppia di estensioni idrauliche che incrementano il poligono di stabilizzazione favorendo il massimo sbraccio della piattaforma. Un sistema di controllo elettronico calcola automaticamente e in modo esatto, a seconda dell'apertura delle quattro traverse stabilizzatrici, l'area di lavoro più opportuna per realizzare un intervento efficace, agile e in totale sicurezza.
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Sollevamento
Più spazio all’azione La comodità di gestione è tutto quando si opera in cantieri dove ogni centimetro riservato allo spazio di manovra risulta estremamente prezioso. Per questo, i comandi di emergenza della piattaforma ForSte 54TJJ sono insediati utilmente sul lato sinistro del carro. La rotazione della parte aerea arriva ai 700°: una prerogativa consentita dall’adozione progettuale della ralla che presiede alla rotazione dell’impianto. La rotazione della cesta (in alluminio) è di 180° + 180° (un raggio esteso, utile agli interventi sottoponte). Le dimensioni della cesta sono notevoli (2.300 x 900 x 1.100 mm) e, in più, a beneficio degli operatori, la larghezza è estensibile idraulicamente fino ai 3.600 mm.
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PIATTAFORME AEREE
&Noleggio
Sollevamento
SENZA CONFINI La caratteristica fondamentale che ha convinto la C. Monguzzi all’acquisto della ForSte 54TJJ di Socage è senz’altro quella del notevole sbraccio che viene offerto da questa piattaforma di grande capacità soprattutto a chi lavora nel settore della lattoneria e delle coperture edili . I 40 m in laterale, ottenuti fino a 14 m d’altezza, rappresentano un vero record per la categoria; il jib doppio-telescopico, poi, completa il quadro di una dinamica aerea che sembra davvero non avere limiti di intervento. Non va dimenticato infine, a testimonianza della versatilità applicativa della ForSte 54TJJ, la dotazione di un argano della portata massima di 900 kg che conferisce alla piattaforma telescopica la funzione supplementare di una gru per material handling.
COMPATTA E CONTROLLABILE
© Costruzioni
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L’allestimento della ForSte 54TJJ può essere realizzato su autocarri con PTT da 26 t o 32 t (lunghezza complessiva: 9.100 mm; passo: 4.200 mm; altezza in assetto da trasporto: 3.950 mm). Sul fronte dei dispositivi di controllo, la ForSte 54TJJ è equipaggiata di serie, nei comandi in cesta, con un display LCD da 7" che permette all'operatore di controllare in tempo reale diverse informazioni (tra cui: l'area di lavoro in 2D e lo stato del limitatore di momento e degli stabilizzatori).
Da sinistra, Lorenzo Hyla, operatore incaricato (con il fratello Valmir) della gestione operativa dedicata alla ForSte 54TJJ. Al suo fianco, Marco Monguzzi, titolare ed erede dell’impresa di famiglia specializzata negli interventi di edilizia in quota. La C. Monguzzi di Monza, nata nel 1954, ha fatto della propria flotta di piattaforme aeree, a partire dagli anni Ottanta, il fiore all’occhiello di un’attività programmata, competente e molto diversificata.
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SERVIZI
SQUADRA
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di soluzioni
Da sinistra, Chiara de Lucia che cura l’amministrazione e la contabilità della filiale di Lodi di Tecnostrutture, Emanuele Corradi responsabile noleggio dell’azienda, Antonio Bertuzzi presidente e amministratore e i nuovi commerciali Roberto Bruschi e Alberto Marini.
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&Noleggio
Sollevamento
LA DIVISIONE NOLEGGIO DELLA TECNOSTRUTTURE DI FOMBIO APRE UNA FILIALE A LODI, ALLARGA LA SUA FLOTTA E OFFRE UN SISTEMA PER LA PULIZIA DEI PANNELLI SOLARI DI MATTHIEU COLOMBO
o scorso anno vi abbiamo presentato la Tecnostrutture di Fombio (LO) come realtà che puntava sulla qualità delle macchine da dare a noleggio per offrirle a una clientela selezionata distanziandosi dalla politica del prezzo più basso che negli ultimi anni ha condannato molte società in Italia. Protagoniste dell’articolo erano quattro nuove piattaforme autocarrate Palfinger Platform Italy con braccio articolato modello P200A Smart. Oggi la buona nuova è che la Tecnostrutture ha aperto una filiale a Lodi, a 30 km dalla sede a Fombio in direzione Milano e a 20 km dalla barriera Melegnano dell’autostrada A1. Lavorando sul territorio, è risultato evidente come in quell’area ci fosse una carenza d’offerta di macchine operatrici proposte a noleggio. Tecnostrutture ha colto questa opportunità e ampliato il parco macchine in funzione dei due punti noleggio. Tra le prime new entry già disponibili, generatori di differenti taglie, altre due autocarrate Palfinger P200A Smart e una piattaforma aerea cingolata Hinowa della gamma Lightlift, la 23.12 IIIS. ST
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L’ULTIMA ARRIVATA La Hinowa Lightlift 23.12 IIIS è l’ultima arrivata nel parco a noleggio. Si tratta della piattaforma cingolata più grande della Tecnostrutture con la sua altezza operativa massima di 23 m e uno sbraccio utile di oltre 10 m con 200 kg in cesta e di 11,4 m con 120 kg di portata. Questo modello è stato scelto per il rapporto tra prestazioni e dimensioni di trasporto e per l’allestimento completo di sistema automatico di stabilizzazione e chiusura stabilizzatori con autolivellamento, carro allargabile idraulicamente, sistema di diagnostica remota, comando a cavo con display lcd, prese in cesta per corrente e aria in pressione (foto in alto).
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SERVIZI
Grazie a un sensore di controllo d’inclinazione della macchina di serie, il sistema di traslazione della Lightlift 23.12 IIIS scala la marcia automaticamente e garantisce massima sicurezza anche durante manovre delicate come il carico su camion con le rampe.
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Scelta di qualità La Palfinger P200A Smart è attualmente il modello più richiesto tra le autocarrate Tecnostrutture. Trovate tutti i dettagli tecnici di questo modello sul numero di marzo 2014 di Costruzioni (pag 98, anche online su costruzioniweb.com). Tra le opzioni che il noleggiatore ha scelto su alcune delle P200A Smart c’è il motore elettrico (foto sopra) che permette di utilizzare la piattaforma anche a motore spento per lavorare in ambienti poco ventilati o dove la silenziosità e l’assenza di emissioni inquinanti è un valore aggiunto.
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Le nuove P200A Smart hanno nuovi adesivi iconografici che ricordano gli interventi di manutenzione da eseguire.
Le origini della società di noleggio Tecnostrutture di Fombio (LO) risalgono al 2005 quando Antonio Bertuzzi e altri soci si affacciarono a questo settore acquistando la prima piattaforma autocarrata da 20 m da noleggiare. Da allora la società si è progressivamente sviluppata sotto la guida di Bertuzzi, che alla fine del 2008, nonostante il mercato dell’edilizia titubante ha rilevato la società assieme a due nuovi soci. Con il 2009 il parco macchine è cresciuto in assoluta controtendenza aprendosi sia a piattaforme aeree sia a macchine movimento terra compatte e di medie diensioni. Negli ultimi 6 anni, il segreto della Tecnostrutture è stato di diversificare e selezionare la clientela e garantire sempre un servizio inappuntabile con macchine affidabili verificate e pulite a ogni termine noleggio. Oggi il parco macchine conta ben 130 unità suddivise tra la sede di Fombio e la nuova filiale a Lodi (sequenza foto in basso). Tra queste: 18 piattaforme aeree autocarrate, 4 piattaforme aeree cingolate, 3 semoventi articolate, 5 scissor e 10 sollevatori telescopici di cui 5 rotativi. Non mancano poi una serie di gruppi elettrogeni con potenze da 3 a 250 kW, delle pompe idrovore, 4 camion con gru idraulica e circa 80 macchine movimento terra tra mini e midi escavatori cingolati (da 0,9 a 150 t), skid gommati e cingolati e terne, un bilico per trasporto macchine e un nuovo 4 assi Man con gru Palfinger. Tra le novità assolute per la divisione noleggio un sistema per la pulizia dei parchi eolici. La società è ora accreditata anche per il trattamento e lo smaltimento di amianto. © Costruzioni
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DETERMINAZIONE
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VERSATILITÀ A 360 GRADI Tra i nuovi mezzi disponibili come noleggio a caldo, anche una gru idraulica Palfinger PK66000 con secondo braccio da 6 sfili e antenna telescopica con 4 sfili idraulici e due manuali. Nella foto di sfondo la macchina è impegnata nella consegna di coperture per la casa di riposo di Codogno.
“Per guadagnare la fedeltà della clientela, una società di noleggio di macchine e attrezzature da lavoro deve sempre avere la macchina giusta al momento giusto”, ci ha spiegato Antonio Bertuzzi di Tecnostrutture. La ricetta sembra semplice ma le esigenze del territorio e dei clienti si evolvono ed è fondamentale saperle seguire o intuire e adattare il parco macchine. La Tecnostrutture, per esempio, si è di recente accreditata per la bonifica e lo smaltimento di amianto. Questo tipo di lavoro richiede personale specializzato e macchine in grado di raggiungere coperture anche ad altezze elevate. La recente acquisizione della gru idraulica Palfinger PK66000 è funzionale anche a questo tipo di lavori.
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SERVIZI
DIVERSIFICAZIONE E SINERGIA
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PULISCE 1 MW IN 6 ORE
È L’ASSISTENZA CHE RAGGIUNGE IL CLIENTE
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Le macchine noleggiate sono sempre verificate prima della consegna, ma gli imprevisti possono capitare. Per garantire l’assistenza alla clientela e ridurre al minimo i fermo macchina, Tecnostrutture ha appena investito nell’acquisto di un’officina mobile allestita con generatore, compressore, banco di lavoro, attrezzi, vani per minuteria, per riporre ricambi ad alta rotazione, per lo stoccaggio di liquidi. Tutto il necessario per interventi d’assistenza in tempo reale.
SOLLEVATORI TELESCOPICI La flotta Tecnostrutture ne conta 10 di cui 5 sono rotativi. Attualmente il marchio dominante è Manitou. A sinistra uno dei modelli MRT con piattaforma porta persone a servizio di una ristrutturazione civile in centro a Codogno (LO).
A prima vista può sembrare uno spazzolone a rullo montato su un midiescavatore, ma questo sistema è stato ideato dal duo Bertuzzi-Corradi e allestito dal concessionario Pancotti. Sulla struttura del rullo sono stati montati dei sensori ottici che, in caso di terreno non uniforme, evitano di danneggiare i pannelli che si stanno pulendo. In coda, come zavorra supplementare, il midiescavatore porta 1.000 litri di preparato detergente realizzato da Tecnostrutture con acqua demineralizzata e impianto a osmosi inversa.
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basso profilo
DI
GIOVANNI GASLINI
PIANALE ALLARGABILE A SINGOLO SFILAMENTO, COLLO D’OCA STACCABILE E 2 ASSALI STERZANTI CON SOSPENSIONI IDRAULICHE. È IL SEMIRIMORCHIO DOLL PER TRASPORTI ECCEZIONALI E DI MMT erve per il trasporto di colli di dimensioni e peso eccezionali e di macchine movimento terra cingolate o gommate. È il semirimorchio Vario T2E-S3F/21 dello specialista tedesco Doll. Il veicolo è caratterizzato da un piano di carico a culla a singola estensione (mediante due travi sfilabili scatolate a sezione rettangolare), la cui lunghezza può variare, secondo le esigenze operative, da 6,7
S
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SEMIRIMORCHI
ALTA PORTATA m a 12,38 m. Le dimensioni massime del Vario oscillano, quindi, fra i 13,11 m e i 18,79 m. Il collo d’oca, realizzato in acciaio rinforzato, può essere staccato, agendo su un comando idraulico. In condizioni standard di marcia, il piano di carico è caratterizzato da un’altezza di terra di 80 millimetri. Che può essere incrementata per superare dossi, passaggi a livello o asperità del terreno. Per il trasporto di macchine operatici o di manufatti la cui larghezza superi quella standard prevista dal Codice della strada, il Vario dispone di due allargatori (uno per lato), costituiti da una serie di supporti in acciaio che sostengono una tavola di 25 cm di larghezza (per lato). In questo modo, l’ingombro massimo del veicolo raggiunge i 3 m. Nella configurazione standard con sistema di sterzatura idraulica sui due assi posteriori, il Vario ha una tara di 13.500 chili. La massa totale a terra è legata alla velocità massima del veicolo. A 60 km/h è di 46.350 kg (con 32.850 kg di portata). RST
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allargatori laterali
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La sezione anteriore del semirimorchio è dotata di un sistema alza-abbassa e di un dispositivo di stabilizzazione, basato su due cilindri idraulici. L’altezza di agganciamento è di 1.240 mm.
16.500 mm 13.110 mm 18.790 mm 6.700 mm 12.380 mm 2.550 mm -70/+245 mm da 31.500 a 41.700 kg 13.500 kg
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DOLL VARIO T2E-S3F/21 I Lunghezza da chiuso con motrice I Lunghezza netta da chiuso I Lunghezza netta da allungato I Lunghezza vasca chiusa I Lunghezza vasca con estensioni I Larghezza parte bassa I Escursione sospensioni I Portata (proporz. alla velocità) I Tara standard
TUTTO SOTTO CONTROLLO Il quadro comandi per gestire il semirimorchio durante le fasi di allestimento e carico ha quattro indicatori di pressione dei circuiti idraulici e una tastiera a membrana (antipolvere) con intuitive icone.
STRUTTURA A VASCA, CON DUE ASSI E COLLO STACCABILE L’altezza di agganciamento è di 1.240 mm, con pneumatici 245/70 R 17.5 montati sul modulo posteriore a due assali. Le sospensioni autolivellanti, di tipo idraulico, permettono un’escursione complessiva di 315 millimetri (abbassamento di 70 mm, innalzamento di 245 mm). Due le modalità di regolazione del livello delle sospensioni rispetto alla superficie stradale: mediante un comando meccanico sul veicolo o per mezzo di un telecomando a radiofrequenza. Le sospensioni idrauliche Panther permettono l’alza-abbassa indipendente sui due lati del veicolo. © Costruzioni
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www.multitrax.it
giugno 2015 Costruzioni 123
USATO
IL TRUCK
è OK per… DI
GIANENRICO GRIFFINI
Il marchio OK Trucks identifica i veicoli pre-owned del costruttore italiano. © Costruzioni
124 Costruzioni giugno 2015
n nuovo brand per identificare gli usati di Iveco, offerti dalla Casa madre con certificazione, garanzia e, a richiesta, leasing operativo, contratti di manutenzione e assistenza stradale. E’ l’iniziativa recentemente presentata al centro-usato di Piacenza dal costruttore nazionale, che segna un punto di svolta nell’approccio al comparto dei veicoli di seconda mano. Anzi, proprio per sottolineare questo aspetto, non si parla più di usati, ma di camion pre-owned, cioè che hanno avuto un precedente proprietario. La differenza, ovviamente, non sta solo nelle parole. I pre-owned, infatti, grazie agli interventi di controllo e ricondizionamento effettuati posso-
U
no avere una seconda e, in prospettiva, una terza vita operativa, offrendo a chi li acquista un’esperienza simile al nuovo per molteplici ragioni: dal livello qualitativo dei veicoli all’ampia offerta di pacchetti di servizi aggiuntivi. L’iniziativa OK Trucks prevede il re-branding dell’impianto di Piacenza e degli altri centri usato di Iveco in Europa (sono in tutto tredici), situati in Portogallo, Romania, Svizzera, Austria, Olanda, Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia e in altri paesi (incluse le nuove strutture in Polonia e in Spagna, che verranno inaugurate nel secondo semestre di quest’anno). RST
giugno 2015 Costruzioni 125
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IL NUOVO BRAND OK TRUCKS IDENTIFICA I CAMION PRE-OWNED COMMERCIALIZZATI DIRETTAMENTE DALLA CASA ITALIANA ATTRAVERSO I PROPRI CENTRI USATO, OFFERTI SUL MERCATO CON CERTIFICAZIONE, GARANZIA, LEASING OPERATIVO E ASSISTENZA STRADALE
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Provatiper Voi
Tutti i veicoli Iveco che rientrano nell’offerta Ok Trucks sono sottoposti a una serie di controlli e ispezioni tecniche e, in base ad alcune caratteristiche specifiche, fra cui l’anzianità operativa, il chilometraggio accumulato, l’usura dei pneumatici e gli interventi di ricondizionamento, vengono suddivisi in tre categorie: Premium, Comfort e Basic. Per pubblicizzare la dispo-
nibilità dei mezzi Ok Trucks presso la rete dei centri-usati Iveco è stato creato il nuovo sito internet www.oktrucks.com dove i potenziali acquirenti possono effettuare ricerche mirate in base a numerosi parametri tecnici. Sul sito, già consultato da 1 milione di visitatori online, sono riportate le caratteristiche di circa 6 mila camion pre-owned.
Sullo sfondo gli usati disponibili al centro Iveco di Piacenza.
GLI OK TRU IVECO SONO CKS
ANCHE ONL INE
126 Costruzioni giugno 2015
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Oltre agli Iveco industriali da linea, ai cavacantiere e ai leggeri, sul piazzale piacentino compaiono anche dumper e veicoli con allestimenti speciali come quelli militari e antincendio.
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USATO
PREMIUM, COMFORT O BASIC
Provatiper Voi I servizi che fanno la differenza La proposta di servizi abbinabile agli usati di qualità è molto articolata. Oltre alla garanzia ufficiale Iveco è possibile usufruire di un leasing operativo a 12-24 o 36 mesi e ai contratti di manutenzione, manutenzione e riparazione o estensione di garanzia previsti dai pacchetti modulari del programma Elements. Il lancio dell’iniziativa Ok Trucks è legato ai profondi cambiamenti interventi nel settore dell’usato negli ultimi anni. Primo fra tutti, la crescita imponente del numero di veicoli venduti con contratti di buy-back (cioè con patto di riacquisto)sul versante del nuovo. Una crescita che si è concretizzata non solo a livello europeo, ma anche su scala nazionale, come testimoniano i grafici sotto riferiti ai canali d’ingresso degli usati a Piacenza.
5% 32%
20%
53%
5% 20%
9% 48%
23% 5%
3% 2013
Buy back
6% 50%
Permute Da altri centri Iveco
11%
Dalla finanziaria
2015 - 1° trim. 2017
Altri canali
giugno 2015 Costruzioni 127
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10%
COME CAMBIERANNO I CANALI D’INGRESSO DEI CAMION DI SECONDA MANO A PIACENZA
la forza del gruppo
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